lunedì 30 giugno 2014

Costruire una visione comune dello Sviluppo del Primiero

Nello sviluppo del Primiero e Vanoi spesso sembra non esserci una strategia che denoti una visione unica per lo stesso. In particolare una persona del pubblico, nella serata del PATT a Primiero del 26 giugno 2014,  ha illustrato come sia difficile avere una visione comune anche nei rapporti tra industria e agricoltura e chiedeva se ci poteva esser un aiuto da parte della Provincia di Trento.
Graziano Lozzer, consigliere provinciale del PATT, delinea nei rapporti tra i comuni il modo per trovare un modello territoriale condiviso dalla comunità. Un modello per così dire Primiero come dalle sue parti c'è stato quello dell'Avisio che connoti lo sviluppo del territorio anche turistico. Le risorse di una tassa di soggiorno dovrebbero essere reinvestiti nei territori.  A livello esterno del Trentino si ci deve presentare come Trentino, per poter esser incisivi.

Il volontario e le sue difficoltà

Il volontariato è un settore importante anche in Primiero e Vanoi, ma come sottolineato da una persona del pubblico alla serata PATT del 26 giugno 2014, ha messo in luce come sia sempre più difficile dedicarsi al volontariato. Tra le difficoltà porta il dover esibire il casellario giudiziario se si ha a che fare con minori come nelle società sportive. Altri problemi avvengo dalla normativa SIAE e sulla sicurezza che oltre a complicare le cose aumentano i costi.
Il consigliere provinciale Cristiano Lozzer, è conscio dei problemi del volontariato che esistono e fa presente che tutto che che si potrà fare anche ad un DDL a cui si lavora per semplificare la normativa della provincia di Trento. Per la SIAE si prevede un incontro a settembre con l'ufficio SIAE di Trento per trovare una soluzione che renda meno complicato e meno costoso per il volontariato poter rispettare le regole. Si sta pensando anche con l'apporto del sen. Panizza per semplificare normativamente la SIAE come su altre materie dove è più difficile agire come nel campo della sicurezza e casellario giudiziario per chi entra in contatto con minori essendo normativa nazionale; anche perchè il volontariato tiene vive i nostri paesi.

Rapporti buoni tra PD e PATT

A volte leggendo i giornali locali è sembrato che i rapporti tra il PD e Patt non siano buoni. Su questo tema Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, ha chiesto lumi all'interno della serata PATT del 26 giugno 2014 a Primiero proprio per capire lo stato dei rapporti tra questi due partiti che fanno parte della coalizione.

Con molta franchezza Lorenzo Baratter, consigliere provinciale PATT, afferma che la coalizione. Non nasconde però che c'è stata dialettica anche dura basti pensare al sindaco di Lavis, ma dopo anche un chiarimento si può dire che i rapporti tra PATT e PD sono buoni.

domenica 29 giugno 2014

Comune unico un'utopia

Non è passato dall'incontro che il comitato promotore del referendum sul Comune Unico, ma sembra che sia passato parecchio tempo. Già il giorno dopo alla serata del PATT, il 26 giugno 2012, si capiva come si un dibattito si è aperto ma quasi subito si è chiuso.

Il primo a sollevare qualche dubbio è stato Rattin Giovanni, consigliere della Comunità di Valle di Primiero del PATT, illustrando come il comune di Canal San Bovo sia vasto con diverse frazioni e di come anche per omogeneità di sviluppo ha più senso 3 comuni: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.

Sebbene il consigliere provinciale PATT, Walter Kaswalder, afferma che sarà sempre più difficile per i comuni piccoli andare avanti e sarebbe da unirsi è conscio che ciò non va forzato. Non ha ricette su quanti comuni potrebbero portare ma vede un Vanoi che ha la diversità maggiore anche se si forse per la realtà 3 comuni potrebbero esser giusti. Non è importante quanti comuni, ma che quelli partano da una visione comune e con un discorso serio.

Anche il vicesindaco di Canal San Bovo, Beccalli Stefano, esprime i suoi dubbi come già presentati a Daldoss circa la possibilità do arrivare entro maggio 2015 ad un comune unico anche se favorevole al sondaggio della Comunità di Valle. Su tale punto però sembra che Fiera di Primiero stia andando verso un sondaggio per la fusione a 5 e quindi dei comuni Alto Primiero. C'è poi chi ha vissuto tale esperienza fallendo un referendum per la fusione dei comuni di Siror, Sagron Mis, Tonadico fallendo; si tratta del ex amministratore di Siror che avverte che importante è l'informazione ed esser chiari e forse su questo nella turnata referendaria passata nell'alto Pieve qualcosa si è sbagliato. Non è così duro su ciò però Walter Taufer, sindaco di Siror, che ciò ha portato ad interrogarsi e a discutere di come collaborare e a diversi anni di distanza l'Unione Alto Primero è il segno più tangibile.

Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico, affronta il tema partendo dalla battaglia sulle gestioni associate obbligatorie in seno alla Comunità. Fa presente che sul tema delle fusioni e in tale documenti si parte dall'Alto Primiero e si trova sulla linea dei tre comuni come possibile: Soprapieve, Sottopieve, Vanoi.

A solo poche distanze il dibattito è partito a mio avviso non secondo le aspettative del comitato promotore e sebbene la Comunità aveva proposto il sondaggio su tutto il territorio sembra che i comuni vadano in ordine sparso.

