giovedì 31 gennaio 2013

Rivoluzione civile intervista a Lucia Coppola

Oggi vi propongono una breve intervista a Lucia Coppola, candidata alla Camera dietro Ingroia. E' interessante intervistare lei perchè è l'unica donna presente nelle liste che si presentano alle elezioni politiche in posizione di rispetto; infatti è seconda nella lista dietro Antonio Ingroia.

Lei proviene dai Verdi come mai va con Rivoluzione Civile mentre i Verdi in Alto Adige vanno con sel come mai?Facile. i verdi altoatesini hanno "venduto" l'appartenenza ad un progetto nazionale per una presenza in parlamento; noi riteniamo che la coerenza politica, l'appartenenza ad un movimento nazionale, lo spirito anche di testimonianza valga ben più della possibilità di sedere in uno scranno del parlamento romano.

Cosa ne pensate delle Comunità di Valle presenti in Trentino?il trentino da una parte ha 217 comuni e dall'altra una provincia con competenze molto più ampie delle ragioni a statuto ordinario che ne fanno quasi uno stato nello stato, tutto quello per un popolazione di 500.000 abitanti. La riforma istituzionale e' un'importante opportunità da una parte per fare economie di scala e dall'altra per garantire a valli omogenee di fare vera e propria pianificazione territoriale. La comunita di valle in questo disegno e' il punto centrale, e' chiaro che adesso ci sono dei problemi, ma più che di abolizione si tratta di discutere sul numero (17 sono tante dovrebbero essere massimo 5/7), sulla formazione dell'assemblea (non necessariamente deve essere eletta) e sul rapporto con i comuni

Quale idea avete per il Terzo Statuto di Autonomia? PD, UPT, PATT ne loro accordo prevedono alcune modifiche e voi cosa ne pensate?Rafforzare il ruolo della regione su tematiche importanti come lavoro, innovazione/ricerca/alta formazione, mobilita' e rifiuti nell'ottica di rilanciare il ruolo dell'autonomia trento-altoatesina nel contesto nazionale ed europeo.

MPS e ruolo della Banca d’Italia che ha fallito nei controlli pensate di apportare qualche modifica? politica e finanza sono un intreccio pericoloso … e' fondamentale rompere questo connubio tracciando bene i confini tra i due mondi … questo implica trasparenza delle nomine, potenziamento delle autorità di vigilanza e ricerca delle responsabilità. in tutto questo poi ci sta un ragionamento sulla separazione tra finanza e risparmio con separazione netta tra i rami di aziende.

Valsugana, Valdastico, Tunnel del Brennero quale vostra idea su tali infrastrutture che coinvolgono non solo il Trentino?Per uscire dai problemi della mobilita' serve puntare su modelli di produzione efficienti, su un effcientamento del sistema della logistica attuale e su un cambio dei modelli dei consumo dei cittadini. Per questo servono diverse cose:

  1. inserire un sistema di tracciatura della produzione che misure l'impatto ecologico dei beni;
  2. rendere non conveniente gli spostamenti delle merci attraverso l'introduzione di incentivi e aggravi che puntino a completare la produzione del bene nelle vicinanze;
  3. puntare su modelli organizzativi e regole che consentano di efficientare la logistica (es. i camion non possono percorrere + di 50 km vuoti).

Il Sole lancia l’allarme per il livello dell’Euro e mette a 1,40 la soglia mortale per le nostre aziende. La politica monetaria abbracciata dal Giappone fa prevedere aumenti dell’Euro. Cosa ne pensate? Quale ruolo della BCE? Favorire una politica anticiclica basata su rinnovabile, risparmio energetico e opere di bonifica dell'ambiente e tutela del paesaggio; questo da una parte dovrebbe favorire l'aumento dei consumi interni e dall'altra consentirebbe alla nostra moneta di apprezzarsi meno sul mercato dei cambi. La BCE inoltre dovrebbe emettere debito europeo e permettere ai governi come italia, grecia e spagna di portare il proprio debito pubblico su valori sostenibili.

Quattro chiacchere con i Freiheitlichen

Ringrazio il segretario generale dei Freiheitlichen,Michael Demanega, per la disponibilità dimostrata nell'affrontare alcuni temi.

Collocamento dei Freiheitlichen. Noi partecipiamo a questa elezione del parlamento per dare agli elettori sudtirolesi la possibilità di votare un partito indipendente che sta al di fuori dei blocchi politici italiani. Noi non facciamo parte ne del centrosinistra, ne de del centrodestra, ma siamo una lista autonoma che rappresenta gli interessi del nostro territorio e della minoranza tedesca e ladina.

Pillole di programma. Il nostro programma è il seguente: sì alla riduzione delle tasse (IRAP, IMU), sì a una maggiore indipendenza e a maggiori competenze per il nostro territorio, salvaguardia e ampliamento dell’autonomia, stato libero del Sudtirolo, si ad un maggior sostegno delle famiglie, no ad un’immigrazione incontrollata, no allo svuotamento dell’Autonomia e della nostra cultura, no a patti preelettorali per salvare poltrone.

Accordo PD, PATT, SVP Questo patto era un patto tra partiti, purtroppo molto superficiale e si vedrà dopo la elezione il valore di questo. Purtroppo il patto non parla di cifre. Secondo i nostri calcoli, la nostra provincia in futuro si partecipa ai debiti pubblici italiani con un miliardo di euro l’anno. Le nuove competenze, di cui si parla, la nostra provincia le aveva già finora, addirittura fino agli attacchi del governo Monti. Quindi c’è poco di nuovo e poco di concreto. Poi se Bersani dopo l’elezione deve allearsi con Monti per avere una maggioranza in parlamento, questo patto sarà molto debole.

Terzo statuto d'Autonomia.Si parla tanto di terzo statuto di autonomia, purtroppo non ci sono le idee chiare e non si sa, come realizzare questa nuova autonomia. In ogni caso servirebbe una maggioranza di 2/3 camera che non è realistica. Bersani ha detto negli ultimi giorni di voler ridurre i privilegi delle regioni autonome. Inoltre si sa, che il Partito Democratico si rivolge contro fondamenti principali della nostra autonomia, come la proporzionale o la scuola madrelingua. Quindi questo terzo statuto di autonomia è più uno slogan che un concetto chiaro.

Comunità di Valle.Le comunità di valle sono sicuramente delle enti importanti per il Trentino. Nella provincia di Bolzano la cosa è un po’ diversa. Le comunità comprensoriali sono enti burocratiche con poche competenze concrete.

Possibili accordi. Il nostro accordo è un accordo con il nostro territorio e con la nostra gente: Ogni voto per i Freiheitlichen è un voto per un Sudtirolo più indipendente.

L'emergenza carceri assente dalla campagna elettorale

L'emergenza carceri, dopo che in tempi recenti grazie agli scioperi della fame e della sete per amnistia e indulto di Pannella, è scomparsa dai temi del panorama politico. Questo agli scioperi di Pannella aveva attirato le attenzioni delle TV, dei giornali e perfino del quirinale.

L'amnistia e l'indulto. L'amnistia e indulto è stato un modo per parlare ai detenuti senza risolvere nulla col risultato di allarmare e sdegnare le vittime dei delitti. Bisogna esser onesti coi detenuti e non promettere scorciatoie come quelle di indulto e amnistia, ma fornire loro soluzioni di dignità e recupero. Il trattamento carcerario deve esser guidato dal rispetto della dignità umana, ma non diventare un premio per chi ha commesso reati, infatti se il detenuto è dentro c'è un motivo e sebbene la vita non è facile e non lo sarà nemmeno scontata la pena bisogna dare una possibilità di reinizio.

Nuove carceri. Nuove carceri vanno messe in cantiere per poter poter rispondere al sovraffollamento e cercare di fornire un trattamento di dignitoso e attività da fare per un recupero della persona. Non solo nuove carceri ma anche ammodernamento dell'esiste, ma anche ciò non basta. Serve un rivisitazione delle pene non offendere le vittime, ma per fornire pene alternative a seconda dei reati commessi tese a recuperare il detenuto.

Carcerazione preventiva. La carcerazione preventiva deve esser usata solo quando necessaria e il processo deve esser più snello, con tutte le difficoltà che esistono, ove il processo arrivi in tempo senza arrivare alla prescrizione. Un processo che esamini con facilità se una carcerazione preventiva è necessaria o meno. In tal modo in carcere rimarrebbero meno persone in attesa e più colpevoli.

Purtroppo questi temi come tanti altri temi importanti rimangano in secondo piano sovrastati nei giornali e Tv da alleanze, scandali, alchimie elettorali, desistente. Certo esistono anche altri temi importanti e forse più importanti, ma questo dopo il clamore suscitato per gli scioperi Pannella è stato dimenticato. Amnistia e indulto sono parole spesso usate per parlare ad una fetta di elettorato senza poi voler realmente risolvere i problemi.

mercoledì 30 gennaio 2013

Il senso della rivoluzione oggi

Rivoluzione civile è il nome del partito di Ingroia che vede la presenza di tanti ex magistrati o magistrati in aspettativa tra le sue file. E' infatti un partito che fa della rivoluzione il suo motto e lo spezzone del Programma Leader di Annunziata a cui ha partecipato tale partito attraverso le parole di Fiorella Mannoia ci spiega che senso ha oggi la parola rivoluzione.

Un paese non normale. La premessa perché si voglia cambiare in modo radicale è un paese non normale, ove oramai non fare il proprio dovere e dimostrarsi più disonesto sembra esser un valore. Dove oramai molti candidati vengono scelti per la visibilità e non le competenze dove permangono impresentabili che si sono macchiati di reati o che comunque l'opportunità politica viste le indagini che pendono direbbero di fare un passo indietro.

Una paese il nostro che vede lo scontro tra le istituzioni e dove accertare la verità spesso è precluso. Un conflitto tra istituzioni anche interne allo stato come il governo e la magistratura e che invece dovrebbe non esserci, infatti i rapporti tra le istituzioni dovrebbero esser di collaborazione reciproca.

Un paese che è su un baratro economico, dal quale Monti dice di averci tolto, ma che ha visto la gente impoverirsi sebbene permangano sprechi e ruberie; ma che si trasforma in baratro sociale e culturale, ove arricchirsi dimostrandosi disonesto spesso non è visto come disvalore.

Rivoluzione civile. Ecco quindi la proposta di una rivoluzione civile che sia distante da un mondo di cui non si vuol far parte se non per migliorarlo. Un mondo del non declino morale, culturale, sociale nel quale la legalità sia un valore. Un mondo in cui si mette al primo posto la persona e il popolo e non gli interessi di parte.

Ecco quindi un mondo diverso lontano anche dal montismo che si vuole far strada e che è incarnato sulle idee di questo suo programma:

Programma rivoluzione civile.

Programma Rivoluzione Civile.

Il programma di Rivoluzione civile è composto di tre pagine che sebbene da sviluppare nelle operatività e nelle sue componenti finanziarie è molto ambizioso. E' una virata a 360 gradi e più nei confronti del governo monti e si capisce quindi i dubbi sull'operazione desistenza che il PD chiede in alcune regioni senza condizioni. Certo non ci può esser desistenza ad un partito come il PD che strizza l'occhio a Monti.

