sabato 22 marzo 2014

La questione cervi a Caoria fa ancora discutere discutere dopo un anno e mezzo

Era il 2 agosto 2012 quando la terza variazione non venne approvata e richiese un dibattito che richiese un altra convocazione avvenuta in data 08 agosto 2012. La porto ad un settembre 2012 caldo che vide la fuoriuscita di 8 consiglieri, ma a norma di legge l'amministrazione potè continuare.

Ecco che il 20 marzo 2014 per merito per dell'Adige si la discussione si è riaperta con molti commenti sul gruppo Amanti del Vanoi, cuore verde nel trentino. Il titolo certo dato al pezzo dell'Adige "Primiero, sta arrivando la Disneyland dei cervi" rivolto ad opera che si vuole fare a Caoria di Canal San Bovo fa sobbalzare. Contattata la sindaca, Mariuccia Cemin, sebbene non ne sapeva nulla non sembra infastidita da ciò, in quanto il titolo fa capire l'intenzione turistica del recinto. Senza voler arrivare alla consistenza di Paneveggio si vuole ricalcarne lo stile. Si vuole dare un ricovero agli animali feriti in inverno e poter far conoscere quest'animale da vicino anche in chiave turistica. L'attività di cui è richiesto il supporto comunale ha avuto inizio dalla Proloco di Caoria col supporto dell'Associazione Cacciatori.

Il parlare di Dysnelad dei cervi è a mio avviso quasi dispregiativo altrimenti si dovrebbe utilizzare lo stesso termine anche per il recinto di Paneveggio.

Personalmente quello che dice come anche Renato Orsigher afferma in un so posto vorrei trovare gli animali nel suo habitat sulle montagne. Si potrebbe pensare di avvalersi dei forestali o di altre figure che conoscono la zona e che possono rendere più facile l'incontro.

Lo protesta nell'estate 2012 oltre che per la spesa era anche perché esiste un recinto simile a Cicona, magari più piccolo, di privati.

E pur vero che non so quanto si possa costruire una campagna sui cervi come alcuni scherzosamente mettono anche perché non si può ritenere l'ambiente immodificabile sebbene va rispettato. Si può inoltre vedere come provocazione la motivazione di trasferire la residenza per votare un sindaco che sostenga ciò, anche perché la residenza ha delle regole da rispettare per poter esser concessa.

Non si può pensare che tutto rimanga com'è Malghe non potendo dare ai residenti la possibilità di poter vivere della propria montagna. Una riflessione sullo sviluppo della zona va fatto e vanno date idee a 2 anni dalla decisione questa è quella dell'amministrazione.

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