giovedì 30 aprile 2020

AVVISO dell'ULSS Dolomiti per la ricerca di infermieri e OSS per i Centri di Servizio

BELLUNO. Nell’ambito delle attività a sostegno dei Centri di Servizio, il 10 aprile è stato indetto un avviso diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti.

Nel particolare momento emergenziale e alla luce dei casi di contagio verificatesi nell’ultimo periodo all’interno dei Centri di Servizio per Anziani, l’Azienda ULSS ha valutato la necessità ed urgenza di adottare ogni ulteriore utile iniziativa per dare risposte immediate alle Strutture, al fine di tutelare operatori e ospiti e garantire il contenimento della propagazione del virus. è stato istituito un Gruppo di coordinamento multidisciplinare aziendale, che fa da punto di riferimento per i Centri di Servizio dislocati nel territorio provinciale, svolgendo funzioni di supporto e di sostegno al fine di favorire la miglior organizzazione dell’assistenza.

Nell’ambito delle iniziative, è stata valutata anche la necessità di supportare i Centri di Servizio Anziani, pubblici e privati, nelle procedure di reclutamento di infermieri e operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale a loro favore.

E’ stato pubblicato, quindi, un avviso diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti.

L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, ricevute le comunicazioni di disponibilità, inoltrerà gli elenchi ai Centri di Servizio Anziani, che potranno contattare direttamente gli interessati ed eventualmente procedere a stipulare contratti individuali, di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, secondo la vigente normativa. Resta inteso, che la partecipazione all’avviso non comporta alcun diritto all’assunzione o alla instaurazione di altro rapporto con i Centri Servizi, che vi provvederanno solo se interessati e a loro insindacabile giudizio, ne tantomeno con l’Azienda ULSS.

L’avviso è consultabile sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – concorsi e avvisi in scadenza

Per manifestare la propria disponibilità è necessario compilare il modulo presente nel sito e inviarlo via mail, allegando carta di identità , a protocollo.aulss1@pecveneto.it

mercoledì 29 aprile 2020

Firmate delle convenzioni tra ULSS Dolomiti e alcuni Centri servizi per l'assegnazione temporanea personale

Belluno. Sono state sottoscritte delle convenzioni con i Centri di Servizio per l’assegnazione temporanea, a seguito di specifica e motivata richiesta dello stesso, di personale di assistenza dipendente dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, dichiaratosi disponibile, per le necessità connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La risposta ad un evento di emergenza che coinvolge l’intera comunità rappresenta un obiettivo prioritario a tutti i livelli organizzativi. L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, conseguentemente, ha valutato la necessità ed urgenza di adottare ogni utile iniziativa per dare risposte immediate ai Centri di Servizio per Anziani, al fine di tutelare operatori e ospiti e garantire il contenimento della propagazione del virus. Nell’ambito delle iniziative assunte, tutte finalizzate a perseguire l’interesse sopra descritto, è stata anche valutata la necessità di supportare, mediante convenzione, i Centri di Servizio per Anziani, in difficoltà operativa, con personale dell’Azienda disponibile a prestare attività assistenziale a loro favore. Il 10 aprile era stato quindi pubblicato un avviso per manifestazioni di disponibilità di infermieri e OSS dipendenti dell’Ulss Dolomiti per l’assegnazione temporanea nei centri di servizio.

Ad oggi sono state già firmate due convenzioni tra l’Ulss Dolomiti e i Centri Servizio Madonna della Salute di Trichiana e Padre Kolbe di Pedavena.

Le convenzioni prevedono l’assegnazione temporanea del personale resosi disponibile sino al massimo al 31 luglio 2020, in ragione dello stato di necessità connesso all’emergenza epidemiologica da COVID-19 e compatibilmente con le esigenze dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti.

Il personale dipendente dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, in assegnazione temporanea ai Centro di Servizio, mantiene il rapporto di lavoro con la stessa Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, con la conservazione della posizione giuridica ed economica in godimento. Il rapporto di servizio del predetto personale è, invece, gestito dal Centro di Servizio.

Prenderanno servizio in questo quadro 2 infermieri alla casa di riposo di Trichiana, con possibilità di ulteriori incrementi.

Ultimi decessi di pazienti positivi Covid-19 avvenuti all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella notte del 26 aprile 2020 sono deceduti:

  • un paziente COVID positivo di anni 69, ricoverato in Malattie Infettive COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti;
  • un paziente COVID positivo di anni 72, ricoverato in Terapia Intensiva COVID di Belluno e NON residente in Ulss Dolomiti.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie

I numeri della sorveglianza attiva dell'ULSS Dolomiti

Belluno.Un lavoro immenso, spesso nascosto ma importantissimo. E’ quelle dei team del Dipartimento di Prevenzione che si sono occupati della sorveglianza attiva delle persone in isolamento, delle indagini epidemiologiche, delle risposte alle richieste di informazioni al numero aziendale dedicato e al numero per i rientranti dall’estero e della gestione del grande mole di dati epidemiologici. Qui sotto troverete l'attività svolta raccontata dai numeri.

Numero aziendale per informazioni sul COVID.E attivo il numero aziendale 0437/514343 per informazioni sul COVID0 con orario orario 8.00-20.00. Allo stesso sono dedicati 5 operatori, i quali hanno ricevuto tra il 29 febbraio 2020 al 26 aprile 2020: 3.270 chiamate.

Sorveglianza attiva. Al servizio di sorveglianza attiva sono dedicati 12 operatori, i quali lavorano con orario su due turni 8.00 - 20.00 con il supporto della Protezione Civile del Veneto (ANA e Alpini in ferma).

Ogni giorno contattano le persone in isolamento e registrano eventuale febbre/sintomi, chiedono se hanno bisogno di assistenza psicologica, chiedono se hanno necessità di spesa alimentare o di farmaci, e forniscono indicazioni circa le modalità di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Attualmente le persone in isolamento sono 1.266 che vengono quotidianamente contattate. Le chiamate da inizio emergenza sono oltre 50.800.

Team indagini epidemiologiche. Il team indagini epidemiologiche conta su 22 operatori dedicati (quasi tutti dipendenti + alcuni volontari) che operano su due turni orario 8-20. Sono state compiute circa 10 indagini epidemiologiche al giorno con ricerca contatti (3.994 persone coinvolte nelle indagini dal 28.2.2020 al 27.4.2020).

Unità di crisi tamponi e test sierologici. Al Dipartimento di prevenzione, inoltre, afferisce l’ unità di crisi tamponi e test sierologici con 16 operatori (dipendenti) orario su due turni 8.00 - 20.00.

lunedì 27 aprile 2020

Decessi di pazienti positivi al Covid-19 avvenuti dal 20 al 26 aprile 2020 negli ospedali dell'ULSS

Nella settimana dal 20 aprile al 26 aprile diversi sono stati diversi decessi negli ospedali dell'ULSS Dolomiti, tutti avvenuti nell'ospedale di Belluno.

