mercoledì 9 ottobre 2013

Fondazione Religion's Free e la tragedia di mirgranti a Lampedusa

La Fondazione Religion's Free, che edita da tempo NON CREDO (cartaceo e online, www.noncredo.it) il maggiore bimestrale laico italiano, ha inviato tramite il suo presidente Paolo Bancale una lettera al Sindaco di Lampedusa Giuseppina Nicolini proponendo che il Comune organizzi una sottoscrizione di ampio respiro (cui mette subito a disposizione mille euro) per allargare l'accoglienza ai migranti creando per loro un luogo ove possano trovare il conforto della loro fede islamica.

Nella lettera il Presidente Bancale scrive che "Lampedusa ha offerto un servizio religioso con messa, processione e veglia per l’altissimo numero di vite perdute. Ottimo, però rimane il dato di fatto che sia i profughi che si sono salvati sia quelli che hanno perso la vita, e così tutti quelli giunti vivi o morti nel passato e quelli che inevitabilmente arriveranno nel futuro, provengono da paesi di quasi totale religione islamica e quindi sono islamici. Se il servizio religioso cattolico è stato un atto di riguardo secondo i nostri costumi, penso che la presenza di un imam e di un luogo di culto e di preghiera islamico siano un fatto doveroso nella vostra isola che rischia di diventare un triste Redipuglia musulmano nel Mediterraneo".

E prosegue. "Lo spirito laico e di solidarietà che ispira le azioni della Fondazione ReligionsFree ci porta a pensare che sull’altura vicino al molo Favarola, visibile dal mare dai disperati nostri fratelli islamici che arrivano, o in altra ubicazione che potrete indicare, potrebbe ben esserci una piccola moschea col suo minareto a dare loro un’accoglienza di grande umanità da parte di Lampedusa e dell’Italia nel nome della loro religione, un luogo ove poter pregare e piangere i propri cari ed amici perduti ma con tutto il calore simbolico della propria tradizione spirituale, e che avrebbe anche il ruolo di doverosa testimonianza funeraria".

Cos'è la Fondazione Religion's free

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