mercoledì 22 giugno 2016

Verso il Terzo Statuto d'Autonomia della Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol: alcuni spunti forniti dalla consigliera provinciale Borgonovo Re.

L'attuale legislatura del consiglio provinciale di Trento sarà accompagnata da un tema importante il Terzo Statuto d'Autonomia. Per rendere partecipe la cittadinanza nella fase di revisione statutaria in Provincia di Trento con legge provinciale 1 del 2 febbraio 2016 si istituita la Consulta per lo Statuto Speciale per il Trentino Alto Adige/Südtirol per raccogliere le proposte del società.

Si riportano qui gli spunti dati dalla consigliera Donata Borgonovo Re, prima di diventare presidente del PD, sicuramente utili per riflettere sul tema dello Statuto d'Autonomia. Gli stessi sono stati divisi per temi.

I ruolo della consulta. Il ruolo della consulta è di aiutare nell'individuazione dei temi e le linee strategiche e di organizzazione generale dei servizi complessi senza arrivare a decisione puntuali. A tal fine è stato bloccato un DDL costituzione che avrebbe affrontato impropriamente anche se in modo parziale la revisione dello statuto. Si è invece mantenuto un DDL costituzionale Afreider sulla tutela della minoranza ladina che va a sanare una disuguaglianza.

L'ancoraggio dell'autonomia. L'ancoraggio dell'autonomia del Trentino Alto Adige è ed rimarrà il Degasperi-Gruber, fondamento internazionale, che lega la comunità tedesca e italiana, difendendo la prima che è una minoranza.

All'ancoraggio internazionale però vanno aggiunti nuovi contenuti per far si che sia una riconquista della stessa da parte della popolazione dell'autonomia e questo forse il valore della Consulta in Trentino e della Convenzione in Alto Adige. Come diceva infatti Goethe nel Faust: "Quello che hai ereditato dai padri riconquistalo, se vuoi possederlo".

Il ruolo della regione Trentino Alto Adige. La regione con il secondo statuto ha visto affievolire il suo ruolo a favore delle provincie autonome e col terzo statuto si dovrà ripensare il ruolo della regione. Essa dovrò diventare punto di coordinamento delle politiche sanitarie, dei trasporti e mobilità, ricerca e innovazione tecnologica e delle strategie per l'università. Non nel piccolo anche in questi ambiti si trovano le migliori soluzioni e la regione può essere un punto di forza a servizio dei due ambiti provinciali.

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