venerdì 2 dicembre 2016

Ultimo giorno della campagna referendaria: i dibattito organizzato da Acli a Canal San Bovo il 25 novembre 2016

dibattito Acli referendum Riforma Boschi Primiero 2016Ultimo giorno di campagna referendaria in vista del referendum costituzionale, sulla riforma Boschi, del 4 dicembre 2016 visto che domani è giornata di silenzio elettorale. Si presenta qui una delle 30 serate informative delle Acli sul referendum, quella tenuta a Canal San Bovo presso la sala della Cassa Rurale di Primiero e Vanoi, all'insegna della Buona Politica come afferma il presidente provinciale delle Acli Trentina Luca Orler. Lo stesso invita a votare per non perdere la possibilità di dare indicazioni a chi alla politica che altrimenti può fare ciò che vuole, ma per fare ciò si deve esser informati ed ecco le serate organizzate da Acli.

La serata di Canal San Bovo ha visto Italo Gilmozzi per il si (Assessore con delega per le materie dei lavori pubblici e bilanci al comune di Trento nonché segretario provinciale PD) al quale si contrapponeva per il no Antonia Romano (consigliera comunale a Trento per L'altra Trento a sinistra) moderati dal giornalista Zurlo Christian. Introducendo l'argomento Zurlo Cristian ha voluto sottolineare, 23 persone in sala, la voglia della gente di informarsi sulla riforma costituzionale, nonostante in TV spesso siano emerse posizione estremizzate che spesso fanno rimanere al margine il tema vera del referendum. Si va a referendum essendo che stato richiesto a norma dell'art.138 della Costituzione in quanto non si è raggiunta la maggioranza dei 2/3. La riforma tocca il titolo V parte II della Costituzione, il CNEL, il quorum per l'elezione del Presidente della repubblica, il superamento del bicameralismo paritario, la materia della partecipazione popolare.

Antonia Romano, oltre a far presente che è consigliera nel comune di Trento per la sinistra e non giurista, affronta una prima questione del confronto tra la Costituzione vigente e la riforma in termini di chiarezza dovendo la stessa esser accessibile a tutti. La consigliera denota che la riforma manomette le parole e fa presente che oltre ad una maggior condivisione tra i costituenti del 1948 nella scrittura si avvalsero del lavoro di linguisti compiuto nel 1947.

Nel merito della riforma la stessa fa presente che c'è un ritorno al centralismo dopo che le regioni con la riforma del 2001 avevano ottenuto autonomia. Sul tema del bicameralismo perfetto si sarebbe potuto risparmiare maggiormente arrivando anche a cancellare il Senato. Sul tema della maggior velocità di produzioni delle leggi afferma che è un falso problema, in quanto l'Italia produce 120 leggi contro una media europea di 88 sebbene poi tutto si blocchi in fase di attuazione. Il tema della rappresentanza dei territori nel Senato non viene, per la consigliera, risolta essendo che ci sarò un voto proporzionale tra consiglieri provinciali, regionali, sindaci che ripropone la divisione partitica.

Italo Gilmozzi esordisce che la democrazia è tale se riesce a dare risposte ai cittadini, i quali valuteranno l'operato del governo; ma perchè ciò sia possibile si deve mettere il governo nelle condizioni di governare e per questo va superato il bicameralismo. Sulla rappresentanza dei territori Italo cita Giorgio Tonini che affermo "il presidente Rossi rappresenta la provincia più di lui".

Si arriva al referendum perchè dopo l'elezione del Presidente della Repubblica Mattarella Forza Italia (PDL) si è smarcato dopo aver votato per 4 volte su 6 la riforma, mentre il M5S non ha mai partecipato alla riforma che comunque porta consistenti risparmi.

Il moderatore Zurlo a questo punto porta in discussione la composizione del Senato da 315 eletti a 100 tra i quali 95 rappresentanti territoriali ,dei quali 20 sindaci, e 5 nominati dal Presidente della Repubblica (i primi rimangono i carica per il periodo della carica, mentre i secondi per 7 anni). Collegato a questo tema è stato inserito il discorso dei rimborsi e la cancellazione delle indennità oltre che dell'immunità che permane. Altro tema la Carta di Udine firmata da Serrachiani, Rossi, Kompatscher, Pigliaru; ultimo tema affrontato in tale blocco i riflessi sull'Autonomia.

Gilmozzi si concentra sulla salvaguardia dell'autonomia che averebbe grazie all'intesa ed è per questo, a suo avviso, che Luca Zaia fa riferimento che alle Regioni a Statuto Speciali conviene votare si contraddicendo chi appartenendo all'opposizione in Trentino dice il contrario. E' difficile senza l'intesa la riforma statutaria e valorizzare l'autonomia col clima romano e che si respira negli altri territori. Infine la riforma costituzionale riprende la Carta di Udine per quanto concerne le autonomie speciali. Di converso Antonia Romano fa notare che è una riforma centralista che toglie competenze alle regioni che avevano ricevuto nel 2001 maggiore autonomia senza esser messe nelle condizioni di esercitare le competenze per mancata partenza del federalismo fiscale. E' per questo motivo che in Val d'Aosta l'Union Valdotein si schiera per il no.