Europa dei diritti. E' molto azzeccato tale termine in quanto si mette in luce che servono indicatori di benessere nuovi e non legati a strutture di misurazione legate solo alla ricchezza come il PIL. Si parla di una via non solo di lacrime e sangue ma con riforme di sviluppo anche se queste possono voler dire andare contro il fiscal compact verso i quali si è contrari. Si prevede inoltre azioni di abbattimento degli interessi.

Nuova politica antimafia. L'antimafia non si può permettere di andare a colpire per contenere ma deve eliminare il cancro della mafia. Si deve colpire la struttura finanziaria e politica che è ha servizio della mafia con reati dei colletti bianchi (corruzione, falso e bilancio) oltre che colpire in modo forte evitando depenalizzazioni i reati ambientali.

Per la laicità e la libertà. Si vuole dare piena attuazione all'art. 3 cost. anche nel diritto di autodeterminazione della persone contrastando le violenze di genere e l'omofobia. Il razzismo inoltre non deve trovare terreno fertile e anzi va prevista una politica della accoglienza per i fenomi migratori dando la cittadinanza tutti i nati in Italia.

Art. 18 Statuto lavoratori e diritti del lavoro. La precarietà è una condizione di debolezza e ciò non è accettabile. Si vuole la reintroduzione dell'art. 18 e una legge sulla rappresentanza e democrazia sui luoghi di lavoro. Se nel campo della rappresentanza e la democrazia possono esser d'accordo sopratutto se finalmente si da attuazione all'art. 39 comma 2 Cost. , prevedendo l'iscrizioni dei sindacati; sull'art. 18 devo esser contrario. Non è tutelando col reintegro sul posto del lavoro che si difende il lavoro, ma con la competitività delle nostre imprese e con percorsi di rincoversione produttiva e dei lavoratori.

Premesso quello che penso sull'art. 18 Statuto Lavoratori credo che investire e incentivare l'investimento sulla ricerca come ci si propone di fare è ottimo anche per una riconversione produttiva anche in chiave ecologica. Non posso poi che esser favorevole ad un reddito minimo per i disoccupati in quanto esso può aiutare nella ricerca di nuova occupazione e nelle riconversioni.

Il potere d'acquisto dei lavoratori è inoltre diminuito e vedo positivamente interventi di fiscal drag e di detassazione delle tredicesime. Io non mi fermerei lì, ma cercherei di abbassare il divario da ciò che paga il datore di lavoro e il lavoratore abbassando quindi il cuneo fiscale. In tal modo come con gli interventi già si prevedono si può far ripartire i consumi e l'economia.

Per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole. Va tolto il peso che sopratutto le piccole e medie imprese sentono dovuto alla burocrazia e al vincolo malavitoso e vanno previsti premi per chi investe in ricerca e crea occupazione stabile. Non vanno inoltre dimenticate le eccellenze italiane in vari settori, quel MADE IN ITALY che tutti ci invidiano.

Per l'ambiente. I mutamenti climatici sono sotto gli occhi oramai di tutti e va cambiato modello di sviluppo nel senso della sostenibilità.

Il territorio inoltre va preservato tutelando il paesaggio evitando la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto. Se per il Ponte sullo Stretto posso esser d'accordo così non possono esserlo per la TAV in Val di Susa. Il progetto TAV è inserito in un progetto europeo di mobilità come anche il Tunnel di Base del Brennero. Sono solo questi due progetti o tutti quelli in ballo che si vuole rinnegare? L'effetto a catena è dietro l'angolo e non credo che sia utile rivedere completamente la posizione in merito.

Sul referendum credo che si sia fatta una disinformazione totale visto che non veniva privatizzati, ma privatizzata ne era la gestione. Questo a portato il popola a decidere una linea e va rispettata, anche se non si è d'accordo, mi aspetto ora si vada a rispettare i referendum. Tutto andrebbe riportato nell'alveo pubblico abrogando le SPA pubbliche, che altro non sono che una gestione privatizzata. No so quanto questo sia sostenibile, ma questo è quello che la gente vuole visto come si è espressa e va accontentata.

Si deve pura sulla qualità della nostra agricoltura che deve esser mantenuta tutelando anche la biodiversità e il diritto degli animali. Sull'OGM free non sono di preclusione anche se possono esser d'accordo sul principio di prudenza. Se però si vuole completamente vietare e non dare nessun possibilità anche per il futuro chiedo che vengano prese delle decisioni coerenti e si elimini tale branchia di ricerca.

Green economy, tutela territorio, mobilità sostenibili sono settori su cui investire e su cui basare anche un futuro lavorativo.

Uguaglianza e diritti. Togliere l'IMU sulla prima casa e prevederla sugli immobili commerciali della chiesa e fondazioni bancarie è un atto di giustizia. Poi va inteso cosa si intende per patrimoniale sulle grandi ricchezze. Non trovo giusto che si colpisca la ricchezza lecitamente guadagnata, in quanto ritengo che si elimina lo stimolo ad impegnarsi di più e ha trasferire ricchezza altrove. Si deve incentivare che la ricchezza venga messa a disposizione della produzione e della creazione di lavoro.

L'evasione è una piaga e va combattuta con ogni mezzo per alleviare la pressione fiscale prima di tutto sui redditi medio bassi.

Il sistema sanitario pubblico e universale deve esser mantenuto, ma reso efficiente. E' pur vero che attualmente la garanzia delle prestazione non è totale in quanto ci sono i livelli minimi di assistenza e prestazione differenziate per rispondere con prestazioni più vicine ad ogni realtà regionale. E' vero c'è l'eccellenza e situazioni incresciose ma si deve colpire le situazioni di inefficienza e spreco per portarle sulla retta via. Rivoluzione civile non ne parla ma io credo che l'introduzione dei costi standard non è più derogabile. Le regioni virtuose saranno sempre meno disposte a trasferire risorse per finanziare le inefficienze e si deve cambiare rotta.

Il recupero del patrimonio edilizio esistente va incentivato anche per rendere reale il diritto alla casa, ma poco si sa su come si vuole rendere possibile ciò: se con case popolare, assegni, etc.

Va messo un tetto alle pensione d'oro e al cumulo pensionistico. Questa azione è meritevole, ma va inserita in un sistema equo che non richieda ingiustizie verso chi ha di più. Non si dice come si pensa di fare ciò e mi permettono di suggerire di eliminare qualsiasi privilegio passando per tutte le prestazioni al contributivo.

Bersani mi accorgo leggendo i programmi deve aver dimenticato di leggere il programma del partito, non alleato, di cui chiede la desistenza in alcune regioni. L'avesse letto avrebbe evitato di fare l'affermazione che il suo programma è l'unico che contiene la parola esodati che viene pronunciata anche da Rivoluzione civile. Si vuole eliminare il problema alla radice con una controriforma che eliminando la riforma Fornero. Una riforma quella Fornero necessaria, in quanto più si vive più si deve lavorare. Si potrebbe fare una riforma flessibile con un contributivo per tutti in modo che si possa andare prima con livelli non penalizzati ma congrui al versato. Non tutte poi le posizioni degli esodati sono meritevoli di tutela e andrebbe fatta una distinzione all'interno degli stessi.

Per la conoscenza, la cultura, l'informazione libera. La formazione e la ricerca devono essere alla base di qualsiasi politica che voglia lo sviluppo e il sapere deve essere alla portata di tutti attraverso la scuola e università pubblica. Non si affronta però la qualità dell'università e della ricerca, il merito e la promozione dei meritevoli.

Il patrimonio culturale, storico e artistico va valorizzato. E' il nostro bene più prezioso anche perché è un asset importante per il turismo. Condivisibile quindi la valorizzazione, ma le risorse non sono indentificate e quindi come si può valorizzare?

Una riforma democratica del sistema radiotelevisivo in modo che si spezzi la subordinazione al potere economico e finanziario. Non è però detto che riforma si vuole e quindi non è possibile valutare.

Si vuole inoltre fare una legge sul conflitto di interesse andando a fare quello che la sinistra non è mai riuscito a fare, anche se non se ne hanno i contorni e quindi è difficile da valutare.

La Rai deve non avere più la lottizzazione dei partiti del consiglio di amministrazione dello stesso. E' condivisibile ciò, ma ritengo che la Rai debba esser posta in vendita e andare su sistemi simili all'anglosassone in cui il pubblico non possiede TV, ma mette all'asta il servizio pubblico tra i vari operatori. Questo sistema garantirebbe meglio il servizio pubblico e si potrebbe prevedere una fiscalità generale che finanzi ciò togliendo il canone Rai.

Accesso libero e diffuso della banda larga per le giovani generazioni, ma il paese non ha una banda larga diffusa. Servono risorse per fare ciò e che tipo di accesso libero si prevede non è detto. Le risorse sono un problema che deve andare risolto.

Pace e disarmo. L'art. 11 della Costituzione deve esser messo al centro di ogni ragionamento legislativo. Togliere le truppe la dai teatri di guerra lo vedo difficile a breve certo vanno progressivamente ritirate. Il disarmo in tutte le aree, ma prima di tutto nell'arera meditterannea. Ottima anche la previsione di meno risorse spese in spese militari anche per i F35 per andare verso la promozione della cooperazione internazionale.

Nuove questione morale e politica. Per gravi reati sopratutto finanziari e contro la pubblica amministrazione si deve prevedere l'incandidabilità. E' singolare però a mio avviso che si debba fare per legge ciò vuol dire a mio avviso che i partiti come selezione della classe dirigente abbiano fallito.

I privilegi dei parlamentari vanno eliminati anche la diaria parlamentare e va diminuito il costo della politica anche per il compenso dei consiglieri regionali. Sono rimasto deluso però per la mancata eliminazione dei finanziamenti dei partiti che dovrebbero finanziarsi con soldi privati di cui si deve chiedere trasparenza. Non si sono poi tolti i finanziamenti all'editoria che spesso finanzia giornali di ristretta tiratura e di partito e che sono solo fonte di spreco.

Si deve prevedere un limite di due mandati e trovo questo sicuramente meritevole di esser portare avanti tale previsione. Questo eviterebbe che il parlamentare sia frutto di poteri che si cancreniscono e si possa dare fiato alla partecipazione, al ricambio e alla democrazia.

Conclusioni. In conclusione un programma sicuramente asciutto e in parte convisibile. Mancano le previsioni per le risorse e ciò toglie un po' di concretezza allo stesso. E' sicuramente un partito che mostra un programma che non è come si poteva pensare solo giustizialista e basato sulla giustizia. Non si può dire che non sia chiaro, sebbene qualche punto oscuro c'è. Fa felice Bersani perché c'è la parola Esodati. Non credo che lo stesso possa portare alla famosa desistenza di Bersani se non chiude con Monti perché sarebbe regalare voti a idee di governo completamente inconciliabili.

Programma rivoluzione civile.

martedì 29 gennaio 2013

10 proposte per Università e ricerca secondo PD

Eccoci oggi assieme per parlare di università e affrontare le dieci proposte del PD per un’università più competitiva.

Schock generazionale. Uno schock generazionale si prevede per abbassare l’età dei docenti con pensionamento a 65 anni. A questo si affianca la previsione di un contratto unico dei ricercatori che con un percorso triennale e con valutazioni si vede un accesso alla didattica. Una didattica che comunque non deve inficiare la ricerca. Un turn-over quindi per migliorare la qualità delle risorse, ma che va in controtendenza con la riforma pensionistica che prevede un innalzamento dell’età per tutte le categorie lavorative. Come si riesce a spiegare una tale operazione verso i cittadini e dove si trovano le risorse?

