sabato 29 settembre 2012

Seconda puntata del sabato del grillo dedicata all'informazione.

Il secondo appuntamento (mi scuso per il ritardo nello uscire con i lettori) è dedicato ad un settore ritenuto centrale dal Movimento 5 stelle da cui, in quanto ha effetti su tutti gli altri.

La centralità del settore e struttura e proprietà. La centralità del settore dell’informazione porta a ritenere vitale la mancata di concentrazione della proprietà delle aziende televisive. In tale settore si vuole andare verso proprietà che possiedano al massimo 10% del canale televisivo nazionale e non si può più possedere più di due canali. Si vuole promuovere l’azionariato diffuso. Stessa cosa per quanto riguarda la percentuale del 10% per i quotidiani nazionali. Anche per la Rai cambierà ci sarà solo un canale pubblico senza pubblicità informativo e culturale. Gli altri canali vanno venduti al privato, ma sempre con la condizione del max 10% di quota per canale. Ma non è l’unica novità in tale campo infatti si vieta la partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali. Tutte ottime idee queste, ma siamo sicuri di riuscirci? Il facilitare l’azionariato diffuso e bloccare al 10% (quota sufficiente per un controllo nelle società di Borsa) e si trasferisce in tal modo il potere dagli azionisti alla dirigenza. Francamente per Rai privatizzerei tutto prevendo un sistema di asta per il servizio pubblico. In tal modo si avrebbe un controllo esterno per il servizio pubblico l’azienda privata scelta avrebbe la gestione totale che guadagnerebbe dall’esser efficiente. Un’azienda come la Rai con la gestione che l’ha sempre contraddistinta non è una buona soluzione meglio una soluzione più da mercato (come in Inghilterra).

Leggi precedenti. In tale campo si aboliscono le leggi precedenti come la Legge Gasparri e la legge del governo Dalema sul contributo dell’uno per cento sui ricavi da versare da parte degli assegnatari delle frequenze televisive. La legge Dalema mette un contributo ulteriore e ciò non è giusto visto che una volta si sono pagate le frequenze all’asta si deve poter operare come tutte le altre aziende. Per quanto riguarda la legge Gasparri non ha favorito un cambiamento verso il mercato del settore non servono legge parziali, ma una riforma complessiva seria. Saremmo mai capaci di farla?

Frequenze televisive. In tale settore si vuole dare il via ad un asta pubblica ogni 5 anni. Ottima l’asta pubblica se veramente si riesce a farla in modo serio. Saremmo capaci di farla in modo serio come altri stati?

Accessi alla rete. L’accesso alla rete lo si vuole garantire in modo gratuito ad ogni cittadino italiano in nome della cittadinanza digitale per nascita. Per far ciò che questo sia possibile si vuole portare ad una copertura totale del territorio nazionale con l’Adsl. Ci si accorge però a mio modo di vedere che ciò non è possibile in un sistema frammentato che vede Telecom Italia farla da padrone essendo proprietaria della dorsale e quindi si vuole riacquistare la stessa a prezzo di costo per poi darla a prezzi competitivi ad ogni operatore. Basta inoltre canoni di allacciamento alla rete fissa e tariffe di connessione a internet e telefoniche europee. Ma non è l’unico intervento sulla rete, infatti la rete non è solo quella tradizionale bensì esista anche il mondo del wifi verso il quale si rivolge molta attenzione. Per prima cosa si vuole togliere la legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi. Si vuole inoltre innovare introducendo i ripetitori Winmax che solo da poco tempo sono possibili. Ottimi propositi veramente, ma abbiamo risorse per portare la rete ovunque. Nemmeno in zone ricche e in zone metropolitane si è ancora arrivati a portare avanti progetti di tale respiro. E come fare poi portarsi la rete Telecom Italia al costo sotto l’ala statale? Ci sono problemi di finanziamenti. Si dovrebbe però tentare anche soluzioni meno care come ad esempio prevedere per l’ex monopolista condizioni per la cessione dell’uso della reti da parte di altri operatori. Le tariffe devono arrivare a livello europeo e ciò potrebbe dare una scossa anche alla nostra competitività. Il Winmax è tecnologia utilizzabile da poco è stato chiuso il procedimento normativo che apriva il settore. Winmax e wifi ottimo per rendere la rete presente ovunuque e ottima la cancellazione della legge Pisanu che richiedeva tra le altre cose l’autenticazione dell’utente. Ci sono soldi per attrezzare il nostro stato della banda larga ovunque e diffonde ripetitori Winmax e wifi? Vorrei che il Movimento 5 stelle mi spiegasse come fa a mettere i soldi per finanziare ciò che propone visto anche il nostro debito pubblico.

Contributi a testate giornalistiche e giornalisti. Vengo eliminati i finanziamenti alle testate giornalistiche nazionali. E basta con l’odioso Ordine dei giornalisti che perfino un giornalista di lungo corso Aldo Forbice ha sempre nella sua trasmissione zapping ritenuto inutile e da eliminare. Ottima idea nulla da segnalare, in quanto i finanziamenti alle testate non hanno senso di esistere ogni attività anche quella dell’informazione deve trovare la sua valorizzazione negli utenti. Se fai un buon prodotto lo vendi. Nel caso dell’informazione se faziosa o che si basa su dati falsi verrà buttata fuori dal mercato. In tale settore è importante l’autorevolezza. L’ordine dei giornalisti non lo vedo utile come anche già diceva l’illustre giornalista sopra: si può aprire la professione ai giovani

Basta casi Sallusti. Si vuole inoltre depenalizzare il reato di diffamazione a mezzo querel, ma riconoscendo al querelato lo stresso importo richiesto in caso di non luogo a procedere. Importo che va versato all’atto della querela da parte del querelante. Ottima la previsione di un importo messo a cauzione presso il tribunale da parte del querelante per evitare che le denunce pretenziose e fatte solo per danneggiare. Se però veramente il giornalista sbaglia non accertandosi delle fonti e dove la notizia è palesemente falsa devono esserci sanzioni forti. Se uno diffama in modo anche doloso o con colpa grave deve pagare caro. Nel caso di negligenza o simili allora sono per il solo pecuniario.

Pubblicità. Nessuna società può raccogliere più del tetto nazionale del 5% della raccolta pubblicitaria. Tale previsione è stata messa per evitare monopoli, ma se uno bravo perché non può raccogliere anche una maggiore quota pubblicitaria?

Copyright. Tema sensibile questo e che vede i grillini voler abolire la legge Urbani sul copyright e ridurre a 20 anni la decorrenza della proprietà intellettuale. Ottima idea limitare a 20 anni la proprietà intellettuale, perché è un ottimo compromesso tra la possibilità di sfruttare il proprio ingegno e la possibilità di contribuire alla comunità e aiutano possibili innovazioni altrui. In tal modo si tolgono anche le rendite che gli eredi possono avere. Vent’anni indipendentemente se la usa l’autore, o gli eredi. Se propone un rivisitazione completa del copyright allora bene anche la cancellazione della legge Urbani. Sanzioni maggiori per chi viola entro 20 anni il copyright e soprattutto certe anche per aiutare gli innovatori, in modo anche il Made in Italty che per stare sul mercato ha bisogno di esser al top e non venir contraffatto. Si è pronti ad un abbassamento della durata copyright e renderlo rispettabile per quel periodo?

In conclusione alcune proposte buone in tutti i campi, ma spesso non realizzabili; su alcune invece andrebbero meglio completate.

Articoli collegati:

  1. Presentazione Sabato del Grillo.
  2. Democrazia, rapporto tra cittadini e stato.
  3. Informazione.
  4. Istruzione.
  5. Salute.
  6. Economia.
  7. Trasporti.
  8. Energia.
  9. Il non statuto.

mercoledì 26 settembre 2012

Le interviste degli ex assessori

Stavo riascoltando le interviste, fatte dalla Lavocedelnordest degli assessori e qualcosa ancora non mi torna in merito all'assessore Loss Corrado.

Lo stesso fa risalire nell'intervista la prima lite il giorno dopo le elezioni, in quanto per rappresentatività territoriale gli avevano chiesto di non volere posti in giunta essendoci stata la promessa di un'assesorato in campagna elettorale (Foreste) a Gaspare Perotto. Lo stesso poi definisce Gaspare Perotto una mela marcia e inaffidabile.

Tutte queste posso esser valutazioni di una persona e in quanto tali rispettabili non avendo io mai lavorato con Gaspare Perotto, ma ciò fa emergere qualche domanda.

Loss Corrado non è un novello della politica comunale. Ebbene si Loss Corrado non è un candidato di primo pelo alle elezioni 2010, ma anzi ha partecipato a tutte le elezioni dal 2000 al 2010. Nel 2004 non era entrato in consiglio come il sottoscritto e Gaspare Perotto. Nel 2000 però ce la fece.

