lunedì 31 marzo 2014

Nuova Transacqua presenta la lista completa per le elezioni comunali 2014

E' stata presentata la lista di Nuova Transacqua per le comunali del Comune di Transacqua. I nomi sono 19:

  1. ROBERTO PRADEL - Candidato Sindaco;
  2. UBERTO MENEGUZ;
  3. DANIELA SCALET;
  4. MARCO BETTEGA;
  5. NICOLO' SIMONI;
  6. LUCIA PRADEL;
  7. SILVIA SCALET;
  8. FRANCESCO TISSOT;
  9. CECILIA SIMION "MUSICA"
  10. SERGIO SCALET;
  11. DANIELE PRADEL;
  12. MICHELE PRADEL;
  13. SCALET CRISTIANO;
  14. DEBERTOLIS GIULIA "NOZENTI";
  15. CARLO BONINSEGNA;
  16. SCALET MANUELA.

Un gruppo che conta 6 donne su 16 candidati e vede a presenza di almeno un 25% di persone che hanno un'età inferiore o uguale a 30 anni.

Una squadra che si fonda su questi principi:

  1. l’unione fa la forza. Una visione sovracomunale per migliorare e potenziare i servizi.
  2. Il lavoro come priorità sociale.Chiarezza sulle priorità della valle per offrire nuove opportunità di lavoro.
  3. Meno politica, più senso civico. Revisione delle indennità e costante ascolto e confronto con i cittadini.
  4. Fare di più con meno. Oculata e responsabile gestione delle risorse.
  5. Vivere meglio.Curando gli spazi pubblici del paese, in centro e in periferia.
  6. Urbanistica ragionata e responsabile. Dando risposta a chi necessita della prima casa nel rispetto del territorio in cui viviamo.
  7. Meno grandi opere, più opere sociali. Completamento delle opere già avviate e concentrazione sulle necessità dei cittadini.

Entro il 4 maggio 2014 avremmo modo di conoscere meglio questa lista e come pensa di declinare tali principi.

Stop allo sfruttamento idroelettrico dell'Adige, dei suoi affluenti e dei principali fiumi

E' stata approvata proposta di mozione di Alessio Manica con un voto trasversale (29 si e un astenuto) che richiedeva di stoppare lo sviluppo idroelettrico dell'Adige, dei suoi affluenti. Si chiede che anche sul tema si cerchi una strategia comune con la Provincia di Bolzano e che si cerchi una programmazione sentendo i Comuni e le Comunità di Valle. E' stata inoltre estesa alle grandi e medie sospensioni ai maggiori corsi d'acqua trentini fino ad un nuovo piano.

Manica affronta la questione delle medie e grandi concessioni partendo dal casi della Dolomiti Energia e Acquafil Power e la richesta di interventi meno impattanti. Si mette in luce come il passaggio della Dolomiti Energia a Acquafil Power abbia portato ad un progetto che per rimanere all'interno dei max 3MW permessi si sia previsto di far funzionare l'impianto solo per 8 mesi. Si è messo il luce come la Giunta Provinciale abbia fatto portare avanti il progetto sebbene ci siano stati pareri negati dei tecnici e molte criticità soprattutto dovute al cambiamento del microclima e alla possibilità di aumento dell'allegamento di Nomi.

Bezzi ha messo in luce come serve una moratoria visto il fiorire di progetti di privati, di professionisti e di Comunità di Valle e come sempre più si vada ad uno sfruttamento idroelettrico più che turistico e come le micro-centraline siano patrimonio ma spesso oramai sono i privati a chiedere la concessione.

Civettini ha affermato che l'Adige non può diventare business di Acquafil e il Garda di Chicco testa. Inoltre sull'acqua che è risorsa comune non può decidere chi governa.

Silvano Grisenti ha richiesto che la moratoria si estenda a tutti i corsi d'acqua perché è mancata una politica dell'acqua.

Mauro Gilmozzi parte dal fatto che l'obbiettivo della PAT di energia autoprodotta da rinnovabili(idroelettrico, biomasse, rifiuta) sia del 40% e come la stessa si deve integrare con la paesaggistica non sollo sull'Adige. Si vuole un sfruttamento diversso e non si dice no secco e eviterebbe di estendere la mozione a tutti i fiumi ma all'Adige e ai suoi affluenti. Con l'Alto Adige è aperto un tavolo ma fino ad ora non ci sono state risposte.

