Oggi si compiono i 3 anni da quando le elezioni del 2010 dichiararono vincitrice la lista Uniti per il Vanoi capitanata da Mariuccia Cemin. Delle elezioni che nacquero sotto una luce diversa e videro Uniti per Vanoi nascere a ridosso delle elezioni come unica lista. Però esisteva il quorum e venne creata una lista nuova Caccia e Pesca che non aveva chance di vincere. Non aveva chance per due motivi per come è stata costruita e per il fatto che deliberatamente sosteneva nel comizi Uniti per il Vanoi. Era insomma più una lista collegata che avversaria.
Da quel giorno molte cose sono cambiate con le dimissioni di 8 consiglieri, ma che non sono stati sufficienti per porre fine all'amministrazione per i motivi già trattati qui. Nel post riportato c'è la motivazione e la surroga dei nuovi consiglieri che diedero forma al nuovo consiglio come attualmente si presenta.
Le cose sopra citate sono note e qui non vorrei tediarvi ulteriormente con le stesse qui si vuole fare un bilancio di tre anni di mandato valutando cosa è stato fatto, cosa rimane da fare e se è possibile fare quello che nel programma presentato alle elezioni 2010 è stato presentato.
Nodo Viabilità provinciale. Sul primo punto del programma che fa riferimento a ciò si deve dire che non ci siamo proprio. L'attenuante in tale campo che si può trovare è che la materia non è comunale e quindi il comune può solo spingere. Certo è che non si può valutare il lavoro positivamente in tale settore non essendoci stati risultati. Non si può poi dire che il Primiero, verso il quale si voleva cercare sostegno per convincere la Provincia a tale interventi, sia attento a ciò e che anzi sia stato sordo.
Il collegamento Vanoi-Fiemme è oramai opera leggendaria della quale molto si è parlato in passato, ma che non ha mai visto fare un passo avanti. E' un po' la Valdadstico del Vanoi, con la differenza che la Valdastico servendo zone ampie viene ancora sostenuta da poteri forti.
Il miglioramento della viabilità col passo Broccon ha visto qualche intervento, ma ancora oggi tale strada che porta ad una zona turistica sfruttabile anche dal Vanoi viene spesso chiusa. Un intervento risolutivo non è ancora in previsione visto il costo non esiguo che avrebbe.
Sulla strada di fondo per collegare Calaita a San Martino sembra invece esser calato il silenzio e sulla stessa poco potrei dire.
Viabilità comunale. Sulla viabilità comunale i risultati sono stati più incoraggianti anche se ci sono delle criticità che fanno dire che alcuni interventi sono favole.
Il tunnel sotto l'abitato di Canal San Bovo era previsto almeno 15 anni fa con già il finanziamento previsto. Tale finanziametno è stato girato per la circonvallazione Imer-Mezzano sotto l'amministrazioni Fulvio Micheli. L'amministrazione Cemin l'ha messo come priorità per dare vivibilità e poter riqualificare il capoluogo Canal San Bovo, ma è difficile che ce l'ha faccia a portarlo a termine. L'assessore Gaspare Perotto, presente anche nell'amministrazione Micheli ha messo in luce che c'era un accordo scritto per avere indietro il finanziamento dirottato. Si è pure detto che il Primiero non intende rispettarlo perchè le amministrazioni sono cambiate come se il Comune sia cosa privata. Non è così e quindi gli accordi dovrebbero esser rispettati. Allo stato attuale non è stato possibile visionare materiale in merito a tale accordo e Perotto non ha fornito prova di ciò, esiste questo accordo? Perchè non provarne l'esistenza?
Il completamento della messa in sicurezza della strada Canal San Bovo-Caoria è, con le varie problematiche che un intervento di tale entità comporta, un successo. Non si può dire che tutto sia stato risolto ma si sta procedendo alla risoluzione.
La strada Tanduchi verso Prade invece è un buco nero su cui nulla si sa. Incontri con la popolazione non ce ne sono stati e risulta che la stessa ha poco senso pratico per un traffico veicolare. Certo è che qualcosa va fatto almeno mettere a posto la problematica creata dalla strada che ha riaperto la frana.
La strada artigianale Giare e Canal di Sotto-Mas è allo stato attuale presenta un problema di non facile soluzione e che non si ritiene possibile abbia soluzione con questa amministrazione. L'area artigianale non è ancora servita da una strada che eviti ai mezzi pesanti della stessa di passare per le case di Canal di Sotto Mas. Andrebbe tenuto in considerazione ciò visto che la zona che i mezzi pesanti ha visto un'espansione. Un espansione quella della zona non guidata nei migliori dei modi dalle amministrazioni passate che non hanno risolto il problema di una viabilità sempre meno rispondente. Tanti progetti si sono sentiti anche faraonici, ma nulla ancora si è fatto.
Il miglioramento e la messa in sicurezza della Strada del Broccon fino all'abitato di Ronco ha visto qualche intervento anche se attualmente non è stato risolutivo e che molto andrà fatto.
Apertura a tutti della strada da Caoria a Ponte Stel una reale possibiltà per rende accessibile il patrimonio comunale e il suo ambiente. Sul punto non saprei esprimermi essendo ancor oggi presente un divieto e che le strada non è ancora a mio avviso a norma.
Continua manutenzione di strade, marciapiedi e arredo urbano sono un valore per tutti. Non si mette in dubbio che essa venga fatta e che in qualche caso è meglio aspettare visto che ci sono interventi che potrebbero rendere inutile una sistemazione attualmente ad esempio a Canal San Bovo. Certo gli interventi sono numerosi e spesso non si riescono ad apprezzare. Sarebbe utile averne una lista.
