domenica 27 maggio 2012

Tornado Beppe Grillo

Le ultime elezioni amministrative tenutesi in maggio hanno visto l'affermarsi del Movimento 5 Stelle trainato da Beppe Grillo. Ora per bocca dello stesso si tenterà nel 2013 la scalata alle elezioni politiche forte dei buoni risultati ottenuti in molti comuni tra cui Parma e Mira. Ecco però che già da Parma c'è una dissociazione da Beppe Grillo ove il sindaco Pizzarotti nomina una persona a direttore generale epurata dal movimento di Beppe Grillo, ma si fa anche di più. Infatti questo non è il solo atto che tale sindaco compie come allontamento da Grillo, ma anzi parlando dello stesso si dice che le scelte sono state fatte a livello locale e che lo stesso è un megafono. Questo fa presagire a dei contrasti nel movimento.

Il merito del movimento cinque stelle. L'affluenza complessiva media è stata di 51,38% in forte calo dal 65,36% delle precedenti elezioni, ma se andiamo a vedere in profondità i dati e guardiamo a chi a vinto nei vari comuni otteniamo informazioni interessati. Al di la del risultato di ogni singolo sindaco la frequenza è stata maggiore ove hanno vinto i candidati grillini rispetto agli altri ottenendo sempre affluenze sopra il 50% e ciò dà ai sindaci grillini una legittimità più forte rispetto agli altri.

Pronti quindi per l'arena politica nazionale? Difficile dare una risposta a tale domanda non avendo seguito le campagne elettorali locali dei sindaci in questione e quindi non ne conosco i programmi, ma da libri e interventi pubblici qualche idea la ce la si può fare. Un minimo comune denominatore di tale movimento è:
1. la fiducia nella rete;
2. la ripresa delle battaglie referendarie per i beni comune;
3. l'ampia accessibilità sulle informazioni circa la vita e l'attività dei candidati;
4. il finanziamento privato delle campagne elettorali;
5. la mancanza di strutture politiche;
6. l'abbraccio delle istanze ambientaliste;
7. la democrazia diretta.

Mi riservo di andare a trovare maggiori informazioni su altri parti del programma, ma questo secondo me è il denominatore di questo movimento. Il vero problema però non è solo il programma, anche condivisibile in molte parti, ma le alleanze che posso portare a far in modo che esso possa tradursi in realtà. Attualmente al movimento cinque stelle è stata offerta la possibilità di alleanze con IDV e SEL, ma l'offerta non ha trovato accettazione da parte dei grillini. Con chi farà alleanze? O i grillini hanno la forza di vincere da soli? E' facile che entrino nel parlamento ma non per governare, ma anzi creare frammentazione del parlamento.

Italiafutura. Non si sanno programmi, possibili alleanze di Italiafutura, ma sembra che essa scenda in campo con Montezemolo. Esso andrà con la sinistra o la destra?

Lega Nord. La Lega Nord tra indagini e qualche fallimento politico è stata rasa al suolo. Vedremo cosa ne uscirà dai congressi e cosa riuscirà a fare Roberto Maroni se eletto. Ovvio che serve un enorme pulizia interna con l'espulsione di chi ha usato i soldi del partito in modo fraudolento o che doveva controllare e non ha controllato. Maroni era un po' che diceva che qualcosa non andava: avrà la capacità di espellere chi non ha fatto il suo dovere? La Lega Nord ha le sue speranze a Maroni e a Tosi che col suo nome ha portato la vittoria la sua lista civica e la Lega Nord a Verona.

Terzo Polo. C'è stata la debaclé del Terzo Polo che ha portato Pierferdinando Casini a dire che tale progetto è morto portando irritazione in Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Certo che i risultati per il Terzo Polo non sono entusiasmanti.

Il PDL. Tale partito è uscito dalle amministrative nel caos con alcuni colonnelli che vorrebbero lasciare il partito. Le dimissioni di Sandro Bondi non sono accettate, ma solo la chiara della crisi di quel partito. Angelino Alfano sembra indebolito e anche lì si fa strada l'idea dei congressi e delle primarie con un Silvio Berlusconi che torna sulla scena. Sua è la proposta del semi-presidenzialismo alla francese che però dagli altri partiti viene bocciato per mancanza di tempo. Ma le riforme costituzionali e elettorali non potrebbero comprendere tale tema? Forse ci sono le basi di uno scontro.

PD, IDV, SEL. Tale coalizione sembra voler riproporre la foto di Vasto, ma ciò crea problemi nel PD che si troverebbe a fare coalizione con partiti che non sostengono Monti. Voleva corteggiare il Terzo Polo, ma non possono fare una coalizione allargata al Terzo Polo con IDV e SEL. Sul stesso segretario Pierluigi Bersani piovono critiche ed è stretto tra una ala riformista e un'altra più vicina alla Cgil. Ciò porta a volta ad avere anche un comportamento ambiguo col governo: di sostegno, ma anche di distinguo come sugli esodati.

Conclusioni. Non si sa se ad autunno o in primavera si voterà. Se gli scossoni non diventeranno insostenibili oppure nascono contrasti insanabili col governo (esodati primo assaggio) si voterà a primavera. Il voto in primavera è il caso più probabile, ma molte carte prima dell'estate si potranno rimescolare. L'estate 2012 e fino alle elezioni sia che siano in autunno o nella primavera 2013 si preannuncia calda e tutta da seguire. Qualcuno sicuramente vincerà, ma ci sono tutti i presupposti per avere un parlamento estremamente frammentato. Basterà la riforma elettorale se vedrà la luce per dare un parlamento governabile? Oppure si avrà una situazione politica greca? Tutto da vedere, ma i presupposti non sono buoni. ALLA PROSSIMA PUNTATA.


Documenti collegati:

Risultati dettagliati delle elezioni amministrative del 2012 divise per provincia e comune.