sabato 28 giugno 2014

Funicolare San Martino Rolle verso la bocciatura del progetto

Alla serata PATT in Primiero del 26 giugno 2014 coi consiglieri provinciali Kaswalder Walter, Lorenzo Baratter, Graziano Lozzzer è stato affrontato il tema delle impianti con la società pubblica in liquidazione e il progetto della funicolare.
Lunedì prossimo afferma Kaswalder, dopo aver sentito prima della serata in Primiero, l'assessore al turismo Michele Dallapiccola è la data decisiva sul progetto di funicolare che dovrebbe esser bocciato; sebbene il finanziamento di più di 30 milioni verrà tenuto fermo per un progetto diverso. Il progetto diverso che viene portato avanti è la cabinovia con piste di rientro oltre per la parte restante pagare parte dei debiti della precendente società.  Molte società impiantistiche vengo finanziate sul fondo mobilità  come mobilità alternativa e non si temono problemi per infrazione per quanto riguarda gli aiuti di stato.  Ovvio tutti devono fare quadrato e affianco agli impianti deve esser previsto un turismo a tutto tondo che si integri con altre attività come l'agricoltura ache in chiave manutentiva del territorio.
Alberto Tissot, ex amministratore di Siror, parte proprio dal fare quadrato e dal fatto che non c'è una visione univoca nemmeno in campo turistico. Fa presente poi che le promesse erano la funicolare con accollo dei 200-300 mila euro di perdite della gestione da parte della provincia, tale delibera di accollo stando così le cose non ci sarà più. Bene il collegamento e che va in qualche modo fatto, ma guai dimenticarsi della messa in sicurezza della SS50, la quale è stata chiusa per ben 72 gg e che non presenta paravalanghe con evidenti problemi sia nella precedente stagione che nella prossima se non si interviene.
Una persona del pubblico fa presente ha Kaswalder che non è così immediato poter spostare le risorse per la funicolare su un'altro intervento come la cabinovia essendo le stesse in parte appartenenti a fondi europei per interventi innovati. Che attrattività può poi avere un intervento tradizionale? Si potrebbe pensare anche al tunnel sul Cauriol che in quel modo darebbe la possibilità di avere l'ospedale di riferimento in  Trentino.
Rattin Giovanni, consigliere PATT in Comunità di Valle, prende al balzo e sulla questione tunnel sotto Cauriol mette in luce come lo stesso risolverebbe i problemi di sicurezza di collegamento con la val di Fiemme e Fassa in quanto non sarebbe soggetto a valaghe e sarebbe un alternativa in caso di chiusura. Si risparmierebbero inoltre i soldi della convenzione con Feltre potendo usare l'ospedale di Kawalese. Sulla tessa linea anche Mariestella Loss, con cariche interno del parito del PATT, che vede nella possibilità dell'ospedale di Cavalese migliorando così la qualità del servizio sanitario in Primiero.
Walter Kaswalder è molto netto dicendo che il traforo sotto il Cauriol è anacronistico anche per le risorse sempre calanti.
E' poi tutto da dimostrare che si vada a Cavalese perchè in caso di emergenza si viene indirizzati in ospedali come trento che sono attrezzati per le urgenze. C'è una convenzione con Feltre  che svolge egregiamente. Per interventi complessi poi nemmeno Trento può garantire la sicurezza e si va verso Milano, Innsbruck, Padova ove la casistica è molto superiore.
Walter Bancher, sindaco di Siror, afferma che va bene la progettazione della cabinovia a patto che non succeda che tutto si fermi in attesa dell'ultimazione della stessa come successo dal 2009 per la funicolare. Si deve fare qualcosa di concreto e non ci si deve dimenticare della  SS50 che deve venir messa in sicurezza.
Aurelio Gadenz, sindaco di Tonadico,  ricorda come molti errori si sono fatti in passato anche attraverso investimenti che non si è riusciti a gestire. Anche le due associazioni alberghiere non hanno mai portato avanti una visione comune. Non si possono fare strutture mastodontiche che non si riesce a gestire e che dovrebbe gestire un privato. Anche il materiale di risulta del lavoro della funicolare è un problema da non sottovalutare non sapendo dove collocarlo. In tempi non sospetti mentre la Comunità di Valle di Primiero portava avanti ciò esisteva già il problema di ci coprirebbe tali costi e il comune di Tonadico approvò una delibera contro proprio per i costi.


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