mercoledì 29 aprile 2015

Ultimo consiglio comunale dell'attuale mandato amministrativo a Canal San Bovo

Il 10 maggio 2015 si terranno le elezioni comunali, ma prima delle stesse c'è tempo per un nuovo Consiglio Comunale a Canal San Bovo. E' apparsa infatti oggi sul sito dell'Albo Telematico la convocazione con urgenza per domani 30 aprile 2015 alle ore 18 in sala consiliare per trattare i seguenti temi:

  1. Verbale della seduta 23/03/2015;
  2. Esame piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie dell'art. 1, comma 612 della Legge 23 dicembre 2014;
  3. Esame variazione limiti del piano attuativo in loc. Giare di Canal San Bovo;
  4. Esame modifica al regolamento edilizio comunale;
  5. Esame regolamento per il servizio pubblico non di linea mediante noleggio con conducente;
  6. Esame modifica all'art. 11 comma 4 del regolamento I.M.I.S.;
  7. Esame del regolamento dell'informazione e di gestione dell'Albo Pretorio Elettronico;
  8. Esame variazione al bilancio di previsione esercizio 2015;

  9. Esame rendiconto del Corpo dei Vigili del Fuoco anno 2014;
  10. Esame redinconto del comune esercizio finanziario anno 2014.

Tanti punti in quest'ultimo consiglio comunale che non risulta essere per nulla una formalità visto i temi che si trattano tra i quali anche una variazione di bilancio di previsione 2015 di fine mandato. Tutti i temi sono comunque importanti per l'incisività che gli stessi possono avere sul futuro del comune e per questo invito come sempre la popolazione a partecipare sapendo benissimo che anche l'orario non incentiva alla partecipazione.

domenica 26 aprile 2015

Verso il piano della salute della provincia di trento: incontro con gli esperti presso la sede della Comunità di Valle di Primiero

Domani, lunedì 27 aprile 2015, presso la Sala Negrelli della Comunità di valle di Primiero saranno presenti gli esperti del Dipartimento provinciale della Salute e solidarietà sociale e del Progetto Trasparenza e Partecipazione della Provincia che daranno informazioni sul piano e indicazioni su come accedere alla piattaforma online IOPARTECIPO.

Appuntamento importante questo perchè sulla piattaforma IOPARTECIPO sarà possibile per i cittadini consultare, commentare e contribuire alla costruzione del Piano per la Salute del Trentino 2015-2025.

La salute riguarda tutti. Salute non è solo servizi sociosanitari, prevenzione, cura ma anche istruzione, urbanistica, sicurezza, cultura, turismo, alimentazione, qualità di vista, benessere e ambiente..

La locandina

lunedì 20 aprile 2015

Alto Garda: preoccupazione per il piano di Itea per l'Alto Garda: la risposta Itea

Negli ultimi mesi sui giornali è trasparita la preoccupazione degli inquilini a cui è arrivata una lettera di far pervenire l'interesse a riscattare l'appartamento altrimenti si aprono davanti agli stessi due strade trovare un'altra sistemazione ITEA o andare sul mercato privato. Chiariamo la situazione grazie ad alcune domande a cui Michela Del Rossi ha risposto e la quale ringraziamo.

Qual è il vostro piano di dismissione degli appartamenti nell'Alto Garda? Il Piano straordinario per l'edilizia sociale 2007-2016 prevede la predisposizione da parte di Itea Spa di un Piano strategico di razionalizzazione del patrimonio abitativo attraverso operazioni di acquisto, vendita e dismissione degli alloggi a prezzi di mercato. Al fine di semplificare la gestione del patrimonio ad uso abitativo e salvaguardare l’unitarietà dei propri fabbricati ITEA S.p.A. ha dunque elaborato e integrato negli anni un piano di cessione che comprende un “elenco di alloggi in possibile cessione” ubicati in quegli edifici dove la Società risulta proprietaria al massimo del 25% del numero complessivo di alloggi esistenti. La scelta di razionalizzazione delle risorse che sottostà a questa decisione tiene conto delle conseguenze economiche e di gestione che la Società deve affrontare in una posizione minoritaria: a partire dai costi del personale che è tenuto a partecipare alle assemblee condominiali fino alla compartecipazione nei costi di gestione delle parti comuni e nelle spese di manutenzione straordinaria che potrebbero interessare l’edificio dove Itea riveste un ruolo di semplice condomino.