L'esperienza del 2000. Nel 2000 alle elezioni erano presente sia Gaspare Perotto che Loss Corrado e entrambi entrano in consiglio. Quell'esperienza si concluse nel 2003 a causa anche del comportamento di queste due persone e vide Fulvio Micheli dare le dimissioni dopo un'estate che tutto fu tranne che tranquilla. Ora assieme ad altri consiglieri avevano fatto cadere tale amministrazioni, mentre questa volta separati hanno concesso all'ammistrazione Cemin Mariuccia di continuare. Queste persone si conoscevano da tempo tanto che hanno fatto tre anni di ammistrazione assieme prima dei due attuali e pensare che subito dopo le elezioni litigavano fa riflettere. Cosa è successo? Cosa ha fatto dividere le loro strade? Cosa non ha funzionato? Queste domande me le chiedo perchè se conosci una persona sai se puoi mettere assieme o no; perchè correre assime se poi ci si tratta così? Tante domande che forse rimaranno senza risposta.

Il comportamento diverso nelle due amministrazioni. Perchè Loss Corrado che fece assieme ad altri consiglieri cadere l'amministrazione Fulvio Micheli ora non ha aspettato di avere compagni abbastanza? Se era suo scopo far cadere l'amministrazione, perchè tanta impazienza per poi fallire?

Una stoccatina per Gaspare Perotto. Si è parlato anche in campagna elettorale delle carte che sotto l'amministrazione Fulvio Micheli sono state firmate a garanzia dello spostamento del finanziamento della circonvallazione di Canal San Bovo a quella di Mezzano Imer: dove sono? Si possono finalmente vedere? Sembra che le stesse non siano state ritenute valide dalle controparti del Primiero è vero? Le può per favore mostrare alla popolazione tali carte?

Documenti:

  1. Risultati elezioni 2000
  2. Risultati elezioni 2004
  3. Risultati elezioni 2010

lunedì 24 settembre 2012

Domani Savoi presenterà un'interrogazione sul caso Vanoi

E il caso Vanoi arriva nell'aula del consiglio provinciale grazie a Alessandro Savoi e le azioni dei dimissionari. A mio avviso però su base sbagliata.

Si continua a battere il tasto delle regole. Leggendo il comunicato dello stesso consigliere del consiglio provinciale si tocca il tasto già toccato dai dimissionari. Dire che non si sono seguite le regole e percorrere tale strada in un interrogazione è sbagliato perchè come ho dimostrato in questi due articoli: 1,2. Dopo l'ultimo consiglio ho rincottatato l'Ufficio enti locali e mi confermato che l'art. 37 del regolamento interno comunale che disciplina l'attività del consiglio è conforme a quello di Dimaro che ho già presentato. In uno degli articoli sopra riportati. Le regole sono quindi state rispettare. Puntare su questo punto in un'interrogazione al consiglio provinciale quando sono state rispettate tutte le regole porta solo ad una risposta sbrigativa e non discute il vero problema.

Il problema politico. Se veramente si vuole affrontare in consiglio provinciale la questione si deve partire dal discorso politico. Infatti solo per il fatto che i due dimessosi in data 18/9 dopo la convocazione della prima convocazione del consiglio di surroga ha portato a non poter conteggiare gli stessi assieme ai sei già dimessoosi in data 7/9 e quindi portare alle obbligatorie dimissioni del sindaco. Questo è avvenuto 11 giorni dopo le prime dimissioni e prima dei 20, ma dopo la prima convocazione. Dopo di ciò le regole sono state rispettate e si è trovato il modo di andare avanti: oggi dodici consiglieri. Se si vuole affrontare la questione, senza voler rivincite o magari ottenere risposte sbrigative, si dovrebbe porre la questione sul terreno della rappresentanza. Se oggi andiamo a vedere chi il consiglio rappresenta vediamo che la rappresentaza dei cittadini è debole (come già descritto qui). Quindi se vogliamo fare un'interrogazione in consiglio provinciale perchè non interrogarsi su:

  1. è' giusto avere una legge che prevede che, sebbene siano passati solo undici giorni, si possa convocare il consiglio vanificando le ulteriori dimissioni che vengono presentate entro i 20gg?
  2. è giusti avere un atteggiamento legislativo e regolamentare conservativo di amministrazioni comunali deboli?
  3. è oppurtono cambiare le regole?
  4. come si valuta il dato politico che vede un'amministrazione che rappresentata una percentuale bassa della comunità, ma che può rimanere in piedi grazie alle regole?

Se proprio vogliamo parlare di regole. Se vogliamo parlare di regole allora dovremmo andare qualche anno indietro alle elezioni 2010. In tali elezioni non c'era la corsa alla candidatura anche perchè c'era sentore che qualche candidatura forte arrivasse. In una serata all'Ecomuseo del Vanoi infatti si paventò la candidatura di Angelo Orsigher. Tale candidatura sfumo.

Nacque la lista Uniti per il Vanoi (qualche settimana prima delle elezioni) attraverso il lavoro in primis di Loss Corrado, Mariuccia Cemin, Gaspare Perotto. Era innegabile però che la paura di non riuscire a raggiungere il quorum. Si penso quindi di sdoppiare la lista in due mettendo a capo della seconda Gaspare Perotto. Lui formò la lista Caccia e Pesca senza pretese di vincere, infatti ad ogni comizio lui disse di votare per Uniti per il Vanoi e il sindaco Mariuccia Cemin. Si seppe, anche se solo per sentito dire durante la campagna, che lo stesso aveva già pronto l'assessorato. L'assessorato che ancora ricopre. Durante tale elezioni nessuno disse nulla nemmeno ovviamente i candidati delle varie liste. Tra gli stessi i dimissionari. Nessun organo di controllo nessun partito politico si interessò. Oggi i dimissionari parlano di regole che devono esser rispettate (e lo sono state) mentre quando si tratto di presentarsi alle elezioni non dissero nulla sulla frode in legge che essi stessi hanno compiuto. Perchè? Perchè non si affronta anche tale problema? Di cosa si ha paura? Forse tutti se si affontasse ciò perderebbero la faccia, ma è anche questo un tema che andrebbe affrontato.

Aspetto con attenzione l'interrogazione che se si focalizza sulle regole nell'ultimo periodo rischia di ottnere risposte, ma se affrontasse i temi ora rappresentati ne farebbe uscire veramente delle belle. La saga intanto continua.

Documenti:

  1. Risulati elezioni 2010
  2. Giunta
  3. Consiglio

sabato 22 settembre 2012

Democrazia, rapporto tra cittadini e stato (1^ puntata del sabato del grillo)

Come promesso ogni sabato dedicherò per almeno quattro puntate parleremo del programma di Beppe Grillo e del suo Movimento 5 stelle , perchè sebbene esso sia ancora poco conosciuto, esiste ed è consultabile online. Oggi tocchiamo la struttura dello stato, i partiti, la democrazia

Costituzione insegnamento e esame obbligatorio per accesso al Parlamento. La conoscenza dei principi su cui si basa la nostra società, se non come prima materia, deve comunque esser insegnato. Solo una conoscenza dei principi da parte delle persone può veramente trasformare le stesse in cittadini consapevoli. I cittadini troveranno una nuova materia d'insegnamento: la costituzione. Su questo poco c'è da obbiettare ai proponenti. Spesso vero che nemmeno i parlamentari conoscono i principi della nostra società e ciò a volte si evidenzia con la scarsa qualità di alcuni di essi. Qualche volta con personaggi improponibili.

Fuori i condannati dal Parlamento e basta doppi incarichi Si porta avanti una battaglia fatte dall'Idv, ma che non ha trovato finora molto riscontro, lo sbarramento del Parlamento ai condannati. Non si riesce capire perchè per lavori di meno responsabilità si debba avere una fedina penale immacolata, mentre per il parlamentare no. E' una richiesta questa di buon senso.

Politico si ma a tempo. Chi vuol stare in parlamento in ogni altra carica deve aver un massimo di mandati che può fare. La politica a vita richiama sistemi non democratici e dobbiamo allontanarci da essi. Visto poi l'impegno che viene richiesto non solo, un massimo di mandati è condivisibile (nei due mandati si deve dare tutto), ma non si può ritenere tale carica compatibile che un lavoro e altra carica. Finito il periodo da politico si deve tornare al lavoro, ma l'impegno politico non deve esser secondario come spesso è stato ritenuto dai nostri parlamentari. Non deve esser un modo per arrotondare.

Il ritorno alle preferenze. Tale ritorno potrebbe esser si positivo, ma non bisogna che ciò non diventi un modo per il mercantificio. Personalmente sul tale punto mi aspettavo invece delle sole preferenze a posto delle nomine una più articolata proposta di legge elettorale.

