Non si conoscono ancora pienamente i risultati del concorso della Provincia di Trento per il reclutamento di 230 docenti per l'insegnamento delle scuole straniere della primaria svoltosi a giugno di cui ancora oggi si sa solo i risultati per la prova scritta di tedesco, ma la polemica sul test fornito è già attuale sui social.
Un insegnante anonima di cui Sara Ambrosi ha riportato la lettera sul suo profilo così scrive:
Sono solo una voce. Non ho un nome, ne ho centinaia.
Ho lavorato alacremente, sostenuto con fermezza e gioia il CLIL ed il Piano trilingue nelle classi che ho avuto la fortuna di incontrare durante mio percorso lavorativo.
Ho partecipato a tutti i seminari/workshops/aggiornamenti possibili trascurando spesso la mia famiglia ed i miei figli pur di essere un insegnante all'altezza della aspettative che la Provincia ci ha imposto.
Ho lavorato sui Lesson Plan a casa, sabati, domeniche, ponti e vacanze usando la mia stampante, il mio materiale, il tempo dei miei figli.
Ho studiato mille teorie diverse: TPR, Flipped Classroom, Silent Way, Story telling, Coding......
Ho imparato ad usare infinite applicazioni per rendere performanti le mie lezioni: Padlet, Popplet, Edpuzzle, Scratch....
Ho perfino imparato a creare siti internet senza usare quelli prefabbricati.
Ho fatto un corso sulla dislessia, mi sono occupata dei miei "bambini speciali" con amore, pazienza e tanta speranza.
Ho fatto tutto quello che le insegnanti come me hanno fatto, poi......
Arriva il concorso!
La mia chance, la nostra chance!
Vado, andiamo! Sono pronta, siamo pronti!
Centocinquanta posti! Sono i nostri!
Di noi tutti che abbiamo immolato le nostre vite, le nostre famiglie, il nostro lavoro sull'altare del Piano Trilingue e del CLIL. Ce li meritiamo questi posti, ce li siamo veramente guadagnati! Siamo felici di essere lì, pronti per l'esame, pronti a dimostrare il nostro valore!
Giriamo il foglio della traccia estratta e incominciamo a leggere. Man a mano che proseguiamo con il testo il nostro sorriso vittorioso si trasforma in un'espressione perplessa, tutti noi pensiamo di avere un attimo di panico da concorso, ci può stare, forse ci deve stare....... Alziamo gli occhi, respiriamo profondamente, rileggiamo ed aggiungiamo le domande alle quali dobbiamo rispondere: la perplessità diventa paura.
Oddio.... Non capisco! Non si riesce a mettere a fuoco il concetto, il testo è troppo complicato per il nostro livello linguistico (B2), l'argomento è sconosciuto, le domande non sono chiare e le varie opzioni sono discutibili….
È lo stesso, non possiamo mollare, si va avanti!
Magari sono solo io, magari sono troppo agitata, magari non sono all'altezza, magari......
Utilizzo ogni secondo del tempo a mia disposizione, non mollo, non posso mollare anche per rispetto alla mia famiglia che ha sopportato le mie assenze per studiare, non posso!
Consegno. La consapevolezza di averlo fatto male è di una chiarezza tale da essere dolorosa. Cosa mi è successo? Come mai?
Mi confido umiliata con alcune colleghe e anche loro stanno come me, poi se ne aggiungono altre e altre ancora. Solo allora capisco che non sono io, siamo tutti.
Ora, dopo aver pianto tutte le mie lacrime, dopo essermi scusata con la mia famiglia per tutto il tempo inutilmente rubato, rialzo la testa solo per fare una domanda a chi ha scelto la traccia per il concorso:
PERCHÉ?
La politica aveva bisogno di dire che i concorsi sono stati fatti ma gli insegnanti non sono all'altezza?
Ma, signori che siete a decidere queste cose, sapete che siamo persone? Siamo madri, padri, figli e siamo tutti senza lavoro?
Sapete che cosa ha voluto dire difendere il vostro piano trilingue, il CLIL? Sapete che noi ci credevamo?
Forse per voi è stato solo un calcolo di consensi e visibilità senza spendere molto, per noi era la nostra vita lavorativa, una certezza economica per noi ed i nostri figli.
Avete fatto i vostri calcoli, avete vinto, bravi.
Io pensavo però stessimo dalla stessa parte, da quella della buona scuola, dei bambini. Ora capisco che non era vero.
Alcuni commenti alla lettera postata su fb da Sara Ambrosi mettono in luce il punto come ad esempio Martina Rossi che sottolinea come molte si ritrovano nella lettera e come sebbene il testo era non difficile ma fatto male in quanto ad esempio dalla domanda 11 alla 18 del test inglese poteva rendere il tema difficile essendo le risposte tra il non detto e il falso chiedendosi poi se era necessario farlo così difficile. Sara Nones sottolinea che è umiliante esser valutati così un corso dovrebbe esser serio non volendo pensare a secondi fini e spesso il testo era un taglia e cuci e spesso le opzioni di risposta erano discutibili ed interpretabili.
I test scritti di tedesco ed inglese somministrati nel concorso in oggetto sono ottenibili qui. così tutti si possono fare un'idea compiuta senza filtri personalmente non sono in grado di valutare se tali testi dovessero esser somministrati così.
Nella lettera si fa riferimento ad un testo di difficoltà superiore a B2 e una insegnante che ha partecipato parla addirittura che il testo era da C2.
Cosa si può rispondere alla lettera scritta da un insegnante ad ai rilievi posti dalle altre insegnanti sull'interpretabilità delle risposte ritenute discutibili e sul livello del testo presentato? Perchè si sono scelti quei test? Sono in linea con ciò che era richiesto nel bando? Come mai si è ritenuto farlo così difficile? Cosa rispondono in merito l'assessore competente nonchè Presidente della Provincia Ugo Rossi e il Dipartimento della Conoscenza? Felice di ospitare le posizioni di chiarimento dell'assessore e del Dipartimento delle conoscenza che avranno le loro motivazioni se avete partecipato a tale concorso e avete qualcosa da dire usate i commenti per far pervenire le vostre impressioni.