Mosna è contrario perché si entra a gamba tesa su un progetto di un'azienda, che occupa centinaia di persone, e che va avanti da tempo.

Walter Kaswalder ha auspicato che i frutti delle concessioni vadano alle nostre comunità.

Borga auspica una direttiva per favorire le comunità locale nello sfruttamento dell'acqua.

Detomas ha raccomandato azioni rilanciare le forme cooperative anche in questo settore.

Le Province di Trento e Bolzano battute sul ricorso in materia di centrali idroelettriche

Il 24 febbraio 2014 è stata assunta la decisione della Corte Costituzionale, depositata il giorno dopo, in merito ai ricorsi 150 e 152 del 2012 presentati dalle Province di Trento e Bolzano.

La decisione assunta non verte su tutte le materie dei ricorsi, le quali verranno affrontate in altre sentenze, ma solo sul tema delle grandi derivazioni idroelettriche. Si è chiesta l'illegittimità costituzionale dell'art. 37 comma 4, 5, 6, 7, 8 del decreto legge n. 83 del 22/06/2012 come usciti dalla conversione avvenuta con l'art.1 comma 1 della Legge n. 134 del 07 agosto 2012. La questione è senz'altro complessa e coinvolge molte norme, rimandando al testo della sentenza per approfondimenti, qui si sintetizzano i motivi che sono stati addotti:

  1. violazione dei principi di leale collaborazione e dell'art. 1 comma della legge 2001 n. 443, questione sollevata dalla Province di Trento e Bolzano.
  2. violazione dei principi di ragionevolezza e certezza del diritto sollevato dalla sola Provincia di Trento.
  3. violazione di diverse norme costituzionali, statutarie della Regione Trentino Alto Adige e delle province anche se non sempre coincidenti.

Il ricorso è stato perso in quanto si è ritenuta fondata la questione non rientranti nelle materie riservate statutariamente alle Province Autonome di Trento e Bolzano come ad esempio l' di energia, ma si è ritenuta valida la tesi della Presidenza del Consiglio che la norma in questione vada vista in termini di concorrenza e di ordinamento civile.

Gli effetti. Non saranno pochi gli effetti che dalla norma statale che rimane in vigore provocherà, in quanto la norma in questione detta la disciplina in materia di concessione delle grandi derivazioni idroelettriche. La questione viene affrontata sia nei termini delle scadenze delle stesse minimo 20 anni fino ad un massimo di trenta fino a prevedere norme di trasparenza, non discriminazione e assenza di conflitto di interessi. Ovviamente ciò sempre che non si ravvisi un interesse pubblico superiore.

La gara va indetta cinque anni prima della scadenza e viene prevista una normativa transitoria per le concessioni già scadute o in essere ma che scadono entro il 31 dicembre 2017.

Oltre alle condizioni che sono necessarie per la pianificazione idrica va inserito anche il compenso che il concessionario uscente riceverà dal concessionario vincitori per il subentro nella titolarità dell'azienda e ne detta i tratti che vanno valutati.

Si riserva inoltre al decreto del Ministro dello sviluppo economico, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome dei valori massimi dei canoni delle concessioni per uso idroelettrico. Con lo stesso si fisseranno anche le modalità con le quali si può destinare un valore non inferiore al 20% del canone concessione pattuito alla riduzione del costo energia a beneficio dei clienti finali insistenti nelle zone ove sono afferenti le opere di concessione.

Nel territorio del trentino ci sono molte aziende municipalizzate e dove anche la provincia a quote. Basti pensare al ruolo di Tecnofin Trentina che fa capo alla Provincia Autonoma di Trento. Una partita certamente ingarbugliata quella delle concessione idroelettriche dopo la perdita del ricorso in questione e che dovrà portare a ripensamenti nei comportamenti sia della Provincia di Trento che Bolzano, ove si sono privilegiate le aziende pubbliche a volte partecipate direttamente o indirettamente dalle stesse.

venerdì 28 marzo 2014

Il bilancio di previsione 2014 in scena al consiglio comunale di Canal San Bovo del 03 aprile 2014

Fitto Consiglio comunale quello che andrà in scena il 03 aprile 2014 alle ore 20.30 nella Sala Consigliare del Comune di Canal San Bovo.

Molti i punti importanti dopo l'esame del verbale della seduta precedente, infatti al secondo punto si avrà l'esame del rendiconto dell'esercizio 2013 che illustrerà come si è chiuso l'anno passato.

