Belluno. Oggi è la Giornata Internazionale dei disturbi del Comportamento Alimentare, disturbi quelli del comportamento alimentare più diffusi di quanto sembra.
In tale data si vuole ricordare tale problemi che sebbene diffuso spesso viene sottavalutato e lo si vuole fare fornendo una descrizione di cosa sono e alcuni dati riferiti al 2020 relativi alla Provincia di Belluno.
Cosa sono i disturbi del compartamento alimentare. I disturbi del comportamento alimentare – conosciuti anche come DCA - comprendono una vasta gamma di alterazioni quasi sempre compromettenti la qualità di vita della persona che ne soffre e della sua rete familiare/amicale. I DCA in buona parte esordiscono nell’adolescenza e nelle donne , ma non è infrequente osservare esordi molto precoci, prima della pubertà, o tardivi, nell’adulto come manifestazioni del disturbo in ragazzi. Spesso si cerca una unica causa alla malattia, ma il disturbo è sempre risultato di un intreccio di fattori dove aspetti predisponenti della persona- insicurezza, bassa autostima, eccessiva spinta alla performance - in momenti delicati della vita e in occasione di eventi stressanti, possono far “precipitare” il problema. La preadolescenza /adolescenza con le modifiche corporee e l’importanza delle dinamiche relazionali e di gruppo, diviene per questo spesso il momento in cui questi disturbi si presentano. Nell’ultimo anno, caratterizzato da Lockdown, DAD e varie restrizioni per i cittadini, i ragazzi hanno dovuto vivere nell’isolamento un momento delicatissimo della loro crescita.
I dati del 2020 riferiti alla Provincia di Belluno. L’aumento di alcune dipendenze osservato dal marzo 2020 ha coinvolto anche i disturbi alimentari perché ha tolto al/alla ragazzo/a quella quotidianità di relazioni e abitudini spesso fonte di sicurezza e aiuto per la gestione dello stress; il continuo adattamento imposto a questi ragazzi certamente influenzato chi è era più predisposto, portandoli a volte a gestire la tensione con la restrizione o l’iper alimentazione. I disturbi alimentari, infatti, vanno dalle forme restrittive / sottoalimentazione come nelle Anoressie Nervose, a quelle di iperalimentazione e abbuffate incontrollate tipiche dei BED, ai disordini alternanti abbuffate, restrizioni e metodi di compensazione – come il vomito – tipico delle Bulimie.
Nel
2020 i due centri DCA di Belluno e Feltre hanno effettuato, in totale, 52 prime visite (7 maschi e 44 femmine), con totale di un
centinaio di persone in carico.
Sono
state constatate alcune ricadute in alcuni casi già in carico che hanno dovuto
affrontare il proprio problema in una condizione di isolamento, perché studente
in DAD o lavoratore in Smart Working, in particolare aumentando i pensieri
disturbanti e le perdite di controllo.
Come affrontare il problema. La complessità delle problematiche fa sì che l’approccio debba essere quanto più multidisciplinare, proprio perché nessun professionista, da solo, può riuscire a rispondere all’intreccio di bisogni della persona. I due centri di Belluno e Feltre vedono il coinvolgimento di numerosi professionisti – dietologi, psicologi, psichiatri, internisti – provenienti da diversi servizi.
Le
due équipe collaborano con l’Associazione Margherita, punto di riferimento per
le famiglie di ragazzi con DCA nel Bellunese. L’associazione offre supporto ai
genitori con incontri quindicinali di gruppo e collabora con l’ULSS per cicli
di psicoeducazione ai genitori delle ragazze seguite dalle due equipe.
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