Blog che racconta e approfondisce dell'attualità locale e nazionale nei vari aspetti della stessa in modo indipendente sopratutto Veneto e Trentino
lunedì 30 giugno 2014
Costruire una visione comune dello Sviluppo del Primiero
Il volontario e le sue difficoltà
Rapporti buoni tra PD e PATT
A volte leggendo i giornali locali è sembrato che i rapporti tra il PD e Patt non siano buoni. Su questo tema Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, ha chiesto lumi all'interno della serata PATT del 26 giugno 2014 a Primiero proprio per capire lo stato dei rapporti tra questi due partiti che fanno parte della coalizione.
Con molta franchezza Lorenzo Baratter, consigliere provinciale PATT, afferma che la coalizione. Non nasconde però che c'è stata dialettica anche dura basti pensare al sindaco di Lavis, ma dopo anche un chiarimento si può dire che i rapporti tra PATT e PD sono buoni.
domenica 29 giugno 2014
Comune unico un'utopia
Non è passato dall'incontro che il comitato promotore del referendum sul Comune Unico, ma sembra che sia passato parecchio tempo. Già il giorno dopo alla serata del PATT, il 26 giugno 2012, si capiva come si un dibattito si è aperto ma quasi subito si è chiuso.
Il primo a sollevare qualche dubbio è stato Rattin Giovanni, consigliere della Comunità di Valle di Primiero del PATT, illustrando come il comune di Canal San Bovo sia vasto con diverse frazioni e di come anche per omogeneità di sviluppo ha più senso 3 comuni: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.
Sebbene il consigliere provinciale PATT, Walter Kaswalder, afferma che sarà sempre più difficile per i comuni piccoli andare avanti e sarebbe da unirsi è conscio che ciò non va forzato. Non ha ricette su quanti comuni potrebbero portare ma vede un Vanoi che ha la diversità maggiore anche se si forse per la realtà 3 comuni potrebbero esser giusti. Non è importante quanti comuni, ma che quelli partano da una visione comune e con un discorso serio.
Anche il vicesindaco di Canal San Bovo, Beccalli Stefano, esprime i suoi dubbi come già presentati a Daldoss circa la possibilità do arrivare entro maggio 2015 ad un comune unico anche se favorevole al sondaggio della Comunità di Valle. Su tale punto però sembra che Fiera di Primiero stia andando verso un sondaggio per la fusione a 5 e quindi dei comuni Alto Primiero. C'è poi chi ha vissuto tale esperienza fallendo un referendum per la fusione dei comuni di Siror, Sagron Mis, Tonadico fallendo; si tratta del ex amministratore di Siror che avverte che importante è l'informazione ed esser chiari e forse su questo nella turnata referendaria passata nell'alto Pieve qualcosa si è sbagliato. Non è così duro su ciò però Walter Taufer, sindaco di Siror, che ciò ha portato ad interrogarsi e a discutere di come collaborare e a diversi anni di distanza l'Unione Alto Primero è il segno più tangibile.
Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico, affronta il tema partendo dalla battaglia sulle gestioni associate obbligatorie in seno alla Comunità. Fa presente che sul tema delle fusioni e in tale documenti si parte dall'Alto Primiero e si trova sulla linea dei tre comuni come possibile: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.
A solo poche distanze il dibattito è partito a mio avviso non secondo le aspettative del comitato promotore e sebbene la Comunità aveva proposto il sondaggio su tutto il territorio sembra che i comuni vadano in ordine sparso.
sabato 28 giugno 2014
Vitalizi non si procede per vizio per difetto di leggittimazione a ricorrere
Funicolare San Martino Rolle verso la bocciatura del progetto
venerdì 27 giugno 2014
Risorse e fondi per i comuni di confine della Provincia di Trento
- le risorse per il fondo per i comuni di confine della Provincia di Trento e Bolzano non potrebbero esser eliminate?
- Lamon ha ridotto i consiglieri comunali ad un numero che si aggira alle persone che sono in giunta (5-6) non si protrebbe fare anche da noi così?