Erasmus Italia per la mobilità geografica e sociale. Ci si focalizza sugli studenti meritevoli e questo è un bene dando maggiori risorse e potenziando i servizi sia di residenza che d’altro tipo. Si vogliono prevedere anche voucher e non si può che essere favorevoli a ciò, ma ancora un volta buio sulle risorse.

Agenzia per la ricerca e Piano nazionale della ricerca. Il superamento delle divisioni ministeriali e la previsione di un ente unificatore nel campo della decisione e della programmazione, ma forse lo potrebbe fare già il ministero. Ricerca e innovazione nella PA può esser positivo (anche se meglio aspettare per valutazione) come anche l’avvicinamento università e imprese in tale settore. Non credo che sarà a costo zero sia per le strutture che dovranno esser date sia perché non si può lasciare a persone a titolo gratuito tali decisioni; infatti si deve dare trasparenza sia nei compensi che nelle valutazioni e per ciò serve garantire l’indipendenza delle persone preposte alla decisione. Ovviamente visto che non credo che sia a costo zero mi piacerebbe sapere dove si trovano le risorse.

Efficienza degli investimenti. Si devono aumentare gli investimenti fino al 1,3% PIL e mettersi in linea con gli altri paesi europei dando sia risorse pubbliche per le risorse private sia pubbliche. Nel campo delle risorse pubbliche vanno previsti criteri trasparenti e intervento tra i rapporti tra sanità. Si deve inoltre incentivare l’investimento privato nel settore detassando le donazioni. Sicuramente positive mosse queste che possono portare risorse alla ricerca e si evitano sprechi visto che è presumibile che per le risorse private ciò porti ad una concentrazione delle risorse. Bisogna migliorare la qualità delle ricerche in modo che le imprese sia di piccole e medie dimensione sia grandi sentano le università come partner nella ricerca. Questo per non limitarsi alla donazione, ma per potare anche la ricerca applicata nelle stesse; in modo da trovare clienti le imprese delle innovazioni che vengono compiute; in modo che non solo la detassazione ma anche l’applicazione delle innovazione sia volano dell’investimento nella ricerca universitaria.

Pino strategico del sistema universitario italiano. Una programmazione che coinvolga gli enti locali attraverso accordi di programma e che sia fatta regione per regione. Si prevede una responsabile differenziazione che attraverso la valutazione dica chi fa cosa. Non tutte l’università devono avere lauree triennali e magistrali e ricerca. Tale sistema però forma Università di serie A e Serie B con alcune università che non saranno più appetibili. Nelle università spesso oltre al collegamento con le imprese e con la pratica (ci sono materie che presuppongono anche conoscenze di software che non si insegna) ha bisogna della ricerca. Si deve far in modo che il docente sia ricercatore e abbia padronanza della sua materia e sia sempre sulla frontiera e porti ciò nella didattica. Spesso non succede. Con questo sistema si tengono vive con la differenziazione anche micro università e università che non hanno ragione di essere. Non si tagliano le università sotto casa. Non si parla di risorse che verranno si pensa decise in fase di programmazione, si deve però pensare ad un sfoltimento e dare soldi ai meritevoli facendo del nostro sistema universitario un modello.

Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca. Ottimo prevedere di un’agenzia indipendente e trasparente che valuti la didattica e la ricerca universitaria, l’impatto sulla società, l’ economia e il territorio. Per la stessa si prevedono risorse adeguate anche se non si fa riferimento a dove si prendono. Poi importante, ma non presente, sarebbe che la stessa sia collegata all'agenzia che si occupa di programmazione; infatti se la valutazione non ha effetti sulla programmazione è inutile. Sarebbe a mio avviso fondere le due agenzie con magari dipartimenti separati.

Dalla fuga di cervelli all'attrazione e circolazione di cervelli. Si deve attrarre cervelli dall'estero e farli circolare sia all'interno che all'estero per migliorare la qualità delle risorse umane. Questo con un doppio incarico per i docenti di riconosciuta alta qualificazione.

Bandi trasparenti e chiari ed in inglese in modo da poter raggiungere le migliori risorse in qualsiasi parte del mondo siano. Si deve prevedere posti di visit scholars and visit professor cofinanziato dalle regione e dai privati. Credo che i privati più che tali posizioni siano incentivati a finanziare la ricerca che possono utilizzare che queste spese. Si possono prevedere incentivi fiscali, ma con quali risorse? Le risorse delle regioni e dello Stato che vanno trovate e che non si ha contezza da dove verranno prese.

Valorizzazione del dottorato di ricerca. Scopro leggendo la proposta qualcosa che non credo possibile: non tutti i concorsi di ricercatore richiedono il dottorato. Non posso che esser favorevole nell’obbligatorietà per selezionare personale che si deve occupare di ricerca anche se a tempo determinato.

Più che premiabilità nei concorsi della PA per chi ha il dottorato di ricerca. Certo può esserci un premio, ma a mio avviso ma meglio valutati i requisiti che si mettono dei bandi prevedendo a volte il dottorato di ricerca se di alta professionalità e legato alla ricerca. Per lo stesso motivo si ha vantaggi a chi assume come consulenti dottorandi, ma purché in posizione lavorativa congrua.

Bisogna rilanciare la formazione di lungo termine (long-life learning) sia nelle imprese e nella pubblica amministrazione. Questo oltre a creare risorse umane sempre più qualificate nel caso ci sia collegamento con la ricerca per occupare anche persone in possesso di dottorato di ricerca.

Qualcosa si fa ma a mio avviso vanno messe maggiori risorse che vanno trovate e che solo in parte sono state trovate. Poi la valutazione prevista va benissimo e previsto che le risorse vadano ai meritevoli.

Politiche per promuovere la scienza e l’innovazione. Va portata la scienza e innovazione anche nelle case per alfabetizzare la popolazione che spesso è distante da tale attraverso borse di studio per gli studenti delle facoltà scientifiche e prevedere programmi specifiche per le scuole con le regioni. Per quanto riguarda i programmi Rai sarei felice perché darebbe un senso al canone Rai; ma credo che si può prevedere una somma che qualsiasi operatore televisivo possa accedere attraversi bandi trasparenti di servizi. Credo che il servizio pubblico in capo Rai vada tolto e dato a chi meglio riesca a fornirlo in gara. Questo anche perché non credo che la Rai debba rimanere allo stato, ma si deve prevederne una privatizzazione cancellandone il relativo canone. Tante buone cose ma senza risorse o come si pensa di reperirle si fa poco.

Una rete idee/impresa per creare valore con la ricerca. Si deve rilanciare il piano dei distretti industriali che si basa sulla presenza di competenze nei vari territori. La formazione deve entrare in azienda in modo permanente con collegamenti strutturati con la ricerca. Questo inoltre si collega ad un’altra misura il venture capital e start-up school portando la filosofia imprenditoria nell’impresa come anche in America. Un tornare al Programma Industria 2015 che va anche in tale settore

Università e ricerca.

Mappa del programma

Linee programmatiche per le iniziative per i 50 anni di dismissione della Ferrovia Ora-Predazzo.

Il 10 gennaio 2013 verrà ricordato come anniversario dell’ultimo viaggio del trenino della ferrovia Ora-Predazzo dopo la sua entrata in servizio nel 1918. Viaggio di commiato che avvenne il 10 gennaio 1963.

Per ricordare questa data Transdolomites si è fatta promotrice della costituzione di un gruppo di lavoro con lo scopo di coinvolgere le comunità, da Ora a Predazzo, sino a tutta la valle di Fassa, a partecipare all’organizzazione di una serie di eventi per ricordare la loro storica ferrovia. La proposta è di tenere queste iniziative durante la stagione turistica 2013 facendo sì che anche a livello turistico esse rappresentino il tema trainante di quest’ultima.

Il trenino della Ora Predazzo è rimasto nei ricordi delle popolazioni locali e in quelli dei turisti che ebbero la fortuna di viaggiarvi a bordo. Parlare di ferrovie non significa solo parlare di tecnologia, di sostenibilità ambientale e di economia, ma anche risvegliare i sentimenti ed i ricordi della gente; solo il treno riesce ad arrivare a tanto.

Varie Associazioni della provincia di Bolzano vicine ai temi ferroviari ci stanno confermando la volontà di collaborare alle manifestazioni.

L’invito a partecipare a questa festa dei territori è stato inoltrato ai Comuni della Bassa Atesina ed a quelli che all'epoca, sempre nel Sudtirolo ed in Trentino, furono serviti dalla vecchia ferrovia.

Assieme a loro verranno invitate anche le autorità austriache.

Gli eventi avranno luogo a partire da inizio giugno 2013 per concludersi a circa metà settembre. Confidiamo a fine ciclo di avere a disposizione materiale sufficiente per poter realizzare un libro e/o di un DVD dedicato alla manifestazione. Manifestazione che andrà a coinvolgere anche la valle di Fassa in quanto anche i ladini di Fassa e parte dei turisti che vi si recavano utilizzarono questa ferrovia.

Le iniziative che intendiamo proporre nasceranno dalla collaborazione delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, Comuni, Comunità di Valle, associazioni varie di volontariato, privati, associazioni di categoria. Il calendario delle manifestazioni nascerà perciò a partire dalle proposte che perverranno da tutti i soggetti che vorranno dare la loro disponibilità, in modo da creare un vero coinvolgimento nell’iniziativa.

In base alle dichiarazioni di adesione che stiamo raccogliendo si avrà:

  • Mostre dedicate al ferromodellismo alle quali hanno dichiarato l’interesse a partecipare l’Associazione Arnaldo Pocher sezione di Trento e Predazzo, ferromodellisti della Val Venosta, modellisti privati, con la presenza di spazi dedicati all’esposizione di foto ingrandite riprese a Mondotreno a Rablà, mostra della Ferrovia delle Dolomiti a Cortina, assieme a foto di altri modelli.
  • Mostre di foto storiche della ex Ora-Predazzo con l’adesione del Gruppo fotoamatori di Predazzo e Circolo Culturale di Panchià.
  • Mostre di libri sulla Ora-Predazzo, le ferrovie storiche di montagna e di oggettistica ferroviaria.
  • Eventuale iniziativa “ Vapore Vivo” con la partecipazione di un’Associazione di Pordenone.
  • Adesione dell’Associazione Amici della Ferrovia.
  • Sfilata di moda con la partecipazione della Scuola di Moda Gadotti di Trento per la presentazione degli abiti d’epoca civili e militari nei viaggi ferroviari.
  • Coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado per l’elaborazione di lavori dedicati alla vecchia ferrovia. Ha dato conferma di adesione il Liceum del Design e delle Arti Figurative G. Soraperra di Pozza di Fassa.
  • Trasporto ed esposizione da Ora sino alla valle di Fassa del B51, uno dei locomotori elettrici che effettuarono servizio su questa linea fino alla sua chiusura, poi ceduto alla ferrovia Genova-Casella e, infine, acquistato e restaurato dalla ferrovia Trento-Malè in occasione del suo recente anniversario. Transdolomites avrà disponibile il B51 dal 1 giugno al 20 luglio e si prevede la sua esposizione a Ora per almeno due settimane, successivamente, con un trasporto speciale su strada, il progressivo trasferimento verso Passo San Lugano, valle di Fiemme e Fassa e, infine, il posizionamento definitivo dal 29 giugno al 19 luglio a Predazzo. Le Comunità saranno invitate a festeggiare il ritorno della vecchia motrice paese per paese.
  • Organizzazione di piccoli convegni tematici dedicati alla Ora-Predazzo, architettura delle infrastrutture ferroviarie delle ferrovia di montagna, il ruolo della ferrovia nel futuro della mobilità in ambiente alpino e dolomitico.
  • Organizzazione di eventi di accompagnamento alla ferrovia come biciclettate con e-bike e bici tradizionali, eventi di gastronomia nei paesi ed anche lungo il percorso della vecchia ferrovia.
  • Manifestazione di gemellaggio con le vecchie ferrovie di montagna, in servizio o dismesse.
  • Coinvolgimento dell’associazione Ferrovie Turistiche per l’organizzazione di treni storici sulla linea del Brennero per raggiungere Ora ed eventuali sedi delle manifestazioni.
  • Coinvolgimento della società AMT Genova, che gestisce la linea Genova-Casella per l’esposizione di materiale storico-fotografico sul servizio svolto negli ultimi 50 anni dai rotabili della ex Ora-Predazzo, alcuni dei quali sono ancora oggi in attività.

