sabato 29 giugno 2013

Quale candidato presidente nel centrodestra trentino?

Nel centrodestra la scelta del candidato sembra andare alle calende greche e che secondo quanto detto da Giacomo Bezzi tutto si dipanerà a agosto. Di questo la Lega attraverso Alessandro Savoi è molto preoccupata visto che qualunque decisione verrà presa sia Giacomo Bezzi sia Cristiano De Eccher sono candidati molto deboli per rappresentare una coalizione che vuole ambire a governare la provincia. Servono decisioni entro luglio. Una decisione che tutto è tranne che locale che chiude la porta a quelle primarie che De Eccher vedeva bene e che ancora una volta sposta lontano dai territori la decisione.

La Lega quindi suona la carica perchè le elezioni sono ad ottobre e più si aspetta meno tempo si ha per dare il via ad un efficace campagna elettorale e significherebbe portare alla sconfitta il centro destra.

In tal senso la Lega Nord ha già indicato il candidato presidente nel Segretario Nazionale Maurizio Fugatti e sta lavorando al relativo programma.

L'alleanza stando notizie di stampa tra Grisenti e il centrodestra sembra cosa oramai impossibile. In tale comportamento Alessandro Savoi vede una dichiarazione di suicidio politico dello stesso. Si vede un tentativo di creare un centro come fatto da Monti che non ha portato da nessuna parte. Solo con unione di tutte le forze che si contrappongono al centrosinistra si potrà dare ai trentini un programma serio, concreto, di reale cambiamento, che il Trentino aspetta dopo 15 anni dopo il periodo, che la Lega dice, di "dittatura dellaiana" e di governo della sinistra. Si vuole aprire il tempo dell’alternanza al governo provinciale e la Lega Nord è pronta a dare battaglia con il candidato Maurizio Fugatti.

Tre poli alle prossime provinciali è per Alessandro Savoi , stante l’attuale legge elettorale, consegnare gratuitamente la vittoria al centro sinistra, qualunque sia il candidato che uscirà dalle sue primarie.

La Lega non ha mai perso la speranza di portare un reale cambiamento all'interno della provincia di Trento e nonostante i dinieghi nei nostri confronti e in quelli di altre forze, auspico che anche coloro che sono i più stretti collaboratori di Grisenti, gli indichino l’unica via possibile per prendere in mano le redini della provincia, altrimenti rassegniamoci ad altri 10 anni si sinistra al governo, di un Trentino paralizzato e della minoranza che non potrà essere coesa all'interno del consiglio provinciale.

Non si esclude che nel caso la situazione non si sblocca la Lega Nord posa correre da sola appoggiuata 2-3 liste.

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