Basta privilegi. I privilegi attuali vengono aboliti e si vuole che lo stipendio del parlamentare è lo stipendio del parlamentare sia quello medio dello Stato. Sui privilegi tutto d'accordo sullo stipendio si deve trovare un stipendio equo per esser indipendente, quindi anche difficilmente corruttibile. Lo stipendio comunque non deve esser da nababbo. Due anni e mezzo poi non devono esser sufficenti per andare in pensione. Peccato essersi fermati qui però si deve dire che non solo due anni e mezzo non bastano, ma si deve andare con i requisiti di qualsiasi lavoratore e col metodo contributivo. Tale proposta sebbene populista se corretta con le mie osservazioni potrebbe esser considerata equa.

Basta Laziogate, Lusi, Belsito. I rimborsi elettorali statali, spesso strabordanti le spese hanno dato via agli scandali nominati. Degli scandali che il Movimento 5 stelle vuole eliminare togliendo i rimborsi. Condivisibile, ma accanto a ciò visto che le idee farle conoscere costa prevederei la possibilità di contributi privati. Essi devono esser detraibili fiscalmente, ma i partiti devono esser obbligati a bilanci trasparenti. La trasparenza poi non deve esser fatta solo sui bilanci, ma si deve poter conoscere chi finanzia chi. In tal modo si vedrebbe se i programmi sono credibili.

La partecipazione attraverso referendum. In tale compo si innova parecchio perchè si toglie il quorunm sia ai referendum abrogativi sia propositivi. Condivido solo nel caso degli abrogrativi in quanto la legge esiste ci si propone di toglierla e i cittadini che non partecipano vuol dire che o non conoscono la legge o non gli interesse. Bisogna premiare chi si interessa e partecipa. Nel caso dei propositivi invece credo che si debba avere un quorum per evitare spreco di risorse su proposte strampalate. Il quorum però invece che alla votazione lo metterei prima della stessa con una raccolta di firma molto pesante. Il problema però non è solo il quorum si dovrebbe anche obbligare a rispettare i referdum e spesso ciò non si è fatto.

Il ruolo del web nella democrazia. Il Moviemto vede nel web uno strumento di democrazia e chiede che lo stesso possa veicolre ogni incontro pubblico come avviene già per le sedute di Camera e Senato. Ma pensa ad un utilizzo anche più innovativo. Attraverso lo stesso il cittadino deve poter conoscere le leggi prima che vengano appovate (succede già), ma nei 30 giorni prima di approvazione esso propone di aprire lo strumento di conoscenza anche per la critica. Ove c'è quindi il disegno di legge dovrebbe esser data la possibilità di commentare lo stesso. In tal modo si avrebbero commenti di molte persone che possono anche criticare la legge e perchè no influenzare l'iter parlamentare. LA LOBBY DEL CITTADINO.

Legge iniziativa popolare. In tal campo anche si innova molto obbligando il parlamento Ogni legge poi di iniziativa popolare deve esser discussa e la stessa deve esser votata nominalmente. Un'ottima ma farei prima se si ritiene opportuno un rafforzamento del numero di firme da raccogliere.

La struttura dello Stato. La semplificazione va fatta togliendo le provincie e si prevede di abolirle. Nel caso dei Comuni sotto i 5000 abitanti si prevede di accorpare i più piccoli. Bella idea sicuramente ma dovrebbe esser estesa anche ad altri enti che andrebbero verificati nella loro utilità. Si deve poi pensare alla montagna che vede i comuni più piccoli far parte della stessa. Tutte ottime idee, ma sono praticabili? Come si pensano di incentivare le fusioni? Oppure si pensa a metodi mussolinani?

Le Autority. Le stesse si prevede di cancellarle sostituendole con una vera class action. Qui andrei cauto e guarderei di togliere prima quelle che non hanno dato risultati concreti. Questo per dar modo di valutare gli effetti della class action partendo dai casi ove le Autority hanno lavorato peggio. Non sono negativo a una vera class action, ma a mio avviso è complessa da inserire nel nostro ordinamento in modo organico.

Approvazione leggi. Ogni legge che si vuole approvare deve avere copertura finanziaria. Visto che non si deve fare debiti che non possono trovare copertura è un ottima idea.

Ecco conclusa la prima puntata del sabato del Grillo che vuole stimolare un dibatto sui temi del Movimento 5 stelle. E perchè no anche la critica. Troppo facile attaccare il comico e il movimento per i comportamenti del comico più difficile discutere le sue idee, nelle quali c'è del buono ma anche del cattivo. Perchè non uscire dalle invettive reciproche e discutere dei temi della gente. Forse potete pensare che sono un grillino, ma non lo sono e a dire il vero non sono iscritto a nessun partito.

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  1. Presentazione Sabato del Grillo.
  2. Democrazia, rapporto tra cittadini e stato.
  3. Informazione.
  4. Istruzione.
  5. Salute.
  6. Economia.
  7. Trasporti.
  8. Energia.
  9. Il non statuto.

venerdì 21 settembre 2012

Dopo la surroga il comune torna a correre

Al consiglio comunale del 21.30 del 20 settembre 2012 era presente numeroso pubblico e sarebbe importante fosse sempre così. Nello stesso erano persenti i dimissionari. In perfetto orario sono entrati i sette consiglieri rimasti, ma stavolta non c'è il rischio della chiusura anticipata.

La seconda convocazione. La seconda convocazione ha visto scontrarsi sui dettagli i dimissionari e il sindaco sulla leggittimità della stessa. E' da precisare che il funzionamento del consiglio comunale per buona parta è delegato allo statuto e al regolamento comunale. Tale scelta è dovuta ha una fiducia nell'ente di poter scegliere, tranne nelle materie che devono rimanere alla legge, il suo funzionamento. Tale autonomia spesso viene supportata dall'ente regionale e provinciale per rendere il compito meno gravoso, sopratutto su temi complessi. Premetto che non ho visto il regolamento del comune di Canal San Bovo sul funzionamento del consiglio, ma per le cose dette sopra circa l'assistenza della provincia e della regione in materie di regolamenti si può fare riferimento anche a comuni della stessa provincia. Il comune di Dimaro pubblica il regolamento comunale in cui è disciplinato il punto in questione e pronto ad esser smentito si può affermare che lo stesso sia stato formulato su un regolamento tipo della provincia. Non so cosa contenga quello di Canal San Bovo e sono pronto ad esser smentito sul punto. Un fatto però nel caso sul punto il regolamento sia poco chiaro: il regolamento di Dimaro può esser un esempio anche per noi.

Al di là delle regole però se tale punto invece fosse stato disciplinato in modo appropriato nel regolamento mi fa specie che dei consiglieri che si sono candidati ad un ente importante come il comune, alcuni addirittura assessori non lo conoscano. Ancor oggi poi si fa riferimento al difensore civico, ma potrà veramente da risposta positiva agli stessi? Cosa si propongo di fare con tale comportamento i dimissionari? A mio avviso è un modo di cercare visibilità e parlando con Daniela Sperandio sembra questo il loro obiettivo.

Constato che c'era il quorum costitutivo della seconda convocazione si è proceduto alla surroga dei dimissionari. Tra le persone in lista e che hanno ricevuto voti molti hanno declinato l'invito ad entrare in consiglio. Ecco i nomi dei nuovi consiglieri che surroga quelli che si sono dimessi:

  1. Caser Andrea
  2. Corona Fabrizio
  3. Orsingher Annamaria
  4. Scalet Fermo
  5. Caser Silvana.

Essi dopo voto unanime sono entrati in consiglio: ora il consiglio è formato da 12 consiglieri. Il problema politico, non quello amministrativo e legale, rimane. Da un calcolo dei voti dei dissidenti si arriva a 619 voti su 949 voti espressi. Se poi contiamo che sono stati espressi solo il 54,79% dei voti la questione politica si aggrava. L'attuale consiglio rappresententa il 19,05% della popolazione del Vanoi. Non si è voluto prendere atto del problema politico e ci può stare, ma ciò non toglie che esista.

Composizione giunta. La composizione della giunta ha visto già qui la sua valutazione. Da sottilineare solo che pare non opportuna la scelta di un assesore esterno, Rattin Fabrizio, con deleghe così limitate. Si sentiva realmente la necessità di avere un assessore esterno con quelle deleghe? Non potevano esser date ad un consigliere?

La variazione di bilancio. La variazione di bilancio è stata votata ad unanimità, sebbene dubito che i neo consiglieri possano aver avuto cognizione piena delle varie poste e questo non per loro incapacità, ma per mancanza di tempo. Tutte poste che seguono impegni o opere pubbliche su cui si ha chiesto contributo. Ci sono poste anche poste relative a spese per il nuovo operaio, Rattin Emilio, al quale vorrei augurare un buon lavoro. Non entro nella variazione che potrò riprendere in un'altro post facendo riferimento anche alla delibera evitando così di fare una valutazione parziale e magari errata su qualche punto.