Sono state invitate inoltre a collaborare:

  • Casa Editrice Duegi.
  • Associazione Vecia Ferrovia.
  • APT di Fassa e Fiemme.
  • Enti pubblici e privati per la sponsorizzazione istituzionale ed economica delle iniziative.

A livello mediatico il programma verrà diffuso in Italia, Austria, Svizzera, Germania ed il materiale pubblicitario verrà stampato nella lingua tedesca. Italiana, e ladina. Si ipotizza la realizzazione di locandine, pieghevoli che riportino l’intero calendario delle manifestazioni e la mappatura del territorio con le sedi degli eventi.

sabato 26 gennaio 2013

Albo fornitori Comune di Canal San Bovo

Spesso si parla delle criticità e di cose non fatte dell'amministrazione; mentre oggi voglio parlare di una azione positiva messa in campo dall'Amministrazione Comunali.

Le gestioni associate obbligatorie previste dal Protocollo d'Intesa ha visto il nostro comune, anche per evitare penalità, cedere la gestione degli appalti alla Comunità di Valle. In questa prospettiva rimangono al Comune quelli minori che spesso possono esser trattati con procedure più snelle, come ad esempio la procedura negoziata.

Per gli appalti di maggiore dimensione nulla cambierà, mentre per quelli che a norma dell'art. 54 del regolamento della L.P. 26/93 si eviterà di pubblicare il bando. La procedura negoziata in tal caso verrà fatta tra le imprese che si iscriveranno all'albo telematico, o come in altri enti pubblici chiamano albo Fornitori. Un albo in sostantza dove pescare le aziende che svolgeranno i lavori. Tale albo richiederà il controllo sui requisiti richiesti per il lavoro da eseguire e tra gli idonei poter chiare le aziende.

Negli enti pubblici questo procedura come anche nelle aziende a partecipazione pubblica l'utilizzo dell'Albo Fornitori può esser usato per i piccoli appalti che non richiedono gara, tanto meno una gara europea; ma tale strumento viene utilizzato anche dalle aziende di grandi dimensione come Eni, segno che se usato bene tale strumento funziona bene. Ovviamente non ho dubbi che stesso scrupolo che Eni mette per l'inserimento nell'elenco delle imprese venga seguito anche dal nostro comune.

Uno strumento di trasparenza e di giusto utilizzo delle tecnologie che se accompagnato da un utilizzo del mezzo anche per ottenere gli appalti in questione e poter dare la propria offerta senza cartaceo, CD, o simili sarebbe ancora più apprezzato. Un primo passo però che va sicuramente sfruttato dalle imprese locali che spero non snobbino.

Elenco imprese.

La scuola secondo PD

Il PD inizia il tema della scuola come negli altri temi con una descrizione dalla situazione della scuola e dell'abbandono che sopratutto nel passaggio della scuola primaria primo grado e al secondo grado, cioè dalla infanzia e alla adolescenza, affigge gli alunni. Questo poi si vede anche dopo e con il basso livello di laureati nel nostro paese.

Si deve anche aumentare la qualità valutando il curriculum dei docenti e prevedere il sostegno agli alunni in difficoltà. Non basta ciò ma si deve dare un offerta scolastica che porti lo studenti a vedere la scuola come punto di aggregazione facendo rimare gli studenti a scuola a tempo pieno. La scuola inoltre, vista anche la proposta del PD di dare la cittadinanza al 60 alunni stranieri nati in italia, vanno rafforzati corsi di lingua straniera italiana per tali cittadini per favorire l'integrazione.

Piano per un'educazione di qualità 0-6 annui. In tale settore si è molto ambiziosi volendo cambiare il paradigma dell'istruzione prescolare da un servizio a domanda individuale a diritto di ogni bambino e bambina. Tutto questo con una copertura anche del 33%. Questa è un'idea stupenda ma si scontra con le risorse che non ci sono e vanno cercate non indicando dove si trovano. Nel mezzogiorno la situazione è drammatica e anche al Nord, e pure in Trentino, il servizio non è adeguato alla domanda con spesso lunghe liste di attesa. Investire in tale settore potrebbe creare bambini più ricettivi anche nei superiori livelli di istruzione con miglior rendimento. Ovviamente se si fa in questo livello un servizio di qualità.

Nessun bambino verrà lasciato indietro. Qui si parla di tempo pieno e compresenze per poter aiutare l'apprendimento degli alunni. Certo ciò può aiutare e si può estendere nel territorio nazionale tali pratiche ovviamente trovando le risorse e l'organizzazione giusta. Il problema però a mio avviso è più profondo e richiede insegnanti preparati e dedicati sopratutto nei bisogni speciali degli alunni con difficoltà. Si potrebbe in tal senso prevedere ricevimento degli insegnanti per poter aver un contatto migliore con gli studenti e poter affrontare i dubbi della disciplina col docente.

L'autonomia scolastica nelle autonomie locali. L'autonomia scolastica va difesa e in essa si deve dare spazio alla sperimentazione. Ci deve esser collaborazione della stessa con le autonomie locali, le quali devono prevedere la dislocazione e il numero delle autonomie locali.

Tale non è la sola modifica che va fatta ma va data attuazione alla modifica del titolo V prevista già 10 anni fa ma non ancora attuata. L'attuazione deve portare lo stato spogliarsi delle competenze gestionali facendo passare strutture e personale presente nelle Regioni e mantenendo in capo al Ministero solo funzioni di indirizzo e alta programmazione e verifica dei livelli di apprendimento e valutazione e controllo del funzionamento delle autonomie scolastiche. Per quanto riguarda le best pratices vanno fatte fluire in tutto il sistema scolastico.

Dai livello essenziali delle prestazioni ai livelli essenziali degli apprendimenti in modo da poter passare da un sistema che non si sui livelli minimi prestazioni del sistema, ma i livelli minimi di apprendimento e capacità che una struttura deve garantire per formare le persone. Questo tenendo conto dei varie caratteristiche degli alunni e del territorio. Questo con indicatori quantitativi e qualitativi. Non è dato sapere se ciò costerà di più e come si finanzierà.

Risorse umane e finanziare certe per la scuola dell'autonomia. Si vuole dare risorse certe con un sistema meno farraginoso e più trasparente con la pubblicazione da parte del MIUR dei parametri su cui si baserà l'assegnazione delle risorse alle scuole. Si deve sapere appena dopo l'approvazione della legge finanziaria dello stato l'assegnazione delle risorse alle scuole. Potrebbe effettivamente essere una proposta a costo zero questa ma serve responsabilizzare le autonomie scolastiche e si deve fare una profonda rivisitazione dell'organizzazione delle strutture statali.

Il superamento degli organici di diritto e di fatto è ottimo sopratutto se si va su un organico funzionale. Questo per rispondere ai bisogni ordinari e speciali (particolari difficoltà) stabilizzandoli per tre anni a livello di scuola. In tal senso si deve lavorare assieme tra Stato e Enti Locali nella programmazione. Certo questo può dare una struttura migliore delle scuole e una presenza migliore verso i studenti che spesso vedono passare tempo prima di avere gli insegnanti dell'anno. Mi può trovare d'accordo tale idea se essa viene fatta con serietà e con un'analisi vera dei fabbisogni e che non si accontenti il precariato con assegnazioni in soprannumero. I costi dell'operazioni dipenderanno se si farà una scelta oculata o no, ma già nel programma PD si parla di costi non cospicui ma superiori al sistema attuale. Non dice come si trovano le risorse.

Valutazione e rilancio della scuola italiana. Ottimo pensare ad un sistema di valutazione standardizzato che possa dare dati certi e confrontabili.

Il sistema scolastico complessivo va valutato su risultati generali e uniformi e certi sul territorio nazionale. Questo sulla base dei LEP. Ciò attraverso una conferenza a livello di parlamento eterogenea con tutti gli attori principali. Buona idea, ma qui mi sembra esserci una contraddizione tra ciò che si prevede e si valuta. Come si fa a valutare i livelli essenziali di prestazione e passare ai livelli essenziali di apprendimento e capacità? Contraddittorio.

In cinque anni passare all'autonomia vera delle scuole, ma con controlli dei risultati con indicatori/standard precisi da parte dagli ispettori della repubblica indipendenti anche dal Ministero. Questo per controllare i risultati e eventualemte intervenire con accompagnamento con interventi finanziari, organizzativi e professionali per rientrare nel circolo virtuoso. In tale settore entra l'autovalutazione scuola e la documentazione delle buone pratiche come modelli già applicati in Europa che si dimostrano vincenti. E' pericoloso però questo in quanto sebbene se si perde autonomia sembra che chi fa male riceva più risorse. Deve esser previsto che nei casi limite si possa anche chiudere la scuola e investire sulle migliori. In tal modo si darebbe un forte segnale e si direbbe ok vi aiutiamo a migliore, ma si deve fare di più. E se non è possibile si deve anche aver coraggio di situazione drastiche. E' giunto che i migliori vengono premiati.

Vanno valutati anche gli esiti scolastici con in test Invalsi con lo stesso autonomo dal Ministero. Esso deve anche esser una sorta di Istat della scuola per dare supporto sia con indicatori sui risultati e altre statistiche per dare ai dirigenti e docenti spunti di riflessione per il miglioramento. Vanno chiarite le finalità in modo che si sappia se ciò ha influenza sulla carriera dello studento o meno. Trasparenza che deve vedere tutti gli attori anche gli studenti con una corresponsabilità degli stessi al progetto educativo.

Una valutazione da richiedere da parte del professionista docente e dirigente per gli scatti di carriera e il fatto che valutazioni negative non possano esser colmate con titoli ottenuti non sul campo. Si deve fare valutazioni trasparenti e chiare in modo che nessuno si senta vittima e si vada verso un miglioramente del sistema scolastico. Vanno valutate anche le esperienze straniere. Non mi piace in tale settore il fatto che non si preveda anche una possibilità di licenziamento per i docenti e dirigenti non ritenuti adeguati al ruolo o che abbiano compiuto danno alla scuola e al sistema scolastico. Non vorrei che le valutazioni siano un modo per agevolare carriere e creare costi, che comunque ci sono per la valutazioni, senza prevedere un licenziamento degli incapaci.