Ad oggi, gli alloggi elencati nel Piano di cessione sono 429, 104 dei quali risultano ceduti, alcuni venduti agli inquilini che occupavano l’immobile e altri con procedure ad evidenza pubblica. In particolare, gli immobili inseriti nell'elenco delle possibili cessioni nel territorio della Comunità Alto Garda, localizzati nei comuni di Riva del Garda, Arco, Dro e Mori, sono 35 e di questi 4 risultano ceduti o in fase di cessione.

Ovviamente l’eventuale cessione di tali immobili richiede un approccio graduale e rientra in una programmazione decennale che consente di innescare un meccanismo virtuoso tra i costi risparmiati per la gestione degli immobili distribuiti sul territorio “a macchia di leopardo” e le risorse da reinvestite in programmi di manutenzione del patrimonio immobiliare in totale gestione Itea.

. Come si risponde agli inquilini ITEA preoccupati vedendosi senza appartamento se non acquistano l'appartamento che usano o sono disponibile a cambiarlo? La proposta di cessione dell’immobile al nucleo familiare che abita l’alloggio è un atto dovuto. Nel caso in cui l’immobile risulti idoneo alla cessione, l’iter di dismissione prevede che la Società contatti prioritariamente l’inquilino che abita l’unità abitativa sondando l’interesse di valutare o meno un eventuale acquisto dell’alloggio. Se l’inquilino si mostra interessato, la Società provvede ad effettuare una stima dell’immobile. Alla ricezione della stima sarà poi facoltà dell’inquilino dare seguito o meno all'acquisto dell’immobile a prezzi di mercato. Qualora, invece, l’inquilino non risulti interessato all'acquisto è intenzione della Società, valutate attentamente le condizioni e le esigenze del nucleo familiare, negoziare con il nucleo la fattibilità di un cambio alloggio accollandosi gli oneri di trasloco. Questo è quanto è stato proposto a 237 nuclei familiari che abitano altrettanti alloggi ubicati sul territorio Trentino (di cui 24 nella Comunità Alto Garda) e che rientrano nell'elenco degli alloggi cedibili. Come è possibile constatare dal contenuto della lettera (pubblicata su www.itea.tn.it ), la Società si rivolge alla propria utenza domandando di manifestare, entro i 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, l’eventuale interesse all'acquisto dell’immobile. Gli utenti, come indicato nel testo della lettera, possono contattare gli uffici preposti per ricevere maggiori informazioni e chiarimenti sulla proposta di vendita. Finora, sul totale delle 24 lettere destinate ai nostri utenti dell’Alto Garda, gli uffici hanno ricevuto 14 chiamate dalle quali risulta che 5 di questi nuclei desiderano ricevere una valutazione di stima dell’immobile mentre gli altri 9, non interessati all'acquisto dell’immobile, sono stati rassicurati sulle procedure e sui tempi di valutazione che la Società effettuerà sull'immobile.

Come mai non si è dato risposta alla Comunità di Valle dell'Alto Garda che aveva proposto di ottenere gli appartamenti sfitti dell'ITEA per ristrutturarli? La proposta più volte riportata nelle pagine dei quotidiani, non è stata mai formalizzata dalla Comunità di valle. Ad oggi infatti la Società, che consegna mediamente 350 alloggi di risulta al'’anno su tutto il territorio provinciale, non ha ancora ricevuto una proposta di convenzione da parte della Comunità. Se quest’ultima dispone, infatti, di risorse eccedenti che possono essere impiegate in lavori di manutenzione e di ristrutturazione degli alloggi di risulta la Società è pronta a valutare un’eventuale proposta che dovrà tener conto non solo delle risorse umane necessarie per la gestione di tali lavori ma anche di un risarcimento per le aziende aggiudicatarie dei lavori. Tali lavori, infatti, sono stati affidati mediante gare d’appalto ad evidenza pubblica alle ditte specializzate che operano sul territorio.

È bene precisare che per quanto attiene i tempi di lavorazione degli alloggi di risulta questi non sono oggettivamente comprimibili anche alla luce del fatto che i contratti di appalto delle 10 zone manutentive sono stati aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in cui la variabile “tempo” ha costituito un importante elemento di valutazione ed è ora elemento contrattuale.