sabato 28 giugno 2014

Vitalizi non si procede per vizio per difetto di leggittimazione a ricorrere


Ieri si è arrivati alla decisione sul ricorso verso le delibere che hanno portato alla revisione dei vitalizi dei consiglieri che tanto scandalo a portato al regime transitorio per i consiglieri della XIV legislatura. E' interessante notare che chi si si è opposto al ricorso presentato da Filippo Degasperi, Manuela Bottamedi e Paul Koellesperger, consiglieri del Movimento 5 stelle i primi due a trento l'altro a Bolzano,  verso numerosi deliberazioni che regolano la materia e in particolare per la parte trentina dell'ex consigliere Provinciale UPT  Marco Depaoli, il consigliere provinciale PD Matteo Civico e dal presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi.
La sentenza e come si è sviluppato il processo nelle sue tecnicità viene risparmiato tranne per il fatto dell'essenziale per capire perchè c'è stata una decisione di non procedere nel merito delle illegittimità anche di natura costituzionale sollevate lasciando a chi vuole l'esame della sentenza con i dati sollevati e le opposizioni fatte valere che possono esser lette qui.
Si riconosce alla questione sollevata un risvolto generale alla questione sollevata dal M5S, infatti si prevede l'integrale compensazione delle spese di giudizio tra le parte ma si afferma che anche un legittimo desiderio di controllo legalitario non è riconosciuto ad un consigliere provinciale che deve sottostare alle regole del ricorso amministrativo previste per i comuni cittadini. Il ricorso è indirizzato verso la Regione Trentino Alto Adige e il suo Consiglio Regionale e toccava in particolare gli interessi dei consiglieri provinciali della XIV legislatura. Essendo Manuela Bottamedi e gli altri ricorrenti del M5S stati consiglieri provinciali in tali consigliatura non possono ricorrere non avendo un interesse legittimo da proteggere con un annullamento dell'atto.
Non è finita per la questione vitalizi, a Primiero alla serata Patt Kaswalder Walter e Lorenzo Baratter hanno detto che la loro riforma dei vitalizi è in arrivo almeno si avrà qualcosa  e anche i M5S che volevano ottenere molto di più dovranno mediare in modo se non di ottenere tutto di ottenere qualcosa di più.

Funicolare San Martino Rolle verso la bocciatura del progetto

Alla serata PATT in Primiero del 26 giugno 2014 coi consiglieri provinciali Kaswalder Walter, Lorenzo Baratter, Graziano Lozzzer è stato affrontato il tema delle impianti con la società pubblica in liquidazione e il progetto della funicolare.
Lunedì prossimo afferma Kaswalder, dopo aver sentito prima della serata in Primiero, l'assessore al turismo Michele Dallapiccola è la data decisiva sul progetto di funicolare che dovrebbe esser bocciato; sebbene il finanziamento di più di 30 milioni verrà tenuto fermo per un progetto diverso. Il progetto diverso che viene portato avanti è la cabinovia con piste di rientro oltre per la parte restante pagare parte dei debiti della precendente società.  Molte società impiantistiche vengo finanziate sul fondo mobilità  come mobilità alternativa e non si temono problemi per infrazione per quanto riguarda gli aiuti di stato.  Ovvio tutti devono fare quadrato e affianco agli impianti deve esser previsto un turismo a tutto tondo che si integri con altre attività come l'agricoltura ache in chiave manutentiva del territorio.
Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, parte proprio dal fare quadrato e dal fatto che non c'è una visione univoca nemmeno in campo turistico. Fa presente poi che le promesse erano la funicolare con accollo dei 200-300 mila euro di perdite della gestione da parte della provincia, tale delibera di accollo stando così le cose non ci sarà più. Bene il collegamento e che va in qualche modo fatto, ma guai dimenticarsi della messa in sicurezza della SS50, la quale è stata chiusa per ben 72 gg e che non presenta paravalanghe con evidenti problemi sia nella precedente stagione che nella prossima se non si interviene.
Una persona del pubblico fa presente ha Kaswalder che non è così immediato poter spostare le risorse per la funicolare su un'altro intervento come la cabinovia essendo le stesse in parte appartenenti a fondi europei per interventi innovati. Che attrattività può poi avere un intervento tradizionale? Si potrebbe pensare anche al tunnel sul Cauriol che in quel modo darebbe la possibilità di avere l'ospedale di riferimento in  Trentino.
Rattin Giovanni, consigliere PATT in Comunità di Valle, prende al balzo e sulla questione tunnel sotto Cauriol mette in luce come lo stesso risolverebbe i problemi di sicurezza di collegamento con la val di Fiemme e Fassa in quanto non sarebbe soggetto a valaghe e sarebbe un alternativa in caso di chiusura. Si risparmierebbero inoltre i soldi della convenzione con Feltre potendo usare l'ospedale di Kawalese. Sulla tessa linea anche Mariestella Loss, con cariche interno del parito del PATT, che vede nella possibilità dell'ospedale di Cavalese migliorando così la qualità del servizio sanitario in Primiero.
Walter Kaswalder è molto netto dicendo che il traforo sotto il Cauriol è anacronistico anche per le risorse sempre calanti.
E' poi tutto da dimostrare che si vada a Cavalese perchè in caso di emergenza si viene indirizzati in ospedali come trento che sono attrezzati per le urgenze. C'è una convenzione con Feltre  che svolge egregiamente. Per interventi complessi poi nemmeno Trento può garantire la sicurezza e si va verso Milano, Innsbruck, Padova ove la casistica è molto superiore.
Walter Bancher, sindaco di Siror, afferma che va bene la progettazione della cabinovia a patto che non succeda che tutto si fermi in attesa dell'ultimazione della stessa come successo dal 2009 per la funicolare. Si deve fare qualcosa di concreto e non ci si deve dimenticare della  SS50 che deve venir messa in sicurezza.
Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico,  ricorda come molti errori si sono fatti in passato anche attraverso investimenti che non si è riusciti a gestire. Anche le due associazioni alberghiere non hanno mai portato avanti una visione comune. Non si possono fare strutture mastodontiche che non si riesce a gestire e che dovrebbe gestire un privato. Anche il materiale di risulta del lavoro della funicolare è un problema da non sottovalutare non sapendo dove collocarlo. In tempi non sospetti mentre la Comunità di Valle di Primiero portava avanti ciò esisteva già il problema di ci coprirebbe tali costi e il comune di Tonadico approvò una delibera contro proprio per i costi.


venerdì 27 giugno 2014

Risorse e fondi per i comuni di confine della Provincia di Trento

Nella serata del PATT  a Primiero del 26 giugno 2014  c'è stato spazio anche per una riflessione sui Fondo ODI che porta risorse ai comuni di confine, infatti una persona del pubblico partendo dalle risorse calanti  ha voluto chiedere se due azioni poteva esser prese:

  1. le risorse per il fondo per i comuni di confine della Provincia di Trento e Bolzano non potrebbero esser eliminate?
  2. Lamon ha ridotto i consiglieri comunali ad un numero che si aggira alle persone che sono in giunta (5-6) non si protrebbe fare anche da noi così?
 Ai temi sollevati dal pubblico risponde Walter Kaswalder facendo presente che il Fondo ODI per i comuni di confine fa parte dell'Accordo di Milano e non si può eliminare. Sono 40 milioni euro, ma ci si aspetta che lo stato rispetti la sua parte dell'accordo tornando al 90% delle tasse che devono rimanere in Trentino, senza le decurtazioni che oggi portano ad esser meno.