Il progetto preliminare dei Vigili del Fuoco. Tale progetto potrà in futuro venir modificato su indicazioni della protezione civile. Lo stesso è stato ridotto per entrare nella fascia finanziabile di 1,8 milioni euro dalla Provincia di Trento. Tale somma copra anche l'acquisto dello stabile e gioco forza diversi interventi verranno stralciati. Si pensa ad un piano terra dedicato ai vigili del fuoco, un secondo piano alla Croce Rossa Italiana e il terzo comune. Il terzo piano sebbene esternamente sarà finito dentro rimmarrà al grezzo; in quanto serve trovare nuove risorse per finirlo. Il nuovo progetto prevede la demolizione della calchera con richiesta di deroga per poter far ciò. Nel caso non venisse concessa c'è anche il progetto con calchera annessa. Il finanziamento provinciale è di 1,3 milioni euro e quindi non completo si pensa di far rientrare in qualche modo il finanziamento dato alla CRI per l'acquisto di posti macchina. Nel caso non possibile comunque la CRI potrebbe usarli su tale opera.

Le comunicazioni del sindaco Particolamente attese tali comunicazioni e l'attesa è stata ripagata. Il sindaco mette in luce come la situazione in giunta era insostenibile da almeno un anno con liti frequenti con gli assessori Corrado Loss e Sperandio Daniela. La situazione ad agosto è precipitata e si è visto che senza la presenza di Loss Corrado e Daniela Sperandio andava meglio. Già data tempo Corrado Loss aveva manifestato l'intenzione di dimmettersi a fine anno. Si era davanti ad un bivio o revocare gli stessi o dimmettersi. Alla revoca delle deleghe non si pensacvva ala fatto che si dimmettessero gli assessori e in ciò, soprattutto Corrado Loss, ha dimostrato scarso senso di responsabilità. Inoltre si sottilinea come le dimissioni siano avvenute per fini personali e con rancori.

La questione dei due dimissionari dopo la convocazione. Si nota la correttezza di Renato Fabbris che a paventato già prima della convocazione la possibilità di dimmettersi. Per le dimmissioni all'ultimo giorno, senza far presagire nulla, il sindaco ritiene il comportamento di Furlan Daniele. Il sindaco si scusa coi cittadini per la seduta deserta, ma le dimissioni sono arrivate quando non si poteva più cancellare il consiglio. Si ringraziano i due consiglieri che si sono dimessi dopo la convocazione per l'aiuto. Si ringraziano inoltre tutti i consiglieri dimissionari per la collaborazione fin'ora data.

Leggittimazione popolare. Il sindaco ritiene di avere leggittimazione popolare forte di voti che gli rimangono e di quelli senza preferenza. Serve responsabilità anche perchè molte opere col commissario non potrebbero più vedere la luce. In un momento di crisi come quella attuale non si può mandare tutto a farsi benedire. Visto poi che un'amministrazione ha bisogno di un anno per prendere in mano tutto non si può lasciare ora visto anche il treno delle elezioni provinciali 2013. Ci sono molti progetti da valere anche sul Fut che devono partire. Nemmeno la struttura della Caserma dei Vigili del Fuoco è ancora totalmente partita. Ci sono poi opere da valare sul PSR (Albergo diffuso, Ostello etc..) che col commissario non vedrebbero più la luce.

Gaspare Perotto Legge una lettera di sostegno nel solco dell'assunzione di responsabilità e di impossibilità delle dimmissioni per le molte opere che si perderebbero.

Lettera consiglieri entrati. Beccali Stefano legge una lettera dei consiglieri entranti a sostegno del sindaco, del programma delle opere da fare. Si vuole evitare il commissario che avrebbe effetti nefasti e si entra per FORTE SENSO DI RESPONSABILITA' NEI CONFRONTI DELLA VALLE

Considerazioni finali. Il primo consiglio del ritorno alla normalità si è concluso. Certo non ha una forte leggittimità popolare, ma è leggittimo. Il risultato dei voti è fatto dai voti e dalle regole elettorali. Nessuno per questo ritiene che le regole devono esser diverse solo per qualcuno. E così l'andamento delle istituzioni sono governate da regole istituzionali che piaccia o no vanno rispettate. Non si può gridare alle dimmissioni se vengono rispettate.

mercoledì 19 settembre 2012

Perchè il sindaco non si è dimesso

Ora è l'ora di affrontare un tema spinoso il perchè non si è dimesso il sindaco. Molti parlano che si dovrebbe dimettere e il risultato politico è evidente: il sindaco dovrebbe dimettersi. E' altrettanto evidente che il sindaco atttuale, Mariuccia Cemin, non abbia intenzione di dimettersi e rispettare il dato politico e la legge è dalla sua parte.

Primo fattore favorevole le dimissioni ritardate di due consiglieri. Le dimissioni di Renato Fabbris e Daniele Furlan sono avvenute nei modi di legge e non richiedono prese d'atto del consiglio e sono immediatamente efficaci. Questo ha portato, oltre alla volontà dei consiglieri di partecipare al consiglio, alla presa d'atto da parte della sindaca della mancanza del numero legale.

L'articolo 85 del comma 1 punto 5 del DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L però mette tra le condizioni che portano alle dimissioni questa:
5) dimissioni della metà più uno dei consiglieri assegnati, non computando a tal fine il sindaco, prodotte entro venti giorni, decorrenti dalla data di presentazione delle prime dimissioni e comunque entro la data in cui è effettuata la convocazione della seduta destinata alla surrogazione del primo dei dimissionari.

Tale punto è dirimente di buona parte delle dimissioni e i due dimissionari tardivi non possono sommarsi con i sei già dimessisi in data 07 settembre, in quanto in mezzo a loro esiste la cortina di ferro della convocazione. Ciò rende i primi consiglieri non assomabili con gli altri e ciò è stato previsto in modo da in quanto si vuole tutelare l'amministrazione da ricatti che potrebbero esserci con dimissione tra le più disparate. La mancanza del quorum costitutivo dell'assemblea permette di portare il tutto in una seconda convocazione.

La surroga quindi a norma dell'articolo 100 del DPReg. 1 febbraio 2005 n. 1/L era leggittima.

Lo scenario attuale. Lo scenario vede precludere l'unico strumento che i dimissionari avevano visto che non erano ancora abbastanza per chiedere le obbligatorie dimissioni: mozione di sfiducia. Tale strumento visto che si sarebbe arrivati a votarla a maggioranza avrebbe sortito gli effetti sperati. Anzi a portato ad una forza maggiore ad una sindaca priva di sensibilità politica, ma forte nelle sue conoscenze legislative. Il problema ora è che la stessa in seconda convocazione avra un quorum più basso a norma dello statuto del comune e del regolamento relativo al consiglio. E con ciò tornare ad una situazione quasi vergine, come nulla fosse successo.

Il dato politico è forte ma si sono bruciati i mezzi. Per impazienza e forse anche per non conoscenza si sono bruciati tutti gli strumenti e si ha dato campo libero alla sindaca che vista la nuova giunta e la relativa distribuzione delle deleghe ha accentrato su di se maggior potere. Si è andati quindi nella direzione non sperata, ma totalmente contraria. Nel nostro ordinamento ha si forza il consiglio dovuta alla sua leggittimità popolare, ma avendola anche il sindaco se non si mettono le cose in chiaro prima si possono avere molti problemi. Ora l'unico dato è che sembra scontata la sua permanenza sullo scranno a meno di sorprese ulteriori. L'unica forza politica che i consiglieri dimissionari possono avere è la gente. Visto il clima che si vive nel paese in merito a questa vicenda domani (tempo di organizzarmi) posterò sul mio blog la possibilità di compiere un sondaggio tra la popolazione per capire l'umore della stessa e valutare il peso politico di Mariuccia Cemin e dei dimissionari. Il fatto che Canal San Bovo da questa storia ne esce con le ossa rotte. Sarebbe bello più di parlare di una tale situazione parlare su come portare sviluppo nel nostro paese.

Ringraziamenti Vorrei ringraziare Paolo Franceschi dell' Ufficio Enti locali e competenze ordinamentali della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige per i chiarimenti ai miei dubbi in merito alla normativa.

Consiglio del 18/9/2012 e primi sviluppi

Il consiglio del 18 settembre 2012 ha riservato sorprese, ma con buona probabilità non quello che i dimissionari si aspettavano.

Alle 20.30 si è aperto il consiglio più breve della storia di questa amministrazione, ma forse anche di tutta la storia comunale di Canal San Bovo. In tale consiglio c'erano diversi punti da affrontare. Ci si è imbattuti però in un'altro ostacolo che ha sbarrato la strada: la mancanza del numero legale.

In apertura di consiglio la sindaco prima di constatare il numero legale letto la sequela dei nomi dei consiglieri che si sono dimessi dal consiglio. A quelli che hanno presentato le dimissioni in data 07/09/2012 si sono aggiunti in data 18 settembre 2012 Renato Fabbris e Daniele Furlan. Non c'era tempo per rinviare il consiglio e si è arrivati ad un consiglio che non aveva in numero legale. Dato conto delle dimissioni il consiglio si è concluso in quanto non essendoci il numero legale l'assemblea è stata correttamente data per deserta.

