martedì 24 dicembre 2019

2019 anno di soddisfazioni per ginecologia dell'Ospedale Santa Maria del Prato

Il 2019 ha visto Ginecologia del Ospedale Santa Maria del prato mantenere un'offerta qualitativamente elevata con interventi nella maggior parte dei casi svolgersi con tecniche mininvasive. Quasi l’85% degli interventi addominali sono stati eseguiti con tecnica laparoscopica, modalità mininvasiva che si avvale dell’uso di una telecamera e consente di eseguire interventi anche complessi, come quelli per patologia tumorale, senza necessità di apertura dell’addome. In questo modo vengono ridotti i tempi di ricovero, mediamente 2 giorni, il dolore post operatorio è meglio controllabile ed il ritorno della paziente alla sua vita quotidiana è più rapido.

«Sempre nell’ottica di ridurre l’invasività chirurgica da dicembre di quest’anno siamo in grado di migliorare il trattamento dei tumori del corpo e del collo dell’utero attraverso l’acquisizione di una nuova tecnica che permette la ricerca del cosiddetto “linfonodo sentinella”: questa modalità, già impiegata per la mammella, permette di visualizzare, attraverso uno specifico colorante, il primo linfonodo interessato dalle cellule tumorali nei casi in cui vi sia diffusione della malattia al di fuori dell’organo malato. In questo modo si evitano gli effetti negativi collegati all'asportazione di tutti i linfonodi, come il gonfiore degli altri inferiori. D’altra parte conoscere se il linfonodo è interessato o meno dal tumore è cruciale per stabilire se sono necessari ulteriori trattamenti chemio o radioterapia», spiega il direttore dell’UOC di Ginecologia di Feltre Laura Favretti.

In ambito ostertico si è assistito un calo delle nascite in tutta la provincia con l'Ospedale Santa Maria del Prato attestarsi intorno al 2-3%. Il numero sempre minore dei parti è un segnale preoccupate dei problemi noti di invecchiamento e spolamento.

Per quanto riguarda la qualità Laurea Favretti, conclude con soddisfazione: «Siamo comunque riusciti a mantenere una buona qualità dell’ assistenza, rispettando gli standard prevista dalla Regione, con una percentuale di tagli cesarei inferiore al 15% e una percentuale di allattamento al seno esclusivo alla dimissione vicino al 90%. Questi dati sono considerati indicatori di qualità da parte di Agenzie di controllo delle buone pratiche sia regionali che nazionali».

sabato 21 dicembre 2019

Scelta del nuovo medico di medicina generale per gli assistiti di Mario Stefan di Alano

Dal 7 gennaio 2019 Mario Stefan, dottore di medicina generale di Alano cesserà il proprio incarico. Presso l'ambutorio nel comune di Alano di piave in via Moirans n.11 prenderà provvisoriamente servizio il dottor Donatello Carcione.

Donatello Carcione opererà nell'ambito territoriale dei Comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave, Quero-Vas e nel caso di mancata scelta di un medico generico diverso sarà assegnato agli assistiti del dottor Stefan dal 7 gennaio 2020. Non serve quindi recarsi presso gli uffici per la scelta di tale medico visto che in mancata scelta verrà assegnato comunque.

I 1440 assistiti del dottor Stefan, per continuare a fruire dell’assistenza medico generica in forma diretta e gratuita a carico del Servizio Sanitario Nazionale, potranno effettuare la scelta di uno dei medici con disponibilità di posti dell’ambito territoriale dei Comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave, Quero-Vas.

La disponibilità dei medici dell’ambito territoriale di residenza, è consultabile collegandosi al Portale salute della Regione Veneto attraverso il seguente link https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri. Dopo aver selezionato un medico, in corrispondenza della voce “Disponibilità assistiti illimitati” è indicato il numero di posti disponibili.

Per effettuare la scelta del nuovo medico gli assistiti potranno presentarsi, con la tessera sanitaria cartacea, presso gli uffici anagrafe sanitaria di Feltre- Via Bagnols Sur Céze n. 3 (Palazzina Fusaro) nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Nel caso in cui si fosse impossibilitati a presentarsi personalmente, si potrà delegare una persona di fiducia alla quale consegnare la Tessera Sanitaria cartacea, una delega e la fotocopia del documento di identità del delegante e del delegato.

