giovedì 17 ottobre 2013

Democrazia diretta per il Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle Trentino vuole una democrazia diversa per risolvere risolvere i problemi del territorio e a soddisfare i bisogni dei cittadini. Per il buon governo non è più sufficiente la delega data in bianco ai partiti tradizionali ogni cinque anni; sono necessari altri strumenti per controllare l’operato degli amministratori e per dare la possibilità ai cittadini di fare sentire la propria voce.

Questo passa anche per la formazione del cittadino sui propri diritti e doveri, nonché informato puntualmente ed in modo trasparente sulle decisioni degli amministratori. Deve poi avere la possibilità tramite consultazioni popolari di esprime pareri su questioni ritenute importanti ed eventualmente, a certe condizioni, poter proporre e votare provvedimenti legislativi.

Ilhttp://www.consiglio.provincia.tn.it/documenti_pdf/IDAP_342843.pdf, già presentato su iniziativa polare dal comitato apartitico Più democrazia in Trentino (www.piudemocraziaintrentino.org), per introdurre nella nostra provincia strumenti di democrazia diretta già in uso nelle democrazie più evolute viene sostenuto dal Movimento.

La formazione del cittadino inizia da piccolo anche nella scuola e per questo si vuole introdurre l'insegnamento obbligatorio del diritto a partire dalla scuola primaria.

Ma anche un rafforzamento dell'istituto della petizione polare oltre che il dibattito pubblico obbligatorioper le grandi opere va nelle direzione della partecipazione.

L'istituto del referendum si prevede di rivitalizzare prevedendo tre tipi di forme senza quorum:

  1. referendum confermativo senza quorum per atti legislativi e amministrativi provinciali;
  2. referendum consultivo senza quorum;
  3. referendum propositivo senza quorum per atti legislativi e amministrativi provinciali;

Il limite dei mandati dei consiglieri provinciali è da introdurre per evitare che invece dell'interesse generale siano messi davanti interessi particolari. E' poi giusto dare possibilità di ricambio.

Tutte azione queste che vanno nel solco del DDL 328/XIV della provincia di Trento di cui sentiremo parlare ancora e che sono condivisibile perchè la formazione e la partecipazione del cittadino vanno incentivate in un momento di sempre più disinteresse. Anche la limitazione dei mandati è ottima perchè costringe i partiti ad investire nel rinnovamento.

Le risorse andrebbe maggiormente valutate ma vanno trovate sopratutto per la formazione dei nuovi cittadini.

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