Sono deceduti:

  • una paziente COVID positiva di anni 91, ricoverata in Medicina COVID (area bassa intensità- ospedale di comunità) di Belluno e residente in Ulss Dolomiti. (serata 20 aprile);
  • una paziente COVID positiva di anni 81, ricoverata in Pneumologia COVID Belluno e residente in Ulss Dolomiti (serata 21 aprile);
  • una paziente COVID positiva di anni 90, ricoverata in Medicina COVID Belluno (ospedale di comunità – bassa intensità) e residente in Ulss Dolomiti (prime ore del 22 aprile);
  • un paziente COVID positivo di anni 69, ricoverato in Pneumologia COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti.(notte del 22 aprile 2020);
  • un paziente COVID positivo di anni 94, ricoverato in Geriatria COVID (ospedale di comunità – bassa intensità) di Belluno e residente in Ulss Dolomiti (mattinata 24 aprile);
  • una paziente COVID positiva di anni 80, ricoverato in PS COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti (mattinata 24 aprile);
  • un paziente COVID positivo di anni 93, ricoverato in Pneumologia COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti (mattinata 25 aprile 2020);
  • una paziente COVID positiva di anni 86, ricoverata in Pneumologia COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti;
  • un paziente COVID positivo di anni 78, ricoverato in Medicina COVID di Belluno (area bassa intensità – ospedale di comunità) e residente in Ulss Dolomiti (notte del 25 aprile);
  • una paziente COVID positiva di anni 91, ricoverata in Pneumologia COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti (mattinata del 26 aprile);
  • un paziente COVID positivo di anni 88, ricoverato in Malattie Infettive COVID di Belluno e residente in Ulss Dolomiti.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianza alle famiglie.

lunedì 20 aprile 2020

Riabilitazione cadiolgica, video consigli per la ginnastica online dell'ULSS Dolomiti

Feltre. La cardiologia riabilitativa e dello sport di Feltre ha realizzato dei video con dei consigli pratici per ridurre il rischio cardiovascolare attraverso il movimento, diffusi attraverso youtube e facebook. Una vera e propria seduta di allenamento.

«E’ chiaro che la ridotta mobilità indotta dall'emergenza sanitaria inerente il COVID-19 sta comportando conseguenze fisiche e psicologiche sia in adulti che bambini. A tale proposito organizzazioni, enti, associazioni e società nazionali e sovranazionali (UN, WHO, ACC-AHA, ESC, ecc.) stanno promuovendo attività di esercizio fisico nella popolazione generale utilizzando al meglio gli strumenti mediali disponibili.

Il personale dedicato della UOC di Cardiologia ed UCIC – UOS Cardiologia dello Sport e Riabilitativa intende rendere fruibili le proprie lezioni tramite i canali mediali dell'ULSS1 Dolomiti», spiega il responsabile della UO Christian Piergentili.

Come risultato ci si attende di ottenere il miglioramento della qualità della vita della popolazione, la riduzione della sedentarietà e la riduzione dello stress conseguente al cambiamento delle abitudini e degli stili di vita.

In questo momento l’educazione fornita dai servizi di Cardiologia Riabilitativa ai portatori di cardiopatia ischemica cronica (CI) può essere resa disponibili agli stessi ed alla popolazione generale favorendo in tutta la popolazione una riduzione della sedentarietà, considerata un Fattore di Rischio cardiovascolare al pari di ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, ipertrigliceridemia ed obesità.

L’iniziativa rientra nell'ambito della promozione della educazione all'autocura (sui pazienti e care-givers) seguito da una rete di rilevazione dei parametri.

Il primo video è sul canale youtube dell’Ulss 1 Dolomiti a questo link https://youtu.be/t0bjxm_LYVY alt="Canale Yotube dell'ULSS1 DOlomiti Provincia Belluno Veneto"> /p>

Ultimi decessi positivi al covid-19 nell'ULSS Dolomiti

Belluno. Si comunica che sono deceduti:

  • un paziente COVID positivo di anni 88, ricoverato in Malattie Infettive Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti (18 aprile); • una paziente COVID positiva di anni 90, ricoverata in Pronto Soccorso COVID di Pieve di Cadore e residente in Ulss Dolomiti (18 aprile);
  • un paziente COVID positivo di anni 79, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti ( serata 19 aprile);
  • una paziente COVID positiva di anni 86, ricoverata in Medicina Covid Belluno (ospedale di comunità – bassa intensità) e NON residente in Ulss Dolomiti (notte del 19 aprile);

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

L'ULSS Dolomiti garantisce al compagno di assistere al parto

Il Covid-19 ha portato a riorganizzare molte attività con la limitazione (o addirittura il divieto) agli accompagnatori di entrare in Ospedale.

In questo contesto nei due punti nascita dell'azienda si garantisce la presenza del compagno o di un accompagnatore di fiducia durante il travaglio, il parto e le prime due ore dopo il parto qualora non ci siano segni di sospetta infezione da COVID-19.

Un passo verso la normalità, in un periodo difficile, con un attenzione dei padri e della famiglia della partoriente; la quale se non esistono controindicazioni per sospetta infezione da Covid-19 potrà avere vicino i suoi cari in un momento sicuramente importante.

La salute dipendenti e collaboratori nell'ULSS Dolomiti è garantita

Il covid-19 è un emergenza sanitaria che coinvolge la popolazione, sopratutto anziana, le case di riposo ma anche chi è in prima linea negli ospedali.

Il 17 aprile sono stati dati i dati relativi al personale che lavora all'ULSS Dolomiti, tamponi positivi etc e di ciò si da oggi conto.

Attualmente risultano positivi 46 dipendenti e altri collaboratori (medici di medicina generali e altri) dell’Ulss Dolomiti su circa 3.650 dipendenti e altri collaboratori. Sono stati eseguiti oltre 6.200 tamponi su oltre 2.400 dipendenti e assimilati, per la quasi totalità del personale sanitario. In pochissimi casi si è reso necessario un periodo di ricovero, la maggior parte è asintomatico. Le indagini epidemiologiche effettuate, in particolare nelle prime fasi dell’emergenza, hanno evidenziato che il contagio era stato contratto al di fuori dell’ambito aziendale per contatti stretti che non avevano connessione con l’attività di cura e assistenza dei malati COVID positivi.

Ciò dimostra che le misure prese e l'utilizzo dei DPI e delle procedure per l'accoglimento e la scrematura dei pazienti covid-19 è efficace ed è stata la scelta più idonea.

domenica 19 aprile 2020

67 enne positivo covid-19 deceduto venerdì all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella serata del 17 aprile 2020 è deceduto un paziente COVID positivo di anni 67, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.

sabato 18 aprile 2020

Ultimi decessi di pazienti positivi covid-19 all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella serata/notte del 16 aprile 2020 sono deceduti:

  • un paziente COVID positivo di anni 84, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti;
  • un paziente COVID positivo di anni 83, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti;
  • una paziente COVID positiva di anni 80, ricoverata in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti.