Si precisa che gli assistiti riceveranno a breve una nota informativa in merito alla scelta del nuovo medico di assistenza primaria.

Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre arriva la conferma i 2 Bollini Rosa

L'11 dicembre l'Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre ha ottenuto dalla Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, due Bollini Rosa su un massimo di tre per il biennio 2020-2021 confermando la valutazione precedente. Un riconoscimento quello ricevuto, che la Fondazione Onda da dal 2007 agli ospedali che si sono impegnati sulla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

Rispetto alla precedente edizione del bando gli ospedali premiati passano da da 306 a 335. Oltre a una crescita in termini di numeri, assistiamo a un miglioramento della qualità: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 a 96. Inoltre, 167 strutture hanno conquistato due bollini e 72 un bollino.

Una particolare attenzione è rivolta al tema della depressione che riguarda 3 milioni di persone in Italia, tra cui più di 2 milioni di donne. Per questo, Fondazione Onda assegna una “menzione speciale” a 10 ospedali con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno sul tema della “depressione in un’ottica di genere”.

“La 9a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda - rinnova l’impegno di Onda nella promozione di un approccio gender-oriented all'interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione rappresentano l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

Come funziona. La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.

martedì 3 dicembre 2019

Malattie croniche immunomediate e nuovi farmaci domani ai mercoledì della Salute

Domani per il ciclo martedì della salute alle ore 20.30 alla sala convegni dell'ospedale di Drelte si parlerà di Malattie croniche immunomediate e nuovi farmaci biotecnologici con il direttore medico dell’ospedale di Feltre Marianna Lorenzoni, il direttore della Farmacia Marina Coppola, il responsabile della Unità operativa Malattie infiammatorie e neoplastiche intestinali Andrea Buda e Debora Zaetta infermiera specialista in malattie infiammatorie croniche intestinali.

La terapia moderna delle Malattie croniche immunomediate prevede l’utilizzo di farmaci biotecnologici, comunemente chiamati biologici, che rappresentano la nuova frontiera della medicina in quanto sono costruiti per bloccare alcuni mediatori dell' infiammazione.

La somministrazione di questi farmaci necessita di approccio assistenziale multiprofessionale e multidisciplinare che parte dal farmacista passa dal medico specialista fino ad arrivare all'infermiere specialista che coordina l’attività infusionale.

Nel corso della serata verrà illustrato il modello organizzativo applicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali attraverso il racconto delle figure professionali coinvolte, il valore per la persona assistita e le potenziali prospettive di cura future.

L'esperienza dell'Ospedale di Feltre.All’Ospedale di Feltre è stato attivato a gennaio 2019 un ambulatorio infusionale con personale dedicato e, dal mese scorso, è partito un progetto al fine di garantire ancor di più sicurezza e personalizzazione delle terapia che prevede l’allestimento centralizzato dei farmaci biologici presso l’Unità Farmaci Antiblastici dell’Ulss Dolomiti.

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lunedì 2 dicembre 2019

USSL1 Dolomiti: rallentamenti nei prossimi giorni all'accettazione ai centro prelievi

Il sistema informativo del laboratorio di analisi di Feltre si rinnova e dal 3 dicembre per qualche giorno, ci siano rallentamenti all'accettazione al Centro Prelievi.

L'intervento si rende necessarui per consentire lo scambio di dati tra le sedi di Belluno e Feltre e consentire così l'unificazione del Sistema Informatico dei Laboratori di Analisi dell'AUSSL 1 Dolomiti. Un primo passo questo di un percorso che vuole arrivare ad una maggior collaborazione tra le strutture. Tale nuova organizzazione comporta l'adozione di nuovi codici di accettazione degli esami presso le segreterie dei centri di Prelievo di Feltre.

In un primo periodo ci saranno disagi, comunque temporanei agli utenti, dovuto alla presa di confidenza degli operatori coni nuovi codici, e confidando nella comprensione il persona dei Laboratori ringrazia per la pazienza prestata in questa fase nella certeza di voler continuamente migliorare il servizio offerto.

