venerdì 19 aprile 2013

Verso una quinta drammatica votazione

Oggi Prodi ha dovuto rinunciare alla sua candidatura dopo i dati deludenti del quarto scrutinio. Come avevo già scritto in precedenza Prodi poteva non avere i numeri. Andare sotto i 400 voti, 395 voti, ha messo fine alla carriera di Prodi come candidato alla Presidenza della Repubblica. Ha però messo anche in luce gli errori del segretario.

Le dimissioni di Bersani. Dopo le dimissioni di Rosi dalla presidenza dell'Assemblea nazionale del Pd ha rassegnato le dimissioni anche Pier Luigi Bersani e ciò è il segnale ultimo del fatto che il segretario non aveva più il suo partito. I forti voti a Stefano Rodotà hanno una discreto numero di voti 213 e pure la Anna Maria Cancellieri ha avuto 78 voti.

Tale risultato potrebbe avere il segnale che si può aprire al Movimento 5 Stelle attraverso la votazione di Stefano Rodotà, ma è ancora presto per capire la direzione che prenderà il partito. Se esso in tal modo andrà nelle braccia di Beppe Grillo ho se ha qualche idea da proporre. Non prodi in quanto oramai è una candidatura bruciata.

Sono ore drammatiche queste per il PD e si deve vedere se nello stesso esiste una linea comune e quale sia il livello dello sfascio. Agli altri tocca attendere anche se ora con il quorum a 504 anche altre convergenze possono essere trovate.

Il PD se vuole sopravvivere a tale terremoto dovrà esser propositivo e nel caso volesse convergere su Rodotà spiegare bene perchè prima non l'ha fatto e nel caso spiegare questa mancata progettualità.

E' oramai evidente che si è celebrato un congresso del PD con Bersani che ne è uscito perdente, ma ora bisogna capire che progettualità c'è e quali sono gli interlocutori.L'intesa col PD la vedo dura e per voltarsi al Movimento 5 stelle potrebbe essere un'alternativa, ma con il rischio di spiegare bene all'elettorato.

Berlusconi ha già acceso i motori per una campagna elettorale non vedo come un PD così diviso possa scegliere tra Movimento 5 Stelle e PDL. Tocca al PD dire la strada, ma è sempre più sembra che verrà dettata da altri. Il PDL oramai visti gli strappi e come stato trattato dal centrosinistra potrebbe arrivare al prossimo Presidente della Repubblica di chiedere le elezioni. Staremo vedere le prossime mosse del PD ma diventa la strada sempre più stretta.

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