La ricerca scolastica è vista come una priorità e deve esser compiuta da esperti che possiedano titoli adeguati e esperienze adeguate, anche straniere, con indipendenza dall'Invalsi in una istituzione scientifica autonoma. In tale senso si parala di collaborazione con centri di ricerca e università.

Un buon progetto sicuramente ma con risorse difficili da trovare. Si parla di un ritorno del 30% dei tagli della Legge 133/08 come promesso dal governo. Certo auspicio ma dove si trovano i soldi?

Formare e reclutare gli insegnanti di domani. Prima di pensare però all'esperienza SSIS e dei suoi supervisori in logica di raccordo università-lavoro e la previsione del numero chiuso il PD vuole procedere alla stabilizzazioni di chi come ATA e personale docente lavora a tempo determinato. Questo senza una programmazione reale dei fabbisogni. Può esser un modo per rispondere al precariato scolastico ma a mio avviso non è corretto bisognerebbe anche nella fase di stabilizzazione dei precari guardare ai reali bisogni. Non si può in tal veste prevedere che errori passati ricadano sulle tasche dei cittadini. Ottimo il pensare di assumere per concorso con ambito aperto, ma si deve a mio avviso cambiare il modo di proporre i concorsi. Essi devono esser una modo per selezionare gli idonei che possono esser scelti dalle scuole. Buona anche la stabilità triennale nelle scuole. Ottima l'istituzione della carriera dei docenti con figure professionali differenziate. Negativa a mio avviso la non previsione di un sistema che espella insegnanti incapaci o che comunque col tempo hanno perso la loro capacità di insegnare. Le valutazione periodiche oltre che premiare dovrebbe selezionare la migliore classe docente. Non si dice dove tale operazione troverà finanziamenti per la stessa essendo tale previsione non a costo zero.

Evitare la dispersione scolastica con passaggi tra indirizzi scolastici con più facilità. Si deve trovare un sistema per fermare la dispersione scolastica e l'abbandono garantendo un passaggio dal primo grado della scuola primaria al di secondo grado. Questo con un biennio di orientamento e riorientamento che possa garantire allo studente una scelta consapevole dell'indirizzo di studi evitando passaggi che richiedano esami di idoneità.

Si mette poi in luce il primario ruolo delle regioni che devono esser messe in condizioni di poter avere una conoscenza piena della situazione delle scuola e dei suoi studenti attraverso anagrafi dedicate delle quali la regione possa determianare i dati che vanno raccolti. Lo stato in tale settore deve avere solo individuare i dati sensibili non acquisibili. Certo ciò richiederà risorse per esser attualto e non si individua come si possano trovare.

Istruzione e formazione professionale per rilanciare il made in Italy. Sebbene la prima sia di competenza statale e la seconda delle regioni serve collaborazione che porti ad una programmazione integrata senza però perdere le peculiarità. Si deve qualificare i sistemi anche con miglioramenti e ammodernamenti delle strutture. Si deve dare uniformità sul territorio ad esempio con il Leac, l'apprendimento permanente, la certificazione delle competenze, l'accreditamento e la valutazione delle strutture .

L'Istruzione tecnica superiore va pensata come istruzione terziaria non accademica con un collegamento tra istruzione e lavoro. Questo nella logica che bisogna garantire una formazione permanente a tutti per superare anche le sfide che ci attendono e per poter avere un adattamento migliore al mondo del lavoro.

Edilizia scolastica. Con 65% delle scuole in sicurezza l'Italia è fanalino di coda davanti alla Romania e pochi altre in Europa oltre ad avere scuole che non rispettano ancora le norme antincendio. Si deve prevedere un piano straordinario per l'edilizia scolastica che oltre a far girare l'economia doterebbe le autonomie scolastiche di strutture moderne e a norma. Le risorse che già ci sono sono state bloccate dal patto di stabilità e per questo si chiede al prossimo parlamento di escludere tale spese dal patto di stabilità. Per il mezzogiorno si prevede di far usare i Fas. In tali opere si vuole coinvolgere il consiglio delle scuole autonome.

Interessante idea questa ma mio avviso difficilmente realizzabile visto che il patto di stabilità non credo possa esser allentato tanto più che abbiamo previsto il fiscal compact (in Costituzione). In alcune regioni effettivamente è sentita un esigenza di ammodernamento più di altre ma con un autonomia spinta su base regionale; non si vede come fare a trovare le risorse che le regioni con meno problemi in tal campo vorranno dirottate altrove.

Scuola secondo PD

Mappa del programma

Morti sul lavoro grandi assenti dalla campagna elettorale




La campagna elettorale parla di crescita, economia, giustizia, welfare, alleanze. Questi e altri sono i temi che assillano i partiti, ma tra le varie emergenze c'è pure quella delle morti sul lavoro.

Le morti sul lavoro sebbene tragici eventi per le famiglie vengono dimenticate se non quando ci sono eventi tali da sconvolgere la comunità. E' però un emergenza che coinvolge in tutta Italia in modo drammatico con più di 500 morti all'anno, paragonabile ad una grande azienda. Questo sebbene il Decreto legislativo 81 del 2008 ha alzato le sanzione per il datori di lavoro.

Non basta più pensare a punizioni del datori di lavoro, le quali in caso di loro responsabilità sono sacrosanti, ma si devono prevenire tali situazioni. Questo con azioni decise sul personale che devono diventare gli alleati dell'imprenditore nell'implementazione delle norme di sicurezza. Essi stessi devono esser maggiormente informati sul corretto utilizzo degli strumenti di lavoro. In agricoltura e in edilizia molto si è fatto eppure non è stata debellata tale piaga.

L'alleanza dei produttori di DPI e strumenti di lavoro I produttori di DPI possono realmente fare molto innovando nel settore. I lavoratori spesso non utilizzano i DPI, perchè sebbene proteggono da malattie professionali ed infortuni spesso rendono difficile lavorare in quanto poco comodi. Voglio fare un esempio: mascherine, guanti.

A volte poi nei ponti che in edilizia si usano è realmente sicuro utilizzare le pedane con botola, ma spesse sono molto più pesanti delle altre e ciò a volte ne disincentiva l'uso. Quindi si deve fare di più per rendere più semplice ai lavoratori la vita sul lavoro.

Meno carte e più sostanza. Si deve poi fare in modo che la sicurezza sul lavoro sia reale e meno legata a carte e burocrazia e più di dialogo con le aziende che devono venir incentivate come l'INAIL ora ha deciso di fare. Infatti le aziende che nell'anno hanno dimostrato di aver lavorato per la sicurezza dei propri lavoratori sono premiate con sconti l'anno dopo. Ecco una buona pratica che dovrebbe esser tenuta in considerazione.

Ovviamente tutto ciò è inutile se non si responsabilizzano i lavoratori anche con sanzioni per i lavoratori negligenti hai quali sono stati offerti tutti i migliori mezzi di sicurezza.

Cosa ne pensano i candidati attuali. E' difficile sapere cosa in candidati pensano sull'argomento visto che sembra che il tema delle morti sul lavoro e la sicurezza è stato eliso dalla campagna elettorale. Il PRC in Abruzzo ha depositato una legge regionale in abruzzo per fare qualcosa per una regione martoriata dalle morti sul lavoro. E' per questo che ho voluto partire con il portare alla luce tale assenza dalla campagna elettorale attraverso il video all'inizio di tale pezzo.

venerdì 25 gennaio 2013

Relazione di Pacher all'insediamento come Presidente Regione e alcune valutazioni.

Il 22 gennaio 2013 a Bolzano Alberto Pacher ha fatto la sua relazione di insediamento a Presidente della Regione Trentino Alto Adige di cui riportiamo il testo oltre a proporne una valutazione.

Signora Presidente, Colleghe e Colleghi,

il passaggio di oggi, come noto, deriva dalla decisione di Lorenzo Dellai di lasciare l’incarico di Presidente della Regione per candidarsi alle elezioni politiche nazionali. In conseguenza di questa sua decisione e della volontà, da parte delle forze politiche di maggioranza, di concludere la legislatura secondo gli accordi iniziali, che prevedevano l’alternanza dei presidenti delle Provincie autonome alla guida dell’Ente, nasce la proposta della mia candidatura.

Come ben sappiamo stiamo attraversando una fase molto delicata per la nostra Autonomia regionale, che negli ultimi anni è stata messa seriamente in discussione dai programmi di forte riduzione della spesa messi in campo dai governi nazionali in conseguenza della crisi economica e finanziaria. L’auspicio è che il governo che nascerà dal voto del 24 febbraio possa comprendere le ragioni dei territori come il nostro, che non si è mai sottratto ai propri obblighi nei confronti del Paese, partecipando in misura importante al risanamento della finanza pubblica, nel contempo però rivendicando le peculiarità del proprio sistema autonomistico e la responsabilità con cui abbiamo esercitato le funzioni di autogoverno che ci sono riconosciute dalla Costituzione. Un governo, dunque, che sappia ancora scommettere sulla sussidiarietà, disponibile al dialogo e capace di premiare chi ha sempre dimostrato senso di responsabilità.

Nonostante siamo alle porte di una campagna elettorale che si annuncia estremamente accesa, che sarà poi seguita in autunno da quella per il rinnovo delle nostre istituzioni autonomistiche, invito tutti i gruppi politici che fanno parte di questo Consiglio, di maggioranza e di opposizione, vista l’attuale delicata situazione, ad impegnarsi affinché questo 2013 sia un anno di lavoro proficuo per l’interesse regionale e per questa assemblea legislativa che è chiamata ad affrontare alcune importanti questioni. E’ del tutto evidente che non possiamo permetterci un anno di campagna elettorale e quindi di tirare a campare, rendendo infruttuosi questi ultimi mesi di legislatura.

Dal punto di vista programmatico e politico, come dicevo prima, proseguiremo con i programmi definiti nel bilancio di previsione approvato lo scorso dicembre. Come sapete, nella finanziaria della Regione è stata inserita una nuova importante iniziativa per sostenere i progetti di investimento per lo sviluppo del territorio, che si potrà concretizzare concorrendo alla promozione e al sostegno di fondi per lo sviluppo territoriale o attraverso concessioni di credito in favore delle Province autonome di Trento e di Bolzano o di società controllate dalle stesse Province.

L’intento prioritario di tale progetto è quello di innescare progetti di sviluppo che da un lato siano in grado di intercettare quote significative dei consistenti flussi di risparmio del territorio di origine non bancaria, dall'altro possano, nel medio e lungo periodo, compensare almeno in parte, sul fronte delle politiche di sviluppo, la prevista progressiva riduzione delle risorse pubbliche a disposizione delle Province. Questo è uno degli impegni più importanti su cui dobbiamo lavorare nel 2013 perché si tratta di un progetto strategico che guarda al futuro e che potrà aiutarci a favorire la ripresa economica.

Continueremo poi l’impegno regionale sul fronte delle politiche sociali e della previdenza in accordo con le Province autonome. L’Assessora Stocker sta lavorando alla riforma della legge regionale del 2005 “Pacchetto famiglia e previdenza sociale” che intendiamo portare all'attenzione del Consiglio regionale entro la fine della legislatura. Si tratta di un provvedimento estremamente importante che guarda un nuovo modello di welfare capace di tenere conto dei mutamenti demografici e del fatto che le risorse pubbliche siano ormai estremamente ridotte.