Nel primo pomeriggio del 17 aprile 2020, un paziente COVID positivo di anni 59, ricoverato in Terapia Intensiva a Belluno e residente in Ulss Dolomiti, è deceduto.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

Aperto un Ospedale di Comunità al Padiglione Gaggia di Feltre per covid-19 negativi delle case riposo

Feltre. Al Padiglione Gaggia dell’ospedale di Feltre è stato attivato un ospedale di comunità con 15 posti letto per accogliere pazienti COVID negativi in un’area protetta e pensata per alleggerire il carico delle case di riposo in modo da poter concentrare le energie del personale per la cura dei casi COVID positivi delle strutture.

L’area, afferente al Distretto di Feltre, è stata organizzata al 2° piano del Padiglione Gaggia e potrà accogliere fino a 15 pazienti.

Al momento sono già stati accolti 10 ospiti, di cui 8 ospiti COVID negativi provenienti dalla casa di riposo Padre Kolbe, altri sono in fase di valutazione. In questo modo, è stato alleggerito il carico assistenziale degli operatori della struttura, presenti in numero minore rispetto all’ordinario per malattie di varia natura, che in questo modo possono concentrare le energie sulla cura dei casi COVID positivi con il supporto sanitario, peraltro, di medici ULSS. Inoltre, si sono resi disponibili ulteriori spazi utili sia alle misure di isolamento dei casi positivi sia al processo di sanificazioni dei locali.

Alcuni ospiti Covid positivi che necessitavano di ospedalizzazione sono stati ricoverati nei reparti COVID di Belluno in base al livello di intensità di cura richiesto.

La task force a supporto dei centri di servizio è in contatto costante con la struttura e, oltre allo screening di ospiti e operatori, sono state attuate diverse azioni come l’intervento dei medici dell’USCA e il coordinamento sul campo del medico geriatra del Distretto di Feltre e della Centrale Operativa Territoriale di Feltre.

La situazione nelle Rsa al 15 aprile 2020 ore 8.

La situazione delle Rsa nell'ULSS Dolomiti non preoccupa

Il Covid-19, coronavirus, non risparmia nessuna fascia d'età ma colpisce più duramente gli anziano e le persone più fragile è per questo che nei centri di servizio (tra i quali le case di riposo) è stata attività dal 23 marzo 2020 una task force per tenere controlla la situazione anche in tale ambito.

Gli ultimi dati diramati per l'ULSS Dolomiti, illustrati nella videoconferenza delle 11.30 dal direttore generale dell'ULSS, circa la situazione delle case di riposo risalgono al 15 aprile 2020 ore 08.00.

Gli ospiti sottoposti a test sierologico sono stati 2037 e circa un terzo ha dovuto sottoporsi a tampone (723) e 126 degenti sono stati riscontranti positivi.

Per quanto riguarda il personale delle Rsa attualmente sono stati effettuati 1842 test seriologici ai quali è seguito l'effettuazione del tempano per 1086 di essi. Dal riscontro del tampone è risultato positivo per 79 dipendenti delle RSA.

Visti i numeri, anche se non è stato ancora coperto tutto il persona e gli ospiti, e in attesa di dati definitivi che però non si possono scostare molto da questi visto che si è quasi completato tutte le persone presenti in rsa è confortante affermare che le misure messe in campo per evitare contagio sono efficaci. A parte qualche Rsa che ha una situazione delicata quindi la situazione non appare preocupante.

venerdì 17 aprile 2020

La generosità di Martina nella donazione arrivata all'Ospedale di Belluno

Belluno. Martina ha recapitato all’ospedale di Belluno, tramite i volontari della Protezione Civile una letterina per i sanitari e i pazienti delle aree COVID con un colorato messaggio e i suoi risparmi.

Questo il messaggio:

“Per l’ospedale da Martina.

Ciao a tutte le dottoresse e ai dottori, spero che stiate bene. io sono molto preoccupata per voi e soprattutto per gli ammalati che hanno il coronavirus. State tranquilli, io vi proteggo. Spero che nessuno di voi abbia questo virus comunque io rispetto le regole.

Vi mando tanti baci e abbracci.

(Ho un pensiero dalla mia musina)”

Dalla sua “musina” infatti, la piccola Martina ha inviato 10,20 euro che sono stati versati sul conto corrente dedicato dell’Ulss Dolomiti per l’emergenza COVID.

L’Ulss Dolomiti ringrazia Martina per la generosità e la sensibilità dimostrata, con creatività e un messaggio molto forte che ha commosso.

Deceduta anziana 93 anni all'Ospedale di Comunità di Belluno

Belluno. Nelle prime ore del 16 aprile 2020, una paziente COVID positiva di anni 93, ricoverata in Medicina Covid (area bassa intensità- ospedale di comunità) Belluno e residente in Ulss Dolomiti, è deceduta.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.

giovedì 16 aprile 2020

Nuovo decesso ieri di un anziano positivo al covid-19 all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella mattinata del 15 aprile 2020, un paziente COVID positivo di anni 75, ricoverato in Terapia Intensiva di Belluno e residente in Ulss Dolomiti, è deceduto.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.

mercoledì 15 aprile 2020

Ultimi decessi di pazienti positivi covid-19 all'OSpddale di Belluno

Belluno. Nella notte del 13 aprile2020, una paziente COVID positiva di anni 80, ricoverata in PS Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti, è deceduta.

Nel pomeriggio del 14 aprile2020, un paziente COVID positivo di anni 72, ricoverato in Pneumologia Covid Belluno e residente in Ulss Dolomiti, è deceduto.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

martedì 14 aprile 2020

Cordoglio per la scomparsa del dottor Zaiotti da parte dell'ULSS Dolomiti

Feltre. L’Ulss Dolomiti esprime il cordoglio per la scomparsa del dottor Giuseppe Zaiotti, morto ieri a 70 anni dopo aver lottato a lunga con la malattia.

Medico neurologo in servizio per diversi anni all’ospedale di Feltre, si è distinto per la capacità di coniugare la solida competenza professionale con una grande umanità. Sapeva tessere al meglio le relazioni, trovare i punti di incontro, mettere d’accordo le parti. Molto apprezzato sia dai colleghi che dai pazienti, dopo la pensione aveva continuato l’impegno all’ospedale di Feltre come sumaista fino alla diagnosi della malattia.

Uomo dai molteplici interessi, era molto impegnato sia nella vita pubblica come consigliere comunale prima e presidente dell’Azienda Feltrina Servizi alla Persona poi sia nel volontariato, in particolare nell’Associazione Mano Amica.

