mercoledì 29 marzo 2023

Livello epidemico del contagio da Covid-19 in Provincia di Belluno, ma si muore ancora

Belluno. Nell'ultima settimana c'è stata un leggero aumento persone positive al Covid-19 in Provincia di Belluno che erano 235.
Ciò non cambia comunque il quadro epidemico che rimane vicino alla soglia epidemica di 50 casi su 100 abitanti in Provincia di Belluno.

Ricoveri. Dalla tabella qui sotto riportata viene illustrata la situazione dei ricoverati positivi al Covid-19 negli ospedali della Provincia di Belluno.

 Sono attualmente ricoverati:

Area

N totale pazienti ricoverati

Di cui motivo del ricovero “no covid”

Terapia Intensiva

0

 

Area non critica

12

10

Ospedale di Comunità

1

1

 Il numero dei ricoverati negli ospedali della Provincia di Belluno è in diminuzione e nessuno è ricoverato in terapia intensiva, segno chi è ricoverato  è in condizioni migliori. Altro dato incoraggiante è che la motivazione di ricovero nella maggior parte dei casi non è il covid-19 sia per l'area non critica che per l'Ospedale di Comunità.

Decessi. Di Covid-19, sebbene il contagio non preoccupi, si muore ancora in Provincia di Belluno.  Nell'ultima settimana è : è deceduto un uomo di anni 76 (25/3).





giovedì 23 marzo 2023

Livello epidemico del contagio Covid-19 in Provincia di Belluno. Esaurimento del cluster ospedaliero

Belluno. L'attuale situazione del contagio da Covid-19 nell'ultima settimana rimane vicino al livello epidemico con un'incidenza di 50 positivi su 100 mila abitanti in Provincia di Belluno. Gli attuali positivi rispetto al 28 febbraio sono leggermente meno 212 contro 218.

Sebbene il contagio da Covid-19 in Provincia di Belluno è a livello epidemico si muore ancora in provincia di Belluno. Nell'ultima settimana  sono registrati i seguenti decessi di pazienti Covid positivi in Provincia di Belluno:

  • 15/03: è deceduto un uomo di anni 97;
  • 18/03: è deceduta una donna di anni 76.
I decessi di persone positive al Covid-19 sono avvenuti, nell'ultima settimana, in Provincia di Belluno nella popolazione anziana.  

Ricoveri.  Sono attualmente ricoverati in Provincia di Belluno:

Area

N totale pazienti ricoverati

Di cui motivo del ricovero “no covid”

Terapia Intensiva

0

 

Area non critica

15

14

Ospedale di Comunità

3

1

 

I ricoverati positivi al Covid-19 in Provincia di Belluno  hanno visto nelle ultime tre  settimane un sensibile diminuzione, con la terapia intensiva svuotata e una diminuzione dei ricoverati in area non critica e uno spostamento di alcuni pazienti in Ospedale di Comunità segno dell'esaurimento del cluster ospedaliero con il miglioramento delle condizioni dei pazienti. Solo una minima parte  dei ricoverati ha avuto come prima motivazione di ricovero. 



venerdì 17 marzo 2023

18 marzo 2023: OPEN DAY Disturbi del Comportamento Alimentare. Gli incontro dell'ULSS Dolomiti per la giornata

Belluno. L’ULSS Dolomiti organizza un Open Day dedicato ai Disturbi del Comportamento Alimentare, in collaborazione con l’Associazione Margherita Fenice, nella giornata di sabato 18 marzo 2023 dalle 9.00 alle 12.00 nelle due sedi di:

  • FELTRE: Ospedale Santa Maria del Prato – Centro di Salute Mentale (Padiglione Guarnieri, Piano terra);
  • BELLUNO: Ospedale San Martino – Centro di Salute Mentale (Blocco B, Padiglione S.Gervasio, 1° piano);

In questa fascia oraria le équipe multidisciplinari  e i volontari sono a disposizione dei cittadini per fornire informazioni e rispondere a dubbi sul tema. In alternativa, i cittadini potranno porre le loro domande contattando anche telefonicamente le due sedi, chiamando i numeri:

  • 0437 516020 per la sede di Belluno;
  • 0439 883777 per la sede di Feltre.

 Per coloro che hanno difficoltà a raggiungere le sedi, le équipe e i volontari sono disponibili ad attivare un collegamento via Gmeet con la sede di Belluno o di Feltre con il singolo utente. Per richiedere il collegamento è possibile scrivere una mail a comunicazione@aulss1.veneto.it specificando la sede con cui si desidera collegarsi. In risposta alla mail inviata, sarà indicato il link e l’orario per il collegamento.

 Obiettivo dell’iniziativa è offrire un’occasione di confronto con gli esperti sulle caratteristiche e sulle conseguenze che i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre, sui primi segnali di allarme, su come affrontare la malattia e su come supportare la famiglia.

Giornata mondiale del sonno: i consigli per un buon sonno dell'ULSS Dolomiti

Belluno. Oggi, 17 marzo 2023, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day), un evento annuale dedicato alla cultura e consapevolezza dell’importanza del sonno, che si tiene ogni anno nel venerdì che precede l’equinozio di primavera.

Ne parliamo con i pneumologi Stefano Calabro, direttore dell’UOC di Pneumologia dell’Ospedale di Feltre, e Edda Enzo.

Perché il sonno è così importante? Il sonno è un momento fondamentale di pausa e di rigenerazione, sia fisica che mentale. Dedichiamo al sonno in media un terzo della nostra vita.  Ne abbiamo bisogno perché il sonno svolge un ruolo essenziale sull’organismo umano, consentendo al fisico e alla mente di recuperare energie e di prepararsi ad affrontare nuovi impegni diurni il giorno dopo.