Tasse. I punti dal 3 al 6 compreso saranno dedicati alla materia del fisco comunale.

Si procede come per cosa, ai sensi dell'art.14 del regolamento T.A.R.I (Tariffa sui rifiuti), all'approvazione delle agevolazioni per l'anno 2014.

La determinazione delle aliquote e delle detrazioni per l'anno 2014 del tributo su servizi indivisibili (T.A.S.I).

Analoga determinazione delle aliquote e delle detrazioni anche per l'imposta municipale propria (IMU).

Ultimo punto riguardante il fisco dedicato all'esame del regolamento dell'imposta unica comunale (I.M.U.P e T.A.S.I.).

Altri temi. Altri temi verranno però affrontati e non sono di basso profilo.

Al punto 7 viene esaminata la Convenzione tra Comunità di Primiero e i comuni relativa alla gestione associata dei vari servizi intercomunali. Si ricorderà il dibattito che c'è stato a livello di Comunità che ha portato ad avere un differenziato comportamento su tale punto.

Al punto seguente si esamina il bilancio di previsione esercizio 2014 dei Vigili del Fuoco.

Al punto 9 entra in scena il piatto forte l'esame del bilancio di previsione 2014 del Comune. Si mette con tale atto fine al periodo provvisorio. Si arriva a ciò dopo che la prima commissione permanente del consiglio provinciale ha approvato la bozza di bilancio di previsione provinciale 2014.

Al punto 10 viene approvato il disciplinare Family.

Il penultimo punto è meno gravo e si pone di apporre l'uso civico su varie particelle fondiarie facenti parte di una strada provinciale e in località refavaie.

Chiude il consiglio le comunicazioni del sindaco.

E' un consiglio fitto che visti i temi trattati forse avrebbe richiesto una divisione dei temi in modo da poterci dedicare il tempo che meritano. E' un consiglio importante che merita la partecipazione della popolazione, la quale spesso manca. Mi sento quindi di invitare tutta la popolazione ad esserci tra il pubblico.

giovedì 27 marzo 2014

Chiusura temporanea di Via Danoli a Canal San bovo

Da Lunedì 31 marzo 2014 al 19 aprile 2014 verrà chiusa a Canal San Bovo la Via Danoli dall'incrocio con via alle Grazie fino all'ingresso del garages della Casa di Riposo.

La chiusura si rende necessaria per eseguire i lavori di realizzazione del teleriscaldamento da parte della ditta Mari & Mazzaroli. Verrà sempre garantità al tunnel garages della Casa di Riposo.

domenica 23 marzo 2014

Il Comune Unico risveglia anche la voglia di fusione del Soprapieve

E' interessante leggere il comunicato che sul sito del Comune di Tondico è apparso il 21.03.2014. E' interessante perché si inserisce nel dibattito del Comune Unico sollevato dalla petizione sul tale argomento dai promotori di questo progetto, in quanto è la risposta del capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Tonadico, Alessandro Brunet.

Si fa riferimento all'ordine del giorno approvato con Deliberazione n. 9/2013. Nell'ordine del giorno si fa riferimento allo stallo istituzionale che rende preoccupati. Si evince però che in passato in altri ambiti la comunità, ad esempio nell'ambito della cooperazione, ha saputo trovare unità fino alla fusione.

L'unione è riuscita ad integrare la gestione dei servizi comunali, ma non è riuscita a pervenire alla fusione dei tre comuni partecipanti (Siror, Tonadico e Sagron Mis), ma si ritiene di rilanciare la fusione coinvolgendo anche Fiera di Primiero e Transaqua.

Le motivazioni che si portano per la fusione sono:

  1. territori vicini con tre centri abitati, Fiera, Tonadico e Transacqua, praticamente fusi in unico agglomerato urbano e Siror collegato in contiguità con Tonadico;
  2. la vicinanza territoriale e sociale fra Tonadico e Siror è un dato oggettivo oltre alla condivisione, sul piano amministrativo, di due abitati: San Martino di Castrozza e Tressane, con il primo che rappresenta il motore turistico ed economico dell’intera vallata;
  3. l’abitato di Fiera è, di fatto, un’enclave circondata da Tonadico e Transacqua. La frazione di Pieve è più direttamente collegata con Fiera che con Transacqua. Molte sono poi le zone condivise a due o tre comuni: zona Clarofonte, zona Fol, passo Cereda, Viale Piave, Sangrillà ed altre ancora. Vi è poi una vicinanza che traspare, soprattutto in questi ultimi decenni, nei momenti sociali e di vita che le cinque comunità promuovono e in particolare attraverso quei consorzi che ancora reggono al tempo e che sono radicati presso il comune di Fiera in qualità di capofila;
  4. con un comune di maggiori dimensioni si possono dare servizi efficienti a corsi ridotti, ma anche nuovi servizi (pensiamo al potenziale offerto dalla rete informatica e del teleriscaldamento) rispetto ai comuni più piccoli (personale più specializzato, possibilità di gestire in proprio alcune competenze che altrimenti si dovrebbero delegare);
  5. un comune con più abitanti significa anche, sul piano politico e amministrativo, poter contare su una maggiore preparazione e qualità della sua classe dirigente, allargando le idee e il confronto;
  6. infine un comune unico non andrà a togliere le proprie identità e specificità, ma saprà far emergere, forse anche meglio, le singole peculiarità.

L'Amministrazione comunale intende perseguire quanto contenuto nel documento richiamato, risalente ad un anno fa, redatto dai tre gruppi consiliare che impegnavano l’Amministrazione comunale di Tonadico di fare tutto il possibile per arrivare alla fusione delle cinque Amministrazioni comunali di Tonadico, Fiera di Primiero, Sagron Mis, Siror e Transacqua. La stessa, per raggiungere quest'obiettivo, sosterrà iniziative o gruppi che hanno la stessa finalità e fanno emergere fra la gente la volontà di voltare pagina.

La Amministrazione comunale ritiene la fusione la stessa l'unica scelta possibile, anche ripensando le strategie, se si vuole mantenere in vita l’amministrazione che i cittadini si attendono.

sabato 22 marzo 2014

La questione cervi a Caoria fa ancora discutere discutere dopo un anno e mezzo

Era il 2 agosto 2012 quando la terza variazione non venne approvata e richiese un dibattito che richiese un altra convocazione avvenuta in data 08 agosto 2012. La porto ad un settembre 2012 caldo che vide la fuoriuscita di 8 consiglieri, ma a norma di legge l'amministrazione potè continuare.

Ecco che il 20 marzo 2014 per merito per dell'Adige si la discussione si è riaperta con molti commenti sul gruppo Amanti del Vanoi, cuore verde nel trentino. Il titolo certo dato al pezzo dell'Adige "Primiero, sta arrivando la Disneyland dei cervi" rivolto ad opera che si vuole fare a Caoria di Canal San Bovo fa sobbalzare. Contattata la sindaca, Mariuccia Cemin, sebbene non ne sapeva nulla non sembra infastidita da ciò, in quanto il titolo fa capire l'intenzione turistica del recinto. Senza voler arrivare alla consistenza di Paneveggio si vuole ricalcarne lo stile. Si vuole dare un ricovero agli animali feriti in inverno e poter far conoscere quest'animale da vicino anche in chiave turistica. L'attività di cui è richiesto il supporto comunale ha avuto inizio dalla Proloco di Caoria col supporto dell'Associazione Cacciatori.

Il parlare di Dysnelad dei cervi è a mio avviso quasi dispregiativo altrimenti si dovrebbe utilizzare lo stesso termine anche per il recinto di Paneveggio.

Personalmente quello che dice come anche Renato Orsigher afferma in un so posto vorrei trovare gli animali nel suo habitat sulle montagne. Si potrebbe pensare di avvalersi dei forestali o di altre figure che conoscono la zona e che possono rendere più facile l'incontro.

Lo protesta nell'estate 2012 oltre che per la spesa era anche perché esiste un recinto simile a Cicona, magari più piccolo, di privati.

E pur vero che non so quanto si possa costruire una campagna sui cervi come alcuni scherzosamente mettono anche perché non si può ritenere l'ambiente immodificabile sebbene va rispettato. Si può inoltre vedere come provocazione la motivazione di trasferire la residenza per votare un sindaco che sostenga ciò, anche perché la residenza ha delle regole da rispettare per poter esser concessa.

Non si può pensare che tutto rimanga com'è Malghe non potendo dare ai residenti la possibilità di poter vivere della propria montagna. Una riflessione sullo sviluppo della zona va fatto e vanno date idee a 2 anni dalla decisione questa è quella dell'amministrazione.

giovedì 20 marzo 2014

La sindaca di Canal San Bovo Mariuccia Cemin non esclude la ricandidatura

Al momento non è ancora possibile sciogliere la riserva ma da parte della sindaca di Canal San Bovo, Mariuccia Cemin, ma una discussione sulla ricandidatura o meno è partita e non si può escludere la possibilità di candidare.

