martedì 24 dicembre 2019

2019 anno di soddisfazioni per ginecologia dell'Ospedale Santa Maria del Prato

Il 2019 ha visto Ginecologia del Ospedale Santa Maria del prato mantenere un'offerta qualitativamente elevata con interventi nella maggior parte dei casi svolgersi con tecniche mininvasive. Quasi l’85% degli interventi addominali sono stati eseguiti con tecnica laparoscopica, modalità mininvasiva che si avvale dell’uso di una telecamera e consente di eseguire interventi anche complessi, come quelli per patologia tumorale, senza necessità di apertura dell’addome. In questo modo vengono ridotti i tempi di ricovero, mediamente 2 giorni, il dolore post operatorio è meglio controllabile ed il ritorno della paziente alla sua vita quotidiana è più rapido.

«Sempre nell’ottica di ridurre l’invasività chirurgica da dicembre di quest’anno siamo in grado di migliorare il trattamento dei tumori del corpo e del collo dell’utero attraverso l’acquisizione di una nuova tecnica che permette la ricerca del cosiddetto “linfonodo sentinella”: questa modalità, già impiegata per la mammella, permette di visualizzare, attraverso uno specifico colorante, il primo linfonodo interessato dalle cellule tumorali nei casi in cui vi sia diffusione della malattia al di fuori dell’organo malato. In questo modo si evitano gli effetti negativi collegati all'asportazione di tutti i linfonodi, come il gonfiore degli altri inferiori. D’altra parte conoscere se il linfonodo è interessato o meno dal tumore è cruciale per stabilire se sono necessari ulteriori trattamenti chemio o radioterapia», spiega il direttore dell’UOC di Ginecologia di Feltre Laura Favretti.

In ambito ostertico si è assistito un calo delle nascite in tutta la provincia con l'Ospedale Santa Maria del Prato attestarsi intorno al 2-3%. Il numero sempre minore dei parti è un segnale preoccupate dei problemi noti di invecchiamento e spolamento.

Per quanto riguarda la qualità Laurea Favretti, conclude con soddisfazione: «Siamo comunque riusciti a mantenere una buona qualità dell’ assistenza, rispettando gli standard prevista dalla Regione, con una percentuale di tagli cesarei inferiore al 15% e una percentuale di allattamento al seno esclusivo alla dimissione vicino al 90%. Questi dati sono considerati indicatori di qualità da parte di Agenzie di controllo delle buone pratiche sia regionali che nazionali».

sabato 21 dicembre 2019

Scelta del nuovo medico di medicina generale per gli assistiti di Mario Stefan di Alano

Dal 7 gennaio 2019 Mario Stefan, dottore di medicina generale di Alano cesserà il proprio incarico. Presso l'ambutorio nel comune di Alano di piave in via Moirans n.11 prenderà provvisoriamente servizio il dottor Donatello Carcione.

Donatello Carcione opererà nell'ambito territoriale dei Comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave, Quero-Vas e nel caso di mancata scelta di un medico generico diverso sarà assegnato agli assistiti del dottor Stefan dal 7 gennaio 2020. Non serve quindi recarsi presso gli uffici per la scelta di tale medico visto che in mancata scelta verrà assegnato comunque.

I 1440 assistiti del dottor Stefan, per continuare a fruire dell’assistenza medico generica in forma diretta e gratuita a carico del Servizio Sanitario Nazionale, potranno effettuare la scelta di uno dei medici con disponibilità di posti dell’ambito territoriale dei Comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave, Quero-Vas.

La disponibilità dei medici dell’ambito territoriale di residenza, è consultabile collegandosi al Portale salute della Regione Veneto attraverso il seguente link https://salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri. Dopo aver selezionato un medico, in corrispondenza della voce “Disponibilità assistiti illimitati” è indicato il numero di posti disponibili.

Per effettuare la scelta del nuovo medico gli assistiti potranno presentarsi, con la tessera sanitaria cartacea, presso gli uffici anagrafe sanitaria di Feltre- Via Bagnols Sur Céze n. 3 (Palazzina Fusaro) nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Nel caso in cui si fosse impossibilitati a presentarsi personalmente, si potrà delegare una persona di fiducia alla quale consegnare la Tessera Sanitaria cartacea, una delega e la fotocopia del documento di identità del delegante e del delegato.

Si precisa che gli assistiti riceveranno a breve una nota informativa in merito alla scelta del nuovo medico di assistenza primaria.

Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre arriva la conferma i 2 Bollini Rosa

L'11 dicembre l'Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre ha ottenuto dalla Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, due Bollini Rosa su un massimo di tre per il biennio 2020-2021 confermando la valutazione precedente. Un riconoscimento quello ricevuto, che la Fondazione Onda da dal 2007 agli ospedali che si sono impegnati sulla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

Rispetto alla precedente edizione del bando gli ospedali premiati passano da da 306 a 335. Oltre a una crescita in termini di numeri, assistiamo a un miglioramento della qualità: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 a 96. Inoltre, 167 strutture hanno conquistato due bollini e 72 un bollino.

Una particolare attenzione è rivolta al tema della depressione che riguarda 3 milioni di persone in Italia, tra cui più di 2 milioni di donne. Per questo, Fondazione Onda assegna una “menzione speciale” a 10 ospedali con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno sul tema della “depressione in un’ottica di genere”.

“La 9a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e il patrocinio di 23 società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda - rinnova l’impegno di Onda nella promozione di un approccio gender-oriented all'interno delle strutture ospedaliere riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. I 335 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione rappresentano l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

Come funziona. La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

A partire dal 7 gennaio 2020 sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati.

martedì 3 dicembre 2019

Malattie croniche immunomediate e nuovi farmaci domani ai mercoledì della Salute

Domani per il ciclo martedì della salute alle ore 20.30 alla sala convegni dell'ospedale di Drelte si parlerà di Malattie croniche immunomediate e nuovi farmaci biotecnologici con il direttore medico dell’ospedale di Feltre Marianna Lorenzoni, il direttore della Farmacia Marina Coppola, il responsabile della Unità operativa Malattie infiammatorie e neoplastiche intestinali Andrea Buda e Debora Zaetta infermiera specialista in malattie infiammatorie croniche intestinali.

La terapia moderna delle Malattie croniche immunomediate prevede l’utilizzo di farmaci biotecnologici, comunemente chiamati biologici, che rappresentano la nuova frontiera della medicina in quanto sono costruiti per bloccare alcuni mediatori dell' infiammazione.

La somministrazione di questi farmaci necessita di approccio assistenziale multiprofessionale e multidisciplinare che parte dal farmacista passa dal medico specialista fino ad arrivare all'infermiere specialista che coordina l’attività infusionale.

Nel corso della serata verrà illustrato il modello organizzativo applicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali attraverso il racconto delle figure professionali coinvolte, il valore per la persona assistita e le potenziali prospettive di cura future.

L'esperienza dell'Ospedale di Feltre.All’Ospedale di Feltre è stato attivato a gennaio 2019 un ambulatorio infusionale con personale dedicato e, dal mese scorso, è partito un progetto al fine di garantire ancor di più sicurezza e personalizzazione delle terapia che prevede l’allestimento centralizzato dei farmaci biologici presso l’Unità Farmaci Antiblastici dell’Ulss Dolomiti.

A N

lunedì 2 dicembre 2019

USSL1 Dolomiti: rallentamenti nei prossimi giorni all'accettazione ai centro prelievi

Il sistema informativo del laboratorio di analisi di Feltre si rinnova e dal 3 dicembre per qualche giorno, ci siano rallentamenti all'accettazione al Centro Prelievi.

L'intervento si rende necessarui per consentire lo scambio di dati tra le sedi di Belluno e Feltre e consentire così l'unificazione del Sistema Informatico dei Laboratori di Analisi dell'AUSSL 1 Dolomiti. Un primo passo questo di un percorso che vuole arrivare ad una maggior collaborazione tra le strutture. Tale nuova organizzazione comporta l'adozione di nuovi codici di accettazione degli esami presso le segreterie dei centri di Prelievo di Feltre.

In un primo periodo ci saranno disagi, comunque temporanei agli utenti, dovuto alla presa di confidenza degli operatori coni nuovi codici, e confidando nella comprensione il persona dei Laboratori ringrazia per la pazienza prestata in questa fase nella certeza di voler continuamente migliorare il servizio offerto.

Ospedale di Feltre: nomina nuovo direttore del dipartimento di chirurgia

Umberto Montin

E' stato nominato giovedì il nuovo direttore del dipartimento di chirurgia dell'Ospedale di Feltre. La nomina arriva dopo una procedura, partita tempestivamente, dopo il pensionamento avvenuto del dottor Daniele Xausa nell'agosto 2018.

La scelta del direttore generale Adriano Caldogno, sentito il Comitato di Dipartimento, è caduta su una scelta interna nella persona del direttore di chirurgia Umberto Montin. (vedi foto)

La prima sfida per il nuovo direttore di dipartimento è l’organizzazione della nuova piastra operatoria che entra in questa fase nel vivo degli aspetti di programmazione della gestione. L’organizzazione dipartimentale, infatti, prevede la condivisione di spazi e risorse per migliorare l’efficienza del sistema.

Ma non solo ciò visto che il dipartimento di Chirurgia si compone delle unità operative complesse di Chirurgia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Ortopedia, Gastroenterologia, Ostetricia e ginecologia e Anestesia e rianimazione e la unità operativa semplice dipartimentale di Oculistica.

Nell'augurare buon lavoro a Montin il direttore generale Adriano Rasi Caldogno ha voluto segnalare le le qualità, per la quali probabilmente è stato scelto, si è fatto apprezzare: altissima professionalità, per l’umanità nell'approccio con i pazienti e le famiglie e per le capacità manageriali nella gestione della sua unità operativa.

Chi è Montin?Montin è direttore della chirurgia di Feltre dal luglio 2018. Nato a Mirano nel 1969, si è laureato in Medicina e chirurgia all'Università di Padova dove ha anche conseguito la specializzazione in Chirurgia generale, con il massimo dei voti e la lode, nel 2003. Inoltre, ha ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze chirurgiche ed applicazioni tecnologiche terminato nel 2007, sempre all'Università di Padova. Ha seguito anche un corso di perfezionamento in eco color doppler addominale della durata di 1 anno. Durante gli studi, Umberto Montin ha avuto diverse esperienze lavorative all'estero in ambito di chirurgia oncologica, in particolare in Inghilterra, al Royal Liverpool University Hospital. Prima di arrivare a Feltre, era responsabile dell’unità operativa semplice di Chirurgia epatobiliare e trapianto di fegato dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.