Nel caso specifico della Comunità Alto Garda, Itea, oltre alla consegna di 13 alloggi nel 2014, sta lavorando per la messa a disposizione di 62 alloggi di risulta. Si stima che una trentina di questi sarà consegnata entro i prossimi 2/3 mesi mentre i restanti, che necessitano di lavori più complessi, saranno consegnati entro la primavera del 2016.

Ricordiamo che la Società ha coinvolto le Comunità di valle nella indicazione delle priorità da selezionare inviando lo specifico elenco di alloggi di risulta classificati per tipologia di intervento. Tale programmazione va nella direzione intrapresa della Società di minimizzare i tempi e i costi per la messa a disposizione degli alloggi e dalla necessità di assicurare, ove possibile, un flusso di alloggi di risulta per ciascuna Comunità di valle tale da raggiungere una percentuale di soddisfazione del bisogno non inferiore al 5% ( i.e. Consegne su domande).

venerdì 17 aprile 2015

Elezioni comunali 2015 a Ivano Fracena: la lista Insieme per Castel Ivano

Le elezioni comunali del 10 maggio 2015 coinvolge se non tutti i comuni del Trentino, per via di referendum su eventuali fusioni o rinnovi anticipati, coinvolge la maggior parte delle amministrazioni comunali. Oggi conosciamo meglio la lista "Insieme per il Comune di Castel Ivano", che si presenta a Ivano Fracena, grazie al suo candidato sindaco Giacomo Pasquazzo.

Con quale programma si presenta come candidato sindaco alle elezioni comunali 2015 a Ivano Fracena? La lista "Insieme per il Comune di Castel Ivano" si presenta alle prossime elezioni del 10 maggio 2015 ad Ivano Fracena con un programma chiaro. Vogliamo che la parola torni ai cittadini. Questo è il punto cruciale del nostro programma. In una parola, partecipazione. La lista è composta da un gruppo di persone che prima di tutto chiedono di potersi esprimere sul futuro della propria Comunità. In questi mesi abbiamo sperimentato una certa opacità, una sorta di paura da parte dell'Amministrazione uscente nell'indire un referendum sulla fusione dei Comuni richiesto da più di 100 cittadini in un paesino di poco più di 200 aventi diritto al voto. Noi vogliamo che i cittadini possano decidere e possano essere artefici del proprio futuro. Partecipazione che si tradurrà in un referendum sulla fusione, che si terrà dopo una campagna informativa.

Il tema delle fusioni in Bassa Valsugana è all'ordine del giorno. Lei vorrebbe secondo quanto dicono la fusione del comune di Ivano Fracena nel comune unico di Castel Ivano, è così? Quale tappe per arrivare a tale risultato se diventa sindaco? Già dal nome della lista si evince che la proposta amministrativa sarà quella di costruire un progetto con il nuovo Comune di Castel Ivano. Non solo la storia ma anche il presente ci impongono di ragionare in rete con i Comuni di Spera, Strigno e Villa Agnedo, con cui condividiamo i servizi essenziali, come l'acqua e le scuole; le tappe sono l'informazione rispetto alla cittadinanza sul tema, in modo che i cittadini siano consapevoli e liberi di decidere nel merito e che possano votare con tutti gli elementi necessari al referendum che si potrebbe svolgere nel giro di un anno.

Come conciliare le altre proposte del programma con la fusione entro un anno nel comune di Castel Ivano? Le altre proposte programmatiche verranno concertate con la popolazione. A partire da un piano di investimenti e valorizzazione condiviso. Senza tralasciare una oculata gestione di un bilancio sempre più magro, viste le ridotte dimensioni del Comune.

giovedì 16 aprile 2015

Verso un comune unico di Soprapieve: parte la campagna referendaria di avvicinamento al referendum del 7 giugno 2015

Lunedì 13 aprile 2015 si è aperta all'Auditurium di Transacqua la campagna referendaria che porterà il 7 giugno 2015, data annunciata come probabile del referendum, i residenti ad esprimersi sulla possibilità di creare un comune unico del Sovrapieve chiamato San Martino-Primiero. E' stata un'apertura di campagna contrassegnata con una protesta all'esterno dell'Auditorium per l'abbandono del progetto di sede della scuola musicale a Mezzano.