«A nome mio e di tutta l’Azienda esprimo il cordoglio per la scomparsa del dottor Zaiotti, professionista stimato e uomo con doti umane rare» conclude il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno.

Decessi avvenuti dal 11 marzo al 13 aprile dovuti a covid-19 all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella notte dell’11 aprile 2020, una paziente COVID positiva di anni 92, ricoverata nella UO Medicina COVID Belluno (ospedale di comunità – bassa intensità), è deceduta.

Nella mattinata del 13 aprile 2020, un paziente COVID positivo di anni 73, ricoverato nella UO Malattie Infettive COVID Belluno, è deceduto.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglie.

domenica 12 aprile 2020

Prorogato fino al 30 aprile il contratto con Lifebrain per aumentare la capacità di analizzare tamponi

Belluno. E’ stato prorogato fino al 30 aprile il contratto con il laboratorio Lifebrain Veneto per aumentare la capacità di analisi dei tamponi per la ricerca del coronavirus (SARS-CoV 2)con un incremento del numero di tamponi assegnati che passa da 150 a 200 al giorno. Tale supporto si è reso necessario per far fronte all’elevata richiesta di analisi per un esame che necessita di una rapida risposta per predisporre tutte le misure necessarie al contenimento della diffusione del virus.

COME VENGONO ANALIZZATI I TAMPONI IN ULSS1 DOLOMITI. Il laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale di Belluno ha attualmente una capacità analitica di circa 220 tamponi/giorno con una operatività di sette giorni su sette assicurando tempestività, continuità e precisione nell’analisi dei campioni biologici.

La potenzialità della strumentazione a disposizione consente l’analisi di 48 campioni ogni 4 ore e in tale attività si avvicendano a ciclo continuo 6 tecnici, 4 dirigenti ed il personale di segreteria per la registrazione dei campioni, con il resto del personale a supporto dei colleghi per consentire il regolare svolgersi delle altre attività, in particolare la gestione delle urgenze da Pronto Soccorso e reparti ospedalieri.

Come nel resto del Paese, la difficoltà maggiore che limita la potenzialità analitica sta nel reperire sul mercato quantità sufficienti di reagenti che consentano l’analisi dei tamponi a seguito dell’enorme domanda a livello mondiale.

Per far fronte alla mole di tamponi richiesti dal territorio e dagli ospedali (al 9 aprile 2020 alle 14.00 sono stati eseguiti in Ulss Dolomiti 11.588 tamponi), dal 21 marzo è iniziato l’acquisto di prestazioni di medicina di laboratorio da Lifebrain Veneto (unico erogatore privato accreditato). Da oggi, l’apporto di Lifebrain è stato aumentato a 200 tamponi al giorno ed è stato prorogato fino al 30 aprile. Il servizio aggiuntivo è attivo 7 giorni su 7 h24, fornirà la risposta in 48 ore dall’accesso.

Inoltre, presso il laboratorio di Feltre è stata installata una strumentazione Diasorin che consente una lettura rapida per un piccolo numero di test allo scopo di dare in tempo breve i risultati dei tamponi che provengono in prevalenza dal Pronto Soccorso di Feltre e poter così indirizzare il paziente nel più appropriato setting di cura. L’area per i pazienti sospetti COVID in attesa dell’esito di tampone, infatti, è allestita all’interno del vecchio Pronto Soccorso e gli spazi sono limitati. Si ricorda che da ieri l’area di degenza per pazienti con Covid è stata chiusa a Feltre e centralizzata sull’ospedale di Belluno per consentire, tra l’altro, una ottimizzazione della gestione delle risorse umane e dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre, la strumentazione installata a Feltre consente di ridurre la necessità di spostamento di campioni urgenti tra i due laboratori. Ad oggi a Feltre vengono letti circa 30 campioni al giorno.

Quindi, complessivamente, in Ulss Dolomiti vengono letti ogni giorno circa 250 tamponi cui va aggiunto il supporto di circa 200 da parte di Lifebrain per complessivi circa 450 campioni esaminati quotidianamente, con un incremento del 20% rispetto al mese scorso.

PIANO SORVEGLIANZA. Oltre ai tamponi effettuati sui pazienti sospetti COVID, il Piano di sorveglianza sanitaria prevede lo screening a:

  • operatori ospedalieri;
  • operatori territoriali dipendenti dell'Azienda Sanitaria;
  • operatori delle strutture per persone non autosufficienti e con disabilità;
  • medici di medicina generale;
  • pediatri di libera scelta;
  • medici di continuità assistenziale e carcere;
  • operatori per U.S.C.A.;
  • operatori delle strutture sanitarie accreditate;
  • farmacisti territoriali;
  • operatori Centro Medico Legale INAIL;
  • Vigili del fuoco permanenti e forze dell'ordine;
  • addetti alle casse dei supermercati;

per un totale di oltre 6.050 persone.

TEST ANTICORPALI. La valutazione sierologica a livello di screening a maglie larghe per l’individuazione della attivazione della risposta anticorpale, attraverso test rapidi è iniziata l’8 aprile prevedendo l’esecuzione di centinaia di test al giorno. Ciò contribuirà all’analisi epidemiologica che consentirà di valutare la diffusione dell’infezione e di orientare in modo preciso l’effettuazione di tamponi. Ad oggi sono stati effettuati e in corso di analisi oltre 2.200 test.

sabato 11 aprile 2020

Ospedale San Martino di Belluno non solo covid ma anche altre attività

Belluno. Oltre il COVID. All’ospedale San Martino di Belluno sono garantite le prestazioni ambulatoriali prioritarizzate come U (urgenza) e B (10 giorni), sia come prime visite specialistiche che di controllo, l’attività in ambito materno-infantile ed oncologico oltre che l’attività chirurgica in urgenza e per gli interventi indifferibili in considerazione del quadro clinico dei pazienti, in particolare nell’ambito della chirurgia oncologica.

Inoltre, continuano le attività di emergenza proprie dell’HUB provinciale come l’attività di emodinamica e di stroke unit per il trattamento degli ictus.

Nel mese di marzo, ad esempio, sono state effettuate 62 prestazioni di emodinamica. Le persone ricoverate in stroke unit per ictus al San Martino a marzo sono state 17; a 4 di queste è stata effettuata la trombolisi.

SOLO UNA PARTE dell’ospedale di Belluno è stata dedicata alla cura delle persone con COVID, in virtù delle alte specializzazioni come le Malattie Infettive e l’ampliamento dei posto di in Terapia intensiva allestito in brevissimo tempo per far fronte all’emergenza. Ma il San Martino non si occupa solo di COVID. Continuano le attività possibili, come nel resto degli ospedali della provincia e dell’intero Veneto, secondo la rimodulazione attuata per poter concentrare gli sforzi sull’emergenza.