Sul tema attuale del Comune Unico beh si fa notare dalla stessa che Canal San Bovo è nei fatti un Comune Unico con un estensione considerevole con diverse frazioni con esigenze diverse e una sua complessità.

Un Comune Unico avrebbe una estensione considerevole con difficoltà gestionali dovute a esigenze variegate sul territorio e questo al netto dei campanilismi. E' poi da considerare che le periferie verrebbero dimenticate. Si vedrebbe bene una soluzione a tre comuni (Alto Primiero, Basso Primiero, Canal San Bovo).

mercoledì 19 marzo 2014

Il comune unico diventerà uno dei temi delle campagne elettorali: anche a Canal San Bovo

Il 4 maggio 2014 inizia il periodo elettorale in Primiero con le elezioni comunali di Transacqua che aprono le danze.

In questi giorni è partita la petizione di Daniele Gubert, Maurizio Gaio, Paolo Meneguz per chiedere l'impegno formale degli amministratori a presentare presso la Regione Trentino - Alto Adige, entro il dicembre 2015, la domanda per indire un referendum sulla costituzione di un Comune unico a Primiero.

Non si discute la premessa che vede un sistema istituzionale complesse che senza contare i livelli provinciale e regionale conta in zona Comunità di Valle, Unione Alto primiero e Otto Comuni.

E' innegabile che la Comunità di Valle che è un'esperienza che non ha visto per questioni giuridiche e politiche molta fortuna e col comune unico non verrebbe meno.

In passato c'era stata l'esperienza tentata di fusione dei Comuni di Sagron Mis, Siror, Tonadico che è fallita sebbene fu accompagnata dall'Unione dell'Alto Primiero che è ancora un ente importante in tali Comuni gestiscono in modo associato diversi servizi.

Un comune unico per risparmiare 700 mila euro l'anno dei consigli comunale, ma che non guarda spazi alla razionalizzazione del personale dell'ente.

E' poi naturale che una tale struttura dovrà porsi una questione circa non tanto la rappresentatività, ma l'attenzione che si deve dare al centro e alla periferia per non avere solo i servizi e le politiche economiche dirette solo in una direzione. Questa cosa si vede bene nel Comune di Canal San Bovo ove spesso ci si deve sedere su una logica spartitoria delle risorse tra frazioni, invece di agire per il bene comune; in quanto poi alle riunioni di frazioni esce che la gente non vede adeguata attenzione per la frazione.

Si è sentito in merito la posizione di Angelo Orsingher che era stato candidato in via Nova nel 2010 nella Comununità di Valle e l'attuale vicensidaco di Canal San Bovo Beccalli Stefano.

Due posizioni. Angelo Orsingher mette in luce che già in precedenza si è espresso in favore di un Comune Unico e non esprime nessuna riserva a ciò.

Il vicesindaco di Canal San Bovo, Beccalli Stefano, afferma che lui si ricandiderà se anche il sindaco Mariuccia Cemin si ricandiderà la sindaca Mariuccia Cemin auspicando che si presentino due liste. Sul punto del Comune Unico si esprime in modo favorevole a patto che nei patti parasociali si vincolino le scelte politiche dei futuri amministratori a favore di quelle zone più disagiate a discapito di altre dove sono concentrati la maggior parte degli interessi economici della valle. La migrazione dovrà prima essere sperimentata con la creazione di due grandi Comuni (Alto e Basso Primiero). Poi, se le cose funzionano, si può pensare di unire le due realtà politiche in un Comune Unico.

La questione è di mantenere vive le varie realtà facendo un discorso che non portino ad area marginale tenendo conto delle cose già presenti. La scuola di Lausen è nuova e andrebbe fatto un discorso per poter avere un ambito unico su questo plesso e non i ristrutturarne altri. Non si può voler tutto accentrato in alcune zone.

Il passato non è favorevole basti pensare agli accordi che hanno visto passare sotto l'amministrazione Micheli Fulvio un contributo già destinato alla circonvallazione di Canal San Bovo su quella di Imer-Mezzano senza poi ritorno.