Presentazione attività gruppo consiliare Patt in Primiero

Ieri si è tenuto un incontro pubblico con la popolazione da parte del PATT, presso la Sala Negrelli della Comunità di Valle, che ha dato modo di conoscere l'attività dei consiglieri provinciali  grazie alla presenza di Lorenzo Baratter, Walter Kaswalder, Graziano Lozzer.
Lorenzo Baratter ha avuto l'onore e l'onere di iniziare la serata spiegando come nella filosofia dell'agire del PATT ci sia l'esser vicino alla gente.  Di come il PATT sia il secondo gruppo più numeroso del consiglio provinciale dopo il PD contando 8 consiglieri e di come  molti siano di prima consigliatura e siano entrati in un momento difficile per l'andamento economico e come molte siano le pressioni anche sul tema dei privilegi. 
Un momento difficile per la Provincia.  Quello attuale continua è un momento difficile per la provincia di Trento ma anche per quella di Bolzano, le quali sono in trattativa con lo Stato per negoziare il loro contributo al debito dello stesso. Molte risorse sono state ridotte e ciò porta ad una riflessione su molte opere facendole rimanere in stand by.
La burocrazia che spesso complica la vita alle aziende deve esser rivista e anche le posizioni dei dirigenti non sono posizione acquisite, per citare Ugo Rossi, ma si deve necessariamente andare verso un sistema anche nel pubblico meritocratico. 
In termini di pressione fiscale c'è un documento presentato al governo Renzi con le proposte della Provincia intendendo con lo stesso anche rivendicare il rispetto dei patti, ma senza chiudersi in un fortino ma dialogando con gli altri ad esempio con la Lombardia.
Vitalizi.  Il tema dei vitalizi è  esploso sul piano mediatico a Bolzano ed è arrivato anche a Trento in modo massiccio.  Un esempio su tutti per far capire l'importanza un giorno il consiglio provinciale è stato occupato da persone non ben intenzionate  senza che le forze dell'ordine intervenissero. In tal caso solo la fermezza di Ugo Rossi ha evitato il peggio. Sul tema è giusto però dire che sebbene la legge del 2012 è scandalosa la stessa cercava di chiudere col passato, in quanto toccare i diritti acquisiti è sempre complesso. In tal senso con la riforma che vedrà la luce a luglio si vuole portare a 40 milioni di euro. Proprio perchè complessa la questione sono chiesti i pareri di esperti come il dott. Gallo proprio per blindare da attacchi degli ex come ad esempio Pahl. Entro settembre poi ci saranno chiarimenti sullo status dei consiglieri attuali circa la pensione attraverso l'INPS. Dalla XIII consigliatura, la XV è l'attuale, i vitalizi sono stati aboliti.
Pure Kaswalder torna sul tema dei vitalizi palando di come alcune forze politiche esagerino nella trattazione del tema un modo che se fosse stato tenuto dalla riforma sarebbe stato cassato. La riforma prevista vuole portare i parametri usati nei calcoli dalla legge del 2012 nella normalità delle assicurazioni tenendo conto che non tutti i contributi versati dai consiglieri.  Per quelli della XIV legislatura senza vitalizi va risolto facendo si che i versamenti fatti all'INPS siano validi per la pensione. 
Patto di Stabilità. Ad introdurre tale tema e Walter Kaswalder è partito col dire che un patto europeo che taglia i fondi in modo da evitare il default dei paesi ad esempio come l'Italia. Ciò è stato dovuto anche ad una politica non accorta del passato ove si è speso troppo. Oggi ci sono anche in Trentino dati allarmanti della disoccupazione ma risorse sono poche. La cosa peggiore che meno i comuni virtuosi come ad esempio Vigolo Vattaro che ha 1,9 milioni di euro non possono usare tale penalizzandoli in modo uguale o maggiore di quelli che sono stati spendaccioni. Si chiederà di allentare il patto di stabilità per i comuni virtuosi. E' però da sottolineare che le risorse sono molto calate e dal 2017 altri 500 milioni verranno persi visto che termina la diluizione dei crediti  della provincia ammontanti a 4 miliardi in 8 anni e ciò richiederà una revisione della burocrazia, dell'assetto istituzionale sia delle comunità che dei comuni. Oggi in Trentino ci sono 217 comuni più le Comunità e altri enti intermedi, mentre a Bolzano 116 comuni e non c'è altro. 
Comunità di Valle. Le comunità di Valle non sono mai piaciute a Kaswalder che ritiene che per la gestione dei servizi si possa utilizzare delle conferenze dei sindaci senza creare nuove enti.  Si è messo in moto comunque un processo di fusione. Sulle gestione associate per esempio a Vattaro la gestione dei tributi tra i comuni arrivava a 24 mila euro e quello comunità superiore. 
Agricoltura e turismo. Graziano Lozzer è investito di illustrare l'attività in tale settore provenendo dal settore agricoltura e avendo presentato un DDL sulla multifunzionalità dell'azienda agricola. Si è inteso in tal modo portare nelle aziende agricole sempre più specializzate altre possibilità oltre che al noto agriturismo anche altre possibilità: fattorie didattiche, attività legate al sociale e all'educazione con diverse attività verso diverse categorie. Il 14 luglio  ci saranno le audizioni degli interessati.
Burocrazia. Nel campo della Burocrazia Lozzer parla della mozione che vuole esser un segnale per portare nelle sedi nazionali il discorso della piccola impresa montana. In tal senso il lavoro del senatore Franco Panizza per far capire le differenze che ci sono tra la pianura e la montagna. Non si può pensare che una ditta piccola venga trattata come quella di 100/200 persone negli adempimenti. Un tema sentito dalla piccola impresa, in particolare agricola, sono gli obblighi della sicurezza i quali sebbene la stessa è importante vanno semplificati.
Altro tema è i voucher che ora escludono di poter esser utilizzati ad esempio coi famigliari ma solo con determinati categorie e non possono esser un modo per arrotondare in regola.
La piccola proprietà contadina anche per dare un mezzo sostegno ai giovani che vogliono cimentarsi con l'agricoltura deve esser difesa e mantenuta.