Ospedale di Feltre: nomina nuovo direttore del dipartimento di chirurgia

Umberto Montin

E' stato nominato giovedì il nuovo direttore del dipartimento di chirurgia dell'Ospedale di Feltre. La nomina arriva dopo una procedura, partita tempestivamente, dopo il pensionamento avvenuto del dottor Daniele Xausa nell'agosto 2018.

La scelta del direttore generale Adriano Caldogno, sentito il Comitato di Dipartimento, è caduta su una scelta interna nella persona del direttore di chirurgia Umberto Montin. (vedi foto)

La prima sfida per il nuovo direttore di dipartimento è l’organizzazione della nuova piastra operatoria che entra in questa fase nel vivo degli aspetti di programmazione della gestione. L’organizzazione dipartimentale, infatti, prevede la condivisione di spazi e risorse per migliorare l’efficienza del sistema.

Ma non solo ciò visto che il dipartimento di Chirurgia si compone delle unità operative complesse di Chirurgia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Ortopedia, Gastroenterologia, Ostetricia e ginecologia e Anestesia e rianimazione e la unità operativa semplice dipartimentale di Oculistica.

Nell'augurare buon lavoro a Montin il direttore generale Adriano Rasi Caldogno ha voluto segnalare le le qualità, per la quali probabilmente è stato scelto, si è fatto apprezzare: altissima professionalità, per l’umanità nell'approccio con i pazienti e le famiglie e per le capacità manageriali nella gestione della sua unità operativa.

Chi è Montin?Montin è direttore della chirurgia di Feltre dal luglio 2018. Nato a Mirano nel 1969, si è laureato in Medicina e chirurgia all'Università di Padova dove ha anche conseguito la specializzazione in Chirurgia generale, con il massimo dei voti e la lode, nel 2003. Inoltre, ha ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze chirurgiche ed applicazioni tecnologiche terminato nel 2007, sempre all'Università di Padova. Ha seguito anche un corso di perfezionamento in eco color doppler addominale della durata di 1 anno. Durante gli studi, Umberto Montin ha avuto diverse esperienze lavorative all'estero in ambito di chirurgia oncologica, in particolare in Inghilterra, al Royal Liverpool University Hospital. Prima di arrivare a Feltre, era responsabile dell’unità operativa semplice di Chirurgia epatobiliare e trapianto di fegato dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

martedì 19 novembre 2019

Mercoledì della salute all'insegna del respiro con Stefano Calabro

Stefano Calabro

Ieri ha preso servizio Stafano Calabro (vedi foto) come primario della Penuomologia dell'Ospedale di Feltre. Sarà lui l'ospite del ciclo i "Mercoledì della Salute" che domani tratterà alle ore 18, presso la sala convegni dell'Ospedale di Feltre, il tema del respiro.

In Italia, le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e quelle neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte e si prevede che, anche a causa dell'invecchiamento della popolazione, la prevalenza di tali patologie sia destinata ad aumentare. In questo contesto è fondamentale agire con interventi finalizzati alla prevenzione sia primaria (lotta al fumo e agli inquinanti presenti negli ambienti di vita e di lavoro), che secondaria, quindi con l’obiettivo di scoprire e guarire la malattia prima che essa si manifesti clinicamente.

Sappiamo che un adulto a riposo inala ed esala mediamente circa 8 litri di aria al minuto: in un giorno dunque vengono respirati in totale circa 11 mila litri di aria. Respirare aria pulita è prioritario per evitare l’insorgenza di molte broncopneumopatie e di limitarne l’evoluzione.

Fumo di sigaretta e inquinamento atmosferico sono i due elementi da contrastare prioritariamente per prevenire molte malattie respiratorie.

In Italia i fumatori sono ancora 11,6 milioni; più di un italiano su cinque. Gli uomini sono 7,1 milioni e le donne 4,5 milioni. Inoltre, secondo i dati diffusi nel 2019 della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, nell'ultimo anno c'è stato un aumento del 24% delle fumatrici. Oltre la metà dei giovani fumatori tra i 15 e 24 anni fuma già più di 10 sigarette al giorno e oltre il 10% più di 20.

Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Se non si fuma, dopo 5 anni il rischio dei problemi cardiaci e polmonari si dimezza e dopo 10 anni il rischio diminuisce fino a divenire analogo a quello di chi non ha mai fumato. Certo non è facile per un fumatore smettere, ma per questo sono sicuramente utili e di aiuto specifici percorsi di disassuefazione al fumo che si svolgono anche a Feltre, organizzati dall’Ulss Dolomiti.Più difficile è contrastare l’inquinamento atmosferico, perché determinato da molte fonti di emissione.

Le patologie pneumatologiche croniche che hanno una prevalenza nella popolazione superiore al 5% sono rappresentate da asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva e dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno. Per queste malattie la Pneumologia di Feltre è già adeguatamente strutturata per garantire adeguati livelli diagnostici e terapeutici.Le malattie croniche richiedono un diverso modello assistenziale rispetto alle malattie 'acute': per le croniche, infatti, si deve poter prevedere la presa in carico dei pazienti più gravi sul territorio e l'assistenza lungo tutto il decorso della malattia. Quest’aspetto sarà uno dei punti di futuro sviluppo della pneumologia feltrina, che dovrà avvenire in stretta collaborazione con le cure primarie.

giovedì 14 novembre 2019

Continua la campagna vaccinale contro l'influenza 2019/2020 dell'USSL1 Dolomiti

Continua la campagna vaccinale, iniziata il 7 novembre, contro l’influenza 2019/2020.L’influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica, in particolare per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, sono maggiormente a rischio di gravi complicanze. La letteratura scientifica medica concorda nel ritenere che la misura più efficace per ridurre l’impatto dell’influenza sulla popolazione sia la vaccinazione degli utenti a rischio. L’efficacia di tale misura di profilassi è vincolata alla copertura vaccinale in almeno il 75% degli ultra 65enni in modo da limitare la diffusione del virus e delle sue complicanze, favorendo il benessere collettivo.

Nella Azienda ULSS 1 Dolomiti, il vaccino antinfluenzale viene somministrato gratuitamente, alle persone di età uguale o superiore ai 65 anni e a tutte le persone appartenenti alle categorie a rischio di seguito elencate.

La campagna viene realizzata dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, che si trovano nella posizione ideale per conoscere i bisogni di salute dei loro assistiti e offrire loro attivamente la vaccinazione, e con i Pediatri di Libera Scelta, preziosi per consigliare la vaccinazione ai bimbi che presentano condizioni di rischio.

Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono:

  1. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza.
  2. Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.
  3. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
  4. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
  6. Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).
  7. Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso la loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
  8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e altre categorie).
  9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento e trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti).
  10. Donatori di sangue.

Le persone non appartenenti a categorie a rischio che intendano vaccinarsi contro l’influenza stagionale, possono rivolgersi al proprio distretto sanitario di appartenenza per ricevere il vaccino ad un prezzo agevolato (pari a 10 Euro). Il vaccino antinfluenzale è infatti indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.

Gli orari e le sedi degli ambulatori SISP, per il distretto di Feltre, dove è possibile recarsi per la vaccinazione li trovate nell'immagine qui sotto.

martedì 12 novembre 2019

L'influenza stagionale tema del "Mercoledi della salute" di domani

Per il ciclo di incontri “I Mercoledì della Salute”, mercoledì 13 novembre alle 18.00 nella Sala convegni dell’Ospedale di Feltre, si parlerà dell’influenza stagionale. I relatori, il medico del Servizio Igiene Erminio Bonsembiante e il medico di Medicina Generale Evandro Bertelli, illustreranno le cause dell’influenza e la sua pericolosità, soprattutto per alcune categorie di persone e come si può prevenirla.
Sarà inoltre l'occasione per ricordare la pandemia influenzale del 1918/1919, la famosa influenza spagnola, che come una tempesta, sul finire della Grande Guerra, ha sconvolto il mondo ed ha aggiunto grandi sofferenze a quelle già causate dalla Guerra.