Esiste poi per Antonia un altro problema che deriva dall'Art. 28 dello Statuto d'Autonomia il quale prevede le incompatibilità per consiglieri provinciali e regionali tra cui c'è il sedere in Parlamento, per il quale manca il tempo per una modifica in un Parlamento ostile.

Per quanto riguarda le competenze Antonia fa presente che viene sottratta la competenza ambientale potendo far passare senza consenso dei territori opere impattanti. La consigliera chiede di avere 5 minuti supplementari che vengono concessi dal moderatore chiedendo alla stessa di introdurre se possibile il tema del Presidente della Repubblica. Ciò non avverrà perchè la stessa torna sul tema della stabilità facendo una distinzione tra le due essendo la stabilità non legata al governo ma a indici economici come il PIL.

La consigliera sui senatori (sindaci, consiglieri provinciali di Trento e Bolzano e regionali) afferma che gli stessi avrebbero un ulteriore incarico senza indennità e inciderebbero su temi importanti potendo se 1/3 lo chiede chiede il riesame di una legge, la normativa sugli enti locali, la Costituzione etc.

Antonia poi sposta il discorso sul metodo a cui si è pervenuti alla riforma citando Calamandrei che afferma che il governo non deve entrare nella riforma costituzionale, mentre in questa riforma (Riforma Boschi) il governo la perfino proposta.

Il moderatore Zurlo chiede a Italo Gilmozzi di introdurre i temi del Presidente della Repubblica, l'iniziativa popolare e il referendum. Lo stesso introducendo l'argomento coi numeri (2/3 voti assemblea, dal quarto scrutinio 3/5 assemblea, dal settimo 3/5 votanti) mette le mani avanti dicendo che nessuna maggioranza di governo potrebbe da sola votare il Presidente della Repubblica. Esistono poi i contrappesi che rimangono intatti Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, magistratura.

Italo Gilmozzi affronta poi il tema dell'iniziativa popolare che nella riforma richiede 150000 firme invece di 50000, ma affianca tempi certi di risposta. Sul referendum è stata introdotta la possibilità con 800 mila firme raccolte invece di 500 mila di poter avere un quorum di 50%+1 dei votanti alle politiche.

Ribattendo a Antonia Gilmozzi incassa la differenza tra governabilità e stabilità, ma afferma che la prima condizione per la seconda.

Il moderatore Zurlo porta sul tavolo il fatto che molti dei critici dicono c'è ci potrebbe esser caos istituzionale tra Camera e Senato, ma Gilmozzi declina tale problema essendo le materie su cui Camera e Senato legiferano contenute nell'art. 70 novellato della costituzione.

Antonia torna sul tema del Presidente della Repubblica e dell'elezione degli organi di garanzia che la maggioranza che esce dall'Italicum, che sono nelle promesse Renzi vuole cambiare, potrebbe arrivare a votare tali organi da sola. Non è un problema ora che c'è Renzi, ma se ci fosse un Presidente autoritario si. La consigliera poi sul tema dell'iniziativa popolare fa presente che alzare a 150 mila le firme da raccogliere sono proibitive; ma a ciò Gilmozzi ribatte che ci sarebbe la risposta certa che ora non c'è.

Sul tema della legalità, il vincolo dei mandato, l'immunità i contendenti glissano se non Gilmozzi sul fatto che i parlamentari sono specchio della società ed è responsabilità dei cittadini sceglierli e mandare a casa chi non adeguato. Sul tema del vincolo di mandato non c'è mai stato in quanto già nella Costituzione vigente si è evitato di inserirlo dopo esser usciti dal fascismo come garanzia di libertà.

Antonia è entrata sull'intesa della modifica dello statuto che non sarebbe facile inserirla nello stesso a garanzia di ulteriori modifiche in un Parlamento ostile. Gilmozzi sul punto fa presente che l'intesa è una garanzia, ma che poi come sarà lo statuto dipende da noi da come noi stessi ci approcciamo all'Autonomia.

In chiusura di serata gli appelli prima quello di Antonia per il no che fa valere che per il no ci sia il sostegno di 11 presidenti della Corte Costituzionale su 11 e che invece J.P. Morgan e Confidustria sostengono il si perchè temono la Costituzione vigente e questo è segno della qualità della riforma. Una riforma serve ma su altre basi.

Chiude poi Italo Gilmozzi con un appello al si come voto di speranza e di cambiamento per non rimanere nella palude. Se si guarda i sostenitori del si c'è anche Coldidretti, mentre per il no Casapound, Salvini e una diversità di sostenitori che nessuna riforma potranno riuscire a fare assieme.

giovedì 1 dicembre 2016

Serata dell'Autonomia organizzata dal PATT in Primiero: qualche considerazione referendaria

PATT dibattito referendum costituzionale 2016La campagna referendaria sta per concludersi e i cittadini voteranno al referendum confermativo della riforma della costituzione, riforma Boschi, il 4 dicembre. Non sempre i dibattiti hanno messo in chiaro tutti gli aspetti della riforma, a volte infatti sono stati parziali e a volte invece si è scaduti dichiarando il referendum su Renzi.