Risposta a distanza a Mauro Ottobre su accuse al partito

Mauro Ottobre il 26 maggio 2014 ha aperto una critica forte al partito che è possibile leggere qui  arrivando poi sul suo facebook ha parlare che se un partito non fa confronto non può chiamarsi partito. L'accusa di ottobre pubblica era difficile da far passare e alla serata organizzata dal PATT in Primiero nel stesso  giorno presso la sala Negrelli, la quale è stata molto partecipata sia in numeri anche se non il tutto esaurito;  era giusto chiedere una risposta al presidente del Patt , Walter Kaswalder, oltre che al presidente del gruppo consiliare del PATT, Lorenzo Baratter. 
 Il presidente del PATT  che è stato preso nelle critiche di Mauro Ottobre  mette in luce come sia stato lui il primo a sollevare la questione di incompetenza e  come abbia messo a disposizione già il mandato in passato. Per quanto riguarda Ottobre che dice che non c'è abbastanza impegno fa presente che lo stesso non è stato molto presente in aula e che lo stesso nel 2012 ha votato la legge contestata sui  vitalizi.
Anche il presidente del gruppo consigliere provinciale   è duro con Mauro Ottobre al quale ha già espresso come quella che lui ha compiuto è una stupidaggine e che forse lo stesso invece di fare altro dovrebbe partecipare anche agli uffici politici. e rimanda al mittente di non esser vicino alla gente come anche l'assemblea di oggi oltre alla presenza sul territorio dimostra. E' un momento difficile e tutta la delegazione dei parlamentari deve difendere l'autonomia a volte però si sono viste grosse assenze anche in parlamento. Per quanto riguarda la critica a Franco Panizza è ingenerosa perchè si è arrivati al 17% da valori più modesti. Si collocano le critiche di Mauro Ottobre nel solco dell'avvicinamento del congresso di novembre anche se invece di andare sui giornali si avrebbe preferito che fossero fatte nelle sede opportune. Sulle pochi incontri certo si può anche condividere e qualche riflessione va fatta.  

giovedì 26 giugno 2014

Referendum 2014 per il comune Unico?

L'incontro di ieri sera sul Comune Unico all'oratorio di Pieve non ha visto il pienone ma la partecipazione è stata forte anche con gli interventi della gente mettendo in luce come il tema sia ineludibile anche dalle amministrazione in scadenza se non altro per le richieste del comitato promotore. Le richieste del comitato promotore sono state forti arrivare entro il 2014, massimo dicembre, a tenere il referendum su tale punto Paolo Meneguz è stato chiaro, in quanto tale tempistica permetterebbe di proroga delle attuali amministrazioni nel 2015 per arrivare alle prime elezioni del comune unico al massimo nella primavera 2016.
Lo stesso assessore provinciale, Carlo Daldoss, lungi dal voler dettare la linea a messo in chiaro come la via delle fusioni sia la strada da percorrere e di come ciò non sia dipendente da cosa succederà con la riforma istituzionale. Siano un comune due o più non importa sarà la gente a scegliere certo è che la finanza locale si sposterà su un piano sovracomunale lasciando si risorse ai comuni anche più piccoli, ma spostando gli investimenti su tale piano.
L'intervento di Paolo Forno sindaco di Coredo è stato apprezzabile perchè ha messo in luce il fatto che nel loro caso è partito dall'alto perchè di fatto la questione istituzionale era quella che mancava quando tutto il resto si era già fatto. Non si può però solo sulla questione però del risparmio in quanto la gente vuole avere chiaro a chi deve rivolgersi per le sue necessità e deve esserci una visione omogenea dei problemi anche per avere economie di scala. Samarano che è comune più piccolo a avuto una risposta positiva perchè da solo non riusciva a dare risposta adeguata ai servizi. Per le questioni patrimoniali e usi civici le legge sulle fusioni è chiara e regolamenta gli aspetti che ad esempio per usi civici e riserve di caccia vede rimanere in capo alla frazione gli stessi. C'è inoltre un vantaggio economico visto che ci sono finanziamenti provinciali che in 10 anni arrivano a quasi 7 milioni di euro. Un eventuale referedum va posto in modo chiaro attraverso una campagna di informazione corretta e si deve fare con chi ci sta (nel loro caso Sfruz è' rimasto fuori).
Daniele Gubert dell lista civica "La mia valle nel cuore" parla delle resistenze che ci sono da parte degli amministratori comunali e dalla burocrazia che hanno rendite di posizione che dopo il 2015 sono più grandi. Il piatto forte sono però sono i sindaci  a cui viene chiesto di esprimersi.
Certo è che anche sentendo i loro interventi è sembra di capire che la chiarezza non c'è e che ci dovrà lavorare. E' invece chiara la contrarietà di Siror e Canal San Bovo alla fusione come proposta anche se alla fine il vicesindaco Canal San Bovo è stato pronto ad un sondaggio che la Comunità di Valle farà sul tema. E' anche vero che dagli interventi del pubblico ha mostrato una condivisione del Primiero e una posizione del Vanoi più restia anche perchè  il passato non ha mostrato che non sempre si è cercata una visione comune, ma si è pensato ad un Vanoi che a parole ha sempre fatto parte della Comunità di Primiero, anche in tempi lontanissimi, ma che nei fatti spesso così non è stato trattato. Anche qualche sindaco come ad esempio mezzano parlano di una visione unitaria da costruire e sui cui costruire il Comune Unico ed è comprensibile, in quanto il Comune Unico è  il mezzo e non il fine. Il fine è la gestione unitaria di un territorio. Molti passi andranno fatti e il risultato non scontato, ma certo è stato il primo incontro ove si sono sondati i sindaci e anche l'alta partecipazione della gente fa capire che è un tema sentito; sebbene nelle differenze posizioni. 

