sabato 22 settembre 2012

Democrazia, rapporto tra cittadini e stato (1^ puntata del sabato del grillo)

Come promesso ogni sabato dedicherò per almeno quattro puntate parleremo del programma di Beppe Grillo e del suo Movimento 5 stelle , perchè sebbene esso sia ancora poco conosciuto, esiste ed è consultabile online. Oggi tocchiamo la struttura dello stato, i partiti, la democrazia

Costituzione insegnamento e esame obbligatorio per accesso al Parlamento. La conoscenza dei principi su cui si basa la nostra società, se non come prima materia, deve comunque esser insegnato. Solo una conoscenza dei principi da parte delle persone può veramente trasformare le stesse in cittadini consapevoli. I cittadini troveranno una nuova materia d'insegnamento: la costituzione. Su questo poco c'è da obbiettare ai proponenti. Spesso vero che nemmeno i parlamentari conoscono i principi della nostra società e ciò a volte si evidenzia con la scarsa qualità di alcuni di essi. Qualche volta con personaggi improponibili.

Fuori i condannati dal Parlamento e basta doppi incarichi Si porta avanti una battaglia fatte dall'Idv, ma che non ha trovato finora molto riscontro, lo sbarramento del Parlamento ai condannati. Non si riesce capire perchè per lavori di meno responsabilità si debba avere una fedina penale immacolata, mentre per il parlamentare no. E' una richiesta questa di buon senso.

Politico si ma a tempo. Chi vuol stare in parlamento in ogni altra carica deve aver un massimo di mandati che può fare. La politica a vita richiama sistemi non democratici e dobbiamo allontanarci da essi. Visto poi l'impegno che viene richiesto non solo, un massimo di mandati è condivisibile (nei due mandati si deve dare tutto), ma non si può ritenere tale carica compatibile che un lavoro e altra carica. Finito il periodo da politico si deve tornare al lavoro, ma l'impegno politico non deve esser secondario come spesso è stato ritenuto dai nostri parlamentari. Non deve esser un modo per arrotondare.

Il ritorno alle preferenze. Tale ritorno potrebbe esser si positivo, ma non bisogna che ciò non diventi un modo per il mercantificio. Personalmente sul tale punto mi aspettavo invece delle sole preferenze a posto delle nomine una più articolata proposta di legge elettorale.

Basta privilegi. I privilegi attuali vengono aboliti e si vuole che lo stipendio del parlamentare è lo stipendio del parlamentare sia quello medio dello Stato. Sui privilegi tutto d'accordo sullo stipendio si deve trovare un stipendio equo per esser indipendente, quindi anche difficilmente corruttibile. Lo stipendio comunque non deve esser da nababbo. Due anni e mezzo poi non devono esser sufficenti per andare in pensione. Peccato essersi fermati qui però si deve dire che non solo due anni e mezzo non bastano, ma si deve andare con i requisiti di qualsiasi lavoratore e col metodo contributivo. Tale proposta sebbene populista se corretta con le mie osservazioni potrebbe esser considerata equa.

Basta Laziogate, Lusi, Belsito. I rimborsi elettorali statali, spesso strabordanti le spese hanno dato via agli scandali nominati. Degli scandali che il Movimento 5 stelle vuole eliminare togliendo i rimborsi. Condivisibile, ma accanto a ciò visto che le idee farle conoscere costa prevederei la possibilità di contributi privati. Essi devono esser detraibili fiscalmente, ma i partiti devono esser obbligati a bilanci trasparenti. La trasparenza poi non deve esser fatta solo sui bilanci, ma si deve poter conoscere chi finanzia chi. In tal modo si vedrebbe se i programmi sono credibili.

La partecipazione attraverso referendum. In tale compo si innova parecchio perchè si toglie il quorunm sia ai referendum abrogativi sia propositivi. Condivido solo nel caso degli abrogrativi in quanto la legge esiste ci si propone di toglierla e i cittadini che non partecipano vuol dire che o non conoscono la legge o non gli interesse. Bisogna premiare chi si interessa e partecipa. Nel caso dei propositivi invece credo che si debba avere un quorum per evitare spreco di risorse su proposte strampalate. Il quorum però invece che alla votazione lo metterei prima della stessa con una raccolta di firma molto pesante. Il problema però non è solo il quorum si dovrebbe anche obbligare a rispettare i referdum e spesso ciò non si è fatto.

Il ruolo del web nella democrazia. Il Moviemto vede nel web uno strumento di democrazia e chiede che lo stesso possa veicolre ogni incontro pubblico come avviene già per le sedute di Camera e Senato. Ma pensa ad un utilizzo anche più innovativo. Attraverso lo stesso il cittadino deve poter conoscere le leggi prima che vengano appovate (succede già), ma nei 30 giorni prima di approvazione esso propone di aprire lo strumento di conoscenza anche per la critica. Ove c'è quindi il disegno di legge dovrebbe esser data la possibilità di commentare lo stesso. In tal modo si avrebbero commenti di molte persone che possono anche criticare la legge e perchè no influenzare l'iter parlamentare. LA LOBBY DEL CITTADINO.

Legge iniziativa popolare. In tal campo anche si innova molto obbligando il parlamento Ogni legge poi di iniziativa popolare deve esser discussa e la stessa deve esser votata nominalmente. Un'ottima ma farei prima se si ritiene opportuno un rafforzamento del numero di firme da raccogliere.

La struttura dello Stato. La semplificazione va fatta togliendo le provincie e si prevede di abolirle. Nel caso dei Comuni sotto i 5000 abitanti si prevede di accorpare i più piccoli. Bella idea sicuramente ma dovrebbe esser estesa anche ad altri enti che andrebbero verificati nella loro utilità. Si deve poi pensare alla montagna che vede i comuni più piccoli far parte della stessa. Tutte ottime idee, ma sono praticabili? Come si pensano di incentivare le fusioni? Oppure si pensa a metodi mussolinani?

Le Autority. Le stesse si prevede di cancellarle sostituendole con una vera class action. Qui andrei cauto e guarderei di togliere prima quelle che non hanno dato risultati concreti. Questo per dar modo di valutare gli effetti della class action partendo dai casi ove le Autority hanno lavorato peggio. Non sono negativo a una vera class action, ma a mio avviso è complessa da inserire nel nostro ordinamento in modo organico.

Approvazione leggi. Ogni legge che si vuole approvare deve avere copertura finanziaria. Visto che non si deve fare debiti che non possono trovare copertura è un ottima idea.

Ecco conclusa la prima puntata del sabato del Grillo che vuole stimolare un dibatto sui temi del Movimento 5 stelle. E perchè no anche la critica. Troppo facile attaccare il comico e il movimento per i comportamenti del comico più difficile discutere le sue idee, nelle quali c'è del buono ma anche del cattivo. Perchè non uscire dalle invettive reciproche e discutere dei temi della gente. Forse potete pensare che sono un grillino, ma non lo sono e a dire il vero non sono iscritto a nessun partito.

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