Il 28 ottobre 2016 alla sala Negrelli della Comunità di Valle di Primiero si è svolta un incontro sull'Autonomia organizzato dal PATT con presenti Marco Toffol (Segretario di zona del PATT), Lorenzo Baratter (consigliere provinciale PATT), Gianni Bellotto (sindaco di Imer) e il Nicola Fioretti (sindaco Aldeno). Una serata partecipata visto il numeroso pubblico.

Non poteva mancare oltre ai temi della revisione statutaria uno spazio dedicato all'appuntamento referendario concentrandosi sui temi più legati alla nostra autonomia motivando in tal modo il si. E' stato proprio il sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti, ad introdurre la riforma costituzionale. Dopo aver messo in luce come si siano modificati molti articoli (una quartina) e fatto riferimento per sommi capi al superamento del bicameralismo perfetto a pochi altri aspetti si è concretato sugli articoli che più interessano la Regione e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

L'art. 116 novellato della Costituzione descrive, come lo stesso Nicola Fioretti, descrive un impianto delle autonomie a geometria variabile in quanto prevede che le Regioni possano chiedere competenze ulteriori limitatamente agli aspetti indicati dal comma terza se alcune condizione poste dall'art. 119 novellato della Costituzione tra le quali è previsto l'equilibro di bilancio.

Il comma terzo non tocca le competenze attuali della Regione Trentino Alto Adige e mette dei principi di espansione della autonomia delle Regioni sopratutto ordinarie. Vengono inoltre cristallizzate le competenze dell'Autonomia della Regione Trentino Alto Adige e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano chiedendo per la modifica delle competenze regionali l'intensa. Lorenzo Baratter torna sul tema dell'intesa, la quale semplifica la revisione dello statuto d'Autonomia sopratutto facendo presente che il clima romano non è favorevole al Trentino.

Effettivamente l'art. 117 novellato della Costituzione come anche fatto presente dai relatori semplifica l'individuazione delle competenze delle Regioni e dello Stato togliendo le competenze concorrenti mantenendo però al comma 4 il principio di supremazia dello Stato su materie anche non esclusive dello stesso in caso lo richieda l'unità giuridica della repubblica ovvero la tutela dell'interesse nazionale. Le Regioni e Province di Trento e Bolzano comunque vengono coinvolte, attraverso il comma 5 dell'art. 117 novellato della costituzione, sulle decisioni attinenti alla normativa europea e di sua attuazione, per le materie di competenza, prevedendo in caso di inadempimento il potere sostitutivo dello Stato.

Altro tema portato nella serata per quanto riguarda il tema referendario attiene all'art. 57 novellato della Costituzione il quale prevede che sia composto da 95 senatori in rappresentanza delle istituzioni territoriali e 5 nominati dal Capo dello Stato. I primi rimangono in carica fino alla decadenza dal ruolo ricoperto che da accesso al senato, mentre i senatori nominati dal Presidente della repubblica rimangono in carica 7 anni. I senatori rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano vengono eletti in modo proporzionale tra i suoi componenti con la riserva di un sindaco. La Regione Autonoma Trentino Alto Adige vedrebbe 6 senatori dei quali 3 eletti tra i sindaci. Un dubbio salito dal pubblico è se non sia a questo punto per la provincia di Trento deciso che il sindaco di Trento Alessandro Andreatta a rappresentare il Trentino nella quota dei sindaco e ciò a fatto storcere a qualcuno il naso. Il sindaco di Aldeno, Nicola Fioretti, ha fatto presente che ci sarebbe un elezione sebbene di secondo livello la persona eletta non è meno rappresentativa e contesta ciò.

Esiste però un problema anche nella composizione a mio avviso più grave ed a ciò si avviene se si mette assieme l'articolo della costituzione novellato sulla composizione del Senato e l'art. 28 dello Statuto d'Autonomia del Trentino Alto Adige nella versione in vigore. Tale articolo inserisce l'incompatibilità tra consigliere provinciale e regionale e parlamentare. Essendo la riforma già in vigore in caso di nuove elezioni senza esser arrivati ad un intesa è difficile che i consiglieri provinciali e regionali possano diventare senatori in quanto decadendo dalla carica che da la possibilità di esser votati decadrebbero da senatore. Non si può a mio avviso ritenere che la legge costituzionale entri e modifichi lo statuto in modo automatico tant'è che nel 2001 quando venne modificato l'art. 117 fu previsto all'art. 10 legge costituzionale 3/2001 che si potessero esercitare le competenze aggiuntive. Credo che per la sua natura di legge costituzionale che da un autonomia speciale lo statuto non possa esser modificato per quanto riguarda l'art. 28 in modo automatico.

Per questi motivi ulteriori motivazioni inerenti alla previsione di numerosi procedimenti legislativi che posso esser visti prelevando il testo di riforma qui, oppure nel libro dedicato di Zagrebelsky dedicato e cercherò anche domani di illustrare mi sento di invitare a votare no.

venerdì 11 novembre 2016

Nemmeno a Trento si sono superati i campi nomadi: una riflessione di Brosa.