Le posizioni degli amministratori di Primiero sul Comune Unico

I rappresentanti dei comuni presenti erano sette su otto, mancando Sagron Mis,  e il primo ad esprimersi è stato quello di Canal San Bovo attraverso il vicesindaco Stefano Beccalli. Lo stesso mette in luce la difficoltà di amministrare un comune di 1600 abitanti e 6 frazioni tutte distanti tra loro e di come ci siano ancora problemi che il primiero non vive (l'infrastrutturazione primaria). Prima di un comune unico serve una visione univoca, che se ci fosse non ci sarebbero problemi, ma la redazione del piano territoriale di comunità a dimostrato che non c'è. Si intende fare un sondaggio nel comune per sapere cosa la gente pensa.
Maurizio Gaio del comitato promotore fa presente che proprio i comuni di Canal San Bovo e Sagron Mis avrebbero da guadagnare e che non sarebbe utile per Canal San Bovo isolarsi. Allo stesso Sefano Beccalli fa presente che l'unico comune che si è ha preso il piano territoriale comunità e Canal San Bovo e che non molto tempo fa si è chiedeva l'ambito unico sulle scuole e non c'è stata condivisione. Sul punto c'è stata una nota di colore da parte di Turra Martino che parla del fatto che ci siano in Vanoi quattro sportelli bancari delle casse Rurali.
Il sindaco di Imer fa presente i problemi che una tale operazione comporta e come spesso la gente fa domande anche su che fine fanno i patrimoni e su ciò si deve esser chiari con un progetto chiaro. Non si è negativi su un tale progetto, ma prima si vuole sentire la gente del comune.
Aurelio Gadenz sindaco di Tonadico fa presente che la fusione di un comune unico si può fare e che c'è un ordine del giorno del comune che va in tal senso. Se unico o meno è da vedere cosa possibile ma Tonadico e Transacqua ci sono. Certo è che con chi ci sta entro novembre 2014 andrebbe fatto un referendum.
 La vicesindaca di Fiera di Primiero pone la questione che prima vanno  prima sentiti i censiti del comune e vedere che ne sarà della comunità di Valle.
Il sindaco di Transacqua, Roberto Pradel, che ha visto in campagna elettorale il comitato porre già tale domanda e coerentemente a ciò si è espresso favorevolmente. Anche però lui vuole vedere cosa uscirà dalla riforma delle Comunità di Valle.
Orler Ferdinando, sindaco Mezzano, è favorevole  ciò ma mette in luce che poi però ad ogni decisione si deve avere "le palle"  portarla avanti. basti pensare a come anni fa sulle gestione associate si sia andati in ordine sparso.
La posizione di Siror espressa dal sindaco è per l'impossibilità di tenere a Siror in autunno il referendum per la mancanza di chiarezza sul quesitone e sul fatto che non si consce ancora cosa ne sarà sulle comunità. L'aggregazione a 8 con Canal San Bovo è per lui impossibile si possono invece parlare su altre aggregazioni. Tale intervento arriva dopo quello del suo vicesindaco Giacobbe Zortea in cui i parlava di sentire i cittadini che vanno informati visto il fallimento del 2003 per il Soprapieve e che la nuova amministrazione dovrebbe decidere.
Il presidente della Comunità, Cristiano Trotter, ha voluto rimarcare che tale progetto di fusione non va messo assieme alle riforma istituzionale per non ingenerare confusione essendo due cose distinte. La comunità è pronta e presto verrà fatto un sondaggio su tutto il territorio visto le posizioni variegate emerse. 

martedì 24 giugno 2014

Precisazioni di Pius Leitner su vari temi caldi del momento

Lo scandalo rimborsi ai gruppi consiliari del consiglio provinciale di Bolzano era stato battezzato da alcuni giornali come lo scandalo vibratore rendendo la questione molto suggestiva.

Pius Leitner dei Freiheitlichen, ai quali è stato attributo da alcuni giornali media il rimborso del vibratore, parla della questione e anche di altro mettono in luce la posizione del gruppo su due temi caldi del momento lo scandalo rimborsi e i vitalizi.

Lo scandalo rimborsi. In merito alla questione Pius Leitner parala di una questione che vede ancora la Guardia di Finanza controllare il finanziamento da parte del Consiglio Provinciale di tutti i gruppi consiliari per il periodo 2009-2013 . Allo stato odierno non si conosce l'esito degli accertamenti. Il gruppo dei Freiheitlichen ha sempre utilizzato i fondi messi a disposizione da parte del Consiglio in base ai criteri fissati a proposito. Non ha mai chiesto il rimborso delle spese per un vibratore. Nel bilancio figura invece un articolo di regalo scherzoso per un membro del gruppo.

Ammette l'errore affermando che tale scontrino non doveva comunque entrare nel bilancio, anche perche' pagato da Consiglieri e da collaboratori.

Allo stesso rimane però una domanda: chi poteva dare la notizia (inoltre falsa) ai giornali? In merito a ciò i Freiheitlichen stanno eventuali querele a diversi organi di stampa, radio e TV.

Vitalizi. Sui vitalizi Pius Leitner vede la questione arrivare in Consiglio Regionale nella prima settimana di luglio, il quale dovrebbe approvare la legge.

Lo stesso afferma che dal 2003 si viene eletti Consiglieri Provinciali e non più Consiglieri Regionali e quindi ritiene che la competenza sugli stipendi e vitalizi dovrebbe passare alle due Provincie Autonome.

Il Consiglio Provinciale di Bolzano ha approvato di recente una mozione dei Freiheitlichen che impegna la Giunta Provinciale ad attivarsi in questa direzione non appena venisse approvata la nuova legge in Consiglio Regionale.