Il sindaco di Transcqua ha l'incombenza di aprire la serata salutando tutti e facendo alcune riflessioni circa la difficoltà a volte di vedere i confini dei vari comuni almeno per quelli che vanno a fusione Transacqua, Tonadico, Siror, Fiera di Primiero. A voluto salutare anche i manifestanti all'esterno dell'Auditorium.

E'stata poi la volta del sindaco di Siror Walter Taufer che ha voluto ripercorrere i passi e di come si è ritenuto che la fusione a quattro sia quella attualmente possibile anche se è aperta a chi volesse venire in futuro. A voluto sottolineare che sul tema per esprimersi in modo realmente democratico ci si deve informare e queste serate sono qui per quello.

Non c'era il sindaco di Fiera di Primiero per altri impegni che però ha inviato un delegato, il quale ha puntato sull'informazione che deve raggiungere tutta la popolazione. Lo stesso fa presente che può esser trovato materiale, interviste sul tema del comune Unico di cui qui si parla sul www.comuneprimiero.tn.it. Si ringrazia inoltre il Comitato per un primiero meno diviso.

Chiude la prima carrellata dei sindaci Aurelio Gadenz di Tonadico che che mette in luce come la fusione porti alla formazione di un comune di grande dimensione 200 Kmq e di all'incirca 5000 abitanti. Lo stesso ritiene che i cittadini siano pronti se informati e l'informazione deve arrivare a tutti i cittadini.

Il presidente del Consorzio dei Comuni e del Consiglio delle Autonomie, Paride Gianmoena, ha avuto il compito di entrare nel merito spiegando che l'attuale fase di crisi è diversa dal passato. Si fa presente poi che i modelli del consorzio dei comuni dimostrano che un comune di 2500-3000 abitanti raggiunge la miglior efficienza nell'erogazione dei servizi e che ciò poi rimane stabile fino a 20000-30000. Si hanno davanti due strade nell'attuale contesto normativo: la fusione o le gestioni associate. Nel primo caso si ha un comune che gestisce tutte le sue funzioni, mentre nel secondo caso ci sarà un comune capofila e verranno gestiste mole funzioni dalla segreteria, ragioniera, urbanistica, etc. in modo associato con lo svantaggio che per fare un esempio calzante si gestiranno si i bilanci con un unico ufficio che però redarrà 5 bilanci. Le stesse andranno varate entro 7 mesi da quando la nuova amministrazione verrà eletta altrimenti ci sarà il commissariamento.

Per quanto riguarda il processo di fusione con la Legge provinciale 11/2014 si è permesso di derogare ai termini precedenti potendo presentare progetti di fusioni entro il 10 marzo. La presentazione ha richiesto la delibera dei consigli comunali dei comuni coinvolti più la raccolta del 15% delle firme tra i residenti, in futuro basterà raccogliere entro il 20% di firme. Nel caso il referedum raggiunga il quorum del 40% degli elettori e votino a favore il 50+1% dei votanti verranno progati gli organi degli attuali comuni fino al 31 dicembre 2015 e dal 1.1.2016 si avrà il nuovo comune. La votazione degli amministratori del nuovo comune avverrà in primavera 2016. In caso contrario in autunno si voteranno gli amministratori dei comuni attuali.

Gli attuali contributi per la fusione verranno ancora concessi per 20 anni per le tornate referendarie che non sono ancora partire essi saranno limitati per 10 anni.

L'assessore provinciale Carlo Daldoss dopo aver salutato gli amministratori fa presente che il momento attuale è di cambiamento e nulla sarà come prima. La stessa provincia col patto di Milano e poi con Patto di garanzia ha portato ad un irrigidimento delle risorse anche a livello provinciale di 1,3 miliardi. L'esperienza delle comunità di Valle non è stata molto felice ma servono scelte forti per dare una strategia ai territori. Entro i primi mesi del 2016 dovranno partire le gestioni associate. Serve responsabilità verso i cittadini. L'urbanistica andrà gestita nell'ambito e ci saranno modifiche per quanto riguarda la normativa sui PRG.

Altra questione affrontata dall'assessore la scelta della classe dirigente in un momento di disaffezione verso la politica che vede molti comuni andare con una lista unica e ciò rende difficile migliorare la classe dirigente.

