giovedì 31 ottobre 2013

Il dicembre delle opportunità per le aziende novaresi grazie alla Camera di Commercio di Novara

La Camera di Commercio di Novara attraverso la sua società E.V.A.E.T ha raccolto a luglio le adesioni delle aziende novaresi che vogliono guardare all'Indonesia e alla Malesia. Le aziende partecipanti sono per la totalità piccole/medie imprese che hanno superato una preselezione.

Il 16 e 17 dicembre a Kuala Lumpur e poi il 19 e 20 dicembre a Jakarta saranno organizzati degli incontri di lavoro attraverso una agenda individuale personalizzata sull'azienda con locali operatori interessati. Un settimana prima degli incontri ai partecipanti la settimana prima degli incontri verrà data l'agenda personalizzata.

Una missione imprenditoriale multisettoriale quella questa che rientra nel Programma Promozionale 2013 e che mostra come in un Italia che sembra ferma ci sono casi positivi che riescono a supportare le nostre imprese piccole/medie nella ricerca di nuove opportunità. Opportunità che possono creare lavoro anche in Italia. Esempi questi a cui guardare e perchè no imitare.

mercoledì 30 ottobre 2013

Assemblee di frazione: la popolazione aspetta la sindaca per l'appuntamento annuale

E' sempre interessante scambiare idee con la sindaca Mariuccia Cemin e la sua giunta e credo che pure loro trovino nell'incontro con la gente stimoli nuovi.

Quest'anno non ci sono state a norma dell'art.7 comma 1 dello Statuto del Comune di Canal San Bovo le assemblee di frazione per motivi organizzativi. Il primo una riorganizzazione dell'amministrazione vista la crisi interna subita nell'autunno 2012 con l'uscita dei dissidenti. Quest'anno poi ci sono state le elezioni provinciali che, per stessa ammissione delle sindaca e dal vicesindaco Stefano Beccalli, vietano alle amministrazioni pubbliche di fare assemblee che possano dare sfogo alla gente, in quanto possono incidere sul voto.

Mi è stato assicurato da entrambi che comunque le assemblee si faranno tenendo fede all'articolo della Statuto citato e che non c'è nessuna volontà di sottrarsi al confronto. Non ho però ancora ricevuto le date in cui si terranno le assemblee e vorrei fare una proposta in merito. Eviterei dicembre ove si pensa già al Natale e ci sono poche date utili. Proporrei di fare le assemblee a novembre per poter illustrare le cose fatte, ricevere consigli e domande della popolazione e avere un dibattito franco con la stessa.

Non ho dubbi che l'amministrazione comunale e la sindaca vorranno tenere fede alla promessa e allo Statuto e che le assemblee frazionali si faranno. Sarò ben lieto di pubblicizzare le date se mi verranno date lasciando il mio contatto pierlugi.fabbris@email.it per eventuale invio delle stesse.

martedì 29 ottobre 2013

La politica che cambia: verso un nuovo soggetto politico che si misurerà la prima volta con le Europee per cambiare l'Italia e L'Europa

Alla Camera, giovedì 24 ottobre, è stata presentata la dichiarazione congiunta dei Liberali e Democratici in cammino per cambiare. L’hanno promossa sei gruppi: FARE per Fermare il Declino (Coordinatore Nazionale, Michele Boldrin, Partito Liberale Italiano (Segretario Nazionale, Stefano De Luca), Liberali Italiani (Presidente Nazionale, Raffaello Morelli), Progett’Azione (Coordinatore, Angelo Burzi), Uniti verso Nord (Presidente, Alessandro Cè), Partito Federalista Europeo (Presidente Nazionale, Stefania Schipani). La dichiarazione congiunta intende essere il catalizzatore di ampie adesioni di Associazioni e di persone fisiche.

Dichiarazione congiunta.

Questa Italia, di cui siamo innamorati, va nella direzione sbagliata e corre il rischio di continuare sul sentiero di un inesorabile declino al quale è stata avviata dalle politiche adottate negli ultimi decenni. Bisogna invertire rapidamente la rotta, ma i partiti che sostengono questo governo sono incapaci di farlo. L’ondata di antipolitica che questo stato di cose ha generato si è espressa sia con l’astensione dal voto che con il sostegno al M5S, il quale non sa indicare al paese una via di uscita credibile.

Una radicale svolta politica, istituzionale, economica ed anche culturale si può mettere in atto solo cambiando la struttura dello Stato sia a livello nazionale sia a livello europeo, modernizzando la struttura statale italiana e gettando le basi per costruire un’Europa Federale, che superi i limiti istituzionali dell’attuale Unione Europea. Italia ed Europa devono tornare ad assumere la posizione di protagonisti nei confronti del resto del mondo. L’Italia ha bisogno di vere riforme ma l’attuale classe politica non le vuole per perpetuare i privilegi di cui si è appropriata a danno dei cittadini che lavorano e producono.

L’Italia ha quindi bisogno di una grande formazione politica che rappresenti le componenti sociali più vive e produttive del paese per realizzare quella riforma liberale di cui si discute inutilmente da trent'anni. In Italia, questo soggetto politico non esiste: va costruito. Questo è l’obiettivo per cui abbiamo deciso di cooperare superando le non rilevanti differenze di visione che ci hanno sino ad ora tenuti divisi, per cercare invece di valorizzare quel patrimonio culturale e di idee che ci accomuna. Per questo facciamo appello a tutte le persone ed istanze sinceramente riformatrici perché si associno a noi, con spirito critico ma positivo, per costruire un’aggregazione politica alternativa sia al conservatorismo di PD e PdL che alla critica distruttiva del M5S.

La proposta che avanziamo è di costruire assieme tale formazione politica su un programma ben chiaro e definito, unificando e valorizzando in essa le esperienze politiche che rappresentiamo e quelle molte altre che esistono nel paese e che, da diversi punti di vista, hanno a cuore quegli stessi obiettivi di rinascita della nazione che ci ispirano.

Non stiamo proponendo di unificare soltanto tutti coloro che si rifanno ai principi del liberalismo italiano ed europeo: occorre andare al di là delle vecchie barriere ideologiche che abbiamo ereditato dalla storia nazionale – o di quelle organizzative e di partito – per parlare ai cittadini ed in particolare a quelle realtà che maggiormente patiscono la crisi. Il nuovo soggetto politico che intendiamo costruire vuole essere alternativo all'attuale sistema partitocratico: vogliamo ribaltare la società dei divieti e dei privilegi che uccide l’economia del paese e nega libertà ai cittadini.

Unirsi non significa mortificare l’identità delle organizzazioni e delle persone che a questo progetto partecipano, costringendoli a rinunciare alla propria storia ed imponendo loro di abbandonare i propri valori. Al contrario, per noi unirsi consiste nel valorizzare ed esaltare queste storie, questi valori, queste visioni strategiche, per costruire, insieme e con altri, una nuova aggiornata sintesi politico-programmatica.

Le elezioni europee sono la prima scadenza che non possiamo mancare. Occorre sia riportare l’Italia in Europa, da protagonista, che cambiare l’Europa sburocratizzandole entrambe. Vogliamo arrivare preparati alle elezioni europee del maggio 2014 come parte integrante di una forza politica di ispirazione liberal-democratica.

Per arrivare a questo vogliamo raccogliere attorno a tavoli di lavoro tematici tutti coloro che siano disposti a contribuire attivamente a tale processo costituente. I concreti punti fondanti del nostro progetto, in cui noi tutti ci riconosciamo, sono:

  1. Riduzione del debito statale, mediante dismissione del patrimonio pubblico;
  2. Riduzione della spesa pubblica, mediante riduzione del perimetro dell’intervento pubblico nell’economia, con conseguenti privatizzazioni ed eliminazione d’ingiusti sussidi;
  3. Riforma fiscale, che porti ad una drastica riduzione della pressione complessiva e tuteli i cittadini e le imprese dagli abusi della burocrazia pubblica;
  4. Riforma dello Stato in senso federale, con attribuzione di autonomia impositiva e finanziaria alle Regioni e agli Enti locali in modo da rendere i governi decentrati responsabili delle proprie scelte davanti agli elettori e con meccanismi di perequazione trasparenti a favore delle aree più deboli. Costruzione di un’Europa federale che si ponga come soggetto politico unitario internazionale;
  5. Riforma del diritto del lavoro, per assicurare l’elasticità in ingresso ed in uscita, garantendo i più deboli mediante l’introduzione di un sussidio di disoccupazione universale;
  6. Riforma della Pubblica Amministrazione, con drastico taglio delle strutture burocratiche e delle procedure amministrative, riducendone i costi esorbitanti. Rivedere la giustizia civile e rivisitare quella penale per fare sì che la certezza e celerità del diritto diventino una realtà per tutti i cittadini e non solo propaganda elettorale;
  7. Riforma del sistema creditizio e tutela del risparmiatore, liberandoli da protezioni e influenze estranee al sistema bancario e finanziario;
  8. Lotta all'illegalità, con particolare attenzione alla criminalità organizzata e alla corruzione;
  9. Riforma del sistema educativo, per ridare alla scuola e all'università il ruolo di volani dell’emancipazione civile e socio-economica delle nuove generazioni. Occorre spendere meglio e di più per creare il capitale umano delle nuove generazioni e per fare questo vanno introdotti cambiamenti sistemici. La concorrenza fra istituzioni scolastiche e la selezione meritocratica di docenti e studenti devono trasformarsi nelle linee guida di un rinnovato sistema educativo.
  10. Riforma del finanziamento della politica, abolendo quello statale e sostituendolo con quello dei cittadini, inquadrato in precise regole di trasparenza e democrazia civili unite a tetti antimonopoli di influenza; adozione di una legislazione adeguata ad eliminare i conflitti d’interesse nella vita politica ed amministrativa.

Tanto premesso e ritenuto, i soggetti firmatari della presente, per il tramite dei loro legali rappresentanti muniti dei necessari poteri di firma

dichiarano

di aderire al progetto di costituire insieme una nuova Formazione Politica, che si ponga lo scopo di far ripartire la crescita del paese per il tramite delle riforme specificate. Inoltre,

si impegnano

a collaborare tra di loro e, più in generale, a fare tutto ciò che è necessario perché il progetto possa essere realizzato nel più breve tempo possibile.

Italia, 24 ottobre 2013

lunedì 28 ottobre 2013

Ugo Rossi stravince ma tante valutazioni vanno fatte.

Un elezione quella delle provinciali che hanno visto un calo dell'affluenza forte del 10% sulle elezioni provinciali del 2008 e anche 20% delle politiche 2013 attestandosi sul 62,82%. Un segnale forte di disaffezione alla politica trentina che va valutata e che forse vede una difficoltà di cambiare che spesso la persona ritiene insensato votare. Questo è dovuto anche alle alternative a Ugo Rossi che non sono state all'altezza.

Come spiegare la vittoria di Ugo Rossi così schiacciante al 58,12% contro il primo sfidante Diego Mosna che si ferma al 19,28% sebbene gli scossoni e le accuse lanciate al centrosinistra.

Un fatto importante è che il PD è rimasto il primo partito con 22,07%, mentre è una sorpresa il superamento del PATT sul UPT.

Non è stata ritenuta valida la scelta data dalla coalizione di Mosna che col 19,28% dimostra la debolezza dell'offerta politica e porta a riflettere. Sicuramente ha pesato l'ingombrante presenza di Silvano Grisenti. Una persona che entra in consiglio con 7523 presenza.