venerdì 8 novembre 2019

Chiusi lunedi uffici e ambulatori USSL nel distretto di Belluno

Lunedì 11 novembre, giornata del Patrono di Belluno, gli uffici e gli ambulatori del distretto di Belluno rimarranno chiusi. Saranno quindi sospese per le festività del santo patrono, in base al nuovo regolamento sugli orari di lavoro, le attività amministrative e ambulatoriali erogate presso le strutture ULSS di Belluno, Agordo, Pieve di Cadore, Auronzo, e il Punto Prelievi di Cortina, nonché presso quelle distrettuali e sub distrettuali del Distretto di Belluno.

giovedì 6 giugno 2019

La Chiesetta di Sant'Ilario dimenticata o forse no: tra degrado, traffico SS12 e prospettive

Se si percorre la SS12 verso Rovereto si passa quasi senza accorgersene presso la Chiesetta di San Ilario, la quale è stata costruita tra il 1921 dai padri concezionisti all'interno del Collegio e ora è sconsacrata e in degrado all'interno della sede dell'Iti Marconi. L'adige qui fa riferimento al Comitato di quartiere Brione, il quale chiede come si possa ristrutturare e riaprire la stessa al pubblico salvandola dal degrado dando risalto anche alle opere artistiche sul modello del Comitato di San Colombano.

Atttualmente lo stabile non è visitabile e chiuso e necessita di opere di restauro e non stato possibile valutare le opere e i mobili di pregio della struttura. Il Dipartimento Istruzione Cultura della Provincia autonoma di Trento fa sapere, attraverso l'Ufficio Stampa, che è intenzione della Provincia restaurare la chiesa, ma a causa di carenza di risorse e dell’onerosità dell’intervento, che implica anche il restauro di graffiti, decorazioni, mobili (tra i quali anche un organo storico) non è stato purtroppo ancora possibile programmare e realizzare l’intervento. Non sono stati ancora elaborati progetti; la chiesa, viste le sue caratteristiche storiche e architettoniche potrebbe essere destinata a sala lettura/esposizioni, in primis per l’attività scolastica, ma con possibilità di uso extrascolastico.

L’intervento è oneroso, si stima di almeno 500 mila euro, che devono essere stanziati sul bilancio provinciale, tenendo conto di priorità ed urgenze dei vari settori. Tra tempi di progettazione, appalto e realizzazione dei lavori vanno previsti circa 3 anni. Di recente sono stati fatti il rilievo fotografico da parte della Sovrintendenza provinciale e un preventivo di spesa per il restauro dell’organo interpellando una ditta specializzata.

Per quanto riguarda la proposta di un apertura e la visita delle Chiesetta di Sant'Ilario sono già in corso conttatti tra la Provincia e il Comitato di quartiere Brione per concordare modalità e tempi per organizzare alcune visite guidate.Viene inoltre lasciata aperta la porta, se la cosa dovesse esser riscontrato interesse per tale iniziative che questa prima collaborazione venga in seguito formalizzata in una convenzione.

domenica 2 giugno 2019

Navigator: precari Anpal non fermano la selezione nessun problema per i benificiari del RDC

Tpi News, il 30 maggio 2019, metteva in luce che la selezione per Navigator indetta da Anpal, le cui domande dovevano esser presentate entro 8 maggio, andasse a rilento per la protesta di 650 precari Anpal. Gli stessi chiedevano la stabilizzazione ed erano pronti a bloccare le pratiche Reddito di Cittadinanza.(vedi qui). Smentendo ciò esce un comunicato nella stessa data in cui Anpal annuncia che le selezioni si terranno in data 18/19/20 maggio 2019 presso Fiera di Roma ingresso NORD della Fiera Via Portuense 1645- 1647, Roma, Padiglione 9. (Vedi la mappa). Come l'ufficio stampa Anpal fa notare le procedure hanno dei tempi indipendenti da chi è materialmente è addetto alla selezione.

