Belluno. 10 mila prestazioni ambulatoriali, oltre 500 interventi in
un anno. Il 2022 è stato l’anno del consolidamento della Chirurgia vascolare
dell’Ulss Dolomiti, attivata nel marzo 2021.
Nel territorio dell'ULSS Dolomiti, come in tutto il mondo occidentale, si
assiste ad un aumento delle malattie vascolari verosimilmente legato all’invecchiamento
della popolazione e la conseguente presenza di multipatologie fra cui il
diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia. Tali condizioni agiscono in
concomitanza con l’azione di altri fattori di rischio, come il fumo e la dieta
non adeguata, potenziando la formazione di placche nelle arterie che producono
l’occlusione o il cedimento della parete del vaso.
L’attività della chirurgia vascolare e della sezione
angiologica oltre che alla terapia, è rivolta all’ approfondimento diagnostico
e dalla presa in carico dei pazienti.
Il 2021 è stato l’anno dedicato all’avvio del reparto di
chirurgia vascolare con l’acquisizione delle apparecchiature e dei materiali e
l’arrivo di parte del personale medico.
Nel 2022 l’attività ha iniziato ad entrare a regime. Sono
state erogate oltre 10.000 prestazioni ambulatoriali fra visite di chirurgia
vascolare e visite angiologiche, medicazioni, ecocolordoppler e i più
sofisticati esami come il laserdoppler e la capillaroscopia.
Sono stati eseguiti 526 interventi di chirurgia vascolare di
cui 58 di alta tecnologia sull’aorta addominale e toracica per aneurisma con
tecnica endovascolare e chirurgia open, 148 interventi sulle carotidi per la
prevenzione dell’ictus, 132 rivascolarizzazioni degli arti inferiori tramite
bypass per il salvataggio d’arto o utilizzando tecniche mininvasive
endovascolari come l’angioplastica. Nel grande anziano, spesso non operabile
chirurgicamente, l’angioplastica permette di trattare le lesioni ischemiche e
risolvere il dolore cronico consentendo una vita dignitosa anche nell’ultimo
periodo della vita.
Importante anche la stretta collaborazione tra la chirurgia
vascolare e la Radiologia di Belluno, diretta da Giovanni Balestriero, che
consente di amplificare le specifiche competenze dei singoli professionisti ed
offrire al paziente il più ampio spettro di opzioni e tecniche terapeutiche
mininvasive possibili.
L’attività scientifica è stata intensa con relazioni a
congressi e pubblicazioni. Basti pensare che il nome dell’ULSS Dolomiti è stato
portato ai congressi in 8 regioni Italiane dalla Sicilia al Trentino e al
congresso europeo di Stoccolma. I componenti dell’equipe sono membri del
direttivo delle società scientifiche nazionali che si occupano di patologia
vascolare e partecipano alla stesura delle nuove linee guida.
«Abbiamo cercato di mettere a frutto l’investimento fatto
dall’Azienda e dalla Regione che avevano recepito le necessità del territorio e
attivato la chirurgia vascolare. La
soddisfazione maggiore deriva dal fatto di poter garantire a chi abita in
montagna un servizio che non ha nulla da invidiare a quello presente nelle
altre province del Veneto,senza necessità di doversi spostare lontano in altri
ospedali della regione o extraregionali. Nuove forze sono in arrivo dalla
Scuola di Specialità di Chirurgia Vascolare dell’Università di Padova con cui
il reparto è convenzionato.» commenta Sandro Irsara, direttore
della UOC Chirurgia Vascolare.
Il 2023 ha visto, inoltre, partire a pieno ritmo il cantiere
per la realizzazione della sala ibrida al San Martino dove potranno operare sia
i chirurghi vascolari che i radiologi interventisti con un importante upgrade
tecnologico e spazi a misura di paziente.