domenica 19 gennaio 2014

La lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale o identità sessuale in Trentino: l'iniziativa Firmlove

La campagna Firmlove è una raccolta firme, ben 7000 quelle raccolte, per presentare una proposta di legge provinciale di iniziativa popolare che vuole sancire il principio di non discriminazione per i diversi orientamenti sessuali e per le diverse identità di genere nelle scuole come nel mondo del lavoro, nella sanità e nelle comunicazioni.

Il testo originale. Il testo della proposta di iniziativa popolare che così si intitola ""Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere e dall'intersessualità" è possibile vederlo qui. Il testo vuole affrontare la discriminazione in profondità toccando la discriminazione in materia per orientamento, ma anche per l'indentità sessuale, intrasessualità che avviene in molti ambiti.

Non ci si aspetta di andare a toccare prerogative statali ma di contrastare le discriminazioni sessuale nei campi delle materie provinciali:

  1. interventi in materia di istruzione, formazione professionale, politiche del lavoro e integrazione sociale;
  2. accesso ai servizi;
  3. prestazioni socio-sanitarie;
  4. promozione della cultura professionale e dell'imprenditorialità;
  5. formazione del personale provinciale;
  6. informazione;
  7. integrazione dell'articolo 1 della legge provinciale sul lavoro;
  8. modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa);
  9. modificazioni della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15, concernente "Disposizioni in materia di politica provinciale della casa e modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa)";
  10. integrazione dell'articolo 12 della legge provinciale 16 dicembre 2005, n. 19 (Disciplina del Comitato provinciale per le comunicazioni);
  11. integrazione dell'articolo 2 della legge provinciale sulla scuola;
  12. integrazione dell'articolo 9 della legge provinciale 17 giugno 2010, n. 13 (Promozione e sviluppo dell'economia solidale e della responsabilità sociale delle imprese);
  13. integrazione dell'articolo 4 della legge provinciale sulla tutela della salute;
  14. integrazione dell'articolo 2 della legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 (legge provinciale sul benessere familiare);

Il testo originale era molto ambizioso perchè all'art.4 parlava anche di cogenitori sociale e figli un tema che fa molto discutere anche a livello nazionale. Un punto questo che vede molti opporsi per il fatto che apre alla possibilità di avere figli, mentre su alti temi c'è più apertura alla discussione da un più ampio spettro politico.

L'iter. L'inter è iniziato nella scorsa legislatura provinciale in IV Commissione ed è stato fatto tutto l’iter. Questa iniziativa è stata unita ad un ddl di origine consigliare a firma Civico e altri consiglieri del PD ad un tavolo tecnico al quale Paolo Zanella ha partecipato come primo firmatario assieme alla presidente di ArciLesbica Michela Papette e il nostro avvocato di riferimento Alexander Schuster. Ne è uscita una proposta di legge migliorata in molti aspetti. E’ stata tolta la questione del cogenitore, materia che è di competenza civilistica.Tale ddl unificato è stato approvato in Commissione, ma non ha mai visto l’aula causa fine legislatura e mancanza di volontà di portare un tana come questa in discussione nel momento in cui iniziava la campagna elettorale.

Arcigay e gli altri firmatari della legge si propongono di portare a casa la legge entro l’autunno, non snaturata nei sui contenuti fondamentali: promozione campagne provinciali contro l’omofobia, interventi nelle scuole contro bullismo omofonico, possibilità di designare una persona che possa ricevere le informazioni sanitarie anche se non coniugata, considerare transessuali soggetti a rischio di esclusione sociale, edilizia abitativa agevolata anche per le coppie di fatto.

In questa legislatura il ddl è stato riassegnato alla IV Commissione e si ricomincerà col testo di legge base, quello popolare, venendo a decadere tutto il lavoro fatto nella scorsa legislatura. Sono stati incontrati il Presidente Dorigatti e il Presidente dell IV Commissione Detomas per capire come muoversi da parte dei proponenti. Sicuramente verranno incontrati i capigruppo delle forze politiche per far presente l’importanza che la PAT si doti di una legge moderna contro le discriminazioni, come l’Europa ci chiede. Lavoreremo in Commissione per tornare a migliorare la legge, attraverso emendamenti che abbiamo la facoltà di presentare. Il 30 gennaio si comincia con l’apertura dei lavori in Commissione.

Permangono nel testo parole come benessere famigliare e coniuge di fatto che per molti sono difficili da accettare, ma tale proposta ha il merito di portare la discussione anche in provincia su temi concreti legati alle discriminazioni di ordine sessuale affrontando i temi senza sensazionalismo, ma equilibro lasciando fuori un tema da codice civile che è anche il tema più sensibile a eventuali critiche: il cogenitore e i figli.

Si vedrà ora se c'è la volontà politica di affrontare il tema e di portare la discussione nella comunità trentina. Questo vuole esser solo un modo di voler far uscire il tema in modo che tutti ne possano prendere visione. Sul tema l'informazione è importante perchè a volte sopratutto le definizioni sono difficili e anche leggendo il disegno di legge ho potuto chiarirmi alcune idee sulle varie differenze.

Ringrazio il presidente di Arcigay “8 luglio” di Trento Paolo Zanella per il supporto dato per conoscere meglio la questione.

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