Quanto bisogna dormire? Gli adulti dovrebbero dormire tra le 7 e le 9 ore per notte. Per le persone sopra i 65 anni vengono indicate dalle 7 alle 8 ore a notte. Neonati, bambini piccoli e adolescenti hanno bisogno di dormire ancora di più, per consentire la loro crescita e sviluppo.

Va comunque sottolineato che stiamo parlando di valori medi, applicabili alla maggior parte delle popolazione, ma c'è anche chi non arriva a questa durata o chi eccede.

Discostarsi non eccessivamente da questi numeri non è sinonimo di patologia. Esistono per esempio i cosiddetti brevi dormitori. Ricordiamo che i veri brevi dormitori si riconoscono perché anche nei fine settimana o in vacanza , quando sono liberi dagli impegni, dormono sempre poco.

Tuttavia ognuno di noi sa valutare come ci si sente in base alle diverse quantità di ore di sonno: se si tende a stare di più a letto significa che cerchiamo di recuperare un deficit.

Ci possiamo accorgere che vi è un debito di sonno dalla qualità della veglia: sonnolenza continua, difficoltà di concentrazione e di attenzione, piccoli deficit di memoria possono indicarci che il riposo è troppo breve.

Dalla qualità e dalla durata del sonno dipende il nostro stato di salute psicofisico. I disturbi del sonno, quale ad esempio l’insonnia o i disturbi respiratori nel sonno, con conseguente privazione del sonno, hanno un notevole impatto sulla qualità della vita.

Quali sono i  Disturbi Respiratori nel Sonno (DRS) che diagnosticate e trattate? I “disturbi respiratori nel sonno” comprendono  una gamma di condizioni che provocano una respirazione anomala durante il sonno. Il più comune tra questi è la sindrome da apnea notturna. Il termine apnea indica una temporanea sospensione della respirazione.

Questo termine viene impiegato generalmente in riferimento alla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS, dall’inglese obstructive sleep apnoea syndrome).

Nell’OSAS avvengono ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno. Nei pazienti che soffrono di questa sindrome, possono verificarsi anche centinaia di episodi di apnea nel corso di una sola notte.

Questi episodi possono determinare una riduzione dell’ossigeno nel sangue (ipossia), causando una insufficienza respiratoria notturna. L’OSAS determina anche alterazioni della struttura del sonno (frammentazione del sonno).

Sottolineiamo anche che le persone con OSAS hanno una qualità del sonno scadente con conseguente eccessiva sonnolenza diurna che, associata alla difficoltà di mantenere la concentrazione, espone i soggetti al rischio di incidenti stradali ed infortuni lavorativi (rischio di infortunio lavorativo doppio rispetto agli individui non affetti).Alcuni stimano che in Italia la sindrome delle apnee ostruttive determini il 7% degli incidenti stradali.

 Quando sospettare la presenza della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno? Una particolare attenzione va posta al russamento, in particolare se viene riferito forte (tale da costringere il partner a cambiare stanza), abituale (ossia tutte le notti), persistente (da almeno sei mesi) e intermittente.

I pazienti possono anche riferire risvegli frequenti con senso di soffocamento, sonno non riposante e cefalea mattutina.

La sonnolenza diurna è un sintomo presente in circa un terzo dei pazienti con forma grave.

Se sono presenti questi sintomi è opportuno rivolgersi al proprio medico di famiglia, che valuterà il caso e se sono necessari accertamenti diagnostici.

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è inoltre spesso associata all’obesità.

Quali consigli per una prevenzione

  • Evitare l’assunzione di alcolici nelle ore precedenti il sonno
  • Limitare l’assunzione di farmaci che deprimono il tono dei muscoli delle vie aeree superiori (ad esempio sonniferi o tranquillanti).
  • Abolire il fumo di sigaretta.
  • Non assumere stimolanti (es. caffè).
  • Praticare regolare attività fisica.
  • Modificare il decubito notturno (il decubito supino peggiora le apnee).
  • Evitare lettura e visione della TV a letto.
  • Evitare pasti abbondanti la sera.

Si consiglia inoltre il controllo ponderale con eventuale riduzione del peso corporeo quando eccessivo; se risulta almeno del 15% nella fase iniziale, può determinare un miglioramento dei sintomi.

 

Consigli per un buon sonno dell'ULSS Dolomiti 2023

Apnee ostruttive nel sonno (OSAS, dall’inglese obstructive sleep apnoea syndrome).


giovedì 16 marzo 2023

Neurologie dell'ULSS Dolomiti: l'Azienda impegnata a garantire i servizi coprendo le carenze di medici

Belluno. La carenza di medici e la difficoltà di reperirli sono problemi che affliggono anche  l'ULSS Dolomiti. In questi giorni sono apparsi articolo sui quotidiani localiche paventano la chiusura delle Neurologie in Provincia di Belluno.

L’ULSS Dolomiti conferma, ancora una volta, il massimo impegno nel percorrere tutte le strade possibili per mantenere attive le attività di ricovero e ambulatoriali di entrambe le Neurologie aziendali.

L'attuale situazione. Attualmente sono in servizio 5 medici Neurologi a Belluno e 4 medici Neurologi  e un libero professionista a Feltre. A partire da maggio cesserà una unità della Neurologia di Belluno e un’altra cessazione è in programma a giugno, sempre a Belluno. Non sono previste  cessazioni nella Neurologia di Feltre.