Sul tema lo stesso rivendica, è stato eletto consigliere Regionale per la prima volta nel 1993, la richiesta i abolizione dei vitalizi per la prima volta già nel 1994.

lunedì 23 giugno 2014

Vecchio carcere di Trento Lorenzo Dellai non indagato

Il 28 maggio 2014 il Trentino diede la notizia della giunta Dellai per abuso d'ufficio nell'approvazione dell'abbattimento del vecchio carcere aburgico a Trento (l'articolo è possibile averlo qui. Raggiunto per email Lorenzo Dellai, uno dei presunti indagati, esclude di aver ricevuto mai alcuna notizia ufficiale al riguardo.

Nel merito della questione dell'approvazione dell'abbattimento lo stesso difende la sua scelta affermando che rifarebbe esattamente tutto ciò che ha fatto. L'unica cosa di cui si rammarica e' che con ogni probabilità l'edificio ex carceri resterà per molti anni ancora un rudere privo di valore storico ( essendo ampiamente stato compromesso nel corso dei decenni ) e in stato di totale abbandono.

martedì 17 giugno 2014

Intervista ad Alessandro Baglioni sullo scandalo Mose

Lo scandalo Mose ha travolto il sindaco, la sua giunta e i comune di Venezia dopo le accuse al sindaco Giorgio Orsoni e al segrtario organizzativo del partito Giampietro Marchese di finanziamento illecito ai partiti, mentre per altri indagati è scattata l'accusa di corruzione; una storia che che ha sconvolto l'Italia oltre che Venezia. Oggi vorrei proporvi un intervista a Alessandro Baglioni, Vicepresidente del Consiglio di Municipalità di Favaro Veneto e consigliere con incarico speciale sui tema della mobilità e delle politiche politiche giovanili che ringrazio per metterci la faccia.

Quale è la sua impressione sullo scandalo?Cio' che mi ha colpito maggiormente è quanto radicato fosse il malaffare, con il coinvolgimento della politica, delle imprese e degli organi che hanno il compito di vigilare. Dubbi intorno al MOSE ce n'erano tanti, a partire dalla procedura di affidamento dei vari lavori, mediante un concessionario unico (il Consorzio Venezia Nuova) e non le consuete procedure di gara; ma il numero dei soggetti coinvolti e le dimensioni della vicenda superano i miei timori più pessimistici.

Il MOSE è un progetto costato molto, quale il suo coinvolgimento nelle scelte?Nullo. Innanzitutto per motivi anagrafici: quando il Consorzio Venezia Nuova ha preso vita io dovevo ancora nascere; la mia attività politica inizia con la nascita del Partito Democratico, quando ormai tutte le decisioni risultano prese e l'opera è già in fase di realizzazione.

Altra motivazione è quella geografica: le scelte del MOSE sono avvenute principalmente a Roma. Vale la pena di ricordare che il PD veneziano ha sempre avuto una posizione assai critica su quest'opera, criticando la scelta di un concessionario unico e la ripartizione delle risorse destinate alla Legge Speciale, praticamente tutte dirottate sul MOSE lasciando a secco la manutenzione della Città.

Come viene scelto il candidato sindaco e che tipo di selezione si è fatta nel PD per le cariche pubbliche?Giorgio Orsoni era stato scelto attraverso le primarie di coalizione, aperte anche agli elettori del centrosinistra non iscritti ai partiti. Nel 2010 parteciparono in tre (Orsoni, Gianfranco Bettin e Laura Fincato) e Orsoni le vinse, con il 46% dei voti. Anche il prossimo candidato sindaco verrà individuato attraverso le primarie.

Quali mosse per recuperare la fiducia? Si pensa alle dimissioni del consiglio comunale che ha portato a tale situazione?Il tempo ha fornito la risposta: dopo le fortissime pressioni arrivate dal PD e dalla coalizione, che avevano minacciato le dimissioni in blocco dei consiglieri, il Sindaco venerdì scorso ha dapprima revocato la giunta, assumendo tutte le deleghe personalmente e ha poi presentato le dimissioni. Va ricordato che le dimissioni del Sindaco per legge diventano efficaci dopo 20 giorni. In questo periodo il Consiglio Comunale è operativo, e si cercherà di votare il bilancio consuntivo 2013, atto da approvare entro il 30 giugno per non incorrere nelle sanzioni previste dal patto di stabilità.

Una doverosa precisazione: l'intero Consiglio Comunale e gli Assessori sono del tutto estranei alla vicenda giudiziaria, e la Procura ha affermato che nessun atto dell'Amministrazione risulta viziato.

Che cambiamento nella politica locale si prevedono? Come evitare tali fenomeni di corruzione?La vicenda ha scosso profondamente il mondo politico. Il Partito Democratico veneziano sta gestendo, in costante collegamento con la segreteria nazionale, le delicate fasi di questi giorni, al fine di guidare il Consiglio Comunale negli ultimi giorni della consiliatura.

Coloro che saranno ritenuti responsabili dalla magistratura verranno ovviamente esclusi. Il Segretario Provinciale PD Marco Stradiotto ha inoltre avviato una commissione interna per verificare i bilanci degli ultimi anni.

Un altro obiettivo sarà quello di aumentare la trasparenza delle campagne elettorali, per evitare il ripetersi di finanziamenti anche leciti ma inopportuni.

Andrà fatta una profonda analisi dei fatti e andranno presi gli opportuni provvedimenti, affinché si impedisca il ripetersi di fatti simili, che oltretutto danneggiano il lavoro onesto della stragrande maggioranza delle persone e minano la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Non sono a conoscenza dei provvedimenti che intende prendere Forza Italia, che ha alcuni esponenti (Galan e l'ex assessore regionale Chisso) sui quali pendono accuse di corruzione per un periodo molto lungo.

sabato 14 giugno 2014

La Variante PRG a Canal San Bovo: presentazione iter, e principi

Il 10 giugno si è tenuta una riunione organizzata dall'amministrazione comunale di Canal San Bovo aperta a tutta la popolazione che presentava l'iter per la variante al PRG che si intende portare avanti. Sebbene ci sia stato l'avviso e il tema sia importante, la popolazione è stata assente come anche l'incaricato per redazione la variante Vittorio Cerqueni. Se nel caso dell'incaricato alla redazione c'era una giustificazione per sopravvenuti impegni (perchè anche consigliere del comune Transacqua c'era consiglio comunale) l'assenza della popolazione è difficile capire la motivazione quasi che ci sia stato disinteresse.

