venerdì 4 ottobre 2013

Non voglio un Trentino dove le case ITEA vadano solo ai Trentini. Voglio un Trentino in cui nessun Trentino debba aver bisogno di case ITEA!

"Non voglio un Trentino dove le case ITEA vadano solo ai Trentini. Voglio un Trentino in cui nessun Trentino debba aver bisogno di case ITEA!" quest'affermazione è di Daiana Boller e merita di esser analizzata.

Vorrei partire l'analisi di questa frase dal fondo: "Voglio un Trentino in cui nessun Trentino debba aver bisogno di case ITEA!" Questa frase è un mondo ideale di prosperità che ci si augura ma non sempre è possibile essendoci anche tra i trentini situazioni di disagio. A volte poi esistono persone che sebbene una casa piccola ce l'hanno e vanno in casa ITEA perchè più bella, funzionale e con tutte le comodità.

Visto che Daiana Boller è del PATT e da tempo lo stesso è nel centrosinistra ci si chiede come mai la Provincia attraverso ITEA abbia un programma di espansione delle costruzioni che va contro quest'affermazione. Le operazioni di Itea se da una parte tengo a galla il settore edile e immobiliare rendo difficile acquistare una casa. La domanda di ITEA potrebbe essere anche una causa della difficoltà di avere casa tenendo stabili o crescenti i prezzi che si vorrebbero calmierare.

Si poi dopo aver affrontato la seconda parte dell'affermazione andare alla prima "Non voglio un Trentino dove le case ITEA vadano solo ai Trentini." Il cittadino trentino avrebbe maggiori diritti di accedere alle case ITEA avendo contribuito maggiormente al finanziamento delle azioni dell'ente. Ovvio gli alloggi Itea dovrebbero andare a persone in difficoltà motivata e l'ICEF è una discriminante, ma spesso tale politica porta a prediligere extracomunitari.

Va bene aiutare gli extracomunitari ma se il fatto di non volere che le case ITEA vadano solo ai Trentini diventa un privilegio degli extracomunitari. Se ciò succede si arriverebbe a dire che il trentino è straniero a casa propria. Va rivesta la politica della casa e vedere di scremare meglio i bisogni e partire dagli stessi a costruire. Va poi favorita l'iniziativa dell'individuo e non sostituirsi allo stesso. Sostituirsi all'individuo porta a comportamenti scorretti e a favorire chi se ne approfitta. Vanno intensificati i controlli per evitare utilizzi scorretti e fare il gioco di chi si approfitta.

Va preferito il disagio del cittadino Trentino cercando non di discriminare ma di rivedere il calcolo del disagio basandolo su migliori indici. Perchè se il cittadino trentino paga e gli alloggi ITEA vanno agli extracomunitari che senso ha pagare? Che senso ha l'ITEA?

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