Presentazione attività gruppo consiliare Patt in Primiero
Risposta a distanza a Mauro Ottobre su accuse al partito
giovedì 26 giugno 2014
Referendum 2014 per il comune Unico?
Certo è che anche sentendo i loro interventi è sembra di capire che la chiarezza non c'è e che ci dovrà lavorare. E' invece chiara la contrarietà di Siror e Canal San Bovo alla fusione come proposta anche se alla fine il vicesindaco Canal San Bovo è stato pronto ad un sondaggio che la Comunità di Valle farà sul tema. E' anche vero che dagli interventi del pubblico ha mostrato una condivisione del Primiero e una posizione del Vanoi più restia anche perchè il passato non ha mostrato che non sempre si è cercata una visione comune, ma si è pensato ad un Vanoi che a parole ha sempre fatto parte della Comunità di Primiero, anche in tempi lontanissimi, ma che nei fatti spesso così non è stato trattato. Anche qualche sindaco come ad esempio mezzano parlano di una visione unitaria da costruire e sui cui costruire il Comune Unico ed è comprensibile, in quanto il Comune Unico è il mezzo e non il fine. Il fine è la gestione unitaria di un territorio. Molti passi andranno fatti e il risultato non scontato, ma certo è stato il primo incontro ove si sono sondati i sindaci e anche l'alta partecipazione della gente fa capire che è un tema sentito; sebbene nelle differenze posizioni.
Le posizioni degli amministratori di Primiero sul Comune Unico
Il sindaco di Imer fa presente i problemi che una tale operazione comporta e come spesso la gente fa domande anche su che fine fanno i patrimoni e su ciò si deve esser chiari con un progetto chiaro. Non si è negativi su un tale progetto, ma prima si vuole sentire la gente del comune.
Aurelio Gadenz sindaco di Tonadico fa presente che la fusione di un comune unico si può fare e che c'è un ordine del giorno del comune che va in tal senso. Se unico o meno è da vedere cosa possibile ma Tonadico e Transacqua ci sono. Certo è che con chi ci sta entro novembre 2014 andrebbe fatto un referendum.
La vicesindaca di Fiera di Primiero pone la questione che prima vanno prima sentiti i censiti del comune e vedere che ne sarà della comunità di Valle.
Il sindaco di Transacqua, Roberto Pradel, che ha visto in campagna elettorale il comitato porre già tale domanda e coerentemente a ciò si è espresso favorevolmente. Anche però lui vuole vedere cosa uscirà dalla riforma delle Comunità di Valle.
Orler Ferdinando, sindaco Mezzano, è favorevole ciò ma mette in luce che poi però ad ogni decisione si deve avere "le palle" portarla avanti. basti pensare a come anni fa sulle gestione associate si sia andati in ordine sparso.
La posizione di Siror espressa dal sindaco è per l'impossibilità di tenere a Siror in autunno il referendum per la mancanza di chiarezza sul quesitone e sul fatto che non si consce ancora cosa ne sarà sulle comunità. L'aggregazione a 8 con Canal San Bovo è per lui impossibile si possono invece parlare su altre aggregazioni. Tale intervento arriva dopo quello del suo vicesindaco Giacobbe Zortea in cui i parlava di sentire i cittadini che vanno informati visto il fallimento del 2003 per il Soprapieve e che la nuova amministrazione dovrebbe decidere.
Il presidente della Comunità, Cristiano Trotter, ha voluto rimarcare che tale progetto di fusione non va messo assieme alle riforma istituzionale per non ingenerare confusione essendo due cose distinte. La comunità è pronta e presto verrà fatto un sondaggio su tutto il territorio visto le posizioni variegate emerse.
martedì 24 giugno 2014
Precisazioni di Pius Leitner su vari temi caldi del momento
Lo scandalo rimborsi ai gruppi consiliari del consiglio provinciale di Bolzano era stato battezzato da alcuni giornali come lo scandalo vibratore rendendo la questione molto suggestiva.
