lunedì 10 giugno 2013

Patt in campo per il lavoro

E questo che si evince dalla lettura del programma sul sito di Ugo Rossi il lavoro e i giovani sono il primo pensiero. Sembra quasi riprendere l'emergenza principe del nostro stato e pure qui in trentino il problema si fa molto sentire.

L'attualità del tema ha meritato il primo punto del programma che sebbene ancora sviluppato in azione da un idea di dove si vuole parare. Si punta molto sull'opportunità da creare e quindi una politica attiva del lavoro perchè oramai, sebbene il welfare e l'assistenza ci devono essere, non basta più essendo che oramai i sostegni toccano anche i giovani. Anche chi oggi è al sicuro potrebbe nel medio periodo esser toccato.

Chi amministra deve aver chiaro in testa il fatto che il benessere e le opportunità di sicurezza devono essere uguali o incrementate nel tempo con responsabilità maggiore rispetto al passato. Impresa innovazione, competitività, innovazione devono esser il must che guida l'azione in ogni settore anche imprenditoriale. Si deve diffondere l'etica del lavoro e la responsabilità do tutti come individui.

Considerazioni. Non si può esprimersi compiutamente, mancando l'indicazione delle risorse, ma da un punto di vista della filosofia presente è quella giusta.

Vorrei presentare anche alcune criticità presenti che andrebbero toccate. La prima è il ruolo dell'Agenzia del Lavoro che ha volte risulta non incentivare l'incontro tra domanda e offerte e che andrebbe rivista. Già negli annunci si nota che spesso sono vecchi anche di molti mesi e non riesce a capire se siano attuali. L'Agenzia del Lavoro dovrebbe pure segnalarti alle aziende ma dalla stessa sebbene iscritto al collocamento mai avuto un'offerta.

Anche i corsi per i disoccupati non brillano essendo in qualche caso di scarso aiuto per una riqualificazione professione e quando lo sono hanno requisiti d'accesso che li rendono inutili.

Ci si aspetta nel caso Ugo Rossi vinca le primarie del centro-sinsitra una declinazione più articolata di ciò che si vuole fare, sebbene la direzione è quella giusta: creare opportunità. Se non si creano opportunità è difficile creare lavoro. Si vuole però anche chiedere che si tenga in conto le criticità mese in luce su azioni che già si fa.

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