La Lega Nord si presenta come 4 partito più votato davanti i grillini con circa il 6,22% portando in consiglio Maurizio Fugatti e Civettini Claudio.

La candidatura di Alessandro Olivi poteva essere a rischio visto il scoppiettante Luca Zeni che si era mosso quasi da candidato alle primarie quando Olivi ambiva alla candidatura a Presidente della Provincia. Le sue preferenze sono 13647 contro 4249 di Zeni. Bene anche la Borgonovo Re con 10453 preferenze.

Una delusione per la giovane Daiana Boller del Patt esclusa avendo 719 voti sebbene il suo modo di porvi aveva conquistato i giornali. Con 2106 voti è stata eletta Chiara Avanzo, la quale aveva preso 32 nella Comunità di Primiero e aveva avuto una strategia meno appariscente.

E' stata una campagna corretta con qualche punto un po' più forte in Vanoi. Lo scontro in primiero è stato tra Depaoli Marco e Simoni Marino che ha visto quest'ultimo spuntarla all'ultimo voto. In tutta la Comunità di Primiero a preso 1011 voti contro 1449 per Depaoli. L'asticella però era alta per non essere il primo dei non eletti con 2302 voti contro 2678 di Tonina Mario ultimo degli eletti. Compito più agevole per Marino Simoni che aveva un asticella meno alta e con 1569 voti ha potuto essere l'ultimo degli eletti di PT.

In Vanoi questo voto ha visto il sindaco di Canal San Bovo schierarsi con PT e Marino Simoni che ha preso 91 voto contro un 214 di Marco Depaoli. E' però da segnalare la lettera che qui potete vedere come pagina 1 e 2 a firma di Renato Loss, Daniela Sperandio, Cecco Gianfranco:

E' una lettera sicuramente di sostegno al candidato ma che entra anche nelle come comunali e non è tenera col sindaco che non sa rapportarsi con la Provincia e che se denigra gli altri non può pensare di essere accolta a braccia aperta. Sembra quasi esserci uno scontro tra un gruppo che si firma e l'attuale compagine pensando di poter esser un alternativa. E' forse questo l'inizio della campagna elettorale per le Comunali 2015? In campagna elettorale tutto è lecito ma mai mi sarei aspettato tali toni in un comune piccolo come i nostri. Certo nessuno viene offeso da tale lettera, ma certo è una critica forte di cui mi aspetto la risposta del sindaco.

E' importante conoscendo una versione conoscere anche quella dell'amministrazione anche per valutare con la sindaca Mariuccia Cemin il valore del voto del Vanoi in modo sereno.

venerdì 25 ottobre 2013

Il candidato Giacobbe Zortea incontra il Vanoi

Ieri sera, ore 20, il candidato del PD Giacobbe Zortea ha incontrato il Vanoi. Alla presenza di 10 persone e del sindaco Mariuccia cemin molto tempi sono stati trattati.

Comunità di Valle. Le Comunità di Valle vanno riviste e devono esser oltre che supporto in termini di risorse ai Comiuni per i servizi un luogo di regia per lo sviluppo territoriale. Esistono come la sindaca Mariuccia Cemin problemi da risolvere come la difficoltà di far sentire le proprie problematiche essendo che spesso si è 1 contro 8, ma ciò deve esser superato con le priorità da portare avanti. Non è possibile che esistono comuni senza urbanizzazione primaria in qualche frazione e altri molto più avanti.

Per quanto riguarda i comuni vanno ridotti attraverso fusioni dal basso e deve cambiare la filosofia sui referendum di fusione: non può capitare che 76 persone di un Comune blocchino anche le fusioni di chi si è espresso favorevolmente. I comuni anche se non tutti si sono espressi in modo favorevole devono poter andare avanti anche senza il comune che è rimasto contrario. Ovviamente chi è contrario rimane fuori.

La Comunità di Valle inoltre deve diventare quella provincia sul territorio che tanto servirebbe e che possa vedere risorse anche umane spostarsi dalla provincia. Un esempio il referente sulle politiche comunitarie in modo da poter attraverso la consulenza ai comuni che in tal modo assieme ad altri amministrazioni possono concorrere ai bandi europei.

Vanoi. Sul Vanoi si è sentito di tutto e di più, ma si deve esser realistici. Si deve mettere in sicurezza la viabilità e migliorare la viabilità interna sostenendo anche il Progetto Greenway. Si deve cambiare mobilità attraverso il bikesharig, auto elettriche pullman tecnologici.

Avere solo piste non porta molto lontano e si devono sfruttare anche le altre opportunità. Si deve dare oltre alle piste, che vanno ammodernate con un innevamento adeguato, va data qualità al territorio. Spesso si scia nel parco non sapendo nemmeno che si è nel parco. Si deve favorire anche pratiche meno impattanti come lo scialpinismo. In Europa il turista cerca non solo le piste ma la qualità di un territorio. La politica deve farsi carico di esser sintesi di un dibattito che va aperto sul tema con APT, Comuni, operatori.

Come dal pubblico richiesto si parla anche della sciovia tra Calaita e San Martino. E' una cosa annosa dice Giacobbe e è favorevole alla stessa. Certo ci sono problemi dovuti alla proprietà. Potrà essere solo un percorso escursionistico ma va portato avanti.

Il sindaca Mariuccia Cemin pone il problema del reperimento di risorse proprie e in tal senso mette la centralina sul Vanoi come un opportunità che però trova difficoltà in provincia. Sul punto Giacobbe è favorevole se serve per poter dare risorse al comune.

La sindaca solleva un altro problema quello dell'Acquedotto comunale che si voleva gestire come tutti in ACSM visto il blocco del turnover over nella pubblica amministrazione e la mancanza personale, ma ciò è stato rifiutato. Giacobbe sul punto si esprime per una maggior collaborazione che servirebbe anche dal Primiero.

Perchè si candida. Giacobbe Zortea si candida per dare una svolta ad una mentalità che deve cambiare che deve poter guardare ai veri problemi. Si candida col PD perchè lo stesso sta diventando in Trentino un partito territoriale e si candida come indipendente.

Solidarietà internazionale. Il settore della solidarietà internazionale va valutato come ogni settore e va portato avanti ciò che funziona.

Burocrazia. La burocrazia è stato il tema più sentito dal pubblico che ha portato molti esempi che rischiano di soffocare la voglia di fare. Uno su tutti quello della sindaca Mariuccia Cemin che porta il caso della presentazione di progetti che vengono sempre rallentati e a volte da burocrati che sono il vero potere. Servirebbe poi una semplificazione delle norme. Sul punto Giacobbe Zortea non può che trovarsi d'accordo dicendo che le procedure vanno semplificate, infatti spesso convivo norme nuove con vecchie non abrogate. Si deve poi passare ad un ruolo di consulenza del pubblico che sappia già prima che arrivi il progetto indirizzare verso ciò che si può fare. Si deve poi fare sistema e trovare appoggi da altre amministratore e dal rappresentante di zona. Si toglie poi Giacobbe Zortea sul fatto che in passato abbiamo avuto due rappresentati con cariche diverse (Marco Depaoli e Marino Simoni) che spesso non hanno molto inciso.

Il politico deve poter fare le scelte e il tecnico deve dire come. Si deve far girare i dirigenti provinciali perchè non non diventi un potere. Sul punto si apre alla scelta da parte del sindaco del segretario comunale.

Impianti di San Martino. Gli impianti di San Martino di Castrozza vanno salvati e in ciò parteciperà Trentino Sviluppo , Acsm, banche e la gestione verrà scelta dal privato e scissa dalla proprietà. Su dubbi circa la non imposizione di un cambio di amministratori condivide la preoccupazione ma saranno i privati a scegliere. Certo è che sembra tornerà la vecchia compagine.

L'illogicità dei finanziamenti. Spesso la provincia a capitoli di spesa che non possono esser variati e che però portano a fare opere (per non perdere contributi), per stessa ammissione della sindaca, che sono illogici. Come mettere apposto strade forestali di tipo A quando non si hanno le strade nei paesi o le forestali di tipo B ottime. Sul punto Giacobbe Zortea ritiene che si dovrebbero dare risorse ai territori che poi le gestiscono come meglio credono.

Il costo della politica. La sindaca Mariuccia solleva che agli amministratori si tolgono risorse mentre tutto rimane invariato per i consiglieri provinciali. Giacobbe Zortea afferma che qualcosa è stato fatto anche per i consiglieri ma molto si deve ancora fare in termini di riduzione dei costi.

giovedì 24 ottobre 2013

Domenica si vota per le elezioni Provinciali della Provincia di Trento: alcune cose da sapere.

Domenica 27 ottobre 2013 si vota e si hanno 23 liste e 11 Presidente della Provincia tra cui scegliere I giochi sono quasi fatti e lunedì si saprà il vincitore.

Si vota solo nel giorno di domenica dalle 7 alle 22 ed è importante conoscere alcune informazioni per evitare che il voto venga ritenuto nullo. Eccovi sotto un video, fornito da Trentino Informa, che chiarisce tutto sulla prossima turnata elettorale.

mercoledì 23 ottobre 2013

Progetti per il Prmiero, Vanoi dell'UPT:Sanità

La sanità è un settore importante per la qualità della vita dei cittadini. E' un settore che assorbe molte risorse del bilancio provinciale.

Tutti vogliono una a sanità di qualità perchè va ad incidere sulla salute e sulla qualità di vita delle persone. La salute va difesa anche con la prevenzione di comportamenti scorretti e su tale aspetto l'UPT vuole incidere garantendo la prevenzione attraverso la casa della salute. Allo stato però non è chiaro che modello si voglia far ruotare su una futura casa della salute e come la stessa possa aiutare la salute dei cittadini. Dovrebbe esser chiarito il punto dicendo in cosa consiste la casa della salute e i costi e i benefici legati alla stessa. Va benissimo le risorse investite in sanità, ma in un bilancio provinciale di risorse calanti vanno fatti investimenti che possano dare benefici ai cittadini adeguati ai costi che si sostengono. Altrimenti se non ci sono benefici consistenti perchè sottrarre risorse provinciali, che comunque vanno trovate, in un contesto di risorse scarse?

Progetti per il Primiero, Vanoi dell'UPT: Edilizia

L'edilizia in quest'ultima crisi è uno dei settori più colpiti dalla stessa. L'UPT vuole far ripartire il settore sena pesò cadere in un ritorno a passato che si basa sul consumo di nuovo territorio. Si va quindi verso un recupero dei centri storici valorizzando gli interventi di risanamento.

La strategia è condivisibile ma non si riesce ad afferrare se la strategia di abbassamento dei costi, con contributi, per il risanamento dei centri storici. I problemi però sono anche di altro tipo e vorrei darne una rassegna sperando che vengano affrontati.

I vincoli a cui deve sottostare una persona che lavora nel centro storico sono sicuramente andrebbe rilassati tenendoli nella forma più pressante solo per gli immobili di pregio e di alto valore storico. In tal modo anche chi vuole riutilizzare l'edificio in centro storico può riuscire a farlo nei migliori dei mondi per lo scopo che gli è più congeniale facendo rivivere il centro storico.