Pius Leitner dei Freiheitlichen, ai quali è stato attributo da alcuni giornali media il rimborso del vibratore, parla della questione e anche di altro mettono in luce la posizione del gruppo su due temi caldi del momento lo scandalo rimborsi e i vitalizi.
Lo scandalo rimborsi. In merito alla questione Pius Leitner parala di una questione che vede ancora la Guardia di Finanza controllare il finanziamento da parte del Consiglio Provinciale di tutti i gruppi consiliari per il periodo 2009-2013 . Allo stato odierno non si conosce l'esito degli accertamenti. Il gruppo dei Freiheitlichen ha sempre utilizzato i fondi messi a disposizione da parte del Consiglio in base ai criteri fissati a proposito. Non ha mai chiesto il rimborso delle spese per un vibratore. Nel bilancio figura invece un articolo di regalo scherzoso per un membro del gruppo.
Ammette l'errore affermando che tale scontrino non doveva comunque entrare nel bilancio, anche perche' pagato da Consiglieri e da collaboratori.
Allo stesso rimane però una domanda: chi poteva dare la notizia (inoltre falsa) ai giornali? In merito a ciò i Freiheitlichen stanno eventuali querele a diversi organi di stampa, radio e TV.
Vitalizi. Sui vitalizi Pius Leitner vede la questione arrivare in Consiglio Regionale nella prima settimana di luglio, il quale dovrebbe approvare la legge.
Lo stesso afferma che dal 2003 si viene eletti Consiglieri Provinciali e non più Consiglieri Regionali e quindi ritiene che la competenza sugli stipendi e vitalizi dovrebbe passare alle due Provincie Autonome.
Il Consiglio Provinciale di Bolzano ha approvato di recente una mozione dei Freiheitlichen che impegna la Giunta Provinciale ad attivarsi in questa direzione non appena venisse approvata la nuova legge in Consiglio Regionale.
Sul tema lo stesso rivendica, è stato eletto consigliere Regionale per la prima volta nel 1993, la richiesta i abolizione dei vitalizi per la prima volta già nel 1994.
lunedì 23 giugno 2014
Vecchio carcere di Trento Lorenzo Dellai non indagato
Il 28 maggio 2014 il Trentino diede la notizia della giunta Dellai per abuso d'ufficio nell'approvazione dell'abbattimento del vecchio carcere aburgico a Trento (l'articolo è possibile averlo qui. Raggiunto per email Lorenzo Dellai, uno dei presunti indagati, esclude di aver ricevuto mai alcuna notizia ufficiale al riguardo.
Nel merito della questione dell'approvazione dell'abbattimento lo stesso difende la sua scelta affermando che rifarebbe esattamente tutto ciò che ha fatto. L'unica cosa di cui si rammarica e' che con ogni probabilità l'edificio ex carceri resterà per molti anni ancora un rudere privo di valore storico ( essendo ampiamente stato compromesso nel corso dei decenni ) e in stato di totale abbandono.
martedì 17 giugno 2014
Intervista ad Alessandro Baglioni sullo scandalo Mose
Lo scandalo Mose ha travolto il sindaco, la sua giunta e i comune di Venezia dopo le accuse al sindaco Giorgio Orsoni e al segrtario organizzativo del partito Giampietro Marchese di finanziamento illecito ai partiti, mentre per altri indagati è scattata l'accusa di corruzione; una storia che che ha sconvolto l'Italia oltre che Venezia. Oggi vorrei proporvi un intervista a Alessandro Baglioni, Vicepresidente del Consiglio di Municipalità di Favaro Veneto e consigliere con incarico speciale sui tema della mobilità e delle politiche politiche giovanili che ringrazio per metterci la faccia.
Quale è la sua impressione sullo scandalo?Cio' che mi ha colpito maggiormente è quanto radicato fosse il malaffare, con il coinvolgimento della politica, delle imprese e degli organi che hanno il compito di vigilare. Dubbi intorno al MOSE ce n'erano tanti, a partire dalla procedura di affidamento dei vari lavori, mediante un concessionario unico (il Consorzio Venezia Nuova) e non le consuete procedure di gara; ma il numero dei soggetti coinvolti e le dimensioni della vicenda superano i miei timori più pessimistici.
