giovedì 30 gennaio 2014

Rettifica in merito alla Mozione NO TAV: l'inganno delle banche dati

Devo procedere ad una rettifica in merito alla Mozione 10/XV che avrà fatto esultare molte persone per la cantonata che ho preso. Infatti avevo dato ieri la notizia che la Mozione in questione era stata approvata basandomi su ciò che appariva dalle banche dati del sito della Provincia di Trento.

Ancora ora permane sulla banca dati che la mozione è stata approvata, ma dopo un confronto con Filippo Degasperi avuto dopo le perplessità in me sorte oggi vedendo il comunicato del Movimento 5 Stelle Trentino che era di tutt'altro il tenore.

La mozione NO TAV che si può comunque ricavare qui non è stata approvata se non in alcune parti. Non è stata approvata la premessa togliendo di fatto la base alla mozione. Togliere tale premessa è come dire che non si accetta che la stessa sia inutile per il calo del traffico esistente.

E' parimenti stato bocciato il punto 2 che chiede di opporsi all'opera che quindi andrà avanti. Era forse troppo pensare ad un ripensamento che avrebbe voluto dire come spiegato nel pezzo da rettificare il fatto che non si aveva peso per un futura concessione A22 basandola sul fondo per la ferrovia da 550 milioni di euro.

I punti forti sono stati così bocciati e rimane la presa d'atto la contrarietà di alcuni comuni e del fatto che serva un informazione attraverso il sito www.ferroviebrennero.provincia.tn.it in termini di impatto ambientale e di traffico, come già detto nel precedente post.

Rimane anche il fatto che si vuole rilanciare la Ferrovia del Brennero e della Valsugana per il trasporto passeggeri e merci.

Nessun cambiamento epocale come sembrava e come molti si aspettavano, ma un miglioramento di informazione. Mi scuso con i lettori per la cantonata basandomi su una base dati che dava approvata, ma non è completamente così.

mercoledì 29 gennaio 2014

Opposizione del Consiglio provinciale di Trento alla TAV

Oggi, 29 gennaio 2014, è un giornata che da qualsiasi punto lo si veda è storica. Nel pomeriggio è stata approvata la mozione presentata dai consiglieri Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi. Il testo della mozione proposta dal Movimento 5 Stelle è scaricabile qui.

Il consiglio prende atto che alcuni consigli comunale, circoscrizioni trentine nonché associazioni come NO TAV Marco si erano espressi negativamente a tale opera e si esprime in un certo senso per l'abbandono di tale opera e del Tunnel BBT. Ma non ci si ferma qui, infatti si guarda ad un rilancio dello sfruttamento del percorso storico della ferrovia.

Si apre poi all'informazione della cittadinanza chiedendo di aggiornare il sito www.ferroviebrennero.provincia.tn.it pubblicando i documenti di traffico sui vari tratti della tratta del Brennero e del medico dell'Università Peter Larcher sull'impatto ambientale del BBT.

Questo è avvenuto dopo che nel 24 maggio 20013 l'onorevole Riccardo Fraccaro presentò un'interpellanza urgente sul tema in oggetto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nella quale chiedeva gli intendimenti in merito al tunnel del Brennero e l'aggiornamento delle previsioni oltre come si intende spostare il traffico sul tunnel BBT.

Con la mozione di oggi il Consiglio Provinciale di Trento esprime la sua contrarietà all'opera e in tal senso apre una discussione sui 550 milioni di euro accantonati da A22. Sembra difficile ora far valere una posizione di forza dovuta a queste risorse accantonate per il BBT in fase di rinnovo della concessione; anche questa freccia è spuntata. In tal senso la gara per l'A22 è ineludibile in quanto non esistono più motivi per privilegiare A22.

Si è avuto un cambio totale di visione provinciale sull'opera che se prima vedeva accantonare risorse e la discussione di quali rapporti con lo stato per realizzare l'opera ora non c'è più.

martedì 28 gennaio 2014

La solidarietà dell'onorevole Mauro Ottobre ai magistrati del Tribunale di Trento

Dopo l'esplosione avvenuta alle 5 del mattino al Tribunale di Sorveglianza Trento del 28 gennaio 2014 che ha visto le vetrate andare in frantumi, da facebook, l'onorevole Mauro Ottobre esprime la sua solidarietà ai magistrati di Trento per un lavoro, il loro, essenziale che va tutelato. Auspica inoltre immediati provvedimenti in tale prospettiva.