L’Azienda si è attivata da tempo con concorsi e avvisi per reperire personale medico. Dal 2019, per la neurologia di Belluno ci sono state 5 assunzioni a fronte di 6 cessazioni.   Purtroppo anche l'ultimo concorso attivato da Azienda zero è andato deserto ma è sempre aperto un bando di avviso a tempo determinato attivato dall'ULSS Dolomiti ed è stato chiesto un ulteriore concorso a tempo indeterminato.

Sono state attivate, inoltre, convenzioni con le aziende Ulss di Treviso, Padova, Verona, Trento e Udine per l’acquisto di turni in modo da poter supportare le attività di reparto e le attività ambulatoriali, in particolare della Neurologia di Belluno .
 
Incentivi ai medici. Per incentivare i medici a scegliere l’ULSS Dolomiti come sede di lavoro, e a rimanerci, sono state attivate diverse iniziative che rendono economicamente vantaggioso l’incarico in ULSS 1. 

Rispetto a quanto stabilito dal contratto nazionale l'Azienda, a seguito di accordo con le Organizzazioni Sindacali, è riuscita a più che raddoppiare il valore della indennità di pronta disponibilità (reperibilità), dimostrandosi attenta alla fatica quotidiana. La retribuzione di posizione, inoltre, che riconosce economicamente il valore dell'incarico assegnato, è tra le più elevate del Veneto.

L’Azienda, inoltre, ha a disposizione dei professionisti una rete per soluzioni abitative a prezzo calmierato.

Opportunità professionaliSul piano professionale, si ricorda che in tutte le TAC dell’Azienda è installato il sistema di Intelligenza Artificiale “RAPID per la diagnostica precoce degli ictus. Questa tecnologia, che pochissime altre aziende hanno, permette una diagnosi tempestiva per il paziente e una migliore qualità di lavoro per il Neurologo e l’acquisizione di nuove competenze tecnico professionali. 

La Neurologia di Belluno, inoltre, è centro stroke di secondo livello: è in corso l’avvio dell’esecuzione di procedure di interventistica, in collaborazione con i radiologi interventisti, aspetto sicuramente stimolante dal punto di vista clinico. 

La Direzione medica d’intesa col direttore di UOC, inoltre, è impegnata in una migliore organizzazione del lavoro.

«Senza medici non si curano le persone», commenta il direttore generale Maria Grazia Carraro, « Neurologia è una delle specialità in cui la carenza è più forte. Esprimere preoccupazioni, seppur condivisibili, non aiuta a trovare nuovi professionisti. Esorto quanti si sono mobilitati in questi giorni a collaborare fattivamente con l’Azienda per rendere attrattivo vivere e  lavorare nelle Dolomiti. Non è il momento di sterili polemiche ma di azioni concrete per il bene dell’intero territorio e della sua gente. Aiutateci a trovare medici, con senso etico e passione per la professione »

 


martedì 7 marzo 2023

L'incidenza settimanale ogni 100 mila abitante verso la soglia epidemica di 50 in Provincia di Belluno

Belluno.  La situazione epidemiologica Covid-19 in Provincia di Belluno rimane stabile in remissione nell'ultima settimana. Gli attuali positivi sono stati 198 contro 218 della settimana precedente e l'incidenza settimanale dei positivi ogni 100 mila abitanti rimane prossima alla soglia epidemica di 50. Permane in alcuni piccoli comuni della Provincia di Belluno un'incidenza superiore, ma ciò è dovuto probabilmente più all'esiguità della popolazione che ai numeri dei positivi.

Ricoveri.  La situazione dei ricoveri di pazienti positivi al Covid-19  è stabile e in remissione in Provincia di Belluno. Come si può vedere dai dati sotto riportati spesso la motivazione del ricovero non è legata al Covid-19 e la positività è stata riscontrata al ricovero.  Permane un numero non piccolissimo di ricoverati positivi in area non critica frutto di un piccolo cluster ospedaliero che ha portato anche a dei ricoveri  in Ospedale di Comunità.

Ecco i dati:

Area

N totale pazienti ricoverati

Di cui motivo del ricovero “no covid”

Terapia Intensiva

1

1

Area non critica

35

30*

Ospedale di Comunità

8

8*

 

*permane ancora un piccolo residuo del cluster ospedaliero


Decessi. Nell'ultima settimana si è dovuto registrare un decesso, avvenuto il 28 febbraio,  di una paziente postivia al Covid-19 di 83 anni.

 




lunedì 6 marzo 2023

Poliposi nasale grave: 50 pazienti trattati con farmaci biologici dall'Ospedale di Feltre

Equipe di Otorinolaringoiatria di Feltre







Equipe di Otorinolaringoiatria di Feltre










Feltre. Sono già 50 i pazienti trattati con farmaci biologici dall’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Feltre per la cura della poliposi nasale grave.

L'Otorinolaringoiatria di Feltre è, infatti, centro autorizzato alla prescrizione di farmaci biologici, secondo le più recenti indicazioni per la terapia aggiuntiva ai corticosteroidi intranasali per il trattamento di pazienti adulti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale grave, per i quali la terapia con corticosteroidi sistemici e/o la chirurgia non fornisce un controllo adeguato della malattia.

I nuovi farmaci sono anticorpi monoclonali utilizzati per affrontare l'infiammazione di “tipo 2” che è alla base della maggior parte dei casi di rinosinusite cronica con poliposi nasale che di frequente è correlata ad una recidiva dopo la chirurgia. I farmaci vengono somministrati per via sottocutanea a domicilio, dopo un percorso di educazione al paziente in ospedale.