In ultima analisi l'assessore ritiene che non solo dal punto di vista finanziario ma per dare nuove opportunità le fusioni sono la strada maestra. Molte delle motivazioni come l'identità sono solo scuse. Rimanere piccoli non è di per se un valore e chi non si fonde potrebbe aver difficoltà per un mondo sempre più complesso.

Grazie a Radio Primiero la serata era possibile seguirla alla radio come anche il dibattito che ne è seguito e che potete ritrovare qui. Non è stato un dibattito a dire il vero acceso pochi interventi dovuto forse ai troppi richiami al fatto che si era su radio primiero da parte di Partel Roberto o proprio perchè il tema ha avuto un taglio troppo generale non scendendo nel caso concreto.

Il dibattito seguito alla serata del 13 aprile 2015 sul referendum sul comune unico di Soprapieve.

Il dibattito è stato per la prima serata di avvicinamento al referendum del 7 giugno 2015 sul Comune Unico San Martino- Primiero è stato aperto da Flavio Zortea. Lo stesso poneva il tema che un comune anche per pochi voti può affossare tutto. A suo dire andava studiato un quesito che possa portare gli altri comunque a procedere o che comunque una maggioranza calcolata su tutti i comuni. Lo stesso si chiedeva perchè non si sono fatte fusioni in Val di Sole e Fiemme.

Daniele Gubert pone la questione che il Comitato per un primiero meno diviso era partito per un fusione a 8 e non di alto tipo e in tal modo si avrebbe avuto una semplificazione togliendo anche la comunità di Valle. Sembra quasi che si sia voluto arrivare alla soglia dei 5000 abitanti per evitare le gestioni associate.

Gianmoena Paride, presidente del Consorzio del Comuni fa presente che il quesito segue le regole da rispettare e torna sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum e sul fatto che è responsabilità dei territori decidere Sul fatto che non ci sono proposte non è vero. Lui come sindaco di Varena aveva portato con Daiano e Carano la possibilità di fusione, ma poi Daiano che è in mezzo agli altri due non ha voluto procedere.

Anche Daldoss si è espresso per la scelta da parte dei territori e sul procedimento che ha portato alla richiesta del referendum. Sui ricorsi, tema da me sollevato, presentati da Erwin Filippi Gilli fa presente che sono stati respinti dalla giunta provinciale e che si ritengono infondati e comunque rimane se riterrà lo stesso di andare avanti ricorrere al tar. L'assessore fa presente che Monclassico, Dimaro, Folgarida vanno verso fusione e che ciò visto uno sforzo di Monclassico enorme che non è presente nel nome. Si è appena concluso la fase di sondaggio in quella zona come già successo in passato in Primiero. Nessuno avrebbe pensato che allo stato attuale ci potesse essere 1/3 dei comuni che pensa ad una fusione.

Sul tema scuola musicale che ho portato come emblema dello scarso lavoro assieme viene visto come strategico da parte di Partel Roberto che però vede nell'indecisione dei sindaci la causa del fallimento dell'operazione. Sul punto Walter Taufer fa presente che l'accordo dei sindaci è stato trovato e poi la provincia si è tirata indietro.

Sul fatto dei ricorsi Walter Taufer non vede in ciò e nella questione della mancata realizzazione della scuola musicale una possibilità di smarrimento dell'elettorato e che poi toccherà anche alla Provincia di Trento riformarsi. La serata viene chiusa dai sindaci invitando ad informarsi e arrivare al voto informati qualsiasi idea si abbia.

Non c'è stata la frotta di persone che chiedeva chiarimenti o che voleva dire la sua e veramente non saprei come interpretare ciò, se non che siamo ancora a 2 mesi in una fase interlocutoria ove si usano ancora temi generali.

lunedì 13 aprile 2015

Avvenuta la sostituzione delle pensiline di Trentino Trasporti di Lausen e Caoria nel Comune di Canal San Bovo

Era marzo che si segnalava la condizione della pensilina di Lausen nel comune di Canal San Bovo che vedeva nei sostegni a terrà parti marce. Della cattiva condizione di questa pensilina Trentino Trasporti dimnostro dui esserne a conoscenza e promisi di sostituire questa e quella a Caoria che versava in medesime condizioni, ne parlavo proprio qui.

Si può dare atto dalla foto presentata qui relativa Lausen che Trentino Trasporti ha mantenuto la parola data e in meno di un mese ha sostituito le pensiline in questione.

