domenica 29 marzo 2015

Occupazioni, degrado sicurezza: comunali 2015 le idee di Claudio Cia

Le elezioni comunali 2015 si stanno avvicinando e il 10 maggio si voterà in quasi tutti i comuni del Trentino, in qualche caso le situazioni sono definite in altri no. Qui si vuole affrontare alcuni temi importanti per il comune capoluogo, Trento. Si è provato ad affrontare il tema con i candidati principali il sindaco Alessandro Andreatta del PD, candidato per il centrosinistra, e con il candidato CIA della Civica Trentina per il centrodestra.

Non è pervenuta ancora nessuna risposta da Alessandro Andreatta che verrà comunque riportata appena perverrà. Si riporta qui le risposte date da Claudio Cia che invece ha dato risposta alle domande poste e che ringrazio.

Le occupazioni degli anarchici, non ultima quella all'ex asilo di via Manzoni, hanno messo in luce che gli stessi sono sopra la legge. In passato e ancora oggi sembra che ci sia un certo permissivismo, come si pensa di rispondere all'occupazione? Come risolvere una volta per tutte il problema? Il problema delle occupazioni abusive da parte degli anarchici è figlio di quel buonismo ipocrita di gran parte della sinistra, che cerca di accreditare un proprio ruolo paternalistico in base al quale è opportuno lasciare che questi giovanotti (che, in fondo, sono “bravi ragazzi” per chi ci governa) abbiano spazi nei quali organizzare incontri, manifestazioni e varie attività. Il problema si affronta eliminando questo permissivismo, sgomberando e, successivamente, rendendo inaccessibili questi edifici e promuovendone la riqualificazione come spazi a servizio di tutta la cittadinanza.

In passato c'è stata la protesta delle persone della Portela per il degrado e l'insicurezza regnante, come invertire la situazione? Le aree maggiormente segnate dal degrado e dall’insicurezza devono essere presidiate 24h su 24 dalle forze della polizia municipale, integrate eventualmente dalle altre forze dell’ordine. Non ci possono essere aree che in determinati orari sono zone franche, la sicurezza è ormai diventata una priorità che richiede anche una riorganizzazione della polizia municipale e delle sue priorità: meno agenti in ufficio a sbrigare pratiche burocratiche, più agenti sul territorio, a tutela della sicurezza dei cittadini e del decoro della città.

Come eliminare il degrado che spesso in alcune zone della città è particolarmente evidente? Il degrado di alcune zone è il frutto di una carenza di senso civico da parte dei cittadini, aggravato in alcuni casi da assetti urbanistici che favoriscono le attività di microcriminalità. Noi riteniamo che il degrado e l’insicurezza si affrontino, da un lato, con una maggior presenza delle forze dell’ordine, dall’altro, dal principio della “tolleranza zero” nei confronti di chi infrange la legge ponendo in essere azioni criminali di qualsiasi genere. L’espressione “tolleranza zero” sta a indicare un modo di affrontare le varie fattispecie di criminalità urbana, il quale prevede che chi viene fermato per aver compiuto qualunque atto criminale sia rapidamente sottoposto a processo e sconti per intero la pena che gli viene comminata. Parlando di “tolleranza zero”, il riferimento va all’energica azione condotta contro la criminalità urbana dall’ex Sindaco di New Yok Rudolph Giuliani, il quale stabilì che chiunque commettesse reati contro la sicurezza e la pacifica convivenza dei cittadini venisse rapidamente processato e punito e scontasse la propria pena senza dilazioni. New York, nel giro di alcuni anni, si trasformò da città ad altissima densità criminale a città tra le più sicure degli U.S.A.. Fatte le debite proporzioni, sono convinto che tale approccio – definito, appunto, “tolleranza zero” - debba ispirare la nostra politica sulla sicurezza.