Anche a Trento i campi nomadi non sono stati superati per lasciare spazio alle aree di comunità come già si documentava qui rispetto alla situazione di Rovereto nel settembre 2015 grazie alla Responsabile Ufficio Promozione Sociale del Comune Alda Maria Bianchi.

A Trento all'interno di un campo nomadi, nel luglio 2016, ci fu una sparatoria che non ha avuto per fortuna conseguenze letali. Da quel giorno ad oggi il consigliere comunale di Trento della Lega Nord Gianni Festini Brosa conferma che qualcosa è stato fatto. La prima azione portata a termine è stato togliere la vegetazione nelle aree dove i nomadi sostano in maniera illegale e abusiva. Si è inoltre cercato inoltre il dialogo con le componenti autodeterminatesi di origine trentina rincorrendo il rispetto delle regole per evitare la ghettizzazione degli stessi che i trentini non vogliono.

Il superamento dei campi nomadi è un obbiettivo che ad inizio legislatura l'attuale amministrazione provinciale si era data ma tutto si è arenato, a detta del consigliere comunale, quando la maggioranza provinciale si è accorta che le proposte della minoranza venivano accolto con più favore dai nomadi e l'assessore competenze da allora non convoca più. Esiste inoltre la difficoltà nel interpretazione di cosa è stanziale che nella nostra cultura e quella nomade è diversa nascendo l'uomo nomade. Il problema per questo è di difficile soluzione anche perché le soluzioni opposte sono, a quanto dice Gianni Festini Brosa, impercorribili. E' difficile procedere una verifica in merito ai requisiti di permanenza e non è possibile creare un paradiso che attirerebbe nuovi nomadi e le risorse a quel punto non potranno mai essere sufficienti ai bisogni.

martedì 8 novembre 2016

Senso unico sulla SP 80 - Tuunnel Totoga dal 9/11 al 11/11/2016 compresi

Dal 9 novembre al 11 novembre 2016 compresi è istituito dalla Provincia Autonoma di Trento, Servizio Gestione Strade, il senso unico nella SP 80 Tunnel Totoga dalle ore 8 alle 18. Durante l'orario di vigenza del senso unico sarà permessa la percorrenza alla velocità di 50 Km/h il tunnel in direzione Feltre, mentre chi dovrà tornare nella valle del Vanoi nell'orario del senso unico dovrà ad Imer prendere la SP79 e fare il Passo Gobbera.

Tale variazione alla viabilità è dovuta alla necessità di procedere all'asfaltatura del Tunnel e garantire l'incolumità puublica e lo svolgimento dei lavori.

martedì 18 ottobre 2016

Un patrimonio non valorizzato: la vecchia chiesa di Caoria

Vecchia chiesa Caoria

Arrivando dal paese di Canal San Bovo di Caoria e non prendendo la circonvallazione ci si imbatte nella vecchia chiesa di Caoria ora sconsacrata sostituita dalla chiesa nuova che è più avanti. Di questa chiesa vi vorrei parlare.

La cappella venne costruita nel 1742 dal conte Giovanni Bonaventura nell'agglomerato di Caoria di Fuori. Dagli atti visitali del 1769 la stessa cambio intilazione diventando San Nepomuceno abbandonando la precedente intitolazione la Santissima Trinita. In data 20 luglio 1780 su supplica degli abitanti al vescovo Andrea Minucci la cappella venne eretta a curazia della parrocchia di Canal San Bovo. Divenne una parrocchia indipendente l'11 maggio 1942. Tra il 1952 e il 1958 venne eretta la nuova chiesa in centro paese e poco dopo la vecchia chiesa venne sconsacrata.

Questo excursus storico per capire l'immobile di cui voglio parlare che attualmente è in comodato gratuito fino al 01/07/2027 all'ente Parco Paneveggio Pale di San Martino, il quale ha rifatto i tetti della chiesa e il campanile e non ha in programma altri lavori sullo stabile. Il comune ha eseguito in passato, su delega provinciale, lavori sull'intonaco esterno e altri piccoli lavori.

Da quanto si apprende si apprende dal direttore dell'ente Parco Paneveggio Pale San Martino, Vittorio Ducoli, nella chiesa sono contenuti affreschi che dovevano esser restaurati con gli ultimi lavori della Sopraintendenza dei beni culturali, ma difficoltà della ditta incaricata hanno portato alla sospensione degli stessi. Visto lo stato della chiesa e l'utilizzo a magazzino per il stoccaggio di oggetti etnografici pervenuti da privati (alcuni donati da da abitanti del luogo altri destinati a discarica) allo stato attuale è difficile pensare ad azioni di valorizzazione dell'immobile.

giovedì 22 settembre 2016

Chiusura della biblioteca di Fiera di Primiero causa trasloco

I lavori che interessano la Biblioteca di Fiera di Primiero rendono impossibile poter usufruire della stessa negli attuali locali in via Fiume, 6 a Fiera di Primiero. Per permettere il trasloco in nuovi locali dal 26 settembre all'8 ottobre 2016 chiude per trasloco.

Approssimativamente dai 4 agli 8 mesi per permettere i lavori di riqualificazione della stessa dalla il servizio della biblioteca verrà collocato salvo imprevisti dal 10 ottobre p.v. al Palazzo delle Miniere in Piazzetta del Dazio,2 a Fiera di Primiero.

