mercoledì 23 ottobre 2013

Progetti per il Primiero, Vanoi dell'UPT: Lavoro

La crisi attuale è molto grave e sebbene qualche timido segnale sembra intravedersi non ne siamo ancora fuori. La preoccupazione c'è anche nell'UPT che vuole creare opportunità di lavoro per giovani, donne e per chi è disoccupato. Un'azione che in tal senso va in è il sostegno alle nostre imprese per ricominciare a crescere.

Ci si accorge però che solo il sostegno economico non può avere successo ed ecco che si prevede anche di rendere amica l'amministrazione per semplificare la burocrazia che soffoca gli investimenti.

In zone marginali dove lo spopolamento si vogliono garantire i servizi essenziali probabilmente come già fatto in passato con dei sostegni economici.

Se partiamo da quest'ultima azione che è meritevole rendendo più vivibile le aree marginali, ma non agisce sulle cause di spopolamento che sono la mancanza di opportunità di crescita sopratutto lavorativa. Se non si agiscono sulle vere cause dello spopolamento si allunga un agonia di una zona che comunque morirà.

Che la burocrazia vada semplificata e che i politici se ne siano accorti è un ottimo segnale, però ci si chiede se le proposte di semplificazione possono essere credibili. Ci si chiede ciò perchè allo stato attuale ci si trova davanti ad un proliferare di enti, non ultima la previsione delle Comunità di Valle, senza competenze definite che rendono oltre confuso e a volte macchinoso rapportarsi con la burocrazia che incide in modo importante sulla vita dei cittadini e imprese rendendo spesso difficile investire. C'è poi da sottolineare un che la mano pubblica in provincia ha ruolo pervadente dell'economia e va ridotto.

I sostegni alle imprese se vanno a finanziare l'innovazione che creano lavori per donne, giovani e disoccupati sono ottimi, in quanto renderebbero più competitiva l'economia. Ovviamente tutto deve avvenire all'interno delle norme europee per evitare procedure di infrazione della Commissione Europea. Vanno evitati a mio avviso il sostegno di imprese in difficoltà che non hanno dimostrato di sapersi di riprendere (basti pensare i finanziamenti degli impianti della San Martino e Primiero Dolomiti trasporti a fune). Se si vogliono finanziare aziende in difficoltà vanno fatte analisi su probabilità di ripresa e va obbligato gli amministratori della società alle dimissioni per poter dare discontinuità all'attività togliendo chi si reso responsabile col suo comportamento la situazione di difficoltà.

Un po' di delusione invece c'è perchè non c'è nessuno riferimento all'Agenzia del Lavoro sul cui ruolo andrebbe fatta una riflessione. L'Agenzia del Lavoro dovrebbe facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Spesso tale ruolo è debole e non ci sono reali segnalazioni alle aziende e anche gli annunci spesso non sono aggiornati. Una riflessione sul suo ruolo e come far in modo che possa diventare utile per imprese e lavoratori andrebbe fatta.

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