domenica 6 gennaio 2013

L'abbandono di Maurizio Gaio

L'abbandono di Maurizio Gaio è solo l'ultimo caso di abbandono di assessori. Già in passato un assessore quella volta in quota Patt aveva lasciato il posto.

E' una defezione quello del consigliere della Lista Via Nova un documento pesante che non deve esser lasciato cadere bensì esser tenuto in considerazione. Il documento integrale è forse un contributo alla discussione importante e dimostra la coerenza di Gaio alle idee espresse con la sua candidatura due anni fa nelle file di Lista Via Nova.

Si potrebbe analizzare ogni passaggio del documento, ma tutti i punti vanno in una direzione: il ruolo delle comunità. A due anni dalla votazione dei membri non si è visto un ruolo forte della comunità e sia che si trattasse di PTC, Comune Unico o altre collaborazioni si è visto che la strada è sbarrata e il vero potere è dei sindaci.

Apprezzo le dimissioni di Maurizio Gaio non tanto per l'abbandono, ma perchè ha dimostrato di essere una persone coerente che sta sapere quando il sogno politico che coltiva è impossibile. L'amarezza deriva forse dal vedere che l'Unione Alto primiero va da sola e si pensa con Transacqua di fare un comune Unico e poi una valle che è più divisa di quello che potrebbe sembrare.

Personalmente mi aspettavo l'impossibilità di portare avanti queste idee perchè la Comunità di Valle non può esser l'ariete che porta al Comune Unico non avendone la forza. E' impensabile che nessuna legge provinciale possa cambiare la questione in oggetto e anzi un maggior potere alle Comunità di Valle possa sola complicare la situazione politica istituzionale.

Qualcosa potrebbe fare la legge regionale con l'ordinamento dei comuni, ma è pur sempre vero che le Comunità di Valle hanno un vizio importante che non è nel quadro regionale superabile. Se si volesse superare questi problemi non passando per i comuni c'è solo una strada, ma a quel punti chi la percorre deve giocarsi tutto: il Terzo Statuto dell'Autonomia. Trovo arduo costringere la sopressione o lo svuotamento dei comuni per un ente non riconosciuto in Costituzione. Il terzo statuto però è li da venire e anche un cambiamento a livello di Costituzione all'articolo 117 la vedo dura.

Lo vedo quindi dura un cambiamento che possa rafforzare le Comunità di Valle, sebbene posso sbagliarmi, se tale rafforzamento non viene dal basso. E' anche vero che sebbene non ha raggiunto il quorum 2600 primierotti e 100.000 trentini hanno detto no alle Comunità e ricordo che visti questi problemi di carattere costituzionale possono esser valere da ogni cittadino con procedimento incidentale sarebbe meglio valutare bene cosa si pensa di fare.

Le elezioni provinciali sono in autunno e il clima che è creato con l'obbligatorietà di alcune gestioni associate, pena perdita di risorse, e un bilancio dopo quasi tre anni abbastanza fallimentare delle comunità esse diventeranno tema della campagna elettorale. La prossima campagna potrebbe anche se i temi sono molti trasformarsi in un referendum su tale ente.

C'è chi mette un Enrico Turra sullo scranno di assessore in sostituzione dell'assessore in quota Via Nova che lascia, ma come si fa a sostituire Gaio dopo tale documento? Come si pensa di onorare in giunta gli elettori di Via Nova e rispettare quindi. Personalmente mi piacerebbe poter incontrare Maurizio Gaio, perchè a parte qualche domanda mi piacerebbe discutere di molti temi con lui anche sul PD di cui fa parte vista la coerenza che ha dimostrato.

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