venerdì 4 dicembre 2015

Teleriscaldamento a Canal San Bovo: progetto ravviato, ma vedrà la luce o sarà un opera incompiuta

Il teleriscaldamento a Canal San Bovo è stata un opera decisa ancora dall'amministrazione di Zortea Luigi e ha visto fortune alterne. Quest'opera sembra riprendere vigore dopo che nel consiglio comunale di Canal San Bovo del 12/11/2015 l'ha riportata all'attenzione.

Una verità sembra assodata sull'opera, e ciò viene confermata dall'amministrazione attuale di Albert Rattin che dai banchi della minoranza, sono inequivocabili gli errori commessi dal progettista della stessa.

La ricognizione avvenuta dal consigliere delegato Angerer Ennio, ha illustrato come non sia stato facile capire lo stato dell'arte contattando il progettista ce ha ammesso che ci sono ulteriori costi per 250 mila euro, dopo i 230 mila già chiesti in fine mandato dell'amministazione Cemin, imputabili suoi errori. Dovranno essere messi inoltre 13 mila euro per una revisione dell'impianto che è fermo da tempo. Tra le difficoltà incontrate però non solo gli errori di progettazione ma la questione che vede in procedura concorsuale Ecoenergy Vanoi Srl, presso la quale si vuole costruire la caldaia. E' assodato che verrà costruita una caldaia indipendente come previsto già sotto l'amministrazione Cemin dopo le criticità emerse nel poter usufruire del calore non utilizzato della centrale termina della ditta in questione. I subentranti accampavano diritti ma l'accordo è stato trovato e si potrà procedere. La ditta esecutrice Mazzarol ha in compenso visto il fermo che si prolunga messo in luce che se i lavori non riprendono è pronta ad una diffida con richiesta danni al comune. Allo stato attuale è all'Apriae che si esprimiera per fine novembre che ha espresso aperture in merito.

Il capogruppo di minoranza, Mariuccia Cemin, sono emersi dubbi sul comportamento del progettista e come si era stati dati 230 mila euro credendo che altri non si sarebbero sborsati. Sul punto poi nel perseguire il progetto del già sindaco Zortea Luigi è stata dovuto agli ampi finanziamenti 95% che la provincia concedeva per tali opere.

Mariuccia Cemin mette in luce come ora con ulteriore eborso si potrebbe configurare almeno 150 mila euro di danno erariale e che andrebbe fatta causa al progettista. Su tale punto trova concorde il consigliere delegato, ma non è al momento percorribile perchè un allungamento dei tempi e espone ad una causa ingente il comune verso la ditta esecutrice.

Sul tema della responsabilità anche Gaspare Perotto, consigliere minoranza, si esprime chiedendo al segretario e revisori lumi in merito. Il segretario ha potuto constatare che è un voto preliminare e che si dovrà tornare in consiglio dopo i passaggi provinciali; mentre la revisora fa presente che se ciò evita cause civili superiori, ragionevolmente possibili, non c'è responsabilità erariale. Tale tema porta ad un voto di astensione di Cemin e voto favorevole di Gaspare Perotto.

Altro tema che la Cemin Mariuccia pone è quella del finanziamento che l'attuale amministrazione Rattin effettua con budget, mentre la presente vorrebbe fondo riserva provinciale per investimenti minori, ma il consigliere delegato fa presente che non è fattibile anche dopo incontri con Daldoss che ha escluso tali opere da tale fondo non riuscendo a convincere la consigliera Cemin.

IL progetto riparte dopo il voto positivo di 13 voti, quasi tutto il consiglio meno la consigliera Cemin Mariuccia e Venzo Zaira (maggioranza) assente. Se ciò basterà per portare a termine l'annosa opera del teleriscaldamento è presto per dirlo, ma sicuramente è una ripartenza.

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