venerdì 21 settembre 2012

Dopo la surroga il comune torna a correre

Al consiglio comunale del 21.30 del 20 settembre 2012 era presente numeroso pubblico e sarebbe importante fosse sempre così. Nello stesso erano persenti i dimissionari. In perfetto orario sono entrati i sette consiglieri rimasti, ma stavolta non c'è il rischio della chiusura anticipata.

La seconda convocazione. La seconda convocazione ha visto scontrarsi sui dettagli i dimissionari e il sindaco sulla leggittimità della stessa. E' da precisare che il funzionamento del consiglio comunale per buona parta è delegato allo statuto e al regolamento comunale. Tale scelta è dovuta ha una fiducia nell'ente di poter scegliere, tranne nelle materie che devono rimanere alla legge, il suo funzionamento. Tale autonomia spesso viene supportata dall'ente regionale e provinciale per rendere il compito meno gravoso, sopratutto su temi complessi. Premetto che non ho visto il regolamento del comune di Canal San Bovo sul funzionamento del consiglio, ma per le cose dette sopra circa l'assistenza della provincia e della regione in materie di regolamenti si può fare riferimento anche a comuni della stessa provincia. Il comune di Dimaro pubblica il regolamento comunale in cui è disciplinato il punto in questione e pronto ad esser smentito si può affermare che lo stesso sia stato formulato su un regolamento tipo della provincia. Non so cosa contenga quello di Canal San Bovo e sono pronto ad esser smentito sul punto. Un fatto però nel caso sul punto il regolamento sia poco chiaro: il regolamento di Dimaro può esser un esempio anche per noi.

Al di là delle regole però se tale punto invece fosse stato disciplinato in modo appropriato nel regolamento mi fa specie che dei consiglieri che si sono candidati ad un ente importante come il comune, alcuni addirittura assessori non lo conoscano. Ancor oggi poi si fa riferimento al difensore civico, ma potrà veramente da risposta positiva agli stessi? Cosa si propongo di fare con tale comportamento i dimissionari? A mio avviso è un modo di cercare visibilità e parlando con Daniela Sperandio sembra questo il loro obiettivo.

Constato che c'era il quorum costitutivo della seconda convocazione si è proceduto alla surroga dei dimissionari. Tra le persone in lista e che hanno ricevuto voti molti hanno declinato l'invito ad entrare in consiglio. Ecco i nomi dei nuovi consiglieri che surroga quelli che si sono dimessi:

  1. Caser Andrea
  2. Corona Fabrizio
  3. Orsingher Annamaria
  4. Scalet Fermo
  5. Caser Silvana.

Essi dopo voto unanime sono entrati in consiglio: ora il consiglio è formato da 12 consiglieri. Il problema politico, non quello amministrativo e legale, rimane. Da un calcolo dei voti dei dissidenti si arriva a 619 voti su 949 voti espressi. Se poi contiamo che sono stati espressi solo il 54,79% dei voti la questione politica si aggrava. L'attuale consiglio rappresententa il 19,05% della popolazione del Vanoi. Non si è voluto prendere atto del problema politico e ci può stare, ma ciò non toglie che esista.

Composizione giunta. La composizione della giunta ha visto già qui la sua valutazione. Da sottilineare solo che pare non opportuna la scelta di un assesore esterno, Rattin Fabrizio, con deleghe così limitate. Si sentiva realmente la necessità di avere un assessore esterno con quelle deleghe? Non potevano esser date ad un consigliere?

La variazione di bilancio. La variazione di bilancio è stata votata ad unanimità, sebbene dubito che i neo consiglieri possano aver avuto cognizione piena delle varie poste e questo non per loro incapacità, ma per mancanza di tempo. Tutte poste che seguono impegni o opere pubbliche su cui si ha chiesto contributo. Ci sono poste anche poste relative a spese per il nuovo operaio, Rattin Emilio, al quale vorrei augurare un buon lavoro. Non entro nella variazione che potrò riprendere in un'altro post facendo riferimento anche alla delibera evitando così di fare una valutazione parziale e magari errata su qualche punto.