Dopo il consiglio Loss Corrado dal pubblico ha chiesto al sindaco di spiegare le situazione, ma non essendone tenuta ha deciso di non evadere questa richiesta. Dal pubblico si è alzata anche la voce di qualcuno che ne chiedeva le dimissioni e se non venissero date si sarebbe tutti gli atti costituzionale e normativi per portare alle dimissioni. Perchè non si è dimessa? Non avrebbe l'obbligo di dimettersi. Rispondo subito che non ci sono gli estremi per le dimissioni e do appuntamento ai lettori alle 21.00 o qualche minuto dopo per trattare la questione.

La discussione fuori dal consiglio. Fuori dall'aula consigliare il dibattito si è spostato al Bar Crazy di Albertina dove molte persone tra cui pure il sindaco si è fermato. In tale contesto ci sono state anche contestazioni all'amministrazione con provocazioni provenute da un cittadino al quale il sindaco ha risposto alzando il dito medio. Un clima che mai avrei voluto vedere nel mio comune. Lo stesso cittadino ha poi fatto il stesso gesto ad un futuro consigliere che giustamente ha risposto per le rime. Vorrei invitare tutti a comportamenti consoni.

La sostituzione degli assesori e seconda convocazione del consiglio comunale. In data odierna è stato convocato con stesso ordine del giorno per la data di domani alle ore 21.30 un consiglio comunale con stessi punti all'ordine del giorno. Ma si è fatto di più si sostituti glia assesori.

La nuova giunta. La nuova giunta ora è composta in tale modo. Al sindaco, agli assessori Gaspare Perotto e Beccalli Stefano si aggiungono Rattin Giulia e Rattin Fabrizio. La vera novità però arrivano dalle competenze.

Gaspare Perotto . Mantiene le competenze che già aveva: assessore all'agricoltura e foreste, usi civici, viabilità boschiva.

Beccalli Stefano . Vede le sue competenze mutate come da decreto di modifica. Esso assume queste deleghe:

  1. vicesindaco;
  2. rapporti con azienda ambiente;
  3. attività sociali;
  4. istruzione e cultura;
  5. sevizi sociali (progetto Family) e sanità pubblica;
  6. ecomuseo del vanoi (parte culturle;
  7. ogni altra attività connessa o dipendente

Rattin Giulia. La prima new entry di fresca nomina che ha queste competenze:

  1. progetto intervento 19;
  2. attività ecomomiche (turismo, artigianato e commercio);
  3. rapporti con Consorzio Turistico, proloco, associazioni di volontariato;
  4. ecomuseo vanoi (parte turistica);
  5. ogni altra attività connessa o dipendente

Rattin Fabrizio La second new entry di fresca nomina. Ecco le competenze:

    li> vcolnatariato e associazioni giovanili
  1. sport e tempo libero
  2. ogni competenza connessa o dipendente

La sindaca Mariuccia Cemin. Oltre delle competenze già in possesso visto che le competenze di Loss Corrado non sono state tutte ridistribuite ecco quindi che non si possa altro che pensare che le assuma in prima persona il sindaco:

  1. lavori pubblici
  2. ogni attività connessa o dipendente

Considerazioni sulla giunta. Non voglio entrare nel valore delle persone, ma voglio fare solo delle considerazioni tecnico politiche. Si vede nella distribuzione della giunta un accentramento sulla sindaca delle competenze importanti e una divisione a volte artificiosa delle competenze tra gli assessori (ecomuseo in due settori). A volte si potrebbe dire che la divisione sia un doppione (volontariato, associazioni volontariato). Tutto però perfettamente legale anche se politicamente e amministrativamente sembra qualcosa che non si regge. Ovviamente tutto questo è possibile perchè il sindaco non ha l'obbligo di dimettersi. Per questa parte però vi invito a pezzo dedicato disponibile dalle 21.00 minuto più o minuto meno in cui tratterò questo argomento spinoso dopo aver ottenuto chiarimenti dall' Ufficio Enti locali e competenze ordinamentali della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige.

martedì 18 settembre 2012

Stasera tutti al consiglio comunale di Canal San Bovo

Oggi si terrà il consiglio comunale che dovrebbe chiudere la crisi dell'amministrazione comunale di Canal San Bovo. Ecco qui la prima volta in cui ne parlammo e dove c'è anche la convocazione.

In consiglio probabile nuova dimissione. Il consiglio comunale che sancisce al primo punto la surroga dei consiglieri dimissionari potrebbe vedere una una nuova new entry: Renato Fabbris.

Perchè le dimissioni in consiglio. Le dimissioni del consigliere Renato Fabbris sembra verranno date in consiglio, ma a questo punto è difficile capire a quale punto, probabilmente al primo, all'interno della operazione di surroga. La motivazione di tale gesto è portare in discussione delle stesse, ma visto che non è tema inserito in convocazione è facoltà della sindaca discuterle. Potrebbero effettivamente esser discusse se presentate al punto 1 che discuta della surroga dei consiglieri. E' pur vero che senza un ottovo consigliere dimissionario tale dimissione non porterà nessun effetto tranne la sua surroga in un altro consiglio.

Le surroga dei consiglieri. Entro venti giorni se manca la metà più uno dei consiglieri cade l'amministrazione come da articolo 83 comma 1 punto 5 del D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L. E' proprio in questo articolo che è nascosto l'esito del consiglio; infatti lo stesso non solo mette i venti giorni dalle prime dimissioni, ma se leggiamo tutto il testo del punto ecco che qualsiasi altra dimissione è inutile per provocare una caduta dell'amministrazione. Leggiamo tal fine il punto 5 dell'articolo 83 sopra citato:
5) dimissioni della metà più uno dei consiglieri assegnati, non computando a tal fine il sindaco, prodotte entro venti giorni, decorrenti dalla data di presentazione delle prime dimissioni e comunque entro la data in cui è effettuata la convocazione della seduta destinata alla surrogazione del primo dei dimissionari.

Leggendo tale punto si capisce che la crisi si chiuderà in consiglio, ma si è chiusa già in data 14/09/2012 con la convocazione del consiglio di surroga. L'unica possibilità che potrebbe capitare, ma è praticamente impossibile, per vedere una caduta (alcuni la vorrebbero) sarebbe che non si riuscesse a surrogare per indisponibilità di chi segue in lista a entrare in consiglio. Se non si riuscisse a surrogare in modo da portare si verificcherebbero le condizioni dell'articolo 83 comma 1 punto 4 del D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L:
4) riduzione dell'organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio.

Da tenere sotto osservazione. Visto lo scontato esito a meno di un passo indietro che non ci sarà da parte del sindaco credo che l'attenzione dovrebbe andare alla quarta variazione di bilancio:

  1. perchè a distanza di un mese poco più un'altra variazione?
  2. cosa contiene?
  3. quale motivazione per un'altra variazione?

Se vogliamo interessante potrebbe esser la composizione della giunta che in conessione con la variazione forse di chi sostiene la sindaca e perchè

Invito la popolazione di andare numerosa in consiglio per capire meglio dove si sta andando.

domenica 16 settembre 2012

Il Movimento 5 stelle e il suo programma

Premetto che non mi sono mai interessato molto al Movimento 5 stelle, ma poi tutto cambiò dopo l'esposizione mediatica che Beppe Grillo sta avendo a volte con comportamenti non proprio consoni. Molti gli affibiano ancora il titolo di comico e a volte non è molto considerato come avversario politico. Con questo mio post vorrei far uscire i partiti tradizionali dallo snobismo e invece cercare di rispondere a Beppe Grillo sul programma del Movimento 5 stelle: capirebbero che arginare il fenomeno sarà più difficile di quello che si creda.

Il programma. Il programma del Movimento 5 stelle non appare in sordina nei discorsi del suo leader, ma è bello tosto. Ma dove si può prendere? Avevo segnalato un libro qui e già questo poteva porre qualche riflessione, ma quelle erano idee politiche di un cittadino scrittore; ma ecco però che ora posso fornire qualche notizia in più. Partendo dal suo programma pubblicato sul sito del Movimento si possono fare delle considerazioni.

Ogni settimana il sabato verrà affrontato un tema del programma per entrare veramente nelle cose e non nelle provocazioni sterili del suo leader. Le considerazioni si baseranno sul programma e non anche su dati provenienti da interlocuzioni avute con la struttura del Movimento, in quanto la sola base su cui interloquire sarebbe mandare un mess al blog non essendoci un ufficio stampa e un'email a cui fare riferimento. Vi attendo numerosi al sabato del Grillo sul mio blog.

Articoli collegati:

  1. Presentazione Sabato del Grillo.
  2. Democrazia, rapporto tra cittadini e stato.
  3. Informazione.
  4. Istruzione.
  5. Salute.
  6. Economia.
  7. Trasporti.
  8. Energia.
  9. Il non statuto.

sabato 15 settembre 2012

Autonomia e futuro del trentini

Autonomia e futuro dei trentini è il tema che ha tenuto banco all'incontro promosso dal Patt sezione locale il 14 settembre 2012. Un incontro che ha trovata buona partecipazione della gente che si è trovata alle 20.30 in sala Negrelli presso la sede della Comunità di Primiero.