Spesso chi vorrebbe intervenire in centro storico non è proprietario dell'edificio da ristrutturare e spesso acquistare è complicato per i costi che ci sono e per il fatto che spesso il proprietario trova conveniente tenersi la casa lasciandola chiusa. Vanno previsti disincentivi anche fiscali nel non utilizzare le case chiuse partendo dai dati del censimento 2011 e facendo controlli. Un disincentivo fiscale, magari con tasse più alte sulle case non utilizzate, renderebbe più vivo il mercato immobiliare con prezzi in discesa e con una casa più abbordabile per chi vorrebbe comperare. Ovvio questo potrebbe portare risorse per finanziare i risanamenti che altrimenti con risorse calanti che altrimenti sono difficili da trovare. Si darebbe inoltre un segnale che non si possono lasciare le case deperire, se inagibile si può avere tassazione zero, si deve evitare di arrivare qui. Se non vendere il proprietario potrebbe esser incentivato a lavorare e ad affittare almeno per rientrare dei costi della tassa e per che no guadagnarci. Si potrebbe movimentare il mercato immobiliare e edilizio oltre che in tal modo rendere più facile chi cerca casa anche in affitto. Verranno prese in considerazione queste osservazioni?

Progetti per il Primiero, Vanoi dell'UPT: Infrastrutture

Il tema dell'infrastrutture è un tema importante non solo per gli appalti che i lavori collegati generano ma anche e sopratutto perchè rivelano il tipo di sviluppo che si vuole.

Una delle infrastrutture sulla bocca di tutti per l'attualità e che fa sicuramente discutere è il collegamento collegamento San Martino Rolle. Un'opere che dai bandi che si sono susseguiti mette in campo 40 milioni di euro di investimenti e che viene sostenuta anche dall'UPT. Una riflessione sul punto meriterebbe maggiore riflessione visto che l'opera non potrà essere il toccasana degli attuali impianti di risalita che sono in difficoltà. Non si può inoltre sostenere che è un'opera di indubbia sostenibilità economica e ci si chiedere dove si trovano le risorse per l'investimento, chi coprirà le perdite eventuali e che ruolo avrà l'investimento privato. Se poi si vuole metterla sul discorso della mobilità alternativa con totale accollo pubblico meglio si sarebbe fatto partendo dal fondovalle per arrivare a San Martino. Da un punto di vista turistico si deve poi rispondere alla domanda di come si inserisce tale opera in un turismo, che si vuole portare avanti con una riforma delle APT, e incardinato sulla qualità e sullo sfruttamento del riconoscimento Unessco delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità visto che sebbene si sia limitato l'impatto ambientale non sarà minimo.

Si prevede poi di migliorare la viabilità interna ma non si si danno idee su quali opere si vuole portare avanti e di come si deciderà internamente la priorità delle stesse.

Un'opera sicuramente che si parla da molto tempo, presente nei progetti UPT, è il progetto di fondovia tra San Martino e Calaita che sicuramente qualificherebbe le zone. Va valuta nella sostenibilità economica e ambientale perchè sebbene se ne parli da molto tempo nulla di concreto è emerso.

Prendendo l'assist della fondovia andiamo in Vanoi e l'opera che nel programma UPT è sicuramente la più importante è la messa in sicurezza del strada del Broccon. Un'opera in parte appaltata che va a singhiozzo anche per i fallimenti delle aziende applatanti. E' importante non solo come viabilità ma come fattore di sviluppo del Vanoi che potrebbe se resa sicura e con apertura certa tutto l'anno un volano turistico per il Vanoi potendo sfruttare anche gli impianti turistici del Broccon.

Altra questione molto importante è l'accesso dal Veneto del Primiero che sebbene ha visto molte opere di migliroamento aspetta la realizzazione, in collaborazione col Veneto, della galleria Ponte Serra-Ponte Oltra per mettere totalmente in sicurezza e dando così una viabilità anche più veloce.

Le infrastrutture non solo stradali ma tecnologici e l'UPT vuole andare avanti con progetto della fibra ottica nelle case, scuole. aziende per dare servizi innovativi. Si aprirebbero con tale tecnologia anche la possibilità di una nuova linfa competitiva anche in settori ad alta tecnologia che potrebbero dare lavoro anche da noi. Vanno però fatte le cose per bene per evitare i ricorsi come quello degli altri operatori nel settore della banda larga verso la scelta di Telecom Italia presso la commissione Europea.

Molte opere da portare avanti con risorse calanti e molto tempo potrebbe passare nella realizzazione. Si sarebbe apprezzato se ci fosse stato un'idea da dove prendere le risorse e con una tempistica delle stesse. Certo è difficile da fare ma dava un idea. Sarebbe bastato anche il criterio che si intendeva seguire nella scelta della priorità delle opere perchè ciò avrebbe dato un idea più chiara dello sviluppo che si vuole dare. Si deve dire che il Vanoi va tenuto più in considerazione e non deve sempre esser l'ultima ruota del Primiero.

Il collegamento di Rolle e San Martino prende 40 milioni di euro e ci si deve chiedere da che capitolo le risorse andranno prese e se è realmente prioritario in una situazione confusa dell'impianti e in generale della nostra zona e del Trentino tutto.

Progetti per il Primiero, Vanoi dell'UPT: Agricoltura e Selvicoltura

L'agricoltura è un importante settore per la manutenzione del territorio anche per un utilizzo turistico. Di questo l'UPT è conscia e per questo prevedere di sostenere l'agricoltura proprio per il suo ruolo di manutenzione dello stesso e dell'importanza turistica sperando un integrazione turistica avendo così un settore che possa trainare l'agricoltura in nuove opportunità.

Non può però essere solo in tal modo pensare di risolvere ma si deve valorizzare di un prodotto che prodotto in montagna può costare di più. Ecco quindi l'introduzione di un marchio che ne certifichi la qualità e la valorizzazione della filiera corta (prodotti Km 0) che può in un periodo ove il consumatore guarda alla qualità e alla sostenibilità ambientale successo.

Nella selvicoltura si fa girare il rilancio attorno al "Progetto Cippato" promuovendo un modello sostenibile attraverso le risorse rinnovabile valorizzando anche del prodotto che verrebbe lasciato in bosco riscoprendo i boschi e pascoli.

Per il sostengo all'agricoltura non si discute sulle risorse da inserire se non per voler inserire che vanno finanziate chi innova tenendo comunque un prodotto genuino e di qualità e che va fatto in modo oculato visto che le risorse, come per gli altri settori, saranno calanti. Vanno poi fatti inoltre controlli per evitare le frodi viste in passato.

Sul "Progetto Cippato" vanno fatte delle riflessioni per levare i dubbi sulla provenienza del cippato, che a volte veniva fatto provenire da fuori. Se tali dubbi non verranno sanati ci sarebbero problemi sulla sostenibilità prima ancora che economica ambientale e ciò andrebbe contro il progetto "No Oil Zone" lanciato da Acsm.

Le risorse del bilancio provinciale saranno calanti in futuro e andrebbe meglio indicato dove per tali progetti le risorse andranno prese. Si deve poi sostenere e non utilizzare tale tema per sostituirsi, sopratutto nel settore Cippato, al privato perchè il peso pubblico dell'economia deve diminuire. Una diminuzione che possa far tornare l'investimento privato che deve trovare un sistema snello e agevolante per lo stesso. Il pubblico non può e non deve sostituirsi al privato.

Progetti per il Primiero, Vanoi dell'UPT: Lavoro

La crisi attuale è molto grave e sebbene qualche timido segnale sembra intravedersi non ne siamo ancora fuori. La preoccupazione c'è anche nell'UPT che vuole creare opportunità di lavoro per giovani, donne e per chi è disoccupato. Un'azione che in tal senso va in è il sostegno alle nostre imprese per ricominciare a crescere.

Ci si accorge però che solo il sostegno economico non può avere successo ed ecco che si prevede anche di rendere amica l'amministrazione per semplificare la burocrazia che soffoca gli investimenti.

In zone marginali dove lo spopolamento si vogliono garantire i servizi essenziali probabilmente come già fatto in passato con dei sostegni economici.

Se partiamo da quest'ultima azione che è meritevole rendendo più vivibile le aree marginali, ma non agisce sulle cause di spopolamento che sono la mancanza di opportunità di crescita sopratutto lavorativa. Se non si agiscono sulle vere cause dello spopolamento si allunga un agonia di una zona che comunque morirà.

Che la burocrazia vada semplificata e che i politici se ne siano accorti è un ottimo segnale, però ci si chiede se le proposte di semplificazione possono essere credibili. Ci si chiede ciò perchè allo stato attuale ci si trova davanti ad un proliferare di enti, non ultima la previsione delle Comunità di Valle, senza competenze definite che rendono oltre confuso e a volte macchinoso rapportarsi con la burocrazia che incide in modo importante sulla vita dei cittadini e imprese rendendo spesso difficile investire. C'è poi da sottolineare un che la mano pubblica in provincia ha ruolo pervadente dell'economia e va ridotto.

I sostegni alle imprese se vanno a finanziare l'innovazione che creano lavori per donne, giovani e disoccupati sono ottimi, in quanto renderebbero più competitiva l'economia. Ovviamente tutto deve avvenire all'interno delle norme europee per evitare procedure di infrazione della Commissione Europea. Vanno evitati a mio avviso il sostegno di imprese in difficoltà che non hanno dimostrato di sapersi di riprendere (basti pensare i finanziamenti degli impianti della San Martino e Primiero Dolomiti trasporti a fune). Se si vogliono finanziare aziende in difficoltà vanno fatte analisi su probabilità di ripresa e va obbligato gli amministratori della società alle dimissioni per poter dare discontinuità all'attività togliendo chi si reso responsabile col suo comportamento la situazione di difficoltà.

Un po' di delusione invece c'è perchè non c'è nessuno riferimento all'Agenzia del Lavoro sul cui ruolo andrebbe fatta una riflessione. L'Agenzia del Lavoro dovrebbe facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Spesso tale ruolo è debole e non ci sono reali segnalazioni alle aziende e anche gli annunci spesso non sono aggiornati. Una riflessione sul suo ruolo e come far in modo che possa diventare utile per imprese e lavoratori andrebbe fatta.

Rifiuti: costo o risorsa?, L'Associazione Stella Verde di Trento oraganizza un incontro confronto con i candidati presidente

Oggi alle ore 14.00 presso la Sala Rosa della Regione, alla presenza terra di alcuni esperti di settore e rappresentanti di categoria, si terrà un incontro confronto con i candidati presidente dal titolo: " "Rifiuti: costo o risorsa?"

L'incontro è organizzato dall'Associazione Stella Verde di Trento iscritta nel registro provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale per conoscere idee dei candidati presidente sulle soluzione su un problema importante anche in Trentino.

Ogni cittadino della Provincia di Trento è in qualche modo toccato dalla questione importante dei rifiuti. Come gestirli, come smaltirli, come riciclarli.

In questo momento di crisi, in cui è sempre più importante verificare quali sono le reali risorse del territorio dove viviamo, sta dunque all'amministratore lungimirante identificare la scelta migliore per sollevare il cittadino dal peso dei costi della vita odierna attraverso non solo l'uso oculato del patrimonio esistente, ma anche trovando il modo di trasformare (dove possibile) le fonti di costo (come i rifiuti, in questo caso) in risorse.

Ci auguriamo che i dibattito proposto per la giornata di domani potrà mostrare come i candidati presidente si propongono di fare ciò...

Siete dunque tutti invitati a partecipare ed intervenire nel dibattito: ad ogni cittadino poi starà la scelta!!!

Locandina con programma

domenica 20 ottobre 2013

Inaugurazione del Mostra sulle Botteghe storiche presso la sede dell'Ecomuseo del Vanoi

Oggi alle 15 si è chiuso il weekend dedicato al riconoscimento delle botteghe storiche con l'apertura della Mostra fotografica delle botteghe storiche.

