sabato 31 maggio 2014

Modifiche varie ai regolamenti al consiglio comunale di Canal San Bovo

Venerdì 30 maggio 2014 alle ore 18.30 la sindaca Mariuccia Cemin ha aperto il consiglio comunale di Canal San Bovo con l'approvazione all'unanimità del verbale della seduta precedente senza nessuna osservazione da parte dei consiglieri comunali.

Modifica della delibera di c.c. n.4/2014 avente per oggetto il tributo per i servizi indivisibili (T.A.S.I). Il 3 aprile 2014 era stata approvata una delibera in merito alle aliquote tasi. In data 22 aprile 2014 è stata approvata la Legge 2/2014 della provincia di Trento, norma di assestamento di bilancio 2014-2014, che ha chiarito temi anche relativi alla T.A.S.I. Con queste motivazioni la sindaca motiva nel modifiche che si prevedono alla delibera in questione. Modifiche queste che portano al 90% la parte della T.A.S.I. lasciando il 10% a carico dell'inquilino. Per il 2014 lo stesso è esente. Si è voluto modificare entro maggio 2014 la delibera alla legge intervenuta. Gli F24 che sono attualmente in distribuzioni sono conformi alla normativa. Si è inoltre tolto il refuso relativo agli AIRE. Si è avuto i voto favorevole unanime sia alla delibera che all'immediata esecutività.

Modifica al regolamento istitutivo dell'imposta unica comunale I.U.C. La sindaca illustra la modifica al regolamento che tocca la parte della T.A.S.I. Si modifica della divisione dell'imposta tra proprietario 90% e 10% all'inquilino che in precedenza si era prevista con proporzione 70%-30%, per il 2014 l'inquilino sulla sua parte è esente. Si è parlato in tale sede dell'equiparazione ai fini dell'agevolazione prima casa ai parenti di primo grado nel caso di comodato gratuito o usufrutto ovviamente avendo la residenza nell'abitazione. Sono previste 50 euro di agevolazione inoltre per le pertinenze di una prima casa di 50 euro. L'approvazione della modifica del regolamento che l'immediata esecutività è stata unanime.

Modifica al regolamento di polizia cimiteriale. La sindaca illustra la modifica in questione facendo presente che è dovuta perchè l'estumulazione straordinaria ( presenta delle criticità che rendono impossibile l'esecuzione della stessa dai dipendenti comunali. Si toglie quindi la richiesto dei 50-350 euro richiesti per tali pratiche. Si rimanda sia per l'ordinaria che la straordinaria alla ditta specializzata mantenendo l'autorizzazione comunale. Tale modifica riprende ciò che fa già nel Comune di Trento. La modifica del regolamento e l'immediata esecutività ha avuto il voto unanime.

Modifica al regolamento per l'applicazione del contributo di concessione, abrogazione del comma 1 dell'art.5. Tale modifica come illustrato dalla sindaca è dovuta per aggiornamento alla normativa sulle concessione edilizie. Si passa per il calcolo al Mq. Sul punto Corona Fabrizio che chiede come si calcolano i mq in modo da capire se è la misura lorda come già in precedenza per i Mc. La sindaca risponde che si è lordo quindi si conta anche lo spazio occupato dai muri. L'approvazione de punto viene fatta all'unanimità.

Esame rendiconto anno 2013 del corpo volontari dei vigili del fuoco di Canal San Bovo. Il rendiconto 2013 dei Vigili del fuoco per l'anno 2013 viene illustrato dalla sindaca non essendo presente il segretario o altro delegato dei vigili del fuoco ad illustrarlo, sebbene la sindaca abbia invitato chi di dovere. Sul punto Annamaria Orsingher si duole della mancanza dei Vigili del Fuoco di cui spesso si parla anche per la Caserma. Anche in quelle occasioni sono assenti spesso e volentieri e si chiede se non ci sia qualcosa che non va.

La sindaca dopo aver illustrato le cifre che non riporto per evitare di fare errori vista la veloce esposizione. Chiude comunque in avanzo di amministrazione di circa 2000 euro.

L'approvazione del bilancio passa quasi all'unanimità con voto di astensione di Annamaria Orsingher.

E' da sottolineare che none erano presenti Sergio Sperandio e l'assessore Rattin Fabrizio.

giovedì 29 maggio 2014

Viabilità in Trentino Orientale: Tesino e Vanoi

La viabilità del Trentino Orientale è stata una delle protagoniste della seduta del Consiglio Provinciale di Trento del 27 maggio 2014 e questo grazie alla mozione 104/XV presentata da Marino Simoni di Progetto Trentino che chiedeva la messa in sicurezza della Sp 78 del Tesino.

In sede di trattazione di tale mozione è stata trattata anche la mozione 109/XV presentata da Maurizio Fugatti Lega Nord e in merito la questione annosa della realizzazione della variante sulla Sp78 e del collegamento attraverso tunnel tra Caoria e Val di Fiemme.

In sede di esposizione della Mozione 104/XV Marino Simoni ha messo in luce come essa sia il principale collegamento stradale tra tesino e la Valsugana e come la stessa stia scivolando verso valle e mostra continue crepe a causa dei movimenti del sottostante terreno sabbioso. Si chiede quindi un impegno della Giunta per valutare le problematiche geologiche e infrastrutturali della strada provinciale, e a stanziare i fondi necessari per un intervento adeguato, completo e definitivo per la messa in sicurezza dell'infrastruttura e dei suoi percorritori. In tal modo si darebbe una seria viabilità ad una zona che non può essere ancora emarginata e tenuta in balìa degli eventi".

Maurizio Fugatti ha voluto evidenziare invece il problema politico e le promesse non mantenute che l'hanno portato alla mozione 109/XV. Infatti la Provincia avrebbe ha continuato a procrastinare l'intervento con il pretesto che sarebbe stata realizzata la cosiddetta "Variante del Tesino". Nulla oggi si sa di queste promesse, per cui il malcontento e la protesta dei residenti sono progressivamente cresciuti. La mozione della Lega chiede in particolare il finanziamento e la realizzazione della Variante del Tesino.

La Giunta si è espressa favorevolmente al dispositivo della mozione 104/XV accogliendo quindi la sollecitazione dell'intervento di messa in sicurezza della SP78 . L'assessore Gilmozzi e ha anticipato il sì della Giunta sul dispositivo ma non sulla premessa affermando: "Consegneremo una relazione che dimostra come la Provincia non abbia mai sottovalutato i problemi della SP 78, abbia elaborato un'approfondita analisi geologica per monitorare le frane e stabilito una strategia di intervento da cui emerge che occorre sostenere la strada a monte. C'è una strategia e un intervento che non è solo sulla carta, ma è finanziato e siamo molto più avanti di quanto richiesto".

Per quanto riguarda la mozione 109/XV di Maurizio Fugatti la Giunta Provinciale si è espressa negativamente. Il Tunnel Vanoi-Fiemme e la Variante del tesino costerebbero rispettivamente 534 milioni e un miliardo di euro e, come la Giunta ha già dichiarato, non risultano sostenibili dal bilancio provinciale. Sarebbe quindi da irresponsabile assumere impegni non realizzabili in questa direzione. La Variante del Tesino è inoltre fatta slittare dopo il 2018.

Rodolfo Borga di Civica Trentina ha ricordato che cospicue risorse del bilancio provinciale sono già vincolate e inutilizzabili nei prossimi anni, mentre altre non possono essere spese a causa del patto di stabilità. Il mancato appalto della sistemazione della SP78 sarebbe quindi della Giunta Provinciale che ha bloccato le risorse per la realizzazione delle opere pubbliche finanziate dal Fut impedendo ai Comuni di procedere con gli appalti. Così non è stata appaltata nessuna opera entro la fine della scorsa legislatura.

Giacomo Bezzi di Forza Italia è favorevole alla mozione della Lega osservando che il problema è il calo delle risorse per gli investimenti in opere pubbliche; in quanto si è privilegiato la spesa correte nell'ultimo assestamento di bilancio. Si sta indebolendo ulteriormente la condizione delle valli rispetto alle città.

Simoni accetta le critiche provenienti dall'assessore circa la premessa volendo portare a casa il dispositivo. Ci sarà quindi un voto disgiunto come chiesto da Gilmozzi tra premessa e dispositivo aspettandosi dalla Giunta la disponibilità ad affrontare nel suo complesso la questione del disagio derivante dalla transitabilità di questa e altre strade.