Tutte le foto

venerdì 3 aprile 2015

Povertà, accattonaggio, disabilità conosciamo il candidato dei Verdi del Trentino alle elezioni comunali 2015 di Trento Gianpiero Robbi

Oggi conosciamo il candidato dei Verdi per le elezioni comunali 2015 di Trento Gianpiero Robbi partendo da dei temi affini a quelli presentati dallo stesso con una lettera all'Adige del 29 marzo 2015 ove parla di povertà.

Ha avuto altre esperienze politiche in passato? Io ho partecipato come candidato alle scorse elezioni provinciali per il movimento cinque stelle. Non ho mai ricoperto nessun incarico politico con nessuna formazione politica ovviamente. Per le prossime elezioni amministrative sono stato contattato dai verdi del Trentino che mi hanno dato la possibilità di presentarmi come candidato consigliere.

In una sua lettera all'Adige del 29 marzo 2015 parla di un fondo per la povertà alimentato i soldi proveniente da rinuncia dei gettoni di presenza, non sarebbe meglio incamerarli al bilancio pubblico per interventi per migliorare la condizione di tutte le persone? Non si dovrebbe la repubblica garantire l'uguaglianza delle condizioni di partenza e poi valorizzare il merito e come si inserisce tale fondo povertà in tale solco? Va bene lo stesso, a patto che questi soldi vadano effettivamente alle persone che ne hanno bisogno e non che magari ritornino indietro all'amministrazione pubblica per alimentare o per fare cose che dopo andrebbero a guastare la manovra di chi restituisce questi soldi. Ripeto, nella lettera che lei ha letto sul giornale io parlavo che questi soldi devono servire a chi ne ha effettivamente bisogno.

L'accattonaggio e l'elemosina come si può regolamentare anche in considerazione di cosa fatto a Pergine Valsugana? Come proteggere i cittadini dalle richieste pressanti di elemosina e dall'accattonaggio molesto? L'accattonaggio va contrastato, ci sono delle leggi e regolamenti comunali che vanno rispettati. Dobbiamo andare alla fonte però, cioè ai criminali che sfruttano queste persone, perché la maggior parte delle persone che fanno accattonaggio e chiedono elemosine, sono costretti da veri e propri criminali. Tutto questo deve rientrare in un progetto per la sicurezza della città dove poter intervenire su queste persone non sanzionandole ma aiutandole a venire fuori da questa situazione di abbandono inserendole magari in dei progetti di recupero finanziati proprio dai soldi restituiti da tutti i politici, parlo anche a livello provinciale ovviamente. Non ci devono essere questioni razziali, purtroppo si finisce sempre lì per una propaganda del centro destra sbagliatissima.

Come migliorare le condizioni dei disabili a Trento? Si pensa che l'attuale situazione sia buona oppure servono altre opere eliminazione di barriere architettoniche a Trento? Le barriere architettoniche vanno eliminate tutte. Anche una sola barriera rende difficile la vita per un disabile a Trento. Le condizioni di vita dei disabili si devono sempre migliorare. Non ci si deve mai fermare. Sarebbe una sconfitta per tutta la società. Non ci devono essere condizioni buone o cattive, le leggi devono essere applicate a partir dell'articolo 3 della costituzione, è molto semplice. Di certo il continuare a tagliare le risorse finanziare riservate alla disabilità non ci fa certo bene. Ma le cose cambieranno...

Il fenomeno dei falsi invalidi danneggiano agli occhi dell'opinione pubblica anche chi ha veramente una disabilità, come colpire il fenomeno? Quali proposte? I falsi invalidi sono una piaga per la nostra società. No vi è dubbio. Si parla sempre di falsi invalidi, falsi ciechi che guidano o invalidi totali che corrono senza problemi. La caccia alle streghe continua inesorabilmente e colpisce che lo è veramente. Spie, telecamere nascoste, ogni cittadino, giusto sbagliato che sia, cerca di scovare il falso invalido lacerando la privacy di quelli che non c'entrano niente. Ma chi è che rilascia la certificazione di invalidità? È molto semplice eliminare il problema, basterebbe un pochino di volontà politica che non c'è, un po' come gli evasori fiscali, ci saranno sempre perché è una volontà politica lasciarli...