La Mostra è stata aperta, nella cornice della sede dell'Ecomuseo del Vanoi, davanti ad una trentina di persone dal sindaco Mariuccia Cemin che ha voluto ricordare come sia l'ultimo appuntamento di un weekend dedicato alle attività commerciali storiche che aveva visto ieri la premiazione a Fiera di Primiero delle Botteghe Storiche con la targa. Un segnale che in un momento di crisi vuole esser di fiducia mostrando gli esempi di chi ha da molto tempo serve la valle. Ha messo in luce il fatto della collaborazione nel Progetto tra Tonadico e Canal San Bovo.

Prima il che il Sextet Quartet Jazz Band, per saperne di più basta cliccare qui, ha chiesto al sindaco di Tonadico, Aurelio Gadenz, se voleva dire due parole.

Il sindaco introduce col suo intervento la Mostra di Disegni che attualmente vede quelli delle scuole di Tonadico ai quali seguiranno quelli della scuola di Canal San Bovo. Dei disegni che con l'occhio dei bambini ci danno uno sguardo diverso dei paesi.

A voluto poi mettere in luce come le Botteghe Storiche, le quali presentando alcuni requisiti di legge, hanno servito per più di 50 anni i paesi e di come tale mondo che sembrava antico sembra tornare. Certo in 50 anni le politiche commerciali sono cambiate, ma sopratutto nell'ultimo periodo c'è una riscoperta del negozio di vicinato. La riscoperta non si basa però sui prezzi minori, ma sul contatto umano che sulle grandi strutture e che torna ad essere importante.

Come si è detto le botteghe storiche sono quelle che per 50 anni hanno fatto attività rimanendo fedeli alla loro "missione" e che rispettano alcuni criteri inseriti nella legge. Un modo di riconoscere il ruolo che hanno sempre avuto nella comunità come segno di un pezzo di storia della stessa. Una presenza ove il contatto umano era sicuramente salvaguardato nelle relazioni commerciali e che si è perso anche se ultimamente sembra che si voglia riscoprire.

Se le botteghe storiche anche se vive sebbene sentono le difficoltà resistono e tengono vivi i paesi accanto a ciò ci sono disegni dei bambini di Tonadico e in futuro di Canal San Bovo.

Il tema dei disegni è il paese con i suoi angoli che spesso il nostro occhio distratto li da per scontati e a volte nemmeno vediamo.

Ecco quindi i bambini con i loro disegni della Mostra di Disegni con la loro visione del paese che può dare qualche contributo pure a noi.

Due mostre che all'Ecomuseo del Vanoi sono sicuramente da vedere.

Tra una settimana il voto: vai a votare.

Tra una settimana ci sarà il voto degli elettori e dallo stesso uscirà il prossimo presidente della Provncia di Trento. Un voto quanto più in certo che sondaggi che danno Mosna vicino a Rossi.

Un voto però che rischia di essere all'insegna dell'astensionismo con molte persone che non eserciteranno il diritto dell'art. 48 della Costituzione:

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.

La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Viene quindi dalla Costituzione dato un valore fortissimo al voto che può esser limitato solo per cause gravi tassativamente iscritti nell'ultimo comma. Nel secondo comma però viene detto anche che è un dovere civico perchè tutti devono contribuire alle scelte dello Stato.

Merita però una riflessione l'abbandono della gente dall'esercitare tale diritto/dovere che potrebbe esser dovuto dalla difficoltà di scegliere. Aldilà di chi è indirizzato verso un partito per gli altri poter aver un idea completa è molto difficoltosa. Se guardiamo il lato 2 della scheda di votazione delle prossime elezioni provinciali del 2013. Se 11 sono i candidati Presidente della Provincia le liste sono ben 23. Una parcellizzazione del panorama politico che a volte nasconde piccole differenze a volte epocali. Il tempo spesso che la gente può o vuole dedicare alla politica è poco e questo porta a non poter farsi un idea completa. Poi in ciò ci si mette la stampa che da per scontata la corsa dando idea che leggere i programmi sia inutile.

Le prossime elezioni sono importantissime dopo la chiusura del periodo di Lorenzo Dellai e va prestata attenzione. Invito quindi le persone a riflettere e a dedicare del tempo a leggere i programmi dei diversi candidati presidente e delle diverse liste. Il 27 ottobre 2013 non perdere la possibilità di votare solo col tuo voto le elezioni provinciali possono non avere un voto scontato. Indipendentemente da cosa voterai vai al voto.

sabato 19 ottobre 2013

L'assessore Beltrami accusata da Giorgio Giuliani per contributi dati alla Comunità di San Egidio (Roma)

Pubblichiamo le accuse di Gorgio Giuliani all'assessore Lia Giovanazzi Beltrami per contributi elargiti alla comunità di San Egidio dal sito di Progetto Trento. A voi lettori elettori il giudizio. Commentate o mandate un email a pierluigi.fabbris@email.it per dire la vostra. Chiedo la gentilezza di firmarsi.

Questa volta siamo riusciti a elargire 200.000 euro, per un progetto in Mozambico, alla comunità di Sant'Egidio (di Roma) guidata dall'ex ministro Riccardi, fondatore con Dellai di Scelta Civica.

L’assessore Beltrami anche in questo caso dimostra grande sensibilità e apertura nel sostenere associazioni addirittura della capitale.

Sarà perché il comune di Roma ha annunciato il default finanziario con una richiesta di contributo al governo di un miliardo di euro o sarà che anche il governo nazionale ha tagliato molti fondi alla solidarietà internazionale ?

Nello stesso giorno mi telefona l’assessore di un piccolo Comune della Valle di Non per dirmi che purtroppo non potrà dare un piccolo contributo di 1000 euro ai suoi ragazzi per poter partecipare al progetto che vede coinvolti 150 giovani della valle e che serve per far crescere una conoscenza e una sensibilità su tanti aspetti che riguardano le problematiche giovanili, come per esempio il tema dell’accoglienza e dei bisogni di tanti popoli in difficoltà.

Potrebbero essere in futuro proprio quegli stessi giovani a recarsi in quelle terre per vivere un’esperienza di volontariato.

E così succede per altri comuni costretti a tagliare simili iniziative per mancanza di fondi.

Da una parte si tolgono, giorno per giorno, risorse vitali ai nostri comuni soprattutto i più piccoli e dall'altra si continua ad investire in progetti autoreferenziali e poco compresi.

La sussidiarietà e la cooperazione hanno un grande valore se condivise da una comunità e se divengono strumento importante di crescita e non per creare divisioni o pericolose derive.

Sembra purtroppo che l’uso dei fondi per la solidarietà internazionale sia diventata ormai una questione personale dell’Assessore Beltrami e questo va a scapito dei vero valore della solidarietà trentina e di tutto il suo volontariato.

Non sarà il caso di pensare che in un tempo di difficoltà finanziaria serva anche in queste iniziative un po’ più di sobrietà?

Se poi certe iniziative hanno tutto un sapore di parte politica ed elettoralistica, il fastidio diventa ancora più grande.

Giorgio Giuliani

Codice di comportamento dei consiglieri provinciali di Trento del Movimento 5 Stelle

I consiglieri provinciali del Movimento 5 Stelle Trentino diventeranno i PORTAVOCE dei loro elettori e si impegnano davanti alla popolazione a sottoscrivere un codice etico di comportamento che servirà da guida e da controllo durante il loro mandato elettorale.

La trasparenza è importante e tutte le votazione in aula verranno assunte a maggioranza del Movimento 5 Stelle. Le votazioni consiliare verranno motivate e spiegate settimanalmente con un video report pubblicato sul canale Youtube del sito www.trentino5stelle.it.

Ogni tre mesi si rendiconteranno le spese dell’attività consiliare sul sito www.trentino5stelle.it.

Se condannato, anche in primo grado, il consigliere deve dimettersi. I consiglieri devo attenere al limite di due mandati a qualsiasi livello istituzionale.

Le istanze e le proposte avanzate dai cittadini sul portale del M5S Trentino – nell'apposito link “La parola ai cittadini” – verranno prese in considerazione e discusse all’interno del Meetup Trentino, ed elaborate in forma di proposta di legge qualora votate da un numero congruo di cittadini.

L’indennità consiliare percepita dovrà essere di 5mila euro lordi contro i quasi 10mila previsti dalla normativa. L’eccedente verrà restituito e devoluto ad un fondo per il sostegno alle piccole imprese trentine in difficoltà. Tale fondo sarà istituito e normato da una apposita legge provinciale che i consiglieri M5S proporranno in Consiglio, in modo che venga gestito direttamente dagli uffici pubblici preposti senza alcuna intromissione da parte del Movimento 5 Stelle.

Gli eletti rinunceranno anche all'indennità di fine mandato (65mila euro).

Come in Parlamento e nei Consigli regionali, verrà interamente restituita la quota spettante al M5S come rimborso elettorale.

Essendo il Movimento 5 Stelle Trentino espressione dei Meetup del territorio, ognuno costituito da persone con le proprie specificità, questo programma è la sintesi del valore aggiunto che ogni individuo, partecipando, ha apportato finora. Tutti i Cittadini sono invitati a progettare insieme il Trentino del futuro.

Il codice di comportamento del Movimento 5 Stelle Trentino è ottimo, ma dovrebbe a mio avviso esser previsto un organo per la gestione dei conflitti che spesso sono stati gestiti male nel Movimento con accuse dei epurazione.

Per quanto riguarda il compenso più di Fondi per le imprese andrebbero lasciati i soldi al bilancio magari per diminuire le tasse a tutte. Meglio che niente il Fondo che si prevede di creare ma altre strade andrebbero tentate come leggi che abbassano le indennità. Ottima la previsione della rinuncia dell'indennità di fine mandato. Sul rimborso elettorale è condivisibile che venga restituito.

Tutelare la sicurezza per il Movimento 5 Stelle

Il poter vivere e muoversi in un contesto urbano senza paura, senza rischio di aggressioni, in piena sicurezza, può considerarsi parte dei diritti fondamentali di ogni cittadino.

Partendo da questo assunto Il Movimento vuole c'è sul tema ci sia sinergia tra Comuni e Provincia questo per arrivare alla prevenzione dei reati.

Proprio perchè si ritiene prevenire i reati entra in gioco la Polizia Locale entra che va a rivestire un ruolo più ampio e con un diverso approccio quale mantenere l’ordine e la quiete, proteggere le libertà costituzionali, garantire la sicurezza degli spazi pubblici, assistere in tempo reale persone in pericolo, fornire soluzioni di problemi locali, ossia quello che in gergo viene chiamato “Community Police”.

IL settore delle forze dell'ordine deve esser potenziato, non vedere tagli di risorse, a garanzia di una maggiore sicurezza sia nei contesti urbani che stradali.

L'organizzazione della Polizia Locale va rivista con l'inserimento della stessa all’interno del Dipartimento della Protezione Civile trentina, per creare una rete di comunicazione unica territoriale e per un maggior monitoraggio del territorio aumentando la sinergia ed istituzione di un Ufficio provinciale che si occupi del tema della sicurezza provinciale integrata, che sia di supporto agli Enti Locali e che organizzi tavoli di confronto tra Enti.

Non di solo riorganizzazione del corpo Polizia Locale e riorganizzazione ma anche un aumento degli organici della Polizia Locale e potenziamento delle risorse a disposizione dello stesso– secondo i parametri e i valori previsti dal Progetto Sicurezza del 2002.

