La chiusura della Famiglia Cooperativa di Primiero avvenuta il 9 gennaio 2017, dopo l'ordinanza del sindaco del Comune di Primiero San Martino di Castrozza Daniele Depaoli deve far riflettere. Essa è la conclusione di un iter che ha portato all'annullamento delle concessioni edilizie e delle licenze commerciali in capo alla Famiglia Cooperativa di Primiero dopo la sentenza del Consiglio di Stato su ricorso della ditta Brocchetto.
Dalla chiusura della Famiglia Cooperativa di Primiero è tutto un interrogarsi su dove è il punto di caduta di tale situazione e dove si può trovare una via d'uscita che appare complicata.
![Martina Loss](https://pbs.twimg.com/profile_images/977207342008856577/06YP_DnS_400x400.jpg)
La segretaria della locale sezione della Lega Nord Trentino, Martina Loss, vuole offrire attraverso un comunicato luce ad un punto passato in secondo piano: le responsabilità. Si fa riferimento ad un politico locale, senza a dire il vero mai farne il nome, che all'epoca del rilascio delle concessione era sindaco e ora invece ha ricevuto un incarico politico di maggior rilievo; il quale nel rilasciare la concessione edilizia si è scostato dalle regole senza aver mai avuto intenzione ne ha mostrato la capacità di correggere i suoi errori .
L'amministratore che ha causato danni e non il cittadino che ricorre vittima di un danno è colpevole della situazione creata da atti amministrativi al limite della legalità. Tale situazione ha portato a danni sia diretti che di immagine che dureranno nel tempo.
Sempre la segretaria Martina Loss non assolve comunque neanche l'amministrazione comunale attuale che non si indigna o cerca di ridurre i danni, ma aspetta che la situazione venga risolta chissà da chi. Essendo questa la punta dell'iceberg serve una riflessione sia da parte degli amministratori sia dei cittadini. I primi sia quelli attuali che quelli di ieri devono prendere coscienza delle loro responsabilità, mentre i cittadini oltre a valutare come far cambiare rotta a chi amministra devono agire in difesa della valle. Il punto di partenza deve rimanere l'individuazione delle responsabilità di chi ha governato e di chi presente non ha detto o fatto nulla per evitare il peggio.