domenica 19 maggio 2013

Fuori i programmi per le provinciali non i Pinocchio di turno

E' desolante leggere l'appello di Franco Panizza e Ugo Rossi che lanciano un appello forte e preccupato, riportato sul sito del Patt e che chiedendo di scegliere le modalità di selezione del candidato a Presidente della provincia della di Terento del 2013. E per giunta si dice che si deve fare presto perchè mentre le forze della coalizione le «imprese chiudono» e l’economia «è in una situazione di emergenza». Si rilanciano poi le primarie in modo tale che «siano poi i cittadini nelle primarie a stabilire chi sarà il coordinatore della coalizione».

Uno strumento le primarie che al leader Patt Ugo Rossi che le vede anche nel caso Alberto Pacher ritiri la suo no a candidadare. Ma non è il solo che è convertito alle primarie tanto che Franco Panizza lancia questo segnale «Su Pergine alla segretaria Flavia Fontana dico che se non si è arrivati a un candidato unitario del centrosinistra autonomista è per il fatto che l’Upt si è tirato indietro sulle primarie…».

Il tempo come lo stesso Ugo Rossi sta per scadere e si dovrebbero tenere tra il 16 e il 23 giugno, in quanto a luglio è impensabile. Togliendo poi agosto che in impossibile perchè francamente la gente non seguirebbe le stesse poi si arriverebbe troppo a ridosso delle elezioni.

La lezione presa da Bersani sembra non aver insegnato nulla e cioè che va bene il leader ma la gente vuole sentir parlare di altro. La gente vuole sentire a parlare dei problemi suoi, dell'economia, di come rende più rispondente la pubblica amministrazione e vuole concretezza.

Sui programmi. Sebbene la destra in questo momento sembra latitare sopratutto sul tema delle provinciale e i programmi la sinistra non ne esce con una bella figura. Si sente parlare a sinistra di molti nomi di laboratori che si stanno costruendo di leader che sembrano caduti da Marte, ma nulla di concreto.

Il Patt fa questa proposta ad un PD che è lacerato da divisioni interne. Luca Zeni ha creato un laboratorio suo esistono poi tante candidature Alessandro Olivi, Borgonovo Re e tanti nomi anche della cosiddetta "società civile".

L'UPT poi vede la perdita di persone e contendersi l'elettorato con Progetto Trentino di Silvano Grisenti che è fuoriuscito proprio da quel mondo.

Il gran rifiuto di Pacher. In questo contesto fa eco il gran rifiuto alla ricandidatura di Alberto Pacher che da reggente della Presidenza della Provincia di Trento poteva candidarsi per il ruolo di Presidente della Provincia. Un rifiuto il suo fatto per tempo, almeno un anno fa, constatando che non c'erano le condizioni per la sua candidatura. Condizioni non personali ma politiche che non sono state risolte e che sembra non si vogliano risolvere.

Vorrei ricordare ai politici che parlano sempre di nomi ed alleanze che il cittadino non vota per mandare questo o quello a governare come se fosse un gioco di società delle figurine panini. Il cittadino vuole un progetto, conoscere le cose che si ritiene portare avanti e come si ritiene di risolvere i problemi che ci sono e che futuro si vuole dare al territorio.

Se interessasse solo la figura che è si importante che sia autorevole allora basterebbe prendere il Pinocchio dei Collodi e votarlo. L'elettorato è più maturo e ha più possibilità di informazione e si vede ciò che è possibile fare e ciò che non lo è. Speriamo che le questioni politiche prima fra tutte il programma e poi il resto vengano toccate e non si parli solo di persone. E' finito quel tempo e se il PD, PATT, UPT non lo capiscono in fretta potrebbero risvegliarsi dal sogno per trovarsi nel loro peggiore incubo: la vittoria di una destra. L'unica fortuna è che forse la destra è per il momento immobile.

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