9 aprile, ad esempio, le persone ricoverate al San Martino erano 167 di cui 117 in degenze ordinarie (NO Covid).Nel mese di marzo, inoltre, sono nati ben 50 bambini.

Tante anche le iniziative in telemedicina messe in atto dai servizi per il monitoraggio a distanza dei pazienti, come quelle della Diabetologia o della terapia del dolore di Belluno ad esempio, e per il contatto con le persone in carico come le attività online della Ostetricia e Ginecologia a favore delle future e neo mamme.

Nuove decesso giovedì di un anziano positivo al covid-19 all'Ospedale di Belluno

< align="justify">Belluno. Nella serata del 9 aprile 2020, un paziente COVID positivo di anni 83, ricoverato nella UO Medicina COVID Belluno (area bassa intensità – ospedale di comunità) , è deceduto.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.

AVVISO per la ricerca di infermieri e OSS per i Centri di Servizio dell'ULSS Dolomiti

BELLUNO. Nell’ambito delle attività a sostegno dei Centri di Servizio, è stato indetto un avviso diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti.

Nel particolare momento emergenziale e alla luce dei casi di contagio verificatesi nell’ultimo periodo all’interno dei Centri di Servizio per Anziani, l’Azienda ULSS ha valutato la necessità ed urgenza di adottare ogni ulteriore utile iniziativa per dare risposte immediate alle Strutture, al fine di tutelare operatori e ospiti e garantire il contenimento della propagazione del virus è stato istituito un Gruppo di coordinamento multidisciplinare aziendale, che fa da punto di riferimento per i Centri di Servizio dislocati nel territorio provinciale, svolgendo funzioni di supporto e di sostegno al fine di favorire la miglior organizzazione dell’assistenza.

Nell’ambito delle iniziative, è stata valutata anche la necessità di supportare i Centri di Servizio Anziani, pubblici e privati, nelle procedure di reclutamento di infermieri e operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale a loro favore. Si propone, pertanto, l’approvazione di un avviso, diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti.

L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, ricevute le comunicazioni di disponibilità, inoltrerà gli elenchi ai Centri di Servizio Anziani, che potranno contattare direttamente gli interessati ed eventualmente procedere a stipulare contratti individuali, di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, secondo la vigente normativa.

Resta inteso, che la partecipazione all’avviso non comporta alcun diritto all’assunzione o alla instaurazione di altro rapporto con i Centri Servizi, che vi provvederanno solo se interessati e a loro insindacabile giudizio, ne tantomeno con l’Azienda ULSS.

L’avviso è consultabile sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – concorsi e avvisi in scadenza

Per manifestare la propria disponibilità è necessario compilare il modulo presente nel sito e inviarlo via mail, allegando carta di identità , a protocollo.aulss1@pecveneto.it.

venerdì 10 aprile 2020

Situazione covid-19 del 9 aprile 2020 in Veneto

Attualmente i positivi su dati di eri sera sono 1049, un numero inferiori ai tamponi positivi; in quanto seguono l'andamento della malattia: tamponi meno chi è morto e negativizzato. Una tendenza quella dei positivi che sebbene rallenta non decresce, in quanto si sta procedendo a aumentare la processazione dei tamponi in modo sempre più consistente.

I negativizzati virologi, cioè chi non presenta più il virus, è sensibilmente aumentato negli ultimi giorni arrivando superando le 1800 persone (1805), anche se nell'ultima giornata l'aumento è meno forte.

Se i positivi vedono però come città con maggior numero e ancora in crescita, anche se rallentata, Verona mentre le altre provice sono stabilizzate; a farla da padrone Venezia che arriva quasi alle 400 persone negativizzate (398).

Tasto dolente i deceduti che vedono Verona condurre la classifica con 227 morti e cresce anche se in modo rallentato, come succede anche a Padova e Vicenza. Sebbene le altre province hanno dati più costanti il dato complessivo cresce anche se rallenta la crescità.

La situzione ospedaliera. I ricoverati, sommando terapia intensiva e non critica, arrivano a 2000 pazienti ricoverati. Una cifra sicuramente importante che però leggermente cala. In particolare per quanto riguarda l'area non critica a farla da padrona nei ricoveri è ancora una volta Verona con 484 ricoverati alla data di ieri. E' da segnalare che la Provincia di Verona se è allineata alle altre regione con andamento stabile, anche se le altre hanno numeri più bassi. Da segnalare inoltre la provincia di Treviso ove la curva negli ultimi giorni flette anche se non c'è un crollo.

Decisamente confortante invece il dato dei pazienti in terapia intensiva che cade ai 258 pazienti di ieri, come sottolineato da Zaia sotto la soglia importante nel modello predittivo di 300. Verona vede un terzo dei pazienti ricoverati in intensiva, anche se vede anche il calo maggiore negli ultimi giorni attestandosi sotto i 100 casi. E' comunque da segnalare la stabilità delle altre province e un lieve calo a Venezia e Treviso.

Dati che non vedono ancora oggi il dato zero, ma che sono in miglioramento in particolare le terapie intesive (anche se qui potrebbe aver influito i decessi, ma porta a guardare verso quella fase 2 e la ripartenza. Una ripartenza che dovrà esserci, ma con condizioni chiare, per evitare il riesplodere dell'epidemia. I dati mostrano come il ritorno alla normalità è lento ma possibile e che anche i ricoverati piano piano diminuiscono e anche per quanto riguarda gli ospedale, tra i quali Schiavonia, potranno tornare alla normalità.

Una data per la ripartenza non c'è anche se Zaia, vista le deroghe chieste da aziende, afferma che lockdown non c'è più in Veneto ma alla quale ci si deve preparare.

mercoledì 8 aprile 2020

Progetto sostegno psicologico dell'ULSS Dolomiti: i consigli per gli adolescenti

Belluno. Nell’ambito del “Progetto di sostegno psicologico” promosso dalla psicologia ospedaliera dell’Ulss Dolomiti e supportato da AIL e Fondo Welfare Dolomiti, per la prevenzione del “contagio emotivo” dell’emergenza Covid19, dopo i consigli su come gestire l’impatto emotivo per bambini, adulti e anziani, gli psicologi del team hanno predisposto una scheda dedicati agli adolescenti.

Essere un adolescente non è un compito facile, essere adolescente al tempo del corona virus è estremamente difficile. Molti dei tuoi contatti (di estrema importanza in questo periodo di vita) sono stati eliminati: la scuola, lo sport, i momenti di incontro e di aggregazione. I luoghi dove ti senti importante, capito e al sicuro sono in questo momento off-limits. Senza escludere il fatto che anche tu in questo momento, come la maggior parte dei tuoi amici e dei tuoi familiari potresti provare ansia e paura.

