domenica 30 giugno 2013

Errata corrige

Mi dispiace avevo inteso che Pierantonio Cordella, che nel precedente mess avevo chiamato Pierangelo Cordella, fosse presente.

Ho ricevuto smentita formale dallo stesso che non era presente. Forse ho confuso questa persona con altre persone presenti. Per le altre è tutto corretto. Ringrazio Pierantonio Cordella per la segnalazione dell'errore e mi scuso con lo stesso per l'errore compiuto. Non era mia intenzione dire che c'erano persone che non sono presenti, ma chi fa può anche sbagliare.

Spero che lo stesso prenda atto della mia buona fede e accetti le mie scuse.

Progetto Trentino si presenta a Canal San Bovo e mostra la sua forza

Ieri sera la Comunità di Canal San Bovo ha avuto l'onore di ospitare il primo incontro di Progetto Trentino nel Primiero. Progetto Trentino che ha visto il suo leader Silvano Grisenti, accompagnato da Marino Simoni, accolto da una sala consigliare del Comune Canal San Bovo gremita di gente. Non solo però gente comune visto che erano presenti anche: Mariuccia Cemin, Stefano Becalli, Rattin Fabrizio, Perotto Gaspare, Pio Decimo Bettega, Daniele Gubert, Pierangelo Cordella.

La stessa sindaca Mariuccia Cemin apre la serata con ringraziamenti ai relatori per poi passare la mano a Marino Simoni.

Marino Simoni. Marino Simoni sottolinea che questo è il primo incontro in Primiero e probabilmente del Trentino Orientale dopo il congresso di Riva del Garda che ha visto Progetto Trentino trasformarsi in movimento politico. Un progetto che non rinnega le esperienze politiche passate, ma che cerca nelle esperienze diverse compiute trovare i punti i comune.

L'obbiettivo principale del movimento politico è ricucire il rapporto tra politica è comunità che sebbene molte cose fatte nel tempo si è sfilacciato. Per recuperare ciò si vuole una riflessione aperta con la partecipazione dei cittadini chiudendo con un esperienza che ha visto la figura dell'illuminato che ci dice cosa fare. Ma questo sebbene utile non è sufficiente se non si torna ai valori della gente di montagna, la quale non lascia mai nessuno solo.

Prima di introdurre Silvano Grisenti che è stato il primo a credere nel progetto anche dopo l'esperienza forte che l'ha toccato, si è proceduto a giustificare Walter Viola assente per impegni. Un 'esperienza che l'ha segnato sicuramente cambiandolo dandogli forza per riprendere un cammino interrotto. Un cammino quello che si vuole percorrere per tornare non alla Margherita, ma alla suo spirito propulsivo e alla sua vicinanza con la gente.

Si è poi illustrato il tema della mobilità che è particolarmente sentito sopratutto nelle zone marginali.

Tra le grandi opere si apre alla Valdastico e ad un discorso sull'Autobrennero che veda la costruzione della tratta ferroviaria dell'alta velocità del Brennero. Si deve inoltre risolvere il problema della Valsugana.

Per quanto riguarda il Primiero si deve aprire un dibattito non preconcetto sui Tunnel sotto il Sadole e il Tunnel che porta in Tesino con tutto il territorio. Si deve guardare complessivamente alla zona e non il singolo interesse. Ma non solo collegamenti col Trentino, ma anche collegamenti interni. In ciò si fa riferimento al patto tra amministratori che va rispettato e che risale ai tempi dell'amministratori Fulvio Micheli. Un patto che vide dirottare il finanziamento dall'opera della circonvallazione Canal San Bovo alla stessa opera nei comuni Imer Mezzano. Ora tale finanziamento deve tornare al Vanoi per l'opera che si è ritardata.

Si è detto forte e chiaro che le risorse è chiaro anche se sono sempre più limitate e che la programmabilità opere può slittare, ma ci sono anocora.

Si tocca poi il tema dell'alternatività al centrosinistra con la possibilità però di trovare convergenze sui progetti, ma che sopratutto per la presenza del PD non può vedere Progetto Trentino in tale progetto.

Il programma è stato solo scorso velocemente ma oltre alla partecipazione e all'ascolto si è battuto il tasto della liberalizzazione delle risorse per creare opportunità che spesso vengono oppresse dalla presenza forte della Provincia e di molti enti. Una catena degli enti che si vuole riformare per togliere le Comunità di Valle e dare ai comuni la facoltà di aggregarsi in unioni come meglio credono ovviamente non anarchia, bensi un processo guidato per potare ad associazioni di comuni. Si guarda invece alle circoscrizioni come un luogo meno burocratico e che torna al volontariato.

Un Trentino che deve esser conscio dell'importanza però dell'Europa e che deve assieme all'Italia esser più presente in Europa.

Il tema dei costi della politica sono ben presenti e va fatto qualcosa non facendo pagare solo all'ultima ruota i sacrifici.

Un politica che deve investire sulla formazione perchè anche esser politico non si improvvisa e in passato i partiti formavano la classe dirigente.

Si stoppa il discorso Metroland come idea insostenibile anche se di viene apprezzata la filosofia di collegare tutto il Trentino.

Silvano Grisenti. Silvano Grisenti è però il big tanto atteso che non può non parlare della sua esperienza che definisce uno "stillicidio" ma anche una prova superata grazie alla presenza di tante persone vicino a lui.

Parla di un ritorno all'appartenenza e alla non omologazione come percorso da seguire perchè il Trentino è piccolo e ciò è dimostrato dal caso Wirkpool. Non si può non cambiare anzi si deve non si possono seguire linee obsolete.

L'esperienza però a insegnato qualcosa che il bene comune va si peserguito ma non a tutti i costi. Si è lontani sia dal centrodestra sia da centrosinistra.

Parlando del centrosinistra ha messo in luce come già nel 1990 lui è stato politico di spicco di tale schieramento e di come spesso ancora prima di uscire da giunta.

Il centro destra inoltre vive di elettorato perchè la classe dirigente (Cristiano De Eccher, Maurizo Fugatti, Giorgio Leonardi) non siano all'altezza e come sulle cose da fare ci può esser accordo, ma che non ci può esser coalizione perchè c'è disomogeneita valoriale.

Per lo scenario politico lui accredita il centrosinista al 30%, centrodestra 15% e quindi che c'è una prateria da coprire di quasi 60%. Oltre a ricordare che fa male e si devono riconquistare il 40% dei trentini che non vota.

Non si nasconde che i problemi ci sono perchè nel 2017 ci sarà un calo del 25% del bilancio provinciale di come le difficoltà ci siano e che serve la responsabilità di tutti e poter scegliere.

Torna sul fatto di esser stato dipinto come quello della magnadora, ma che lui ha sempre cercato di dare se poteva a tutti i comuni senza guardare al colore politico e di aver fatto scelte per il bene comunità anche sbagliando. ma rivendicando di aver sempre mantenuto la parola. A rivendicato il risultato da lui ottenuto per la messa in sicurezza della strada di Caoria.

Hai poi messo in luce che il suo rapporto con la terra del Primiero Vanoi sia particolarmente piacevole ove pure ha amici.

Ha poi toccato il fatto della formazione della classe dirigente e di come spesso la classe politica venga valutata su quanti DDL presenta e come con 459 nell'ultima tornata la nostra vita si sia complicata invece che semplificata.

Sulle Comunità ha detto un secco aboliamole e facciamo le associazioni volontarie dei Comuni ponendo però agli stessi la logica dei costi standard perchè non va bene l'anarchia e l'efficienza va perseguita.

Sulle tessere A22 e la trasparenza degli enti ha detto che lui è per la massima trasparenza e nel caso delle tessere non vengono pubblicati nomi perchè è un "segreto di pulcinella" e fanno riferimento a persone che l'anno inquisito.

Sul tema del Terzo Statuto è stato poi categorico si posso fare ragionamenti di modifica attraverso legge ordinaria di singoli aspetti ma una revisione statutaria è una follia si rischia di uscirne molto male con tale Parlamento magari non avendo una rappresentanza parlamentare di spessore come nel caso del Piccoli e altri ai tempi di Bruno Kessler. Siamo isolati dal resto e vanno fatti ragionamenti per cambiare ciò.

Per la ricerca si è detto che va lasciata libera e che l'Università deve fare ricerca pura, ma per gli altri enti invece va fatta una ricerca applicata che sia valore per il territorio. La ricerca va valutata anche per i risultati che da al territorio.

Tutto ciò è emerso dall'incontro-dibattito con Progetto Trentino che si è presentato nel Vanoi e ha riscosso un buona risposta anche sugli interventi dimostrando di un rapporto con Silvano Grisenti che è rimasto tale al passato. E' interessante poi riportare una considerazione finale della sindaca.

Mariuccia Cemin. Mariuccia Cemin ha denunciato col suo intervento nel dibattito la difficoltà di lavorare con la Provincia e di come spesso le risorse non possano esser adeguatamente sfruttate per lungaggini temporali. Spesso inoltre ci si trova a parlare con burocrati invece che con politici.

E' questo un problema lo ammette Silvano Grisenti che però dice che è il ruolo della politica fare in modo che non prevalga il tecnico e che sebbene va fatto molto non si può lasciare all'anarchia.

Errata Corrige.

sabato 29 giugno 2013

Le primarie per il Presidente della Provincia tra partecipazione e flop

Il giorno 13 luglio 2013 si terranno le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato Presidente della Provincia di Trento per quell'area politica. Le modalità di svolgimento delle stesse sono riporati qui. La prima cosa da sapere è che si terranno dalle 08-22.

Il voto è libero, gratuito e aperto a tutti quelli che vorranno dare il contributo alla scelta del leader. Sul punto dell'aperto a tutti però sui giornali si fa riferimento a una dichiarazione di riconoscersi in una certa area politica.

La partecipazione al voto sembra essere la cosa che contraddistingue questa forma di scelta del leader ancora di più visto la distribuzione dei seggi, come si può vedere qui, è capillare sul territorio della Provincia di Trento. A questa voglia di far partecipare non corrisponde un'informazione capillare sul territorio tranne gli incontri i tv. Spesso ci si ferma nei bacini più importanti con incontri dibattito con tutti i candidati.

La cosa dolente sono i programmi che a volte non vanno oltre le belle filosofie e che analizzare a volte sono difficili, in quanto non si indicano risorse e l'azione che veramente si vuole prendere. Ovviamente quando riesci a vederli.

Decidere se e chi votare alle primarie è complesso e solo all'ultimo giorno si potrà a mio avviso fare una scelta in quanto informarsi non è così semplice come potrebbe sembrare. Ciò non contribuisce a scaldare l'animo della gente ed ad invogliare a votare. Infatti molti si potrebbero fare una domanda cosa differenza i candidati sul programma? Chi potrei votare? Domande queste ancora senza risposta per molti.

La Lega Nord chiede studi infrastrutturali e viabilistici attraverso una mozione. Il caso Vanoi.

Alessandro Savoi come primo firmatario ha presentato assieme alla Lega Nord una proposta di mozione per chiedere alla Giunta di fare gli studi e le valutazioni opportune e di mettere in bilancio la predisposizione prima che sia troppo tardi, di questi importanti collegamenti viari, attesi ormai da troppo tempo. Troppo tardi per salvare delle valli dall'abbandono da parte dei residenti, soprattutto giovani, che si trasferiscono in aree urbane o limitrofe alle città per arie motivazioni. All’origine di questo fenomeno migratorio vi sono la vicinanza al posto di lavoro (più numerosi nelle aree urbane) e la migliore accessibilità ai servizi principali (scuole, sanità, esercizi commerciali) oltre che il consistente risparmio delle spese per il trasporto.

A tali problemi si vuole dare una risposta infrastrutturale di tipo viario per togliere le comunità gravate da particolare isolamento o e sarebbero molto agevolate dalla creazione di nuove infrastrutture viarie. L'esempio che viene portato nella mozione è il casodel Primiero e Vanoi, con l’opportunità di creare un tunnel di collegamento tra Caoria e la Val di Fiemme, nei pressi di Ziano.

Non solo Fiemme però è necessario per il Vanoi ma anche un collegamento con la Valsugana attraverso un tunnel verso il Tesino; si liberano così due passaggi di fondamentale importanza per collegare in modo rapido Primiero e Vanoi con le grandi arterie di collegamento, per un accesso veloce ai servizi scolastici e sanitari. Allo stesso modo l’investimento è un importante rilancio del turismo in queste oasi ancora poco frequentate, che lottano da anni contro le difficoltà delle strade, del clima e mantengono vivo il nostro territorio, prendendosene cura e conservano usi e costumi, patrimonio prezioso per la nostra identità e delle generazioni future.

Non l'unici però che vedono la risoluzioni del termine di marginalità con la viabilità anche se il tema trattato oggi alle 20.30 in sala consigliare del Comune di Canal San Bovo, infatti Silvano Grisenti e Walter Viola parleranno di mobilità e della proposta del Tunnel sotto il Fiemme.

Le strade certo non portano povertà anche se la fattibilità economico finanziaria è da verificare. E' poi non è detto che la strada porti con se ricchezza sopratutto se i tunnel sono due, in quanto il turismo di qualità basato su un turismo sostenibile sarebbe a quel punto da abbandonare.

Sinceramente non ho capito ancora che tipo di sviluppo si vuole dare alla valle e su cosa sia utile investire per rilanciare la stessa. Vedremo che ragionamento si troverà per sostenere i tunnel e quale sviluppo si prospetta. Da ciò sarebbe bello partire per discorsi di mobilità. Invito comunque ad andare all'incontro di Grisenti perchè comunque è utile sempre ascoltare dei ragionamenti su temi di tale entità sopratutto da un leader politico.

Quale candidato presidente nel centrodestra trentino?

Nel centrodestra la scelta del candidato sembra andare alle calende greche e che secondo quanto detto da Giacomo Bezzi tutto si dipanerà a agosto. Di questo la Lega attraverso Alessandro Savoi è molto preoccupata visto che qualunque decisione verrà presa sia Giacomo Bezzi sia Cristiano De Eccher sono candidati molto deboli per rappresentare una coalizione che vuole ambire a governare la provincia. Servono decisioni entro luglio. Una decisione che tutto è tranne che locale che chiude la porta a quelle primarie che De Eccher vedeva bene e che ancora una volta sposta lontano dai territori la decisione.

La Lega quindi suona la carica perchè le elezioni sono ad ottobre e più si aspetta meno tempo si ha per dare il via ad un efficace campagna elettorale e significherebbe portare alla sconfitta il centro destra.

In tal senso la Lega Nord ha già indicato il candidato presidente nel Segretario Nazionale Maurizio Fugatti e sta lavorando al relativo programma.

L'alleanza stando notizie di stampa tra Grisenti e il centrodestra sembra cosa oramai impossibile. In tale comportamento Alessandro Savoi vede una dichiarazione di suicidio politico dello stesso. Si vede un tentativo di creare un centro come fatto da Monti che non ha portato da nessuna parte. Solo con unione di tutte le forze che si contrappongono al centrosinistra si potrà dare ai trentini un programma serio, concreto, di reale cambiamento, che il Trentino aspetta dopo 15 anni dopo il periodo, che la Lega dice, di "dittatura dellaiana" e di governo della sinistra. Si vuole aprire il tempo dell’alternanza al governo provinciale e la Lega Nord è pronta a dare battaglia con il candidato Maurizio Fugatti.

Tre poli alle prossime provinciali è per Alessandro Savoi , stante l’attuale legge elettorale, consegnare gratuitamente la vittoria al centro sinistra, qualunque sia il candidato che uscirà dalle sue primarie.

La Lega non ha mai perso la speranza di portare un reale cambiamento all'interno della provincia di Trento e nonostante i dinieghi nei nostri confronti e in quelli di altre forze, auspico che anche coloro che sono i più stretti collaboratori di Grisenti, gli indichino l’unica via possibile per prendere in mano le redini della provincia, altrimenti rassegniamoci ad altri 10 anni si sinistra al governo, di un Trentino paralizzato e della minoranza che non potrà essere coesa all'interno del consiglio provinciale.

Non si esclude che nel caso la situazione non si sblocca la Lega Nord posa correre da sola appoggiuata 2-3 liste.

venerdì 28 giugno 2013

Notifica cartelle esattoriali di Equitalia attraverso Pec

E' partito in via sperimentale il servizio di notifica PEC alle persone giuridiche delle cartelle esattoriali per le Molise, Toscana, Lombardia e Campania.

Il contribuente potrà verificare in tempo reale i documenti inviati da Equitalia e avere la certezza del giorno e anche dell’ora esatta della notifica. Gli indirizzi email PEC utilizzati sono quelli presenti negli elenchi previsti dalla legge, pertanto si consiglia di controllare la propria casella di Posta Elettronica Certificata per rimanere sempre aggiornati.

Tale modalità di notifica permetterà di ridurre l’uso della carta e della stampa con benefici per l’ambiente e risparmio dei costi.

Precisazione della Corte sui derivati

La stampa nazionale e internazionale ha riacceso il 26 giugno 2013 sui rischi sui rischi di perdite relative ad operazioni in derivati gestite dal MEF.

In merito alla questione dei derivati la Corte dei Conti nella stessa data ha precisato il suo ruolo:

  • sul tema della gestione del debito pubblico, e quindi anche sulle operazioni ad essa connesse, la Corte riceve dal Dipartimento del Tesoro, con cadenza semestrale, una specifica relazione prevista dal DM 10 novembre 1995;
  • le operazioni di sottoscrizione del debito pubblico, nonché quelle di natura creditizia, mobiliare e valutaria non sono soggette al controllo preventivo della Corte, ai sensi dell’art. 13, comma 13 della legge n. 20/1994;
  • le quantificazioni sulle possibili perdite connesse alla rinegoziazione dei contratti sui derivati e ad eventuali oneri per l’erario non sono attribuibili in alcun modo alla Corte;
  • la stessa Relazione al Parlamento sul Rendiconto generale dello Stato, che accompagna la decisione di Parificazione prevista per domani, non contiene alcuna stima in materia;
  • come indicato dal Financial Times di oggi, le stime sono state avanzate da tre esperti indipendenti consultati dallo stesso quotidiano.

Precisa infine che l’indagine richiamata dalla stampa è unicamente riferibile all'operazione, già conclusa all'inizio del 2012, con la quale si è provveduto alla chiusura di un contratto sottoscritto nel 1994 con la Banca Morgan Stanley.

L'appello al voto di Ugo Rossi

Oggi riporto l'appello di Ugo Rossi al voto con una specie di preghiera dove lui esprime in che idea di trentino crede.

Crediamo in un Trentino responsabile, perché dispone delle proprie risorse premiando il merito e le buone idee.

Crediamo in un Trentino solidale, perché solo facendo squadra è possibile uscire dalla crisi, e perché di questi tempi non è possibile fare passi avanti duraturi senza aiutare anche chi è rimasto indietro.

Crediamo in un Trentino che sostiene la famiglia, pilastro fondamentale della nostra comunità, con politiche sociali, per l’infanzia e per la salute.

Crediamo in un Trentino che libera energie nuove, valorizzando i propri giovani e le proprie imprese.

Crediamo in un Trentino innovativo, perché servono nuove risposte a nuovi problemi, e perché le ricette del passato devono essere rielaborate, e migliorate.

Crediamo in un Trentino moderno, che sa porsi al passo coi tempi senza dimenticare le proprie radici e le proprie tradizioni.

Crediamo in un Trentino che investe nel valore della cultura, dove scuola, università e ricerca rafforzano la nostra comunità ma si aprono anche a nuove culture e a nuovi contesti, sia nazionali che internazionali.

Crediamo in un Trentino autonomo, perché qui l’autonomia ha saputo dare buoni frutti.

Crediamo in un Trentino che continua ad investire per i suoi cittadini, ma che vuole spendere bene, premiando qualità e risultati.

Crediamo in un Trentino che tutela il nostro ambiente naturale, primo ed irripetibile patrimonio.

Crediamo in un Trentino rappresentato da una classe politica composta da persone corrette e all'altezza delle aspettative dei propri cittadini.

Questa è la nostra visione del Trentino di domani. Per realizzarla c’è bisogno del contributo di tutti. A cominciare da oggi.

Perché “il cambiamento, sia pure con tutti i rischi che comporta, è la legge dell’esistenza”. (Robert Kennedy)

Ma soprattutto perché, se non crediamo nelle opportunità che abbiamo, le perderemo.

Grazie,

Ugo Rossi

giovedì 27 giugno 2013

Bikesharing al consiglio comunale di Canal San Bovo del 4 luglio 2013

Il 4 luglio 2013 si terrà un consiglio comunale in convocazione ordinaria che dimostra come si è tornati sul binario giusto da parte dell'amministrazione comunale dando possibilità ai consiglieri di approfondire i temi.

Un consiglio che aprirà i battenti alle 19.30 presso la sala Consiliare presso la sede del Comune di Canal San Bovo. Un'orario insolito che però è dovuto al fatto che al 20.30 si terrà una assemblea aperta alla popolazione a Canal San Bovo della Comunità di valle per presentare per presentare i progetti della stessa per la zona e per farsi conoscere.

Il consiglio si terrà in quattro punti che non dovrebbero presentare grossi problemi. Il primo e il quarto sono i classici punti del consiglio:

  • esame verbale della seduta precedente;
  • eventuali comunicazioni del sindaco;

Dopo questi due punti che aprono e chiudono il consiglio più interessanti sono i punti 2 e 3 che hanno a che fare con la deroga per due costruzioni a Canal San Bovo e Caoria a servizio del bikesharing su progetti della Comunità di Valle e del parco Naturale:

  • esame deroga urbanistica per progetto Comunità di Primiero per la realizzazione di una ciclostazione bikesharing a Canale;
  • esame deroga urbanistica per progetto Parco Nat. Paneveggio per la realizzazione di una ciclostazione bikesharing con pensilina in legno a Caoria.

Un tema questo che mette carne al fuoco per un progetto turistico su una nicchia di turisti che comunque potrebbe esser interessante. Invito la popolazione ad assistere al consiglio.

Non ho elementi per dare informazioni sull'assemblea delle 20.30 aperta a tutta la comunità di cui sopra a parlato e quindi quando avrò altri elementi ne parlerò, al momento visti i temi anticipati invito la popolazione a segnarsi l'appuntamento.

Costi della politica non affrontarli con demagogia

Ugo Rossi e il PATT vogliono che il tema dei costi si affronti con proposte chiare e togliendo i costi inutili riducendo al massimo le spese di funzionamento degli apparati. Non si può cavalcare la disaffezione e malcontento della gente premiando chi fa politica con gli slogan e disincentivando chi invece mette in gioco la propria professionalità ed il proprio futuro.

Se queste parole possono essere condivise, ma si vorrebbero proposte e di fatti concreti. Si vede una macchina provinciale che aumenta negli enti che ora vedono le Comunità di Valle con costi ulteriori che non sono sostenibili anche per la non decisione che pervade le stesse.

Anche le indennità vanno riviste pure nei comuni perchè è inconcepibile che per muoversi all'interno del comune di residenza un consigliere prenda un rimborso spese.

La politica deve esser passione no una professione e questo va ribadito.

Il caso poi delle aziende collegate alla provincia e comuni deve esser valutato bene come A22 ha dimostrato. Non è concepibile che se un politico riceve benefit come utilizzo gratis autostrada da un azienda pubblica, la stessa non sia tenuta a darne contezza agli enti pubblici che partecipano alla stessa e alla cittadinanza.

Oltre ad uno revisione e riduzione de costo della macchina pubblica va resa trasparente, quali altre mosse in tal senso si vogliono prendere?

mercoledì 26 giugno 2013

Essere Silvio Berlusconi non è reato

Riprendo qui il titolo del Giornale nel presentare manifestazione di ieri di Giuliano Ferrara a sostegno del leader Berlusconi.

E' un titolo emblematico che descrive come si presuppone che ogni indagine su Silvio Berlusconi sia motivata da una sua persecuzione da parte della magistratura. Non ho elementi per esprimersi sui vari processi su Berlusconi, ma non me la sento di seguire la strada del Giornale. Sembra quasi che lo stile di vita e le azioni di Berlusconi non possono mai dare sfociare in un reato.

Il processo Ruby ha visto una condanna in primo grado a 7 anni e alla interdizione perpetua dei pubblici uffici che sebbene è appellabile è una mazzata. Non è una condanna preoccupante perchè il suo passaggio in giudicato è lontano e comunque Silvio Berlusconi non entrerà mai in carcere per una questione di età: oltrepassa i 75 anni. Quello che preoccupa è l'interdizione perpetua ai pubblici uffici che chiuderebbe per sempre la sua vita politica. Anche questa pena arriverà tra anni e non dovrebbe preoccupare, ma è pur vero che sono aperti molti altri processi.

Il processo Mediaset di ottobre arriverà sentenza definita e li potrebbe arrivare una condanna che ha come corollario un interdizione dei pubblici uffici che ne chiude realmente la vita politica.

Lo stesso cavaliere è conscio che la sua vita politica volge al termine, ma non trova nessuno nel partito che possa prendere le redini. E' uscito però un outsider di livello Marina Berlusconi che potrebbe avere le qualità per prendere in mano l'eredità del padre e preparare il partito ad una vita autonoma da un eventuale leader.

Per ora il PDL e il suo leader sostengono Letta, ma il sostegno sarà condizionato da ciò che il governo produrra in particolare in campo fiscale. E' innegabile però che sia a destra che a sinistra ci sia insofferenza per la coabitazione e che spesso portare a casa risultati risulta difficile. In tal senso Guglielmo Epifani mette in luce che il governo e il PD non possono farsi dettare la linea dal PDL e dal suo leader. Un leader Berlusconi molto attivo che vede un PD in rimessa e sempre più insofferente anche per la sentenza Ruby.

Silvio Berlusconi e il PDL sono dubbiosi se buttare a mare il governo Letta. Tutto dipenderà dai risultati che lo stesso darà al cavaliere da spendere e dall'eventuale nuovo leader che il PDL potrebbe spendere. Esiste poi l'incognita di una nuova maggioranza PD-M5S che è difficile, ma non impossibile, potrebbe trovare la quadra per votare l'ineleggibilità di Berlusconi. Questa prospettiva Silvio Berlusconi senza avere un nuovo leader che ne raccolga l'eredita e forse questo preoccupa lo stesso.

Staremo a vedere come si dipanerà la telenovela del governo Letta e quali decisioni prenderà. Una cosa è sicura la legge elettorale sembra sempre più una chimera.

Villa Romana ad Isera quale riqualificazione

La Villa Romana è un monumento si è rivelato ben presto un unicum nel suo genere in tutto il Trentino-Alto Adige per antichità dell'impianto, ricchezza e qualità della decorazione architettonica, abbondanza e varietà dei reperti.

Sullo stesso si stanno facendo dei progetti di recupero dello stato. Per capire meglio cosa si muove e le difficoltà che il recupero di tale area presenta presentiamo l'intervista, avvenuta per email, al presidente dell'Associazione lagarina di Storia antica Carlo Andrea Postinger.

Quali progetti ci sono su Villa Romana?diversi anni fa fu elaborato un progetto di restauro complessivo, che comprendeva anche la realizzazione di un percorso di visita e di un Antiquarium connesso agli scavi, che avrebbe trovato posto nel sovrastante edificio scolastico, oggi dismesso. Questo progetto è però di fatto oggi accantonato e si sta ragionando sulla possibilità di elaborarne uno nuovo, semplificato ed economicamente meno impegnativo.

Esistono problemi di risorse? quali risorse sono realmente disponibili? Esistono effettivamente problemi di risorse. Attualmente, che io sappia, non ve ne sono di disponibili. Consideri che l'area archeologica è di pertinenza comunale, e soprattutto nell'attuale congiuntura le difficoltà dell'amministrazione locale sono comprensibili.

Quale tempistica per il progetto di recupero? La tempistica per il progetto di recupero non è ancora realisticamente definita, stante soprattutto l'assenza - appunto - di un progetto concreto in merito. Sembra tuttavia che entro il corrente anno quantomeno la sede della nostra associazione, che da statuto ha il compito (solo il compito "morale", ma nessuna risorsa né ovviamente alcun potere decisionale) di valorizzare la Villa, potrà tornare presso il sito archeologico cui è legata, nei ristrutturati locali dell'ex edificio scolastico. Questo fatto, che comporterebbe la migliore messa a disposizione del pubblico della nostra vasta biblioteca specialistica e dunque l'avvio di un piccolo 'centro di studi', viene visto come un primo passo nella giusta direzione, ma evidentemente molti altri, e ben maggiori ne dovranno sperabilmente seguire in futuro.

Evoluzione dell'autonomia

L'autonomia è la facoltà di governarsi da attraverso un giudizio indipendente di giudizio, ma a volte serve anche una revisione di come ci si governa. E da questa considerazione che partono le idee del PATT e Ugo Rossi.

Non serve rivoluzioni all'autonomia trentina bensì miglioramenti per rispondere ad una realtà che cambia. In questo solco si vuole completare la riforma istituzionale per dare realmente potere al territorio.

Si rivendica la riforma istituzionale che ha portato alle Comunità di valle sia per delegare alle stesse le scelte politiche che le riguardano e all'altro per consentire ai piccoli comuni, cellula di democrazia e di partecipazione attiva per noi irrinunciabile, di affidare ad un contesto più alto la gestione di servizi per loro economicamente insostenibili. Su tale strada si vuole continuare adeguando la normativa per precisare meglio le funzioni e gli spazi di competenza di ogni Ente e per dare maggiore snellezza ai rapporti fra Istituzioni.

Anche l'apparato deve esser snellito per evitare un appesantimento di regole che rende prigionieri le nostre imprese e il nostro sistema sociale. Una situazione che crea sfiducia nei cittadini e imprese.

Bisogna che i controlli funzionino anche con l'aiuto di un utente responsabili senza creare appesantimenti burocratici.Nella pubblica amministrazione occorre valorizzare chi merita e saper rinnovare metodi e classe dirigente.

Considerazioni. Se sullo snellimento del settore pubblico per evitare appesantimenti su famiglie e imprese che merita approfondimenti e risorse non posso essere sulla stessa linea sulle Comunità di Valle.

I livelli di decisioni sono troppi e va fatta una scelta. Le Comunità di Valle non hanno brillato per la loro azione e anzi hanno visto spesso dimissioni di consiglieri e poche decisioni di reale portata. Non siamo all'inizio quindi non si può vantare il rodaggio di una riforma. Inoltre la vero ente di decisione oltre che alla Provincia è il Comune che è previsto dalla Costituzione mentre le Comunità no. Hanno quindi una forza modestissima e non possono incidere troppo sui Comuni visto che oltre non avere pari dignità non sono da tutti condivise. A mio avviso non ha senso tenerle.

La regione poi risulta un ente svuotato e non può rimanere solo come ente di raccordo tra le province, non sarebbe utile rivederlo e anche toglierlo come Durnwalder in passato aveva paventato?

Il Terzo Statuto viene spesso messo nella discussione dell'Autonomia, ma quando qualche proposta in merito? Quando si affronterà il tema statuto? Nelle parole del PATT sembra esserci voglia di miglioramenti ma quelle modifiche allo stesso?

Va anche rivisto l'uso delle aziende ed enti collegati alle Provincia Autonoma di Trento. Non si può pensare ad un proliferare di società e enti che spesso fanno cose sovrapponibili: il campo della ricerca è emblematico. In tal senso va rivista la spessa per far funzionare il sistema che va diminuita e sarebbe interessante vedere cosa si prevede per il miglioramento dell'autonomia e quali risorse si vuole impiegare. Il tema di quale autonomia è un tema caldo sul quale si vedranno le differenze tra blocchi politici.

martedì 25 giugno 2013

Progetto Euregio una realtà e va valorizzato

Ugo Rossi e il PATT riconosce che la nostra terre è mitteuropea un punte tra culture a nord e sud delle Alpi. Il progetto Euregio è una realtà oggi bisogna valorizzarlo portando avanti progetti comuni per contare di più in sede comunitaria per poter beneficiare delle dinamiche alpine più virtuose.

I cittadini devo essere parte del progetto Euregio ed essere coinvolti come già fatto dai giovani autonomisti che hanno creato una federazione con i movimenti giovanili degli altri due territori e hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro per formulare e portare avanti proposte utili e concrete nel campo della formazione e del lavoro.

Considerazioni. Queste parole sono nel solco della coerenza del PATT che ha sempre seguito tale progetto.

E' interessante però vedere come si declina, perchè altrimenti non riuscirà a coinvolgere i cittadini. Spesso l'Euregio lo si sente dire, ma non se ne vede effetti per i cittadini. Le stesse imprese non vedono un grande coinvolgimento nello stesso.

Le azioni che si vuole prendere in tal senso andrebbero maggiormente esplicate e individuate le risorse che supporteranno il progetto che altrimenti risulta distante dai cittadini.

lunedì 24 giugno 2013

Internazionalizziamo il Trentino

La nostra Provincia Autonoma di Trento è come un piccolo Stato, ma non siamo un sistema chiuso. Bisogna essere competitivi non solo sullo scacchiere italiano, ma europeo. Allo stesso si deve guardare capendo i nostri punti di forza e quelli degli altri importando ciò che di buono possiamo trovare ed esportare ciò che di buono riusciremo a mettere sul mercato. L'attuale assetto autonomistico solo se competitivo potrà mantenersi togliendo autoreferenzialità. Un Trentino più internazionale che provinciale e quindi vincente.

Conclusioni. E' questa filosofia di Ugo Rossi e del Patt estremamente condivisibile in un periodo ove l'autonomia viene a volte messa in discussioni.

Tutto il sistema trentino deve internazionalizzarsi dal settore pubblico alle aziende che spesso sono troppo piccole.

Andrebbe declinata meglio tale idea e detto che risorse si mettono in campo. E' importante fare questo passe per vedere se è fattibile e su che basi l'internazionalizzazione si vuole costruire. Vedremo dove si vuole andare.

domenica 23 giugno 2013

Scuola e università per una società del domani

La scuola e l'università sono i laboratori dove si costruisce la società del domani. Sull'istruzione le competenze sono complete e per questo si deve su ciò investire in modo prioritario in qualità e opportunità offerte. Investire certo ma non su una visione chiusura ma aperta ai migliori contesti europei cercando l'eccellenza e stretti legami col mondo del lavoro.

Una zona di confine come la nostra deve tornare a riappropriarsi con un cambio di passo la sua visione internazionale che è stata persa con l'entrata in Italia e il suo nazionalismo. Si deve tornare ad investire sulle lingue dando ai nostri ragazzi la possibilità di conoscere come base italiano e inglese, ma anche tedesco e non solo Si deve dare le concrete competenze per imparare altre lingue. Si deve entrare nella logica che già nelle prime fasi dell'apprendimento le lingue vengo viste prioritarie.

L'Università la voglia più moderna libera di esplorare tutte le vie della ricerca, ma va tenuto un collegamento col territorio in modo che le scoperte possa esser utilizzate anche in loco contribuendo così a rende il Trentino una comunità fra le più avanzate ed innovative a livello europeo.

Conclusioni. La filosofia di Ugo Rossi e del Patt, sopra esposta, è condivisibile e da portare avanti con forza, ma da sola non basta.

Vanno previsti a mio avviso controlli periodici sui docenti che insegnano nella scuola privata premiando il merito e arrivando al licenziamento in caso di inadeguatezza. Bisogna saper dire che c'è chi non può insegnare.

Va poi detto ai precari della scuola una cosa seria non tutti potrete entrare nella scuola e andrebbero previsti selezioni forti per evitare lunghe liste di precari. Va fatto un piano delle carenze che la scuola ha e assumere solo in tali settori. Le scelte vanno guidate dalla voglia di qualità non con una logica di assumificio.

La filosofia sopra esposta ha un problema di non indicare le risorse e dove si prendono in quando ne servono copiose.

sabato 22 giugno 2013

Futuro Autonomia: Autonomia integrale

Il PATT e Ugo Rossi vedono l'Autonomia come un qualcosa che pervade la nostra Provincia Autonoma. Si vuole arrivare all'Autonomia Integrale e ad un riconoscimento della stessa come affermazione assoluta e irrevocabile della stessa. Si vuole puntare alla competenza fiscale. Per fare ciò si vuole che la modifica del nostro Statuto avvenga solo d'intesa con le province. Si deve quindi avviare la discussione sul Terzo Statuto d'Autonomia che definisca in modo preciso le nuove competenze e determini in maniera chiara e non sindacabile i meccanismi di finanziamento, affinché lo Stato non continui a cambiare le carte in tavola come oggi purtroppo succede.

Si vuole riportare ad un ruolo concreto e utile alla Regione portando avanti la collaborazione sempre avuta. Solo Solo con un forte raccordo saremo tutti più forti.

Autonomia deve essere anche per le Regioni che la richiedono offrendo a loro sostegno politico, purchè nell'ambito della regione d'appartenenza. Questo sia per strategia politica che per solidarietà. Si può inoltre dare supporto per un loro sviluppo in tal senso. Andiamo all'attacco sostenendo le istanze di richiesta d'autonomia.

Considerazioni. Chiedere nuove competenze e eventuale possibilità in campo fiscale è auspicabile, ma vanno valutate le risorse che si possono avere per gestire nuove competenze.

Il Terzo Statuto d'Autonomia va richiesto certo è che sarà frutto di mediazione e dell'iter costituzionale e ciò va rispettato.

Non condivido invece sulla regione che è stata svuotata e sembra un ente vuoto. Non si può rianimare un morto come viene da molti ritenuto la regione. Anche le pratiche del 118 dicono ciò. Lo stesso Durnwalder voleva cancellarla. Stareemo a vedere cosa succederà.

Il concetto di paesaggio sfida della pianificazione e della valorizzazione alla Casa Ecomuseo a Canal San Bovo

Si è aperto uno spazio di informazione dibattito promosso dall'Ecomuseo del Vanoi presso la sua sede a Canal San Bovo. Il presidente dell'Ecomuseo, Daniele Gubert, ha dato il via giovedì 20 giugno alle 20.30 davanti a 20-30 persone alla serata.

Lo stesso ha introdotto un concetto che spesso non da molta importanza: il paesaggio non è solo l'eccellenza, ma anche il degrado di una zona. E' innegabile che anche nelle nostre zone ci sono spazi da cartolina accanto a zone abbandonate anche vicino ai centri abitati.Per il recupero delle zone abbandonate molto si sta facendo anche se la riappropriazione dei fondi viene fatto con strumenti diversi nella comunità. A poi messo in luce il programma che si sarebbe seguito partendo dalle istituzione che incidono sul territorio: Comunità di Valle e Parco. E' stato poi portato il caso del comune Sagron Mis che ha fatto un lavoro particolare.

Cristiano Trotter. Lo stesso ha messo in luce come il tema paesaggio sia un tema di moda e se ne parla molto anche sulla stampa. La centralità dello stesso viene riconosciuta anche dalla Comunità di Valle che l'ha utilizzato nella redazione di un documento di sintesi e preliminare da sottoporre ai Comuni per arrivare a scelte nei territorio per il piano di comunità e il PUP. Tale approccio ha cambiato il modo di porsi alle popolazioni ed infatti a ciò si è arrivato attraverso un tavolo di concertazioni. Entro autunno si vorrebbe chiudere il procedimento.

Molto è cambiato dal 1992 ad oggi e oggi si parla di analisi di territorio sua area vasta e si esce dalla logica solo edilizia e urbanistica o solo estetico. In tal senso la definizione di paesaggio più corretta di paesaggio in chiave programmazione è per lo stesso:"il paesaggio non è materia singola ma permea la pianificazione." In tal senso quindi non è un fattore come gli altri il paesaggio ma un fattore centrale.

Giorgio Tecilla. Lo stesso riparte dalla visione europea data dalla convenzione dedicata e lo torna alla pervasività del paesaggio sulla pianificazione. La definizione che ne da tale relatore di paesaggio è: "parte del territorio come percepita dalla popolazioni e frutto di azioni, fattori umani e naturali e loro interrelazioni." Altro termine forte per sintetizzare teatro della vita, in quanto è dove noi viviamo e da noi viene influenzato. Le popolazioni anche col passaggio alle Comunità di Valle sono fondamentali perchè la pianificazione è un progetto collettivo nella visione che usa il paesaggio.

Il paesaggio è pure prodotto basta pensare al turismo e in tal senso ci sono due tipi di istanze che incidono anche sul prodotto: conservazione e trasformazione.

Il piano di Comunità definisce sotto profilo urbanistico e paesaggistico le strategie di gestione.

Il turismo va verso più la sostenibilità e chiede paesaggi integri e centri storici ben conservati. In tal senso vanno fatti dei ragionamenti anche visto che l'agricoltura è stata quella che in passato ha garantito un certo paesaggio e in tal senso ne va ripensato il ruolo.

Pure l'edilizia ne ha cambiato la fisionomia e sul punto va fatta una profonda riflessione. Una riflessione importante che vada verso la qualità dell'abitare anche moderno ma che cerchi di recuperare l'esistente. C'è un consumo di territorio ora che arriva in media a 300-350 mq a persona, ma che in qualche zona del trentino arriva se tutto l'edificabile previsto a 800-900 mq a persona. Tenendo conto che nell'ottocento era 50 mq è un esplosione.

Va inoltre messo in luce che va evitata confusione e che il paesaggio possa essere riconosciuto con limiti ai centri abitati, bosco, prato in un armonioso sviluppo.

Vittorio Ducoli. E' stato il momento del direttore del Parco che e ha messo in luce l'approccio del paesaggio come strumento per l'adozione della del Piano del Parco. Lo stesso è andato a vedere il paesaggio come "costruito comunità per uso funzionale delle risorse." Ne nasce una visione storica e che si evolve. Il paesaggio è entrato nel Piano Parco per poter avere una visione più ampia di ciò che insiste sul territorio prevedendo aree peaesaggio come sovrastruttura a ciò su cui si basa il piano la divisione in zone di riserva. Per quanto riguarda l'edificato è limitato se non per il tradizionale produttivo (maso) e il centri abitati di Val Canali, Paneveggio, Passo Rolle. Quest'ultima località merita molta attenzione in quanto verrà interessata da riqualificazione.

Cinzia Renon. L'assessore di Sagron Mis ha portato all'attenzione il progetto di costruzione delle case sugli alberi come architettura nuova che valorizza la località. Una sperimentazione che è possibile dopo la legge provinciale apposita. Non solo questo perchè in tale zona è stato fatto un atlante che riprende uno studio sulla zona sul suo passato e su cosa c'è in zona, ove comunque il problema è lo spopolamento. Uno studio che ha coinvolto alcuni studiosi e la partecipazione della popolazione.

Alberto Cosner. E' uno studioso che ha partecipato a tale studio che voleva sperimentare delle evidenze scientifiche e ha trovato Sagron Mis la disponibilità. Esso è stato alle interno del progetto strade Memoria trentino e ha portato a fare un opera attraverso botanico, fotografo, antropologo, storico uno studio sulla zona. Il materiale è stato poi raccolto in atlante: Un luogo in cui resistere (XVI- XXI). Ne sono nati dei manuali di buone pratiche.

Nicola Chiavarelli. E' stata la volta di Nicola Chiavarelli che ha messo in luce come su 70 tecnici pochi siano in sala, parlando di assenza del popolo tecnico. Ha messo in luce il suo modo di lavorare e del fatto che lui in tempi non sospetti usava le biotecnologie. Sarebbe per lo stesso perdere il recupero centri storici e ha messo in luce come nel nostro territorio sia possibile applicare anche l'architettura moderna con successo.

Non è entrato nel merito di Malga Fosse ma ha detto che sarebbe stato giusto coinvolgere maggiormente gli attori.

Il materiale finto è stato un tema dalla stesso messo in luce che non dovrebbe esser permesso per mantenere l'autenticità, ma forse è una guerra persa.

Per quanto riguarda la Torre T3 a cui lui ha lavorato è un inserimento forte e anomalo che vuole essere qualcosa che spicca con le costruzioni intorno.

Il dibattito a visto il pubblico intervenire. Mauro Cecco è intervenuto mettendo come tante belle parole e che sebbene la pianificazione ha almeno 45 anni e di come in pratica poco arrivi a compimento con i problemi sempre gli stessi.

Daniele Gubert ha risposto che ha detto che l'Ecomuseo si prodiga per risvegliare una coscienza sul tema e sulle buone pratiche e sul fatto che serve uno sfoltimento burocratico.

Io ho voluto tornare sul tema della pratica del prodotto finto e sulle costruzioni da forme avulse come Malga Fosse.

Nicola Chiavarelli ha messo in luce in risposta che il prodotto finto mina l'autenticità e che si deve tornare a non snaturare il paeasaggio. Torna sul fatto che è conscio che materiali nuovi nascono e che a volte sono meno costosi con un effetto estetico uguale o quasi.

Non entra, invece in merito a Malga Fosse, sul progetto e sulla scelta dello stesso , ma che ha invitato la provincia a spiegare i criteri.

Daniele Gubert ha parlato di un documento con Slow/Food per rivedere il bando non tanto solo il progetti per portare ad una vera discussione sullo stesso con la popolazione locale.

Si è inoltre il privato con i tempi di concessione non riuscirebbe a ammortizzare i costi del progetto che è in project financing.

Corona Antonia. Tanti studi vengono fatti ma verifiche ex post poche e spesso lo sviluppo va sempre in negativo. Quali cause?

Ne ha anche col Piano del Parco che mette molti vincoli che limitano troppo la proprietà che dovrebbe esser sacra.

Vittorio Ducoli ha risposto alla stessa che i casi di reale vincolo pesante sono pochi e dovuto a conservare una memoria per il valore dell'edificio e la sua ottima conservazione senza alterazioni. La proprietà viene ricordato che non è valore assoluto anche la Costituzione lo riconosce e che a volte esistono interessi pubblici preminenti.

Antonia ritorna in replica sul fatto che ne in passato ne ora il senso estetico non sia mai mancato alla popolazione del luogo e anche oggi la gente si mette dei limiti.

Mariuccia Cemin interviene che i bisogni delle persone cambiano e si deve permettere senza alterare permettere scatafasci di aggiornarsi alle nuove esigenze.

Alberto Cosner ha messo in luce che non si possono volere tutte le esigenze attuali in un edificio che aveva un suo ruolo. Si fa un affermazione forte se non ci fossero cristiani le chiese possono essere abbattute?

Stefani Adriana di Slow/Food interviene presa in ballo da Alberto nell'intervento precedente sul fatto che il documento redatto assieme Ecomuseo vuole andare direttamente bando richiamando la funzione dei luoghi e non sulla scelta del progetto.

Vittorio Zucoli è stimolato dalle affermazioni di Alberto e ne mette in luce un problema, in quanto se non si guarda alla funzionalità ci saranno contraddizioni insanabili come successo nella Pianura Padana veneta. Su Malga Fosse si dice che il problema è la funzione che è avulsa al territorio e che serve coinvolgere comunità per decidere funzione non è solo problema di forma.

Conclusioni. Una serata interessante che un pregio l'ha avuto mettere in risalto come il paesaggio è un tema complesso e che spesso si hanno visioni diverse. Da ciò si nota come spesso in pratica tradurre la teoria sia molto complesso sopratutto se non si coinvolge la popolazione e si ascoltano le sue istanze.

La cultura è base dello sviluppo

La crescita e lo sviluppo non può esserci senza cultura, la quale non è semplicemente grande eventi. Di questo ne ha la consapevolezza Ugo Rossi e il PATT. Tutti devo aver accesso alla stessa ed è un valore se fa crescre e lavorare espressioni diverse che sono tutte essenziali al nostro sviluppo: la rigorosa ricerca dell’eccellenza, la vitalità diffusa dell’associazionismo e la spinta all'apertura praticata non solo nell'incontro con culture diverse ma anche come attitudine all'innovare, all'intraprendere, al produrre per confrontarsi con altri contesti, per un Trentino capace di essere laboratorio, dove la ricerca continua e partecipata di identità contribuisce a fare comunità e rafforza la consapevolezza dell’autonomia.

Considerazioni. La filosofia sopra riportata è condivisibile ed esce da una visione spesso elitaria della cultura e dalla questione del fatto che con la cultura non si mangia.

Servono riflessioni forti sul tema e declinare la filosofia che si vuole seguire perchè non rimangano le parole sopra messe su un sito, sulla carta e che non si declina.

Vanno rivisti anche gli enti di produzioni di cultura e vanno controllati, perchè in passato prima di tutto l'Auditorium Santa Chiara ha messo in luce discutibili spese fatte dai vertici.

Poi va bene guardare la storia e al passato e va bene anche sostenere le associazioni che ce lo ricordano, ma dobbiamo essere consci che si deve andare anche al futuro e mettere le basi per un cultura che si rinnova nel solco dei valori irrinunciabili.

Le risorse non sono indicati e vanno trovate e sarebbe utile oltre ad approfondire questo tema indicare dove si pensa di prendere le risorse. Va esplicitato quindi meglio cosa si vuole fare e con quali risorse.

venerdì 21 giugno 2013

Le affermazioni inqualificabili di Joseph Blatter

Il 18 giugno c'erano 50 mila persone nel centro di san Paolo a mettere in mostra la loro situazione di disagio e l'insoddisfazione per le politiche portate avanti: troppo alti i prezzi di generi alimentari e dei trasporti urbani, troppo costoso il Mondiale di calcio del prossimo anno.

Nel commentare tali fatti Joseph Blatter ha detto: «il calcio è più importante dell’insoddisfazione delle persone». Affermazioni queste che hanno visto un silenzio assordante del mondo del calcio, un mondo ovattato lontano dalla realtà. Una realtà che spesso non si conosce.

Il calcio è un gioco anche se si sta trasformando sempre di più un business che muove enormi capitali e fattura anche molto, sebbene non sempre fa quadrare i suoi conti. Quante volte squadre si sono salvate attraverso interventi ad hoc altrimenti le società avrebbero portato il libri in Tribunale.

E'singolare che una persona che è al vertice di un istituzione possa dire delle affermazioni tanto gravi e non credo che possano essere bollate come gaffe. Avesse avuto rispetto per se stesso e per il suo mondo si sarebbe dimesso.

Per tornare alle proteste la gente e la popolazione del luogo ove si farà anche un evento importante come i mondiali può e deve dire la sua anche se può non piacere è il sale della democrazia. Le istanze poi che nascono in a San Paolo mostrano come spesso le urgenze sono altre e vengono dimenticate a favore del business. Un business ecco cosa il calcio è oggi lontano dai valori che lo facevano uno sport ottimo per trasmettere valori.

E' un errore anche in termini di marketing le affermazioni di Blatter in quanto la gente che non può permettersi di seguire il calcio.

La priorità per ogni governo è quello di pensare alla propria gente e non a interventi di facciata con la gente che soffre. Questo tutte le persone con responsabilità di governo dovrebbero ricordarsi. Quante strutture i vari grandi eventi hanno richiesto e poi sono rimaste cattedrali del deserto?

La crisi morde forte e anche le spese enormi per un Mondiale in Brasile vanno attentamente valutate. Vanno inoltre trovate poi risorse per i problemi della gente. Caro Blatter la vita non gira solo intorno al calcio e per fortuna. La vita è costellata da cose più importanti e storpiando il titolo di una canzone degli Articolo 31, La vita non è un calcio.

Alessandro Savoi dice la sua sulle preferenze rosa

In queste ultime settimane si fa un gran parlare sul tema che riguarda le cosiddette “preferenze rosa”.

Poiché il sottoscritto è stato più volte citato su tale aspetto, sono costretto, mio malgrado, a rendere noto a tutti i trentini ed in particolare alle donne trentine come stanno effettivamente le cose.

Lo posso fare, modestamente, con scienza e coscienza, in quanto appartengo come membro effettivo alla Prima commissione permanente del consiglio provinciale che tratta fra il resto di riforme istituzionali, ma soprattutto in qualità di capogruppo, facente parte della Conferenza dei capigruppo che, come è noto a tutti, è l’organismo che decide la programmazione e gli ordini del giorno delle varie tornate consiliari.

Sulla legge provinciale n. 3/2003 che è la nostra attuale legge elettorale provinciale, durante questa legislatura, sono state presentate diverse proposte di modifica, pervenute da diversi gruppi consiliari, su vari aspetti.

L’aspetto prioritario su cui le minoranze fin da subito si sono battute, è stato quello di abolire la cosiddetta “porta girevole” e finalmente, dopo tanti mesi, anche la maggioranza è stata costretta ad ammettere questa anomalia istituzionale, per cui negli scorsi mesi il consiglio provinciale ha approvato tale modifica. Questa è stata resa possibile dal patto di galantuomini concordato all'interno della Conferenza dei capigruppo, in cui è stato deciso che il passaggio in aula del testo blindato sul quale nessun gruppo avrebbe presentato emendamenti e ciò per evitare, di fatto, un possibile blocco dell’effettiva abolizione della porta girevole.

Per quanto riguarda lo specifico e cioè il tema in discussione in questi giorni sulla stampa della “preferenza rosa”, vorrei ricordare che il cosiddetto pressing affinché prima la commissione e poi l’aula si esprimano sotto quell'aspetto è pervenuto non più tardi di due mesi fa. E quindi il presidente della Prima commissione Anderle non ha mai messo all'ordine del giorno della commissione i disegni di legge Cogo e Bombarda (del 2010) a cui si è poi aggiunto quello della collega Penasa (maggio 2013).

Quello che deve essere chiaro alle donne trentine è che si sta giocando sulla loro pelle e che le si sta prendendo letteralmente in giro; infatti, anche se questa legge fosse approvata domani dal consiglio provinciale non potrebbe in alcun modo essere applicata in occasione delle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre 2013 perché ogni modifica della legge elettorale deve attendere i tempi necessari richiesti dal referendum obbligatorio in materia elettorale. E quindi, di fatto, si andrebbe ad approvare una norma che non troverebbe immediata applicabilità sul territorio. Per questo e solo per questo ho manifestato intenzione di rendere pubblico a tutte le donne trentine la strumentalizzazione di tali disegni di legge e quindi sostanzialmente contesto fortemente il metodo con cui si è voluto porre in grande evidenza questo tema.

La conferenza dei capigruppo, prendendo atto della legittimità delle richieste pervenute, ha messo in calendario la discussione di tali disegni di legge entro il mese di luglio e la calendarizzazione in aula per il mese di settembre; ciò non è stato fatto per perdere tempo, ma sostanzialmente per il semplice fatto che tale legge non troverebbe comunque applicazione immediata.

Questa è la verità, tutto il resto è strumentalizzazione, polemiche inutili, ma soprattutto è una presa in giro per tante donne che magari alla politica ci credono veramente.

Quindi l’iter amministrativo di tali disegni di legge sarà questo: il 27 luglio si apriranno formalmente i ddl in commissione e saranno poi discussi nelle giornate dell’1 e 5 luglio; se licenziati dalla commissione saranno poi messi in calendario nelle ultime 4 giornate consiliari previste dalla conferenza dei capogruppo, nel mese di settembre.

Ma l’eventuale legge non sarà applicata nelle prossime elezioni provinciali.

Immigrazione ora tocca a noi

La nostra terrà è diventa terra di immigrazione e deve fare tesoro dell'esperienza avuta in passato quando noi avevamo l'emigrazione che ha portato molte persone ad andare anche in America.

L'integrazione dell'immigrato è ciò che si deve perseguire e i trentini dove sono andati si sono integrati perchè portavano valori positivi: voglia di impegnarsi, rispetto delle regole e delle culture che li accoglievano, affidabilità e credibilità. Chi ha queste caratteristiche e vuole vivere e lavorare con noi non avrà problemi e non ne creerà.

Partendo da ciò Ugo Rossi e il PATT vuole investire sugli immigrati che hanno voglia di integrarsi aiutando l'integrazione in modo che possano capire e vivere il Trentino in modo costruttivo. E' da evitare l'assistenzialismo ma si deve fare in modo che gli stessi contribuiscano al finanziamento dei servizi.

Bisogna invece sottolineare che chi invece non ha voglia di capire o di rispettare le nostre regole e le nostre abitudini non può essere ben accetto. E' una logica semplice ma non sempre le competenze provinciali prevedono la possibilità di incidere su tale aspetto e quindi non sempre è semplice dare applicazione a questa logica. Per questo motivo si vuole rivendicare le competenze per fare meglio, come sappiamo fare.

Conclusioni. E' nobile che si abbia l'umiltà di dire di non avere tutti gli strumenti per poter discernere l'immigrazione positiva da quella negativa.

Il tema immigrazione è delicatissimo perchè spesso si ha un immagine dell'immigrato negativa, in quanto si ha la sensazione che sia più sostenuto del cittadino.

Questa visione va cambiata evitando storture che ci sono visto che qualche immigrato dice che è da nababbi i sostegni che prendono. Vanno valutato bene le cose in tal senso.

Per il resto va valutata positivamente la strada dell'integrazione che va perseguita sempre nel rispetto delle regole della Comunità e con un'attenzione a non far percepire l'immigrato più sostenuto del cittadino.

Le idee vanno esplicitate meglio e indicate le risorse ma una base sul tema già esiste e non si può che esser positivi sebbene ci siano le criticità sopra esposte.

giovedì 20 giugno 2013

Inagurazione Mostra Pastori delle Alpi alla Casa dell'Ecomuseo del Vanoi

Essere pastore nella Alpi è un attività non molto in voga e che vede solo 15 persone attive nella provincia di Trento. Un lavoro duro sebbene affascinante e che si vuole raccontare con la mostra inaugurata oggi Pastori delle Alpi.

La serata ha attraversato attraverso il racconto fotografico di Christian Cristoforetti il mondo della vita del pastore e di come la lana oggi sia considerata da noi un rifiuto. Non era presente il fotografo ma un relatore che ha seguito tale percorso Federico Bingaran che ha alliettato la serata con racconti facendo vivere nelle sue parole la storia che la fotografia mostra noi.

Federico Bigaran e Daniele Gubert

Una pratica quella della pastorizia che come si è detto risulta ora poco praticata in Trentino dove la lana viene bruciata e non utilizzata. Dove quindi oltre ai contributi tale attività si sostiene sulla vendita degli agnelli. Tra le foto ci sono pure qualcuna di una donna che si è messa a fare una pastorizia stanziale in Trentino Cheyenne, la quale è stata protagonista anche di un film in passato.

Uno spaccato tra passato e presente, ma non solo. Si è anche voluto fare un paragone tra noi e la Mongolia per dei ragionamenti sulle differenze e sulla sostenibilità dei modelli che si portano avanti anche in tale settore.

Si è fatto accenno anche al Progetto di recupero della lana in Trentino per poter da una parte risolvere il problema di cosa fare di tale prodotto. Lo si è descritto brevemente anche nel fatto che lo stesso ha dovuto esser ridotto.

Un'inaugurazione che forse molte persone non sapevano che c'era, ma che il pubblico ha seguito con attenzione.

Un pubblico che ha potuto poi deliziarsi con un rinfresco al quale si potevano assaggiare i biscotti fatti in parte con la farina di grano dorotea.

La mostra si potrà vedere per fino a fine agosto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12. Ad agosto poi potrà esser visibile anche il lunedì e mercoledì dalle ore 20.30-22.00 alla Casa dell'Ecomuseo del Vanoi. L'ingresso è gratuito.

Invito i residenti e turisti a vedere tale mostra.

Grest 2013 un opportunità per il paese di Canal San Bovo

Il Grest è un servizio che nel Vanoi da qualche anno viene offerto dalla Parrocchia di Canal San Bovo. E' un punto di socializzazione dei bambini e un aiuto alle famiglie che lavoro. E' un esperienza apprezzata dai bambini e dalle loro famiglie. Ringrazio il sindaco Mariuccia Cemin e l'impiegata Alessandra Rattin per aver dipanato i dubbi su eventuali problemi dovuti alla chiusura del paese per il Grest.

Il nostro Comune è Family Frendly. Questo riconoscimento un po' sbiadito per le poche attività dell'anno passato è dovuto al fatto che il un comune è attento alla famiglia.

In tale solco si inserisce il Grest che risulta un sistema per poter rendere più sereni i genitori che magari entrambi lavorano e dare possibilità ai bambini di socializzare.

Tale attività portata avanti dalla Parrocchia nella figura in primis del parroco Don Nicola Belli coinvolge molto bambini, circa 100.

La chiusura. Conl' ordinanza 25/2013 si procede alla chiusura dall'8 al 21 giugno 2013 è disposta, come richiesto dal parroco Don Nicola Belli, la chiusura del centro al traffico veicolare e l'istituzione del senso unico caratteristico nei giorni di manifestazione:

  • da Piazza Vittorio Emmanuele II a Via Roma passando per Via Danoli;

  • da Somprà a Piazza Vittorio Emmanuele III passando per Canal di Sotto.

La chiusura della stessa verrà allungata come orario dalle 16 alle 22 il 21 giugno 2013 per la festa di chiusura.

Il 13, 14, 20 luglio si potrà tranquillamente transitare in quanto non è prevista la chiusura non essendoci attività.

Questo chiusura è motivata tranne per il giorno di chiusura del Grest, ove c'è la festa, con la cena nella quale si vuole garantire l'incolumità dei bambini che così posso anche giocare e svagarsi. Il 21 giugno la cena si svolgerà con in genitori e con la Comunità se vorrà partecipare (ovviamente dietro prenotazione per motivi organizzativi.

La parrocchia ha il diritto di richiedere la chiusura del centro come qualsiasi altra Associazione del Vanoi (vedi CRI di due settimane fa oppure per la sagra di Canale).

La possibilità di parcheggio. Non è solo questa però l'ordinanza in merito a quest'attività in quanto la stessa è regolata anche dalle ordinanze n. 24/2013 e n. 26/2013. Come si può vedere dalle ordinanze adottate il parcheggio subisce meno limitazioni. Infatti se la zona antistante il Comune segue la stessa tempistica della chiusura stradale con un orario più dilatato dalle 17 alle 21; per la zona antistante la casa dell'Associazioni e solo per la data del 21 luglio 2013 dalle 14 alle 22 per dare possibilità dello svolgimento della festa di chiusura.

In conclusione. Per concludere di fatto c’è solo la chiusura per il transito delle auto del centro, ma non il divieto di parcheggio. Quindi se qualcuno vuole bere il caffè a Canale, può parcheggiare tranquillamente (ovviamente facendo attenzione). I bar hanno il vantaggio che ci sono persone che camminano tranquillamente all'esterno – ad esempio i genitori che vengono a prendere il figlio-, oppure qualche ragazzo che va a prendere il gelato. Ricordo tra l’altro che un bar chiude alle otto di sera.

Si può quindi evincere che la limitata chiusura non influenza la possibilità di muoversi e di fruire delle attività della frazione che anzi vederebbero arrivare persone in più.

La sicurezza tema delicato

La politica della sicurezza a volte è un tema trattato in modo ambiguo e si presta a interpretazioni diverse nell'agone politico. Si deve esser chiari perchè se no si rischia di farne un uso politico immorale quanto rischioso. Ne è convinto anche Ugo Rossi e su tale tema dice che si deve usare gli strumenti per governare per la comunità invece di tentare di spaventare la comunità per ottenere consenso.

Serve quindi secondo lo stesso parlare al cervello facendo poi sulle cose positive del trentino come un capitale storico e prezioso del Trentino: l’onestà ed il rispetto delle regole diffusi nei suoi abitanti. Va lavorato su ciò prima per conservare e accrescere tale patrimonio.

Ciò però non basta e non si deve dimenticare il monitoraggio e il controllo, la vigilanza su ciò che avviene nel nostro territorio, anche organizzando una polizia locale in modo assolutamente inedito e più efficace.

Considerazioni. Idee qui ne sono state messe anche se le risorse per attuale bisogna valutare dove prenderle.

Non si può negare che nelle maggiori città del Trentino come Trento c'è, sopratutto in alcune zone, ci sia una percezione di insicurezza anche in zone non marginali della città o ritenute tali. Anche in centro non c'è sicurezza.

Anche nei piccoli paesi anche se il controllo dei Carabinieri meritevoli il mondo sta cambiando.

Anche il caso di Aspide che voleva rilevare aziende con qualche difficoltà in Trentino legata a clan mafiosi è un segnale da non sottovalutare.

Questi fatti devono far scattare attenzione, ma non allarmismo, ma i problemi vanno affrontati. Non è molto fa che anche il Comune di Trento era stato accusato da cittadini della città di aver lasciato troppo la città a fenomeni di allarme sociale. Si deve cambiare in parte il tenore della risposta.

E' anche vero che va accresciuto il patrimonio sociale che può frenare tali fenomeni in modo forte come nessuna militarizzazione della città può fare. E' un tema questo che va esteso ai cittadini extracomunitari per rendere comprensibili le regole della nostra comunità dagli stessi. Questo è il primo segno di un percorso di inclusione degli immigrati che devono esser disponibili a tale percorso per rimanere in Trentino.

mercoledì 19 giugno 2013

Good evening Vietnam!!!

Modificando le parole per esser adeguati al periodo in cui uscirà questo pezzo di un programma, che ha debuttato il 3 Novembre 1975, Good mornig Vietnam!! in America nel pieno della guerra del omonima. Con le dovute proporzioni tale tema si potrebbe usare per definire la politica attuale che sembra dimostrare desolazione. Il centrodestra sembra timidamente, anche se ancora ci vorrà tempo, ad una formare una certa coalizione.

Interessante più interessante è il tema della primarie del centro-centrosinistra che vengono spostate in avanti il 13 luglio 2013 dalle 08-20, invece della data originaria del 30 giugno. Non è ancora disponibile l'elenco dei seggi che verranno dati più avanti ma c'è stata una cessione all'UPT per quanto riguarda ai tempi del PD e PATT. Interessante è vedere se con questo spostamento la gente andrà a votare essendo che magari qualcuno fedele potrebbe aver spostato le vacanze per votare il 30 giugno. Non so quanti ma qualcuno ci sarà stato. E' poi un perdere tempo che non potrebbe costare in termini di contatto con gli elettori.

Le primarie aperte. E' l'apertura di queste primarie che possono in parte la delusione per lo spostamento e questo è dovuto al fatto che tutti le persone maggiorenni con diritto di voto possono votare. La cosa interessante che non è l'appartenenza a pesare ma l'essere elettore e questo si evince da non dover dimostrare iscrizioni particolare, almeno al momento. Per votare serve la carta d'indentità e la tessera elettorale. Per massima democrazia è previsto la gratuità del voto.

Interessante poi il turno unico con il vincitore chi ha più voti, quindi la maggioranza relativa. Se ciò non fosse stato e si voleva l'assoluta ci sarebbe stato un doppio turno che chissà quando si sarebbe tenuto e in quel caso poteva aprire altri discorsi politici.

Primarie significative. Detta così sembra che le primarie saranno significative, ma questo lo sarà o meno a seconda di come verra usato il tempo in più. E precisamente se le stesse verranno ulteriormente spostate o meno. Sarebbe un vero debacle, anche perchè non se ne capirebbe l'utilità.

Il fatto più significativo che potrebbe rendere la debacle totale è se il tempo venisse usato per trovare un candidato unitario non espressione degli elettori.

Il primo fattore per non aggravare le cose è che i candidati rimangano quelli che sono ora:

  • Mauro Gilmozzi (UPT);
  • Ugo Rossi (PATT);
  • Alessandro Olivi (PD);
  • Lucia Coppola (Verdi);
  • Alexander Schuster (Socialisti).

Fermati i candidati e il toto candidato è ora di fare sul serio per non far che questo passaggio venga vista come un farsa. Si è parlato delle divisione in un'accesa discussione sul candidato. Fin'ora poco si è visto però delle proposte che si voglio fare alla gente una gente che soffre difficoltà anche a causa di una lunga crisi. Fin'ora qualcosa di embrionale lo si vede da Ugo Rossi, ma bisogna sviluppare maggiormente buone idee e altre meno. Le elezioni sono state viste sempre più ultimamente solo come un concorsificio per il posti di amministratore e poche volte si sono viste appassionate discussioni sulle idee. Si deve tornare a questo clima. Mi si dirà aumenteranno divisioni con scontri, ma se uno è in coalizione una base comune l'avrà con gli alleati. Volete il nostro voto e non essere un flop che potrebbe aprire scenari difficili da prevedere? Iniziate a parlare di programmi e sottolineare il vostri programmi sia nelle parte comuni sia che discordanti. Solo così ha senso andare a votare, perchè se alla fine il programma non presenta differenze sostanziali (non solo di facciata) tra due candidati contano solo le qualità personali.

Ora sta a voi dimostrateci che l'attesa al 13 luglio 2013 non è stato vano e che vale la pena votare e che non è un farsa se ciò si verificasse sarebbe un Vietnam in termini di credibilità che dalla sera si trasformerà notte e a quel punto vi diremo: Good night Vietnam!!! e sarebbe veramente triste.

Edilizia: discussione sugli interventi di sostegno in Comunità di Valle del Primiero

Domani, 20 giugno 2013, alle ore 20 si terrà presso la Comunità di Valle nella sala Negrelli un incontro importante per spiegare la Legge della Provincia di Trento n. 5 del 15 maggio 2013. Una legge che si prefigge di dare una boccata d'ossigeno ad un settore l'edilizia che paga duramente la crisi.

Alla serata di cui qui è possibile vedere la locandina parte dal titolo della legge "Ulteriori interventi a sostegno del settore economico e delle famiglie.

E' importante partecipare all'incontro sia da parte delle famiglie sia da parte degli operatori del settore per capire meglio la legge e di come la stessa possa dare respiro ad un settore in crisi e che tipo di interventi si possono fare sfruttando tali risorse. Sarà importante poi approfondire l'aspetto delle eventuale complementarietà con le risorse già messe in campo dal governo come le detrazioni che arrivo pure al 65% per interventi di tale tipo.

Le elezioni provinciali di quest'anno si avvicinano e c'è chi usa toni trionfalistici su questa legge, ma come apparso sull'Adige del 18 giugno 2013, a pagina 46 esistono anche chi riserva dubbi. Dubbi prima di tutto sulle risorse che sembrano poche. Talmente poche che possono sembrare fumo negli occhi dell'elettore. Tale lettera poi mette in luce come più che alle famiglie sia un modo per mettere in campo subito interventi per sollevare il settore edile spesso con difficoltà di accesso.

Personalmente allo stato dei fatti non posso dare un giudizio alla normativa ma solo rilevare che esistono punti critici che vanno approfonditi. Appena possibile approfondirà la materia e ne darò conto: il primo passo sarà l'incontro giovedì a cui invito a partecipare.

Energia, ambiente e gestione delle risorse strategiche.

L'autonomia con la "A" maiuscola è il must del Patt che deve guardare alle questioni strategiche con negli occhi il futuro dei cittadini. La tecnologia è fondamentale assieme alla consapevolezza che ci sono problemi e costi che si presenteranno nel futuro circa le scelte prese.

Va bene la produzione di energia ma prima di tutto si deve guardare ad una gestione migliore in primo luogo risparmiando. Il risparmio richiede un aggiornamento delle varie fonti di consumo: casa, trasporti, etc... costruendo un sistema più efficiente.

Dopo il risparmio che p la fonte di energia più pulita si deve guardare alla produzione che dve avvenire basandosi su energie rinnovabili.

Considerazioni. Le risorse in tale settore sono drammaticamente importanti visto che il sostegno dato all'energia rinnovabile spesso ci da un costo dell'energia più alta che in altri stati.

Si deve poi sfatare che le rinnovabili siano pulite in modo assoluto: nemmeno la solare non è solo positività. In passato e ancora oggi nei panelli solari si usavano terre rare che vengono estratte in paesi ove l'ambiente è meno tutelato. E questo non per un fattore importante spesso vengono estratte da sabbie bituminose che sono molto inquinanti anche per presenza di componenti radioattivi.

Lo stesso utilizzo di grossi bacini per la produzione idroelettrica creano piccoli cambiamenti di clima nelle zone interessate.

Si potrebbe andare avanti così, ma sicuramente utilizzare risorse locali se ben utilizzate possono creare benessere alla comunità con impatto minore all'ambiente.

La filosofia che anima il PATT e il candidato presidente Ugo Rossi sono meritevoli staremo a vedere che declinazione prenderanno nell'avvicinamento alle elezioni provinciali e che risorse si mettono in campo.

martedì 18 giugno 2013

Infrastutture e urbanistica temi complessi

Vivere in montagna non è facile e spesso le zone periferiche vanno spopolandosi per accentrasi ove i problemi sono minori e ci sono maggiore opportunità anche lavorativo. Si deve evitare l'accentramento innovando cambiando gli atteggiamenti e come si affrontano i problemi. Non si deve pensare solo ad asfalto e cemento, ma il decentramento va incentivato anche con le strade tecnologiche da allargare o creare ex novo.

I problemi di urbanistica non devono più ottenere risposte parziali ma complessive con una progettazione globale guardando alla qualità della vita. Una visione multidisciplinare e, se vogliamo, olistica. In tal modo si guarda all'economia ma anche all'ambiente per dare una qualità di vita sempre maggiore.

L'ambiente è il nostro primo irrepetibnile patrimonio dal quale si può trarne frutto ma con responsabilità perchè non c'è molto margine di errore.

Conclusione. Ugo Rossi e il Patt con tale filosofia hanno una visione moderna del territorio che però andrebbe meglio declinata perchè gli interessi sono molteplici: impianti, speculazione edilizia, etc... Si deve dare segnali in molti settori e in qualche caso sono stati contrastanti.

Le risorse da investire diminuiscono e si vorrebbe avere qualche idea su quali tipo di risorse si possono impiegare.

Il problema della SS47 e di un aumento di carico sulla stessa va affrontato come la Valdastico che ci vede si opposti al Veneto, ma che dopo 30 anni è ancora nelle discussioni. Una discussione che sembra pendere a favore del Veneto al quale vanno fatte proposte serie.

Il nodo della viabilità dell'Alto Garda con il tunnel di Loppio-Mori va esplicitato e fatto capire cosa se ne vuole fare visto le risposte che la Busa si attende.

E poi ok la strada tecnologica ma come far vivere la popolazione in periferia? Tante domande a cui bisogna risposta.

lunedì 17 giugno 2013

Silvio Berlusconi muove il centrodestra anche in Trentino

La sera del 14 giugno alla presenza di oltre 15 persone si è tenuta a Trento la serata pubblica di apertura della campagna elettorale del centrodestra. Emblematico il titolo della serata a cui a partecipato il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ed il Sen. Giancarlo Serafini: “Elezioni provinciali: parte la sfida del centrodestra”.

La sala di Rappresentanza del Palazzo della ragione ha visto oltre 200 persone a tenere a battesimo l'inizio della campagna elettorale provinciale che ad ottobre porterà al nuovo presidente della Regione.

Le alleanze. Dagli ospiti in sala e dalle delegazioni di altre formazioni Hanno preso parte alla serata anche una serie di qualificati ospiti, delegazioni delle altre formazioni politiche si può tentare di abbozzare l'alleanza che arriverà alle provinciali sempre che non ci siano sorprese:

  • la Lega Nord, con i vertici locali sen. Divina, Fugatti e Savoi;
  • La Destra;
  • Fratelli d’Italia;
  • Renzo Gubert Gubert;
  • l’Associazione Fassa;
  • esponenti di formazioni autonomistiche locali e tanti amministratori.

La telefonata di Sivio Berlusconi in diretta ha dato entusiasmo a tutti i presenti. Lo stesso ha augurato un buon lavoro, soprattutto in vista della sfida che attende il PDL e la compagine che lo affiancherà. E un sconfessare la coordinatrice Michela Biancofiore visto che la stessa non era presente?

Mattia Gottardi sindaco di Tione. Finiti i ringraziamenti a tutti gli intervenuti lo stesso ha parlato ha parlato di un popolo del PDL che esista in Trentino ma che non viene tenuto in conto dalla stampa non si ricorda di ciò. Un stampa oscurantista.

La provincia ha un attività pervasiva con 4 miliardi pervasiva e che entra nei tutti i settori dell'economia e con una gestione del consenso.

Il popolo del centrodestra deve credere in se e far conoscere l'attività del partito a tutti i livelli. Tutti i militanti deve impegnarsi.

Il centrodestra deve rimanere se stesso e deve fare l'attività basandosi su due principi cardine il merito e la coerenza. Quest'ultimo in particolare spesso non viene tenuto spesso in considerazione, ma è importante. Una idea va sempre tenuta lineare sia all'opposizione sia al governo.

Va creato lo spazio per il centrodestra e il PDL deve essere la guida della coalizione anche perchè i risultati elettorali. Si deve uscire dall'eterna opposizione e non fare solo attività di controllo denunciando gli sprechi dell'amministrazione, ma bisogna fare proposte.

La prima proposta è l'abolizione delle comunità di Valle perchè con questo ulteriore livello di gestione che non funziona e spesso come in Giudicarie non si riesce ad arrivare ad approvare il bilancio per mancanza numero legale. Quattro e in qualche caso cinque livelli dell'amministrazione pubblica sono troppi per quasi mezzo milione di abitanti e crea solo burocrazia.

Altro tema le consulenze che vanno abolite e limitate e si deve usare le risorse interne della Provincia di Trento.

Le alleanze devo dare l'idea di un partito aperto e serve una posizione forte. Nel mentre dell'intervento è arrivata la chiamata di Berlusconi a dare la sua benedizione. La delegazione è andata a Roma per chiarezza per evitare di finire sui giornali solo per polemiche. Ha rappresentato vicinanza alla dirigenza del popolo trentino. Questo legittima i dirigenti locali a proseguire anche se c'è polemica con la Biancofiore.

Parla di Cristiano de Eccher e il suo lavoro che è stato sempre coerente e che ha messo impegno. Era il primo parlamentare ad entrare e ultimo ad andarsene. Non ha fatto polemica a livello locale e nazionale quando non è stato ricandidato. Il sindaco di Tione è stato contento della non ricandidatura di Cristiano de Eccher perchè molto utile al Trentino. Una persona coerente e che è la storia del partito Trentino e con la sua attività. Sembra in tal senso lanciare Cristiano de Eccher che ha visto anche una persona che non ha guadagnato dalla politica, ma ha dato molto. Non si può tenere conto di Cristiano de Eccher.

L'intervento di Giorgio Leonardi. Giorgio Leonardi nel suo intervento ha voluto ripercorrere nel suo intervento 5 anni di esperienza da Consigliere, riportando esempi di cattiva gestione del territorio.

Lintervento di Raimondo Frau. Raimondo Frau, dopo i ringraziamenti, nel suo intervento parla dell'Autonomia dello Statuto. Il centrodestra non è contro l'Autonomia, ma per una gestione diversa. Una gestione rivolta a tutti i cittadini e non solo chi è compiacente col potere. Su quest' idea va declinata la proposta del centrodestra. Si usa inoltre un termine per definire l'autonomia: sacrosanta; segno dell'idea che si vuole dare di un centrodestra che vuole ripartire.

L'intervento del sen. Giancarlo Serafini. Il Sen. Giancarlo Serafini, originario di Riva del Garda, ha dato prova di profonda conoscenza della nostra provincia, sia a livello economico che politico. Pur provenendo da un’esperienza politica certamente non vicina alla destra così come tradizionalmente in Italia la si intende, Serafini ha voluto ricordare la storia di de Eccher e l’impegno che ha profuso in tutte le occasioni in cui si è trovato, ultima delle quali in Senato. “In Trentino – ha concluso- c’è qualcuno che può rappresentare al meglio il centrodestra, per la sua coerenza e per la sua storia.”

L'intervento di Eccher. L'intervento di Cistiano di Eccher, visibilmente commosso, sembra avere carica facendo pensare che ha capito le elezioni delle Comunità di Valle del 2010. Parla in modo appassionato di crisi e di modelli diversi di società. La crisi attuale non è semplice crisi bensì una crisi morale. Bisogna tornare al merito è questo che dice.

Una campagna questa che comunque lo stesso ritiene dura essendo che sebbene sia storico il momento dopo l'abbandono Dellai molte persone di Dellai nel sistema e questo è un svantaggio per il centrodestra.

C'è un attacco alla magistratura che garantisce troppo chi non si impegna nella comunità e che anzi ne è parassita. Si citano anche casi di lavoratori che rubano all'imprenditore e non potranno mai esser licenziati.

Si torna poi sul fatto che uno straniero, un carcerato abbia più diritti della cittadino onesto.

Si parla anche di diritti della famiglia e del fatto che è quella della costituzione basata sul matrimonio. E quindi tra uomo e donna. Non si vogliono importare modelli altrui che si reputano dannosi. C'è una voglia di difendere inoltre la tradizione anche religiosa.

Parlando di merito si prla del fatto che spesso chi ha merito viene sorpassato da chi non ce l'ha. E un ingiustizia che va corretta. E si dice pure che non bisogna che il pubblico faccia tutto ma che le migliori forze del paese possano esprimersi nel migliore dei modi.

Si fa pure autocritica sul fatto che spesso si è data un'immagine negativa della destra da parte dei suoi leader anche locali. Bisogna impegnarsi per cambiare le cose e ci si deve affidare alle persone che veramente hanno sempre portato avanti la visione del partito e non chi l'ha usato opportunisticamente. Parla pure di se che forse lui stesso ha sbagliato e che attualmente è il coordinatore temporaneo, quanto temporaneo si vedrà. Si è in pratica stavolta lasciato via temi nazionali che nulla hanno a che fare con la dimensione locale.

L'intervento di Maurizio Gasparri chiude la serata. Nel suo intervento Gasparri parla di dignità delle Istituzioni, di necessità di tornare ad una buona politica, soprattutto in un momento in cui anche i cittadini si rendono conto che i movimenti nati con l’ambizione di rappresentare l’antipolitica si sono ritrovati ad avere come massime espressione di dialettica le discussioni su scontrini e partecipazione ai blog. Per il candidato alla presidenza si potrebbe usare lo strumento dell primarie. Lontanissime, così vengono definite, dalla tradizione di centrodestra, certamente non una scienza esatta, ma comunque una potenziale risorsa.

Un centrodestra che riparte. La serata a dato idea di un centrodestra che riparte che vuole ripartire dalla gente. Un centrodestra pronto anche alle primarie anche se il tempo è sempre meno.

Un centrodestra che si vuole creare un spazio sia nei confronti dei movimenti sia nei confronti di un centrosinistra che si vede la possibilità di battere.

L'attacco alla stampa è forte per il fatto che la stessa non dedica il giusto spazio a tale area politica che anzi sembra venir oscurata. Ecco perchè si chiede ai miltanti uno sforzo per far conoscere le proposte.

Aldilà delle primarie sembra uscire un candidato in modo forte Cristiano de Eccher che potrebbe esser il candidato della coalizione. Attendiamo per futuri sviluppi.

Obbligo di sfalcio vicino i paesi nel Vanoi

L'11 giugno 2013 è stata emessa un'ordinanza la nr. 27/2013 di carattere sicuramente estivo. Sempre più spesso ci sono zone incolte vicino ai paesi che creano rischio di incendio e zecche oltre a non presentare bene il paese.

Una situazione questa che si è creata a causa dell'abbbandono delle attività tradizionali con avvicinamento del bosco ai paesi. Nell'ordinanza sono contenuti tutti i pesi ove il rischio incendio è di gravità maggiore vista la presenza di un numero maggiore di persone.

Tale ordinanza chiede di mantenere pulite le aree incolte per tutto il periodo estivo fino al 30 settembre ritenendo dopo tale data decaduti i rischio sopra esposti a causa dell'abbassamento della temperatura.

Altra data importante è il 10 luglio 2013 in quanto dopo la stessa verranno effettuati i controlli da parte del personale Servizio Tecnico comunale e dai custodi forestali. In caso di inadempienze da parte verrà avvertito il proprietario che deve provvedere entro 10 gg. In caso di ulteriore inadempienza provvederà il Comune direttamente o tramite terzi anche col supporto della Forza pubblica, se il caso lo richiede, addebitando tutto al proprietario.

Le sanzioni. La legge 689/81 capo 1 Sezione I e Sezione II la invito a leggere in quanto viene dato corpo alle sanzioni amministrative previste nell'ordinanza in quanto viene messo in luce i diritti e i modi di contestazione delle sanzione e altri aspetti delle stesse.

Considerazioni. Se tale ordinanza è un nuovo passo per la gestione del territorio può andare bene se applicata in modo uniforme nelle zone di validità della stessa. Perchè ciò avvenga servono che in ogni zona i controlli siano puntuali e rigorosi.

Se ciò non avverrà essendo anche il secondo anno che un tale ordinanza nel caso non applicata in modo rigoroso perderebbe forza e sarebbe inutile. Diventerebbe infatti uno sprono per la cittadinanza a tenere pulite le aree vicine al paese, per evitare il rimboschimento, che va a toccare solo i più deboli.

Inoltre come segnalato da qualche utente una rigorosa applicazione della stessa finirebbe per non centrare l'obbiettivo traducendosi in onere ulteriore per l'onesto. Ci si aspetta una rigorosa applicazione.

Associazionismo e volontario spina dorsale del capitale sociale, ma guai a sedersi.

Il mondo cambia velocemente e non ci si è può arroccare sugli allori. Il volontario non è esente dall'aumento della velocità dei cambiamenti.

Constatato che il volontariato è un patrimonio enorme e straordinario del Trentino di cui è parte del divenire della nostra civiltà che educa a fare le cose assieme; Ugo Rossi e il PATT lavorerà perchè quest cultura non si perda e che si trasmetta nel futuro. E' un impegno da non sottovalutare.

Non si può rimanere fermi e si devono affiancare allo stesso strumento concreto già sviluppati e sperimentati, ma anche da innovare o ideare, per sostenere le iniziative e le organizzazioni di volontariato diffuse sul territorio.

E' evidente l'interesse che il candidato Presidente Ugo Rossi riserva al volontariato. Un settore questo che va incentivato anche come risposta a molti bisogni dei cittadini. E' pur vero che non guasterebbe una esplicitazione delle innovazioni e degli strumenti che si vuole fornire oltre a quelli già presente. Inoltre sarebbe interessante capire le risorse che si possono dedicare al volontariato e come esso può contribuire a garantire i servizi ai cittadini che il privato tradizionale non può garantire.

domenica 16 giugno 2013

Valorizzazione della donna vuol dire creare riserve indiane?

La donna nel tempo ha aumentato la sua partecipazione attiva alla vita politica, sociale ed economica della nostra comunità. Questo grazie anche agli interventi normativi già messi in campo e che si metteranno in campo. Non solo questo ma anche incentivi fiscali mirati per aumentare l’occupazione e l’imprenditorialità femminile, per garantire il sostegno al credito, per favorire lo sviluppo del telelavoro e della flessibilità d’orario, oltre che impegnarci per dotare le nostre comunità, anche le più piccole, dei necessari servizi di sostegno all’infanzia e alla famiglia.

A parte il tema di risorse c'è un tema che mi preme sottolineare. Va bene gli incentivi per aumentare la partecipazione delle donne, ma in Trentino a mio avviso si sta ribaltando il paradigma da una società maschile ad una ove il maschio non ha nessun ruolo. Ma non è questo che mi preoccupa perchè può anche esser migliore. Io dare incentivi al merito più che al giovane e alla donna perchè è il merito che va incentivato. Rifiuto nel dover pensare che un incentivo del merito possa non incentivare anche donne e giovani che ha volte sono molto meritevoli.

In campo politico inoltre si creare riserve indiane con quote rosa e non ne sono per nulla favorevole. Il voler far inserire donne per forza porta spesso a metterle in disparte come segnaposto. Bisogna che si creino possibilità per le donne in politica, ma dovuto a meriti. Le donne potrebbero creare anche delle liste nessuno vieta. Il merito dovrebbe guidare anche in politica.

Non condivido quindi la piega che ha preso in tale settore che più che incentivare il merito crea riserve indiane.