Il servizio di garantire la sicurezza deve però esser definito negli standard minimi del servizio che dovrà esser fornito ai cittadini per un costante ed uniforme presidio su tutta la provincia. Messa in opera di sistemi articolati di comunicazione e interdipendenza tra i vari Comandi. Necessità di regolamentare le funzioni attraverso un organizzazione provinciale con un Ufficio Studi.

Tutto questo però deve portare ad un monitoraggio delle zone di degrado(accampamenti abusivi, fabbricati abbandonati, ecc.) da inserire in un’unica banca dati per valutare il fenomeno, l’eventuale espansione e le dinamiche, anche nell'ottica di georeferenziare i reati e le situazioni di disordine per individuare la correlazione reato/luogo. ciò è possibile se vengono implementati degli impianti di videosorveglianza attraverso l’attivazione di un progetto provinciale che delinei le caratteristiche tecniche affinché i maggiori Comuni, anche attraverso dei contributi, attivino e/o implementino gli impianti di videosorveglianza presenti sul territorio. Manutenzione dello spazio pubblico come manutenzione della sicurezza urbana (migliore illuminazione, taglio siepi, ecc.); attivazione di sportelli/numeri verdi per assistenza alle vittime di reati.

Il cittadino deve trovare un unica rete per le emergendo con l'inserimento della Polizia Locale in questa rete con l’istituzione del Numero Unico per i cittadini.

Le azione per la sicurezza previste sono ottime e alcune possono esser compiute senza risorse in più. Vanno valutati bene i fabbisogni visto che si vuole dare maggiore risorse alla Polizia locale e alle forze dell'ordine per usare bene le risorse. Non dicendo dove si prendono le risorse è però un tallone d'Achille.

Il Welfare in Trentino per il Movimento 5 Stelle

Il welfare per il Movimento 5 Stelle Trentino non va diminuito viste i crescenti disagi sociali, ma sebbene non si vuole lasciare nulla indietro non si deve fare assistenzialismo e deve andare verso la sussidiarietà col terzo settore se questo rispetta dei livelli di qualità dei servizi. Ciò può creare anche lavoro.

Per i più piccoli va dato massimo sostegno alla rete pubblica di asili nido per l’infanzia, attraverso nuovi investimenti che vadano nella direzione del potenziamento dell’offerta portando con un più capillare servizio anche nelle zone periferiche. Non solo però un servizio più esteso ma anche abbassamento delle rette per incentivarne l'accesso al servizio. Per in servizi privati gli stessi vanno uniformati agli standard qualitativi e ai controlli stabiliti per i nidi pubblici. E' un ottima previsione anche per il mondo femminile, ne va però controllati i costi e quindi la sostenibilità economica.

Vanno sviluppate delle forme di aggregazione giovanile attraverso l’istituzione di Centri per i Giovani in ogni Comune. Va incentivato in particolare l'associazionismo artistico, musicale, culturale, sportivo, che avranno come sede i Centri giovanili. I Comuni sono l'ente più vicino ai cittadino e si deve migliorare l’interfaccia tra i Comuni e i giovani, attraverso l’istituzione di un Tavolo permanente nel quale venga promossa la partecipazione dei ragazzi alla fase progettuale delle iniziative attivate a loro favore. E' sicuramente un punto importante questo perchè cerca di coinvogliare in modo positivo la partecipazione dei cittadini anche se vanno controllati gli abusi per non sprecare risorse.

Per la categoria degli anziani vanno sostenute e promosse le attvità volte a prevenire l’isolamento e l’emarginazione delle persone anziane (Circoli ricreativi, Orti sociali, Feste, ecc..). Vanno inoltre incrementate le iniziative tese alla valorizzazione della persona anziana nel proprio contesto familiare e nel tessuto sociale, come soggetto rilevante per la società (progetti con le scuole, con le associazioni, ecc..).Vanno potenziati e resi capillari sul territorio i Centri diurni per Anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti. Va favorita l'autonomia dell'anziano a casa svillupando un Servizio di di Pronto Intervento per le piccole necessità a domicilio degli anziani soli (spesa, commissioni, pulizie, ecc..). Le RSA vanno potenate e rese il centro dei servii agli anziano: dell’assistenza domiciliare integrata a sostegno del nucleo familiare e a favore dell’anziano non autosuffiieente e parzialmente autosufficiente: Si vogliono aboliti tutti i tagli previsti per le RSA nel prossimo triennio. Sembra un libro dei sogni senza dire che risorse si vogliono utilizzare in risorse calanti potrebbe esser un sogno.

La Provincia di Trento va “sbarrierata tramite abbattimento e/o messa in regola delle barriere architettoniche, abbattimento e/o messa in regola a seguito della mappatura totale della PAT, definizione dei punti critici. Vanno rivisti inoltre ogni 12 a 60 mesi i contrassegni per la libera circolazione dei disabili al fine di ridurre l’utilizzo dei contrassegni contraffatti. Va istituito un un nuovo Sportello provinciale per la disabilità e va rivista l’attuale normativa ( art. 9 della legge provinciale 10 settembre 2003, n. 8 ) come la convenzione con l’attuale gestore della convenzione). Si deve applicazione maggiormente rigorosa della Legge 12 marzo 1999 n. 68 su Lavoro sul collocamento obbligatorio e occupazione. Si deve inotre introdurre la figura di un tutor selezionato all’interno dell’azienda che, previa partecipazione a un corso di formazione, si occupi di favorire l’inserimento nel contesto aziendale della persona con disabilità. Sembra anche questo difficilmente sostenibile il progetto ma sicuramente vanno trovate le risorse per fare qualcosa in merito.

Le risorse sono poche e risulta difficile che tutto ciò che ci si promette di fare. Se solo parte dello stesso venisse realizzato sarebbe ottimo. Va visionato cosa di questo libro dei sogni è realmente realizzabile.

Il turismo settore importante in Trentino: le proposte del Movimento 5 Stelle

Il turismo è un settore importante in Trentino ma il Movimento 5 Stelle Trentino ritiene che qualcosa vada cambiato.

Alcune cose vanno cambiate è l'incontrollato aumento dei costi del marketing territoriale, contro il processo di destrutturazione del comparto turistico trentino indotto dalla L.P. n.8/2002 e lo sconfinamento del pubblico nell’attività di commercializzazione degli imprenditori turistici. Su questi principi sono costruite le proposte.

La prima cosa è definire come obiettivo principale della politica turistica provinciale la sostenibilità. Questa previsione viste le situazione ambientali e economiche non sostenibili nel settore degli impianti di sci non è peregrina.

Vanno ridefinite competenze e ruoli dei soggetti pubblici e dei soggetti privati attraverso l’istituzione di un’Agenzia provinciale per la promozione turistica ed il marketing territoriale, con l’individuazione di alcune ramificazioni periferiche (contestualmente sopprimere divisione Turismo della Trentino Sviluppo e Aziende per il turismo, che costano ogni anno più di 60 milioni di euro) e utilizzare i fondi risparmiati per una politica di tutela e valorizzazione del territorio. E' una riorganizzazione forte questa che si vuole portare avanti e non si fa in poco tempo e ne vanno valutati gli effetti sebbene una riorganizzazione vada fatta.

Si vuole agevolare l’adeguamento delle strutture ricettive in funzione di risparmio energetico, qualità dell’ accoglienza e innovazione. E' sicuramente importante investire sul risparmio energetico e sulla qualità dei servizi turistici anche per poter esser competitivi.

La burocrazia anche nel settore turistico si fa sentire è per questo che si vuole abbassare e calibrare la pressione burocratica e fiscale sugli operatori del settore, tenendo presenti redditività delle imprese e capacità di innovazione (es. riduzione Imu sugli immobili alberghieri/ristoranti, semplificazione normativa antincendi). Previsioni di buon senso anche se lo farei con ogni impresa.

Si vuole diminuire i costi delle imprese turistiche utilizzando Dolomiti Energia per graduare la leva tariffaria relativa ad energia, gas e rifiuti in funzione di sostegno alle imprese creando un sistema virtuoso per abbassare i costi gestionali e promuovere innovazione ed ecosostenibilità. Non si potrebbe fare per ogni impresa?

Per essere sostenibile il turismo deve avere una mobilità sostenibile e per questo si vuole adottare programmi di trasporto pubblico turistico integrato basato su sistemi di mobilità alternativa a basso impatto ambientale per la diminuzione del traffico, puntando ad un tipo di mobilità turistica dolce.

La normativa deve esser semplice e trasparente ed è per questo che si vuole adottare un testo unico, legge quadro, della legislazione turistica provinciale. I testi unici andrebbero fatti in ogni settore.

Va investito sulle persone accrescendo professionalità e qualità del lavoro nel settore turistico partendo dalla costituzione di un polo formativo del turismo e dalla scuola di Hotellerie. Un fattore sentito questo sicuramente nel turismo ma in ogni settore.

Il turismo deve avere un sinergia efficace e controllata con i settori della cultura, dell’agricoltura, dell’artigianato, della salute e del benessere, del commercio, del volontariato, con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e integrare le risorse locali e proporre prodotti/servizi turistici autentici. Un'ottima previsione questa può essere traino per altri settori e migliorare il sistema turistico.

Il dibattito sul territorio va favorito per definire il ruolo del turismo nella società trentina. E’ necessario costituire tavoli territoriali per intensificare comunicazione e collaborazione fra livello centrale e ambiti periferici. Si deve vedere come strutturarli per creare sovrastrutture per tali obbiettivi.

Il primo asset del turismo è la popolazione e per questo va favorita una estesa cultura dell’ospitalità, sia negli operatori sia nella popolazione. Solo in tal modo possiamo un prodotto turistico di qualità e quindi non si può vedere favorevolmente una tale previsione.

Va inoltre aiutata a nascita la nascita di nuovi prodotti turistici, idonei a destagionalizzare la domanda e a sostituire prodotti in declino o difficili da conciliare con uno sviluppo sostenibile. Questa previsione va al cuore dei problemi del settore turistico troppo concentrato su un periodo per poter garantire un'occupazione annuale in molte zone.

Se si trovo le risorse sono ottime queste azioni ma per quanto riguarda sulle imprese andrebbe estesa a tutte le imprese. Ne va valutata la coerenza di alcuni aiuti con la norma comunitaria, ma anche la sostenibilità delle risorse.

Come sostenere l'economia secondo il Movimento 5 stelle

Il Movimento 5 Stelle vuole cambiare il paradigma di sostegno dell'economia che ha visto aiutare multinazionali e imprese vicine al potere.

Per evitare tale pratiche si vuole azzerare l’IRAP da subito per tutte le imprese e professionisti (circa 170 milioni, escludendo banche e assicurazioni). Si rende in questo modo più bassa la tassazione sopratutto per chi ha più dièpendenti.

Anche la tassazione sulle persone fisiche viene diminuita diminuendo l’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF al minimo. In tal modo si lascia più reddito alle imprese per consumi.

Si vuole restituire alle imprese con procedura automatica 1/3 delle imposte dirette versate in Provincia, ma non però chiaro a che periodo tale tasse vengono fatte restituite alle imprese. Non è indifferente capire il tempo di restituzione perchè solo in tal modo se ne può capire l'effetto sul bilancio.

Si vuole rimodulare la politica tariffaria delle aziende pubbliche (Dolomiti Energia) per la fornitura di gas ed energia utilizzandole come strumento di incentivazione e sostegno.

