venerdì 13 luglio 2012

Declassamento dell'Italia da parte di Moody's

Ieri l'Italia ha affrontato un'asta di Bot a 12 mesi strappando un tasso del 2,69% contro il precedente 3,94%, ma questa è l'unica notizia positiva.

La Borsa, il cambio lo spread. La giornata ha visto la borsa chiudere in pesante ribasso per il FTSE MIB (2,00%) in calo anche le altre borse. Il cambio euro/dollaro ha oscillato tra 1,22 basso a 1,21 alto dimostrando assieme alle borse europee le difficoltà dell'economie europee, se ce n'era ancora bisogno visti i dati della disoccupazione e della crescita.

Alla difficoltà delle economie europee si somma una forte incertezza sui titoli di stato dei paesi più in difficoltà dell'Europa, Spagna e Italia, sebbene le maggiori difficoltà se guardiamo la crescita dello spread, con una crescita di quello italiano del 2,73% (quello spagnolo dello 0,74%) sebbene parta da un livello più basso di quello spagnolo.

La tegola Moody's. In data 13 luglio 2012 è uscito un comunicato Moody's che taglia a Baa2 da A3 il rating del bond governativo italiano con outlook negativo

Le motivazioni di Moody's. Le motivazioni di Moody's sono lineari in quanto mette in luce i problemi dell'Italia. Ecco le motivazioni:

  1. la difficoltà che si potrebbero avere nel rifinanziare il debito dello stato e i maggiori costi che si dovranno sostenere per rifinanziarsi. Il problema poi è concreto in quanto c'è il rischio contagio da parte di Grecia e Spagna;
  2. l'economia italiana è in difficoltà e non cresce e vede le file dei disoccupati aumentare. Ciò rende meno sostenibile il debito a causa delle minori entrate che lo stato può ricavare.

L'outlook è negativo in quanto permane incertezza sulla crescita e la sull'accessibilità a costi sostenibili ai finanziamenti dei mercati finanziari. Si guarda inoltre anche al fatto che potrebbe esser necessario accedere al fondo salva stati anche se c'è un limite alla sua estensione.

Il taglio del rating ha effetti anche sul massimo rating che è possibile dare emittente nazionale che passa a A2 da Aaa.

Le uniche notizie positive che sono riportate nel comunicato e possibili fattori di miglioramento del rating sono le riforme struttura e il consolidamento fiscale, il quale passa anche per l'innalzamento entro il giugno 2013 dell'IVA

Attesa per la Borsa. Dopo una notizia di tale entità ci posso essere forti ribassi dell'euro e delle borse e un rialzo degli spread, ma questo ovviamente dipende dalla credibilità che si dà al comunicato o dall'eventuale sconto già avvenuto di notizie di tale tipo.

Monti e il bene più raro. Monti ha portato un cambiamento nel modo di porsi del governo sia nei confini nazionali che internazionali e questo ha aumentato la credibilità del nostro paese. Le riforme strutturali avranno effetti col tempo, ma è certo che la situazione critica permarrà nei prossimi mesi.

Si sono notati passi avanti in Europa, ma ancora troppi pochi per poter far tornare la fiducia tra gli attori economici. La fiducia questo è un bene raro e il primo che si deve difendere e in questo momento è ad un livello basso.

I passi a mio avviso da prendere. Non si posso chiedere attualmente interventi ulteriori in Europa e gli Eurobond sono attualmente impraticabili. Solo due azioni a mio avviso si dovrebbero prendere per dare credibilità ai paesi europei e all'Europa stessa:

  1. l'unione fiscale. Non si possono condividere i debiti se non si condividono i controlli sugli stessi. I debiti e i relativi sforamenti con le relative manovre correttive o peggiorative devono passare presso un ministro delle finanze europeo. Non è più rinviabile ciò, perchè altrimenti ogni azioni parziale rischia di esser mai abbastanza.
  2. una BCE stile FED. Non si può più rifarsi all'esperienza del 1923, nella quale la Germania vide l'iperinflazione. L'inflazione in Europa è sotto-controllo e i veri problemi sono i debiti sovrani e la crescita. La Germania a paura che una BCE inoltre che compri titoli dei paesi in posizione critica non porti alle riforme e per questo a mio avviso sia l'unione fiscale che il cambio del ruolo della FED va fatto contemporaneamente.

Quando in Europa si farà strada tale modo di operare? Quando si daranno segnali concreti sulla solidità dell'Europa? Non ci resta che attendere e guardare

martedì 10 luglio 2012

Considerazioni su proposta RIMETTIAMOCI IN MOTO! Qual'è l'idea e quale il ruolo delle nuove tecnologie applicate.

Il sito ripartenza e sviluppo vuole provare a dare un'idea di come far ripartire il paese in modo sostenibile.

L'idea di Pasquale Nesi è innovativa in quanto vuole inventare due tipi di autovolontariato che si legano tra loro.

Il primo tipo di volantariato. Il primo tipo di volontariato è legato alla produzione lasciando all'azienda delle ore in più di produzione in modo di far aumentare la ricchezza. La maggiore ricchezza crea maggior consumo e maggior quantità di rifiuti.

Il ciclo dei rifiuti. Ed eccoci quindi che il consumatore non sarà più consumatore, ma anche produttore di ricchezza anche attraverso la differenziata e il suo trattamento. La renumerazione avverrebbe in questi termini:

Il sistema remunerativo, per il lavoratore volontario, prevede un meccanismo VIRTUALE nell'immediato, REALE negli effetti di breve e di lungo periodo.

A seconda delle tariffe già esistenti, sul badge magnetico di cui ho parlato nella sezione "il ruolo fondamentale delle tecnologie elettroniche" saranno registrati gli importi maturati in valuta, al lordo di IRPEF naturalmente non dovuta, data la natura dell'attività volontaria svolta. I redditi "virtuali" così maturati saranno portati in deduzione dal reddito imponibile a fine anno. Ma non basta. Il lavoratore volontario avrà diritto ad uno sconto sull'IVA SU QUALUNQUE TIPO DI ACQUISTO DI BENI O SERVIZI (l'unico limite imposto riguarda i beni di valore eccedente la somma di € 10.000,00 per i quali si richiede un'attività di volontariato continuativa di almeno 5 -cinque- anni) effettuati in un mese, proporzionalmente al numero di ore lavorate nel corso del mese precedente.

L'idea di per sarebbe malvagia nel far partecipare il consumatore ai frutti di una raccolta differenziata spinta, ma la retribuzione si baserebbe su uno sconto fiscale IRPEF e IVA essendo i ricavi del volontariato virtuali. Come si finanziano tali sgravi fiscali? Un bel dilemma.

Il problema del ciclo dei rifiuti. Nei termini della proposta poi sembra che tutti i rifiuti posso diventare risorsa, ma le attuali tecniche non consentono ciò. C'è poi il problema della normativa sui rifiuti il Dlgs 152/2006 che classifica il rifiuto in varie categorie, tra le quali la pericolosità. Tutti i rifiuti potrebbero esser differenziati e trattati da volontari? Si prevede un corso di formazione? La normativa in questione che ho avuto modo di leggere per un corcorso è veramente complessa senza contare la normativa SISTRI (per la verità quest'ultima sospesa) che oltre al trattamento e smaltimento. Va bene che verrebbe conferito tutto (non possibile) alle campane, ma come si fa la tracciabilità del rifiuto per evitare problemi ambientali?
Mi piacerebbe qualche risposta in merito da Pasquale Nesi.