Fugatti prende atto che non ci sono soldi per la variante del Tesino chiedendo che "i rappresentanti locali del centrosinistra che vanno nelle valli a fare false promesse, devono smettere di dire che quest'opera si farà. Non si può prendere in giro la gente: prendetevi la responsabilità di dichiarare di aver fatto una promessa che non possiamo mantenere". La votazione viene richiesta per parti separate il voto separato dei tre punti del dispositivo.

Sulle risorse l'assessore Gilmozzi ha replicato ricordando che per le opere pubbliche la Provincia ha in cassa più di un miliardo e mezzo di euro e vanta crediti dallo Stato per più di tre miliardi di euro. La Provincia può permettersi di realizzare le opere annunciate, ma quest'anno sono intervenute riduzioni di spesa così significative per cui siamo passati da un programma di interventi da un miliardo e mezzo di euro a 900 milioni di euro. Per questo abbiamo detto con onestà le cose che si possono fare subito e le opere da spostare più avanti, tra le quali anche la Variante del Tesino, programmata tra il 2018 e il 2022. A Borga Gilmozzi ha ricordato che la Provincia non ha fatto mancare le risorse per le opere pubbliche locali (300 milioni) ma ha voluto responsabilizzare i Comuni perché indicassero le priorità. Vero invece che il patto di stabilità oggi impedisce investimenti.

Chiara Avanzo del Partito Autonomista Trentino Tirolese vota ad entrambe le mozioni in modo favorevole anche se quella di Marini Simoni non aggiunge nulla a ciò che è stato già chiesto da lei mesi fa. Ritiene inoltre l'intervento dello stesso un po' tardivo e più teso a cavalcare un facile populismo demagogico che a risolvere il problema". Avanzo critica la proposta di realizzare nuove strada, votando però favorevole anche alla proposta della Lega Nord. Esclude che si possano affidare a ditte locali i lavori per la realizzazione della Variante ("cosa auspicabile ma impossibile").

Kaswalder del Partito Autonomista Trentino Tirolese ricorda di non aver mai promesso niente a nessuno in campagna elettorale, ma di aver sempre fatto presente le difficoltà economiche della Provincia e degli enti locali. Afferma inoltre che "Non si può quindi indebitare l'ente pubblico perché qualcuno poi questi debiti li dovrà pagare Le risorse per la Variante del Tesino c'erano, ma purtroppo la popolazione si era opposta e oggi occorre assumersene la responsabilità".

Silvano Grisenti di Progetto Trentino si chiede come Chiara Avanzo possa tacciare di demagogia la mozione di Marino Simoni e poi votarla. Lui voterà ad entrambe facendo presente che lui sollecitò il presidente Ugo Rossi a precisare cosa si può e non si può fare, e anche cosa si deve fare. La spesa corrente inoltre è dove si deve agire anche se afferma "che Roma ci deve risorse (perché non ce le può dare)".

Rodolfo Borga ritiene le accuse della Avanzo rivolte a Simoni di demagogia ingiuste. La stessa inoltre aveva garantito prima delle elezioni che il centro diurno del Tesino sarebbe rimasto aperto e che la Variante sarebbe stata fatta. Il primo è stato chiuso e la Variante viene rinviata. Tuona inoltre con i Patt afermando che "Con le vostre clientele e promesse avete fatto dei trentini un popolo di schiavi". Chiede inotre Gimozzi:Quando è intervenuto il patto di stabilità che vi ha impedito di spendere questi soldi: il lunedì dopo le elezioni o il mese prima?"

Giacomo Bezzi parla apertamente di lobbu trentine che impediscono la realizzazione della variante del Tesino chiedendone la rottamazione come di quelle nazionali.

Maurizio Fugatti vista la posizione avanzo chiede al PATT di esprimersi. Rivolto poi a Gilmozzi sulle risorse segnala che forse si potevano trovare nei tre quattro anni ove si è spso molto per la solidarietà internazionale.

Nerio Giovanazzi di Ammistrare Trentino condivide le due mozioni. Sulla Variante del del Tesino è sicuro che non si farà e chiede ai consiglieri di maggioranza di dire la verità. Oltre a problemi finanziari esistono problemi geologici.

La mozione Simoni viene approvata all'unanimità senza la premessa che viene respinta con 17 voti contrari e 10 favorevoli. La premessa e i tre punti del dispositivo della mozione Fugatti vengono respinte con 17 voti contrari e 10 favorevoli.

lunedì 26 maggio 2014

L'azione di responsabilità verso gli ex amministratori di Cantina LaVis

La cooperativa LaVis S.c.a. è stata commissariata il 1 settembre 2010 dalla Provincia di Trento a causa del depauperamento patrimoniale della stessa subito ai danni dei soci e creditori. Già in data 1 aprile 2013 si è dato mandato ai legali di fiducia per ottenere un motivato parere sulle eventuale esistenza di responsabilità in capo a tutti i membri dell'organo gestorio in carica prima del commissariamento.

Il Commissario e il nuovo Consiglio di Amministrazione hanno lavorato al rilancio della cooperativa ribadendo che andava analizzata l'esistenza di eventuali responsabilità. E' stato un lavoro complesso quello portato avanti dai legali che ha prodotto una relazione complessa visti i vari ambiti da analizzare. Tra gli ambiti analizzati ce n'è uno per il quali, recentemente, sono stati definiti i profili di responsabilità e i responsabili.

L'ambito in questione è relativo alla svalutazione dei crediti verso la società americana F.W.I. operata dal Commissario nella predisposizione del bilancio di esercizio al 30.06.2010 della Società Casa Girelli S.p.a che ha avuto conseguenze nei bilanci di esercizio di quell'anno di Ethica S.p.a. e della Cooperativa LaVis S.c.a. I crediti inesigibili nei confronti della Società Americana F.W.I. Inc., dovuti a relazioni commerciali ammontavano a 6 milioni di euro. Per tale questione viene ricondotta all'operato degli ex amministratori dell Società Casa Girelli ed agli ex sindaci della medesima società per gli anni dal 2005 al 2010.

L'assemblea di Casa Girelli S.p.a ha dato avvio all'azione di responsabilità, su indicazione della Capogruppo, verso i responsabili della gestione di Casa Girelli S.p.a. dal 2005 al 2010 tesa a vedere riconosciute le responsabilità e all'ottenimento del relativo risarcimento.

Non viene comunque ritenuto conclusa da parte del Consiglio di amministrazione attuale l'azione di analisi delle responsabilità per la gestione precedente al commissariamento che sta procedendo su altri profili di responsabilità tesa a circoscrivere responsabilità e responsabili e che saranno oggetto di altre decisioni del Consiglio di Amministrazione.

sabato 24 maggio 2014

Convocato il consiglio comunale per venerdì 30 maggio 2014 ore 18.30

Il 30 maggio 2014 ore 18.30 è convocato il consiglio comunale presso la sala consigliare del comune di Canal San Bovo con il seguente ordine del giorno:

  1. esame verbale della seduta precedente;
  2. modifica della delibera di c.c. n.4/2014 avente per oggetto il tributo per i servizi indivisibili (T.A.S.I);
  3. modifica al regolamento istitutivo dell'imposta unica comunale I.U.C.
  4. modifica al regolamento di polizia cimiteriale;
  5. modifica al regolamento per l'applicazione del contributo di concessione, abrogazione del comma 1 dell'art.5;
  6. esame rendiconto anno 2013 del corpo volontari dei vigili del fuoco di Canal San Bovo.

venerdì 23 maggio 2014

Il dibattito sul Progetto di Seggiovie e Funvie di San Martino

Il dibattito sul Progetto di riqualificazione degli impianti da parte di Seggiovie e Funivie San Martino dopo l'esposizione avvenuta da parte dell'ingegnere Andrea Gobber. Si è vista una popolazione molto favorevole allo stesso anche per la difficoltà che altrimenti diverse attività avrebbero.

L'azienda Seggiovie e Funivie San Martino. Tale azienda ha illustrato come il piano del Parco porta alcune criticità sebbene il progetto sia stato condiviso con lo stesso infatti ci sono problemi sull'attività sia sulla costruzione del bacino innevamento che le pratiche del Freeride, montain bike, fuoripista, etc.. Come i grandi assenti siano gli amministratori locali tranne il comune di Canal San Bovo, Transacqua Comunità di Valle. Si fa riferimento poi alla crisi che stata toccando anche il Primiero porti molta gente andare all'estero anche in Azerbaijan. Come venga difficile continuare se non ci sono garanzie di sviluppo sullo sci e come il parco sembra dare una nuova proposta turistica.