I consigli.Ansia e paura sono reazioni comuni in questo momento. L’ansia, purchè non troppo elevata, è quell’emozione che ti permette di mettere in atto alcuni comportamenti “salvavita” per te e per i tuoi cari: evitare i contatti con le persone, lavarti spesso le mani, non toccarti il viso con le mani.

Informati, è fondamentale, ma scegli fonti attendibili come il Ministero della Salute o l’Istituto Superiore della Sanità. Per mantenere l’ansia entro livelli accettabili scegli due momenti della giornata per informarti ed evita l’iperconnessione! Potresti entrare in un circolo vizioso in cui le notizie ricercate per curiosità diventano poi fonte di allarme.

Se qualcosa ti preoccupa o se sei preoccupato per alcuni tuoi sintomi parlane con un adulto di cui ti fidi, insieme troverete strategie utili per affrontare il problema.

Cerca di pianificare le tue giornate con alcuni impegni, per esempio quelli scolastici (seguire le lezioni, fare i compiti, studiare) e con attività piacevoli (leggere, guardare film, chiamare qualche amico, fare qualche gioco di società con la tua famiglia o con i tuoi fratelli) e praticando qualche esercizio fisico in casa.

Prova ad andare a letto e a svegliarti sempre alla stessa ora e alimentati in modo sano e adeguato. Il corpo e la mente hanno i loro ritmi per mantenere le energie, soprattutto in questo periodo.

Pratica tutte quelle attività che nella vita di tutti i giorni, spesso, per mancanza di tempo non riesci a praticare.

Per mantenere i contatti con amici e compagni i social e tutte quelle app che ti permettono di chattare-videochiamare i tuoi amici sono utilissime. Potreste anche darvi appuntamenti fissi quotidiani o settimanali perché no, anche per fare insieme qualche esercizio fisico! Attento però a mantenere dei limiti orari ed evitare di passare troppo tempo davanti agli schermi di PC, smartphone o TV: potrebbero aumentare l’ansia, portare a mal di testa e, se usati la sera, disturbare il sonno. ESTERNA LE TUE EMOZIONI In questo momento sono molte le emozioni che ti attraversano.. falle uscire!!!!! Potresti scrivere, disegnare, recitare…..

Consigli per i genitori. Ricorda che sei tu genitore il primo modello di tuo figlio, quindi se metti in moto comportamenti adeguati e funzionali maggiori saranno le probabilità che li metta in atto anche tuo figlio.

Ricrea una routine per te e per loro, pianifica nuovi orari per il sonno, per il cibo e dei tempi definiti per l’utilizzo di internet e dei social network. Spiega loro i motivi (sopportare meglio lo stress, mantenere il senso della finalità della giornata, contenere l’ansia da sovra esposizione alle informazioni e allo schermo tv/pc/smartphone/ tablet).

Parliamo con i nostri figli, condividiamo le nostre emozioni e i nostri stati d’animo, rispondiamo alle loro domande. Non fingiamo di non essere preoccupati, ma cerchiamo di dare loro rassicurazione e momenti di condivisione in cui diminuire lo stress.

Rispettiamo, in questo momento di protratta prossimità familiare, i bisogni, le necessità e gli spazi di ciascuno: la privacy per gli adolescenti è molto importante.

Se osservi comportamenti disfunzionali (eccesso/rifiuto del cibo, alterazione ciclo sonno veglia, ansia forte ecc) e hai la sensazione di essere impotente, parlane con il tuo medico per sapere dove trovare per cui un aiuto telefonico.

Immunoterapia con veleno di imenottero durante l’epidemia COVID-19 all'ULSS Dolomiti

FELTRE. L’ipersensibilità verso veleno di imenotteri è una allergopatia che può avere come conseguenza reazioni anafilattiche fatali. La immunoterapia con veleno di imenottero (VIT) è l’unico trattamento in grado di prevenire reazioni allergiche potenzialmente fatali e va considerata come terapia salvavita. Considerando l’attuale fase di criticità legata all’emergenza COVID-19, la UOSD di Allergologia ha fatto una valutazione su ogni paziente sottoposto a trattamento immunoterapico, individuando quelli che devono proseguire la terapia di mantenimento senza modificare gli intervalli di somministrazione e quelli che possono allungare gli intervalli e/o andare incontro a momentanea sospensione.

E’ stata ritenuta necessaria la regolare prosecuzione del trattamento immunoterapico nelle seguenti categorie di pazienti:

  • pazienti con livelli elevati di triptasi basale e/o disordini clonali mastocitari (marker di massima gravità);
  • pazienti in terapia da meno di 5 anni;
  • pazienti in trattamento da più di 5 anni, con dosaggio di mantenimento aumentato in quanto non sufficientemente protetti dal dosaggio “standard” di 100 mcg. di veleno.

Un’attenta valutazione è stata fatta anche per i pazienti che non rientrano nelle sopracitate categorie, ma che sono a rischio lavorativo o particolarmente esposti come ad esempio giardinieri o apicoltori.

Una volta stabilito quali pazienti dovevano continuare la VIT, questi sono stati informati telefonicamente.

I pazienti con nuova e/o sospetta diagnosi di allergia a veleno di imenotteri saranno valutati entro tempi brevi per verificare ed eventualmente confermare il sospetto diagnostico e dotare il paziente di adeguata terapia d’emergenza.

Due decessi per Covid-19 all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella mattinata di oggi 8 aprile 2020 sono deceduti:

  • un paziente COVID positivo di anni 81, ricoverato nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità) e residente in Ulss Dolomiti;
  • una paziente COVID positiva di anni 77, ricoverata in Terapia Intensiva a Belluno e residente in Ulss Dolomiti .

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

10 consigli per migliorare il sonno ai tempi del Coronavirus

Belluno.Nell’ambito del “Progetto di sostegno psicologico” promosso dalla psicologia ospedaliera dell’Ulss Dolomiti e supportato da AIL e Fondo Welfare Dolomiti, per la prevenzione del “contagio emotivo” dell’emergenza Covid19, dopo i consigli su come gestire l’impatto emotivo per bambini, adolescenti adulti e anziani, gli psicologi del team hanno predisposto una scheda con i 10 consigli per migliorare il sonno ai tempi del Coronavirus.

In questo momento di emergenza COVID19 la paura e l’ansia potrebbero causarci qualche difficoltà nel sonno. Ecco qualche consiglio utile per riposare meglio: dormire bene migliora il tono dell’umore e rende più resistenti allo stress.

Ecco i consigli:

Sostegno Psicologico COVID: report delle prime settimane di attività dell'ULSS Dolomiti

Belluno. Incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva, nervosismo e malesseri fisici. Sono alcune delle forme di disagio che inevitabilmente – in misura maggiore o minore e a seconda di età, salute, stile precedente di vita come anche situazione socio economica – ognuno di noi può vivere in questo periodo di emergenza covid19 . Nessuno è immune dalla preoccupazione ed è per questo che l’ULSS,in collaborazione con l’AIL sezione di Belluno e il Fondo Welfare Dolomiti della Provincia ha pensato ad un progetto per intercettare gradualmente ogni fascia della nostra popolazione in collaborazione con le diverse istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza. In particolare la UOSD di Psicologia Ospedaliera si è fatta promotrice dell’attività di sostegno psicologico secondo il modello della psicologia dell’emergenza, partendo dalle persone malate e da chi le cura (cittadini in isolamento fiduciario o in quarantena, pazienti e famigliari oltre che sanitari dei reparti covid).