Il Centro, attivo dal 2021, offre un approccio multidisciplinare in stretta collaborazione con lo specialista Allergologo e con gli specialisti Pneumologi, con la presa in carico dei pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale severa recidivante dopo chirurgia o non candidabili all'intervento chirurgico. Dopo l'inquadramento iniziale e l'esecuzione degli accertamenti previsti, il team multidisciplinare (Otorinolaringoiatra -Allergologo- Pneumologo) definisce la proposta terapeutica ed il successivo follow up con controlli periodici regolari presso l'ambulatorio Rinologico.

E' stata, inoltre, avviata una collaborazione con il Centro dell'UOC di Otorinolaringoiatria dell'Azienda Università di Padova per uno studio scientifico multicentrico che raccolga le esperienze dei Centri prescrittori della Regione Veneto, cui il Centro parteciperà con una casistica che comprende 50 pazienti in trattamento con farmaco biologico ed alcune centinaia di pazienti seguiti presso l’ambulatorio Rinologico della Otorinolaringoiatria di Feltre.

“L'U.O.C. di Otorinolaringoiatria di Feltre possiede una comprovata esperienza nella chirurgia endoscopica della patologia nasale e rinosinusale, attestata dai numerosi interventi chirurgici effettuati annualmente, che rappresenta ancor più ora con l’avvento dei nuovi farmaci una tappa fondamentale nel trattamento dei pazienti affetti da poliposi nasale in cui si attua una chirurgia il più possibile di tipo funzionale e rispettosa delle funzioni fisiologiche nasali con ricoveri di breve durata e recupero post operatorio rapido.” - commenta la referente del Centro, Elena Rigoni - “La chirurgia ed i nuovi trattamenti con i farmaci biologici consentono di offrire una cura complessiva migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti con poliposi nasale grave.”



Ospedale di Feltre: un ospedale in salute. La fotografia attraverso i dati del 2022

Feltre. Il 2022 è stato un anno ricco di novità positive per l’ospedale di Feltre che si conferma un centro di eccellenza, scelto da molti pazienti anche da fuori ULSS.

Il 2022, nonostante la carenza di medici che interessa tutto il servizio sanitario a livello nazionale, ha visto la crescita di tutti gli indicatori dell’ospedale di Feltre rispetto al 2021.

I ricoveri sono stati oltre 9.900, rispetto agli 8.600 del 2021, di cui 2.100 per persone provenienti da fuori provincia (1.210 da altre parti del Veneto, 890 extraregione).

Gli accessi al Pronto Soccorso di Feltre sono stati 33.460, rispetto ai 27.445 del 2021, con un incremento del 22%.

Gli interventi chirurgici sono stati 7.985 nel 2022, rispetto ai 7.062 del 2021, con un incremento del 13%. Le specialità che più hanno aumentato le attività sono state Ortopedia con 1.248 interventi eseguiti nell’anno (+56% rispetto al 2021) e  Otorinolaringoiatria con 561 interventi (+ 51% rispetto al 2021). Importante il volume di interventi di Urologia con 1.767 interventi nell’anno e di Ginecologia con 1.514 interventi. In Chirurgia generale sono stati eseguiti 1.658 interventi.

Le prestazioni erogate, compreso il laboratorio analisi, sono state oltre 1 milione.

Le prestazioni ambulatoriali (escluso laboratorio) sono state 299 mila, rispetto alle 271 mila del 2021, e hanno superato il volume di attività del 2019 (anno pre covid) 287.633, pur con un numero di medici inferiore e con la necessità di recuperare le prestazioni sospese per il covid.

Importante il volume di attività della Radiologia con quasi 50 mila prestazioni erogate.

Anche la Pediatria ha superato il volume di attività del 2021 sia come ricoveri che prestazioni. Un ospedale dove sono riprese anche le attività di umanizzazione e di sensibilizzazione attraverso gli open day e dove viene prestata attenzione all’accoglienza del paziente e sulla sicurezza delle cure.

Nuovi primari. Nel corso del 2022 sono stati nominati ben 7 primari a Feltre: Angelo Brega, direttore della Psichiatria, che ha dato impulso a una nuova visione della salute mentale anche attraverso  la montagna terapia, facendo scuola in altre realtà; Stefano Di Fabio, direttore della Ortopedia, che in pochi mesi ha dato un forte impulso agli interventi ortopedici, facendo attrazione in particolare per gli interventi alla spalla; Cinzia Omiciuolo, direttore della Geriatria, apprezzata per le capacità organizzative che le hanno consentito di dirigente anche il reparto covid multidisciplinare; Lucia Dalla Torre, direttore del Distretto che sta affrontando con determinazione il difficile compito della riorganizzazione della medicina di famiglia; Maurizio Nicodemo, direttore dell’oncologia che fin da subito si è messo a disposizione dei pazienti e della sua equipe per dare risposte tempestive ai pazienti oncologici e Carlo Malavisi, direttore della Anestesia che ha il compito di coordinare le attività del nuovo gruppo operatorio; infine, nel delicato ruolo della direzione medica di ospedale, è stata nominata Sabrina Marconato, solido riferimento per tutte le unità operative.

Oltre a questi, nei servizi trasversali, sono state nominate Federica Schievenin, giovane feltrina, alla Farmacia territoriale e Amalia Manzan al SerD con cui è stata inaugurata la nuova sede del servizio a giugno nella ex casa di cura Bellati.