Un tema quello del Comune Unico e dell'assetto istituzionale che è stato gettato sulle campagne elettorali del primiero da cui non ci si potrà esimersi e che ancora di più con gli altri temi importanti non potrà esser affrontato all'ultimo minuto, ma che a maggior ragione richiede che ci voglia mettersi in campo discuta per tempo.

venerdì 14 marzo 2014

La prima commisione permanente della Provincia Trento inzia oggi l'esame della legge finanziaria di assestamento 2014

Oggi alle 11.00 nella sala Lenzi di Palazzo Trentini inizierà il cammino della legge finanziaria di assestamento 2014 della Provincia di Trento. Il governatore Ugo rossi illustrerà la proposta della Giunta provinciale davanti alla prima commissione permanente presieduta da Luca Zeni (PD). La stessa sarà corredata dal relativo di legge relativo al bilancio.

Nel pomeriggio di oggi e lunedì si avranno le audizioni degli assessori a cui faranno seguito le consultazioni de Consiglio delle autonomie locali - Consorzio dei comuni e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cils, Uil, Fenalt, Dirpat e Unione trentina dei segretari comunali e comprensoriali.

Martedì mattina la prima commissione permanente ascolterà le valutazione portate dalla Camera di commercio, dal Comitato interprofessionale ordini e collegi professionali della Provincia e dal Coordinamento provinciale imprenditori.

Lunedì 24 dopo aver acquisito il parere delle altre commissioni permanenti sulle parti della finanziaria di competenza di questi organismi attraverso un incontro con i rispettivi presidenti, la prima commissione inizierà l'esame degli articoli e degli emendamenti che dovrà concludersi entro martedì 25 marzo.

I disegni di legge della manovra, finanziaria di assestamento e bilancio, una volta licenziati dalla prima commissione passeranno all'esame dell'aula da lunedì 7 a venerdì 11 in una seduta fiume.

mercoledì 12 marzo 2014

L'interesse generale difficile da far prevalere nella nostra società.

Era ieri che le proteste verso i vitalizi e la casta politica sono sfociate nel blocco dell'attività del Consiglio Provinciale di Trento per un breve periodo. Dello scontro in atto tra società e classe politica si è parlato con il senatore, membro del gruppo per le Autonomie, Francesco Palermo che ha saputo dare un visione meno semplicistica del problema. Lo voglio pubblicamente ringraziare.

Lo stesso parte col dire che il tema è complesso e che dare una risposta su come uscire da tale situazione non sarà semplice.

Sulla stampa viene presentato come un semplice scontro società politica, ma si sottovaluta la natura corporativistica della nostra società che crea un sistema di varie caste, di diverso potere, le une contro le altre, e questo produce frammentazioni e incapacità di individuare l'interesse generale.

Se fosse solo un problema della politica magari le proteste o perfino le rivoluzioni lo potrebbero risolvere (almeno temporaneamente), ma se non ci si accorge che è assai più profondo andiamo tutti nel baratro. La piega che stanno prendendo i problemi e il loro modo di rappresentarli (nei media, nelle coscienze, nella comunicazione interpersonale) è oltremodo preoccupante.

martedì 11 marzo 2014

Durante l'estate i lavori alla SP79 per una nuova vita del Broccon

Oggi i contorni della messa in sicurezza della SP79 che tanti dolori quest'inverno e sembra avvicinarsi la soluzione.

La risposta dato oggi infatti dall'assesore Gilmozzi all'interrogazione a riposta immediata presentata da Chiara Avanzo consigliere provinciale del PATT, è confortante. La stessa aveva presentato l'interrogazione il 28 febbraio 2014 chiedendo espressamente di chiedere i tempi della conclusioni nel tratto di strada, che è stato anche quest'anno segnato da chiusure per caduta valanghe, e se non si riteneva di procedere ad un potenziamento del sistema paravalanghe.

L'assessore provinciale Mauro Gilmozzi come si è detto ha dato una risposta confortante in quanto ha affermato che la Pat integrerà il finanziamento alla Comunità Bassa Valsugana per completare il secondo lotto della strada. La copertura integrale tra le due gallerie è la situazione più idonea e si procederà alla progettazione e avvio opere nel corso dell'estate.

Si vede così più vicina la soluzione del problema che anche temporalmente non è più così indeterminata.

lunedì 10 marzo 2014

Mister contributo multi-residente in Italia.

Un nuovo residente esiste in Italia e anche nel nostro comune non si fa eccezione: Mister contributo. E' un residente molto ben accetto in ogni comune, ma a volte viene accettato in modo molto leggero.