Utilizzare le risorse ancora disponibili per l’emissione di “voucher” vacanze da destinare alle famiglie bisognose da utilizzare sul territorio provinciale è un ottima misura anche turistica, ma va usata anche per destagionalizzare l'offerta turistica. Si potrebbere destinare i voucher ad ogni famiglia italiana è però da vedere gli effetti economici e come selezionare le famiglie bisognose.

Mettere con i risparmi sui compensi ai consiglieri eletti per il Movimento 5 Stelle in moto un fondo per aiutare le imprese meritorie in difficoltà finanziaria a fronteggiare il pagamento di eventuali cartelle esattoriali emesse per il pagamento di imposte arretrate è ottimo, ma andrebbe fatto con tutti i consiglieri un taglio dei compensi e lasciarli al bilancio.

Sembra il libro dei sogni e con un bilancio di risorse calanti è difficile da realizzare. In qualche caso ci si chiede se una cosa andrebbe fatto sulle aziende pubbliche si parla forse di politica tariffaria di enti e istituzioni?

Sul fondo per le cartelle esattoriali andrebbero pagate da chi se le vede emettere perchè a volte c'è chi ci marcia. Sui compensi dei consiglieri le somme andrebbero lasciate al bilancio pubblico.

venerdì 18 ottobre 2013

L'Auditorium di Fiera di Primiero ha ospitato il centrosinistra

A poco più di dieci giorni dalle elezioni provinciali l'Auditorium di Primiero ha ospitato il candidato presidente Ugo Rossi e la sua coalizione. A parte il rappresentante della UAL la grande assente è stata la gente che, in un ambiente così grande, assommava 50/60 persone.

Cristiano Trotter è stato il padrone di casa aprendo l'incontro e facendo da moderatore. Ha voluto aprire l'incontro caricando di significato questa tornata elettorale che sarà la prima del dopo Dellai. E' un periodo quello attuale che vede una frammentazione del quadro politico trentino e che vede ben 11 candidati presidenti, i quali nella maggior parte dei casi sono sostenuti da una sola lista.

La coalizione di centrosinistra è più compatta di prima e sebbene qualcuno dica che serve qualcosa di nuovo alla fine spesso il nuovo è solo di facciata. Lo stesso Cristiano Trotter si augura che il dialogo coi territori ci sia anche dopo il 27 luglio. Si sono presentati poi i relatori della serata:

  1. Nicola Chiavarelli, Verdi;
  2. Marco Toffol, PATT;
  3. Marco Depaoli, UPT;
  4. Ugo Rossi, candidato presidente della coalizione;
  5. Italo Gilmozzi, PD;
  6. Beppe Pontrelli, Riformisti per l'Autonomia.

Nel corso della serata interverrà il candidato locale PD (Giacobbe Zortea) e l'esponente dei Verdi (Lucia Coppola).

Beppe Pontrelli. Apre le danze Beppe Pontrelli, Riformisti per l'Automia, che si presenta come l'avvocato tra l'altro del processo Cermis. E' stato inoltre 4 volte consigliere comunale e vicepresidente comprensoriale.

A messo in luce il fatto che le periferie devono avere attenzione per la difficoltà di vivere in montagna e il fatto che la montagna è la caratteristica e poi viene il resto. Serve che nessuna zona sia privilegiata.

Nel panorama politico c'è confusione e lui auspica un candidato locale del suo schieramento che ora non c'è. I Riformisti per l'Autonomia sono convintamente nella coalizione ritenendo il presidente una persona intelligente e che il Trentino non debba fare a meno delle intelligenze trentine. Il risultato non è scontato e si deve andare a votare. Ugo Rossi ha attenzione per per periferie senza disuguaglianze guardo alle persone e alla qualità della vita, che va sempre alzata in Trentino. Il centrosinitra va scelto anche per la possibilità di collaborazione nell'ambito regionale e a vanno fatti anche calcoli per tale contesto, in quanto con la destra si creerebbero ulteriori difficoltà con i tirolesi.

Italo Gilmozzi. Italo Gilmozzi del PD si unisce all'affermazione del precedente interlocutore sull'intelligenza di Ugo Rossi e che lo stesso saprà concertare le scelte con tutta la coalizione. Il PD è unito e non ci sono mai stati litigi, ma discussione. E' un unità quella della coalizione per il cambiamento. Le direttrici che sono state seguite in questa campagna sono:

  1. lavorare assieme in un unica direzione;
  2. rinnovamento di persone e modi operare coinvolgendo tutta la comunità. E'Sono finiti i tempi in cui si poteva dire molte volte si. Ora si deve dire anche di no.

Si è anche avuta in un passato recente la diatriba continuità/discontinuità e sicuramente per le cose buone fatte serve la continuità. Certo il mondo cambia e ci si deve adattare. Un cambiamento c'è già stato non ci sono Dellai e Durnwalder e le risorse sono calanti.

Le donne devono avere spazio perchè il loro contributo è importante.

Spende poi due parole per Giacobbe Zortea che ha dato la disponibilità a mettersi a servizio come candidato locale. Questo ha reso possibile avere un degno candidato. Lascia poi la parola a Giacobbe Zortea per i temi locali.

Giacobbe Zortea. Giacobbe Zortea torna sul discorso della responsabilità con scelte anche dolorose che si devono prendere.

La crisi va analizzata e se si guarda al Primiero si nota un turismo invernale in crisi, mentre il turismo estive tiene. Si deve puntare su un territorio che si può "vendere" ma che va rispettato. Su queste basi va aperta una riflessione.

Si deve mantenere la qualità della vita che il buon governo ci ha permesso. In chiusura anche lui esterna il suo appoggio a Ugo Rossi.

Marco Depaoli E' la volta dell'UPT con Marco Depaoli che parte da una constatazione che lui è stata la persona che dopo 50 anni ha portato la voce di Primiero a Trento. E' stato anche rinnovato 5 anni fa e ha ricoperto anche ruoli importanti nell'ente regionale.

IL momento politico è critico e vanno valutate bene le scelte nell'urna. Il candidato Ugo Rossi è il candidato presidente per il centrosinistra dopo aver vinto le primarie che hanno visto 5 candidati. Si è opportunamente slegato dal Patt non essendo più tesserato dando indietro la tessera dimostrando di essere veramente di coalizione. E' sostenuto da una compagine consolidata che sa lavorare assieme e può dare affidabilità al Trentino. Affidabilità che deriva anche dal saper prendere scelte difficili.

Passando al Primiero si è fatto riferimento a molte peculiarità tra le quali il poter sfruttare le proprie risorse idriche per produrre energia. Non solo questo però anche i boschi col legname da valorizzare anche in chiave energetica col teleriscaldamento.

Il risultato del riconoscimento Unesco per le Dolomiti patrimonio dell'Umanità è merito della giunta Dellai. Nelle Diolimiti però ci sono gli impianti che attraverso la mozione di Roberto Bombarda che ha permesso, mettendo dei paletti, il collegamene San Martino Rolle. Un segno di come si possano compiere scelte e lavorare assieme. Sulle prospettive di lavorare assimeme appoggia Ugo Rossi.

E' un periodo complesso anche per le trattative con lo stato in campo finanziario. Serve un voto forte dei cittadini e che la maggioranza sia autorevole. Solo in tal modo si potrà ottenere l'Autonomia Integrale.

Marco Toffol. Marco Toffol si unisce nel riconoscere l'intelligenza del candidato presidente Ugo Rossi, il quale non è più membro di partito ma è l'orgoglio del PATT.

La stabilità è un valore per la tenuta sociale e dei valori. La crisi ha lacerato il sistema politico, ma il centrosinistra è l'unica scelta che può garantire di non andare verso posizione nemiche dell'autonomia (destra) o popoliste (Civismo e lista imprenditoriale di Mosna).

I giovani vanno aiutati investendo in ricerca e cultura.

Le imprese vanno lasciate libere.

I meno fortunati nel nostro territorio vanno aiutati mantenendo il nostro forte modello di stato sociale.

L'autonomia però non può essere la soluzione di tutto i problemi, ma deve guardare agli esempi dei paesi più civili integrando chi si riconosce nei nostri valori. L'autonomia non può chiudersi in se stessa e non può prescindere dalla solidarietà.

Il PATT non può gioire se tutta se temi con l'Autonomia integrale Questo è il valore che il PATT può portare nella stesura del Terzo Statuto.

Nicola Chiavarelli dei verdi Europei non si presenta dicendo che tutti si conoscono. Ringrazia Marco Depaoli per il richiamo alla sostenibilità che è indispensabile sopratutto in questo momento di crisi. Un tema conosciuto bene nelle piccole realtà come il primiero. Sostiene Ugo Rossi per la sua competenza e il dialogo e gli augura buon lavoro.

Ugo Rossi Ugo Rossi parte ringraziando tutti i candidati ai quali augura successo guardando al risultato delle elezioni con fiducia se tutti lavoreranno con convinzione forte. Il panorama politico è frammentato con 11 candidati alla carica di presidente della Provincia. Nove candidati sono sostenuti da una lista massimo due e quindi si può ritenere che non ci sia stato nessuno sforzo di sintesi per proporsi come progetto di governo. Posso ambire al ruolo di minoranza utile, ma non al governo. Si può quindi arrivare ad una semplificazione che porta a 2 candidati.

I candidati che possono ambire al governo appartengo a due coalizioni: il centrosinistra, Progetto Trentino. Se la prima ha esperienza di governo e di lavoro assieme positivo, la seconda cavalca l'antipolitica. Un antipolitica non coerente con la militanza di lungo corso di alcuni candidati. Tali candidati contestano il modo di raccolta del consenso un modo da loro usato in passato. Non è questa l'unica differenza in quanto ci sono diversità di contenuti.

La stabilità ai quali eravamo abituati con Dellai è un valore sopratutto in questo momento di crisi. Si sente spesso parlare che Ugo Rossi cerchi maggioranze varibili se debole vittoria, ma non è così.

E' un periodo di recisione dei conti pubblici e dobbiamo tutelare le nostre prerogative e per questo non serve improvvisazione. C'è poi la questione della riserva dell'erario in cui dobbiamo difendere i diritti e serve responsabilità per discutere sulle misure e la tempistica per poter esercitare i diritti. Oltre a ciò ci sono le partite giuridiche per un allentamento del patto di stabilità. Non portare a casa tali partite non darebbe chance di vedere realizzati i programmi.

Il tema della crescita è centrale per superare la crisi e ciò si può avere, dopo un occhio al bilancio, con misure di defiscalizazione del 50% della tassazione alle imprese per rendere più competitive. Prevedendo per il 2014 e 2015 ulteriori sgravi in caso di creazione di lavoro.

Altra misura sono le borse lavoro per avvicinare la scuola al mondo del lavoro lavoro, perchè la disoccupazione è preoccupante.

Il turismo ha risentito la crisi anche per aziende che hanno fatto molti investimenti per essere sempre competitive. Per aiutare tali imprese si prevede un Fondo Anticrisi per le Imprese Alberghiere. Non solo questo però perchè il turismo deve cambiare e coinvolgere gli altri settore e in particolare l'agricoltura e il territorio e fare della sostenibilità la chiave di successo. Una sostenibilità che deve toccare la mobilità e la valorizzazione delle peculiarità del territorio.

Lo stato sociale va mantenuto per rispondere ai cittadini ma va reso efficiente.

La macchina pubblica va resa meno pesante e meno presente sull'economia per poterla rendere più dinamica. Non ci saranno licenziamenti ma si agirà sulla struttura e sul turnover per poter arrivare ad abbandonare competenze che il settore privato può gestire meglio. La burocrazia va snellita e si deve premiare il merito e la responsabilità anche dei dirigenti. Si deve uscire dalla gestione per criteri per dare discrezionalità ai dirigenti che devono poi portare la responsabilità delle loro scelte.

