La stazione degli autobus di Levico di Terme sembra tutto tranne che un'autostazione assolutamente poco protettiva sia per il sole che per la pioggia, oltre che poco all'altezza in termini di estetica per il centro termale. Di questo è a conoscenza da due anni sia di Trentino Trasporti che Roberto Andreatta dirigente del Servizio Trasporto Pubblico della Provincia di Trento, quando lo stesso aveva notato notato turisti stremati in attesa sotto il sole di una pensilina assolutamente poco "protettiva oltre che non decorosa esteticamente per il centro termale.
La Provincia di Trento, attraverso il Servizio Trasporto Pubblico, ha posto formalmente il tema del miglioramento della situazione presso la pensilina e con Trentino Trasporti è stato elaborato un progetto preliminare integrato, che migliorasse la situazione sia dello stallo di attesa sia dello sbocco dei bus (e viabilità in generale) sulla strada principale (la vecchia strada tra Levico Terme e Pergine Valsugana) che, per la parte trasporto ricade nella competenza finanziaria di Trentino trasporti, mentre per la parte viabile sono state chieste garanzie finanziarie sul proprio bilancio al Comune.
Lo studio progettuale muove dalla considerazione che l'attuale posizione resta sostanzialmente baricentrica alle diverse parti del territorio comunale, irrinunciabile come fermata minimamente attrezzata pur nella presenza della stazione FS, che resta a circa 500 dalla ulteriore fermata effettuata dai bus della linea Trento Borgo.
Si è passati dal concetto di autostazione (come quella di Trento che possiede tutti i servizi) alla stazione diffusa con diversi luoghi di fermata attrezzati (come a Rovereto) potendo l'utenza ottenere il biglietto a bordo dall'autista in ogni via della città. Anche a Pergine Valsugana ultimo centro intermodale beneficia degli spazi ferroviari e la stazione più usata è quella di Piazza Garbari del bar Alba.
Renato Andreatta ha sentito il 21 dicembre il Commissario di Levico, dott. Simoni, programmando a gennaio un incontro su due situazione che vanno risolte assieme: la "stazione" bus e l'area stazione Fs (per la quale dopo i sopralluoghi estivi è stati finalmente ottenuto da Rfi la disponibilità anche finanziaria a mettere mano alla struttura del Cafè asburgico (che rimodernato potrebbe ospitare attività di bar e liberare spazi di attesa per l'utenza nell'edificio a fianco).