Il Parco Naturale di Paneveggio e Pale San Martino. Il direttore del Parco Vittorio Ducoli ci ha messo la faccia spiegando come si sia arrivati a esprimersi a novembre 2013 negativamente dopo aver dato positivo parere dopo osservazioni al progetto. Il parere negativo sul Bacino di Innevamento viene dopo che il progetto è stato modificato su prescrizione provinciale andando ad interessare la zona umida tutelata da Natura 2000.

Ha messo in luce come non si possa aprirsi ad una non regolamentazione per evitare situazioni come quella della Valcamonica. Si parla del fatto di come non sia così limitativo del fuoripista anche se ammette che c'è stata una riduzione. Si mette in luce come per il mountain bike ci siano 21 km ci sia la LP di Trento 11/2007 che regolamenti tale attività sui sentieri per i evitare conflitti ciclisti e pedoni. Per quanto riguarda Freeride fa riferimento alle limitazione per l'impatto sui tetraonidi. Nel caso la società dovesse avere problemi che lui non vede è disposto a dimettersi.

Il Presidente del Parco torna sui fatti e sulla non condivisione del progetto finale come è stato presentato. Come per alcune cose si possono fare ancora emendamenti e osservazione che verranno presentato e che si deve tornare alla condivisione.

Azienda Promozione Tustistica. Il vicedirettore APT, Manuel Corso, fa riferimento alle attività che sarebbero vietate e che loro pubblicizzano e come abbiano messono dei panelli informativi su dove sono permesse ma come sia di difficile la cartografia del parco. Come sebbene non si propongano alcuni percorsi essi vengano utilizzati.

Organizzazione Dolomites. Un rappresentante Dolomites ammette che alcune foto sono fate in zone vietate per l'attività praticata. Come ci sia stata richiesta anche da altre località per tale attività ma si voglia rimanere qui perchè la località ci crede. Sebbene si propongono altri percorsi quelli comunque vengono percorsi.

Il consigliere comunale di minoranza di Tonadico Ugo Bettega. Il consigliere Ugo Bettega mette in luce come a parte Canal San Bovo e Transacqua come gli altri siano assenti in particolare Tonadico e Siror. Come ciò sia segnale di lontananza della politica dalla gente con 600 disoccupati in Primiero.

Comune Canal San Bovo. Il vicesindaco di Canal San Bovo, Stefano Beccalli, parte col mettere in luce come sia inaccettabile sia l'assenza di molti amministratori e di come ci sia stata una richiesta già nel 2012. Non è comunque un fatto isolato perchè spesso gli incontri con la gente vengano disertati. E' disponibile per le cose di competenza ad essere al fianco del progetto.

Comunità di Valle. Il presidente della Comunità di valle ha osservato che si la politica è distante dalla gente ha ritenuto di partecipare perchè era doveroso parlando di sviluppo economico. E' da sottolineare che anche la conflittualità è alta e si deve tornare ad un rapporto meno conflittuale. Tale rapporto deve esser ricostruito dagli amministratori ma la gente deve dare una mano.

Raimondi. Raimondi che gestisce la società nata sulle ceneri della Siati fa presente che gli impianti fanno 25000 pasaggi giornalieri molti più del parco e come i sentieri spesso fanno schifo.

Il dibattito poi ha visto molta gente parlare a favore del progetto o come richiesta di chiarimenti certo è che per brevità ho 'pensato di riportare solo un sunto dei più significativi.

giovedì 22 maggio 2014

Tesino all'incontro con l'assessore Gilmozzi per la sicurezza della SP78

IeriSi informano si è svolto un incontro dell'assessore Gilmozzi con gli amministratori dei Comuni coinvolti dalla grave situazione presente sulla SP78 del Tesino in loc. Bettega dando alcune rassicurazioni almeno da quanto appare qui. Il comitato era presente per chiedere tempi e modi certi per il ripristino in sicurezza della strada di accesso al Tesino a rischio frana da lungo tempo, ma è stato estromesso dalla riunione, nonostante fosse stato promesso un incontro pubblico con la popolazione in questi giorni.

Il comitato spontaneo sorto per dar voce a tutti i cittadini, residenti e lavoratori che utilizzano la strada, chiede il rispetto di quanto promesso da tempo dalle amministrazioni e non ancora realizzato.

I rappresentanti del comitato hanno esposto degli striscioni di protesta sollecitando i rappresentanti delle istituzioni locali a prendersi le loro responsabilità e supportare le istanze dei cittadini.

Dopo il raduno in loc. Bettega di sabato scorso e l'azione di oggi si svolgeranno altre azioni pacifiche per ricordare l'urgenza della risoluzione dei problemi della viabilità del Tesino.

mercoledì 21 maggio 2014

Progetto di riqualificazione impianti Seggiovie e Funivie San Martino

Il progetto di 15 milioni di euro per la riquilificazione dell'offerta turistica di Seggiovie e Funivie San Martino è stato illustrato il 16 maggio 2014 all'ingegnere Andrea Gobber.

Campo Scuola. Il campo scuola viene dotato di un tappeto trasportatore e viene spostato lateralmente all'attuale posizione. Tale soluzione separa maggiormente il campo scuola dalla pista rendendo maggiormente fruibili entrambi. Per fare ciò si prevede di sbancare una parte riutilizzando poi il materiale di risulta sulla pista come anche dell'altro materiale degli altri interventi.

Bacino innevamento. Tale intervento è previsto per permettere un miglior innevamento programmato a servizio di Ces e Tognola. L'intervento sul bacino di innevamento porta ad un ampliamento del bacino attuale con la creazione di nuovi locali tecnici e un potenziamento del sistema di pompaggio. Un progetto condiviso col parco come tutto il resto, ma che poi è stato modificato su indicazione provinciale e ciò a portato ad un valutazione negativa dal parco. Tale modifica va ad ampliare nella zona opposta a dove il parco aveva dato assenso perchè prevedeva una recinzione che è stata bocciata e in tal versione occupa una zona umida.

Riorganizzazione impianti. La riorganizzazione degli impianti prevede lo smantellamento della seggiovia che arriva a Malga Tognola con la riqualificazione ambientale dell'area.

Viene inoltre previsto un impianto automatico a servizio della pista Rododendro prevedendone l'ampliamento fino alla scogliera.

In collegamento con Malga Ces viene prevista una quadriposto manuale con portata i 2000 persone fino a Cigolera essendo fin là pista ampliabile bile ai 64 metri necessari. Per la restante pista i possono avere 1200 passaggi essendo non ampliabile per vari problemi.

Il progetto è realizzabile in 5-6 anni ed è all'attenzione della VIA. Si darà conto in altra sede del dibattito.

lunedì 19 maggio 2014

Impianti sciistici e futuro del Primiero: serve un privato per parlare di ciò con la popolazione?

Il 16 maggio 2014 si è tornati a parlare del futuro economico del Primiero e in particolare di impianti sciistici con la popolazione grazie all'invito dell'amministratore delegato di Funivie e Seggiovie San Martino, Valeria Ghezzi. Un incontro molto partecipato dalla popolazione come non se ne vedevano da tempo. Esso si è tenuto in Sala Negrelli presso la Comunità di Valle di Primiero e ha richiesto l'apertura di sicurezza per poter contenere la gente dimostrando quanto sia sentito il tema tanto più che la crisi si fa sentire.

E' da sottolineare che a parte Canal San Bovo col vicesindaco Beccalli Stefano, Transacqua con il delegato Sergio Scalet e la Comunità di Valle col Presidente Cristiano Trotter si è visto un totale disinteresse da parte dalle altre amministrazioni comunali. Chi invece ci ha messo la faccia è il Parco di Paneveggio e Pale di San Martino col Presidente Giacobbe Zortea e il direttore dello stesso Vittorio Ducoli e l'APT d'ambito con la presidente Paola Toffol. A questo incontro si arriva dopo che li amministratori locali a cui si era chiesto per lettera di poter affrontare alcuni temi non hanno dato riposta e dopo che il direttore del Parco in una riunione in Provincia ha detto che si era lì a "tutelare un interesse privato di Valeria Ghezzi su un demanio pubblico". Questo dopo che il Piano del Parco dava prescrizioni circa le opere che sono limitative di ciò che si può fare da parte degli impianti sciistici ritenute dalla società impiantistica che ha organizzato l'incontro anche alla luce delle proposte che l'APT d'ambito che propone anche lo freeride, il fuori pista, nonchè il downhhill che sono vietato dal piano. Si chiede chiarezza su quale proposte turistiche si vogliono tenendo conto che attualmente il Parco occupa 30 persone mentre gli impianti sciistici 150. Due offerte turistiche diverse su cui è bene chiarire.