Dal 20 marzo ad oggi sono stati fatti 112 interventi di sostegno individuale verso le persone in isolamento da tutta la Provincia, 10 con i famigliari dei degenti nei reparti covid di Belluno, in buona parte congiunti di malati deceduti, e 8 verso operatori sanitari richiedenti supporto individuale, a cui si aggiungono le supervisioni e i colloqui plurisettimanali con le ordinatrici dei reparti dell'ospedale di Belluno, Agordo e Pieve, per un totale di 138 interventi individuali.

Altra cura fin dall’inizio è stato quello di informare e formare alla decompressione emotiva popolazione e operatori, non solo dell’ulss ma anche delle strutture per anziani: ad oggi sono stati prodotti 6 schede (SOS evitare il contagio emotivo, consigli per adulti, anziani, bambini e adolescenti, consigli per il sonno ai tempi del covid 19) e 6 mini video per la popolazione trasmessi 3 volte al giorno nella TV locale (i primi 4 trasmessi sono stati rivisti dai cittadini su YouTube e hanno 750/1000 visualizzazioni cadauno); 12 moduli, tra materiale audio - video e vademecum (6 schede con la spiegazione delle tecniche di decompressione per coordinatori e con note psico educative per soccorritori e operatori, compresi consigli per la dieta in emergenza; 6 video originali con indicazioni per l’attività fisica e al rilassamento), per operatori sanitari e socio sanitari di tutto il territorio; 9 momenti di formazione in video conferenza per la gestione dello stress dell’equipe ai vari team leader delle aree calde di cura presso i presidi ospedalieri (coordinatrici con video conferenze dei reparti covid dell’ospedale di Belluno, agordo e del suem di pieve); negli ultimi giorni sono iniziati gli incontri di formazione ai professionisti del territorio, al momento 2 con i coordinatori delle strutture per anziani e per i servizi dell’età evolutiva del distretto di Belluno richiedenti sostegno alle consulenze con la propria utenza in questa fase emergenziale. La formazione e la supervisione in questa emergenza, nuova per il nostro paese, è stata fondamentale non solo per le equipe sanitarie, ma anche per quella psicologica ed è per questo che il servizio ha avuto una preparazione specifica in psicologia dell’emergenza e settimanalmente è sottoposto a supervisione con il Centro Studi e Ricerche in psicotraumatologia di Milano, impegnato fin dall’inizio nel gestire l’attività in Lombardia, in particolare Milano, Bergamo e Cremona. Parallelamente nell’ultima settimana, stante le richieste da parte del diverso personale del’ulss e di alcuni sindaci e medici di base, si è impostato l’intervento di consulenza individuale alla popolazione fragile attraverso il canale di medici di medicina generale e degli sportelli d’ascolto attivati in ogni comune.

Dal 7 aprile sono in iniziati anche gli incontri di defusing presso l’ospedale di Feltre, due con cadenza settimanale e da questa settimana la possibilità di avere sostegno individuale per il personale.

Piace segnalare che nel convegno in video conferenza del centro studi e ricerche in psicotraumatologia rivolto a oltre 6000 psicologi esperti italiani ed europei tenutosi Sabato 5 aprile scorso in videoconferenza, il modello di Belluno è stato riportato tra i tre che in Italia, insieme a quello di Bergamo e Cremona , sono apparsi più completi ed efficaci nell’affrontare l’emergenza psicologica del covid 19.

Il progetto è stato promosso e guidato dalla responsabile della UOSD di psicologia dott.ssa Francesca De Biasi. L'equipe della psicologia ospedaliera composta dalle dott.sse Chiara Forlin, Isabella Maccagnan ed Elena Sommacal - sostenuta dall'AIL - è stata integrata con la dott.ssa Cristina Zaetta, del serD distretto 1, e dal dott. Turco per il personale e le attività presso l'ospedale di Feltre.

Un’attività complessa che ha cercato di rispettare ed integrarsi con i tempi delle istituzioni, degli operatori sanitari e dei malati, offrendo professionalità grazie alla sinergia dell’ULSS 1, promotore e ordinatore dell’iniziativa tramite la Psicologia Ospedaliera, l’AIL sezione di Belluno per il finanziamento di parte delle psicologhe coinvolte, e il fondo Welfare per la formazione e la supervisione al personale oltre che per gli interventi nei confronti dei cittadini. Perché l’unico modo di lavorare in emergenza è farlo in modo coordinato ed insieme.

Nuovo incontro virtuale con le famiglie sull'Autismo il 9 aprile 2020

Belluno. Per essere vicina alle famiglie di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, l'Ulss 1 Dolomiti prosegue, per tutto il territorio provinciale, la possibilità di aderire ad un secondo "google meet" giovedì 9 aprile alle 20:30.

Il meeting virtuale del 2 aprile, in occasione della giornata internazionale dell’Autismo, è stato apprezzato dalle famiglie che si sono iscritte, anche da fuori ULSS Dolomiti.

Le nuove iscrizioni possono essere effettuate dai genitori all'indirizzo mail elena.angaran@aulss1.veneto.it

Le norme attualmente in vigore per contrastare la pandemia Covid 19 hanno determinato la riduzione dei rapporti con i contesti educativi e riabilitativi frequentati da bambini e ragazzi, con il rischio di un aumento considerevole della condizione di vulnerabilità per questi soggetti. Un'emergenza che sta mettendo a dura prova le famiglie, che con difficoltà si sono ritrovate a dover gestire figli che hanno visto un cambio radicale delle loro routine, alle quali sono particolarmente ancorati.

L’ULSS Dolomiti, attraverso la dott.ssa Elena Angaran, educatrice specializzata, si è attivato da subito per non lasciare sole le famiglie, con particolare riguardo a quelle che potevano vivere un maggiore disagio dovuto alla severità della diagnosi del figlio.

Per alcuni minori è stato attivato un intervento a distanza, concordando con la famiglia un programma e inviando via mail indicazioni di lavoro e materiali, in altre situazioni si è provveduto a colloqui telefonici con i genitori per rilevare le necessità e poter insieme trovare soluzioni. Attualmente, attraverso questo intervento a distanza, sono seguite 12 famiglie, le quali, in seguito all'invio di programmi e materiali, vengono contattate settimanalmente per una verifica dell'andamento della situazione e per fornire loro un supporto educativo a chi non ha dimestichezza con i mezzi tecnologici, per essere #lontanimavicini.