Inoltre è da poco stato approvato dal Comune di Trento il “Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni” che avevo portato all'attenzione del​ ​Consiglio​ ​nel 2014. Questo regolamento permette​ ​ai cittadini di​ ​attivare patti di collaborazione con il Comune e​ ​gli stessi contenuti vengono​ ​definiti assieme. Questi patti serviranno a curare e rigenerare gli spazi pubblici, da un giardino a una piazza o altri spazi che i cittadini vorranno proporre, a curare o a rigenerare gli edifici e quindi a poterli usare, a dare spazio alla creatività e alle proposte di utilizzo temporaneo degli spazi pubblici dismessi per renderli disponibili per attività artistiche o di intrattenimento giovanile, ecc… Quindi il Comune non sarà solo ad occuparsi dei beni comuni, ma queste regole nuove permetteranno anche l'intervento diretto dei cittadini.

Come risolvere il problema delle aree dismesse (tipo Sloi) e che vengono usate da persone spesso clandestine o magari pure peggio? Come recuperare tale zone e sopratutto con quale tempistica? Le aree dismesse sono, evidentemente, aree difficili da controllare, nel momento in cui sono abbandonate in attesa della definizione e dell’attuazione degli interventi che le devono riqualificare. Quello delle aree dismesse è un problema importante per Trento e, giustamente, è oggetto di una specifica attenzione nel nostro programma. Oggi possiamo pensare, sul piano dell’immediatezza, di rendere più frequenti i sopralluoghi della polizia municipale e delle altre forze dell’ordine. Ciò che farà, però, la differenza è la capacità di Comune di Trento e Provincia di condividere, nel rispetto delle rispettive competenze, soluzioni che portino ad una riqualificazione delle aree dismesse e alla loro integrazione nel tessuto urbano. A quel punto, sarà inevitabile anche l’allontanamento di coloro che hanno fatto di queste aree il loro accampamento. Come giustamente evidenziato nella domanda, un aspetto rilevante riguarda la tempistica. A questo proposito, di idee su cosa fare in tali porzioni di territorio cittadino ce ne sono molte. Noi intendiamo attivare un processo partecipato, che dia modo ai cittadini e alle varie espressioni dell’associazionismo presente nelle nostre comunità, di avanzare proposte, di essere parte di questa importante azione di progettazione. Nel nostro programma abbiamo anche ipotizzato alcune soluzioni (ad es. la realizzazione di un camping, con un adeguato numero di piazzole per i camper, nell’Area ex Italcementi; la riqualificazione dell’Hotel Panorama di Sardagna attraverso la realizzazione di un ristorante con bar e discoteca), ma con la convinzione che tali idee debbano essere un punto di partenza per un confronto aperto con tutti i cittadini che vorranno alimentarlo. Indubbiamente, e naturalmente, è oggi prevalente l’idea che tali aree debbano essere destinate a servizi: si va dall’istruzione e formazione a interventi nell’ambito delle politiche sociali, dall’idea di realizzare strutture ad alta valenza turistica a quella di privilegiare svago, divertimento e attività sportive dei residenti. Ma il nostro impegno permane: le decisioni saranno partecipate. Ciò comporterà tempi un po’ più lunghi, ma decisioni maggiormente ponderate e valutate. E in ogni caso, intendiamo già nella primissima fase del nostro mandato avviare quegli iter che consentano di arrivare in tempi ragionevoli a veder realizzate le diverse riqualificazioni.

mercoledì 25 marzo 2015

E' giusto intervenire in Libia?

Lo stato islamico si sta espandendo sempre più e i recenti attacchi al museo del Bardo di Tunisi sembrano chiamare ad un intervento i paesi occidentali e in prima linea l'Italia. Tale linea emerge anche nell'editoriale del 22 marzo 2014 del direttore dell'Adige Pierangelo giovanetti Giovanetti.Tutti sembrano chiedersi che fare per arginare il fenomeno dello stato islamico, dell'ISIS e frenare la presa che lo sstesso ha anche in alcuni settori più poveri e meno integrati delle nostre società occidentale e può esser questo anche corretto, ma nessuno si chiede da dove tali gruppi provengono e del perchè della loro popolarità.

Qualcuno non ricordo chi però ha messo in luce che dobbiamo prima di qualsiasi intervento il mondo occidentale, in particolare l'America, dovrebbe chiedere scusa degli errori commessi in passato che hanno favorito se non addirittura portato a questa situazione.