Lo stesso presidente Anapal, Mimmo Parisi, afferma: “Avanti con il cronoprogramma del Reddito di Cittadinanza, così come avevamo progettato. Nel pieno rispetto delle procedure e delle norme andiamo avanti per rinforzare - insieme alle assunzioni da parte delle Regioni – i Centri per l’impiego e implementare le politiche attive per il lavoro. E’ un importante risultato che segue l’accordo con le Regioni, nella consapevolezza che solo uno stretto rapporto tra istituzioni – dello Stato centrale e del territorio – potrà consentire di costruire un mercato del lavoro inclusivo e pronto alle sfide che ci attendono." Per quanto riguarda i 650 precari Anpal il presidente si è impegnato fin dal suo insediamento per una soluzione dei contratti in scadenza e dei precari, ma tali tematiche non incidono per nulla sulla selezione dei Navigator, sono chiaramente due percorsi assolutamente distinti.

I candidati potranno verificare qui sia la loro ammissione alla selezione sia l'ora di convocazione selezionando la regione e la provincia per cui si concorre. Per sostenere la prova dovranno presentarsi nel giorno, ora e luogo previsti, muniti di un valido documento di riconoscimento, preferibilmente lo stesso usato per la candidatura, pena l’esclusione dalla selezione pubblica e muniti della copia firmata della domanda di partecipazione all'Avviso corredata del codice identificativo come stabilito all'art.5. dell’Avviso di Bando.Le convocazioni inizieranno dalla lettera ‘C’.

Durante la prova non sarà permesso ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto. I candidati non potranno portare carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque genere. Inoltre sarà vietato l’uso di telefoni cellulari, lettori MP3, palmari, tablet, computer portatili o qualsiasi altro strumento elettronico. Il candidato che non si atterrà a queste disposizioni sarà escluso dalla selezione.

Non saranno ammessi alla prova i candidati che si presentino dopo l’inizio ufficiale della prova, pertanto non saranno accettate giustificazioni del ritardo.

I candidati con disabilità che necessitino di ausili e/o strumenti compensativi connessi allo svolgimento della prova, al fine di valutare e individuare le soluzioni compensative più idonee rispetto alle esigenze segnalate, dovranno inviare una richiesta alla casella di posta elettronica selezionenavigator@anpalservizi.it entro e non oltre 5 gg solari dalla data di pubblicazione degli elenchi degli ammessi alla prova selettiva.

Per assistenza e maggiori informazioni i candidati possono contattare l’help desk selezionenavigator@anpalservizi.it, tale indirizzo non gestisce email inviate da posta elettronica certificata (PEC).

Il Navigator sarà la figura centrale dell’assistenza tecnica fornita da ANPAL Servizi S.p.A. ai Centri per l’Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall'introduzione del Reddito di Cittadinanza, per il quale l’obiettivo è di assicurare assistenza tecnica ai Centri per l'impiego, valorizzando le politiche attive regionali, anche in una logica di case management da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza.

Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza e i suoi beneficiari è stato raggiunto un accordo con le regioni e dal 24 giugno ci sarà un’unica scheda dove potranno essere caricate le politiche attive per ciascun destinatario di Reddito di Cittadinanza che deve essere avviato al lavoro. Se si risponde alla convocazione da parte del Centro per l'impiego non ci sarà nessuna perdita del reddito, nonostante per avere anche un’uniformità tra le regioni si sconta un ritardo di tempo per la fase di avvio.

sabato 30 marzo 2019

Stati generali della montagna in Primiero: partenza come tante aspettative deluse.

Stati generali della Montagna Primiero 2019

Venerdì ore 20 si è tenuta presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero la prima serata degli Stati Generali della Montagna per poter discutere delle proposte della Provincia su alcuni temi locali che coinvolgono la vita delle persone, in particolare quelle di montagna come le nostre.

Gli organizzatori si aspettavano una maggior partecipazione della cittadinanza visto che lo scopo delle serate è ascoltare le proposte delle persone per capire come orientare il futuro delle nostre comunità, che nelle zone periferiche soffrono lo spopolamento. La giunta provinciale di Maurizio Fugatti, con la conferenza di presentazione di tale percorso della Provincia di Trento teso all'ascolto, era conscia delle difficoltà che vivere in montagna comporta e che serve un rilancio dei territori. Questo percorso troverà sintesi il 14 e 15 giugno a Comano Terme alla convention pleanaria ove le public policy verranno condivise e saranno materiale utile per programmare il futuro anche a livello di Provincia di Trento.