ALCUNI DATINel distretto di Belluno le famiglie seguite sono in totale 89 (n. 64 dal Servizio Età Evolutiva con il Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale e n. 25 dal solo Servizio di Integrazione Scolastica e Sociale Presso il servizio Età Evolutiva di Feltre sono attualmente seguiti 36 minori con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico Tra questi, 23 minori presentano una Diagnosi di Autismo, caratterizzato da una difficoltà persistente della comunicazione, dell'interazione sociale e da una rigidità di comportamenti ed interessi ristretti e ripetitivi; 11 minori hanno una diagnosi di Distrubo Generalizzato dello Sviluppo e 2 Sindrome di Asperger: quest'ultimi sono quadri clinici che presentano delle peculiarità e non assumono caratteristiche definite e sufficienti per una diagnosi di autismo, ma che si manifestano con difficoltà nell'area delle relazioni sociali. Rispetto ai dati del 2019, si evidenzia un incremento di sei nuovi casi.

Decessi per covid-19 negli ospedali dell'ULSS Dolomiti nelle giornate del 6 e 7 aprile 2020

Belluno. Sebbene i dati del contagio sembrano confortanti (leggi qui) negli ospedali si continua a morire e questo è successo anche negli ospedali dell'ULSS Dolomiti anche in questo inizio settimana.

Nella mattinata del 6 aprile 2020, un paziente COVID positivo di anni 89, ricoverato nella UO Pneumologia COVID Belluno, è deceduto. Nella serata dello stesso giorno una paziente COVID positiva di anni 82, ricoverata nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità) e residente in Ulss Dolomiti è deceduta.

Nella mattinata del 7 aprile 2020 una paziente COVID positiva di anni 75, ricoverata nella area COVID Feltre e residente in Ulss Dolomiti è deceduta .

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

martedì 7 aprile 2020

La situazione dell'Epdidemia di Covid-19 vede una sostanziale stabilità dei contagi, in quali tutte le zone, tranne Verona che vede ancora il contagio in crescità. Complessivamente il contagio comunque rallenta, anche se non in modo costante nelle varie giornate con un andamento a picchi multipli locali nelle variazioni giornaliere, dimostrando che sebbene in rallentamento a livello giornaliero permane una differenza nella crescità. I positivi alla data del 6 aprile 2020 sono 100025.

A dare ulteriore speranza in un superamento dell'attuale situazione di emergenza è il dato delle persone in isolamento domiciliare fiduciario che dopo esser rimasto costante sulle 20000 unità leggermente imbocca una parabola discendente che il 5 aprile supera di poco i 19500.

Interessanti anche le indicazioni sui negativizzati virologi (negativi al tampone dopo essere guariti dal virus), i quali aumentano anche se meno velocemente che 31 marzo al 4 aprile, mostrando quindi che se ne esce dal virus ma con lentezza. Ciò fa pensare che l'abbassamento dei positivi sarà graduale e per un po' ci si dovrà convivere anche dopo la ripartenza, almeno che non si aspetti diverso tempo.

Un dato sicuramente ancora negativo i decessi in ospedale e fuori che sono 683 nel Veneto. Esso è ancora in crecità anche se rallentata negli ultimi giorni rispecchiando l'andamento di Verona che rallenta, mentre nelle altre zone dal 31 marzo vedevano già una situazione sebbene in crescita di rallentamento e appiattimento della curva.

sabato 4 aprile 2020

Deceduto ieri un 87 enne all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella giornata del 3 aprile è deceduto anche un paziente COVID positivo di anni 87, ricoverato nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità) residente in Ulss Dolomiti.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.

venerdì 3 aprile 2020

Situazione Covid-19 da tenere sotto controllo alla casa risposo di Lamon

Il covid-19 (coronavirus) ha portato a fermarsi l'Italia visto la sua diffusione, sia gli effetti che lo stesso ha sui pazienti, in particolare sui più deboli, anziani in primis.

Per questo motivo le case di riposo hanno aumentato i controlli agli accessi di gente esterna vietando ai famigliari, se non i rari casi, l'accesso alle strutture e questo è stato fatto anche alla casa di riposo di Lamon. Sebbene tale restrizioni siano state messe in campo il virus è entrato in maniera importante nella casa di riposo di Lamon, allo stato su dati del 3 aprile alle 11 ci sono 15 ospiti positivi al covid-19.

Gli ospiti sono tutti in età anziana rende la situazione delicata e che va monitorata, vi terremmo informati sugli sviluppi della situazione.

Il covid fa nuove vittime nella mattinata odierna negli ospedale dell'ULSS Dolomiti

Belluno.Il Covid-19 fa nuove vittime negli ospedali dell'ULSS Dolomiti. Nella notte del 2 aprile 2020 è morto un paziente COVID positivo di anni 94, ricoverato nell’ospedale di comunità COVID AGORDO (area bassa intensità) residente in Ulss Dolomiti.

Nella mattinata del 3 aprile 2020 la è morto, invece, un paziente COVID positivo di anni 81, ricoverato nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità) residente in Ulss Dolomiti.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

Decessi per covid-19 di Ieri all'Ospedale di Belluno

Belluno. Nella mattinata del 2 aprile 2020 sono deceduti:

  • una persona in Terapia Intensiva Belluno;
  • una paziente COVID positiva di anni 77, ricoverata nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità) residente in Ulss Dolomiti;
  • un paziente COVID positivo di anni 75, ricoverato nella UO Malattie infettive COVID Belluno (area media intensità) NON residente in Ulss Dolomiti.

Su esplicita richiesta della famiglia non vengono comunicati sesse sesso ed età della persona deceduta in terapia intensiva.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

giovedì 2 aprile 2020

Quattro decessi per covid-19 ieri primo d'aprile nell'ULSS Dolomiti

Belluno.Nella notte del 31 marzo e nella mattinata del 1 aprile 2020 sono deceduti:

  • un paziente COVID positivo di anni 88, ricoverato nella UO Medicina COVID Belluno (area bassa intensità ospedale di comunità);
  • una paziente COVID positiva di anni 81, ricoverato nella UO Medicina COVID Belluno (area bassa intensità ospedale di comunità);
  • un paziente COVID positivo di anni 65, ricoverato nella UO Pneumologia COVID Belluno (area media intensità);
  • una paziente COVID positiva di anni 82, ricoverata in area COVID Feltre.

Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause dei decessi da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alle famiglie.

mercoledì 1 aprile 2020

Deceduto ieri paziente positivo al covid-19 all'Ospedale di Belluno

Belluno.Nella giornata del 31 marzo 2020, una paziente COVID positivo di anni 86, ricoverata nella UO Malattie Infettive COVID Belluno, è deceduta.

zp align="justify">Sono in corso gli accertamenti per stabile le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia.