giovedì 29 novembre 2012

Lettera aperta ad Angelino Alfano

Caro Angelino Alfano,

lo stop delle primarie del PDL sono un fallimento del partito e di te Angelino Alfano. Dopo aver all'inzio dell'anno sollecitato Silvio Berlusconi a scendere in campo ti eri incamminato sulla strada delle primarie.

Avrei scommesso su te Angelino Alfano, in quanto mi sembravi capace di andare oltre la figura di un fondatore ingombrante, Silvio Berlusconi. Non hai dimostrato a mio avviso di esser all'altezza del ruolo del segretario e anzi hai ceduto ad una visione vecchia del partito di un uomo solo al comando.

Abbiamo già visto cosa riesce a fare il PDL targato Berlusconi e quanto il comportamento del premier ci abbia in passato messo in ridicolo con le storie che sempre apparivano sui giornali. Il PDL dimostra se viene confermata la cancellazione delle primarie del PDL di non voler cambiare.

Senza voler andare a vedere i programmi ma organizzativamente cosa ha di più il PDL del Movimento 5 stelle? Si ha una struttura ma poi decide solo Berlusconi: cosa si differenzia ciò dallo stile Beppe Grillo?

La probabile convergenza su Roberto Maroni in Lombardia sembra voler riproporre schemi vecchi come il ticket Berlusconi-Bossi e ora Berlusconi e non si sa che rappresentante politico nazionale per le Lega.

La Lega poteva allearsi benissimo con un PDL targato Alfano o altri dimostrando che entrambi i parti vogliono cambiare. Dopo la storia della pulizia interna se si alleano con il PDL targato Berlusconi è un tornare al tempo Zero pure per la Lega, che spero che si smarchi.

Alfano caro è arrivata l'ora delle tue dimissioni in quanto non sei stato in grado come segretario di fare ciò che sembrava volessi fare. Se non arrivano le tue dimissioni vuol dire che le tue parole sono solo vuote e ci hai preso in giro.

C'è ancora tempo per tornare indietro e fare le primarie ma non credo che si farà tale passo.

Quale alternativa per chi non vuole votare la sinistra? Mi dispiace dirlo se la Lega si lega a PDL non esiste a destra allo stato attuale una possibilità di rappresentazione resta all'elettore di destra che non vuole votare a sinistra solo l'astensione. E' pur vero che potrebbe però votare il Movimento 5 stelle se non altro per la novità e il non essere un partito di sinistra. E' difficile pensare al futuro politico del paese a destra ma i segnali non sono buoni.

Con affetto.
Fabbris Pierluigi

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