Il libro che qui ha lato si presenta sebbene si sia fermato a prima della caduta delle Torri Gemelle del 11 settembre 2001 porta ad avere un idea migliore sul pianeta islamico sugli errori che sono stati compiuti. I due che mi sento qui di proporre è l'uso dei gruppi jahidisti per la lotta all'espansione sovietica degli anni con l'utilizzo non certo consono delle fatwe anche con l'aiuto del benestare e dei finanziamenti sauditi. Il secondo è la guerra in IRAQ con l'uso degli americani delle basi in Arabia Saudita negli anni'90 che ha portato ad un alienazione di parte del consenso verso i sauditi.

I fatto poi di poter capire meglio il mondo islamico e riportando anche esempi virtuosi come il caso della Turchia che ha saputo esser esempio di democrazia nel mondo islamico.

Sicuramente la minaccia sempre più vicina di un stato islamico sempre più vicino può portare molti ha chiedere un intervento militare però non può esser questa la soluzione. Noi dobbiamo togliere prima di tutto consenso all'ISIS e allo stato islamico facendo migliorare la condizione delle persone dimostrando che un futuro diverso è possibile e ciò possibile aiutando gli stati coinvolti migliori condizioni di vita. Vanno poi fatti ragionamenti al nostro interno chiedendosi se la nostra politica dell'immigrazione è stata all'altezza e forse la risposta a cui si perviene è no. Noi dobbiamo limitare il flusso delle persone che arrivano da noi in modo che chi arriva da noi abbia reali chance di integrarsi per non finire come nelle periferie parigine ove si sono avuti scontri forti e dove emerge una integrazione non avvenuta. Solo così si può togliere consenso allo stato islamico e all'ISIS e dimostrare coi fatti che abbiamo imparato dai nostri errori riacquistando anche credibilità nei nostri interventi, i quali altrimenti potrebbero peggiorare ancora la situazione.

venerdì 20 marzo 2015

Arredo urbano: le pensiline di Trentino Trasporti in Primiero e Vanoi

Mi è stato segnalato lo stato di degrado della pensilina di Lausen e ho voluto attraverso la stessa verificare grazie a Trentino Trasporti lo stato di tutte le pensiline del Primiero e Vanoi utilizzate dalla stessa.

Le pensiline utilizzate da Trentino Trasporti, per riparare i viaggiatori in attesa dell'autobus, nel Primiero e Vanoi sono 11 di cui 6 di proprietà dell'azienda in questione; le restanti sono di proprietà dei comuni.

La pensilina di Lausen oggetto di segnalazione, di cui peraltro era conosciuta la necessità di intervento, come quella presente a Caoria saranno sostitute nelle prossime settimane all'interno dei piani annuali di sostituzione. Le altre quattrro non presentano necessità particolari, in particolare una è stata posata a fino 2014 e un'altra in tempi recenti nell'ambito di realizzazione di un golfo di fermata.

Non è dato a sapere lo stato delle pensiline di proprietà dei Comuni.

Foto complete della pensilina di Lausen marzo 2015.

mercoledì 18 marzo 2015

Consiglio comunale a Canal San Bovo il 23 marzo 2015

Primo consiglio comunale a Canal San Bovo il 23 marzo 2014 alle ore 20.30 presso la sala consiliare. I temi che verranno trattati sono importanti e tra le altre cose verrà approvato anche il bilancio di previsione e merita che la popolazione partecipi. Ecco i temi che verranno trattati:

  1. verbale della seduta 29/12/2014;
  2. art. 14 regolamento TARI; esame agevolazione anno 2015;
  3. esame regolamento per la disciplina dell'imposta immobiliare semplice (IMIS);
  4. art. 3 regolameto IMIS; esame valore aree edificabili ai fini accertamento IMIS;
  5. determinazione aliquote IMIS per l'anno 2015;
  6. esame bilancio di previsione del corpo volontario dei vigili del fuoco esercizio 2015;
  7. esame bilancio di previsione esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017 del Comune di Canal San Bovo;
  8. vendita neoformata ped. 3562 di mq 10 a Lausen;
  9. proroga concessione di un anno a ditta Eredi Grisotto srl per la cava di Pralungo;
  10. comunicazioni del sindaco su fusioni e gestioni associate tra comuni;
  11. area faunistica in Comune Canal San Bovo; provvedimenti in merito.

