martedì 15 gennaio 2013

Quale governo?

La destra sta recuperando dopo il round Santoro-Berlusconi su LA7. Su tale punto si può dare ragione all'editoriale di Pierangelo Giovanetti del 13 gennaio 2013 sull'Adige. Questo anche perchè la sinistra si perde in molti rivoli come anche Luca Zeni ha messo in luce sopratutto con i rischi che si corrono al Senato. Rivoluzione civile è solo uno dei rivoli in cui peraltro per molte idee lo stesso Zeni si riconosce.

La destra potrà anche non vincere, ma può sicuramente rende dura la vita alla sinistra. Questo è una sola delle tante proposte di governo tra le quale non si può che annoverare i movimenti maggiori tra cui il Movimento Arancione, Movimento Alba (Rivoluzione Civile) e tra i quali valuto anche Giannino. Basta che la gente lo voglia. Dissento quindi da Pierangelo Giovanetti che mette come unico governo possibile Monti e il PD. Certo 200 partiti e liste con i relativi simboli sono troppi anche per uno stato come l'Italia, ma siamo sicuri che tutti propongono idee?

Monti e PD unico governo. Facciamo il gioco dell'editorialista dell'Adige ripreso ieri a Piazzapulita da LA7 e non si può che vedere come le conclusioni tratte facciano sembrare un tale governo una rivisitazione del Prodi 2006 morto dopo 2 anni. I montiani, rappresentati in trasmissione da Secchi, hanno veti su SEL. Sebbene qualche punto SEL ha idee montiane, come taglio dei costi della politica, lì il contatto finisce come lo stesso Vendola ha ammesso. Lo stesso UDC ha preclusioni su SEL. Vogliamo veramente un anno alla Prodi del 2006?

Ci sono poi domande che un'affermazione di Bersani e del PD-SEL come primo leader e coalizione pone: Monti sosterrà in tale situazione Bersani? Un eventuale sostegno a Monti o viceversa non è che senza SEL in coalizione si fa un ennesimo tradimento alle primarie? Che valore avrebbe a quel punto le primarie e il leader scelto con le stesse?

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