Il MOSE è un progetto costato molto, quale il suo coinvolgimento nelle scelte?Nullo. Innanzitutto per motivi anagrafici: quando il Consorzio Venezia Nuova ha preso vita io dovevo ancora nascere; la mia attività politica inizia con la nascita del Partito Democratico, quando ormai tutte le decisioni risultano prese e l'opera è già in fase di realizzazione.
Altra motivazione è quella geografica: le scelte del MOSE sono avvenute principalmente a Roma. Vale la pena di ricordare che il PD veneziano ha sempre avuto una posizione assai critica su quest'opera, criticando la scelta di un concessionario unico e la ripartizione delle risorse destinate alla Legge Speciale, praticamente tutte dirottate sul MOSE lasciando a secco la manutenzione della Città.
Come viene scelto il candidato sindaco e che tipo di selezione si è fatta nel PD per le cariche pubbliche?Giorgio Orsoni era stato scelto attraverso le primarie di coalizione, aperte anche agli elettori del centrosinistra non iscritti ai partiti. Nel 2010 parteciparono in tre (Orsoni, Gianfranco Bettin e Laura Fincato) e Orsoni le vinse, con il 46% dei voti. Anche il prossimo candidato sindaco verrà individuato attraverso le primarie.
Quali mosse per recuperare la fiducia? Si pensa alle dimissioni del consiglio comunale che ha portato a tale situazione?Il tempo ha fornito la risposta: dopo le fortissime pressioni arrivate dal PD e dalla coalizione, che avevano minacciato le dimissioni in blocco dei consiglieri, il Sindaco venerdì scorso ha dapprima revocato la giunta, assumendo tutte le deleghe personalmente e ha poi presentato le dimissioni. Va ricordato che le dimissioni del Sindaco per legge diventano efficaci dopo 20 giorni. In questo periodo il Consiglio Comunale è operativo, e si cercherà di votare il bilancio consuntivo 2013, atto da approvare entro il 30 giugno per non incorrere nelle sanzioni previste dal patto di stabilità.
Una doverosa precisazione: l'intero Consiglio Comunale e gli Assessori sono del tutto estranei alla vicenda giudiziaria, e la Procura ha affermato che nessun atto dell'Amministrazione risulta viziato.
Che cambiamento nella politica locale si prevedono? Come evitare tali fenomeni di corruzione?La vicenda ha scosso profondamente il mondo politico. Il Partito Democratico veneziano sta gestendo, in costante collegamento con la segreteria nazionale, le delicate fasi di questi giorni, al fine di guidare il Consiglio Comunale negli ultimi giorni della consiliatura.
Coloro che saranno ritenuti responsabili dalla magistratura verranno ovviamente esclusi. Il Segretario Provinciale PD Marco Stradiotto ha inoltre avviato una commissione interna per verificare i bilanci degli ultimi anni.
Un altro obiettivo sarà quello di aumentare la trasparenza delle campagne elettorali, per evitare il ripetersi di finanziamenti anche leciti ma inopportuni.
Andrà fatta una profonda analisi dei fatti e andranno presi gli opportuni provvedimenti, affinché si impedisca il ripetersi di fatti simili, che oltretutto danneggiano il lavoro onesto della stragrande maggioranza delle persone e minano la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Non sono a conoscenza dei provvedimenti che intende prendere Forza Italia, che ha alcuni esponenti (Galan e l'ex assessore regionale Chisso) sui quali pendono accuse di corruzione per un periodo molto lungo.
sabato 14 giugno 2014
La Variante PRG a Canal San Bovo: presentazione iter, e principi
Il 10 giugno si è tenuta una riunione organizzata dall'amministrazione comunale di Canal San Bovo aperta a tutta la popolazione che presentava l'iter per la variante al PRG che si intende portare avanti. Sebbene ci sia stato l'avviso e il tema sia importante, la popolazione è stata assente come anche l'incaricato per redazione la variante Vittorio Cerqueni. Se nel caso dell'incaricato alla redazione c'era una giustificazione per sopravvenuti impegni (perchè anche consigliere del comune Transacqua c'era consiglio comunale) l'assenza della popolazione è difficile capire la motivazione quasi che ci sia stato disinteresse.