Nel periodo di trasloco il servizio di biblioteca (la consultazione, il prestito, la restituzione, il servizio di reference, il servizio internet su PC) sarà in ogni caso garantito con l’apertura del Punto Lettura di Mezzano da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 18.30.

mercoledì 13 luglio 2016

Imposta di soggiorno stimati più di 2 milioni di finanziamento all'APT Val di Fassa

L'imposta di soggiorno è un imposta che è stata contestata dagli operatori che la vedono come un aggravio per l'ospite e per la diversa applicazione nei vari territori del Trentino. La Val di Fassa applica i valori standard fissati dalla provincia per singolo pernottamento

  • 0,70 euro per gli esercizi extralberghieri, camping, agritur, rifugi escursionistici, alberghi 1 o 2 stelle;
  • 1 euro per gli hotel 3 stelle o 3 stelle superior;
  • 1,30 euro a pernottamento per gli hotel 4 stelle e 4 stelle superior.

Si apprende dal direttore dell'APT della Valle di Fassa, Andrea Weiss, che stime provinciali stimano per l'anno 2.556.167 euro, somma che verrà girata come finanziamento pubblico dalla Provincia di Trento al netto delle spese di riscossione sostenute da Trentino Riscossioni.

Il finanziamento erogato verrà utilizzato per le attività dell'APT (in particolare servizio agli ospiti, informaizione attraverso il personale degli uffici, l'attività editoriale), mentre una quota che verrà utilizzata per l'attività di sviluppo (la promozione e comunicazione del prodotto turistico Val di Fassa, l'organizzazione di servizi di mobilità turistica, eventi sportivi e culturale oltre ad attività legate all'ospitalità media e ufficio stampa).

Ritrovata l'unità nell'APT Val di Fassa dopo il disagio di alcune categorie

L'assemblea elettiva dell'APT della Valle di Fassa che si è tenuta il 6 maggio ha espresso un notevole cambiamento nelle figure degli amministratori rappresentanti i vari comparti.

Nel primo consiglio di amministrazione tenutesi in data 23 maggio per l'elezione del Presidente per la prima volta non si è riusciti ad arrivare ad un candidato unico e i rappresentanti dei 1000 operatori si sono divisi equamente tra Fausto Lorenz e Filippo Debertol con 13 voti ciascuno rimandando l'elezione del Presidente al CDA del 26 maggio. In tale sede si è ritrovata l'unità dell'APT sul nome di Fausto Lorenz, albergatore di Pozza di Fassa, eletto con un solo voto contrario.

La composizione del consiglio di amministrazione prevede alcuni posti riservati tra i quali:

  • 2 rappresentati per le aziende ricettive extralberghiere (rifugi esursionistici, campeggi, case ferie, appartamenti privati e affitacamere B&B/agriturismi.)
  • 1 rappresentante del settore maestri di sci (guide alpine, gli istruttori sportivi e scuole da sci).

In tale contesto per l'aziende extralberghiere le candidature più votate sono state nelle figure di un rappresentante dei rifugi escursionistici e di una rappresentante dei campeggi che hanno raccolto del rappresentante degli appartamenti privati e la stessa cosa è successo nel settore dei maestri di sci ove la candidatura dell'istruttore di MTB è stato preferito al quello delle scuole da sci.

Il disagio descritto da Floriano Bernard, con una lettera all'Adige del 21 maggio 2016 descrive un disagio che lo stesso direttore, Andrea Weiss, riconosce. Lo steso fa presente che le scuole di sci erano pronte a abbandonare l'APT visto che non erano rappresentate.

Per quanto riguarda le scuole da sci sono state incontrate dal presidente e vicepresidente ed è stato trovato un accordo il quale prevede che il Vicepresidente Davide Moser, quale albergatore e maestro di sci, si faccia carico di portare le istanze di questa categoria.

La stessa rappresentante del settore extralberghiero Cristina Pezzei ha espresso inoltre la volontà di rappresentare tutta la categoria degli appartamenti, i quali sono la maggioranza assoluta degli associati, attraverso un tavolo di lavoro che vedrà partecipi di soci della categoria.

lunedì 11 luglio 2016

Predazzo per la riqualificazione condivisa del passo Rolle

Dopo la manifestazione di volontà di distacco della frazione Rolle dal Comune di Primiero San Martino di Castrozza per confluire nel Comune di Predazzo, sebbene è giusto dirlo senza aver svolto il referendum, quest'ultimo porta il tema in discussione consigliare ma all'interno del programma amministrativo. La discussione non si è tenuta sul referendum per il distacco però, ma sulla necessità di riqualificare un territorio così prezioso sotto l'aspetto ambientale, paesaggistico sebbene la domanda permane su come farlo. E' comunque passata la convinzione che è necessario un programma di interventi condiviso tra Provincia di Trento, Comunità di Valle, Comunità territoriali e con tutti i soggetti anche privati che possono collaborare al rilancio della località. In un incontro col consiglio comunale di Predazzo coi rappresentanti dei residenti di Rolle per esprimere tale orientamento.