La legge della Provincia Trento 3/2014 approvata il 22 maggio 2014 ha modificato la precedente è ha previsto una maggiore partecipazione della popolazione in ambito di programmazione urbanistico/edilizio per evitare contenzioso ex post, in quanto sebbene lamentele ci saranno sicuramente una volta approvata è da constatare se non si partecipa quando si può si è colpevoli.

Perchè della variante. La sindaca Mariuccia Cemin esprime la volontà di portare avanti tale variante col fatto che molte problematiche dal 2008 si sono accumulate e oltre al fatto che il piano a 9 anni e scadrebbe il prossimo anno. La scadenza del PRG farebbe tornare diverse aree edificabili dei piani attuativi ad un coefficiente da area agricola. Tale variante si voleva già fare 2 anni fa ma solo ora si è riusciti mettere in bilancio le risorse (48000 euro) che poi con trattative con l'incaricato verranno usate per 36000 euro.

L'iter. Prima di descrivere l'iter è subito da dire che tale variante non sarà portata a termine dall'amministrazione Cemin, ma solo impostata dalla stessa, infatti nei sei mesi dalla chiusura del mandato la normativa vieta approvazioni delle varianti.

L'11 luglio dopo 30 giorni dall'avviso si chiuderà il termine di presentazione delle "proposte collaborative" della popolazione e dal 12 luglio il progettista inizierà ad esaminarle e ha verificare quelle possibili intrecciando la normativa e gli altri piani non ultimo il Piano Territoriale della comunità. Terminato il lavoro del tecnico si avrà la prima adozione che vedrà correre in parallelo due percorsi: quello della popolazione e della provincia. Nel primo si potrà da parte della popolazione visionare il piano per 60 giorni proponendo osservazioni che verranno pubblicate per 20 giorni a cui seguiranno 20 giorni per osservazioni sulle osservazioni. Nel secondo percorso invece la provincia avrà 90 giorni per convocare la conferenza dei servizi per ottenere i pareri necessari. Entro 120 giorni dal termine di tale fase si avrà l'adozione definitiva costruita tenendo conto ciò che emergo. Dalla adozione definitiva ci sono 60 giorni per la provincia di chiudere l'iter.

Cosa si intende fare. Assistita, come sull'iter, dal tecnico Leonardo Del Vasto (dipendente comunale) la sindaca presenta cosa si intende fare. Per prima cosa si vuole portare nel PRG ciò che emerge da altre piani che interferiscono sulla materia tra cui anche la carta di sintesi del rischio idrogeologico e rendere il PRG coerente agli stessi. Questo è dovuto al cambio della normativa che nell'ultima versione chiede anche di tenere in considerazione dello stralcio del piano Terittoriale della Comunità di Valle anche se non approvato definitivamente. In tal senso si vuole far propri i principi contenuti dello stesso evitando di creare zone scollegate (ad esempio residenziali ove non ci sono servizi) come successo a Canal di Sotto e che per molti aspetti crea problemi.

Si potrà inoltre la possibilità di chiedere la schedatura delle baite non schedate gratuitamente col piano baite della comunità di valle (per mancanza fondi) prevedendo che si possa a proprie spese proporre una schedatura. Chi ha già la baita schedata col piano baite 2011 potrà proporre la modifica della scheda sempre a proprie spese.

Si prevede di rivedere la schedatura in centro storico per poter far fronte a problematiche emerse come nel caso della richiesta di poter costruire degli abbaini.

Da sottolineare tra chi ha proposto domande Corona Antonia che ha chiesto se esistono varianti pubbliche magari prevedendo i parcheggi anche al limite del paese per Canal San Bovo. Alla stessa la sindaca risponde che effettivamente il problema parcheggi, dopo il fallimento di varie ipotesi, sono di difficile collocazione. Essendoci le variante puntuali, strumento già usato, non esiste la necessità di varianti pubbliche ma che molto sarà costruito sulle proposte della popolazione. Si intende mantenere la previsione della strada di circonvallazione di Prade tra Villanova/Poli che potrò venir fatta se arriveranno risorse. Più difficile la realizzazione circonvallazione Canal San Bovo che comunque si mantiene in piano. L'area artigianale è stata messa in zona ove non era presente urbanizzazione. In previsione di una sua espansione che pare esserci va prevista nel PRG la strada di accesso che attualmente avviene in modo non adeguato dal ponte di Ronco. Sebbene altri interventi sono stati fatti questo era per me il più rilevante.

martedì 10 giugno 2014

Apertura dei termini per la presentazione di proposte di variante al Prg di Canal San Bovo

Trasparenza in Sanità: il progetto DoveSalute del Ministero della Sanità

Il 2014 ha visto nascere un nuovo progetto per la pubblica amministrazione verso la trasparenza. Il progetto in questione è DoveSalute.gov.it. Tale portale ricalca il modello che già in ambito del consumo di prodotti, servizi si è affermato dando la possibilità di trovare ciò che serve potendo valutare gli stessi e potendo vedere le valutazione degli altri.

Il progetto Dove Dovesalute.gov.it è stato partito con le strutture ospedaliere riconosciute come Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Allo stato sono state inserite 65 sedi operative collegate a 44 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) distribuiti sul territorio nazionale, direttamente vigilati dal Ministero della Salute.

Allo stato è possible ottenere indicazioni relative alle strutture che svolgono l’attività di assistenza e di ricerca, le quali sono direttamente inseriti dagli IRCSS di riferimento. Si possono inoltre valutare la struttura sanitaria lasciando un commento con la valutazione della stessa su tutti gli aspetti del servizio. Per fare ciò si deve inserire i propri dati la propria email e la data di visita della struttura. E' inoltre liberamente leggere le valutazioni di chi ha già visitata le strutture sanitarie potendo così compiere scelte consapevoli.