Personale.  Nel 2022, all’ospedale di Feltre hanno concluso il loro servizio 83 dipendenti con ruolo sanitario di cui 19 medici, 2 veterinari e 2 psicologi, 27 infermieri, 9 tecnici e 11 tra OSS e 13 altro personale del comparto sanitario. Ne sono però stati assunti 99: 14 medici, 4 veterinari, 1 psicologo, 29 infermieri, 12 tecnici (ostetriche, fisioterapisti, etc), 27 OSS e 12 altro personale del comparto.

Investimenti in attrezzature. Oltre al robot chirurgico (del valore di circa 4 milioni di euro con cofinanziamento degli FCC) in fase di acquisto e l’avvio della progettazione della nuova piastra endoscopica (valore complessivo di € 5,2 milioni di euro di cui 2 per lavori ed 3,2 per apparecchiature ed arredi), il 2022 è stato l’anno dell’acquisizione dei sistemi di intelligenza artificiale per la Gastroenterologia, operativo a Feltre prima che nei maggiori centri regionali, e del sistema RAPID per la diagnosi di ictus. È stata acquistata anche una colonna videobroncoscopica (219 mila euro) , il laser urologico (177 mila euro), il sistema completo di uro dinamica, 5 ecografi (258 mila euro), un nuovo sistema di lettori holter (80 mila euro), 7 sollevapazienti, 1 tronbolesatografo, morcellatore e sistemi per il posizionamento di cateteri. Nel 2023 è stato inoltre affidato il nuovo sistema diagnostico per il laboratorio analisi.

Investimenti in edilizia. E’ in corso l’appalto per la progettazione del corposo intervento di 32 milioni di euro per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica dell’ospedale di Feltre. E’ in corso l’appalto per la realizzazione dell’ospedale di comunità per 1,5 milioni di euro. Importanti gli interventi alla ex casa di cura Bellati sia per il rifacimento del tetto (850 mila euro), l’adeguamento alla normativa antincendio (1,4 milioni) che per la realizzazione della casa della comunità (4 milioni di euro).

Inoltre, è stata ammodernata la foresteria per accogliere medici e offrire supporto agli specializzandi che completano il percorso formativo in ULSS Dolomiti, grazie al protocollo sottoscritto con l’Università di Padova.

Attrazione. Tra le unità operative che maggiormente richiamo pazienti da fuori ULSS vi sono la Ostetricia e ginecologia sia per i parti (molto apprezzata la musicoterapia e cromoterapia inaugurata nel 2022) che per gli interventi ginecologici anche di ambito oncologico; la Gastroenterologia, con oltre 6.500 prestazioni erogate a persone provenienti da altre zone (in particolare per l’ambulatorio IBD), la Cardiologia e la Dialisi che seguono molti pazienti anche dal Primiero grazie anche alla telemedicina; l’Urologia che ha fatto rete aziendale supportando anche Belluno, la Riabilitazione, che con spirito di servizio, continua ad erogare le prestazione temporaneamente a Feltre in attesa di rientrare a Lamon, la Allergologia, la Pneumologia e l’Oncologia.

Ricerca. Alcune unità operative, in particolare la Gastroenterologia, l’Oncologia, la Chirurgia e la Cardiologia hanno al loro attivo anche studi scientifici per la ricerca clinica in rete con importanti realtà internazionali.

Dai dati oggettivi, emerge il quadro di un ospedale in salute che, pur nella difficoltà generale della sanità dovuta alla carenza di personale, fa squadra e si adopera con impegno, sinergia tra reparti e senso di appartenenza per rispondere ai bisogni di salute della comunità feltrina, del Primiero e non solo.



Il 2022 dell'Ospedale di Belluno descritto dai numeri

Belluno. Il 2022, nonostante la carenza di medici che interessa tutto il servizio sanitario a livello nazionale, ha visto la crescita di tutti gli indicatori dell’ospedale di Belluno rispetto al 2021.

I ricoveri sono stati 9.774, rispetto agli 9.159 del 2021, con un incremento di circa il 7%.

Gli accessi al Pronto Soccorso di Belluno sono stati 37.312, rispetto ai 33.054 del 2021, con un incremento del 13%.

Gli interventi chirurgici nel 2022 sono stati quasi 13 mila. Le specialità che più hanno aumentato le attività sono state la chirurgia vascolare con circa 500 interventi eseguiti nell’anno (+68% rispetto al 2021), l’Otorinolaringoiatria con oltre 1.200 interventi (+24%). Effettuati circa 1000 interventi anche in Chirurgia Generale.

Le prestazioni erogate, compreso il laboratorio analisi, sono state oltre 1,2 mln, con un incremento del 5% rispetto al 2021. La Microbiologia ha continuato a garantire con celerità la diagnostica covid.

Le prestazioni ambulatoriali (escluso laboratorio) sono state 306 mila, rispetto alle 292 mila del 2021.

Importante l’incremento delle prestazioni dei reparti di area medica, in particolare della Medicina, della Geriatria, delle Malattie infettive e della Pneumologia che, oltre allo sforzo di gestire i ricoveri covid, hanno dato risposte alle patologie di competenza. Le Malattie infettive, tra l’altro, come centro di riferimento per le patologie trasmesse dalle zecche, ha attratto pazienti anche da altri territori. Incrementi oltre il 10% delle prestazioni si registrano anche in Pediatria, Gastroenterologia e Otorinolaringoiatria . Aumentata sia nei ricoveri che nelle prestazioni l’attività della Neuropsichiatria infantile. La Cardiologia ha aumentato l’attività ricovero con una precoce presa in carico dei pazienti. L’Ortopedia ha garantito per tutto l’anno, oltre all'attività programmata, anche le urgenze centrando l’indicatore nazionale dell’intervento sulle fratture di femore entro le 48 ore.