Sul tema poi del referendum, la sindaca di Predazzo, Maria Bosin, ha affermato di non aver approfondito il tema del referendum perchè non è l'approccio che si vuole seguire. In merito all'emendamento approvato alla legge provinciale su proposta del consigliere Marino Simoni che vieta per due anni dalla nascita di un nuovo comune di una frazione afferma che non è così che si risolvono i problemi.

E però volontà della sindaca ora che sono passate le elezione a breve fare u incontro con i rappresentanti del comune unico di San Martino Primiero allargato ad altri enti perchè solo creando sinergie si possono veramente fare interventi significativi sul Rolle e su questo anche i residenti della località convergono.

venerdì 8 luglio 2016

Materiale raccolto dallo scavo a San Giovanni Nepomuceno a Caoria: la futura destinazione

Lo scavo archeologico di aSan Nepomuceno a Caoria di Canal San Bovo, il quale veniva riportato nel Vanoi Notizie del Maggio 2016, è concluso.

Il materiali ricavato sino abbigliamento dei defunti, fibbie di cinture, bottoni rimane di proprietà della Sopraintendenza dei Beni Culturali di Trento. Gli stessi come afferma Nicoletta Pisu della Sopraintendenza dei Beni Culturali verranno esposti solo in caso di particolari progetti espositivi altrimenti che non si sono.

Il materiale, sempre secondo Nicoletta Pisu, non verranno al momento ulteriormente studiati o datati non essendoci fondi destinati o da destinare a ciò.

venerdì 1 luglio 2016

Quattro chiacchiere con Sergio Paoli sulla vitalità di Pergine Valsugana e del suo centro.

La crisi economica ha toccato anche l'Italia non risparmiando il Trentino e se ne esce con la difficoltà a causa delle politiche economiche e fiscali messe in campo che rendono difficoltosa far impresa in Italia. Dopo alcuni articoli apparsi sui quotidiani locali in merito a Pergine Valsugana e il suo centro storico, approfondiamo il tema con l'assessore alle attività economiche di Pergine Valsugana Sergio Paoli.

Qual'è la situazione a Pergine Valsugana? Le attività di Pergine Valsugana e del suo centro storico hanno sofferto la crisi come altre zone d'Italia e del Trentino, mostrando comunque nella difficoltà vivacità. Ecco in numeri.



Presenza di pubblici esercizi e esercizi commerciali.
TIPOLOGIAINIZIO 2015 VARIAZIONE FINE 2015
Pubblici esercizi aperti al pubblico 112-5107
Esercizi commerciali3074311


50 degli esercizi commerciali sono presenti nello Shop Center Valsugana.



Movimenti nell'anno 2015 a Pergine Valsugana divisi per tipologia di attività.
TIPOLOGIA NUOVE APERTURESUBINGRESSI CESSAZIONI VARIAZIONE
Pubblici esercizi aperti al pubblico469-5
Esercizi commerciali al dettaglio 17913-4
Fome speciali di vendita (commercio al domicilio del cliente, internet, etc..) 7025
Commercio all'ingrosso 5014
Esercizi commerciali2915254


Quali azioni per valorizzare Pergine e il suo centro storico? L'amministrazione collabora con il COPI (consorzio degli operatori economici), l'Associazione la Rete (Lago), l'APT e con tutte le associazioni di Pergine per rendere appetibili il centro storico, la città in generale, il lago San Cristoforo, la Paganella e il nostro bellissimo castello. Vengono stanziate notevoli risorse economiche che sono destinate all'organizzazione di svariate attività culturali, sportive e di svago che hanno l'obbiettivo di valorizzare la nostra città e le sue frazioni anche a livello turistico. Per il turismo è importante il completamento della pedonale circumlacuale (già finanziata) e la pista ciclabile fino a Trento.

Quali motivazioni portano le aziende a non finanziare il COPI? Le motivazioni sono tra le più svariate certo è che con risorse pubbliche calanti è necessario che tutti finanzino il COPI, il quale è l'ideatore del mercatino di Natale. In futuro è inoltre necessario che le aziende si associno e facciano rete per poter far rimanere appetibile il centro. E' intenzione a breve di promuovere un incontro con i commercianti sul tema.

E' percorribile un artigianato 2.0 come proposto a Rovereto anche a Pergine Valsugana? Non esiste nessuna norma che vieti ciò e sarebbe positivo, ma è evidente che la scelta va fatta dall'imprenditore. Vedrei meglio l'artigianato artistico visto che altre attività potrebbero trovare oneroso tenere in centro negozio e capannone.

Come si riqualifica Via Maier che vede la presenza di poche attività? Via Maier è sostanzialmente una via residenziale da decenni e si è spogliata delle botteghe artigiane, permangono alcuni pubblici esercizi e poche altre attività. Da anni il comune stanzia soldi per il piano colore nel tentativo di riqualificarla, ma non sempre sono stati utilizzati. Da qualche anno si organizza la festa dei patroni, festa destinata alle associazioni, la quale ravviva la zona. Qualche assessore passato voleva portare in tale via il mercatino di Natale ma i residenti si sono opposti.

mercoledì 22 giugno 2016

Verso il Terzo Statuto d'Autonomia della Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol: alcuni spunti forniti dalla consigliera provinciale Borgonovo Re.