Stati generali della Montagna Primiero 2019

Il percorso come si è detto è iniziato anche in Primiero con la partecipazione esigua di 13 persone più 5 amministratori alla serata sul tema della governance che vedrà anche in Primiero diversi cambiamenti. Infatti ci sarà da parte della Provincia una rivisitazione delle Comunità di Valle e la fine delle gestione associate. Questo va detto avviene in un contesto di risorse calanti, anche se non poche, e bisogni sempre maggiori sopratutto nel settore del sociale. Il tema può non esser stato attraente e forse anche la modalità che è stata perseguita può aver spaventato. Si nota però, tranne qualche rara volta, scarsa partecipazione a incontri simili e in genere agli incontri pubblici forse dovuta dovuta, come si sente spesso dire, a una disillusione che qualcosa possa cambiare e pochi spendono tempo da togliere al poco tempo che si ha per discutere; sopratutto se altre esperienze simili hanno portato a scarsi risultati concreti spesso disattesi dalla politica.

La modalità che viene usata è simile a Agenda 21 in cui si chiedeva di produrre qualcosa con la difficoltà ulteriore del poco tempo con la coordinatrice che da spesso per scontato, in una vita che chiede sempre maggior impegno, che la gente possa guardarsi il materiale sul sito degli stati generali e arrivare con proposte. Questo può effettivamente spaventare, come quando ti chiedono il compitino a casa a scuola, sopratutto su temi complessi. Qualche proposta sul tavolo della governance è stata messa li certo che le linee emerse, essendo le visioni spesso diverse, non hanno portato ad una proposta concreta. Spesso si guarda ai problemi attuali ma non percepiti tali come: Sagron Mis che farà terminate le gestioni associate? Quale il numero dei comuni giusto? Quale rapporto tra comuni e Comunità? Da qualcuno è stato messo in luce che non si può prescindere da cosa si decide su altri temi importanti per scegliere la governance, proponendo un ribaltamento della trattazione dei temi che visto i temi ristretti risulta impossibile. E' emerso il tema dell'efficacia e dell'efficienza sia nei livelli locali che a livello di Provincia. Spesso è difficile districarsi tra i vari livelli istutuzionali soprattutto nel sociale e nelle attività economiche. E' emerso comunque la difficoltà di coinvolgere i giovani primierotti che studiano e lavorano sia in zona che via a tali serate.

Senza partecipazione l'operazione ascolto degli stati generali non ha senso facendo dire al sindaco di Mezzano, Ferdinando Orler, se è la pazzia degli amministratori che propongono i tavoli anche a livello locale a credere di poter condividere un percorso aperto alla cittadinanza sulle modalità e temi importanti per costruire il futuro.

Il prossimi incontri, sempre presso la Sala Negrelli della Comunità di valle dalle ore ore 20 alle 22.30, saranno i seguenti:



2 aprile ACCESSIBILITA’ AI SERVIZI

9 aprile SVILUPPO ECONOMICO E COESIONE SOCIALE

17 aprile PAESAGGIO AMBIENTE E TERRITORIO



I materiali per la discussione oltre altre informazioni sui stati generali della montagna possono esser trovati qui.

lunedì 21 gennaio 2019

Rifiuti urbani come cambia la raccolta differenziata dopo il mescolamento dei rifiuti in spiaggia

La raccolta dei rifiuti urbani deve esser gestita in provincia di Trento attraverso le Comunità di Valle essendo le stesse gli Ambiti Territoriali Ottimali (come previsto dalle leggi provinciali) attraverso apposita convenzione. Esse gestiscono individuando l’azienda che gestirà il servizio. Per quanto riguarda l’Alto Garda la Comunità di Valle individuerà tramite gara l’azienda che gestirà il servizio dopo la gestione di SOGAP.

In data 8 settembre 2008 L’Adige dava conto del fatto che la raccolta differenziata presso la spiaggia di Riva del Garda eseguita da SOGAP non era avvenuta correttamente avendo la stessa mescolato i rifiuti di diverse categorie. L’assessore competente per il Comune di Riva del Garda dott. Massimo Accorsi, al quale va dato atto della disponibilità, ha chiarito la vicenda e i miglioramenti.

