mercoledì 4 giugno 2014

La sfida del welfare: il caso Val di Fiemme

Mantenere il welfare passato e magari poter rispondere a nuovi bisogni è sempre più difficile. Un settore del welfare che particolarmente è in sofferenza e quello sanitario. Nella provincia di Trento alcuni pezzi del welfare vengono lasciati alle Comunità di Valle che possono decidere in autonomia.

Il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti chiede lumi, attraverso un interrogazione a risposta immediata, circa i trattamenti a disabili in Val di Fiemme; i quali hanno visto una revisione delle modalità di accoglienza nel 2014. In tale anno infatti i è proceduto ad informare i familiari degli anziani disabili delle strutture residenziali e semi-residenziali della necessità di dimettere gli ultrasessantacinquenni per far spazio a soggetti di età inferiore. Lo stesso chiede come si intenda garantire a tutti i disabili anziani del Trentino pari trattamento a prescindere dall'età visto anche che altre Comunità hanno soluzioni diverse.

Il problema ha appurato l'assessora Borgonovo Re riguarda la sola val di Fiemme ed è figlio della qualità della vita e dei servizi che accompagnano oggi queste persone con disabilità oggi permettono di raggiungere età un tempo precluse a questi soggetti. Per questo la rete dei servizi sia pubblici che del privato-sociale deve trovare soluzioni nuove e adeguate, senza dimenticare l'esigenza di inserire nei servizi i soggetti disabili di età inferiore.

Va inoltre rispettata, per l'assessora, l'autonomia delle scelte della Comunità di valle, la cui scelta, si presume, sia stata preceduta da una verifica della possibilità di assicurare alla persona affetta da disabilità le stesse prestazioni ad essa garantite negli ultimi anni accogliendola in un'altra e diversa struttura di assistenza e per il medesimo arco temporale richiesto. In conclusione ha la stessa inoltre evidenziando che la sfida posta dalla disabilità adulta e dal susseguirsi di domande di ingresso nelle strutture, "ci obbliga a moltiplicare e differenziare i servizi in rapporto alle esigenze delle singole persone".

Maurizio Fugatti rispetta la scelta della Comunità di Val di Fiemme non condividendo e ritenendola inoltre spiacevole figlia non si sa se della razionalizzazione o altro.

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