Nuovi primari. Nel corso del 2022 sono stati nominati ben 9 primari a Belluno: Giovanni Balestriero, direttore della Radiologia, che ha dato impulso all’attività di radiologia interventistica; Alessio Gioffredi, direttore del Distretto che sta affrontando la sfida della riorganizzazione della medicina del territorio; Marcello Repele, direttore dell’Urologia che sta riprendendo la chirurgia urologica maggiore e Emanuela Salvatico, direttore della Farmacia ospedaliera; infine, nel delicato ruolo della direzione medica di ospedale, è stata nominata Giorgia Marcato. Oltre a questi, nei servizi trasversali, sono state nominate Federica Schievenin, alla Farmacia territoriale, Amalia Manzan al SerD, Paolo Camerotto ai servizi veterinari, Milena Guglielminetti alla disabilità.

Investimenti in attrezzature. La principale attrezzatura acquisita nel 2022 per l’ospedale di Belluno è stato l’acceleratore lineare del valore di 2 milioni di euro, capitalizzato grazie alle competenze dei professionisti che hanno introdotto nuove tecniche di radioterapia che consentono il trattamento di alcune patologie, come il tumore della prostata e della mammella, con un numero ridotto di sedute (tecnica usata in pochissimi centri altamente specializzati tanto che oltre il 9% dei pazienti proviene da altre province).

Il 2022 è stato l’anno dell’acquisizione dei sistemi di intelligenza artificiale per la Gastroenterologia, e del sistema RAPID per la diagnosi di ictus in supporto agli specialisti neurologi. È stata acquistata anche una colonna videobroncoscopica (219 mila euro), il sistema completo di uro dinamica, ecografi (258 mila euro), oltre ad altre attrezzature per varie unità operative.

Investimenti in edilizia. Il 2022 ha visto l’inizio del corposo intervento di 45 milioni di euro per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica dell’ospedale di Belluno. Si sono conclusi i lavori per il rifacimento del tetto. E’ partito, inoltre, il cantiere della nuova sala ibrida e di emodinamica (3,2 milioni di euro) che vedrà un spazio completamente nuovo e altamente tecnologico al San Martino. Oltre a ciò, sono in diverse fasi di avanzamento i cantieri legati al PNRR per la cot, la casa della comunità.

E’ stato inaugurato l’appartamento ristrutturato dai servizi tecnici dell’Ulss in centro a Belluno adibito ad uso foresteria per gli specializzandi, che ospita già 9 professionisti.

Ricerca. Importante anche l’attività di ricerca clinica, in particolare della Oncologia in collaborazione con la Farmacia ospedaliera.

Incrementate anche le donazioni di organi e tessuti grazie alle attività della Rianimazione, e delle donazioni di placenta, progetto della Ostetricia e Ginecologia. Anche le donazioni di sangue al Trasfusionale sono state incrementate, in controtendenza rispetto al trend regionale.



Francesco Minniti è il nuovo direttore della Medicina di Agordo

 

Francesco Minnit nuovo direttore della Medicina di Agordo 2023
Agordo. Francesco Minniti è il nuovo direttore dell’U.O.C. di Medicina dell’Ospedale di Agordo.

Classe 1966, nato a San Vito al Tagliamento ma padovano di adozione, Francesco Minniti si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, dove ha conseguito, poi, la specializzazione in Gastroenterologia.

 Attualmente presta servizio all’Ulss 3 Serenissima, all'ospedale di Mirano, dove ricopre un incarico di alta professionalità come consulente epatologo e per la diagnostica ecografica.

Si occupa, infatti, di epatologia, sia in merito alla diagnosi che ai percorsi di cura, e segue per le problematiche epatologiche gli utenti del SerD.

Il dottor Minniti, inoltre,  è esperto in ecografia interventistica multidistrettuale ed ha un’ampia casistica di diagnostica strumentale ed interventistica di patologie internistiche. Potrà quindi mettere a disposizione dei pazienti dell’ospedale di Agordo anche questa sua particolare abilità nel’esecuzione di ecografie e biopsie eco guidate oltre che nell’esecuzione di paracentesi, toracentesi e artrocentesi.

In periodo Covid ha gestito come responsabile l’area Covid della Medicina dell’ospedale di Mirano , collaborando e facilitando l’integrazione tra le unità operative.

 Nei suoi anni di attività, ha maturato una solida esperienza nella gestione delle dimissioni difficili di pazienti anziani o fragili, organizzando percorsi extraospedalieri per la miglior cura e assistenza per ciascun paziente e per la sua famiglia.

 


 

 

 

 

Congresso europeo MICI di successo per l'UOSD Malattie Infiammatorie Gastrointestinali di Feltre

Equipe della UOSD Malattie Infiammatorie Gastrointestinali di Feltre presso 18° congresso di ECCO a Copenhagen 2023
Copenhagen.  Vetrina europea per l'équipe della UOSD Malattie Infiammatorie Gastrointestinali di Feltre che ha presentato il proprio lavoro al congresso europeo delle MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali) a Copenhagen.

In questi giorni, il team di medici e infermieri che si occupano di Malattie Infiammatorie Croniche dell'intestino dell'ospedale di Feltre ha portato l'esperienza dell'ULSS Dolomiti al confronto con colleghi provenienti dai maggiori ospedali europei.

Due i punti di forza approfonditi: la gestione Infermieristica dell'ambulatorio MICI, in cui viene valorizzato il ruolo educativo e di engagement dell'infermiere verso il paziente ed il posizionamento dei nuovi farmaci nella cura di queste malattie croniche che vedono un costante aumento di pazienti con un eta’ media sempre più bassa.

