venerdì 14 giugno 2013

Salute qualità e sostenibilità

La salute è una delle questioni cruciali e la sua domanda aumenterà come effetto dell’invecchiamento della popolazione. Attualmente l'offerta è tradizionalmente di livello comparabile con gli standard migliori in Europa. Esistono difficoltà non nel migliorare ulteriormente i servizi sanitari, ma anche mantenerli sul tenore attuale sarà una sfida. Sebbene la sanità trentina non è sprecona serve organizzarla meglio.

L'investimento in sanità rimarrà alto, ma serve spendere bene. Qualità, ottimizzazione, risultati rete soo la base di un programma di governo della nostra terra. Nella sanità che utilizza una quota consistente di bilancio ciò è più stringente.

Conclusioni. Questi principi sono condivisibili e in tale direzione si dovrà andare, ma ciò dovrà scontrarsi con la struttura attuale che va riformata.

Oggi esistono ospedali in diverse zone del trentino Borgo, Cles, Tione, Cavalese, etc.. e tali strutture devo fare rete e non esser doppioni. Quale riorganizzazione degli ospedali?

Esiste poi una mobilità sanitaria verso altre provincie come ad esempio nel Primiero verso Feltre. Quanto costa la mobilità esterna e cosa si pensa di fare in tal senso?

Si prevedono gestione del paziente a casa per diminuire il livello di ospedalizzazione?

Esistono casi cronici e un invecchiamento della popolazione che aumenta la necessità di servizi sanitari. Come rispondere a tali esigenze senza minare la sostenibilità? Esistono poi altre esigenze sanitarie dovute a criticità dovute a patalogie di lungo corso, come si pensa di organizzare meglio tutto?

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