E’ stato inoltre già approvato dalla Giunta il disegno di legge che ripropone anche per il 2013 il finanziamento regionale per gli interventi anticrisi a favore dei lavoratori che cessano il rapporto di lavoro o sono sospesi dallo stesso per motivi derivanti dalla crisi economica, lavoratori a tempo determinato e cocopro non inseriti nelle liste di mobilità. Nello stesso disegno di legge sono previste alcune importanti novità riferite alla legge regionale in materia di indennità di disoccupazione, che serviranno per raccordarsi alla riforma del mercato del lavoro varata dal governo nazionale.

La Regione continuerà inoltre il suo impegno nel settore della Giustizia di pace con l’esercizio delle competenze regionali in materia, ma anche con gli interventi di supporto amministrativo e tecnico rivolti a tutti gli uffici giudiziari del Distretto. Si tratta, pertanto, di un impegno ampio dell’Ente nel settore della giustizia che trova base non solo nella normativa di attuazione e nelle leggi regionali, ma anche negli Accordi di programma vigenti con il Ministero della Giustizia. In questo 2013 sono previsti anche i primi interventi necessari a dare attuazione al processo di razionalizzazione delle sedi deciso dalla Giunta regionale a seguito della revisione delle circoscrizioni giudiziarie degli uffici del giudice di pace disposta dal decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156.

Si conferma anche per il 2013 l’impegno della Regione per dare un’applicazione funzionale ed efficiente alle leggi regionali sulle iniziative per la promozione dell’integrazione europea, la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche regionali ed alle norme sugli aiuti umanitari e la cooperazione internazionale. La Regione come sapete intende operare sia con proprie iniziative, sia con sostegni finanziari ad iniziative promosse da altri Enti. Per quanto concerne, in particolare, l’attività in favore della tutela e della promozione delle minoranze linguistiche, la Giunta è orientata verso la piena valorizzazione della cultura delle minoranze linguistiche più piccole presenti sul territorio regionale, quali quella ladina, quella mochena e quella cimbra.

Per quanto riguarda le competenze della Regione in materia di Enti locali, l’auspicio è che si possa arrivare rapidamente ad un chiarimento sul disegno di legge n. 15, in modo da poter definire le auspicate misure di razionalizzazione e di riduzione dei costi della attività istituzionale anche nel campo dei Comuni. La Giunta, in tal senso, rimane impegnata a ricercare con i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione una intesa ragionevole, che tenga conto soprattutto delle delicate implicazioni riguardanti la rappresentanza del gruppo linguistico italiano nei Comuni della Provincia di Bolzano.

Signora Presidente, Colleghe e Colleghi,

in questi anni abbiamo spesso discusso sul ruolo della Regione, sul quale, come noto, vi sono posizioni contrastanti. Credo tuttavia che, al di la delle diverse idee sul ruolo e sul futuro di questo Ente, siamo riusciti a realizzare qualcosa di importante per rendere la collaborazione fra Trento e Bolzano proficua ed utile per le popolazioni che ci onoriamo di amministrare.

Nei prossimi anni dovremo mettere mano allo Statuto d’Autonomia per definire concretamente quale veste istituzionale dare a questa collaborazione. Credo che in questi anni siano state poste le condizioni per trovare un’intesa, in questo Consiglio e nei Consigli provinciali, che sappia tenere conto delle diverse sensibilità, del percorso storico fin qui compiuto e della complessità del nostro assetto autonomistico.

Grazie della Vostra attenzione.

Alberto Pacher

Alcune considerazione. Una relazione onesta che mette in luce la cartatura del nuovo presidente. Per prima cosa ha mostrato da dove lui proviene e perchè si trova in quel ruolo. Non ha rinnegato il percorso seguito in termine di welfare e previdenza. Questo però ricercando di utlilizzare meglio le risorse e risparmiando.

Si parla di Regione del suo ruolo che vede posizioni contrastanti, ma che sebbene contrastanti mettono entrambe come prima cosa la collaborazione tra la Provincia di Bolzano e Trento. Uno statuto da rivedere nella difesa dell'autonomia e dagli attacchi alle risorse del territorio; sebbene non è in discussione la contribuzione del Trentino Alto Adige al risanamento.

Altro punto è l'appello a tutte le forze di maggioranza e opposizione alla collaorazione, anche critica, per non trasformare gli ultimi mesi della legislatura provinciale e regionale in un bagno elettorale bloccando l'azione degli enti.

Una caratura del Presidente Pacher già dalla relazione che dimostra la bontà della scelta compiuta su di lui per gestire questo periodo che ci separa dalle elezioni provincale.

Protocollo d’intesa di collaborazione scientifica e di interscambio di dati e informazioni tra Corte dei Conti e Istat

Il 24 gennaio 2013 a Roma, nella sede della Corte dei conti, il Presidente Luigi Giampaolino e il Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica, Enrico Giovannini hanno firmato un protocollo d’intesa di collaborazione scientifica e di interscambio di dati e informazioni. Si tratta di una scelta che consolida ed estende forme di collaborazione che, da lungo tempo, vedono i due istituti impegnati, congiuntamente, nell'analisi dell’andamento della situazione economico-finanziaria, con particolare riguardo all'esame dei conti pubblici. Gli obiettivi assegnati al nuovo accordo Corte dei conti – ISTAT assumono un rilievo fondamentale in un contesto, come quello attuale, segnato dai riflessi dell’emergenza finanziaria e dall'esigenza di offrire, anche nella sede europea, solidi elementi per le verifiche sull'attendibilità e la veridicità dei conti . La crescente attenzione alla qualità dei conti delle amministrazioni pubbliche e all'adeguatezza dei sistemi informativi ha infatti indotto le Autorità europee a richiedere un maggior coinvolgimento degli organismi nazionali di controllo nel monitoraggio delle condizioni finanziarie degli enti pubblici e, di conseguenza, un rafforzamento dei rapporti di collaborazione con gli Istituti di Statistica.

Centri commerciale la lotta all'autorizzazione tra Gruppo Podini e Aspiag

Ringrazio il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli per aver potuto avere da lui chiarita la posizione del Comune in merito.

Il ruolo del Comune di Bolzano nella guerra per l'autorizzazione di un centro commerciale a Bolzano. La Provincia ha approvato una norma che istituisce un centro commerciale provinciale, uno solo, a Bolzano. Il Comune si è dunque ritrovato a dover dare attuazione a tale scelta: ha perciò chiesto e ottenuto che si facesse una commissione paritetica Comune-Provincia, che ha individuato il sito più adatto, ovvero quello dove si trova il "Twenty", con una serie di motivazioni: personalmente (ma io in commissione non c'ero) ritengo che la più rilevante è il fatto di essere vicino alla città residenziale, così da poter essere raggiunto non esclusivamente con l'automobile. A tal fine la proprietà del Twenty si è pure resa disponibile a costruire a sue spese (alcuni milioni di Euro) un ponte pedo-ciclabile sull'Isarco, già da anni previsto nella pianificazione della mobilità cittadina (seppure un centinaio di metri a monte), con il fine di collegare il quartiere Europa con Oltrisarco, i cui collegamenti pedo-ciclabili attuali sono insufficienti, e nella prospettiva di rendere progressivamente residenziale la parte della zona industriale più prossima a Ponte Roma.

I ricorsi.I concorrenti del vincitore hanno fatto ricorso ad ogni possibile livello, come era prevedibile: i ricorsi sono ancora pendenti, nel senso che le questioni poste non sono state ancora risolte. A ciò si è aggiunto il fatto che è stato elaborato ed approvato il piano di rischio aeroportuale, nel frattempo reso indispensabile da una legge dello Stato: piano che comprende, di fatto, quasi tutta la zona industriale. Ovviamente i concorrenti del vincitore hanno utilizzato anche tale piano per sostenere la propria tesi a favore delle proprie proposte, ed è quindi in corso una serie di approfondimenti tra il Comune e l'ENAC, Ente Nazionale per la Aviazione Civile, per stabilire in modo definitivo quanti e quali divieti pone il piano, nello specifico delle aree proposte per la costruzione del centro commerciale. La giurisprudenza al proposito è complessa, gli interessi in gioco, pubblici (di sicurezza, ma anche di consentire uno sviluppo di tutta la zona industriale che faccia crescere e renda migliore la città) e privati sono grandi. La soluzione che si troverà non dipende dalle accuse o dalle amicizie delle parti interessate, ma dai risultati degli approfondimenti di cui sopra: coinvolti sono gli uffici provinciali, quelli comunali e l'autorità giudiziaria, ciascuno per la sua competenza. Nella massima trasparenza, con la consapevolezza che si tratta di un'insieme di materie, la pianificazione urbanistica, quella commerciale, quella della mobilità, la sicurezza aeroportuale, ecc., estremamente complesse e difficili da comprendere anche per gli addetti ai lavori.

giovedì 24 gennaio 2013

L’Antitrust multa “Agenzia debiti” per pratiche scorrette

L’Antitrust ha sanzionato per pratiche commerciali scorrette due società, Agenzia Debiti e B&p che chiedevano ai cittadini compensi di centinaia di euro per rinegoziare i debiti con Equitalia promettendo forti “sconti”, fino al 70%. Obiettivo impossibile visto che tutte le attività di riscossione sono regolate dalla legge e che Equitalia può solo rateizzare i pagamenti degli importi richiesti dai vari enti creditori.

Per tali comportamenti, scoperti anche a seguito delle segnalazioni inviate da Equitalia, l’Autorità ha disposto una sanzione amministrativa di 100 mila euro per Agenzia Debiti mentre B&p è stata sanzionata con una multa di 50mila euro.

L'azione europea nei disastri naturali (Il Caso Veneto)

L'Europa viene spesso dipinta come quella che ci chiede sacrifici, del patto di stabilità, del pareggio di bilancio in costituzione; ma la sua azione non si ferma a ciò o al Mercato Unico Europeo. E' anche quella dalla solidarietà e vorrei oggi affrontare il comportamento europeo in caso di disastri naturali come nel caso delle alluvioni del Veneto. Per le informazioni contenute in tale pezzo devo ringraziare Rosário Bento Pais, Capo dell'Unità per l'adattamento al cambiamento del clima della Commissione Europea.

Per quanto riguarda la deviazione del Patto di Stabilità e Crescita nell'aree danneggiate da alluvioni è già stata inviata una risposta alle autorità italiane.

Il Patto di Stabilità e Crescita tiene in considerazione gli investimenti pubblici quando valuta un paese che è inserito una procedura per deficit eccessivo; comunque piccoli e temporanei inadempimenti ai comuni obiettivi possono esser permessi. Inoltre il progetto per una profonda e genuina Unione Economica e Monetaria vuole che la Commissione esplori la possibilità per una temporanea deviazione di certi programmi d'investimenti pubblici dagli obiettivi di medio lungo termine del budget nella valutazione dei Programmi di Stabilità e Convergenza.

Per quanto riguarda l'azione UE nel Veneto la regione è stata benificiaria del Fondo di Solidarietà dell'Unione Europa, creato per rispondere ai disastri naturali maggiori, due volte negli ultimo due anni per 687,71 milioni di Euro. La Commissione non ha ricevuto la necessaria applicazione per questo fondo per affrontare le alluvioni più recenti. I Fonndi Strutturali Europei offrono anche la possibilità di allocare risorse per misure di prevenzione dei rischi nell'Asse III nel suo programma regionale. per i programmi cofinanziati loro potrebbero essere in favore delle nuove priorità. La Commissione ha cercato di aiutare a diminuire la condizioni delle regioni colpite.