La legge della Provincia Trento 3/2014 approvata il 22 maggio 2014 ha modificato la precedente è ha previsto una maggiore partecipazione della popolazione in ambito di programmazione urbanistico/edilizio per evitare contenzioso ex post, in quanto sebbene lamentele ci saranno sicuramente una volta approvata è da constatare se non si partecipa quando si può si è colpevoli.
Perchè della variante. La sindaca Mariuccia Cemin esprime la volontà di portare avanti tale variante col fatto che molte problematiche dal 2008 si sono accumulate e oltre al fatto che il piano a 9 anni e scadrebbe il prossimo anno. La scadenza del PRG farebbe tornare diverse aree edificabili dei piani attuativi ad un coefficiente da area agricola. Tale variante si voleva già fare 2 anni fa ma solo ora si è riusciti mettere in bilancio le risorse (48000 euro) che poi con trattative con l'incaricato verranno usate per 36000 euro.
L'iter. Prima di descrivere l'iter è subito da dire che tale variante non sarà portata a termine dall'amministrazione Cemin, ma solo impostata dalla stessa, infatti nei sei mesi dalla chiusura del mandato la normativa vieta approvazioni delle varianti.
L'11 luglio dopo 30 giorni dall'avviso si chiuderà il termine di presentazione delle "proposte collaborative" della popolazione e dal 12 luglio il progettista inizierà ad esaminarle e ha verificare quelle possibili intrecciando la normativa e gli altri piani non ultimo il Piano Territoriale della comunità. Terminato il lavoro del tecnico si avrà la prima adozione che vedrà correre in parallelo due percorsi: quello della popolazione e della provincia. Nel primo si potrà da parte della popolazione visionare il piano per 60 giorni proponendo osservazioni che verranno pubblicate per 20 giorni a cui seguiranno 20 giorni per osservazioni sulle osservazioni. Nel secondo percorso invece la provincia avrà 90 giorni per convocare la conferenza dei servizi per ottenere i pareri necessari. Entro 120 giorni dal termine di tale fase si avrà l'adozione definitiva costruita tenendo conto ciò che emergo. Dalla adozione definitiva ci sono 60 giorni per la provincia di chiudere l'iter.
Cosa si intende fare. Assistita, come sull'iter, dal tecnico Leonardo Del Vasto (dipendente comunale) la sindaca presenta cosa si intende fare. Per prima cosa si vuole portare nel PRG ciò che emerge da altre piani che interferiscono sulla materia tra cui anche la carta di sintesi del rischio idrogeologico e rendere il PRG coerente agli stessi. Questo è dovuto al cambio della normativa che nell'ultima versione chiede anche di tenere in considerazione dello stralcio del piano Terittoriale della Comunità di Valle anche se non approvato definitivamente. In tal senso si vuole far propri i principi contenuti dello stesso evitando di creare zone scollegate (ad esempio residenziali ove non ci sono servizi) come successo a Canal di Sotto e che per molti aspetti crea problemi.
Si potrà inoltre la possibilità di chiedere la schedatura delle baite non schedate gratuitamente col piano baite della comunità di valle (per mancanza fondi) prevedendo che si possa a proprie spese proporre una schedatura. Chi ha già la baita schedata col piano baite 2011 potrà proporre la modifica della scheda sempre a proprie spese.
Si prevede di rivedere la schedatura in centro storico per poter far fronte a problematiche emerse come nel caso della richiesta di poter costruire degli abbaini.