Per il fatto contestato di non svolto correttamente il servizio la SOGAP ha avuto un richiamo per tale fatto giustificandosi comunque che era avvenuto solo nell'ultimo viaggio e che quindi l’operatore era in grado di distinguere i sacchetti. Per evitare tale situazioni dovute ad errori si è deciso di differenziare il colore dei sacchetti.

Nell'immediato ci sarà un potenziamento del numero di isole ecologiche sulla spiaggia, anche se il problema principale è la scarsa attenzione da parte degli utenti e quindi una differenziata di scarsa qualità con molte impurezze( quando la differenziata supera il 20% di impurezze è considerata residuo).

Per quanto riguarda la raccolta inoltre entro fine anno la Comunità di Valle ha promesso il passaggio al porta a porta, che il comune di Riva del Garda ha richiesto dal 2015, anno di insediamento dell'attuale giunta. La convenzione con la Comunità Alto Garda prevede che il porta a porta sarà su tutte e 5 le frazioni (vetro, carta, imballaggi leggeri, umido e residuo), ad esclusione del centro storico dove partiranno a breve la realizzazione di 5 isole ecologiche interrate che saranno realizzate dalla comunità di valle sul territorio di Riva.

sabato 19 gennaio 2019

Lago Santa Croce nuova vita per area ex Paoli nel 2020 diventa un parco naturale

L’area ex Paoli , ovvero la zona del Lago di Santa Croce, dovrebbe esser interamente bonificata e recuperata entro il 2020 è questo l’auspicio del sindaco di Fornace dr. Mauro Stenico e dell’amministrazione comunale. L’area dovrebbe così passare da area verde, la quale era una volta artigianale con impatti sia nell'area sottostante che a monte, ospiterà una sorta parco naturale.

Attualmente si sta procedendo alla prima fase di demolizione dei manufatti ivi esistenti, la quale è finanziata per la complessiva cifra di 345 mila euro di cui 55 mila recuperati dal Fondo Strategico Territoriale e il resto con fondi comunali.

Per la seconda parte prevede la sistemazione definitiva dell'area in esame, comprendente la nuova regimentazione del Rio Saro l’appalto è previsto nel corso del 2019, in quanto l’elaborazione è ancora in corso e non si può avere visione del progetto. E’ prevista una spesa di 420 mila euro di cui 150 mila provenienti da contributi della Comunità di Valle Alta Valsugana-Bersntol e il resto dai fondi comunali.

venerdì 4 gennaio 2019

Il sindaco di Vallarsa spiega il suo dissenso al Parco della Lontra e ciò che nella stessa zona si sta facendo

Il 22 settembre 2018 il sindaco di Vallarsa sulla stampa esprimeva irritazione e contrarietà al Parco della Lontra che il comune di Rovereto, il quale dovrebbere coinvolgere il bacino di San Colombano sui comuni di Vallarsa e Trambileno. Dovrebbe perchè come il sindaco di Vallarsa, l'arch. Massimo Plazzer, sottolinea non ci sono stati approfondimenti e contatti tra il comune di rovereto e gli altri comuni, ma si è avuta notizia da un articolo di stampa.

I punti di disaccordo evidenziati da Massimo Plazzer sono molteplici. In primo luogo il metodo in quanto il comune di Rovereto ha finanziato uno studio su territori non suoi senza il coinvolgimento degli interessati. A questo primo punto di disaccordo ci sarebbe pure una questione di merito e di opportunità in quanto l'area interessata è investita da un progetto di sviluppo di percorsi ciclopedonali finanziato sul Fondo Strategico Territoriale.

Per quanto letto sulla stampa il Massimo Plazzer si è solo allo studio preliminare, ma i terreni sono privati, sui comuni di Trambileno e Vallrsa. E' stato chiesto in via informale dal Comune di Vallarsa di coscere quanto in progetto.

Attualmente il Comune di Vallarsa con il comune di Trambileno sono in fase di progettazione avanzata di un sentiero ciclopedonale lungo il torrente Leno, opera difficilmente compatibile con un parco della lontra.

Attualmente dalle conoscenze del progetto in merito al sindaco di Vallarsa ulteriori osservazione sono premature non essendo a conoscenza del progetto vero e proprio.