La Funivie e Seggiovie San Martino prevede un investimento di 15 milioni di euro, tutti messi dal privato, per poter rinnovare gli impianti per poter rispondere adeguatamente alla clientela anche per quanto riguarda le mode. Verrà presentato in altri post del progetto e si darà conto dei punti più interessanti del dibatto, per non appesantire la lettura, che è stato acceso sebbene corretto.

Si può però subito dire che Valeria Ghezzi ha fatto delle richieste precise:

  1. ogni cittadino si faccia ambasciatore verso gli amministratori locali in modo che chiariscano quale offerta turistica si vuole e se o scii ha ancora un futuro in Primiero;
  2. garanzie sulle possibilità di crescita anche per quanto riguarda la soluzione dei problemi dovuti alle altre società in particolare agli annosi problemi della società in liquidazione SMPTF che ha raccolto la Siati;
  3. sospensione della seconda adozione del Nuovo Piano del Parco per le criticità e l'impossibilità in tempi ristretti di affrontare con coscienza per la complessità della materia.

L'ultima richiesta si potrà valutare se sarà accolta a breve visto che la seconda adozione è prevista per oggi certo è che si può già dire che i molti presenti alla riunione era con Valeria Ghezzi.

sabato 17 maggio 2014

Un anno dall'eredità della sindaca Mariuccia Cemin che nessuno sembra voler cogliere

Esattamente quattro anni fa salì in sella dell'amministrazione comunale la sindaco Cemin insieme ai suoi collaboratori. Una salita avvenuta dopo aver vinto le elezioni in cui è stata presentata una seconda lista per evitare il quorum e questo è stato dichiaratamente detto in quella campagna elettorale del 2010.

Un percorso non facile quello dell'amministrazione che ha visto nel 2012 anche perdere pezzi. Si è comunque riusciti ad andare avanti con un valutazione delle norme sopraffina. Si è potuto così conoscere meglio la sindaca Cemin che si dimostra un ottima tecnica, ma non altrettanto in campo politico. Molte cose sono state portate avanti alcune invece sembrano proprio non voler vedere la luce (es. Caserma dei Pompieri, Ostello di Caoria e opere anche fantasiose che erano presenti nel programma). Risulta inoltre difficile che la strada di Caoria venga portata avanti almeno sentendo il consigliere provinciale Lorenzo Baratter.

Un bilancio quello che si appresta ad esserci tra un anno con luce e ombre e senza quel slancio che forse ci si attendeva ad una squadra giovane, ma che certo nemmeno le amministrazioni precedenti hanno saputo realmente dare.

A poi da sottolineare la recente battaglia di alcuni cittadini, che hanno portato l'ENPA a fare un mail bombing verso il Comune, in merito al recinto cervi. Che peraltro aveva portato 8 consiglieri a uscire dalla sua amministrazione.

Un ultimo anno che ci porterà certamente a riflettere sull'eredità di una sindaca che qualcosa ha fatto, ma da cui forse ci si attendeva di più. Un eredità questa che appare allo stato destinata a svanire un po' come quella dell'ultimo Luigi Zortea che portò solo persone totalmente nuove a candidare. Non si evince un idea che porti a ritenere una ricandidatura della sindaca Cemin Mariuccia, pronto nel caso è esser smentito, che di altri membri della giunta. Si notano invece movimenti da parte dei fuoriusciti assieme ad altri compagni di viaggio. Si prospetta quindi ad una anno delle elezioni comunali ben che vada una lista ne peggiori dei casi nessuna. E una situazione già vista che non fa che perpetrare un "nuovo must" del sena opposizione che certamente non fa bene, in quanto se da parte della maggioranza e della minoranza c'è dialogo si riesce a portare avanti in modo più proficuo il bene comune.

Da qui al 17 maggio 2015 c'è un anno ma chi vorrà inserirsi certamente dovrà già lavorare per non trovarsi poi come nel 2010. Le difficoltà certo non mancano ma certo chi dovrà candidarsi se vorrà distinguersi e far far lo slancio al Vanoi dovrà avere un idea del Vanoi del domani e non pensando solo alle opere. Sarà inoltre importante per chi si candiderà avere un idea sul Comune Unico promosso dal relativ comitato che iniziando con Transacqua chiede ai candidati cosa ne pensano ed di assumere un impegno in tal senso.

Un po' però se non dovesse candidarsi la lista di Cemin Mariuccia dispiacerebbe perchè non si potrebbe giudicare, se non in chiacchiere da bar, il suo operato.

giovedì 15 maggio 2014

Movimento franoso su piazza Still a Siror: la gente è stufa

Oggi alle 9.30 si è tenuto in piazza Still un sit-in di cittadini al quale c'era la famiglia Origano che per prima ha sollevato il problema del movimento franoso. Il problema in questione va avanti da anni ed è stato segnalato almeno dal 2009, anche ai servizi provinciali, senza però aver trovato soluzione.

Nel 2009 tramite ricorso alla Giunta Bagetto Luigi Franco ottenne di poter costruire una strada anche se si sottolineava nella delibera della Giunta Provinciale di Trento nr. 433 del 2009 che decideva il ricorso la pericolosità idrogeologica della zona. Certamente tale opera non ha portato sollievo alla zona tanto che il 14 ottobre di quell'anno Lucian Donato faceva riferimento a chi ha preso la decisione in merito doveva esser ritenuto responsabile in solido col proprietario della strada di eventuali disastri facendo riferimento alla vicenda di Sarno.

Nel dicembre 2012 lo stesso Lucian Donto è disposto a fare lavori per cercadre i risolvere con dei lavori a proprio spese la situazione onde evitare di avere un aumento dei danni cosa che la Famiglia Origano e Meneghel hano avuto.

I cittadini in questione dopo che gli è stato confermato che non possono fare interventi come sottolineato da Lucian Donato chiedono di avere una soluzione al problema che potenzialmente mette a rischio la sicurezza delle persone di tutta l'area visto che la situazione va via peggiorando.

A questa richiesta non è seguita uguale attenzione con qualche sopralluogo dei tecnici, ma senza poi aver soluzione. In data 08 gennaio 2014 il sindaco di Siror, Walter Taufer, faceva riferimento ad un incarico all'ing. Daniel Zanona che ha che ha già verificato esternamente la situazione, ma che è disposto a far verifiche interne. Si è parlato di un incontro tra l'ing. Riccardo Nami e i Servizi provinciali competenti per arrivare una soluzione per tutti gli edifici che sono coinvolti alla problematica. Allo stato anche dopo un incontro poco cordiale col segretario comunale Mauro Amadori che non riteneva di dover dare risposte nulla si è mosso.

Al sit-in era presente Luca Zeni del PD, invitato da Enrico Turra, che ha assicurato che contatterà l'assessore Mauro Gilmozzi e si impegnerà anche con un interrogazione per capire lo stato delle cose e che tipo di interventi e che tempistica per una soluzione. Si spera che non sia una boutade elettorale.

Un disagio questo che va avanti da tempo con le persone sempre in attesa di un intervento che allo stato ancora non c'è con una politica anche a livello comunale lontana dai cittadini.

Razionalizzazione ed efficienza delle aziende del settore pubblico in Trentino: cosa si è fatto e si farà?

Nel 2010 e 2012 sono stato approvate due leggi provinciali nello che prevedevano la creazione del consorzio "Centro servizi condivisi" per conseguire obiettivi di semplificazione, razionalizzazione ed efficienza del sistema pubblico provinciale.

Sebbene ciò sia condiviso da Silvano Grisenti, consigliere provinciale di Progetto Trento, si chiede se per questo "Centro" siano stati predisposti uno studio di fattibilità e un piano economico-finanziario, se siano stati strutturati i primi servizi condivisi, come abbiano operato, se siano stati deliberati compensi (per organo amministrativo, direttore, personale) e se siano state analizzate le attività svolte.

Il presidente Ugo Rossi spiega che il Consorzio costituito tra le 27 società di sistema della provincia. E' stato attivato nel settembre 2013 e sta lavorando nella direzione prevista dalla legge. L'indicazione della Giunta è stata quella di lavorare in prima analisi su una categoria di servizi esercitabili in maniera condivisa. L'organo amministrativo è composto da un numero variabile da 3 a 5 membri, con incarichi esercitati a titolo gratuito. Il compenso del direttore, le risorse sono messe a disposizione da Casse del Trentino, equivale a quello ricevuto nell'ente di provenienza

Da fine 2014 si procederà con riferimento al tema approvvigionamento ed acquisti, raccolta dei fabbisogni ed analisi degli stessi. Si ravviserà quindi a quel punto anche la necessità di riformulare gli assetti derivanti dalla riorganizzazione della Provincia, che comporteranno una ridefinizione dei compiti dello stesso consorzio.

L'APPA è ancora autonoma?

L'Appa (Agenzia provinciale protezione ambiente) è stata declassata attraverso le delibere della Giunta Provinciale di Trento da Ente pubblico indipendente dal potere esecutivo a struttura interna e subordinata alla Provincia.

Manuela Bottamedi, consigliera provinciale del Movimento 5 Stelle, chiede attraverso una interrogazione a risposta immediata le ragioni di questa scelta che toglie autonomia all'Appa mentre altre analoghe agenzie regionali restano indipendenti. Vuole sapere quanti controlli ambientali sono stati effettuati nel quinquennio 2009-2013 e la programmazione delle attività per quest'anno e il prossimo.

Sul punto il Presidente Ugo Rossi ha precisato che si è sempre operato nel rispetto della legge istitutiva delle Agenzie, che la configura come struttura organizzativa della Provincia, dotata di autonomia tecnica, amministrativa e contabile. Un'autonomia, però, che non esonera la Pat da un potere di vigilanza e controllo anch'esso previsto dalle norme. L'autonomia si è dunque sempre svolta nell'ambito delle direttive emanate dalla Giunta e la legge 3/2006 ha poi precisato che tutte le Agenzie costituiscano articolazioni dei dipartimenti provinciali, al fine di garantire unitarietà di azione. Per brevità, Rossi ha volutamente omesso la parte statistica dell'interrogazione sui controlli effettuati nel quinquennio, che ha comunicato consegnerà direttamente alla consigliera.

Manuela Bottamedi segnala che, al di la di tutto sembra esserci una precisa volontà di depotenziare il ruolo dell'APPA e di smantellarne il ruolo e credo che questo emergerà dalla quantità di controlli espletati dall'Agenzia, che sicuramente sarà decrescente.

mercoledì 14 maggio 2014

Gazebo Antivitalizi sabato a Fiera di Primiero

Il video sopra riportato illustra la battaglia dei vitalizi che i M5S sta portando avanti anche in Provincia di Trento.

A Fiera di Primiero sabato dalle 14 alle 19 in Piazza Cesare Battisti verranno raccolte le firme da allegare al ricorso promosso al Tar da Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi consiglieri del M5S.

Spesso si parla che i vitalizi sono uno scandalo ma sabato tu la possibilità di dare il tuo contributo per la loro eliminazione. Dovrai però per firmare avere la carta di identità.

Nel video che è stato presentato si parla di poter anche con un contributo economico di poter partecipare al sostegno del ricorso che viene totalmente finanziato dai cittadini.

Sit-in Frana Siror domani alle 9.30

Una frana sta inesorabilmente mangiando un paese quello di Siror.

Domattina alle 9.30 un gruppo di cittadini da appuntamento in piazza Still a Sior a tutta la popolazione per poter far apprendere lo stato dell'arte. Uno stato che ancora oggi risulta preoccupante a loro dire, mentre poco si è mosso.

Un paese che ancora oggi è minacciato da un frana e cerca risposte.

Sostegno alla formazione dei medici quali risultati?

Rodolfo Borga capogruppo in consiglio provinciale a Trento di Popolo della Libertà Trentino con la sua interrogazione a risposta immediata ha messo una lente sul sostegno alla formazione dei medici. Questo perchè la Provincia di Trento fissa i fabbisogno di medici specialisti e in base a questo concede a ciascuno 12 mila ero per la formazione post laurea. A fronte di ciò dopo la specializzazione gli stessi devono devono rimanere per 60 giorni in attesa di essere chiamati dall'Azienda provinciale servizi sanitari (Apss), pena la restituzione di 70.000 euro.

In particolare vuole capire Borgo vuole sapere:

  1. quante borse di studio la Pat ha pianificato nel triennio 2011/2014;
  2. quante sono state coperte mediante concorso;
  3. quanti medici specializzati trentini hanno iniziato a lavorare con l'Apss nel 2012/2013;
  4. quanti conseguiranno la specializzazione nel 2013/2014 e con quanti di loro l'Apss vuole instaurare un rapporto contrattuale.

L'assessore competente Donata Borgonovo Re fornedo una sintesi dei dati ha parlato di un piano triennale 2011-2014 nel quale la giunta a previsto un fabbisogno di 26 posizioni di specializzazione nel 2011-2012, 36 nel 2012-2013 e il successivo di 26 posizioni.

Le università coinvolte sono Padova, Verona, Pavia e S. Raffaele di Milano. I contratti di formazione specialistica sono stati 16 nel 2011-2012, 22 contratti nell'anno successivo e per il 2014 non sono stati ancora emessi i bandi di specializzazione (ciò avverrà probabilmente in settembre). Per le modalità di accesso alle scuole, la Provincia è in attesa che sia definita con il ministero la particolare posizione del Trentino.

Quanto ai contratti con l'azienda sanitaria, gli specializzati nel 2011 sono stati quattro e tutti hanno partecipato a selezioni e concorsi attraverso i quali è stato assunto un medico. Nel 2012, i medici specializzati sono stati sette, quattro dei quali assunti. Nel 2013, i medici specializzati sono stati 16 e ne sono stati assunti 11. Infine i medici che si specializzeranno nel 2013-2014 saranno 17 per i quali non sono state ancora definite le modalità di collaborazione con l'Apss.

Borgo rileva che si è di fronte all'individuazione di un fabbisogno di medici operato dalla stessa Provincia che investe sugli specializzandi ma poi non effettua le assunzioni previste. Allora o i soldi sono gettati via oppure c'è una grave lacuna dell'Apss. Il rischio è che vi siano carenze in organico e al tempo stresso di perdere risorse stanziate per i nostri medici.

Tenere gli appalti almeno quelli di importo minore in loco si può

Spesso si è sentito dire che un appalto non si poteva tenere tra le imprese del luogo, ma se ciò è certo vero per gli appalti di ammontare consistenti.

E' questo il messaggio che dal Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi Rossi viene dato all'interrogazione a risposta immediata presentata da Giacomo Bezzi. Infatti al consigliere provinciale di Forza Italia che chiedeva come mai le imprese imprese edili della val di Sole sono state escluse dalla gara d'appalto bandita dall'Apac (Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti) per l'ultimazione dei lavori di "manutenzione straordinaria ponte e strada di accesso alla discarica sita in località 'ex cave di ghiaia' Ugo Rossi va in tale direzione.

Nella sua risposta il Presidente parla di un affidamento lavori avvenuto mediante cottimo fiduciario invitando 7 imprese scelte tenendo conto di un principio di rotazione e della collocazione sul territorio entro un raggio di qualche decina di chilometri dalla sede del cantiere. Ha inoltre escluso che ci sia stata nessuna discriminazione da parte di qualche struttura provinciale. In ogni caso le prossime volte si terranno in considerazione le ditte rimaste escluse questa volta.

lunedì 12 maggio 2014

Indennizzi agli operatori economici: una legge solo sulla carta

La legge 203 dell'aprile 2012 era un legge grazie alla quale si dovrebbero indennizzare gli operatori economici danneggiati dall'esecuzione di lavori pubblici, ma è rimasta una legge rimasta sulla carta.

Walter Viola di Progetto Trentino attraverso un'interrogazione a risposta immediata chiede come mai a distanza di quasi due anni dall'approvazione a Giunta non ha ancora deliberato i criteri e le modalità per attuare le norme anche se ciò era previsto dal provvedimento entro i nove mesi successivi all'approvazione.

Il Presidente Ugo Rossi attraverso la sua risposta a tale interrogazione rileva che da un esame più approfondito si sono rilevati elementi di incompatibilità rispetto alla normativa europea ne vanno quindi riconsiderati i profili attuativi della norma, la quale così come approvata se applicata determinerebbe impatti considerevoli sotto il profilo finanziario.

Walter viola esprime la sua insoddisfazione in quanto tali profili i compatibilità con le europee erano stati verificati e approfonditi in sede di esame della norma.

Certo è che tale storia più che in una riconsiderazione della norma sembra che debba portare ad un revisione del modo in cui si esaminano le leggi, in quanto i controlli di compatibilità normativa andrebbe compiuti prima dell'approvazione. Nel caso fossero stati compiuti, ma in fase di attuazione ne fossero trovate ancora incompatibilità normativa, come Ugo Rossi evince allora qualcosa non funziona nei controlli e va posto rimedi.

domenica 11 maggio 2014

Scuole del Primiero decisioni a settembre

Marino Simoni ha sollevato il problema scuole di Primiero nel question time del 6 maggio 2014. E' annoso infatti il problema dei numeri nelle scuole di tale ambito. Ci si chiede che tipo di organizzazione che attualmente vede prolungata la sopravvivenza dei vari plessi scolastici dell'Istituto comprensivo di Primiero nonostante le classi in "sotto numero". Tale comportamento penalizzerebbe la scuola elementare intercomunale di Tonadico, Transacqua e Fiera (che otterrebbe un'unica sezione). Lo stesso chiede alla giunta provinciale quali siano gli orientamenti in merito alla possibilità futura di avere una scuola intercomunale di Primiero a tempo pieno.

La Giunta parte dalla scuola di Tonadico che ha avuto assegnato un'unica prima classe, in quanto gli studenti che formano la seconda provengono da fuori bacino. La struttura di Siror, sebbene piccola, non è così sottodimensionata per venire soppressa. Il mese di settembre sarà possibile una revisione dei criteri per mantenere aperte le strutture non solo per la situazione di Primiero ma tutto il sistema scolastico con possibile riorganizzazione e ridistribuzione delle classi.

sabato 10 maggio 2014

I lavori sulla Sp79 del Broccon partiranno in estate?

Qualcuno di voi si ricorderà quando 11 marzo 2014 riportai la risposta dell'assessore Gilmozzi alla consigliera Chiara Avanzo del Patt in merito alla interrogazione a risposta immediata del 28 febbraio 2014 sui lavori di messa in sicurezza della Sp79

Il 7 febbraio 2014 aveva presentato una interrogazione la nr. 170 anche il M5S, attraverso i consiglieri Bottamedi Manuela e Degasperi Filippo, che però ebbe risposta solo il 16 aprile 2014. La stessa chiedeva in merito ai lavori che si prevedeva per il completamento dell'opera e quanto ammontavo gli investimenti e la tempistica.

Ora dopo che con la Lega Nord si era risposto che si sarebbe f completato l'opera quando ci sarebbero state le risorse e dopo aver detto alla Chiara Avanzo si parlava dell'estate nella risposta al M5S arriva un altro segnale.

In risposta alla interrogazione del M55S si è parlato del primo lotto di lavori eseguiti nel 2003-2007 e di un secondo lotto di 2,5 che prevedeva di una galleria paravalanghe al Km 26 della SP79 e di reti paravalanghe sui versanti "Pizzo degli Uccelli" e Sasso Rosso. Alla stato i paravalanghe sono conclusi, mentre la galleria paravalanghe non è ultimata per fallimento delle due ditte che hanno lavorato.

Manca per concludere il prolungamento di 50 metri di galleria oltre una altro intervento con reti paravalaghe oltre che alcune opere di finitura.

Tali lavori ammontano a 1,8 milioni e serve un ulteriore finanziamento di 800 mila euro. L'attuale congiuntura economica pesante pone forti vincoli sul nuovo Piano delle opere 2013-2018 ma è intenzione finanziare l'opera nel prossimo aggiornamento del piano. In sede di bilancio di assestamento e quindi nel Nuovo Piano Generale della Viabilità 2014-2018 si darà corso alla progettazione e ai lavori per assicurare la messa in sicurezza nel più breve tempo possibile la tratta in parola.

Sono in questa risposta i contorni temporali più sfumati ma certo ci si augura che sia rispettati i tempi del periodo estivi della risposta all'interrogazione a risposta immediata della Chiara Avanzo.

venerdì 9 maggio 2014

I Verdi del Trentino accusano Ugo Rossi di non rispettare i patti presi

Ieri Ugo Rossi ha avuto un incontro con le forze politiche della coalizione presenti nel Consiglio Provinciale ed i Verdi del Trentino hanno appreso ciò dalla stampa.

Con un comunicato stampa molto duro oggi i portavoce Marco Ianes e Lucia Coppola accusano Ugo Rossi di non rispettare i patti presi in campagna elettorale, e anche dopo le elezioni, di chiamare tutte le forze della coalizione anche se sono fuori dal Consiglio Provinciale a loro avviso perchè Ugo Rossi così ha potuto gestire in piena autonomia ogni decisione politica.

Un comportamento scorretto questo che si riservano di valutare seriamente nelle sue conseguenze anche per ciò che concerne l'appartenenza politica. Tale comportamento da loro punto passerà sotto silenzio, ma diventerà uno dei temi di discussione delle prossime riunioni di programmazione politica dei Verdi. Le decisione prese verranno portate a conoscenza con un comunicato stampa.

Il M5S è arrivato anche in Primiero per le Europee

Ieri sera alle ore 20.30 presso la Sala Negrelli è stata organizzata da Davide Bernardin una serata con il candidato alle Europee del M5S Cristiano Zanella. Erano presenti anche i consiglieri provinciali del Movimento Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi.

E' stata una serata che è stata introdotto da Manuela Bottamedi che ha ringraziato i presenti, 20 persone, per la partecipazione e ha voluto descrivere la situazione del Movimento che si sta radicando un po' in tutto il Trentino e che potrebbe vedere anche in Primiero la Formazione di un Gruppo.

E' stata poi la volta di Cristiano Zanella che ha voluto ripercorre illustrare il Movimento il Meetup che è uno degli strumenti in mano al movimento e di come i parlamentari M5S abbiano difeso il Trentino come invece altri parlamentari trentini non hanno fatto come ad esempio Giorgio Tonini PD che vota per scuderia una cosa per poi arrivare in Provincia ove si fanno ricorsi su cose votate dagli stessi. Un discorso a parte merita Mauro Ottobre quasi mai presenti a tali votazioni e che ora come Presidente del comunale di Arco.

Si è poi ripercorsa la storia dei vitalizi che è stata sviscerata in molte sfaccettature per dire come il M5S sia arrivato prima degli altri e come abbia anche proposto come fare. Si tornerà sul tema in un'altra occasione volendo in tale sede concentrarsi sull'Europa.

In tal senso ci si è chiesti cosa abbi fatto l'europarlamentare Dorfmann per l'Italia, il Trentino, l'Europa e come ora lo stesso goda del favore della stampa locale mentre il M5S vede scarsa attenzione dalla stessa.

L'Europa è e rimane importante e a volte non ci accorge di ciò, sebbene molta normativa applicata da noi proviene da lì, ma che ha scarsa democrazia. Un parlamento che ha potere consultivo e di veto in qualche caso, ma che non legifera essendo la Commissione Europea deputata. a ciò. Un Europa più portata all'economia e del fiscal compact che va eliminato perchè mette in ginocchio li stati e che costerò 50 miliardi euro all'anno di tagli al nostro paese. Si vuole puntare ad un Europa più vicina e trasparente.

Un Europa della condivisione del debito attraverso gli Eurobond e che non debba pià vedere, come dice Filippo Degasperi, un paese in ginocchio come lo è la Grecia dopo la cura subito per i 300 miliardi di euro di debiti che aveva.

Si deve arrivare a ri-contrattare anche i trattati secondo Zanella sfruttando cosa permette una convenzione di Ginevra permette in caso di eccessiva onerosità del trattato oltre ovviamente al fatto che siamo "to big to fail", troppo grandi per fallire. Va inoltre ripensata l'Europa perchè si è ingrandita senza adeguata omogeneità dei paesi e che si deve capire dove si vuole arrivare. Forse già ora è troppo grande e sin deve pensare bene prima di aprirsi ancora come in Ucraina e altri paesi.

Si intende portare avanti ciò attraverso la costituzione di un gruppo consigliare europeo cercando di aggregare oltre agli eurodeputati del Movimento almeno 6 europarlamentari di 6 paesi diversi.

Si è poi parlato di altre questioni locali che il pubblico ha messo in luce e magari ne parlo un'altra volta.

giovedì 8 maggio 2014

Quale sostegno ai comuni dopo i danni avuti dalle abbondanti nevicate?

Era il 5 febbraio 2014 quando i consiglieri provinciali di Progetto Gianfranco Zanon, Silvano Grisenti, Marino Simoni e Walter Viola interrogarono la giunta provinciali su quali interventi si era previsto per poter far fronte ai danni avuti dai comuni con le abbondati nevicate di questi'inverno. Si voleva conoscere quali azioni in particolare e quale ammontare si era impegnato e come si intendeva riparirlo.

Con l'interrogazione n. 153 si voleva anche mettere in luce che oltre ai disagi c'erano i danni che solo al disgelo potevano esser calcolati e a maggior ragione servivano aiuti ai comuni che potevano avere problemi di bilancio per ciò.