Una valutazione particolare meritano gli ultimi due punti il primo in quanto parla di fusioni associate, per il cui comune di Canal San Bovo aveva messo 2 mila euro in bilancio. Era anche stato detto che l'incarico dato al consorzio avrebbe portato ad un progetto che poi a gennaio 2015 veniva illustrato e sui faceva informazione verso la popolazione che non è avvenuto se non ora con una comunicazione su fusioni e gestioni associate senza che sul tema si sia prima avuto un confronto con la popolazione, ma che a volte è stata balenata anche un fusione del basso Primiero e Vanoi.

L'ultimo punto merita anch'esso una menzione particolare per le discussione in passato come si vede qui. Nell'ordine del giorno non si fa riferimento ai cervi ma questa è l'unica area faunistica allo stato che era stata portata avanti dal comune nell'area di canal San Bovo, in particolare a Caoria ed è anche quella che ha ricevuto risorse dalla Comunità di Valle di Primiero.

martedì 3 marzo 2015

Scuola musicale di Primiero si poterebbe pensare alla sede presso le scuole di Imer

La scuola musicale di Primiero allo stato vede stoppata la sua realizzazione almeno per il momento con reazioni diverse anche in primiero. Sentiamo sul punto il consigliere provinciale di Progetto Trentino Marino Simoni.

Priorità o meno? Il problema della scuola musicale non è il principale della Valle. La scuola musicale infatti deve e dovrà trovare adeguata sede, non ultima quella individuata, nel momento in cui saranno disponibili sul bilancio provinciale risorse oggi non presenti. Rimane comunque nelle priorità provinciali la definizione della sede della scuola musicale.

Ha influito la sua opinione che aveva aperto dibattito ad inizio 2014? La mia opinione personale non credo abbia influito più di tanto sulla decisione della Giunta provinciale che forse la ha utilizzata come lo ha fatto qualcun'altro, ad arte. Il problema è che non ci sono risorse, anche se qualcuno aveva promesso il contrario. Se poi la mia opinione ha contato ne sono contento, perchè ritengo che in un momento di scarsità di risorse siano da privilegiare quegli interventi più necessari per la totalità degli utenti quali per esempio la definitiva sistemazione e messa norma delle scuole dell'obbligo.

La sede proposta. Mi risulta che nell'edificio scolastico di Imer il calo degli iscritti sia fisiologico e che con il prossimo anno scolastico non sarà più attivata la prima classe. Non merita allora pensare ad una rapida chiusura di quel plesso scolastico con il suo accorpamento con quello di Mezzano ed assegnare alla Scuola musicale quello stabile per la sua sede?

Quali opere sovracomunali in Primiero sui cui puntare? Non entro nel merito su quali opere sovracomunali si debba puntare. E' questa una questione meramente locale, anche se ho parecchie idee nel merito. Credo che il principale progetto sul quale oggi si dovrebbe pensare e fare è quello di portare casa quanto prima un unico Comune in Valle. Questa sarebbe la prima e sicura risposta anche alla domanda su che cosa si dovrebbe fare. Verrebbe immediatamente risolta la questione con una decisione unitaria e rapida.

La difficoltà nei rapporti trai comuni di Valle. Le difficoltà di rapporto tra i Comuni di Valle non sono frutto di scelte come la scuola musicale od altro. Scaturiscono dal non aver mai digerito il ruolo della Comunità di Valle così come è stata impostata e gestita. Vedremo se con la nuova impostazione conseguente alla riforma Daldoss sarà migliorato qualcosa. Credo comunque che anche questa fase sarà in salita e riconfermo il mio parere che oggi più che mai è opportuno intraprendere rapidamente la strada del Comune unico di valle con il superamento della Comunità e con la realizzazione di municipi capaci di rispondere alla individualità e particolarità dei singoli territori ed originari Comuni.