sabato 8 marzo 2014

Il paesaggio che vogliamo

Il calendario, ma anche il bel tempo, ci segnala che l'inizio della primavera si avvicina e con essa la natura riprende il suo ciclo dandoci un colore verde dei prati. Un paesaggio quello che vediamo che non è solo frutto del nostro ambiente naturale, ma anche dell'opera dell'uomo. Molte delle foreste che si avvicinano ai nostri paesi sono di nuova formazione per l'abbandono della cura del territorio.

La proloco di Ronco, attraverso il Vanoi Notizie di gennaio 2014, fa conoscere la sua attività in merito alla cura del territorio affermando che non si deve criticare chi non fa, ma dargli l'esempio mostrandogli il giardino. Mette però anche in che chi non cura il proprio territorio insulta i lavoro degli altri, ma non è questo criticare gli altri?

E' vero che un territorio curato è anche turisticamente più appetibile e che ci possono essere persone che danno per scontato il bello, ma anche vero che esistono difficoltà oggettive. Una di queste difficoltà oggettive è stata sollevata a Ronco alla riunione di frazione: dove portare il residuo. A volte anche con la buona volontà che una persona può avere la persona trova difficile smaltire il residuo (erba, ramaglie) che non potrebbero essere ammassate in un luogo, ma devono essere portate in discarica degli inerti a volte richiedendo un percorso lungo oltre a pagare la discarica.

Altra problematica, soprattutto se anziani, è riuscire a curare il prato. E' vero i figli potrebbero curare il prato degli anziani genitori ma a volte sono distanti e non hanno tempo per farlo. Si potrebbe obbiettare potrebbero farselo tagliare, ma pagare qualcuno che tagli a volte è proibitivo per le pensioni di un anziano.

L'amministrazione comunale l'altr'anno ha messo in campo l'ordinanza sfalci che ha trovato nelle varie assemblee di frazione pareri discordanti ed è stata per stessa ammissione del sindaco di difficile se non impossibile applicazione tanto da dover valutare se riproporla o meno. Io credo che prima di tutto la gente andrebbe incentivata con sconti sulle tasse oppure con qualche incentivo, infatti un residente di Zortea disse: "devo tagliere se lo metto nel fienile mi tocca pagare, mi conviene comperare il fieno". Ci sono poi i problemi sopra esposti da risolvere.

La primavera si avvicina e ancor'oggi non si conosce nulla in merito. Cosa si intende are per superare i problemi segnalati? Come si pensa di incentivare? C'è poi un discorso che è rimasta lettera morta che Rattin Giovanni aveva chiesto di potare l'attenzione: la difficoltà degli agricoltori di trovare terreni da tagliare, in quanto la gente a paure infondate sull'usucapione che avviene dopo 20 anni e che spesso rende costoso anche segare i prati altrui.

Tanti interrogativi che vanno affrontati per poter arrivare ad incentivare comportamenti che portino verso il paesaggio che si vuole, da un punto di vista normativo è difficile da eseguire, e vorei portare all'attenzione sperando che vengano affrontati.

Nessun commento:

Posta un commento