Il 28 aprile 2014 ha risposto a questa interrogazione che sicuramente ha il pregio di far conoscere meglio ai comuni come muoversi in tale situazione. L'assessore provinciale Carlo Daldoss richiama la delibera n. 149/2000 della Giunta Provinciale che indica i criteri per la ripartizione del fondo perequativo della art.6 della L.P 36/1993. E previsto infatti che spese correnti derivanti da eventi straordinari o imprevedibili che non posso essere finanziare con i mezzi propri dell'Ente. Si possono inoltre finanziare spesse correnti di finanziamento che possono pregiudicare l'equilibrio finanziario dell'ente. Si rilev quindi che le spese dovute dai disagi, danni avuti con le nevicate possono esser finanziate attraverso la art. 6 della legge sopra richiamata secondi i criteri e le modalità della delibera n. 149/2000.

mercoledì 7 maggio 2014

Europee: conosciamo oggi idee di Walter Ferrazza e di Forza Italia

Ringrazio il candidato alle Europee per Forza Italia Walter Ferrazza per aver risposto all'intervista che ci consente meglio le sue idee e quelle del suo schieramento.

L'Italia è sta ripresa per la sua politica in termini di immigrazione in merito ai rimpatri coatti; mentre la Spagna a Mellila spara e tortura chi vuole entrare. Qual'è la politica dell'immigrazione che l'Europa dovrebbe portare avanti? Come armonizzare le pratiche dei singoli paesi?Le differenze che ha citato mostrano una politica dell’immigrazione completamente diversa nei diversi Paesi. A mio parere invece si dovrà lavorare ad una politica condivisa tra tutti gli Stati membri con un piano a lungo termine che regolamenti l’accoglienza ripartendo la responsabilità sull'intera Unione Europea. Una responsabilità economica ma ancor più di solidarietà, che possa finalmente rendere dignitosa l’accoglienza trasformandola in integrazione.

Dobbiamo far uscire il fenomeno dell’immigrazione da una logica emergenziale, promuovendo e sottoscrivendo accordi con gli Stati di provenienza per ragionare appunto in termini di pianificazione.

Si parla di uscire dall'euro. Quali le vostre idee in merito?Nessuna uscita dall’Euro ma una sostanziale ed improrogabile necessità di modifica dei trattati sottoscritti. Vanno rivisti il fiscal compact e la soglia del 3% del rapporto deficit/PIL permettendo in particolare il ricorso a nuovi investimenti per il rilancio dell’economia.

Quali modifiche alla politica monetaria vorreste? Quale ruolo per la BCE?La finanza deve essere a servizio della società e non il contrario, e la BCE deve pensare a finanziare direttamente famiglie ed imprese con interventi straordinari e finalizzati.

Quale tipo di Europa volete? Quali i primi atti che vorreste voler approvati?Un’Europa dei popoli, che rimetta al centro dell’attenzione i problemi reali della nostra Nazione, dandone risposta e trovandone soluzione attraverso rappresentati capaci e scelti dai cittadini, non burocrati non eletti. E’ necessario quindi liberare risorse rivedendo i trattati, utilizzare a pieno i fondi europei a disposizione, investendoli velocemente in innovazione, accesso al credito, occupazione e dotazioni infrastrutturali. Dobbiamo creare condivisione per permettere la dignità a chi lavora, facendo si che tutte le professioni vengano parimenti riconosciute dagli Stati membri e che vi siano ammortizzatori sociali seri e condivisi.

martedì 6 maggio 2014

Cristiano Zanella candidato M5S alle Europee: idee di Europa

Le elezioni Europee del 25 maggio 2014 si avvicinano e si moltiplicano gli incontri si moltiplicano. L'8 maggio 2014 alle ore 20.30 avremo presso la sala Negrelli della Comunità di Valle di Primiero Cristiano Zanella, candidato del M5S alle Europee, che ringrazio per aver voluto rispondere ad alcune domande su alcuni temi importanti per le Europee.

Quale politica dell'immigrazione in Europa ove l'Italia viene ripresa per i respingimenti coatti e la Spagna spara e tortura i profughi a Melilla? In questi ultimi anni ogni membro dell’UE è rimasto da solo ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione e sicuramente, per la posizione geografica, l’Italia è in prima linea a subirne gli effetti. I fenomeni migratori sono fenomeni naturali ed esisteranno sempre. Quello che il M5S pretende è che sia l’Europa intera a prendersene carico, secondo principi di mutualità, di rispetto delle diversità e dei motivi che spingono gli immigrati ad entrare in Italia, anche perché si è visto che il nostro paese è diventato per lo più un corridoio usato dagli immigrati per andare dove le possibilità di lavoro e di rifarsi una vita sono maggiori. Personalmente ritengo che il diritto di asilo politico sia sacro e da tutelare; per il permesso di entrare nei confini europei, vedo con interesse le limitazione che impongono alcuni paesi, come ad esempio l’Australia.

Come si pensa di attuare l'uscita dall'euro che il M5S vuole? Il movimento, contrariamente a quanto i media fanno passare, non vuole l’uscita dall'Euro tout court. Anzi, noi vogliamo una vera Europa, gli Stati Uniti d’Europa, che condividono parte delle loro risorse mutuamente per distribuire equamente il benessere. Noi siamo contro questa Europa della finanza e delle banche, contro questa Europa non democratica, dove il Parlamento non ha iniziativa legislativa e quindi tutto è comandato dalla commissione e dalle lobby di potere, dove vengono sostenuti accordi antidemocratici come il TTIP (trattato transatlantico per il libero scambio) vengono partoriti micidiali sistemi finanziari come ERF (european redemption fund), dove c’è un mancanza totale di trasparenza nel funzionamento e nella gestione delle risorse. Noi siamo per l’abolizione del fiscal compact che nei prossimi anni determinerà un taglio delle spese per il welfare di 50 miliardi di euro all’anno, per l’introduzione degli eurobond che avrebbero salvato la Grecia, per la cooperazione tra gli stati del Mediterraneo, per l’abolizione del limite del 3% del deficit sul PIL per innovazione e politiche per il lavoro, mozione già presentata da noi e votata contro dal PD il 26 marzo di quest’anno.

Noi andremo in Europa chiedendo con forza queste cose. Se verremo inascoltati, chiederemo agli italiani tramite referendum se vogliono continuare con questo massacro sociale o se preferiscono uscire dall'Euro spiegando tramite un dibattito pubblico reale i pro e i contro della loro scelta.

Nel caso l'uscita dall'euro non fosse percorribile quali modificihe si pensa di proporre per il ruolo della BCE? Quali modifiche nella politica monetaria?L’uscita dall'Euro è percorribile se gli italiani la vogliono. Mettiamoci in testa che se il popolo italiano vuole fare qualcosa la può fare. Non ha potuto fare quello che ha voluto perché, specialmente negli ultimi venti anni, ha dato fiducia a politicanti che hanno fatto solo i loro interessi e gli interessi dei grandi gruppi economici. Qui diamo una delega in bianco alla politica e non abbiamo modo incidere sulle decisioni. Non esistono strumenti come il referendum propositivo a quorum zero o l’istituto del recall (revoca) con il quale un governante può essere revocato per volontà popolare.

Ritornando alla BCE, è scandaloso come una Banca Centrale sia privata e sia di proprietà delle banche centrali anch'esse private. Ci vuole una BCE di proprietà degli stati membri direttamente, che abbia sovranità monetaria, che sia compratrice di ultima istanza di Eurobond. Però anche questo non sarebbe sufficiente perché una politica monetaria europea potrebbe avere effetti positivi sulle economie dei membri se ci fosse anche un’integrazione delle politiche fiscali ed economiche, cosa che adesso non abbiamo.

O ci si integra veramente, o siamo destinati (combatteremo fino all’ultimo perché ciò non avvenga) a disgregarci.

Quali i primi atti che vorreste voler approvati?Ci piacerebbe sicuramente rivedere il trattato di Lisbona dando piena centralità a Parlamento che adesso non ha iniziativa legislativa e non ha competenza in tutte le materie. Inoltre l’altra “camera”, il Consiglio d’UE, che legifera assieme al parlamento è composta da nominati e non da eletti direttamente dai cittadini europei (un po’ quello che vuole fare il governo Renzi con il Senato italiano).

Si dovrebbero poi inserire strumenti di democrazia diretta europei come ad esempio il referendum propositivo. Attualmente esiste solo una iniziativa europea con cui 1 mln di cittadini di differenti paesi possono suggerire delle leggi europee, ma essa non ha valore vincolante.

Inoltre si dovrebbe regolamentare la presenza delle lobby economiche e finanziarie nelle istruzioni europee.

lunedì 5 maggio 2014

Comune di Transacqua: vince con 26 voti Pradel ecco il nuovo consiglio

Alle elezioni comunali di Transacqua del 2014 si è voluta la discontinuità con l'eredità di Marino Simoni anche se non in modo così netto come poteva apparire. Il neosindaco Roberto Pradel ha vinto con 51,04% contro il 48,96 di Pietro Pradel. Una turnata elettorale questa che ha visto le liste Nuova Transacqua e Impegno Comune divise solo da 26 voti.

