domenica 11 ottobre 2020

Il Sostegno Psicologico COVID ULSS Dolomiti ha visto 423 interventi in 220 giorni


Belluno. 423 interventi in 220 giorni. E’ quanto è stato fatto nell’ambito del progetto “Sostegno Psicologico COVID” promosso dalla’Ulss Dolomiti in collaborazione con l’AIL sezione di Belluno e il Fondo Welfare Dolomiti della Provincia a partire da marzo.

Incertezza, ansia e paura, impotenza e tensione emotiva, nervosismo e malesseri fisici. Sono alcune delle forme di disagio che inevitabilmente – in misura maggiore o minore e a seconda di età, salute, stile precedente di vita come anche situazione socio economica – ognuno ha vissuto in questo periodo di emergenza covid19 . Nella fase dell’emergenza in cui la preoccupazione era più forte, la UOSD di Psicologia Ospedaliera si è fatta promotrice dell’attività di sostegno psicologico secondo il modello della psicologia dell’emergenza, partendo dalle persone malate e da chi le cura (cittadini in isolamento fiduciario o in quarantena, pazienti e famigliari oltre che sanitari dei reparti covid). Il sostegno è stato poi via via allargato.

Ad oggi sono stati fatti:

  •  189 colloqui a favore di 46 persone Covid positive o in isolamento fiduciario;
  •  87 colloqui di supporto a 11 famiglie di persone ricoverate per Covid;
  •  46 colloqui di supporto nell’elaborazione del lutto a 8 familiari;
  •  8 reparti ospedalieri e 6 Case di Riposo formate nella tecnica del Defusing;
  •  28 incontri di gruppo di defusing/de briefing;
  •  39 colloqui a favore di 13 sanitari;
  •  20 colloqui di supervisione ai coordinatori di repartoInoltre, nell’ambito del progetto, è stato curato anche il sostegno ai Medici di medicina generale oltre che la produzione di diverso materiale informativo per la cittadinanza diffuso attraverso i vari canali aziendali e per le case di riposo.

Sono state fatte delle schede (disponibili nel sito www.aulss1.veneto.it) su:

  • SOS contagio emotivo;
  • Psicoeducazione adulti;
  • Psicoeducazione bambini;
  • Psicoeducazione anziani;
  • Psicoeducazione adolescenti;
  • Psicoeducazione operatori sanitari;
  • Defusing;
  • Comunicazione cattiva notizia telefonica;
  • Consigli per l’alimentazione;
  • Consigli per il sonno;
  • Video di mindfulness e stretching;
  • Indicazione per le Case di Riposo per operatori, ospiti e coordinatori.

Inoltre, sono stati fatti dei brevi video sugli stessi temi diffusi dalla televisione locale e nella pagina facebook dell’Azienda.

Il progetto è stato promosso e guidato dalla responsabile della UOSD di psicologia dott.ssa Francesca De Biasi. L'equipe della psicologia ospedaliera composto dalle dott.sse Chiara Forlin, Isabella Maccagnan ed Elena Sommacal - sostenuto dall AIL - è stata integrata con la dott.ssa Cristina Zaetta, del serD distretto 1.

 Un’attività complessa che ha cercato di rispettare ed integrarsi con i tempi delle istituzioni, degli operatori sanitari e dei malati, offrendo professionalità grazie alla sinergia dell’ULSS 1, promotore e ordinatore dell’iniziativa tramite la Psicologia Ospedaliera, l’AIL sezione di Belluno per il finanziamento di parte delle psicologhe coinvolte, e il fondo Welfare per la formazione e la supervisione al personale oltre che per gli interventi nei confronti dei cittadini. 

Con la ripresa della pandemia, dopo un periodo di alleggerimento dell’attività, il sostegno psicologico è tornato ad essere di fondamentale importanza. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con l'integrazione di alcuni interventi psicoeducativi  per  insegnanti e genitori, per i quali si prevedono incontri in modalità webinar 



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