domenica 24 marzo 2013

La democrazia bloccata in Italia secondo Rivoluzione Civile

Ho partecipato all’iniziativa organizzata da MicroMega in Piazza Santi Apostoli a Roma per la Costituzione e la legalità, insieme a moltissimi cittadini ed esponenti del mondo della cultura e della società civile che hanno voluto sollecitare l’applicazione della norma che sancisce l’ineleggibilità di Berlusconi per il suo palese conflitto di interessi. Dal palco della manifestazione ho affermato che il Cavaliere è la strozzatura che impedisce la democrazia completa nel Paese. Dobbiamo impedirgli di continuare liberamente, in modo impudente, a disprezzare quotidianamente la legge, i magistrati e la Costituzione: c’è una norma che vieta la sua eleggibilità ed è necessario che sia rispettata.

So che Berlusconi ha paura delle inchieste, dei magistrati in magistratura e in politica. Purtroppo dobbiamo deluderlo, perché non si libererà facilmente di noi. Rivoluzione Civile è fuori dal Parlamento per via della legge elettorale peggiore della storia, ma Berlusconi sarà cacciato dal Parlamento perché è ineleggibile, ma fino ad ora tutelato dal fatto che non è mai stata applicata una legge già esistente. Stia sicuro, ci batteremo ugualmente perché sia rispettato il principio giuridico che sancisce la sua ineleggibilità. Si può e si deve partire da qui per ripristinare la legalità in un Paese dove la legge è calpestata. Noi la Costituzione dobbiamo tenerla in alto, per questo oggi tanti italiani sono scesi in piazza e per questo sono al loro fianco. L’ho sempre fatto: da magistrato, nella mia esperienza politica e continuerò sempre a farlo.

Credo che il Paese stia attraversando una crisi economica, politica e istituzionale seria, che richiede impegno e concretezza. SI conferma quello che dicevamo in campagna elettorale: il partito di Grillo non è in grado, al momento, di esprimere una proposta di Governo per cambiare il Paese e per questa ragione il Parlamento è in una situazione di stallo, che potrebbe portare presto a nuove elezioni. Al di là del mio destino personale, Rivoluzione Civile andrà avanti: è iniziata la seconda fase, in cui il Movimento si costituisce, si struttura e radica sul territorio.

Per risolvere i problemi del Paese bisogna cominciare dalla Costituzione, applicando il principio che prevede l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Silvio Berlusconi deve essere uguale a tutti gli altri cittadini e, se c’è una legge che prevede che Berlusconi è ineleggibile, il Parlamento deve applicarla. L’Italia è è uno Stato di diritto apparente, una democrazia incompiuta, un Paese nel quale le leggi non sono sempre uguali per tutti e dove, con il potere e la ricchezza, c’è chi ottiene impunità e immunità. Quella di oggi per la Costituzione è un’iniziativa importante, perché la rivoluzione che tutti i cittadini vogliono è quella che renda le leggi, tutte le leggi, una bussola comune.

Lo scontro di due popoli. Questa è la seconda piazza di roma che ha visto manifestazioni a Roma in poco di tempo. Due popoli a confronto quello berlusconiano e quello di rivoluzione civile. Due popoli entrambi numerosi che si confrontano dopo le elezioni.

Due popoli diversi che appartengono ad un stesso popolo ma che sembrano distanti anni luce; sebbene entrambi numerosi. Il leader di rivoluzione civile può tornare alla magistratura nell'unico collegio ove non si è candidato Aosta.

La tesi della legge sull'ineleggibilità viene esclusa per il presente non essendo ciò che è presente rispettoso della Costituzione. Non lo dico io ma il costituzionalista Onida.

Un eventuale legge andrebbe fatta per il futuro

E' questo posto una considerazione che la partecipazione con i partiti di Rivoluzione Civile è stata un fallimenti: Verdi e Italia dei Valori hanno abbandonato. Una ripartenza può esserci ma il radicamento è duro da ottenere sopratutto senza leader.

Poche volte sento parlare che si vuole battere il PDL e Berlusconi sui temi a dire il vero quasi mai. Anche nelle ultime elezioni si è visto come Silvio Berlusconi ha saputo recuperare sul PD.

Si parla di un Movimento 5 stelle esser forza propulsiva è la forza dello stallo. E' innegabile però che al Movimento 5 stelle la gente a creduto a Rivoluzione Civile no.

Si chiama la piazza per rispondere l'appello di Micromega sulla ineleggibilità di Berlusconi quando dovrebbe e esserci una commissione parlamentare che valuta ciò appena gli eletti prendono posto.

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