venerdì 4 ottobre 2013

Precisazioni sul post precedente.

Ringrazio Paolo Forno per il commento al mio pezzo che forse poteva esser poco chiaro. Lorenzo Dellai è vero ha sempre difeso i piccoli comuni, ma ha messo sempre in luce come servisse un ente sovracomunale per gestire alcune funzioni. La legge sulle Comunità di Valle è nata nel 2006 e ha trovato problemi in fase di applicazione. Nel 2012 c'è l'avvento delle gestioni associate obbligatorie.

Le comunità di Valle hanno sostituito i comprensori nati a fine anni 70 i quali hanno avuto sempre gestione delegata da parte della provincia dei servizi. Essi avevano in assemblea solo rappresentanti dei comuni, mentre le Comunità hanno anche una componente politica visto che alcuni membri sono votati.

La riforma apportata non ha visto una sempre completa applicazione. Nel dicembre 2012 si è arrivati a un dibattito sulle gestione associate che non sono sempre state ben accolte dai comuni. In Primiero ad esempio un comune su tutti non ha accettato di buon grado tali gestioni associati facendo parte di Unione di Comuni. Infatti tale Unione era nata per poter arrivare ad una fusione di Siror, Sagron Mis, Tonadico anche se il progetto si potrebbe allargare fino a comprendere 5 Comuni (oltre a quelli presentati Transacqua e Fiera di Primiero).

Pure la realtà del Comune di Ledro non ha accettato di buon grado le gestioni associati, perchè sebbene la gestione associata sia obbligatoria sotto i 10.000 abitanti ci si chiede come mai si sia perseguita la strada di rendere obbligatoria tale gestione sotto questa fascia visto che a livello statale ciò non è richiesto per comuni sopra i 5000 abitanti.

A livello istituzionale Trentino c'è la Regione Trentino Alto Adige, la Provincia di Trento, le Comunità di Valle e i Comuni a livello territoriale. In qualche caso come nel Primiero ci sono l'Unione Alto Primiero che era nata come unione tesa alla fusione.

Attorno al Comune di Taio si sta procedendo a una fusione dei comuni di Taio, Coredo, Tres, Vervò e Samarano) mentre l'Alta Val Di Non sta perseguendo un unione di servizi.

Se guardiamo bene il modello delle Comunità di Valle pone una confusione al cittadini su a chi ci si debba rivolgere, forse perchè la riforma è ancora incompiuta, ma che vede una scontro tra comuni e Comunità di Valle. Un abitante di Tonadico a 5 livelli amministrativi territoriali (Regione, Provincia, Comunità di Valle, Unione Comuni, Comune). E un assetto che risulta essere alquanto pesante.

E' innegabile che se le comunità gestiscono funzioni trasferite alla stessa dalla Provincia spesso ci si trova con una difficoltà operativa dovuta al fatto che comunque molte decisioni devono passare ai comuni. E' questo un appesantimento burocratico dovuto al fatto che le Comunità di Valle non sono presenti nelle Costituzione come invece i Comuni sono.

Serve semplificare l'assetto istituzionale in modo che sia chiaro il potere delle Comunità di Valle oppure si devono a mio avviso seguire altre strade. Si è parlato spesso di Terzo Statuto e la questione Comuni e Comunità di Valle a mio avviso andrebbe valutata meglio.

Va inoltre a quel punto fatto un passo rendendo la Comunità di Valle realmente ente politico in modo che sul territorio vasto sulle sue competenze posso prendere decisioni importanti.

Allo stato attuale la comunità non funziona se si regge sulle gestione associate, le quali vengono imposte con tagli di budget ai comuni che non aderiscono.

I comuni del Trentino sono circa 200 e tra essi ci sono molti comuni piccoli che mai avrebbero potuto gestire in proprio le funzioni che venivano trasferite alle comunità. Non sarebbe meglio incentivare l'aggregazione dei Comuni per creare comuni maggiori?

Si deve evitare di far proliferare enti che poi si trovano a dover poi cercare un'identità per giustificare la loro esistenza. Va fatta chiarezza su quali enti sono utili e quali no.

Una situazione che come quella attuale con Comunità di Valle (intese come ente politico) se si protrasse nel tempo è insostenibile o viene veramente risolta la questione Comuni e Comunità o la si abbandona togliendo l'ente e cercando di incentivare le fusioni. Una decisione è urgente e sarebbe utile conoscere meglio l'idea dei vari candidati.

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