La serata è stata aperta da Marco Toffol, presidente del coordinamento d'ambito di Primiero del Partito Autonomista Trentino Tirolese, che ha messo in luce come quest'incontro voglia assieme al precedente (dedicato alla storia autonomia) una riscoprire l'autonomia del Trentino e guardare al futuro.

Spesso si guarda all'autonomia Trentina come un privilegio, qualcosa che non ci spessa. Attachi provenire da regioni vicine e lontane e spesso anche dai turisti. Ma l'attacco proviene pure dai media e dai libri e dal governo stesso. A ciò si risponde dicendo che nonn l'autonomia l'abbiamo sempre richiesta, perchè anche prima di passare all'Italia siamo stati autonomi. Non siamo ovviamente contrari al fatto che il nostro modello si replichi anche in altre zone anche se i 9/10 sembrano impossibili da sostenere per tutte le regioni.

Intervento di Michele Dallapiccola. Tale intervento è stato una carellata per capire chi siamo e come stiamo cambiando. Un modo il nostro che vede 533.364 con una percentuale di stranieri del 9,1%. Interessante poi vedere come oramai l'agricoltura sia marginale (3% PIL) contro settore servizi molto cresciuto (70% PIL). Gli indici indicano ancora che il Trentino tiene e che la disoccupazione il rischio poverta sono ancora sotto il livello italiano, ma le previsioni sono in peggioramento. Molti settori tra i quali l'edile e l'estrattivo sono in crisi e si nota un a difficoltà di accesso al credito, anche da parte delle famiglie. Esse hanno poi abbassato i consumi, in quanto anche il mondo del lavoro è cambiato e sempre più precario.

Il bilancio della provincia. Il bilancio provinciale pareggia su 4,6 miliardi euro. Di questi 3,3 miliardi euro provengono da 9/10 delle tasse che possiamo trattenere. Le varie leggi statali, tra le quali l'accordo di milano e spending review, ci portano a guardare con preoccupazione ad una riduzione di risorse consistente che riduco le risorse utilizzabile a 4 miliardi euro. Si pensa di impugnare il decreto della spending review per riaffermare il principio dell'autonomia.

L'autonomia. L'autonomia non è solo il disporre di risorse ma poter scegliere come utilizzarle ed è questo principio che si ritiene violato sulla spendig review. Un'autonomia che ovviamente responsabilizza gli ammistratori provinciali e locali, perchè viste le risorse a cui possono attingere, vedono su essi ricadere le colpe di eventuali errori. Sebbene esista tale responsabilità rafforzata si vorrebbe passare ad un'autonomia integrale assuemendo nuove competenze (400 milioni euro di spese) pur di mantenere in 9/10 sulle tasse pagate. Oltre a ciò si contribuirebbe comunque con 1% al ripiano del debito che abbiamo contribuito a creare. Non possiamo sottrarci infatti ad assumerci parte del debito che abbiamo contribuito a creare sopratutto dal 1972-1990. Su tale proposta di autonomia integrale il discorso col governo è partito da poco.

Spendere meglio e meno risorse. Il let motiv deve essere spendere meglio e meno e in tal senso è da segnale la spending review in salsa trentina, la quale vede in essa anche il blocco del turnover (5 pensionati 1 assunto) e una revisione dell'impegno pubblico. Dove è possibile si deve attingere al paternariato tra settore pubblico e privato di cui il NOT è un esempio.

Ugo Rossi Ugo rossi è partito dal fatto che le critiche sui privilegi arrivino da zone che benificiano di privilegi maggiori, come nel caso della Sicilia. Loro sebbene hannno gli 11/10 non hanno utilizzato l'autonomia come il trentino, il quale accanto alle risorse è stato responsabile. L'autonomia è esercizio di democrazia in primo luogo e di responsabilità. Si è tornati sul fatto che le risorse saranno meno e si deve utilizzarle bene. Si deve recupare risorse facendo meglio con meno e investire nel settori che possono darci un futuro. Si portato ancora l'esempio del NOT e di come esso sia un esempio di come progetti passati a volte devono esser rivisti, perchè il mondo è cambiato. In questo caso si sono risparmiato 90 milioni. Servono cambiamenti organizzativi in modo da contenere l'aumento della spesa pubblica. Ma non solo contenimento anche partecipazione del privato nelle opere pubbliche come già successo al NOT.

Consapevolezza dei bisogni. Si è pur consapevoli che alcune spese sono incomprimibile e che con un a popolazione che invecchia (nel 2030 ci saranno 530000 persone anziane) si deve pensare ai reali bisogni e cercare anche alla contribuzione dell'utente. Le rette delle case riposo sono viste in aumento legandole anche al reddito. Ma deve cambiare anche il modo di dare servizi come questo. Serve ripensare il tutto e pensare magari a dare sussidi alle famiglie che si tengono il famigliare anziano a casa.

Economia. Bel capitolo l'economia perchè da esso ci si aspetta un cambiamento. Un cambiamento che deve vedere un maggior ruolo del privato e un ripensamento alla partecipazione in alcune aziende (es. Informatica Trentina) e lasciar spazio al privato. Molti sostegni congiunturali de sotto stati poi messi in campo negli ultimi anni, ma non sono questi che ci salveranno.

Serve più selettività dei contributi e promuovere il merito e l'innovazione e tornare alla cultura deò lavoro che si è un po' smarrita. Serve lavorare assieme e saper pure dire che il mondo è cambiato. Lo si vede in edilizia con la crisi che si è abbattuta, ma non si può più pensare di costruire sul nuovo (530000 abitanti per 300000 case), ma si deve innovare e cercare di utilizzare anche altri materiali come il legno. Si deve poi esser uniti e comperare prodotto trentino e prediligere le aziende trentine che producono in loco.

Rispetto per le regole. Tutti devo rispettare le regole e pure il governo italiano e ci deve rispetto anche per la nostra autonomia, la quale è incardinata nello statuto (legge costituzionale) nell'accordo Degasperi Gruber. Devono esser rispettati anche gli accordi che la Provincia fa col governo. Non si può fregarsene delle regole.

Il dibattito. L'ente regione è stato uno dei temi sentiti dalla gente. Essa viene vista della gente come un'ente senza competenze e che forse si potrebbe risparmiare sulla stessa. Si può rivedere la Regione come ente amministrativo, ma non si può attualmente rivedere l'ente in se con una revisione dello statuto. In tale senso si vede la volonta di restare come quadro ordinamentale come sede di collaborazione con Bolzano.

Si deve inoltre guardare a mantenere le persone nelle valli e cambiare modello di sviluppo città centrico e ripensare l'idea di Metroland, le cui risorse potrebbero essere utilizzate per mantere le persone nelle valli. Si pensi alla possibilità di poter telelavorare (in tal senso si pensi al CUP che potrebbe venir redistribuito sul territorio) grazie alla tecnologia.

Per quanto riguarda le elezioni nel caso delle politiche il quadro è ancora frammentato e si guarda ad accordi e portare in parlamento gente trentina che crede nell'autonomia. Si pensa ad un polo di centro. Per quanto riguarda le provinciali 2013 non c'è alternativa alla coalizione PD, UPT, PATT. Ovviamente cercando di migliorare la prppria rappresentività e perchè no con un presidente in quota patt. Tale presidente potrebbe esser Ugo Rossi.

Per risparmiare si pensa alla fusioni dei comuni senza il periodo di unione, il quale spesso è stato solo un modo per prendere temporaneamente maggiori contributi.Oltre a ciò una spinta forte sulle gestioni associate dei servizi.

Nel caso delle infrastrutture si crede alla messa in sicurezza, non potenziamento, della Valsugana e un no convinto alla Valdastico. L'A31 sarebbe una grandinata su Besenello. Si pensa invece al potenziamento dell'Alta Velocità e alla realizzazione BBT con molti tratti sotto terra, in modo da rispondere anche al Movimento no TAV di Marco. In tale solco si propone il dibattito con la popolazione, il movimento sull'opera.

Sul Tunnel dal Vanoi e Fiemme si può riflettere ma attualmente non ci sono risorse. Per il legno di cui il Vanoi è ricco c'è la promozione dello stesso, ma deve muoversi il privato.

