venerdì 31 maggio 2013

La Lega Nord risponde al gran rifiuto di Grisenti attraverso Alessandro Savoi

Apprendo con stupore le dichiarazioni apparse oggi sui quotidiani locali con cui il signor Silvano Grisenti, capo carismatico della nuova formazione politica Progetto Trentino, il cui programma è stato presentato sabato scorso a Riva del Garda, afferma che non intende fare alcuna alleanza con il centro destra trentino, rappresentato principalmente da Lega Nord e PDL. Stupore perché tale nuova formazione politica, con il suo relativo progetto si dichiara alternativa all'attuale centro sinistra autonomista che ormai da tanti anni governa la nostra provincia di Trento. Infatti il programma che ha presentato è esattamente quello proposto dal candidato presidente Divina cinque anni fa e sui temi cari alla Lega Nord sui quale si è battuta e si batte da ormai tantissimi anni (comunità di valle, ICEF, priorità ai trentini, ospedali periferici, eccetera).Stupore perché lo sanno anche i meno addetti ai lavori, che l’attuale centro sinistra autonomista li si può finalmente mettere nell'angolo e all'opposizione solo se ci si presenta all'elettorato trentino con una grande coalizione che quindi gioco forza deve comprendere le forze storiche del centro destra trentino (Lega Nord, PDL, Civica, eccetera).Pensare come ritiene il signor Grisenti di fare a meno di queste forze e di poter comunque ritenere di poter vincere le elezioni di ottobre è autentica follia.Piaccia o non piaccia al signor Grisenti, il blocco (il cui progetto è già in fase avanzata) composto da Lega Nord, PDL (in cui speriamo finiscano le fratture interne che fanno male in primis a loro, ma nel complesso penalizzano pesantemente il centro destra), Civica Eccher e autonomisti non più favorevoli a governare con la sinistra, vale almeno (in difetto) il 20% dei voti dei trentini, e quindi è evidente a tutti che senza tali voti, la riconferma dell'attuale maggioranza provinciale è ampiamente e drammaticamente scontata. Ribadisco quanto già espresso nei giorni scorsi, e cioè che questo blocco, che indica come possibile candidato presidente la figura di Maurizio Fugatti è pienamente disponibile a sedersi al tavolo con Progetto Trentino e altre forze che intendono contrapporsi all'attuale maggioranza e se ci si ritrova sul programma (e su questo mi sembra non ci dovrebbe essere alcun problema) è altresì disposto a fare uno o anche più passi indietro se si riesce a individuare un candidato presidente condiviso da tutte le forze di questa grande coalizione. Auspico di cuore che questa straordinaria concreta possibilità di poter finalmente voltare pagina anche in Trentino, da troppi anni governato dalle stesse forze politiche, vada a buon fine e non sia destinato alla sconfitta solo per pregiudizi ideologici, personalismi, presunzione o arroganza di qualcuno.La Lega Nord, con onestà e lealtà è pronta per la battaglia di ottobre per un Trentino diverso, più libero, migliore.

Alessandro Savoi

Presidente Lega Nord Trentino

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