martedì 15 dicembre 2015

Le gestioni associate obbligatorie in Primiero dopo la mancata deroga al Comune Canal San Bovo

Le gestioni associate obbligatorie per i comuni della provincia di Trento diventeranno tangibili nell'anno 2016, a 10 anni circa della Legge provinciale di Trento n. 3 del 16 giugno 2006, i quali hanno visto a novembre la definizione degli ambiti.

In Primiero l'ambito è costituito da Canal San Bovo, Imer, Mezzano e Sagron Mis dopo che il Comune Unico San Martino Primiero è esonerato dalle gestioni associate obbligatorie. Questo avviene dopo che il sindaco di Canal San Bovo aveva chiesto a norma dell'art. 9-bis della comma 4 lettera b) della Legge provinciale di Trento 3/2006 che fa riferimento a deroghe per condizione geografiche, la quale bocciata ha avuto l'effetto di incorporazione a norma lettera c) dello stesso comma 4 richiamato. Sono rare le deroghe fornite per tali motivi e spesso sono accompagnate da deroghe a norma del comma 9 di avvio di fusione entro la delibera che decideva gli ambiti.

Il primo semestre 2016 sarà un semestre che vedrà il discorso aprirsi in quanto entro il primo semestre 2016 va avviata la gestione associata, visto che entro 10 febbraio 2016 va approntato il progetto delle gestioni associate obbligatorie per i servizi e entro il 30 giugno 2016 vanno attivate le gestioni associate di due servizi di cui uno la segreteria e stipulate le relative convenzioni. Entro il 31 dicembre 2016 le gestioni associate vanno attivate per i servizi rimanenti stipulando le relative convenzioni. Nel caso non si arrivasse a rispettare le scadenze si subirebbe il potere sostitutivo della provincia di Trento secondo l'art. 54 dello Statuto d'Autonomia.

I servizi comunali che sono oggetto delle gestioni associati sono:

  1. segreteria generale, personale, organizzazione;
  2. gestione economica, finanziaria, programmazione;
  3. gestione entrate;
  4. servizio tecnico, urbanistica e gestione del territorio;
  5. anagrafe, stato civile, elettorale;
  6. servizi relativi al commercio;
  7. altri servizi generali.

Il 12 dicembre 2015 il sindaco di Canal San Bovo, Albert Rattin, in comunicazione al consiglio comunale ha messo in luce che l'ambito è di 30 km e si chiedeva se ciò è andare vicino a cittadini e porti allontanamento dalle istituzione più vicine del territorio. Altri comuni hanno problemi simili e si cercherà una diversa divisione dell'ambito che superi queste criticità.

E' comunque da aprire il discorso sul merito delle gestioni associate visto la difficoltà di deroghe e cambiamenti di ambito dopo le decisione prese. Le gestione associate obbligatorie e la riorganizzazione degli enti locali sarà un tema rimarrà nell'agone politico amministrativo almeno del primo semestre 2016 dopo esserne stato nel 2015.

venerdì 4 dicembre 2015

Teleriscaldamento a Canal San Bovo: progetto ravviato, ma vedrà la luce o sarà un opera incompiuta

Il teleriscaldamento a Canal San Bovo è stata un opera decisa ancora dall'amministrazione di Zortea Luigi e ha visto fortune alterne. Quest'opera sembra riprendere vigore dopo che nel consiglio comunale di Canal San Bovo del 12/11/2015 l'ha riportata all'attenzione.

Una verità sembra assodata sull'opera, e ciò viene confermata dall'amministrazione attuale di Albert Rattin che dai banchi della minoranza, sono inequivocabili gli errori commessi dal progettista della stessa.

La ricognizione avvenuta dal consigliere delegato Angerer Ennio, ha illustrato come non sia stato facile capire lo stato dell'arte contattando il progettista ce ha ammesso che ci sono ulteriori costi per 250 mila euro, dopo i 230 mila già chiesti in fine mandato dell'amministazione Cemin, imputabili suoi errori. Dovranno essere messi inoltre 13 mila euro per una revisione dell'impianto che è fermo da tempo. Tra le difficoltà incontrate però non solo gli errori di progettazione ma la questione che vede in procedura concorsuale Ecoenergy Vanoi Srl, presso la quale si vuole costruire la caldaia. E' assodato che verrà costruita una caldaia indipendente come previsto già sotto l'amministrazione Cemin dopo le criticità emerse nel poter usufruire del calore non utilizzato della centrale termina della ditta in questione. I subentranti accampavano diritti ma l'accordo è stato trovato e si potrà procedere. La ditta esecutrice Mazzarol ha in compenso visto il fermo che si prolunga messo in luce che se i lavori non riprendono è pronta ad una diffida con richiesta danni al comune. Allo stato attuale è all'Apriae che si esprimiera per fine novembre che ha espresso aperture in merito.

Il capogruppo di minoranza, Mariuccia Cemin, sono emersi dubbi sul comportamento del progettista e come si era stati dati 230 mila euro credendo che altri non si sarebbero sborsati. Sul punto poi nel perseguire il progetto del già sindaco Zortea Luigi è stata dovuto agli ampi finanziamenti 95% che la provincia concedeva per tali opere.

Mariuccia Cemin mette in luce come ora con ulteriore eborso si potrebbe configurare almeno 150 mila euro di danno erariale e che andrebbe fatta causa al progettista. Su tale punto trova concorde il consigliere delegato, ma non è al momento percorribile perchè un allungamento dei tempi e espone ad una causa ingente il comune verso la ditta esecutrice.

Sul tema della responsabilità anche Gaspare Perotto, consigliere minoranza, si esprime chiedendo al segretario e revisori lumi in merito. Il segretario ha potuto constatare che è un voto preliminare e che si dovrà tornare in consiglio dopo i passaggi provinciali; mentre la revisora fa presente che se ciò evita cause civili superiori, ragionevolmente possibili, non c'è responsabilità erariale. Tale tema porta ad un voto di astensione di Cemin e voto favorevole di Gaspare Perotto.

Altro tema che la Cemin Mariuccia pone è quella del finanziamento che l'attuale amministrazione Rattin effettua con budget, mentre la presente vorrebbe fondo riserva provinciale per investimenti minori, ma il consigliere delegato fa presente che non è fattibile anche dopo incontri con Daldoss che ha escluso tali opere da tale fondo non riuscendo a convincere la consigliera Cemin.

IL progetto riparte dopo il voto positivo di 13 voti, quasi tutto il consiglio meno la consigliera Cemin Mariuccia e Venzo Zaira (maggioranza) assente. Se ciò basterà per portare a termine l'annosa opera del teleriscaldamento è presto per dirlo, ma sicuramente è una ripartenza.