venerdì 21 giugno 2013

Le affermazioni inqualificabili di Joseph Blatter

Il 18 giugno c'erano 50 mila persone nel centro di san Paolo a mettere in mostra la loro situazione di disagio e l'insoddisfazione per le politiche portate avanti: troppo alti i prezzi di generi alimentari e dei trasporti urbani, troppo costoso il Mondiale di calcio del prossimo anno.

Nel commentare tali fatti Joseph Blatter ha detto: «il calcio è più importante dell’insoddisfazione delle persone». Affermazioni queste che hanno visto un silenzio assordante del mondo del calcio, un mondo ovattato lontano dalla realtà. Una realtà che spesso non si conosce.

Il calcio è un gioco anche se si sta trasformando sempre di più un business che muove enormi capitali e fattura anche molto, sebbene non sempre fa quadrare i suoi conti. Quante volte squadre si sono salvate attraverso interventi ad hoc altrimenti le società avrebbero portato il libri in Tribunale.

E'singolare che una persona che è al vertice di un istituzione possa dire delle affermazioni tanto gravi e non credo che possano essere bollate come gaffe. Avesse avuto rispetto per se stesso e per il suo mondo si sarebbe dimesso.

Per tornare alle proteste la gente e la popolazione del luogo ove si farà anche un evento importante come i mondiali può e deve dire la sua anche se può non piacere è il sale della democrazia. Le istanze poi che nascono in a San Paolo mostrano come spesso le urgenze sono altre e vengono dimenticate a favore del business. Un business ecco cosa il calcio è oggi lontano dai valori che lo facevano uno sport ottimo per trasmettere valori.

E' un errore anche in termini di marketing le affermazioni di Blatter in quanto la gente che non può permettersi di seguire il calcio.

La priorità per ogni governo è quello di pensare alla propria gente e non a interventi di facciata con la gente che soffre. Questo tutte le persone con responsabilità di governo dovrebbero ricordarsi. Quante strutture i vari grandi eventi hanno richiesto e poi sono rimaste cattedrali del deserto?

La crisi morde forte e anche le spese enormi per un Mondiale in Brasile vanno attentamente valutate. Vanno inoltre trovate poi risorse per i problemi della gente. Caro Blatter la vita non gira solo intorno al calcio e per fortuna. La vita è costellata da cose più importanti e storpiando il titolo di una canzone degli Articolo 31, La vita non è un calcio.

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