Debora Zaetta, infermiera con una formazione specifica in IBD nurse, ha partecipato al network europeo ECCO in cui ha potuto presentare come viene seguito il paziente con MICI a Feltre. Fondamentale il costante rapporto col paziente, riconosciuto come parte attiva del team di cura, che si confronta con l'infermiera dedicata per i molteplici aspetti della gestione della malattia nella quotidianità.

Eva Roncen, infermiera dedicata all'ambulatorio MICI, ha partecipato invece alla sessione di formazione dedicata all'approfondimento del ruolo educativo dell'infermiere per la gestione della cronicità.

Le dottoressa Manuela De Bona, responsabile della UOSD e Gaia Ricuccio hanno partecipato al confronto con i colleghi europei sui nuovi sviluppi clinici e terapeutici della gestione delle MICI, per offrire anche ai nostri pazienti le opportunità di cura più avanzate. Un’ importante spazio e’ stato dedicato alle nuove tecnologie in endoscopia digestiva, in particolare all’ intelligenza artificiale ed il suo ruolo nel caratterizzare l’attività di malattia e nel predire gli effetti della terapia. Tra gli studi europei multicentrici presentati in quest’ambito anche quelli in cui ha partecipato la Gastroenterologia di Feltre che dal 2022 dispone di un avanzato sistema di intelligenza artificiale che permette di supportare i professionisti per diagnosi sempre più precoci e precise.

L'equipe è tornata con un ricco il bagaglio culturale nato dagli approfondimenti seguiti, con nuovi spunti emersi dal confronto con le migliori esperienze europee e con maggiore consapevolezza degli standard di cura offerti in questo campo in ULSS Dolomiti che sono in linea con i più importanti centri.

domenica 5 marzo 2023

Il 2022 dell'Ospedale di Agordo descritto coi numeri

 Agordo. Il 2022 ha visto un incremento delle attività dell’ospedale di Agordo.

Gli accessi al Pronto Soccorso di Agordo sono stati 12.251, rispetto ai 10.146 del 2021, con un incremento del 20%, legato all'efficienza del presidio e alla ripresa dei flussi turistici che hanno portato più persone in Agordino.

Il Pronto Soccorso, inoltre, ha visto l’attivazione della nuova area ambulatoriale dopo la conclusione della fase 2 dei lavori di ristrutturazione con la nuova shock room e sala gessi.

 Gli interventi chirurgici nel 2022 sono stati 1.900, con un incremento del 3% rispetto al 2021. Oltre alla Ortopedia con circa oltre 900 interventi eseguiti nell’anno, nota eccellenza che fa attrazione di pazienti anche da fuori Ulss sia per le competenze dell’equipe chirurgica sia per l’accoglienza alberghiera e l’umanità degli operatori nel post operatorio, e alla Chirurgia Generale che ha consolidato la propria attività, sono stati attivati in Agordo interventi di Chirurgia Vascolare.

 Le prestazioni erogate (visite, diagnostica, laboratorio), sono state oltre 49.500, con un incremento del 9% rispetto al 2021.

 In particolare, sono state eseguite 1.100 prestazioni di radiologia in più rispetto al 2021 (circa 10.000 nel 2022). Inoltre, sono state introdotti nuovi ambulatori di Oncologia e Angiologia nel presidio di Agordo oltre all’ambulatorio a gestione infermieristica per i pazienti stomizzati.

 In aumento anche le prestazioni erogate di oculistica e reumatologia, pur nella carenza di professionisti. Anche le prestazioni internistiche (diabetologia, medicina generale e geriatria) sono aumentate.

 I ricoveri ospedalieri sono stabili rispetto al 2020, intorno ai 1.200. A questi vanno aggiunti i ricoveri in ospedale di Comunità che ha avuto l’importante ruolo di cerniera col territorio. A spiccare i ricoveri di Ortopedia, oltre 600, di cui 120 a pazienti provenienti da altri territori.

Nuovi primari. Nel corso del 2022 sono state espletate le procedure per la  nomina del  nuovo primario di Pronto Soccorso, Stefano Gasperin, che ha preso servizio il 1° febbraio 2023. È in fase conclusiva la procedura per la nomina del nuovo primario di Medicina.

Investimenti in attrezzature. I principali investimenti del 2022 in Agordo hanno riguardato l’acquisto delle nuove attrezzature per il Pronto Soccorso oltre al sistema di lettori Holter per la Medicina (circa 80 mila euro).

Investimenti in edilizia. Il 2022 ha visto la conclusione della fase 2 e l’avvio della fase 3 (ultima) dei lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso per un importo totale di 3 milioni di euro, cofinanziato dai Fondi di Confine. Sono in corso, inoltre, i lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio per un valore di 770 mila euro. 50 mila euro sono stati investiti per il cambio infissi dell’ospedale di Comunità di Agordo. Procede l’iter per la nuova casa della Comunità che prevede un finanziamento con fondi PNRR.


Codici minori: una task force per ridurre le attese. Ecco i dati 2022 dei Pronti Soccorsi dell'ULSS Dolomiti

Belluno.  Nel 2022 gli accessi ai Pronti Soccorsi dell’Ulss Dolomiti sono stati 96.783 (+17%) rispetto all’anno precedente. Di questi, i codici bianchi sono stati 44.800 e i verdi 29.850.

Nell’ultimo anno sono in aumento gli accessi al Pronto Soccorso per problematiche sanitarie minori o comunque non urgenti, che possono rappresentare un accesso “improprio” al PS.