Lo stesso però non si limita a ciò e chiede che vena fatto un'attenta valutazione, in primo luogo dalle forze dell'ordine che sono impegnate nelle indagini.

Si associa poi alle parole di preoccupazione del Presidente della Provincia di Trento affermando: "Condivido pienamente le parole espresse dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Rossi, e l’allarme nei confronti di atti e comportamenti che possano determinare un clima di violenza contro il quale –ha concluso Ottobre -occorre avere la massima determinazione".

sabato 25 gennaio 2014

Interrogazione a Daldoss del Movimento 5 Stelle sugli interventi di mesa in sicurezza della S.P.79 Vanoi-Broccon

Il Movimento 5 Stelle attraverso i consiglieri provinciali Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi presenta un'interrogazione per conoscere i dettagli dell'intervento di messa in sicurezza sulla S.P. 709 sul tratto Vanoi Broccon che frequentemente d'inverno viene chiuso per il problemi alla sicurezza dovuti a slavine.

Nell'incontro del 16 gennaio 2014 l'assessore competente Daldoss e il dirigente Martorano avevano promesso di portare a conclusione la sicurezza della S.P. 79 nel tratto in questione non dando però una tempistica, l'entità degli interventi previsti e quali interventi verranno compiuti.

Il testo dell'interrogazione. In relazione alla S.P. 79 Vanoi-Brocon, frequentemente chiusa a causa di slavine e problemi alla sicurezza della circolazione stradale, i consiglieri provinciali del M5S Trentino hanno recentemente incontrato l'Assessore competente Daldoss per chiedere un intervento rapido e definitivo al problema. La recente costruzione di due gallerie paravalanghe, paradossalmente localizzate in modo erroneo e non adeguato alle finalità di tutela e sicurezza dei numerosi turisti e pendolari della zona, hanno imposto il completamento tempestivo e urgente delle opere stradali paravalanghe.

Durante il colloquio l'Assessore ha espresso la volontà di impegnarsi in questo senso, ma non ha fornito tempi certi di realizzazione dell'opera né dati precisi di investimento. A tal fine chiediamo dunque all'assessore competente:

  1. quali lavori sono previsti per il completamento dell'opera;
  2. quali investimenti si prevedono e a quanto ammontano;
  3. quali tempistiche hanno previsto l'assessore Daldoss e il dirigente Martorano per l'avvio dei lavori.

Manuela Bottamedi
Filippo Degasperi

venerdì 24 gennaio 2014

L'odissea della S.P. 79 e l'inaffidabile apertura del lato Vanoi per raggiungere il Broccon: la scossa del M5S

Giovedì 16 gennaio i consiglieri provinciali del Movimento 5 Stelle hanno voluto incontrare l’Assessore provinciale Carlo Daldoss per sollecitare la Provincia a fornire in tempi rapidissimi una soluzione definitiva all’annoso problema delle interruzioni della S.P. 79 che collega la Valle del Vanoi al Passo del Broccon.

Nell'incontro hanno messo in luce come la Provincia, finora, non è riuscita a rispondere alla necessità di assicurare la completa sicurezza e il diritto alla piena e libera circolazione dei numerosi turisti e lavoratori pendolari della zona. Le due gallerie costruite pochi anni fa sono state paradossalmente localizzate in posizione erronea e non adeguata al servizio di paravalanghe.

L’Assessore Daldoss, dopo aver compiuto un sopralluogo con il dirigente ing. Martorano, ha assicurato ai consiglieri 5 Stelle l’impegno e la volontà della Provincia a completare le opere e la messa in sicurezza definitiva di quel tratto di strada.

I consiglieri Bottamedi e Degasperi vigileranno e manterranno massima attenzione al problema, riservandosi di sollecitare con tutti i mezzi la Provincia qualora non dovesse intervenire in tempi rapidi e risolutivi.”

giovedì 23 gennaio 2014

I progetti ferroviari nelle Dolomiti: cosa bolle?

Avevo letto sull'Adige tanto che passato un po' di tempo volevo verificare se c'era realmente un progetto ferroviario dolomitico. In questi giorni non ho ricevuto risposta dalle provincie di Trento, Bolzano, Belluno oltre che da Regione Veneto e Ferrovie dello Stato in merito alla questione. Ho ricevuto invece da Transdolomites un associazione che porta avanti il progetto del trenino dell'Avisio che da Trento porta in Val di Fassa.

E' stata l'occasione la richiesta di lumi sulla vicenda dell'anello ferroviario dolomitico per affrontare la questione del trasporto ferroviario nelle dolomiti con Massimo Girardi dell'associazione Transdolomites.