La questione parcheggi va risolta e di questo è un piacere vedere che l'amministrazione la pensa cosi. Qualcosa di è fatto come a Canal San Bovo con l'area delle feste; in altri casi qualcosa si è fatto. Andrebbe valutata la situazione.
Valorizzazione del patrimonio. Il patrimonio immobiliare non ha visto uno sfoltimento e con il centro servizi deciso per l'albergo diffuso e acquisti per l'ostello di Caoria sembra che ci sia un aumento. Il problema è se questi stabili servono realmente visto che in qualche caso si nota un deperimento: vedi casa ex Menat (lo stabile ove c'era la vecchia canonica) a Canal San Bovo. Deve esser sfoltito tale patrimonio concentrandosi sugli stabili che servono per i fini istituzionali. Non mi sento di dire che qui la si sia fatto centro.
La rivalutazione del diritto di uso civico e pascolativo integrandolo con un utilizzo agrituristico delle malghe è stata in parte fatta con la valorizzazione di Malga Fossernica di Fuori e altri interventi che però non arrivano ancora a tale scopo, tranne per Fossernica di Fuori.
Un successo innegabile dell'amministrazione la zona feste che dopo diatribe su dove colloacare la stessa hanno trovato concreata attuazione. La stessa è stata realizzata in zona adiacente alla sede del Comune nel centro del paese. E' stato ricavato per il tempo che non verrà utilizzata anche dei parcheggi al servizio della frazione.
Anche la Caserma della protezione civile ha trovato collocazione sebbene non è ancora realizzata ma di prossima realizzazione. La stessa vedrà la realizzazione nella zona di piazzale a servizio della Provincia di Trento, che verrà girato al comune, nei pressi del Tunnel Totoga. Ha ricevuto il finanziamento provinciale, ma non bastando i soldi verrà fatta la scatola e il garage della Croce Rossa. Verrà appaltata a breve in quanto ad inizio dicembre scade il finanziamento dell'opera da parte di Croce Rossa per 360.000 euro. Per il completamento anche della restante opera si aspetterà il prossimo bando provinciale che verrà aperto sulle economie realizzate negli appalti di alti caserme.
Un turismo ecocompatibile e la valorizzazione delle risorse umane. In tale settore le azioni che si voleva prendere sono diverse ed è utile iniziare come da elenco.
Non ho a mia memoria ricordo di interventi per favorire investimenti turistici di perequazione e compensazione dei PRG o che comunque gli stessi abbiano portato risultati.
Non si sono parimenti visti incentivi di tipo ubanistico-edilizio per investimenti in bioedilizia e a basso consumo energetico o non hanno riscosso interesse dalla popolazione.
Tra le proposte anche l'incentivo ad un turismo a basso impatto ambientale che preveda ippovie, trekking, scialpinismo e altro. Su questo punto oltre che l'ippovia del Vanoi e la percorsi per il mountain bike con una forse due ciclabili di quota c'è molto da fare. Non appare al momento si possa dire che esista un prodotto turistico consolidato in tale settore.
L'area del torrente Vanoi non è a mio avviso adeguatamente valorizzata sebbene tale amministrazione abbia previsto ciò nel suo programma. A onor del vero per il Torrente Vanoi nei pressi dell'abitato Canal San Bovo non è colpa dell'amministrazione comunale ma dalla normativa e delle prescrizioni che lasciano poche prospettive essendo zona a rischio idrogeologico. E' però da chiedersi a mio avviso se il Vanoi non poteva essere valorizzato almeno nelle aree che si prestano alla canoa.
Nel campo della collaborazione con Ecomuseo e Parco si può invece dire che molto è stato per il recupero delle tradizioni sia a scopo divulgativo verso la popolazione sia verso i turisti. Va valutati i risultati però di tale sia in chiave divulgativa che turistica rispetto alla risorse investite.
Occupazione. Ci si chiede inoltre se l'economia della Valle sia stata aiutata da queste operazioni o se qualcosa potrebbe esser fatto. L'economia della Valle vede un turismo ancora ristretto in un periodo breve luglio-agosto e in minima parte giugno e settembre. Non è quindi cambiato molto e non si è avuto un allargamento della stagione. Questo secondo me dovrebbe esser la priorità.
A parte il settore pubblico o socio assistenziale il settore forte della nostra valle è in ginocchio. E' colpa della crisi senz'altro ma ci vorrebbe una volontà maggiore dell'amministrazione comunale e della burocrazia nell'incentivare o per lo meno permettere (a volte non è possibile) la partecipazioni delle aziende locali agli appalti.
Va favorita la creazioni di impresa innovativa che sebbene è più difficile nelle nostre che altrove da creare può esser creata pure qui partendo dalle risorse naturali di cui disponiamo.
Conclusioni. Il bilancio dell'amministrazione attuale ha luci e ombre e molte cose non sono state fatte. Si deve dar merito di ciò che è stato fatto, ma è pur vero che si era partiti con un piglio nel programma quasi da libro dei sogni. Forse è dovuto all'inesperienza del gruppo e del fatto che è nato non con una discussione temporale, ma in fretta.
Non mi sarei mai aspettato di vedere cambiare il consiglio completamente viste le numerose dimissioni visto che forse diverse posizioni non erano state adeguatamente discusse.
Su qualche punto messo in luce come la preferenza per ditte locali negli appalti, ma anche qualche idea innovativa per rendere più attraente nel turismo me l'aspetto. Da un gruppo giovane mi aspetto che fatta esperienza ci sia più coraggio.
A fine mandato sarà possibile una valutazione più complessiva dell'amministrazione attuale.