Il progetto preliminare dei Vigili del Fuoco. Tale progetto potrà in futuro venir modificato su indicazioni della protezione civile. Lo stesso è stato ridotto per entrare nella fascia finanziabile di 1,8 milioni euro dalla Provincia di Trento. Tale somma copra anche l'acquisto dello stabile e gioco forza diversi interventi verranno stralciati. Si pensa ad un piano terra dedicato ai vigili del fuoco, un secondo piano alla Croce Rossa Italiana e il terzo comune. Il terzo piano sebbene esternamente sarà finito dentro rimmarrà al grezzo; in quanto serve trovare nuove risorse per finirlo. Il nuovo progetto prevede la demolizione della calchera con richiesta di deroga per poter far ciò. Nel caso non venisse concessa c'è anche il progetto con calchera annessa. Il finanziamento provinciale è di 1,3 milioni euro e quindi non completo si pensa di far rientrare in qualche modo il finanziamento dato alla CRI per l'acquisto di posti macchina. Nel caso non possibile comunque la CRI potrebbe usarli su tale opera.

Le comunicazioni del sindaco Particolamente attese tali comunicazioni e l'attesa è stata ripagata. Il sindaco mette in luce come la situazione in giunta era insostenibile da almeno un anno con liti frequenti con gli assessori Corrado Loss e Sperandio Daniela. La situazione ad agosto è precipitata e si è visto che senza la presenza di Loss Corrado e Daniela Sperandio andava meglio. Già data tempo Corrado Loss aveva manifestato l'intenzione di dimmettersi a fine anno. Si era davanti ad un bivio o revocare gli stessi o dimmettersi. Alla revoca delle deleghe non si pensacvva ala fatto che si dimmettessero gli assessori e in ciò, soprattutto Corrado Loss, ha dimostrato scarso senso di responsabilità. Inoltre si sottilinea come le dimissioni siano avvenute per fini personali e con rancori.

La questione dei due dimissionari dopo la convocazione. Si nota la correttezza di Renato Fabbris che a paventato già prima della convocazione la possibilità di dimmettersi. Per le dimmissioni all'ultimo giorno, senza far presagire nulla, il sindaco ritiene il comportamento di Furlan Daniele. Il sindaco si scusa coi cittadini per la seduta deserta, ma le dimissioni sono arrivate quando non si poteva più cancellare il consiglio. Si ringraziano i due consiglieri che si sono dimessi dopo la convocazione per l'aiuto. Si ringraziano inoltre tutti i consiglieri dimissionari per la collaborazione fin'ora data.

Leggittimazione popolare. Il sindaco ritiene di avere leggittimazione popolare forte di voti che gli rimangono e di quelli senza preferenza. Serve responsabilità anche perchè molte opere col commissario non potrebbero più vedere la luce. In un momento di crisi come quella attuale non si può mandare tutto a farsi benedire. Visto poi che un'amministrazione ha bisogno di un anno per prendere in mano tutto non si può lasciare ora visto anche il treno delle elezioni provinciali 2013. Ci sono molti progetti da valere anche sul Fut che devono partire. Nemmeno la struttura della Caserma dei Vigili del Fuoco è ancora totalmente partita. Ci sono poi opere da valare sul PSR (Albergo diffuso, Ostello etc..) che col commissario non vedrebbero più la luce.

Gaspare Perotto Legge una lettera di sostegno nel solco dell'assunzione di responsabilità e di impossibilità delle dimmissioni per le molte opere che si perderebbero.

Lettera consiglieri entrati. Beccali Stefano legge una lettera dei consiglieri entranti a sostegno del sindaco, del programma delle opere da fare. Si vuole evitare il commissario che avrebbe effetti nefasti e si entra per FORTE SENSO DI RESPONSABILITA' NEI CONFRONTI DELLA VALLE

Considerazioni finali. Il primo consiglio del ritorno alla normalità si è concluso. Certo non ha una forte leggittimità popolare, ma è leggittimo. Il risultato dei voti è fatto dai voti e dalle regole elettorali. Nessuno per questo ritiene che le regole devono esser diverse solo per qualcuno. E così l'andamento delle istituzioni sono governate da regole istituzionali che piaccia o no vanno rispettate. Non si può gridare alle dimmissioni se vengono rispettate.

Nessun commento:

Posta un commento