Le illusioni. Lo stesso non ha mai avuto notizia dell'anello ferroviario cui fa riferimento bensì dell'idea ormai tramontata della Provincia Autonoma di Trento di una linea ferroviaria che partendo da Borgo Valsugana doveva dirigersi nel Primiero. Questa ipotesi faceva parte dello scenario dell'idea progettuale denominata Metroland implosa sotto il peso della sua improponibilità per i territori di montagna nostri.

Qualche progetto va avanti Può confermare invece che esiste l'impegno di Confindustria Belluno per un corridoio ferroviario che da Venezia si vorrebbe si sviluppi verso Cortina d'Ampezzo e poi collegandosi con la Pusteria arrivi a sino a Zermat.

A maggior ragione Massimo Girardi può dare conferma dell'ipotesi di progetto che l'associazione associazione Transdolomites sta sostenendo per il collegamento Trento-Lavis , valli di Cembra, Fiemme e Fassa con capolinea Penia e della proposta di prolungare la ferrovia Trento-Marileva sino a Tirano per poi procedere verso Zermat.Della prima ipotesi ferroviaria si sta lavorando agli studi preliminari .

lunedì 20 gennaio 2014

L'ordinanza sfalci è da riproporre?

Nelle assemblee frazionali tenute nel 2013 dopo le elezioni provinciali era saltato fuori che il tema faceva discutere le persone con pareri divergenti i più critici avuti nelle zone di Zortea, Prade.

In altre zone le criticità emerse era più legate al fatto che si deve trovare un modo per smaltirlo senza dover pagare e andare in discarica inerti. Su questo punto la sindaca ha preso alcuni impegni per verificare alcune strade per verificare se è possibile trovare altre soluzioni.

La sindaca alle assemblee era dubbiosa se riproporre l'ordinanza sfalci e allo stato non si sa che decisione prenderà per l'estate ma la vedevo dubbiosa. Avevo aperto un sondaggio sul mio blog che ha chiuso il 15/12/201 e sarà perchè era sul mio blog o perchè non c'era interesse i voti sono stati pochissimi. Proprio ho pensato che non c'era interesse. I risultati che ne sono dati per i pochi voti 7 non sono indicativi della comunità ma i risultati sono:

  • è un'ordinanza giusta e va riproposta, 2 voti;
  • è un'ordinanza giusta ma da rimodulare, 2 voti;
  • crea problemi a non finire e non va riproposta, 2 voti;
  • viene vista come uno sopruso, 1 voto;

Tra i pochi voti ricevuti c'è una leggera prevalenza di persone che la ritengono giusta, anche se emerge in tale gruppo una spaccatura a metà su tale gruppo in merito al fatto se va tenuta così o rimodulata. E' iniziato il nuovo anno, e sebbene appena gennaio, anche questo sarà un problema che l'amministrazione dovrà sciogliere prima dell'estate anche perchè nelle assemblee sembrava sentito; ma non ho altri elementi per valutare la questione visti gli esigui voti che vi ho illustrato e il fatto che c'è solo una pochissima differenza tra chi favore e contrario.

domenica 19 gennaio 2014

La lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale o identità sessuale in Trentino: l'iniziativa Firmlove

La campagna Firmlove è una raccolta firme, ben 7000 quelle raccolte, per presentare una proposta di legge provinciale di iniziativa popolare che vuole sancire il principio di non discriminazione per i diversi orientamenti sessuali e per le diverse identità di genere nelle scuole come nel mondo del lavoro, nella sanità e nelle comunicazioni.

Il testo originale. Il testo della proposta di iniziativa popolare che così si intitola ""Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere e dall'intersessualità" è possibile vederlo qui. Il testo vuole affrontare la discriminazione in profondità toccando la discriminazione in materia per orientamento, ma anche per l'indentità sessuale, intrasessualità che avviene in molti ambiti.