Si deve usare l'autonomia per, all'interno delle regole, favorire le aziende locali le quali non sempre sono state favorite.

Ugo Rossi si aspetta un confronto produttivo e che i rappresentanti di zona anche del Primiero portino la voce del luogo ma che guardino al benessere di tutto il Trentino.

Dibattito. Ugo Rossi parte nelle risposte da un intervento che chiedeva il garantire al Primiero un rappresentante per legge. Si è fatto presente che per i ladini esiste ma è impraticabile perchè darebbero 15 rappresentanti in consiglio. L'esempio dell'Alto Garda è quello più significativo di come la politica ha portato a fare sintesi su un candidato. Non è da dimenticare che sono elezioni sono provinciali e si deve avere una visione di Trentino e non fermarsi su interessi particolari.

La Comunità di Valle hanno aperto, secondo Ugo Rossi,la discussione sulla gestione associata di servizi attraverso le Unioni. Va detto che alcune competenze possono esser gestite solo da un ente sovracomunale. Serve cambiare passo se si vuole che la riforma abbia successo togliendo il doppio binario evitando repliche di risorse tra Comunità e Comuni.

La crisi è di durata più lunga del previsto e gli effetti della crisi si fanno sentire pure da noi. Il debito della Provincia di Trento è come quello di Bolzano. Nel 2017 ci saranno minori risorse e si deve ridurne gli effetti. Per questo il libro dei sogni non è la scelta programmatica del centrosinitra, mentre PT propone riduzioni di casse insostenibili.

Lucia Copppola parla della presenza delle donne in politica e del fatto che quattro sono consigliere uscenti e 12 donne in 40 anni. La candidata Lucia Coppola ha partecipato alle primarie. Le donne hanno grinta e competenze che vanno usate. C'è una candidata Maddalena Bonat che abita a Lavis ma era di Mezzano. Si è felici come Verdi Europei di esser nella casa grande del centrosinistra. Manca poco al voto e si invita al voto.

Ugo Rossi risponde ad una persona del pubblico sulle scuole alberghiere dopo che la stessa aveva detto che serve andare in veneto per tali competenze. Ha fatto capire che le scuole alberghiere ci sono e vanno migliorate. Che pure l'Università di Trento è competitiva. Imparare poi fuori e poi tornare non è un male. Molte persone del Bellunese sono disperate per l'indice di sviluppo socio economico del bellunese. Il Bard sta cercando di mantenere la Provincia di Belluno viva.

Sui rifiuti si parla di una differenziata spinta che per il momento si basa per l'indifferenziato fuori regione. Si prevede di chiudere il ciclo dei rifiuti in loco con nuove tecnologie. Non si parla però della tecnologia che si vuole usare.

Nicola Chiavarelli abbozza la proposta di trovarsi tra i candidati appena terminata l'assemblea per poter trovare un candidato unico. E' disponibile a ritirarsi nel caso si trovasse candidato comune.

giovedì 17 ottobre 2013

Democrazia diretta per il Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle Trentino vuole una democrazia diversa per risolvere risolvere i problemi del territorio e a soddisfare i bisogni dei cittadini. Per il buon governo non è più sufficiente la delega data in bianco ai partiti tradizionali ogni cinque anni; sono necessari altri strumenti per controllare l’operato degli amministratori e per dare la possibilità ai cittadini di fare sentire la propria voce.

Questo passa anche per la formazione del cittadino sui propri diritti e doveri, nonché informato puntualmente ed in modo trasparente sulle decisioni degli amministratori. Deve poi avere la possibilità tramite consultazioni popolari di esprime pareri su questioni ritenute importanti ed eventualmente, a certe condizioni, poter proporre e votare provvedimenti legislativi.

Ilhttp://www.consiglio.provincia.tn.it/documenti_pdf/IDAP_342843.pdf, già presentato su iniziativa polare dal comitato apartitico Più democrazia in Trentino (www.piudemocraziaintrentino.org), per introdurre nella nostra provincia strumenti di democrazia diretta già in uso nelle democrazie più evolute viene sostenuto dal Movimento.

La formazione del cittadino inizia da piccolo anche nella scuola e per questo si vuole introdurre l'insegnamento obbligatorio del diritto a partire dalla scuola primaria.

Ma anche un rafforzamento dell'istituto della petizione polare oltre che il dibattito pubblico obbligatorioper le grandi opere va nelle direzione della partecipazione.

L'istituto del referendum si prevede di rivitalizzare prevedendo tre tipi di forme senza quorum:

  1. referendum confermativo senza quorum per atti legislativi e amministrativi provinciali;
  2. referendum consultivo senza quorum;
  3. referendum propositivo senza quorum per atti legislativi e amministrativi provinciali;

Il limite dei mandati dei consiglieri provinciali è da introdurre per evitare che invece dell'interesse generale siano messi davanti interessi particolari. E' poi giusto dare possibilità di ricambio.

Tutte azione queste che vanno nel solco del DDL 328/XIV della provincia di Trento di cui sentiremo parlare ancora e che sono condivisibile perchè la formazione e la partecipazione del cittadino vanno incentivate in un momento di sempre più disinteresse. Anche la limitazione dei mandati è ottima perchè costringe i partiti ad investire nel rinnovamento.

Le risorse andrebbe maggiormente valutate ma vanno trovate sopratutto per la formazione dei nuovi cittadini.

Il Corpo Forestale dello Stato si affida ad Equitalia per una riscossione più efficiente ed ecologica

Il Corpo Forestale stato si affida ad Equitalia per semplificare le procedure di recupero delle sanzioni e degli altri crediti di competenza del stesso grazie all'utilizzo di servizi web dedicati e all'assistenza formativa di Equitalia. È questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto in data 10 ottobre tra il Corpo forestale dello Stato ed Equitalia, presso l’Ispettorato Generale della Forestale, al fine di rendere la riscossione più efficace ed anche più ecologica, con l’eliminazione dell’uso della carta.

Grazie alla nuova piattaforma web fornita con l’accordo, infatti, sarà superato il ricorso alle fasi cartacee rendendo l’iter di riscossione dei crediti vantati dal Corpo forestale dello Stato più rapido e conforme ai principi di economicità. In questo modo si renderà più efficiente lo scambio di informazioni tra le due istituzioni, acquisendo con più rapidità i provvedimenti di sgravio o di sospensione del debito a favore dei contribuenti e interrompendo in modo tempestivo eventuali azioni esecutive o cautelari.

Lo scopo dell’intesa è quello di armonizzare e diffondere a livello nazionale l’utilizzo del servizio di riscossione dei crediti che integri e sostituisca gli analoghi servizi già forniti dall'Agente della riscossione a livello periferico.

L’accordo, della durata triennale, scaturisce dai proficui rapporti avviati da tempo tra Equitalia e il Corpo forestale dello Stato diretti ad avvalersi dei servizi di supporto alla riscossione coattiva in esecuzione delle norme del codice di procedura civile in materia di recupero dei crediti vantati dalle Amministrazioni Pubbliche nei confronti dei dipendenti, di personale collocato a riposo e di soggetti terzi.

Equitalia organizzerà un percorso didattico formativo per i funzionari e gli addetti del Corpo forestale dello Stato che si terrà presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno. L’accordo si inserisce nel progetto “Informatizzazione Enti non telematici” promosso da Equitalia a partire dal 2008 e che ad oggi coinvolge 15mila enti a livello centrale e locale.

Progetto over 60 presentato all'Hotel America di Trento

La Lega Nord Trentino oggi alle 16.30, presso la Sala Specchi dell’Hotel America in via Torre Verde a Trento presenterà il Progetto Over 60 della candidata Daniela Fronza.

Il Progetto è inserito nel programma della Lega Nord a sostegno del candidato presidente Maurizo Fugatti. I punti salienti del progetto sono:

  1. la politica al servizio della persona;
  2. aumento della pensione minima a 1000,00 euro;
  3. sostegno alle persone affette da Alzheimer ed alle loro famiglie;
  4. aiuti alle nuove povertà;
  5. sostegno alle Associazioni di Volontariato ed Animaliste;
  6. consulta degli Anziani.

Tutta la popolazione è invitata.

Comunità di Valle e Enti locali per il Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle Trentino anche se le nostre risorse sono maggiori essendo Provincia autonoma ritiene che le risorse vanno usate oculatamente.

Fondamentale a tal fine risulterà mantenere l’ente pubblico Regione, con funzioni di coordinamento tra le due Province Autonome di Trento e di Bolzano.

Va affidata maggiore autonomia decisionale e finanziaria ai Comuni ed eliminare la Comunità di Valle, inutile carrozzone fonte di sprechi enormi di risorse pubbliche e strumento di controllo politico e clientelismo elettorale. Con l’istituzione della Comunità di Valle nel 2010, infatti, si è ulteriormente affermato il centralismo politico della PAT, che ha indebolito il senso di comunità e la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte del territorio. Le Comunità di Valle, prive di competenze e appesantite da un organigramma del personale e da organismi assembleari ipertrofici e inefficaci, hanno provocato forti conflittualità a livello locale a causa del maldestro tentativo del governo provinciale di imporre ai Comuni competenze gestionali associate non condivise.

Le competenze che erano trasferite alle Comunità e le altre che si vuole trasferire vanno assunte dalle unioni e alle associazioni volontarie tra Comuni. Il numero di Comuni è alto e per questo va incentivato economicamente la la fusione dei Comuni più piccoli, avuto riguardo all’orografia del territorio.

Si deve favorire la diretta e attiva partecipazione dei cittadini potenziando il ruolo e le funzione delle ASUC, attraverso il trasferimento di competenze ora in capo ai Comuni. Va inoltre previsto un limite normativo di due mandati elettivi a qualsiasi livello istituzionale e divieto assoluto del cumulo di cariche.

Sulla questione della regione o la si riempie dei contenuto o non condivido la questione di tenere in vita la regione. Va valutati gli effetti dell'autonomia della cancellazione se rimane vuota.

Condivido la cancellazione delle Comunità di Valle e la riscoperta del protagonismo dei Comuni. Va affrontato il problema della numerosità di Comuni anche con incentivi economici alla fusione. Per quanto riguarda le associazione dei comuni e le unioni volontarie nulla da dire perchè alcune funzioni non possono esser gestite comuni per le caratteristiche delle funzioni.

Sulla partecipazione della gente e del limite di due mandati piena condivisione.

Una riforma che avrà bisogno di esser valutata nel campo delle risorse e che troverà resistenze ma che non è procastinabile.

Collaborazione Equitalia e Poste: cartelle sempre aggiornate uffici postali e pagamento

Equitalia e Poste Italiane rafforzano la loro collaborazione per semplificare i pagamenti delle cartelle. Il nuovo servizio, partito in via sperimentale a Roma e provincia, consente ai cittadini di pagare l’importo aggiornato del debito direttamente negli uffici postali, senza la necessità di ulteriori verifiche o adempimenti. Grazie al dialogo telematico con Equitalia, i terminali di Poste possono ora calcolare eventuali variazioni del debito (ad esempio uno sgravio), oppure aggiornare l’importo originario con gli interessi e gli altri aggravi previsti dalla legge dopo 60 giorni dalla notifica della cartella.