Una nota polemica in chiusura da parte di Andrea Gadenz che sottolinea un problema. Spesso si parla di scarsa cultura del lavoro, ma se lo cerchi spesso trovi porte chiuse. Anche volendo raccogliere mele spesso ho devi esser sopra una certa età o sotto oppure immigrato per essere assunto con la formula del pagamento a voucher. Ugo Rossi a tale critica risponde che se vuole lavoro ce n'è e che in Val di Non lo trova, ma Andrea rifiuta non essendo con il sistema dei piazerot che si va avanti.

venerdì 14 settembre 2012

Martedì 18 settembre 2012 si chiude la crisi

Martedì 18 settembre 2012 alle ore 20.30 presso la sede comunale è convocato il consiglio che chiude la crisi dell'amministrazione comunale. E' un consiglio molto importante in quanto si conosceranno le persone che saranno in giunta e i nomi dei consiglieri comunali che entreranno per surroga.

Altri temi Come si può vedere dalla convocazione però non solo la surruga dei consiglieri al punto 1 e le comunicazioni sulla composizione punto 2 sono gli ingredienti del piatto consigliare.

Il punto 3 e 4 non sono però punti di pura formalità, in quanto il primo tratta la quarta variazione di bilancio (ad un mese poco più dalla terza) e l'esame del progetto preliminare della nuova caserma dei vigili del fuoco.

La nuova caserma della casa dei vigili del fuoco e la sede della Croce Rossa sono opere attese dalla comunità vista anche le carenze struttura dell'attuale caserma.

L'ultimo punto che chiude la serata sono le comunicazioni del sindaco, ma oramai il piatto forte è già concluso, se non ci sono progetti importanti che vanno avanti.

Vista l'importanza dei temi invito come sempre la popolazione ad una massiccia partecipazione, in quanto solo partecipando ai consigli si può rendersi conto dell'operato dei nostri amministratori.

giovedì 13 settembre 2012

Il treno dell'amministrazione comunale a Canal San Bovo torna a correre.

Dopo le dimmissioni di sei consiglieri il clima all'interno sembra rasserenarsi con nessuna nuova dimmissione attesa. Una serenità che è ancora più ampia se guardiamo alla normativa che nella situazione attuale non richiede le dimmissioni avendo ancora otto consiglieri. Tale situazione inoltre porta a considerare utile rimanere al proprio posto.

Quale utilità a rimanere in carica. Chiaccherando con Mariuccia Cemin si può inoltre capire che molte opere devono partire e con la crisi che c'è non è giusto verso gli operatori della zona abbandonare. Tra le opere in partenza la prima sulla rampa di lancio il teleriscaldamento a Canal San Bovo.

Altri progetti da far partire è la sede dei pompieri e della Croce Rossa e l'albergo diffuso.

Trovare le risorse. Per trovare le risorse si sta pensando finalmente a mettere mano al patrimonio immobiliare esuberante, sebbene non subito vista l'asta deserta per la scuola di Ronco. Già la precedente amministrazione ci aveva tentato con una commissione consigliare per la gestione degli immobili comunali, ma ora passato il periodo di crisi si pensa di fare sul serio. In tal modo si possono trovare risorse per le opere pubbliche, i servizi e lo sviluppo del Vanoi.

La gestione della Bibilioteca di Canal San Bovo. In ottobre va in pensione il bibiotecario e la situazione è fluida. Per un periodo ci potrebbe essere un'assunzione che viene effettuata dalla graduatoria del comune di Fiera di Primiero per tale posizione, in quanto cn il blocco delle assunzioni non si può procedere alla copertura del posto in modo definitivo. Per una migliore gestione e per avere un sostituto in caso di ferie o malattia, o comunnque in caso d'assenza del titolare, si sta valutando la possibilità di una gestione comune con la biblioteca di Fiera di Primiero.

Considerazioni finali. Una forte idea di sviluppo del Vanoi e saper dare risposte in merito di servizi e attività per i cittadini bisogna avere se si vuole esser di servizio al Comune di Canal San Bovo. Per fare ciò serve una maggioranza coesa e che deve parlarsi per avere un progetto comune tra tutti consiglieri, assessori sindaco. Se ciò è possibile auguro all'ammimnistrazione buon lavoro.

martedì 11 settembre 2012

Toto consiglio comunale di Canal San Bovo

Basandosi sui fatti atttuali si può inziare ad azzardare qualche previsione futura. Come vedete dal titolo non ritengo più probabile una caduta di Cemin Mariuccia non vedendo chi altro possa dimmettersi. I due che potevano esser meno vicini alla nomenclatura dell sindaca Cemin Mariuccia sono Furlan Daniele e Fabbris Renato, ma non vedo probabili le loro dimissioni. Le motivazioni sono preste dette.

Le dimissioni di Renato Fabbris e Furlan Daniele. Mentre nel caso di Furlan Daniele credo che si voglia portare a termine un'amministrazione che nel bene e nel male ha governato il comune, in modo da non bloccare, l'attività del comune; nel caso di Renato Fabbris ci sia la voglia di rimanere nella consapevolezza che il suo voto non basta per far cadere tale amministrazione e quindi sia meglio rimanere da sentinella e controllare ciò che verrà portato avanti.

Toto assessore e toto consiglio. Inutile dire che la parte più difficile è il toto assessore, in quanto c'è l'eventualità che si possano richiamare due assessori esterni (di cui uno vicesindaco) e francamente in tale gioco non me la sento di azzardare non sapendo in che bacino la sindaca possa pescare.

Nel caso del toto consiglio posso invece abbozzre la lista dei new entry pescando dai risultati delle elezioni avvenute il 16 maggio 2010. I nomi dei new entry salvo rinuce sono:

  1. Bettega Irma
  2. Rattin Carlo
  3. Caser Andrea
  4. Sperandio Bruno
  5. Stefani Stefano
  6. Corona Fabrizio.

Alcune considerazioni. Tre anni ci sono all'incirca davanti a noi e credo e spero che i consiglieri ed eventuali consiglieri in sostituzione dei dimissionari si facciano un esame di coscienza. Visto che oramai sono coscienti dello stato dell'arte e non possono poi dimettersi per motivi simili a quelli dei dimissionari; infatti se si dimettessero per motivi simili allora dimostrerebbero di non aver seguito la storia del comune o di aver preso in giro gli elettori.

I dimissionari consiglieri in un certo senso hanno facilitato il lavoro della sindaca Cemin Mariuccia che ora non troverà se non qualche sporadico consigliere a fare minoranza. Questo fatto è stato riconosciuto anche dalla sindaca.

La sindaca Cemin Mariuccia ha il lavoro facilitato, ma dovrà dimostrare di saper tenere unita la sua compagine amministrativa e di saper guardare a Vanoi. Scongiurate le dimissioni, se non intervengono altri intoppi, entro il 2012 non vorrei trovarmi con le dimissioni in primavera. Infatti se le dimissioni potevano portare danni all'ente che non aveva nemmeno il bilancio di previsione 2013 approvato eventuali dimissioni a primavera 2013 bloccherebbero tutto non per qualche mese, ma per un anno intero l'amministrazione comunale; in quanto non si posso tenere elezioni comunali nella sessione autunnale dell'anno in cui si tengono le elezioni provinciali.

Confido che chi vorrà eventualmente vuole dimettersi o sostenere l'amministrazione Cemin di farsi un esame di coscienza e valutare bene ogni scenario collegato alle azioni che vorranno compiere. Buon lavoro Cemin Mariuccia e le auguro nel caso le venga confermata la fiducia di concludere il suo mandato. Un mandato sopratutto che guardi a tutto il Vanoi e non alle opere dei singoli paesi. Voli alto e non si guardi a opere per tutti i paesi, ma ad un progetto d'insieme. Non sono opere in ogni paese a far vivere il paese, ma una direzione e un visione complessiva dello sviluppo della nostra valle. Ancora Buon lavoro a Mariuccia Cemin ai suoi assessori e ai consiglieri tutti.

domenica 9 settembre 2012

L'inizio della storia e situazione attuale

La storia è nata con le elezioni comunali e con la non riproposizione di nessun compenente della vecchia amministrazione. Era il 2010 e pure io stavo cercando una lista con cui condividere il percorso per un cambiamento di passo dell'amministrazione comunale. La mia ricerca di persone venne con un annuncio sull'Adige con la richiesta alle persone di farsi avanti. Quello non fu l'unico passo che feci.

La mia ricerca si mosse da gennaio, ma nulla di concreto si mosse e passò il tempo. Il tempo passò e si avvicinavano le elezioni e salì in comune per incontrare il vincesindaco Renato Loss per capire il suo orientamento su me e su chi a suo avviso poveva guidare il comune. Mi feci un idea che probabilmente non venivo considerato e che invece qualcuno di Caoria nella veste della persona Mariuccia Cemin poteva avere il sostegno.

Passava il tempo e si andava verso la data della presentazione delle candidature senza che nessuno fece nessun passo ed ecco muoversi Angelo Orsingher con la riunione alla Casa dell'Ecomuseo nella quale si fecero molte considerazioni. Dopo tale riunione uscirono effettivamente qualche idea e un gruppo che poteva discutere su come presentarsi alle elezioni e non mi vedeva della partita. Questo perchè onestamente, anche se ritengo da rispettare Angelo Orsingher, non mi ci vedevo in una squadra con lui; in quanto ritengo e ritengo che serva cambiamento e forse anche perchè il candidato Angelo non viveva stabilmente in Vanoi.