Non ci si aspetta di andare a toccare prerogative statali ma di contrastare le discriminazioni sessuale nei campi delle materie provinciali:

  1. interventi in materia di istruzione, formazione professionale, politiche del lavoro e integrazione sociale;
  2. accesso ai servizi;
  3. prestazioni socio-sanitarie;
  4. promozione della cultura professionale e dell'imprenditorialità;
  5. formazione del personale provinciale;
  6. informazione;
  7. integrazione dell'articolo 1 della legge provinciale sul lavoro;
  8. modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa);
  9. modificazioni della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15, concernente "Disposizioni in materia di politica provinciale della casa e modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa)";
  10. integrazione dell'articolo 12 della legge provinciale 16 dicembre 2005, n. 19 (Disciplina del Comitato provinciale per le comunicazioni);
  11. integrazione dell'articolo 2 della legge provinciale sulla scuola;
  12. integrazione dell'articolo 9 della legge provinciale 17 giugno 2010, n. 13 (Promozione e sviluppo dell'economia solidale e della responsabilità sociale delle imprese);
  13. integrazione dell'articolo 4 della legge provinciale sulla tutela della salute;
  14. integrazione dell'articolo 2 della legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 (legge provinciale sul benessere familiare);

Il testo originale era molto ambizioso perchè all'art.4 parlava anche di cogenitori sociale e figli un tema che fa molto discutere anche a livello nazionale. Un punto questo che vede molti opporsi per il fatto che apre alla possibilità di avere figli, mentre su alti temi c'è più apertura alla discussione da un più ampio spettro politico.

L'iter. L'inter è iniziato nella scorsa legislatura provinciale in IV Commissione ed è stato fatto tutto l’iter. Questa iniziativa è stata unita ad un ddl di origine consigliare a firma Civico e altri consiglieri del PD ad un tavolo tecnico al quale Paolo Zanella ha partecipato come primo firmatario assieme alla presidente di ArciLesbica Michela Papette e il nostro avvocato di riferimento Alexander Schuster. Ne è uscita una proposta di legge migliorata in molti aspetti. E’ stata tolta la questione del cogenitore, materia che è di competenza civilistica.Tale ddl unificato è stato approvato in Commissione, ma non ha mai visto l’aula causa fine legislatura e mancanza di volontà di portare un tana come questa in discussione nel momento in cui iniziava la campagna elettorale.

Arcigay e gli altri firmatari della legge si propongono di portare a casa la legge entro l’autunno, non snaturata nei sui contenuti fondamentali: promozione campagne provinciali contro l’omofobia, interventi nelle scuole contro bullismo omofonico, possibilità di designare una persona che possa ricevere le informazioni sanitarie anche se non coniugata, considerare transessuali soggetti a rischio di esclusione sociale, edilizia abitativa agevolata anche per le coppie di fatto.

In questa legislatura il ddl è stato riassegnato alla IV Commissione e si ricomincerà col testo di legge base, quello popolare, venendo a decadere tutto il lavoro fatto nella scorsa legislatura. Sono stati incontrati il Presidente Dorigatti e il Presidente dell IV Commissione Detomas per capire come muoversi da parte dei proponenti. Sicuramente verranno incontrati i capigruppo delle forze politiche per far presente l’importanza che la PAT si doti di una legge moderna contro le discriminazioni, come l’Europa ci chiede. Lavoreremo in Commissione per tornare a migliorare la legge, attraverso emendamenti che abbiamo la facoltà di presentare. Il 30 gennaio si comincia con l’apertura dei lavori in Commissione.

Permangono nel testo parole come benessere famigliare e coniuge di fatto che per molti sono difficili da accettare, ma tale proposta ha il merito di portare la discussione anche in provincia su temi concreti legati alle discriminazioni di ordine sessuale affrontando i temi senza sensazionalismo, ma equilibro lasciando fuori un tema da codice civile che è anche il tema più sensibile a eventuali critiche: il cogenitore e i figli.

Si vedrà ora se c'è la volontà politica di affrontare il tema e di portare la discussione nella comunità trentina. Questo vuole esser solo un modo di voler far uscire il tema in modo che tutti ne possano prendere visione. Sul tema l'informazione è importante perchè a volte sopratutto le definizioni sono difficili e anche leggendo il disegno di legge ho potuto chiarirmi alcune idee sulle varie differenze.

Ringrazio il presidente di Arcigay “8 luglio” di Trento Paolo Zanella per il supporto dato per conoscere meglio la questione.

venerdì 17 gennaio 2014

Tempo di Tares ma dov'è la comunicazione?

Gennaio 2014 per il campo fiscale inizia già bene con il caos per i pagamenti TARES che in molti comuni di Italia ha visto la comunicazione di pagamento non arrivare. Il 24 gennaio 2014 è la data ultima di pagamento senza maggiorazioni ulteriori e alla stessa manca una settima.

Il Comune di Canal San Bovo ha delegato Azienda Ambiente alla riscossione della maggiorazione TARES. La stessa verrà fatturata a gennaio 2014 unitamente all'ex tassa rifiuti.