Infine la Commissione Europea adotterà nel prossimo futuro un meccanisco di protezione civile dell'Unione per supportare gli stati membri con prontezza per i disastri e l'adozione di una strategia dell'Unione Europea per l'adattamento ai cambiamenti climantici per potenziare la capacità dell'Unione Europea di rispondere all'impatto dei cambiamenti climatici.

mercoledì 23 gennaio 2013

Quattro chiacchere con Andreas Perugini (Candidato al Senato MS5)

Dopo aver trattato il programma del MS5 e il Non Statuto approfitto della disponibilità di del candidato al Senato per il collegio Pergine-Valsugana per il Movimento 5 Stelle Andreas Perugini. Ringranzio per le risposte il candidato.

Il modello decisionale sia interno che governativo. La linea del MoVimento è fissata dal programma. Ciò che non è incluso nel programma è stato discusso sul blog di Grillo e viene riportato nell'Agenda. In generale a livello comunale dove queste problematiche avvengono quotidianamente i rappresentanti nelle istituzioni si muovono indipendentemente seguendo il programma, se devono affrontare tematiche inedite consultano la base e se questo non fosse possibile per stringenti motivi di tempo possono scegliere di astenersi o di votare secondo coscienza.

Se fossimo al governo penso che le decisioni problematiche le dovremmo prendere a maggioranza (come fanno i governi normalmente) o in casi particolarmente complessi consultando la base attraverso la rete o applicando le forme di referendum consultivo per coinvolgere l'intera popolazione.

Espulsioni dal parito. Il MoVimento a livello locale finora si è autoregolamentato con le pratica delle dimissioni semestrali. 2 volte all'anno vengono rassegnate le dimissioni e la base decide o meno se accettarle. I quatto noti casi nazionali sono stati decisi da Grillo che se ne è assunto l'onere. In futuro si prevede che a giudicare i rappresentanti nazionali (ancora non ne esistono) sarà comunque la base attraverso il blog di Grillo o altro apposito portale internet. Il Non Statuto prevede poche semplici regole.

Tav, Tunnel del Brennero, Inceneritori. Se fossimo al governo sicuramente faremmo di tutto per impedire la costruzione della TAV che non solo è un'opera di grande impatto ambientale ma è stata censurata come opera inutile e mangiasoldi sia dall'Istat che dalla Corte dei Conti. Bisogna smetterla di sprecare i soldi pubblici con opere che servono solo ai soliti comitati d'affari.

Anche degli inceneritori ci hanno detto finora che erano assolutamente indispensabili e che rappresentavano il futuro. Poi abbiamo scoperto che Trento ha raggiunto il 70% di differenziata e l'inceneritore se lo può risparmiare guardando al futuro come ci guarda San Francisco (rifiuti zero entro il 2020) e l'Europa stessa che dice che dal 2020 non si può più bruciare ciò che si può riciclare. Parma e Bolzano invece rischiano di affogare nei debiti e nei veleni.

Statuto D’autonomia. Lo statuto va rivisto ampliando l'autonomia ma anche la democrazia diretta e il principio di sussidiarietà nel rispetto degli Artt. 118 e 119 della Costituzione che prevedono certamente maggiore autonomia amministrativa e finanziaria per i Comuni di quanta invece in Trentino Alto Adige attualmente abbiano. I comuni purtroppo subiscano in centralismo burocratico provinciale. Ne sono totalmente succubi.

L'autonomia va allargata a tutte le regioni italiane (Grillo parla di Stati Uniti d'Italia) e non gestita in modo privilegiato ed autoreferenziale (senza alcuna forma di controllo statale) come è stato purtroppo fatto anche in Trentino Alto Adige. In Alto Adige va finalmente abolita la proporzionale che doveva esaurirsi già dieci anni fa e va finalmente rispettata la minoranza italiana e non più ancora sacrificata sull'altare del privilegio altrui.

Comunità di Valle e rapporti coi Comuni. I comuni sono garantiti dalla costituzione e il M5S è contrario alle Comunità di Valle come a tutti gli enti inutili.

Viabilità e le vie di comunicazioni Valdastico e Valsugana. Noi riteniamo che le priorità siano altre. Abbiamo una rete ferroviaria sovradimensionata rispetto all'attuale traffico delle merci. Bisogna iniziare a capovolgere i paradigmi e a rendersi f Sinalmente conto che la crescita non è più realizzabile come è stato finora. L'economia deve ricominciare a girare a "chilometro zero" valorizzando le produzioni locali e non delocalizzando e globalizzando. Il futuro è anche il nostro passato e guarda all'ambiente, al turismo, alla cultura e alla salute.

Euro e suo valore e ruolo della BCE. Il Movimento 5 stelle è per la democrazia diretta. L'Euro come la Nato in Italia è stato imposto senza consultare la popolazione contrariamente a quanto fatto in molti altri paesi. Non siamo ideologicamente contrari all'Euro ma siamo contrari all'Europa delle banche e dell'economia finanziaria. Vorremmo che la popolazione potesse finalmente essere informata relativamente a scelte che così fortemente incidono sulla vita quotidiana di tutti. Per questo il M5S è a favore di un referendum sull'Euro.

Questione ILVA. va chiusa perché uccide le persone. Lo sostiene la Magistratura e i provvedimenti governativi sono anticostituzionali.

Incontri con la popolazione previsti per la campagna elettorale. Le date degli incontri saranno aggiornate sul nostro sito: www.m5s-taa.org.

Oltre il ritorno di Beppe Grillo in regione sono previsti incontri da noi organizzati in tutte le principali località del Trentino (ad es. a Pergine il 12 febbraio). Saremo anche per "strada in tour". Siamo disponibili a venire a incontri organizzati da altri (a Borgo l'8 presso l'auditorium). Se ne organizzate uno in Primiero e Vanoi volentieri parteciperemo. Magari in quell'occasione avremo modo di parlare degli altri temi forti del M5S come sono ad es. la lotta alla casta, il reddito di cittadinanza l'ambiente e la salute.

lunedì 21 gennaio 2013

Statuto Autonomia secondo Fare Fermiamo il declino

Ringrazio Tiziano Franceschini, il coordinatore regionale Trentino Alto Adige per una risposta che essenzialmente posso condividere se non altro per la giovane età del Movimento nato 2 mesi fa e che ha dovuto organizzarsi: : organizzazione delle raccolta firme, dei primi circoli, dei rapporti con la stampa, le candidature, studio delle normative della campagna elettorale, evento con Boldrin della settimana scorsa altro che nucleare. Si è dovuto affrontare i temi di più stretta emergenza economica.

Con questa risposta a mio avviso a potuto almeno escludere che il nucleare sia una priorità e che i temi locali tra cui Comunità di Valle e Valusugana Valdastico verranno affrontati per la campagna elettorale provinciale. Attualmente su ciò esistono solo visioni personali. Solo sul Statuto d'Autonomia si può sapere qualcosa di più.

Statuto D'Autonomia. Il nuovo federalismo italiano dovrà coniugare autonomia con responsabilità di spesa, superando il dualismo tra regioni autonome e a statuto speciale. Questo non per togliere autonomia a chi è speciale, ma per estendere (gradualmente e solo a chi dá prova di meritarlo) l'autonomia di tutte le regioni italiane, senza più "serie A e serie B".

Lista di Fare Fermiamo il declino per il TAA e alcuni spunti nuovi

Oggi alle 20.00 si è chiusa la fase di consegna delle liste con le relative firme di sostegno. Il programma era già trattato qui.

Il programma è generale e presenta approfondimenti interessanti su ogni argomento. Vorrei però proporre ai candidati, di cui poi darò le liste, alcuni altri temi che interessano la nostra regione.

Il Terzo Statuto d'Autonomia. Su questo tema come su altri che proporrò qui non ho ancora sentito posizione di tale Movimento. Il tema dello Statuto d'Autonomia è un tema che vede la nostra regione essere controparte dello Stato, in quanto la modifica segue un procedimento particolare che prevede anche la legge costituzionale. Si parla molto di Terzo Statuto dalle nostre parti con qualche proposta da parte del PD e sua coalizione, con la chiusura dei Freiheit (che sebbene non candidati a Roma) vogliono l'autodeterminazione del Tirolo. Sul punto ancora cosa Fare Fermiamo il Declino vuole fare in tal campo è mistero.

Si parla di riorganizzazione della spesa e quindi anche degli enti e la Provincia di Trento ha una miriadi di enti, tra i quali le Comunità di Valle. Si pensa di prevedere qualche salvataggio in Statuto Autonomia o quale ruolo per le stesse visto i Comuni sono previsti dalla Costituzione e le Comunità di Valle no; visto poi che alle stesse si danno poteri che possono condizionare molto l'operato dei Comuni?

Viabilità. La viabilità del Trentino ha due temi importanti che vedono lo Stato e il Veneto controparti la Provincia di Trento: Valsugana e Pedemonantana Nord e Valdastico. Una storia che non ha trovato in trent'anni, neanche fosse una Guerra dei Trentanni, soluzione quale la vostra idea se al governo per uscire dallo stallo e mettere per sempre la parola fine sia che si faccia o meno per mettere un punto fermo a queste due questioni?

A22. A22 è l'autostrada che passa in Trentino e ci porta in Europa e vede l'incertezza regnare sovrana. Il governo Monti non ha trattato con la regione una proroga e per questo si va all'asta europea, qual'è la vostra idea in merito? A questo poi si inserisce la storia del tunnel di base del Brennero e la Alta Velocità e i comitati contrari all'opera. Qui come in Val di Susa cosa si pensa di fare per convincere tali comitati oppure si pensa di andare avanti comunque?

Parco Nazionale dello Stelvio. Anche sul Parco dello Stelvio il lavoro di Monti è stato a metà e non si riesce ad avere certezze su come funzionerà tale parco nazionale. C'è uno stallo per far si che il territorio venga diviso tra le Province Autonome di Trento e Lombardia come aree di gestione. Quale modello per tale parco? Quale certezza sulla sua programmazione e quale certezza per i dipendenti?

Da chi aspettarsi risposte su ciò? Su questi temi mi piacerebbe avere una risposta dai candidati locali di Fare Fermiamo il declino che sono:

  1. lista per la Camera;
  2. lista per il Senato con indicazione dei collegi.

Il mistero dell'asino

Gira sui siti online e perfino su Facebook la storia dell'asino ripreso in un foto Google Street View con ipotesi più disparate tra le quali un incidente con l'auto delle riprese. Ringrazio per la risposta Alessio Cimino di Google Italia al quale la domanda è stata girata e mi ha indirizzato verso un post di Kei Kawai, Group Product Manager, Google Maps; il quale rispondeva sulla vicenda. Lo riporto tradotto:

Nelle ultime 24 preoccupati membri dell'opinione pubblica e dei media hanno speculato sulla morte dell'asino ripreso in un'immagine Street VieW in una regione del Botswana, Kweneng.

A causa della vista a 360-gradi sembra a qualcuno che la nostra auto sia stata coinvolta in una sconveniente azione da pirata della strada lasciando l'umile bestra bloccata sulla strada.

Come la nostra immagine sotto mostra è sdraiato sulla strada forse godendosi un bagno di polvere prima di muoversi dal lato sicuro quando la nostra auto è passata. Sono lieto di confermare che l'asino è sopravvissuto e sta bene.