Da sottolineare tra chi ha proposto domande Corona Antonia che ha chiesto se esistono varianti pubbliche magari prevedendo i parcheggi anche al limite del paese per Canal San Bovo. Alla stessa la sindaca risponde che effettivamente il problema parcheggi, dopo il fallimento di varie ipotesi, sono di difficile collocazione. Essendoci le variante puntuali, strumento già usato, non esiste la necessità di varianti pubbliche ma che molto sarà costruito sulle proposte della popolazione. Si intende mantenere la previsione della strada di circonvallazione di Prade tra Villanova/Poli che potrò venir fatta se arriveranno risorse. Più difficile la realizzazione circonvallazione Canal San Bovo che comunque si mantiene in piano. L'area artigianale è stata messa in zona ove non era presente urbanizzazione. In previsione di una sua espansione che pare esserci va prevista nel PRG la strada di accesso che attualmente avviene in modo non adeguato dal ponte di Ronco. Sebbene altri interventi sono stati fatti questo era per me il più rilevante.
martedì 10 giugno 2014
Trasparenza in Sanità: il progetto DoveSalute del Ministero della Sanità
Il 2014 ha visto nascere un nuovo progetto per la pubblica amministrazione verso la trasparenza. Il progetto in questione è DoveSalute.gov.it. Tale portale ricalca il modello che già in ambito del consumo di prodotti, servizi si è affermato dando la possibilità di trovare ciò che serve potendo valutare gli stessi e potendo vedere le valutazione degli altri.
Il progetto Dove Dovesalute.gov.it è stato partito con le strutture ospedaliere riconosciute come Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Allo stato sono state inserite 65 sedi operative collegate a 44 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) distribuiti sul territorio nazionale, direttamente vigilati dal Ministero della Salute.
Allo stato è possible ottenere indicazioni relative alle strutture che svolgono l’attività di assistenza e di ricerca, le quali sono direttamente inseriti dagli IRCSS di riferimento. Si possono inoltre valutare la struttura sanitaria lasciando un commento con la valutazione della stessa su tutti gli aspetti del servizio. Per fare ciò si deve inserire i propri dati la propria email e la data di visita della struttura. E' inoltre liberamente leggere le valutazioni di chi ha già visitata le strutture sanitarie potendo così compiere scelte consapevoli.
Progetti a breve. Il prossimo che il Ministero della Salute compirà è l'implementazione della "OncoGuida" che fornirà elementi utili ai cittadini interessati alla patologia.
La prospettiva. In prospettiva il Ministero guarda al portale come ad un servizio globale in cui il cittadino possa avere un informazione completa in campo sanitario implementando anche le informazioni relative all'attività sanitaria territoriale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie) previo accordo con le Regioni e le Province Autonome, con i policlinici, le aziende ospedaliere, gli ospedali e le case di cura convenzionate. Accordi che verranno pubblicizzati sul sito del portale.
I costi. Il costo di tale attività di trasparenza attraverso i portale è essenzialmente assorbito dalle mansioni quotidiane svolte dal personale operante nel Ministero.
mercoledì 4 giugno 2014
Variazione PRG del Comune di Canal San Bovo: riunione pubblica
Martedì 10 giugno 2014 ore 20.30 presso la sala consiliare del comune di Canal San Bovo si terrà una riunione, pubblica, a cui è invitata la popolazione a partecipare, per la presentazione della procedura di avvio di una variante al piano regolatore comunale. Sarà presente l'architetto Vittorio Cerqueni incaricato dell'ammministrazione per la variante.
Tale variante era stata già accennata nel corso delle assemblee di frazione in particolare di Zortea ove si era anche fatto riferimento alla previsione di 48000 euro per la sua redazione(è possibile trovare un resoconto qui).
Dal 1/12/2013 al 30/06/2014 erano stati aperti i termini per la schedatura a spese della baita per poter poi procedere anche con interventi di manutenzione più cospicui sui fabbricati potendo anche fare, se possibile, anche cambi d'uso.
Una riunione quindi importante che chiarirà come si procederà a tale variante e dove forse ne verrà illustrata una bozza.
La sfida del welfare: il caso Val di Fiemme
Mantenere il welfare passato e magari poter rispondere a nuovi bisogni è sempre più difficile. Un settore del welfare che particolarmente è in sofferenza e quello sanitario. Nella provincia di Trento alcuni pezzi del welfare vengono lasciati alle Comunità di Valle che possono decidere in autonomia.