Ecco quindi però che anche il tentativo di Angelo Orsingher fallisce ed emerge una squadra di giovani guidati da Cemin Mariuccia. Tale discesa in campo fa dire che le persone che avevano chiamato lui potevano informarlo di aver trovato un'altro canidato sindaco. Non so se tra questi c'era Corrado Loss, ma dalle parole di Mariccia Cemin sull'Adige del 09/09/2012 si evince ciò.

Perche non ti sei candidato con Mariuccia Cemin? Voglio premettere che non avevo e non ho nulla contro la sindaca, ma a mio avviso mi sembrava troppo breve il tempo in cui sono partiti i ragionamenti di tale lista circa un progetto per il Vanoi da non poter dare adito ad una condivisione di largo respiro. Non si può iniziare una discussione di poche settimane su un progetto per una valle e conoscere le idee di tutta la tua lista. La fretta però era dettata dalla voglia di evitare il commissariamento e in tale direzione è andata la previsione di un'altra lista con candidato sindaco Perotto Gapare, il quale è attualmente assessore alle foreste dell'amministrazione Cemin; sebbene lo stesso era in una lista antagonista ma solo di facciata. Infatti la lista Caccia e Pesca sosteneva il sindaco in carica. Tutto questo per evitare il quorum.

Siamo a due anni poco più dall'inzio dell'amminsitrazione. Ci troviamo dopo 2 anni e 4 mesi dall'inzio dell'ammistrazione e ci troviamo con la revoca di due assessori e con gli stessi assessori Loss Corrado e Daniela Sperandio che si dimetto da con altri 4 consiglieri dal consiglio : Michele Gobber, Rosanna Trotter (Consigliere anche in Comunità), Marisa Di Nardo e Narciso Bettega. Una situazione sempre più grave che si trascinava da tempo e che è culminata nel nel consiglio della terza variazione di bilancio e in ciò che ne susseguito che ha visto una situazione non degna per un comune come il nostro.

Le dimissioni di corrado. Leggendo le motivazioni delle dimissione di Loss Corrado pubblicate dalla Lavocedelnordest si evince che il vicesindaco stesso sembrava non avvesse un ruolo nell'ammministrazione dell'ente; infatti se denuncia un comportamento del sindaco da leader autoritario, il quale forte dell'elezione non ascolta i consigliere e il consiglio che hanno viste le modalità di elezione tutta la leggittimità popolare al pari del sindaco. Nè il sindaco nè il consiglio sono per legge ricattabili, ma devo collaborare assieme e nel caso non ci riuscissero ciò può portare anche ad elezione. Esse si devono effettuare sia se il sindaco si dimettese oppure se la maggioranza del consiglio si dimette entro 20 giorni dalle dimissioni del primo consigliere. Tale previsioni rafforzano l'idea che sia il sindaco sia il consiglio devono collaborare serenamente e condividere le scelte e a volte fare passi indietro.

Le motivazioni dimostrano ammarezza del vicesindaco per non aver evitato di emulare qualche altro sindaco che ha lo stesso stile che si è evinto in tale amministrazione di mancanza di ascolto. C'è un'invito ai consigliere di decidere da soli con coscienza se si vuole andare avanti così o tornare al spirito originario di condivisione.

Le dimissioni di Sperandio Daniela. Le motivazioni di Daniela Sperandio sono ancora più dure e evincono una sfiducia nel sindaco e nel fatto di sentirsi come in una dittatura e non sentirsi più degna di far parte di tale amministrazione. Tale visione poi mette in luce la mancanza di discussione, di una discussione franca, che dovrebbe esser il sale della democrazia e dell'emersione di una buona amministrazione col concorso di tutti.

Invito poi a legger il suo commento qui molto duro e che deve portare a riflettere anche gli stessi consiglieri. Vorrei in tal solco proporre una lettura che forse può aiutare. Nel commento si parla della difficoltà spesso di conoscere le persone e come spesso ci si deve ricredere e capire che spesso si da fiducia a persone sbagliate. Questo rafforza in me l'idea che la lista è nata troppo velocemente senza la necessaria discussione che ci deve essere prima. Infatti una buona discussione porta a conoscere se le idee che abbiamo possono in parte collimare e far parte di un progetto. Inoltre si può capire se la persona che abbiamo davanti ha l'idea di leadership che crediamo sia guisto avere. Io personalmente credo che la leadership si guadagna se discutendo con le persone si dimostra di saper decidere, ma sempre valutando tutto ciò che anche gli altri ci dicono e proponendo la mediazione che riteniamo opportuna a volte anche cedendo alle nostre idee se alla fine possono esser sbagliato. Il leader a volte deve poter sapere mettere in discussione anche se stesso. Forse tale idea è ciò che il gruppo delle persone che si sono dimesse avevano di leader.

Gli scenari futuri. Non conosco le motivazioni delle dimissioni degli altri consiglieri e quindi non posso darne una valutazione. Attualmente la sindaco ha la maggioranza ed è più che leggittimata a continuare anche surrogando i consiglieri e proponendo anche assessori esterni nei confini delle norme. Questo ovviamente sempre che entro 20 giorni altri consiglieri non abbandonino il consiglio e arrivino a 8 su 15. Non so quale scenario sia più probabile, ma invito i consiglieri a valutare tutti gli scenari attentamente. Ne dimmettersi ne continuare è un gioco quindi valutate bene le azioni che volete intraprendere. Intanto buon lavoro sindaca e speriamo presto che in un senso o nell'altro ci possa esser un vero chiarimento.

venerdì 7 settembre 2012

Terremoto al comune di Canal San Bovo

La tormetata terza variazione di bilancio e i rapporti tra i consiglieri e la giunta non potevano non provocare qualche reazione anche se purtroppo non si pensava così pesante.

La revoca dell'assessore Sperandio Daniela. La revoca della stessa è stato l'atto più scontato vista la sua posizione inflessibile contro lo stanziamento dei 30.000 euro per l'acquisto del terreno su cui dovrebbe sorgere a Caoria un recinto di cervi portato avanti dall'amministrazione.

Le revoca del vicesindaco Loss Corrado. Questa revoca invece è arrivata come un fulmine a ciel sereno, infatti tale assessore, nonchè vicesindaco, ha sempre svolto un'opera di mediazione tra le varie opinioni sul punto. Era una figura preziosa per il sindaco, in quanto colmava alcune lacune della figura dello stesso; in quanto ha più doti di mediazione. Inoltre non mi sembra che lo stesso, sebbene ci possa esser sempre il confronto, a mai dimostrato almeno esternamente di esser contro la linea del sindaco.

Scenari futuri. Con questo modo di vedere a meno di macchiarsi di violazioni costituzionali incidendo sul consiglio comunale pesantemente (a me di regolamenti che non conosco) vedo difficile poter andare avanti così. Ogni rimpasto potrebbe dare adito a forti critiche, ma non è il fatto del rimpasto in se a preoccupare, ma il fatto se il sindaco ha ancora la maggioranza. Per il momento si ma staremo a vedere in sede di approvazione di bilancio.

Visto che il sindaco non ha prima di tuto fiducia nella sua squadra credo che potrebbe esser il bilancio di previsione il prossimo atto forte, nel quale potrà venire la sfiducia del sindaco e l'apertura del commissariamento del Comune di Canal San Bovo. Bisognerebbe andare all'ultimo bilancio approvato per poter portare avanti l'amministrazione e alla regonale del 1/12 della poste approvate per portar avanti l'amministrazione e tutto potrebbe rimanere fermo. Un commissario a questo punto verrebbe nominato e ci potrebbe esser elezioni in primavera. Andrebbero con le nazionali? O li vicino? E' la situazione più probabile e d'augurarsi, in quanto il turno autunnale del 2013 non è disponibile causa elezioni Provinciali.

La responsabilità tutta appare di un sindaco che non ha doti di mediazione e ogni confronto franco vede come sfiducia nei suoi confronti. Un sindaco che ha costruito una squadra in troppo poco tempo senza valutare la difficoltà di un ruolo che richiede una squadra coesa sullo svluluppo che si vuole dare al comune. Un sindaco che sappia anche confrontarsi con la sua squadra e che in essa veda ricchezza.

A questo punto sindaco mi rivolgo a lei:"HO AVUTO MOLTA FIDUCIA IN LEI E NELLA SUA SQUADRA CHE VEDEVA MOLTI GIOVANI. HO ANCORA FIDUCIA DEI GIOVANI CHE POSSONO DARE MOLTO ALLA VALLE. LE CHIEDO PERO' PER IL BENE DELLA VALLE DI RASSEGNARE LE DIMMISSIONI COSI' NON SI PUO' ANDARE AVANTI.


Documenti di revoca assessori:

Revoca assessore Sperandio Daniela

Revoca assessore Loss Corrado