Non si fa riferimento a cosa succede se la fatturazione arriva dopo la data di scadenza sarebbe utile visto che oramai ben che vada cosa succede nei casi di pagamenti oltre data.

Errata Corrige in merito nell'articolo "Discarica di amianto nel Garda nei pressi di Arco ma è cosi?"

Mi è stato segnalato un errore che ho fatto nell'articolo "Discarica di amianto nel Garda nei pressi di Arco ma è cosi?"del 21 dicembre 2013. Ringrazio per la segnalazione il sindaco Luca Civettini che aveva rilasciato l'intervista.

Nell'articolo si parla di Arco in modo errato essendo il tratto di cui si parla nel Comune Nago-Torbole, per il resto è corretto. Mi scuso con i lettori per l'errore compiuto.

mercoledì 15 gennaio 2014

Un 2014 che inizia con l'esercizio provvisorio per il comune di Canal San Bovo

Il 2014 è iniziato per tutti e anche per il Comune di Canal San Bovo, che insieme a molti altri comuni trentini, non hanno approvato il bilancio di previsione 2014 nei termini prestabiliti. Non è stato possibile arrivare all'approvazione dovuta all'incertezza sulle risorse sulle quali il Comune può fare affidamenti tra patto di stabilità e mancanza e mancata approvazione del Protocollo di Intesa sulla Finanza Locale. Questo non ha reso possibile nemmeno arrivare al bilancio tecnico.

A suggerire la decisione di non approvare il bilancio di previsione anche una circolare che caldeggia tale strada vista l'incertezza, la quale anche per la mancata approvazione del Protocollo di Intesa sulla Finanza Locale, indicandola come più logica. Questo periodo di incertezza potrebbe protrarsi fino a maggio fino a quando la nuova amministrazione provinciale, eletta nell'ottobre 2013, non avrà approvato il Protocollo già richiamato e il Bilancio di Previsione. Questo dovrebbe poter concludersi ad aprile 2014 con l'approvazione del bilancio comunale.

Cosa comporta ciò? Per capire cosa comporta ciò si deve partire dall'art. 12 del DPGR 28 maggio 1999 n. 4/L e successive modifiche che norma l'esercizio provvisorio (e la relativa gestione provvisoria), il quale è la situazione che si verifica nel caso non si approva il bilancio di previsione. Il comma 2 di quest'articolo recita così:

Ove non si sia deliberato il bilancio di previsione entro i termini previsti, è consentita esclusivamente una gestione provvisoria, nei limiti dei corrispondenti finanziamenti definitivi di spesa dell'ultimo bilancio approvato, ove esistenti limitata all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, al pagamento delle spese di personale, dei residui passivi, di rate di mutui, di canoni, imposte e tasse, di obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni certi e gravi all'ente.

Dalla formulazione normativa si può capire come l'attività del Comune di Canal San che probabilmente avverrà ad aprile tutto fino a quella data potrebbe esser bloccato o quasi con poca manovra se non per le cose già programmate in passato e che in qualche modo sono state già assunte. Questo succede a 1 anno e 5 mesi dalle elezioni e avrà circa 4 mesi di fermo per nuove opere e attività. Anche le attività di associazioni come Proloco le quali programmano la loro attività sulle risorse che posso aver accesso attraverso il contributo comunale. Questo avrà un risvolto sulla possibilità di programmazione delle attività delle stesse anche per la spendibilità turistica estiva che dovrebbe iniziare già a gennaio per aver positivo riscontro. Certo ci sono state rassicurazioni da parte degli assessori competenti sul fatto che le risorse ci saranno e saranno messe nel bilancio di previsione, ma nessun impegno formale è stato preso. Solo da aprile l'impegno formale potrà esser preso e le risorse arrivare.

In aprile il bilancio di previsione sarà un documento molto atteso e interessante perchè darà il segnale sul futuro e sulle risorse del tesoretto che potrebbe rimanere a chi verrà come eredità di questa amministrazione. Altra questione importante però è sulle opere e attività che verranno messe in campo che si perderanno 4 mesi, infatti essere dovranno essere cantierabili e rispondere al massimo alle necessità della gente. Maggio 2015 si chiuderà la legislatura ed è il momento di fare ciò che si intende fare senza dedicarsi a voli pindarici visto che il tempo non è molto e non limitare eccessivamente l'amministrazione futuro.

Un bilancio previsione, sebbene le risorse su cui potevano contare sono poche, sarebbe stato utile per non perdere 4 mese visto il tempo ridotto che si ha davanti, ma certo l'amministrazione avrà fatto le sue valutazioni.