Il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti chiede lumi, attraverso un interrogazione a risposta immediata, circa i trattamenti a disabili in Val di Fiemme; i quali hanno visto una revisione delle modalità di accoglienza nel 2014. In tale anno infatti i è proceduto ad informare i familiari degli anziani disabili delle strutture residenziali e semi-residenziali della necessità di dimettere gli ultrasessantacinquenni per far spazio a soggetti di età inferiore. Lo stesso chiede come si intenda garantire a tutti i disabili anziani del Trentino pari trattamento a prescindere dall'età visto anche che altre Comunità hanno soluzioni diverse.
Il problema ha appurato l'assessora Borgonovo Re riguarda la sola val di Fiemme ed è figlio della qualità della vita e dei servizi che accompagnano oggi queste persone con disabilità oggi permettono di raggiungere età un tempo precluse a questi soggetti. Per questo la rete dei servizi sia pubblici che del privato-sociale deve trovare soluzioni nuove e adeguate, senza dimenticare l'esigenza di inserire nei servizi i soggetti disabili di età inferiore.
Va inoltre rispettata, per l'assessora, l'autonomia delle scelte della Comunità di valle, la cui scelta, si presume, sia stata preceduta da una verifica della possibilità di assicurare alla persona affetta da disabilità le stesse prestazioni ad essa garantite negli ultimi anni accogliendola in un'altra e diversa struttura di assistenza e per il medesimo arco temporale richiesto. In conclusione ha la stessa inoltre evidenziando che la sfida posta dalla disabilità adulta e dal susseguirsi di domande di ingresso nelle strutture, "ci obbliga a moltiplicare e differenziare i servizi in rapporto alle esigenze delle singole persone".
Maurizio Fugatti rispetta la scelta della Comunità di Val di Fiemme non condividendo e ritenendola inoltre spiacevole figlia non si sa se della razionalizzazione o altro.
martedì 3 giugno 2014
Il Social Housing in provincia di Trento
La Provincia di Trento è spesso intervenuta nel campo immobiliare garantendo alloggi sociali alle fasce più bisognose della società.
L'ultima operazione è stata messa in campo attraverso il Fondo Housing Sociale (cui la Pat partecipa con 8 milioni di euro) acquisendo il Lotto 2 del complesso Corti Fiorite (Trento) per realizzare 76 alloggi a canone moderato ad un costo, a detta del conigliere M5S Filippo Degasperi, del 30% più alto del previsto. Tale operazione porta a riconoscere alle ditte artigiane solo il 36% delle loro spettanze; mentre sarà interamente soddisfatto il credito vantato dalle banche extraprovinciali. Con un interrogazione immediata il consigliere chiese se la Giunta abbia avallato l'iniziativa, con quali criteri, e se non ritenga opportuno vietare operazioni con società che non si impegnino ad accordare integralmente quanto dovuto ai fornitori, specie se si tratta di ditte locali.
L'assessore Daldoss affermò che la Giunta non è competente ad approvare l'operazione partecipando la PAT alla governance del fondo con funzioni esclusivamente consultive in merito a possibili conflitti di interesse. Non trova riscontro che il costo degli alloggi sarebbe superiore al 30% rispetto alle ipotesi inizialmente previste. In termini generali, le operazioni che la SCR compie sul mercato avvengono in un contesto di regole chiare e definite. Il 60% di questo fondo è di cassa depositi e prestiti che sulla redditività del fondo è molto intransigente. Per il resto, sulle attività che si svolgono sul territorio occorre tener conto che la società si trova a verificare operazioni che sono largamente superiori a quelle che di fatto potrà chiudere, perché le difficoltà del settore immobiliare sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di contemperare questa situazione con le esigenze di non avere grandi perdite per chi ha fatto un investimento.
In fase di replica Desaperi conferma le sue preoccupazioni visto anche che con Itea Spa si spendeva meno.