Qui è possibile trovare tutti i dati.

Il nuovo Consiglio Comunale vedra i seguenti consiglieri:

  1. Pradel Pietro;
  2. Scalet Simone (Cogo);
  3. Cerqueni Vittorio;
  4. Lucian Claudio;
  5. Simoni Paola;
  6. Simoni Nicolò;
  7. Simion Cecilia (Musica);
  8. Meneguz Uberto;
  9. Scalet Manuela;
  10. Scalet Sergio;
  11. Scalet Daniela;
  12. Tissot Francesco;
  13. Scalet Cristiano (Keconi);
  14. Bettega Marco (Ormanico).

domenica 4 maggio 2014

Elezioni comunali 2014 di transacqua affluenza alle 22 al 65,05%

Alle ore 22 i votanti alle elezioni comunali di Transacqua è al 65,05% e ciò porta a vedere un calo dalle precedenti elezioni del 2010 del 4,80. Non si può dire che ci sia una debole prevalenza dei maschi: 66,04% maschi e 64,13 femmine.

Non è allo stato possibile valutare i dati in merito ai votanti Aire che hanno condizionato anche le elezioni precedenti del 2010 aveva fatto abbassare la percentuale dall' 81,18 al 69,85 nel 2010.

E da rilevare comunque un calo di quasi 5% che andrà analizzato meglio alla luce dell'AIRE e di altri aspetti. Certo è che sembra che ci sia stanchezza nell'elettorato sebbene il calo è minore che in altri comuni, ma andrà analizzato meglio il dato.

venerdì 2 maggio 2014

Comune unico: il giovedì elettorale dei candidati sindaci aTransacqua su tale tema

Giovedì elettorale il primo maggio organizzato dal comitato promotore della scelta referendaria di fusione degli otto comuni in uno che ha trovato un buona risposta anche nella popolazione con la sala culturale del Comune Transacqua piena. Christian Tomas ha illustrato il percorso compiuto dai promotori Paolo Meneguz, Maurizio Gaio, Daniele Gubert che ha portato a raccogliere 1300 firme sul territorio degli otto comuni per la fusione degli stessi in uno unico. Una petizione che vuole portare entro dicembre 2015 la presentazione da parte dei consigli comunali della richiesta di referendum per avere la prima elezione del comune unico nella primavera 2015. Coerentemente a ciò che tale gruppo porta avanti si chiede alle varie liste che si candidano, Transacqua apre la pista essendo quella che ha per prima le elezioni comunale.

Sono i candidati disposti a impegnarsi a presentare la richiesta di referendum?

Pietro Pradel è il primo a rispondere e si rifa alla delibera che il consiglio comunale del dicembre 2012. Se si legge la delibera la stessa parla di Comune Unico Soprapieve. Il 2013 ha visto diversi problemi non ultimo le dimissioni de sindaco Marino Simoni, entrato in consiglio Provinciale, e non si è ritenuto opportuno nell'ultimo semestre affrontare il tema. Va data una risposta alle 1300 firme dopo il 4 maggio ovviamente con chi ci sta.

Roberto Pradel ritorna alla delibera del dicembre 2012 cge è stataa accolta all'unanimità e di come come consigliere di minoranza abbia avuto un incontro con la popolazione con i 3 gruppi consiliari di Tonadico. C'è stato interesse sul tema ed è stata proposta la fusione anche al Comune di Fiera di. Sul punto con una lettera il sindaco Daniele Depaoli di Fiera di Primiero afferma che non è tema inserito nel suo programma elettorale, ma non si sono opposti pregiudizi. E' stato dato incarico al consigliere di maggioranza, Flavio Zortea, per tenere i contatti verso una fusione ma nulla si è mosso. Roberto Pradel è tra i firmatari della proposta come singolo, ma sarebbe uno sprovveduto se si impegnasse come sindaco tale proposta di fusione da 8 comuni a 1 senza altri elementi.

Christian Tomas fa capire che la proposta è quello da 8 comuni a 1 e che la cornice è ora discutere nelle varie clausole.

Dal pubblico arrivano molti spunti tra chi dice che senza entrare in merito dei contenuti è difficile ad altri che si chiedono di chi sono le 1300 firme a chi decisamente crede che i sindaci sono troppo attendisti e si diano al politichese.

Roberto Pradel torna sul fatto che si deve fare con chi ci sta e va valutato bene l'aspetto economico e vedere se c'è un incremento o una diminuzione di risorse che arrivano. Fa anche riferimento al fatto che si deve vedere cosa ne sarà della riforma della Comunità e dell'assetto istituzionale che la provincia porterà avanti per capire le diverse soluzioni praticabili. Si è fatta poi riferimento al caso della Predaia e che il percorso deve esser partecipato. Si a poi riferimento che Transacqua dopo aver avuto un segretario a tempo determinato circa una anno fa a bandito un concorso per l'assunzione di segretario a tempo indeterminato. Si fa riferimento al fatto che per sposarsi bisogna esser in due come già Simoni Marino aveva in passato affermato. Ha trovato il comportamento della maggioranza strumentale e non troppo convinto.

Zortea Flavio respinge che sia stato strumentale il comportamento della maggioranza uscente e di aver lavorato per tale obbiettivo. Non si è raggiunto l'obbiettivo sebene si sia lavorato molto anche col dottor Bonfante.

Pietro Pradel non nasconde che si è effettuato un concorso, ma che è ancora possibile decidere se si ritiene andare avanti con l'assunzione o meno. Al caandidato Nicolò Simoni che fa notare che sarebbe un comportamento non molto coerente risponde che altri in passato hanno già compiuto simili scelte.

Paolo Meneguz ha spiegato l'intento del'iniziativa che vuole far uscire dall'incartamento istituzionale che già l'ex sindaco Marino Simoni vedeva. Soii vuole chiedere ai vari candidati l'idea, partendo da Transacqua, perchè sono i consiglio comunali che possono fare tale richiesta e non esiste un modo previsto dalla normativa diverso. Si potrà prevedere qualche clausola per i comuni più refrattari ma si chiede in tal senso una mano. Molti problemi aspettano una soluzione e solo l'ente pubblico può darla in una visione sovracomunale.

Roberto Pradel afferma che sul sito della sua lista più di un anno fa. Bsta effettivamente cercare e si trova diverso materiale sul tema. Un zoccolo duro ciò per portare avanti l'idea, sebbene esistano resistenze a Mezzano e Imer, oltre che ad una situazione più complicata a Canal San Bovo. A breve è realistico una fusione a 5 che porterebbe ad una dimensioni che vari studi ritengono ottimale per un comune: 5000 abitanti. Si potrebbe pensare ad un comune a 7 da Sagron Mis e Imer. Più difficile quella a 8.

Pure Pietro Pradel dimostra prudenza anche per il fatto che ci sono molti nodi da sciogliere anche economici in una fusione. Vedrebbe un percorso prima di condivisione di servizi e poi far maturare la scelta potendo capire quale è l'alternativa migliore.

L'intervento di Marino Simoni sulla proposta referendaria è di condivisione delle posizioni dei candidati che si mostrano prudenti, sopratutto per i fatto che il Comune di Canal San Bovo non vuole. Attualmente la legge vuole la maggioranza in tutti i comuni e ne basta uno per fermare le intenzioni degli altri. lp stesso pone due domande: quale idee sul ruolo della Comunità nella riorganizzazione amministrativa? Quanto può influire sulla decisione di fusione il discorso di dove mettere le sedi?

Roberto Pradel sui rapporti comuni Comunità di Valle dipenderà dalla riforma che Daldoss vuole portare avanti e che doveva esser entro maggio e che di cui si sa nulla. Se ciò porterò ad un ente politico o meno. Sul tema sedi fa notare che lui ha portato all'unificazione delle società sportive nell'Unione Primiero e li si è superato la cosa lasciando da parte i personalismi. Poi un servizio può essere da un parte e l'altro dall'altra.

Pietro Pradel fa capire che nelle Comunità di Valle i comuni si devono riprendere la Comunità di Valle che deve gestire i servizi comunali. Le sedi è solo uno dei problemi da affrontare e che il referendum va fatto sulle delle certezze su vari punti che oggi non ci sono.

Emerge dai candidati una disponibilità prudente in attesa di vedere quale proposta concreta emerge e la risposta dei cittadini.