Immagine 1 e 2 nostra auto, guidando sul lato sinistro, si avvicina asino steso sulla strada.

Immagine 3 si alza e si muove di lato.

Immagine 4 a prova riprendemmo dalla nostra auto il curioso animale tornare sulle sue gambe.

Spero che continuate a godere di alcune spettacolari immagini del Botswana e della sua selvaggia vita grande e piccola.

domenica 20 gennaio 2013

Süd-Tiroler Freiheit non si presentano alle elezioni politiche

Leggendo qui l’appello dei a Süd-Tiroler Freiheit all’elettorato italiano dell’Alto Adige:

Gli Italiani dell´Alto Adige sono i piú stupidi d´Italia. Perche? Pur sapendo che vivono in una Provincia dove la qualità di vita é al primo posto in Italia, fanno di tutto per stare peggio. Come? Votando politici appartenenti a partiti che a Roma vogliono trascinare l`Alto Adige al pari delle Regioni del sud nel disastro piú totale sia finanziario che mafioso.

Se si considera che l´Alto Adige é considerato una provincia virtuosa sia dal quotidiano “il Sole 24 Ore” che da varie trasmissioni sia RAI che di Mediaset, oltre alle lusinghiere affermazioni di tutti gli italiani delle altre regioni che in Alto Adige vengono per le ferie o per mercatini di Natale; non so capisce perché la maggior parte degli italiani che vivono quà, non votano per i partiti tedeschi, che fanno di tutto per star meglio, e non continuare a mandare soldi a Roma ladrona, chi li manda al Sud per ingrassare amministrazioni mafiose.

Meditate quando votate.

Quella minoranza di italiani intelligenti da anni votano per i partiti tedeschi, il responso delle urne ne é la conferma. Liberatevi delle menzogne che politici italiani con il contributo degli Organi di informazione raccontano tutti i giorni per difendere la loro poltrona.

Quest’appello è duro e in parte ha in se le motivazioni che hanno portato al distacco dalla politica del popolo italiano. Certo non si può vedere che la superiorità morale non esiste o meglio nessuno può arrogarsene come i casi SVP e Lega Nord insegnano. Vorrei però iniziando da tale appello entrare con alcune domande a cui ha risposto Werner Thaler, segretario Süd-Tiroler Freiheit capire il perché non si candidano e cosa pensano di alcuni argomenti locali. Ringrazio Werner Thaler per la disponibilità e le risposte. Per chi non conosce i Süd-Tiroler Freiheit è il movimento di Eva Klotz.



Parteciperete alle elezioni politiche? No, il Movimento Süd-Tiroler Freiheit non parteciperà alle elezioni politiche.

Cosa ne pensate dell’accordo tra PD, PATT, SVP? Sull’accordo SVP, Patt, PD siamo indegnati. Senza prima tastare il consiglio regionale o chiedere una delega su ciò la SVP impegnò la terra zona del Sudtirolo a obblighi finanziari dell’ammontare di milioni.

Quali sono i rapporti tra voi e la SVP. Tra Süd-Tiroler Freiheit non esiste una diretta relazione.

Quali idee avete sul Terzo Statuto d’Autonomia? Il Movimento Süd-Tiroler Freiheit valuta l’attuale statuto d’autonomia come una soluzione transitoria dell’autodeterminazione del Sudtirolo. Un terzo statuto non è necessario. Il Sudtirolo deve iniziare un futuro senza l’Italia.

Acqua potabile nel Vanoi

In data 31.12.2012 scadeva la deroga alla Direttiva Europea 98/83 anche per il nostro paese per l'acqua fornita alla Gobbera. Tale deroga è stata fornita in quanto si è preso atto che sono stati compiuti dei lavori per poter abbassare e rientrare nei limiti previsti dalla direttiva per quanto riguarda l'arsenico 10 µg/l tale soglia è stata prevista per rendere il consumo dell'acqua sicuro per tutto l'arco della vita di una persona.

Non sono queste le sole motivazioni che hanno portato alla deroga in quanto si è inoltre valutato positivamente il fatto di non aver sfruttato tutte le deroghe concedibili della durata di un anno, 3 deroghe; inoltre si è valutato che il valore massimo che era presente era di 20 µg/l e ciò non era superiore nemmeno alla soglia di sicurezza per un uso temporaneo dell'acqua potabile. Valori superiori hanno incidenza sul cancro.

Il valore superiore non è dovuto ad inquinamento, ma ad una situazione naturale delle sorgenti che sorgono in zone vulcaniche ove tale materiale è presente nelle rocce. Gli abitanti soggetti all'acquedotto comunale sono 1633 e solo 120, abitanti Gobbera, erano soggetti alla deroga. Questo verrà completamente superato con l'aggancio anche di tale abitato al sistema dell'acquedotto generale. Nel periodo della deroga i bambini sotto i 3 anni sono stati soggetti a particolare tutele.

Lo stato attuale.

Nel 2011 raramente i valori hanno oltrepassato la soglia di 10 µg/l e questo come sottolineato dai dearsenificatori. Ma il Comune, sebbene ha predisposto questa temporanea soluzione, è consapevole per bocca del suo sindaco Mariuccia Cemin che serva una definitiva soluzione. Ringrazio la stessa per la rassicurazione che posso dare circa il fatto che il Comune sta seguendo i lavori, che non sono ancora ultimati, per il collegamento nuovo acquedotto comunale. Questo potrà garantire anche ai cittadini di Gobbera un acqua potabile uguale alle altre zone del comune.

Decisione del 23.03.2011 in merito alla deroga.

giovedì 17 gennaio 2013

Accordo PD, SVP e Patt 2013

L'accordo tra PD, UPT, PATT, SVP è stato siglato il 10 gennaio 2013 e prevede che tali partiti si presentino come coalizione alla camera e:

  1. un candidato concordato per il seggio del senato Bolzano/Bozen – Unterland/Bassa Atesina;
  2. un collegio dei tre in Trentino al PATT.

Questo ovviamente per quanto riguarda i seggi. Tale accordo politico vale anche per le prossime elezioni provinciali ed europee e impegno a valutare la possibilità di estendere l’accordo alle elezioni dei principali comuni della provincia.

Statuto Per quanto riguarda il programma di tale coalizione si prevede la riforma dello statuto per adeguarlo alle modifiche costituzionali avvenute e rilanciare le autonomie.

Si fa un salto indietro nei governi di centrosinistra Prodi, Amato, D'Alema per proteggere l'autonomia da eventuali assalti alla stessa tornando a ribadire l'ancoraggio internazionale all'accordo De Gasperi-Gruber del 1949 e un ritorno alle modalità di prodi in caso di modifiche delle pattuizioni derivanti dallo stesso o dal Pacchetto del 1969.

Si da valore all'accordo di Milano firmato col Governo Berlusconi in attesa della modifica del revisione del contributo della Provincia autonoma di Bolzano e della Provincia autonoma di Trento al pagamento degli interessi del debito nazionale, da concordare con norma di attuazione e da corrispondere fino al raggiungimento del rapporto debito/PIL stabilito dagli accordi in sede comunitaria. Si deve inoltre rivedere la gestione delle entrate tributarie da parte delle province autonome di Trento e Bolzano fermo restando la determinazione delle quote da versare allo Stato come prevista dallo Statuto di autonomia attualmente in vigore, con assunzione delle funzioni amministrative delle agenzie fiscali da parte delle province autonome, in particolare quella delle entrate, ferme restando le competenze statali sulle imposte erariali, valutando la possibilità di consentire le competenze primarie sui tributi locali e regionali.

Competenze. In tale campo si vuole ripristino delle competenze primarie in materia di ambiente, urbanistica e paesaggio, di concessioni idroelettriche, di contratti pubblici, adeguando lo Statuto e le norme di attuazione.

Delega delle funzioni amministrative del personale in servizio ausiliario e della logistica della giustizia con assunzione dei relativi oneri da parte delle due province.

Impugnazioni del governo. Emanazione della norma di attuazione sulla toponomastica per la Provincia autonoma di Bolzano, partendo dai presupposti definiti dalla legge provinciale n.15/2012, superando l’impugnazione della stessa legge decisa dal Governo Monti.

Emanazione di una norma di attuazione in materia di commercio, partendo dai presupposti definiti dalla legge provinciale n.7/2012, superando l´impugnazione della stessa legge decisa dal Governo Monti.

A22 e Parco dello Stelvio. Ricercare la possibilità che il rinnovo della concessione dell’autostrada del Brennero (A22) avvenga nel rispetto degli interessi delle comunità locali attraversate.

Fermo restando la natura giuridica del Parco nazionale, emanazione delle norme di attuazione del Parco dello Stelvio, assegnando l’amministrazione, per la rispettiva parte territoriale, alle Province autonome di Trento e Bolzano che assumono i relativi oneri finanziari.

Le mani aperte. Si ribadisce inoltre l’impegno a garantire, nell'attività legislativa ordinaria, la specificità dell’autonomia speciale della Provincia autonoma di Bolzano e della Provincia autonoma di Trento.

Fermo restando il principio dell’impegno al voto di fiducia politica al governo della coalizione cui aderiamo, la firma della SVP e del PATT al programma comune deve intendersi comprensiva della facoltà della SVP e del PATT di assumere una posizione autonoma in materie di particolare e specifico interesse locale.

Conclusioni. Si lega l'accordo anche alle future elezioni provinciali lasciando libertà nelle legislazione interna delle province e la possibilità di prendere posizioni diverse su temi locali e ciò risulta in parte condivisibile anche se può creare attriti anche in considerazioni delle varie materie locali trattate nell'accordo.

Si torna a legare l'autonomia non ad un specificità della situazione ma a degli accordi internazionali che sebbene con difficoltà possono esser cambiato è un po' debole come sostegno. Si vuole la trasformazione delle modifiche costituzionali che ha portato nuove materie a tutte le regioni e si chiedono altre competenze a fronte di risorse certe.

Si chiede la revoca dell'impugnazione delle leggi dell'Alto Adige e Trentino nelle materie rispettivamente di toponomastica e commercio, ma come è possibile ottenere ciò se il PD vuole collaborare con Monti dopo le elezioni?

Si toccando altri punti dolenti A22 e Parco dello dello Stelvio. Nel primo caso si sta andando avanti con la gara e si vuol far pesare interessi locali. Quali sono quelli che si vogliono far pesare? Non è che si vuole evitare che la concessioni vada a gara? Dovrebbero esser maggiormente messi in luce tali interesse.

Sul Parco dello Stelvio le norme di attuazione per rendere competenti le province Autonome e la Lombardia del rispettivo territorio ha visto iniziare tale processo col centrodestra non vedo cambio di visione.

Non si affronta in Statuto il discorso delle Comunità di Valle potendo dare alle stesse una soluzione, in modo che le stesse abbiano pari valore dei Comuni. Tale problema non potrà se rimango così le cose venir risolto.

Vedo discorsi iniziati in passato e su cui si mantiene la stesse idee. Coerenza sicuramente ma se il PD collabora con Monti come possono portare avanti tali idee che sono state in parte bocciate dal governo Monti? E poi essendo l'UPT andata con Monti e non parte dell'accordo la stessa verrà esclusa dall'alleanza per le provinciali 2013?

Accordo PD, SVP e PATT 2013.