Progetti a breve. Il prossimo che il Ministero della Salute compirà è l'implementazione della "OncoGuida" che fornirà elementi utili ai cittadini interessati alla patologia.

La prospettiva. In prospettiva il Ministero guarda al portale come ad un servizio globale in cui il cittadino possa avere un informazione completa in campo sanitario implementando anche le informazioni relative all'attività sanitaria territoriale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, farmacie) previo accordo con le Regioni e le Province Autonome, con i policlinici, le aziende ospedaliere, gli ospedali e le case di cura convenzionate. Accordi che verranno pubblicizzati sul sito del portale.

I costi. Il costo di tale attività di trasparenza attraverso i portale è essenzialmente assorbito dalle mansioni quotidiane svolte dal personale operante nel Ministero.

mercoledì 4 giugno 2014

Variazione PRG del Comune di Canal San Bovo: riunione pubblica

Martedì 10 giugno 2014 ore 20.30 presso la sala consiliare del comune di Canal San Bovo si terrà una riunione, pubblica, a cui è invitata la popolazione a partecipare, per la presentazione della procedura di avvio di una variante al piano regolatore comunale. Sarà presente l'architetto Vittorio Cerqueni incaricato dell'ammministrazione per la variante.

Tale variante era stata già accennata nel corso delle assemblee di frazione in particolare di Zortea ove si era anche fatto riferimento alla previsione di 48000 euro per la sua redazione(è possibile trovare un resoconto qui).

Dal 1/12/2013 al 30/06/2014 erano stati aperti i termini per la schedatura a spese della baita per poter poi procedere anche con interventi di manutenzione più cospicui sui fabbricati potendo anche fare, se possibile, anche cambi d'uso.

Una riunione quindi importante che chiarirà come si procederà a tale variante e dove forse ne verrà illustrata una bozza.

La sfida del welfare: il caso Val di Fiemme

Mantenere il welfare passato e magari poter rispondere a nuovi bisogni è sempre più difficile. Un settore del welfare che particolarmente è in sofferenza e quello sanitario. Nella provincia di Trento alcuni pezzi del welfare vengono lasciati alle Comunità di Valle che possono decidere in autonomia.

Il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti chiede lumi, attraverso un interrogazione a risposta immediata, circa i trattamenti a disabili in Val di Fiemme; i quali hanno visto una revisione delle modalità di accoglienza nel 2014. In tale anno infatti i è proceduto ad informare i familiari degli anziani disabili delle strutture residenziali e semi-residenziali della necessità di dimettere gli ultrasessantacinquenni per far spazio a soggetti di età inferiore. Lo stesso chiede come si intenda garantire a tutti i disabili anziani del Trentino pari trattamento a prescindere dall'età visto anche che altre Comunità hanno soluzioni diverse.

Il problema ha appurato l'assessora Borgonovo Re riguarda la sola val di Fiemme ed è figlio della qualità della vita e dei servizi che accompagnano oggi queste persone con disabilità oggi permettono di raggiungere età un tempo precluse a questi soggetti. Per questo la rete dei servizi sia pubblici che del privato-sociale deve trovare soluzioni nuove e adeguate, senza dimenticare l'esigenza di inserire nei servizi i soggetti disabili di età inferiore.

Va inoltre rispettata, per l'assessora, l'autonomia delle scelte della Comunità di valle, la cui scelta, si presume, sia stata preceduta da una verifica della possibilità di assicurare alla persona affetta da disabilità le stesse prestazioni ad essa garantite negli ultimi anni accogliendola in un'altra e diversa struttura di assistenza e per il medesimo arco temporale richiesto. In conclusione ha la stessa inoltre evidenziando che la sfida posta dalla disabilità adulta e dal susseguirsi di domande di ingresso nelle strutture, "ci obbliga a moltiplicare e differenziare i servizi in rapporto alle esigenze delle singole persone".

Maurizio Fugatti rispetta la scelta della Comunità di Val di Fiemme non condividendo e ritenendola inoltre spiacevole figlia non si sa se della razionalizzazione o altro.

martedì 3 giugno 2014

Il Social Housing in provincia di Trento

La Provincia di Trento è spesso intervenuta nel campo immobiliare garantendo alloggi sociali alle fasce più bisognose della società.

L'ultima operazione è stata messa in campo attraverso il Fondo Housing Sociale (cui la Pat partecipa con 8 milioni di euro) acquisendo il Lotto 2 del complesso Corti Fiorite (Trento) per realizzare 76 alloggi a canone moderato ad un costo, a detta del conigliere M5S Filippo Degasperi, del 30% più alto del previsto. Tale operazione porta a riconoscere alle ditte artigiane solo il 36% delle loro spettanze; mentre sarà interamente soddisfatto il credito vantato dalle banche extraprovinciali. Con un interrogazione immediata il consigliere chiese se la Giunta abbia avallato l'iniziativa, con quali criteri, e se non ritenga opportuno vietare operazioni con società che non si impegnino ad accordare integralmente quanto dovuto ai fornitori, specie se si tratta di ditte locali.

L'assessore Daldoss affermò che la Giunta non è competente ad approvare l'operazione partecipando la PAT alla governance del fondo con funzioni esclusivamente consultive in merito a possibili conflitti di interesse. Non trova riscontro che il costo degli alloggi sarebbe superiore al 30% rispetto alle ipotesi inizialmente previste. In termini generali, le operazioni che la SCR compie sul mercato avvengono in un contesto di regole chiare e definite. Il 60% di questo fondo è di cassa depositi e prestiti che sulla redditività del fondo è molto intransigente. Per il resto, sulle attività che si svolgono sul territorio occorre tener conto che la società si trova a verificare operazioni che sono largamente superiori a quelle che di fatto potrà chiudere, perché le difficoltà del settore immobiliare sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di contemperare questa situazione con le esigenze di non avere grandi perdite per chi ha fatto un investimento.

In fase di replica Desaperi conferma le sue preoccupazioni visto anche che con Itea Spa si spendeva meno.