Stavo leggendo il Vanoi Notizie l'editoriale della sindaca, Mariuccia Cemin, che ho trovato apprezzabile e vorrei parlare proprio di questo residente che anche nel suo editoriale fa capolino. Un contributo non si rifiuta mai anche se la cosa non sarebbe urgente, ma con queste risorse ridotte si prende tutto.

Che le risorse sono sempre meno e che spesso un contributo in più può portare a fare più opere e giovare a mantenere anche equilibri tra le varie località di un comune dando visibilità a chi governa. Non dico che non si debba fare opere o prendere contributi, ma bisogna avere un progetto in modo che l'opera sia produttiva. L'opera deve esser valutata nei suoi effetti non chiedendo il contributo se non ha effetti positivi apprezzabili in quanto spesso vanno aggiunte risorse perché il contributo non copre totalmente il costo dell'opera.

Se l'ente, l'opera pubblica e in generale un investimento pubblico non ha effetti apprezzabili sulla comunità rendendo la stessa più attraente all'investimento si potrebbe anche pensare che forse si è ottenuto il contributo, ma la risorsa aggiunta utilizzata dal bilancio comunale è stata usata in modo inefficiente.

Un utilizzo inefficiente delle risorse che magari potevano esser usate meglio per altri utilizzi oltre ad esser inefficaci perché non portano miglioramenti. Spesso però non si valuta ciò in molti comuni.

sabato 8 marzo 2014

Il paesaggio che vogliamo

Il calendario, ma anche il bel tempo, ci segnala che l'inizio della primavera si avvicina e con essa la natura riprende il suo ciclo dandoci un colore verde dei prati. Un paesaggio quello che vediamo che non è solo frutto del nostro ambiente naturale, ma anche dell'opera dell'uomo. Molte delle foreste che si avvicinano ai nostri paesi sono di nuova formazione per l'abbandono della cura del territorio.

La proloco di Ronco, attraverso il Vanoi Notizie di gennaio 2014, fa conoscere la sua attività in merito alla cura del territorio affermando che non si deve criticare chi non fa, ma dargli l'esempio mostrandogli il giardino. Mette però anche in che chi non cura il proprio territorio insulta i lavoro degli altri, ma non è questo criticare gli altri?

E' vero che un territorio curato è anche turisticamente più appetibile e che ci possono essere persone che danno per scontato il bello, ma anche vero che esistono difficoltà oggettive. Una di queste difficoltà oggettive è stata sollevata a Ronco alla riunione di frazione: dove portare il residuo. A volte anche con la buona volontà che una persona può avere la persona trova difficile smaltire il residuo (erba, ramaglie) che non potrebbero essere ammassate in un luogo, ma devono essere portate in discarica degli inerti a volte richiedendo un percorso lungo oltre a pagare la discarica.

Altra problematica, soprattutto se anziani, è riuscire a curare il prato. E' vero i figli potrebbero curare il prato degli anziani genitori ma a volte sono distanti e non hanno tempo per farlo. Si potrebbe obbiettare potrebbero farselo tagliare, ma pagare qualcuno che tagli a volte è proibitivo per le pensioni di un anziano.

L'amministrazione comunale l'altr'anno ha messo in campo l'ordinanza sfalci che ha trovato nelle varie assemblee di frazione pareri discordanti ed è stata per stessa ammissione del sindaco di difficile se non impossibile applicazione tanto da dover valutare se riproporla o meno. Io credo che prima di tutto la gente andrebbe incentivata con sconti sulle tasse oppure con qualche incentivo, infatti un residente di Zortea disse: "devo tagliere se lo metto nel fienile mi tocca pagare, mi conviene comperare il fieno". Ci sono poi i problemi sopra esposti da risolvere.

La primavera si avvicina e ancor'oggi non si conosce nulla in merito. Cosa si intende are per superare i problemi segnalati? Come si pensa di incentivare? C'è poi un discorso che è rimasta lettera morta che Rattin Giovanni aveva chiesto di potare l'attenzione: la difficoltà degli agricoltori di trovare terreni da tagliare, in quanto la gente a paure infondate sull'usucapione che avviene dopo 20 anni e che spesso rende costoso anche segare i prati altrui.