L'attuale legislatura del consiglio provinciale di Trento sarà accompagnata da un tema importante il Terzo Statuto d'Autonomia. Per rendere partecipe la cittadinanza nella fase di revisione statutaria in Provincia di Trento con legge provinciale 1 del 2 febbraio 2016 si istituita la Consulta per lo Statuto Speciale per il Trentino Alto Adige/Südtirol per raccogliere le proposte del società.

Si riportano qui gli spunti dati dalla consigliera Donata Borgonovo Re, prima di diventare presidente del PD, sicuramente utili per riflettere sul tema dello Statuto d'Autonomia. Gli stessi sono stati divisi per temi.

I ruolo della consulta. Il ruolo della consulta è di aiutare nell'individuazione dei temi e le linee strategiche e di organizzazione generale dei servizi complessi senza arrivare a decisione puntuali. A tal fine è stato bloccato un DDL costituzione che avrebbe affrontato impropriamente anche se in modo parziale la revisione dello statuto. Si è invece mantenuto un DDL costituzionale Afreider sulla tutela della minoranza ladina che va a sanare una disuguaglianza.

L'ancoraggio dell'autonomia. L'ancoraggio dell'autonomia del Trentino Alto Adige è ed rimarrà il Degasperi-Gruber, fondamento internazionale, che lega la comunità tedesca e italiana, difendendo la prima che è una minoranza.

All'ancoraggio internazionale però vanno aggiunti nuovi contenuti per far si che sia una riconquista della stessa da parte della popolazione dell'autonomia e questo forse il valore della Consulta in Trentino e della Convenzione in Alto Adige. Come diceva infatti Goethe nel Faust: "Quello che hai ereditato dai padri riconquistalo, se vuoi possederlo".

Il ruolo della regione Trentino Alto Adige. La regione con il secondo statuto ha visto affievolire il suo ruolo a favore delle provincie autonome e col terzo statuto si dovrà ripensare il ruolo della regione. Essa dovrò diventare punto di coordinamento delle politiche sanitarie, dei trasporti e mobilità, ricerca e innovazione tecnologica e delle strategie per l'università. Non nel piccolo anche in questi ambiti si trovano le migliori soluzioni e la regione può essere un punto di forza a servizio dei due ambiti provinciali.

venerdì 17 giugno 2016

Giugno all'insegna dei pastori all'Ecomuseo del Vanoi con la mostra "Pastori errranti sotto le stelle.

Inaugurazione mostra Pastori erranti sotto le stelle 2016Giugno all'insegna del tema della pastorizia all'Ecomuseo del Vanoi con la mostra fotografica di Alberto Pattini "Pastori erranti sotto le stelle che resterà visitabile presso la casa dell'Ecomuseo a Canal San Bovo fino al 4 luglio 2016 in orario di apertura della stessa.

Una mostra fotografica, che ha detto l'autore all'inaugurazione della stessa il 3 giugno 2016, vuole raccontare la vita del pastore lungo tutto un anno potendo raccontando sia l'alpeggio sia nella sua ascesa sia nel ritorno al mare."

L'introduzione è stata lasciata a Silvia Gradin che ha ringraziato i presenti e ha avuto il compito di spiegare a grandi linee la stessa e l'autore oltre che dare un preve spazio alle autorità presenti per i saluti e brevi parole.

Le autorità presenti il sindaco di Canal San Bovo, Albert Rattin, e l'assessore alla cultura, Mariapiera Fruet, e l'assessore al turismo, Clelia Corona e la presidente della proloco Canal San Bovo Giulia Rattin.

Poche parole di saluto ai presenti, numerosi una cinquantina, e qualche nota da parte di Mariapiera Fruet e Giulia Rattin p per poter collocare l'inaugurazione all'interno della manifestazione "Verso l'alpeggio dal Vanoi...al mare.

Inaugurazione mostra Pastori erranti sotto le stelle 2016 E' Stata poi la volta di Alberto Pattini che ha dato qualche informazione in più sulla sua mostra fotografica che vuole raccontare con le foto, l'arte espressiva più immediata, e con qualche poesia la storia della vita di in gruppo di pastori con foto che coprono l'intero anno.

Un modo questo anche per omaggiare una professione presso bistrattata, ove se sei figlio di pastori non sei ben visto, ma che ha vede i giovani avvicinarsi. E' proprio la storia di alcuni giovani cimbri i Laner, quella che le foto riportano, i quali sebbene figli d'arte hanno scelto consapevolmente tale strada dopo gli studi ritenendo di voler una professione all'aria aperta e che aiuta a mantenere il paesaggio. Si vuole sfatare in tal modo che sia una professione per ignoranti come spesso è vista. Tali giovani erano presenti anche il giorno 4 giugno alla Cena del Pastore per raccontarsi.

Inaugurazione mostra Pastori erranti sotto le stelle 2016Le foto che si possono apprezzare al primo pino della Casa dell'Ecomuseo sono state poi spiegate dall'autore c che ha fatto capire come oltre i pastori si è voluto trasmettere le sensazioni della natura e delle pecore e degli animali che seguono tale attività. Lo stesso ha letto anche alcune delle poesie proposte con le foto.