Entro l’anno il nuovo servizio sarà esteso in tutta Italia e così i cittadini potranno pagare i bollettini Rav allegati alle cartelle, con gli importi sempre aggiornati, nei 14 mila uffici postali aperti anche il pomeriggio e il sabato mattina.

Per pagare le cartelle di Equitalia i contribuenti hanno a disposizione anche gli altri canali già attivi: il sito internet www.gruppoequitalia.it (funzione “Estratto conto” o “Pagare online”), gli sportelli di Equitalia, le ricevitorie Sisal e Lottomatica, i tabaccai convenzionati con banca ITB e gli sportelli bancari.

Tutte le informazioni alla voce “Come e dove pagare” presente sul sito di Equitalia.

Organizzazione PAT per il Movimento 5 Stelle

La PAT deve concentrare risorse e impegno sui beni comuni e sui servizi pubblici abbandonando i settori in cui la sua presenza ha portato solo a sprechi e clientelismo. Merito, competenza e trasparenza guideranno le riforme del Movimento 5 Stelle Trentino.

La Provincia di Trento deve gestire direttamente tutte quelle attività già in capo all'ente pubblico assegnate a società con fini di lucro per eludere controlli e norme del diritto pubblico (Patrimonio S.p.A., Trentino Riscossioni S.p.A., Itea S.p.A.).

Il perimetro della Provincia deve diminuire dismettendo tutte le partecipazioni in società che operano in settori che non hanno nulla a che vedere con i beni comuni e con i servizi pubblici (Informatica Trentina, Mediocredito, Cassa Centrale, Banca di Trento e Bolzano, I.S.A., Diatec, Aeroporto Catullo…).

Al personale di tutte le società provinciali va applicato il contratto di lavoro dei dipendenti PAT e assunzioni solo per concorso pubblico.

Va fatta un ricognizione della situazione patrimoniale delle partecipazioni e delle proprietà immobiliari di Trentino Sviluppo.

Va cambiata l'organizzazione eliminando eliminando la figura del dirigente generale assegnando le competenze gestionali ai dirigenti dei servizi scelti esclusivamente per concorso pubblico mentre i compiti di coordinamento verranno assegnati all’assistente dell’assessore. Va inoltre la prassi della nomina di dirigenti e funzionari provinciali in enti, società ed altri organismi cancellando comunque gli eventuali compensi aggiuntivi fino alla scadenza per gli amministratori in carica. Sempre a livello dirgenziale va contenuto il numero dei Dirigenti di Servizio, introducendo un tetto massimo alle retribuzioni e criteri di valutazione obbligatoria che coinvolgano il personale.

Per i concorsi pubblici vanno introdotte nuove regole: formazione di commissioni d’esame per metà esterne all’ente, integrate da un cittadino estratto a sorte dagli elenchi delle Corti d’Assise d’Appello che funga da garante della trasparenza.

Si deve eliminare il potere della Giunta provinciale di scegliere volta per volta le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici per eliminare la pratica dei concorsi tagliati su misura: per tutte le figure previste dall'organigramma della PAT regole, requisiti e modalità di svolgimento devono essere predefinite ed eventualmente aggiornate da una commissione composta come per i concorsi.

E' una riforma della Provincia di Trento auspicabile che troverà però molte resistenze. Vanno valutate le conseguenze delle dismissione che comunque vanno fatte. Non è possibile un potere economico così forte della provincia.

Anche sull'organizzazione del personale e sulla trasparenza dei concorsi la riforma è auspicabile e un ritorno dell'alveo pubblico o comunque con controlli più forti sulle aziende che forniscono attività connesse a servizi pubblici.

Visto che si parla di un contratto del settore pubblico anche per aziende di diritto privato partecipate e l'accesso per concorso vanno valutate le risorse che tale previsione prevede. Vanno inoltre controllati i requisiti delle persone già assunte senza concorso; magari con un concorso interno di scrematura. Sul punto dei già assunti non si prevede il controllo dei requisiti e non mi sembra una scelta condivisibile.

Lo sfotto dei Civici Trentini col loro inno

Un video quello dei Civici Trentini, per il quale devo ringraziare un amico per avermelo fatto conoscere, che oltre ad esser divertente ci porta su un altro campo della campagna: gli sfotto.

In modo divertente, per alcuni senz'altro no, i Civici Trentini col loro inno fanno campagna a loro e a Diego Mosna prendendo di petto la coalizione che ha più chance di vittoria: la corazzata del centrosinistra.

Non toccano il PATT perchè molto radicato sul territorio, ma a perso pezzi importanti come la consigliera uscente Caterina Dominici. Questa ha abbandonato il PAtt e con il suo partito Autonomia 2020 la stessa sostiene Mosna e ha con un video già attaccato fortemente il PATT che lei ritiene più attaccato agli interessi di partito che hai bisogni della gente.

Si attacca con il video di sfotto dei Civici Trentini il PD e UPT che fanno riferimento a partiti nazionali nel primo caso PD e nel secondo scelta civica. Si riprendono nel video temi di una lettera apparsa sull'Adige che parlava di un Silvano Grisenti identificato come persona del fare contro un Lorenzo Dellai più politicante. Partendo da ciò si mette in luce come la coalizione di Mosna sia quella del fare mentre l'altra più delle chiacchere.

I giudizi sull'amministrazione provinciale hanno luce ed ombre agli elettori il giudizio della parte che più è prevalente. E' però sicuro che molte persone hanno un ottimo ricordo del periodo che ha visto Silvano Grisenti assessore e spesso ciò porta a mettere in secondo piano le disavventure giudiziarie. Certo è che la figura di Diego Mosna come imprenditore rafforza la teoria del fare contro la classe politica che spesso è divisa al suo interno. Il caso del PD è emblematico.

Aldilà però dei contenuti del video il riferimento a PD e UPT nello sfotto da un chiaro segnale che la corsa è tra Ugo Rossi e Diego Mosna e le relative coalizioni, in quanto si sfotte chi si ritiene forte mettendone in luce i presunti difetti. La corsa sta arrivando alla fine il 27 ottbre gli elettori diranno la propria.

Autonomia diversa per il Movimento 5 Stelle

Con il secondo Statuto di Autonomia del 1972 è stata consegnata al Trentino la concreta opportunità, tramite le abbondanti risorse economiche concesse dallo stato centrale al territorio provinciale, di creare un vero sistema politico-amministrativo al servizio dei cittadini.

Partendo da tale assunto il Movimento 5 Stelle del Trentino si chiede se tale assunto è stato rispettato e a questa domanda lo stesso risponde negativamente parlando di autonomia che è diventata appannaggio dei soliti pochi. Il proliferare delle società partecipate che nascondono favoritismi economici e iniquità, l’organizzazione sempre più verticistica e politicizzata degli uffici, la gestione da parte della Provincia di attività imprenditoriali, anche bancarie, che poco hanno a che vedere con l’erogazione di servizi pubblici, tutto questo sta trasformando il Trentino in una sorta di società feudale in cui i cittadini sono sempre più vessati dai poteri forti e non hanno la possibilità di esprimere e soddisfare i propri bisogni.

Per questo nel Terzo Statuto riprendono il discorso di Autonomia Integrale che demandi alla Provincia la competenza primaria in materia di fisco e riscossione e che preveda il riconoscimento allo Stato centrale una percentuale sulle entrate per coprire i costi dell’attività amministrativa statale centrale, della Giustizia e della Difesa.

Lo Statuto dovrà inoltre prevedere forti strumenti di democrazia diretta che permettano ai cittadini di controllare l’attività dei propri rappresentanti, di sostituirsi a loro nell'attività legislativa in caso di inerzia tramite referendum propositivi senza quorum , nei casi più gravi, di sostituirli sempre tramite referendum.

Sembrava quasi di sentire del PATT sull'autonomia integrale ma poi c'è la caratterizzazione di una previsione che va ben valutata su come inserirla. Si parla anche di referendum propositivi senza quorum e in casi gravi col stesso sistema del quorum di sostituire i consiglieri presenti. Ora la proposta può esser valutata anche positivamente quella di arrivare anche alla sostituzione, ma si deve trovare il sistema giusto di inserirla nello statuto. Questo richiederà lavoro per capire come tale previsione può esser armonicamente inclusa nel nostro sistema costituzionale. Andrebbe a a mio avviso tolto anche il quorum del referendum abrogativo.

Il primo cambiamento è sulle società e le varie organizzazioni che sono state create per la gestione del Trentino in molti aspetti e che spesso sono poteri per la gestione del potere. Andrebbe compiuta una riorganizzazione per recuperare risorse per i servizi pubblici e un abbassamento delle tasse. Va bene la previsione dell'Autonomia in questo contesto. E' da valutare quanto la previsione di nuovi strumenti in mano ai cittadini e la riorganizzazione verrà a costare e i benefici che possono portare di cui non si hanno previsioni.

martedì 15 ottobre 2013

Marino Simoni alle Fiere d'Autunno

Come altri candidati di cui ho già parlato anche Marino Simoni a scelto le Fiere d'Autunno per il contatto con la gente. Un contatto che lui ha costantemente essendo sindaco di Transacqua e presidente del Consorzio dei Comuni. Una persona che tocca con mano i problemi della gente. Si può fare con lui un discorso a tutto campo.

Comunità di Valle. Lui parte non parlando di Comunità di Valle ma aggregazioni tra Comuni alle quali è favorevole. E' ovvio che l'attuale assetto con le Comunità non va bene e ciò viene rafforzato quando va al nocciolo del problema. Infatti lui va a toccare il tema della dimensione dei comuni e vedrebbe bene tre aggregazioni: Sovrapieve, Sottopieve, Canal San Bovo.

Vanoi. Parte dal discorso dei tunnel che se non vede bene il Tunnel con Fiemme e Fassa e di tutt'altro avviso su quello della Valsugana. Ovvio serve a partecipazione del territorio dai suoi cittadini al consiglio comunale oltre che fare i conti con le risorse.

Parlando di viabilità col Broccon mette in luce che è una questione di sopravvivenza e non è contrario ad un suo miglioramento. Anzi nel campo turistico apre alle aree sciabili nel Vanoi come collegamento da San Martino al Broccon passando per la Tognola. E' conscio delle norme del Parco che bloccano tale progetto ma va cambiato.

Le strade forestali vanno sgravate da vincoli per un utilizzo turistico anche delle malghe. Si è parlato poi anche di progetti per il Lozen e Calaita.

Sugli impianti mette in luce che i privati hanno fatto la loro parte e parla di un ingresso di ACSM come socio. La funicolare è un punto di incontro tra i privati e va sostenuto.

Reddito di garanzia. Sul fatto del reddito di garanzia parla di darlo ai trentini per un Trentino garantista. Poi però lo lega ad un discorso più ampio come anche la disoccupazione e in tal ambito fa un discorso interessante. Chi può lavorare e prende assegno pubblico di qualunque tipo deve esser impiegato per il bene della comunità (es. Azione 19, etc..).

Aiuti alle imprese. In questo campo si parte dal settore edile parlando di abolizione della Legge Gilmozzi che ha creato situazioni strane secondo nei comuni turistici.

Si parla di un abbattimento dei costi dell'energia alle imprese prendendo le risorse dal 50% degli utili prodotti dalle derivazioni idroelettriche. Si prevede inoltre la liberalizzazione del DMV cancellando questa previsione messa a tutela dei fiumi.

Serve una semplificazione delle regole per le imprese e i cittadini. In questo ultimo caso si deve valorizzare i centri storici anche con meno vincoli alla ristrutturazione dei centri storici, ovviamente no per il patrimonio di pregio.