Tanti interrogativi che vanno affrontati per poter arrivare ad incentivare comportamenti che portino verso il paesaggio che si vuole, da un punto di vista normativo è difficile da eseguire, e vorei portare all'attenzione sperando che vengano affrontati.

mercoledì 5 marzo 2014

Qualche risposta sull'odissea di raggiungere il Broccon dal Vanoi

Oggi è stata una giornata che ha portato un po' di chiarezza sullo stato della messa in sicurezza della strada Sp79 tra il km 26 e 31,6 Km interessato da valanghe che hanno portato anche quest'anno ad una chiusura per molti giorni della strada a causa delle valanghe. L'occasione per la chiarezza è la risposta data dall'assessore Mauro Gilmozzi all'interrogazione della Lega Nord con primo Firmatario Maurizio Fugatti.

La storia. Su tale tratto sono stati compiuti interventi di messa in sicurezza con la realizzazione delle gallerie paravalanghe e la posa di fermaneve. I lavori sono stati divisi in due lotto Il primo lotto ha portato alla realizzazione della galleria di mezzo tra il 2003 e 2007 con una spesa di 6,5 milioni di euro in modo corretto come da progetto. Il responsabile della commissione valanghe del Tesino, già in fase di realizzazione l'ha ritenuta insufficiente.

Si è poi proceduto al secondo lotto per un costo di 2,5 milioni ad oggi non terminato per fallimento di ben 2 imprese appaltatrici. In corso d'opera si è ritenuto di fare una variante che prolungava la galleria di 34 metri per coprire la parte residua del canalone dove si sono verificati fenomeni valangativi. Dal 2012 la variante non è stata messa in opera per il fallimento della seconda impresa esecutrice.

Si è liquidata la parte eseguita dopo i controlli di contabili, tecnici e normativi. Per legge risulta possibile tutelare solo i subappaltatori, mentre per gli altri soggetti (fornitori, prestatori di serivizi, etc..). L'appalto tra l'altro è stato bandito dalla Comprensorio della Bassa Valsugana e Tesino.

Il progetto definitivo è stato redatto dall'ing. Giorgio Ceriani sia per il primo e secondo lotto ed è stato approvato dal Comitato Tecnico Amministrativo (23/01/2001) senza che la Conferenza di Servizi (23/03/2001) abbia sottolineato criticità sulla lunghezza.

Cosa si intende fare. L'amministrazione provinciale è intenzionata di finanziare, compatibilmente con le risorse, la riprogettazione dell'intervento con la copertura integrale del tratto tra le due galleria. Quest'intervento fa lievitare l'intervento per la messa in sicurezza di 800 mila euro. Una volta reperite le risorse si procederà con la progettazione, appalto per il completamento dell'opera nel minor tempo possibile.

sabato 1 marzo 2014

Quattro chiacchere con Filippo Castaldini di Casopound Trento

Numerose proteste del Comitato Antifascista di Trento si sono viste contro l'insediamento di Casapound Trento in via Marighetto a Trento credo sia utile sentire anche la versione di Casapound Trento. Ringrazio per disponibilità su punto ma anche su altri punti dimostrata, in vista delle Elezioni Europee, dimostrata da Filippo Castaldini con le sue risposte.

La situazione della sede di Casapound a Trento. I vicini stanno comprendendo sempre di più la situazione. Da una parte noi, che lavoriamo, facciamo cultura, politica con rispetto e senza disturbare nessuno, dall'altra i soliti che forti degli appoggi istituzionali giocano ad alzare la tensione. Stiamo ricevendo messaggi di solidarietà dai vicini anche perché piano piano ci stiamo facendo conoscere per quello che siamo.

L'accostamento a Alba Dorata. Per quando riguarda Alba Dorata è stata organizzata una conferenza a Roma (http://www.casapounditalia.org/2013/11/alba-dorata-venerdi-casapound-confronto.html) ed è stata un'occasione per comprendere meglio il movimento. Sicuramente ci sono diversi punti di contatto, ane se ovviamente tutto va contestualizzato. E' sicuramente un movimento che, come ha sottolineato anche il nostro vicepresidente Antonini ha considerato affine, sta facendo moltissimo per il popolo greco e per questo è finito vittima della repressione della violenza.

I progetti. I nostri progetti sono senza dubbio muoverci all'interno del territorio, portando comunque avanti le nostre battaglie per esempio sulla proprietà della casa (Mutuo Sociale), la lotta al degrado, il problema delle delocalizzazioni, la difesa dei lavoratori e molto altro.

Elezioni Europee. CasaPound si candiderà alle elezioni europee perché non si può più accettare una UE che di fatto sta affamando gli italiani e i popoli europei, che utilizza due mesi e due misure e le cui fondamenta sono banche e burocrati non eletti da nessuno.