Una vita sicuramente difficile e che richiede spostamenti tra zone anche lontane che spesso sono pure complicati dalla burocrazia e della difficoltà di rapporto a volte coi proprietari dei terreni. Ma non solo difficoltà infatti c'è una foto che da il senso anche della pace che ci può essere anche per avere tempo per se. In particolare la foto della giovane pastora, la più estroversa del gruppo, la quale è seduta su un tronco con la natura rigogliosa intorno. Tale pastora ci introduce alla sua scelta avvenuta dopo gli studi per l'amore verso l'area aperta e una professione che oltre al rapporto con la natura sembra darle la libertà.

Si è potuto in tale occasione assaggiare un buffet di prodotti trentini curato da Chalet del Doch.

venerdì 3 giugno 2016

Risposta di Trento Funivie S.p.a. alla lettera sull'Adige dell'utente Andrea Dorigatti.

Trento. Ci si avvia verso l'estate e la stagione invernale sembra un ricordo anche per la  Trento Funivie Spa che gestiscono anche le Funivie del Monte Bondone. Vorrei qui però chiarire una questione rimasta in sospeso.

Sull'Adige del 13 marzo 2016 è apparsa una lettera del sign. Andrea Dorigatti che lamentava un disservizio dovuto alla biglietteria di Vason la sera del 10 marzo 2016. Lo stesso si è recato per sciare in orario serale sul Bondone ed è salito dall'impianto Montesel dopo aver parcheggiato alla baita omonima. Utilizzando tale modalità Andrea ha pagato 10 euro come biglietto contromarca all'impianto Montesel e si recato correttamente alla biglietteria di Vason per acquistare il biglietto pagando i restanti 3,50 euro (13,50 il costo del biglietto) attendendo secondo la sua versione 20 minuti.

La società Trento Funivie Spa, tramite Michela Defrancesco, fa sapere che effettivamente c'è stato un afflusso importante pari a 3100 passaggi che comunque ha comportato secondo le testimonianze di altri utenti non più di 10 minuti di attesa e addirittura alcuni utenti meno. Se comunque il flusso eccezionale del 10 marzo, che ci si auspica si riverificherà, la società sarebbe pronta a prendere le contromisure tagliare l'attesa.

La modalità seguita dall'utente Andrea Dorigatti è utilizzata da 1/4 dell'utenza e richiede il pagamento della differenza al Vason non esistendo una cassa all'impianto Montesel nemmeno di giorno. Non è quindi obbligatorio l'utilizzo di tale modalità per accedere alla Sky Area del Monte Bondone essendo solo una facoltà che 3/4 dell'utenza non utilizza.

mercoledì 4 maggio 2016

La primavera porta l'apertura di una nuova attività a Canal San Bovo.

La crisi si fa sentire anche nel Comune di San Bovo, ma almeno per il settore professionale la fine di aprile a portato all'apertura di una nuova attività.

L'attività in questione è stata inaugurata il 23 aprile alla presenza di divese persone in Via Sompra, 31 a Canal San Bovo nei pressi del magazzino edile e si tratta dello studio del geometra Tony Fabbris.

L'attività si occupa di:

  • pratiche catastali e tavolari, stime e successioni;
  • progettazione e direzione Lavori;
  • topografia e rilievi catastali;
  • consulenze tecniche.

Per maggiori informazioni visita la pagina Facebook del Geometra Tony.

mercoledì 13 aprile 2016

Quale qualità in Primiero? Da lunedì si apre la discussione.

Quale qualità in Primiero? 2016

Nell'ambito del piano stralcio del commercio inizia lunedì 18 ore 20.00, presso la sala Negrelli della Comunità di Primiero, una serie di incontri per ragionare su temi inerenti alla qualità. Un tema quello della qualità ha insito in se diverse declinazioni, le quali sono emerse nei precedenti incontri che hanno portato suggerimenti per la redazione e approvazione del piano stralcio del commercio. Incontri quelli che hanno visto partecipare persone di diversa estrazione con poca partecipazione degli operatori del commercio, i quali vedono il modello Agenda 21 ove è presente il facilitatore. Al primo incontro parteciperanno Bruno Virgilio Turra, Gianfranco Bettega.

Diversi declinazioni di qualità quindi sono state presentate ed è su quello che i prossimo incontri vedranno sviluppare il dibattito: qualità di vita? Quale qualità insediativa? Qualità abitativa? Quale qualità si vuole a Primiero e quale primiero si vuole ecco il tema che si cercherà di sviluppare per poi arrivare a delle proposte condivise.

Il modello sarà lo stesso già usato in Agenda 21 con un esperto che nella prima parte porrà delle riflessioni per poi lasciare spazio al confronto.

Arrivare a proposte condivise si diceva sopra, perché solo da proposte condivise che poi vedano comportamenti conseguenti sia individuale sia collettive si può guardare al bene comune (sostenibilità dello sviluppo, miglior qualità del sistema economico locale, consumo consapevole) della nostra Comunità.

Gli incontri sono aperti a tutti i cittadini e in particolare gli addetti del commercio.