Questi incidono sui tempi di presa in carico dei pazienti con ricadute anche sulla percezione dell’efficienza del PS e sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari.

Nell’ambito delle misure per migliorare questi aspetti, l’ULSS Dolomiti, come fatto anche da altre ulss limitrofe, in accordo con i sindacati della medicina convenzionata, ha attivato un progetto sperimentale della durata di 6 mesi per la gestione dei Codici minori tramite incarichi diurni ai medici di continuità assistenziale su base volontaria. Si precisa che gli ambulatori codici minori non pregiudicheranno il normale servizio di continuità assistenziale (attivo le notti e i festivi) e la relativa turnazione.

Nello specifico, il progetto prevede l’attivazione di 40 turni mensili per i Pronto Soccorsi di Belluno e Feltre di 6 ore ciascuno, che copriranno la fascia 8:00 – 20:00.

 Il servizio sarà organizzato dai direttori dei pronti soccorsi che cureranno anche una formazione specifica.

 


giovedì 2 marzo 2023

Tumore alla prostata: già trattati 130 pazienti in sole cinque sedute radioterapiche nel 2022 in ULSS Dolomiti

Belluno. L'ULSS Dolomiti ha deliberato l’acquisto di kit di impianto di marker d’oro per tessuti molli per la Radioterapia dell'ULSS Dolomiti, necessari per il trattamento del tumore alla prostata in sole 5 sedute.

Nel 2022  sono stati trattati con tecnica stereotasica 130 pazienti con tumore prostatico, selezionati per tumore localizzato, tracciabile e considerato a rischio basso o intermedio, secondo i criteri del National Comprehensive Cancer Network (NCCN). Di questi, il 14% proviene da altre regioni Italiane. I risultati ottenuti sono molto buoni: tassi di tossicità a lungo termine minimi e fattibilità del trattamento nel 100% dei casi.

I progressi fatti nell'ambito della cura delle malattie oncologiche, con l’avvento della medicina di precisione, sia in ambito medico che radioterapico, hanno portato ad un miglioramento sia dell’ aspettativa che della qualità della vita dei pazienti oncologici. La Radioterapia è un approccio terapeutico di cruciale importanza nel percorso di cura del 50-60% dei pazienti oncologici.

 La moderna radioterapia è un trattamento sicuro ed altamente efficace che utilizza radiazioni ionizzanti, prevalentemente raggi X ad alta energia, per distruggere le cellule tumorali in modo mirato e selettivo. Può essere utilizzata da sola, o integrata ad altre tipologie di trattamento, sia di tipo chirurgico che chemio-immunoterapico.

E’ una specializzazione che tende per sua natura alla multidisciplinarietà, e a sua volta è fondata su un lavoro di squadra condotto  da  un  team  interdisciplinare  formato  da  Radioterapisti Oncologi,  Fisici  Medici, Tecnici  di Radiologia ed Infermieri Specializzati, in cui ciascuna figura di questa corposa equipe è importante per raggiungere livelli sempre più alti nella qualità delle proposte terapeutiche.

 “Grazie a un investimento di circa 2 milioni di euro, il centro di Radioterapia Oncologica dell’Ulss Dolomiti, di cui sono direttore, è stato di recente dotato di un moderno acceleratore lineare e dell’upgrade di quello già in funzione, entrambi integrati con software ad alta tecnologia, per realizzare trattamenti radioterapici di alta precisione in grado di offrire cure radioterapiche di ultima generazione”, spiega Alessandro Magli, direttore della Radioterapia del’Ulss Dolomiti. “Abbiamo quindi potuto implementare un percorso di radioterapia stereotassica (SBRT) o radioterapia ablativa stereotattica (SABR), una tecnica radioterapica d’avanguardia che consente di somministrare con estrema accuratezza e precisione alte dosi di radiazioni a bersagli tumorali di piccole dimensioni provocandone la necrosi, cioè la morte dal punto di vista cellulare”.

La SABR non è invasiva e mantiene un’elevata efficacia, tanto da aver trovato applicazioni cliniche in diversi ambiti, da quello uro-oncologico (tumore della prostata, rene, vescica) al carcinoma mammario, fino ai tumori primitivi del polmone in stadio iniziale non candidabili a intervento chirurgico e per il trattamento delle metastasi.

“La Radioterapia di Belluno è all'avanguardia a livello regionale e nazionale per il trattamento del tumore della prostata con l’erogazione di alte dosi di radiazioni in sole 3-5 sedute, al posto delle 20-28 eseguite precedentemente”, precisa Magli. “Questa tecnica rappresenta una metodica di eccellenza per la cura delle neoplasie prostatiche, e consente di trattare il tumore con altissima precisione grazie sia al posizionamento di tre marcatoti fiduciali intraprostici che alla definizione dei volumi oncologici su imaging di risonanza magnetica.

 Il risultato oncologico è paragonabile a quello ottenibile con la chirurgia, ma l’invasività e gli eventuali effetti collaterali sono ridotti al minimo. Inoltre, la breve durata del trattamento rispetto alla radioterapia convenzionale migliora sensibilmente la qualità di vita del paziente, riducendo gli accessi in ospedale, aspetto fondamentale soprattutto in un territorio caratterizzato da importanti distanze come quello della provincia di Belluno

“Con soddisfazione – conclude Magli - insieme al mio staff, abbiamo intrapreso una strada di alta specializzazione e avanguardia nella lotta al tumore della prostata, uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile, e miriamo a ridurre e alleggerire ulteriormente il percorso terapeutico.”